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venerdì 20 agosto 2010

L'eretica dottrina protestante sull'Eucarestia, coincide con la dottrina Neocatecumenale...Scandaloso che la gerarchia della Chiesa Cattolica non li abbia ancora fermati...

 Questa è la dottrina diabolica protestante sull'Eucaristia:


CAPITOLO XXIX
Della Cena del Signore


I. Nostro Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, istituì il sacramento del Suo corpo e sangue, chiamato la Cena del Signore, affinché fosse osservato nella Sua Chiesa, fino alla fine del mondo, per la perpetua memoria del sacrificio di Se Stesso nella Sua morte; per suggellarne tutti i benefici verso i veri credenti, il loro nutrimento spirituale e la crescita in Lui, il loro maggiore impegno in e verso tutti i doveri di cui essi Gli sono debitori; e, per essere un vincolo ed un pegno della loro comunione con Lui, e l’uno con l’altro, come membri del Suo corpo mistico.[539]

539 I Cor. 11:23-26; I Cor. 10:16,17,21; I Cor. 12:13

II. In questo sacramento, Cristo non viene offerto a Suo Padre; né è compiuto alcun sacrificio, per la remissione dei peccati dei vivi o dei morti;[540] ma solo una commemorazione di quell’unica offerta di Se Stesso, da Sé Stesso, sulla croce, una volta per sempre; ed un’oblazione spirituale di tutte le possibili lodi a Dio, per lo stesso:[541] così dunque il sacrificio papista della messa (come lo chiamano) è sommamente abominevole ed ingiurioso per quello di Cristo, l’unico sacrificio, la sola propiziazione per tutti i peccati dei Suoi eletti.[542]

540 Ebr. 9:22,25,26,28
541 I Cor. 11:24-26; Mt. 26:26,27
542 Ebr. 7:23,24,27; 10:11,12,14,18

III. Il Signore Gesù, in quest’ordinanza, ha incaricato i Suoi ministri di proclamare la Sua Parola d’istituzione al popolo, di pregare, di benedire gli elementi del pane e del vino, ed in tal modo di separarli da un uso ordinario ad uno santo; e di prendere e spezzare il pane, prendere il calice, e (comunicandone essi stessi) di porgerli entrambi ai comunicanti;[543] ma a nessuno che non sia in quel momento presente nella congregazione.[544]

543 Mt. 26:26-28; Mc. 14:22-24; Lu. 22:19,20; I Cor. 11:23-26
544 At. 20:7; I Cor. 11:20

IV. Le messe private, o ricevere questo sacramento da un sacerdote, o da qualsiasi altro, da soli;[545] come similmente, negare la coppa al popolo,[546] adorare gli elementi, innalzarli, o condurli in giro, per l’adorazione, e riservarli per un qualsiasi supposto uso religioso; sono tutte cose contrarie alla natura di questo sacramento, e all’istituzione di Cristo.[547]

545 I Cor. 10:6
546 Mc. 14:23; I Cor. 11:25-29
547 Mt. 15:9

V. Gli elementi esterni in questo sacramento, convenientemente separati per gli usi ordinati da Cristo, hanno una tale relazione con Lui crocifisso, che veramente, ma solo sacramentalmente, essi sono a volte chiamati con il nome delle cose che rappresentano, ovvero, il corpo e il sangue di Cristo;[548] sebbene, nella sostanza e nella natura, essi rimangano ancora veramente e solamente pane e vino, com’erano prima.[549]

548 Mt. 26:26-28
549 I Cor. 11:26-28; Mt. 26:29

VI. Quella dottrina che afferma un mutamento della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo (comunemente chiamata transustanziazione) per la consacrazione di un sacerdote, o in qualunque altro modo, è ripugnante, non solo alla Scrittura, ma anche al buon senso, e alla ragione; sovverte la natura del sacramento, ed è stata, ed è, la causa di molteplici superstizioni; si, di grossolane idolatrie.[550]

550 At. 3:21; I Cor. 11:24-26; Lu. 24:6,39

VII. Coloro che ricevono degnamente, partecipando esternamente agli elementi visibili, in questo sacramento,[551] ricevono anche e si nutrono, internamente per fede, realmente e veramente, e tuttavia non carnalmente né corporalmente, ma spiritualmente, di Cristo crocifisso, e di tutti i benefici della Sua morte: essendo in quel momento il corpo e il sangue di Cristo, non fisicamente o carnalmente, in, con, o sotto il pane e il vino; tuttavia realmente, ma spiritualmente, presenti alla fede dei credenti in quell’ordinanza, come gli elementi stessi lo sono ai loro sensi esteriori.[552]

551 I Cor. 11:28
552 I Cor. 10:16

VIII. Sebbene gli uomini ignoranti e malvagi ricevano gli elementi esteriori in questo sacramento; tuttavia, essi non ricevono la cosa da essi significata; ma, con accostandovisi indegnamente, sono colpevoli verso il corpo e il sangue del Signore, a loro propria dannazione. Per questa ragione, tutte le persone ignoranti ed empie, come sono inadeguate a godere della comunione con Lui, così sono indegne della mensa del Signore; e non possono, senza un grave peccato contro Cristo, rimanendo tali, partecipare a questi santi misteri,[553] o esservi ammessi.[554]

553 I Cor. 11:27-29; II Cor. 6:14-16
554 I Cor. 5:6,7,13; II Tes. 3:6,14,15; Mt. 7:6



 Invece questa è la dottrina, sempre diabolica, di Kiko Arguello e Carmen, che come si noterà coincide con la dottrina eretica protestante sopra riportata.

