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lunedì 31 ottobre 2011

Mgr Richard Williamson : “Il Vaticano II è un dolce avvelenato”...



Fonte: Unavox
Intervista di S. Ecc.za Mons. Richard Williamson 
della Fraternità Sacerdotale San Pio X
condotta da Jérôme Bourbon per il giornale francese Rivarol
12 gennaio 2007


RIVAROL numéro 2793. Vendredi 12 janvier 2007. Page 9.
1 rue d’Hauteville. 75010 Paris. - Tél : 01-53-34-97- Fax : 01-53-34-97-98


Decano dei quattro vescovi della Fraternità Sacerdotale San Pio X, Mons. Richard Williamson, 66 anni, dirige dal 2003 il seminario argentino de La Reja. 
Dopo la sua conversione, questo britannico poliglotta diplomato a Cambridge, entra nel 1972 a Ecône, ove viene ordinato sacerdote nel 1976 da Mons. Lefebvre, che lo consacra vescovo dodici anni più tardi. Egli si dichiara contrario ad ogni intesa con Benedetto XVI.

Rivarol: Benedetto XVI occupa la Sede di Pietro da quasi due anni. Che bilancio traccia del suo regno ?
Mons. Richard Williamson:  Benedetto XVI sembra che essenzialmente continui nella linea del suo predecessore Giovanni Paolo II. Fino ad oggi, dunque, ha dimostrato di essere un pontefice del Concilio Vaticano II. Come era da aspettarsi.
La liberalizzazione della Messa tridentina: una fonte di confusione ?
 
Rivarol: Si dice che Benedetto XVI prossimamente dovrebbe liberalizzare la Messa tradizionale. Questa misura è in grado di risolvere la crisi della Chiesa ?
 
Mons. Richard Williamson: Posso sbagliarmi, ma io penso che la liberalizzazione, anche parziale, della Messa tradizionale sarebbe un passo avanti per la Chiesa universale. La grazia fortissima di questa Messa, che attualmente si trova come soffocata dal rito di Paolo VI, si rimetterebbe a scorrere dappertutto nel mondo. Ma per risolvere la crisi della Fede occorrerebbe molto più che la restaurazione del buon Rito della Messa.
Rivarol: Questo Motu Proprio sulla Messa non finirà invece col creare più confusione che chiarezza dottrinale ?
Mons. Richard Williamson: Giustamente, permettere il buon Rito della Messa non significa formare i fedeli a parteciparvi come è necessario. È tutto da ricostruire, e in effetti in un primo tempo vi sarà molta confusione, per esempio con delle messe ibride. Ma la ricostruzione deve pur cominciare da qualche parte; bisogna aver fiducia nella forza intrinseca del buon Rito.
Rivarol: I fedeli tradizionaliti non rischiano di dissolversi nelle parrocchie conciliari a scapito della Fede integrale ?
Mons. Richard Williamson: Se in seguito a questa liberalizzazione del buon Rito, dei fedeli della Tradizione frequentassero regolarmente le parrocchie conciliari, significa che non avrebbero compreso granché della battaglia della Fede integrale. Spetta ai capi della Tradizione formare bene le loro pecorelle, così che questa eventuale liberalizzazione faccia più bene ai conciliaristi che male ai tradizionalisti. Questi ultimi infatti devono capire che il problema di fondo è la Fede totale e non solo il Rito della Messa.
Rivarol: Chiedere la liberalizzazione della Messa tradizionale senza ritornare sul Novus Ordo Missae di Paolo VI non significa accettare il principio di coesistenza e di pari dignità tra ciò che Mons. Lefebvre chiamava “ la Messa di sempre ” e la “ Messa di Lutero ” ?
Mons. Richard Williamson: Ab inimico disce”, apprendi dal nemico, dicevano i Latini. Perché tanti vescovi conciliari si mettono in subbuglio per la semplice eventualità della liberalizzazione del buon Rito della Messa ? Non è perché sanno che se nei loro templi si rimette l’Arca dell’Alleanza i loro riti di Dagon sono in pericolo ? Si veda il capitolo V del primo libro di Samuele !  Dobbiamo avere noi, col Rito di San Pio V, più paura dei conciliari col loro rito di Paolo VI ?
Benedetto XVI: un modernista !
 
