di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X
Dopo che tre settimane fa (CE 195 del 9 aprile) ho detto che la “beatificazione” di domani di Giovanni Paolo II farà di lui un Neo-Beato della Neo-Chiesa, mi è stato chiesto ragionevolmente se non fossi un cosiddetto “sedevacantista”. Dopotutto, se io dichiaro praticamente che Benedetto XVI è un Neo-Papa, come posso credere che sia ancora un vero Papa?
In realtà, io credo che egli sia ad un tempo Neo-Papa della Chiesa conciliare e vero Papa della Chiesa cattolica, perché i due ancora non si escludono completamente l'un l'altro, di modo che io non sono ciò che viene detto sedevacantista.
Ecco la prima parte del mio ragionamento: -
Per un verso, io ritengo che Benedetto XVI è un Papa valido, perché è stato validamente eletto Vescovo di Roma dai parroci di Roma, cioè dai Cardinali, nel conclave del 2005, e se anche per qualche difetto nascosto quella stessa elezione non fosse valida, essa è stata poi convalidata, come insegna la Chiesa, dal fatto che subito dopo la Chiesa del mondo intero lo ha accettato come Papa.
Di modo che, nei confronti di Benedetto XVI io voglio manifestare tutto il rispetto, la riverenza e il sostegno dovuti al Vicario di Cristo.
Per l'altro, dalle parole e dagli atti del Pontefice è evidente che egli è un Papa “conciliare” e capo della Chiesa conciliare. Cosa semplice da osservare dalle due ultime prove evidenti: la neo-beatificazione di domani di Giovanni Paolo II, gran promotore del Vaticano II, e la prossima commemorazione ad ottobre del disastroso evento di Assisi del 1986 voluto da Giovanni Paolo II, con cui si è violato il Primo Comandamento di Dio in nome dell'ecumenismo conciliare dell'uomo. Mentre questo Comandamento esclude tutte le false religioni (Deut. V, 7-9), il Vaticano II praticamente le abbraccia tutte (Unitatis Redintegratio, Nostra Aetate).
Quindi, oltre ad essere il Vicario di Cristo, io credo che Benedetto XVI stia anche tradendo la sua sacra funzione di confermare i suoi fratelli nella Fede (Lc. XXII, 32), tale che mentre io voglio rispettarlo debitamente come Pietro, ritengo anche di non poterlo seguire né obbedirgli (Atti V, 29) quando non si comporta come Pietro. Era questa la distinzione che faceva Mons. Lefebvre.
Da notare, però, che pur tradendo - almeno oggettivamente - la vera religione, Benedetto XVI ad essa ci tiene!
Per esempio, volendo evitare che Assisi III venga accusato di mischiare le religioni come Assisi I, egli ha disposto che la pubblica processione in comune di tutte le religioni sia silenziosa. Il che significa che mentre promuove l'errore, Benedetto XVI non vuole abbandonare la verità!
E nel suo condursi costantemente in questo modo, egli assomiglia ad un matematico che sostiene che 2 più 2 può fare 4 o 5!
Usata da un Papa, si tratta di una ricetta che genera nella Chiesa una totale e generale confusione, poiché chi segue il Papa su queste “matematiche” che una volta danno 4 e un'altra danno 5, finisce solo col produrre nella sua testa della pura contraddizione e confusione!
Ma bisogna anche notare che Benedetto XVI, come “matematico”, rivendica assolutamente che egli crede che 2 più 2 fa 4. E nei termini in cui la sua rivendicazione è sincera, ed egli sembra sincero - Dio solo lo sa per certo - Benedetto XVI non nega volontariamente ciò che sa essere le verità definite della Fede cattolica. Piuttosto egli sembra convinto, come dimostra Mons. Tissier, che le può “rigenerare” con l'aiuto del pensiero moderno!
Il che rende difficile che nel suo caso si possa provare l'accusa di eresia, ed è per questo che anche il suo amore e la sua promozione del 2+2=5 non fanno ancora di me un sedevacantista.
Madre di Dio, Sede della Sapienza, proteggici dalla confusione!
Kyrie eleison
Londra, Inghilterra
ECCEZIONALE ! In questo commento si scopre tutto l'umorismo inglese di mons.Williamson che con una leggiadra prosa,quanto profondissima e breve analisi, illustra le scomodità arzigogolate del pensiero analitico di Joseph Ratzinger, appunto,tedesco.Inoltre, la foto di mons.Williamson che lo ritrae sorridente ed assorto, finalmente rende appieno le sue capacità.Ho inviato a molti, sacerdoti missionari compresi, questa analisi efficacissima.
RispondiEliminaPersonalmente,
RispondiEliminatrovo questa analisi totalmente condivisibile, estremamente lucida, ma anche rispettosissima nei confronti della persona del Pontefice.
Quando la Sapienza divina rischiara una mente, i ragionamenti hanno una loro completezza, intoccabile, a cui non occorre togliere nè aggiungere nulla.
:-))))
Molto bello il sito, pieno di articoli interessanti!! Anch'io penso che le cose stanno così: che l'abbandono della liturgia e della dottrina di sempre ha portato a cambiamenti che si sono rivelati distruttivi.
RispondiEliminaUna curiosità, però, mi ponevo: siete legati alla Fraternità San Pio X, che vedo la citate spesso, e generalmente in positivo, o siete tradizionalisti, ma non "schierati" con qualche movimento in particolare?
Lo chiedevo perchè io ho scoperto la Fede di Sempre proprio grazie alla san Pio X, che ammiro assai.
Abbiamo avuto la grazia, dal Signore, di poter avvicinare e frequentare, anche se non regolarmente, una sede della Fraternità San Pio X, grazie alla quale lo scorso anno abbiamo potuto assistere alla Santa Messa Cattolica, probabilmente per la prima volta nella nostra vita...
RispondiEliminaOgni volta che i nostri impegni (o impedimenti) ce lo permettono, corriamo ad abbeverarci alla sorgente della autentica Fede Cattolica, fonte da cui scaturisce l'unica Liturgia degna di rendere a Dio il culto che a Lui conviene.