NELLA LITURGIA ENTRANO LE IDEE DELLE RELIGIONI NATURALI


“Cosa succede dal IV al VIII secolo. Abbiamo qui una data chiave: il 314 che è l’anno della conversione di Costantino. La Chiesa passa dall’essere costituita da piccole comunità perseguitate ad essere la religione ufficiale dell’impero e perciò protetta…
“Si costruiscono basiliche enormi con le quali entrano nella liturgia elementi di fasto e solennità. Da questo momento la luce potente della Chiesa Primitiva si ricopre e si offusca caricandosi di elementi di fasto… si riveste di orpelli… L’imperatore entra con grande solennità nella basilica: rito dell’entrata, introito…riveste una grande importanza.
“Tenete presente che le chiese sono piene di gente che non è ebrea e che non ha vissuto la Pasqua di generazione in generazione. E’ gente che viene dai templi pagani dove prestava i suoi culti, non essendo stata catechizzata, comincia a vedere nel culto cristiano le stesse cose che faceva nella vecchia religione. Ognuno di essi vede le cose come le ha dentro, con gli occhiali che porta…
Così troviamo che entrano nella liturgia tutta una serie di idee delle religioni naturali: offrire cose a Dio per placarlo, sacrifici, agnelli, offerte varieAdesso questa gente che entra nella Chiesa… comincia a vedere nella liturgia cristiana i riti religiosi pagani.
“Da questo momento la visione è completamente diversa: comincia ad apparire un culto d’offerta col quale l’uomo deve placare Dio che è proprio l’idea pagana di portare offerte.
“… Allora si organizza una grande processione con tutte le offerte e con molte preghiere sulle offerte, fino al punto che l’idea offertoriale invada l’eucarestia primitiva
“… Ma soprattutto questa massa di gente pagana, vede, in fondo, la liturgia cristiana con i suoi occhi reli­giosi: l’idea del sa­crificio. C’è un completo retrocedere all’Antico Testamento…
Queste idee sa­crifi­cali... che erano state superate dallo stesso Israele... ritornando alle idee sacrificali e sa­cerdo­tali del paganesimo…” (OR, pp. 320-322).


LA MESSA E’ PAGANA PER LA SUA NATURA SACRIFICALE



“Perché capiate ciò che desidero dirvi, dato che voi avete idee più chiare sul sacramento dell’Eucarestia, pensate che c’è stata un’epoca nella quale l’Eucarestia è stata vista quasi esclusivamente dal punto di vista del sacrificio, tanto è vero che abbiamo chiamato l’Eucarestia: il Sacrificio della Messa” (OR, p. 162).
“Così troviamo che entrano nella Liturgia tutta una serie di idee delle religioni naturali: offrire cose a Dio per placarlo; sacrifici, agnelli, offerte varie… Adesso questa gente che entra in Chiesa… comincia a vedere nella liturgia cristiana i riti religiosi pagani(OR, p. 320)… Altro aspetto di fasto e religiosità è la processione delle offerte… Da questo momento in poi quest’offrire cose a Dio occuperà un posto di primaria importanza dentro il rito. Perché questi uomini vanno con timore ad offrire cose a Dio perché Egli sia loro propiziocomincia ad apparire il culto dell’offerta col quale l’uomo deve placare Dio, che è proprio l’idea pagana di portare offerte… fino al punto che l’idea offertoriale invada l’Eucarestia primitiva… la liturgia si riempie di queste idee di offerta legate ad una mentalità pagana (OR, 321).
      “Perciò quando nel medio evo si mettono a discutere del sacrificio, discutono di cose che non esistevano nell’eucarestia primitiva. Perché sacrificio nella religione è ‘sacrum facere’, fare il sacro, mettersi a contatto con la divinità tramite sacrifici cruenti. In questo senso non c’è sacrificio nell’eucarestia: l’Eucarestia è sacrificio in un altro senso, perché nell’eucarestia c’è sì, la morte, ma c’è anche la resurrezione dalla morte. L’Eucarestia è Pasqua, passaggio dalla morte alla resurrezione. Per questo dire che l’Eucarestia è sacrificio è giusto, ma è incompleto. L’Eucarestia è sacrificio di lode, una lode completa di comunicazione con Dio attraverso la Pasqua del Signore. Ma in questa epoca l’idea del sacrificio non è intesa così, ma in senso pagano. Ciò che essi vedono nella messa è che qualcuno si sacrifica, cioè il Cristo. Nell’Eucarestia vedono soltanto il sacrificio della croce di Gesù Cristo. E se oggi chiedeste alla gente qualcosa a questo proposito, vi direbbe che nella messa vede il Calvario” (OR, p. 322).
 (Dall’VIII al XIII secolo) “Appaiono nelle chiese i grandi quadri che rappresentano la vita e i miracoli di Gesù… assistiamo ad un’invasione nella messa stessa di orazioni private… per di più queste preghiere sono tutte di tono penitenziale e al singolare… Siamo ad una messa completamente penitenziale, nella quale il centro è l’uomo che deve avvicinarsi a Dio…le nostre messe sono favori che facciamo a Dio… si comincia a farsi pagare per dirla… a dire messe per ogni cosa… e se ne moltiplica il numero. Si fa della messa qualcosa di magico… cominciano ad apparire gli altari sui quali ogni sacerdote dice la sua messa…     
      “Poiché si è oramai perduto di vista la fonte dell’Eucarestia, nascono le teologie razionali che tentano di interpretare quello che non si sa cosa sia. Immaginate il macello di teologie che tentano di spiegare in modo razionale l’Eucarestia senza conoscere la fonte. In questa epoca razionalista nella quale la ragione è Dio… i segni e i sacramenti perdono valore in favore delle spiegazioni razionali. Oramai non si capisce più il valore del segno dei sacramenti.
Si giunge ad una superstizione completa
(OR, pp. 323-324).