Rivarol: Nella Summa Teologiae, San Tommaso d’Aquino scrive che venerare la tomba di Maometto, per un cristiano è un atto di apostasia. Ritiene che Benedetto XVI sia colpevole di communicatio in sacris essendosi posto in raccoglimento nella Moschea Blu di Istanbul e che questo suo atteggiamento equivalga a rinnegare la Fede ?
Mons. Richard Williamson: Se Benedetto XVI ha pregato all’interno di una moschea, circondato da maomettani, secondo l’uso dei maomettani, ha commesso un grave peccato contro la fede cattolica e compiuto uno scandalo enorme davanti all’intera Chiesa.
Rivarol: Definirebbe modernista Benedetto XVI ?
Mons. Richard Williamson: Se un modernista è qualcuno che vuole adattare la Chiesa Cattolica al mondo moderno, certamente Benedetto XVI è un modernista. Egli crede sempre che la Chiesa debba riappropriarsi dei valori della Rivoluzione francese. Forse egli ammira il mondo moderno meno di Paolo VI, ma lo ammira ancora fin troppo. I suoi vecchi scritti sono pieni di errori modernisti. Ora, il modernismo è la sintesi di tutte le eresie (San Pio X, Pascendi). Dunque, come eretico, Ratzinger supera di gran lunga gli errori protestanti di Lutero, come ha detto molto bene Mons. Tissier de Mallerais. Solo un hegeliano come lui è persuaso che i suoi errori siano la vera continuazione della dottrina cattolica, mentre Lutero sapeva ed affermava che egli rompeva con la dottrina cattolica.
 
Il Vaticano II insegna l’eresia ?
 
Rivarol: Ritiene che il Vaticano II insegni l’errore o l’eresia ? E direbbe che questa assemblea di vescovi fu un vero concilio ecumenico o un conciliabolo ? E nel rispondere Lei esprime la posizione ufficiale della Fraternità ?
Mons. Richard Williamson: Del Vaticano II, Mons. Lefebvre diceva che era un vero Concilio ecumenico nella sua convocazione, ma non nel suo svolgimento. In altre parole, i quasi 2000 vescovi sono stati convocati validamente, ma i 16 documenti che hanno prodotto sono quasi tutti cattivi, perfino molto cattivi. Se questi documenti non sono nettamente eretici, derivano dall’eresia e sfociano nell’eresia: ecco ancora un’espressione di Mons. Lefebvre, che corrisponde sicuramente alla posizione ufficiale della FSSPX.
Rivarol: L’Istituto del Buon Pastore considera che non si possa ignorare l’esistenza del Vaticano II e che, quindi, occorra interpretarlo. Che ne pensa ?
 
Mons. Richard Williamson: “Non si può ignorare il Vaticano II” ? Io distinguo. Il Vaticano II è un fatto enorme nella recente storia della Chiesa, d’accordo. Ma i suoi documenti sono fin troppo sottilmente e profondamente avvelenati perché si debba interpretarli. Un dolce parzialmente avvelenato va gettato tutto intero nella pattumiera !
 