Nell’Eucaristia non c’è nessuna offer­ta!” (OR, p. 328).    


“Carmen vi ha spiegato come le idee sacrificali, che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nella Eucaristia cristiana. Forse che Dio ha bisogno del Sangue di Suo Figlio, del suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di suo Figlio alla maniera degli dèi pagani… Ma le cose non stanno così. Dio, in Cristo, dice San Paolo, stava riconciliando il mondo in noi. Non perché Cristo placa Dioma perché vuole dimostrare agli uomini che ci ama nonostante il nostro peccato; aveva bisogno di dimostraci che anche se ammazzavamo Suo Figlio continuava ad amarci. Dio stava riconciliando il mondo con sé attraverso Gesù Cristo. E’ il mondo che aveva bisogno di scoprire l’amore di Dio” (OR, p. 333).   in qualche modo, , ma perché vuole dimostrare agli uomini che ci ama nonostante il nostro peccato; aveva bisogno di dimostraci che anche se ammazzavamo Suo Figlio continuava ad amarci. Dio stava riconciliando il mondo con sé attraverso Gesù Cristo. E’ il mondo che aveva bisogno di scoprire l’amore di Dio” (OR, p. 333).

Ora ci si chiede perchè la gerarchia della Chiesa Cattolica permetta a due eretici di questo stampo di circolare liberamente per tutto il mondo, infestando cio' che di Cattolico è ancora rimasto.
E ci si chiede anche del perche' chi è messo da Dio a portare avanti la Sua Chiesa celebri l'Eucaristia assolutamente non cattolica della setta Neocatecumenale:








2 commenti:

  1. Minimo che si possa pensare, con misericordia, senza voler supporre accordo diabolico di apostasia voluta, è paura di perdere masse di cristiani (non cattolici anche se si definiscono tali)e quindi attendere, forse, che persone decise e credenti proseguano una battaglia solitaria con blog per strappare più anime possibile alla setta eretica. Quando sarà arrivato un movimento d'opinione forte e deciso allora, forse, si agirà dicendo chiaro "o così, seguendo la Chiesa, o fuori..." Questa è una supposizione.Quel che sconcerta è comunque il sincretismo religioso che affligge la Chiesa del post-concilio ad OGNI livello."Fratelli maggiori" che hanno sempre odiato la Chiesa, considerati fratelli senza che nulla sia cambiato del loro atteggiamento,scismatici trattati con offerte di avvicinamento cedendo su punti cardine,(messa con delle deviazioni tipo mensa), patriarchi ortodossi da sempre collusi col potere dei governi, trattati con tutti gli onori, partecipazioni a "mense" neocatecumenali con incoraggiamenti a proseguire, ecc. Ma! Gran confusione, eppure c'è chi insiste a dire che il papa è premuto, è in mezzo a lupi, e non osa prendere posizioni nette poichè non obbedirebbero i vescovi.Molto probabile, ma lui è stato tra i promotori delle innovazioni conciliari. Ora che pensa? E' sempre dello stesso avviso? Dagli atti sembra di sì, dalle parole e discorsi sembra di no !Però non ha mai ricusato i suoi pensieri di un tempo dicendolo apertamente. Mistero! Diamogli più coraggio noi, forse deve sentire preghiere intorno.

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  2. Quanta ignoranza!! comunque la celebrazione eucaristica neocatecumenale non nega ne travisa la dottrina cattolica, per cui è molto lontana da quella protestante mi sembra che questo attacco contro i neocatecumeni sta diventando privo di senso e molto poco intelligente

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