Quale autorità per la Chiesa conciliare ?
Rivarol: Visto che Lei denuncia l’illegittimità e la nocività del Vaticano II, della nuova Messa, dei nuovi riti sacramentali, del nuovo codice di diritto canonico, del nuovo catechimo, delle nuove beatificazioni (Giovanni XXIII) e canonizzazioni (Mons. Escriva de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei), questo non significa porre il problema dell’autorità dei pontefici conciliari che hanno promulgato tutte queste riforme che Lei giudica disastrose ?
Mons. Richard Williamson: I tanti cattivi  frutti dei pontefici conciliari, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e adesso Benedetto XVI, provano che si tratta di cattivi pontefici, ma non necessariamente che essi non siano affatto dei pontefici. 
Tocchiamo l’argomento principale dei " sedevacantisti ". Nessuno, che io sappia, sostiene che un eretico puramente materiale perda automaticamente il suo ufficio, poiché egli non si oppone coscientemente alla dottrina e all’autorità della Chiesa cattolica. Ne consegue che i " sedevacantisti " debbano affermare che questi papi sono degli eretici formali, cosa che presuppone la pertinacia nell’eresia. Ma la pertinacia è una questione interiore all’uomo, dunque solo Dio può giudicare senza sbagliarsi. In effetti, per giudicare che si trattava di un eretico formale, una volta la Chiesa lo obbligava a rinunciare esteriormente alla sua eresia o a persistervi esteriormente. Ma un tale processo poteva essere condotto solo da una autorità superiore. Ora, in questa crisi senza precedenti nella storia della Chiesa, sono proprio le autorità supreme della Chiesa, e in particolare il Vicario di Cristo, che sono invasi dall’eresia modernista: è dunque impossibile, almeno per il momento, provare che questi papi sono degli eretici formali, tali che perderebbero o avrebbero perso il loro ufficio.
Più che mai oggi è possibile fare il male pensando di fare il bene. Questi papi conciliari sono ingannati in profondità dal mondo moderno, in particolare a causa della loro perdita kantiana della verità oggettiva (si veda l’enciclica Pascendi, di cui quest’anno celebriamo il centenario). Io penso che essi sono " sinceri " come tutti i liberali convinti e quindi non sono affatto propenso a ritenere che siano degli eretici formali.
Non vedo altri argomenti seri atti a concludere che la Sede di Roma sia vacante.
Rivarol: Il ricollegamenti successivi alla Chiesa conciliare di Le Barroux, della Fraternità San Pietro, di Campos, dell’Istituto San Filippo Neri e dell’Istituto del Buon Pastore, non si spiegano con l’attitudine a fare della questione dell’autorità nella Chiesa del post Vaticano II un tabù ?
Mons. Williamson: Si è realmente fatto un tabù dell’autorità nella Chiesa post conciliare ? Ci si rifiuta di discutere con i detti " sedevacantisti " ? Qual è la forza della Tradizione cattolica se non la Verità ? E che sarebbe una Tradizione incapace di discutere della verità ? Non sono piuttosto i " sedevacantisti " che rifiutano ogni argomento contrario alla loro posizione ?
Quanto ai ricollegamenti successivi alla Chiesa conciliare da parte di vecchi resistenti al Concilio, non si spiegano a sufficienza con la fatica della battaglia, con la seduzione di Roma, con la debolezza umana ?
Se voglio conservare il mio equilibrio, non è buttandomi a destra che eviterò di cadere a sinistra ! Io conservo il mio equilibrio aggrappandomi alla verità, cosa che è lungi dall’essere sempre facile. 
Rivarol: A proposito di questi enti dell’Ecclesia Dei, qual è il loro avvenire e il loro margine di manovra in seno alla Chiesa conciliare ?
Mons. Richard Williamson: Ciò che i gruppi dell’Ecclesia Dei e quelli loro apparentati potranno fare all’interno della Chiesa conciliare dipende in gran parte dalla loro fede. Più credono e più si renderanno inassimilabili all’interno di un sistema concepito per assorbirli, per metterli al passo… conciliare ! Ma bisogna riconoscere che questo sistema è forte, molto forte ! Un pericolo mortale per la propria fede solo che gli si presti anche solo un dito !
Rivarol: Come vede la Chiesa cattolica fra venti o trent’anni ?
Mons. Richard Williamson: Il Nuovo Ordine Mondiale, a cui corrisponde l’apostasia silenziosa nella Chiesa, avanza a passi da gigante. Ma la Chiesa è indefettibile.
Dunque, delle due l’una: o entro cinque, dieci, vent’anni Dio interviene con un castigo esemplare per ristabilire l’ordine, oppure la Chiesa andrà a gemere nelle catacombe aspettando questo intervento. Ad ogni modo, la situazione attuale è irrecuperabile con degli sforzi puramente umani.
Nuove ordinazioni di vescovi
 
 
Rivarol: Se la crisi si prolungerà, Lei è disposto a consacrare dei vescovi senza mandato pontificio ?
Mons. Williamson: Si. Ma non senza la prudenza richiesta da tutte le circostanze, spero.
Rivarol: In relazione al suo episcopato, Lei si considera membro della Chiesa docente e del collegio apostolico ?
Mons. Williamson: Io non faccio parte né della Chiesa docente conciliare né del collegio apostolico conciliare. Per contro, faccio parte a pieno titolo della Chiesa docente cattolica e del collegio apostolico cattolico. Al contrario, i vescovi diocesani conciliari formano una torta avvelenata in blocco, ma non in tutte le sue parti.
Rivarol: Dopo aver ottenuti i due preamboli, la FSSPX auspica l’apertura di discussioni dottrinali con il Vaticano. Su cosa verteranno ?
Mons. Williamson: Verteranno sulla rottura tra la dottrina cattolica e quella del Vaticano II. Esse avranno successo se ricondurranno i Romani alla Fede di sempre. Agli occhi dei conciliari, invece, esse “avrebbero successo” se la FSSPX abbandonasse questa Fede.
Ma persino a parlare di “accordo” si falsa il problema, se col termine “accordo” si pensa di mettere fine alla guerra mortale tra la religione di Dio che si è fatto uomo e la religione conciliare dell’uomo che si fa Dio. Poiché questa religione conciliare cederà il posto solo ad un successore altrettanto falso, suscitato dallo stesso diavolo.
Rivarol: Molti cattolici disperano per una crisi della Chiesa che si eternizza. Che dire loro ?
Mons. Williamson: Che questi cattolici ravvivino la loro fede, elevandosi ad una visione soprannaturale della crisi attuale !  Se il Buon Dio ha permesso che tutto fosse perduto dal punto di vista umano, è perché vuole obbligarci a guardare in alto ! Egli ci ha fatti per il Cielo, non per la terra !  Dunque, cosa di meglio per noi che constatare che questa terra è meno seducente che mai !  E cosa di meglio che questo nostro attuale martirio " increunto " e la possibilità di un martirio cruento ! 
Forza ! " La vostra redenzione è vicina ", dice il Signore.

32 commenti:

  1. Il Concilio Vaticano II fu una rivoluzione copernicana, una rivelazione divina. O lo si accetta o si vada FUORI.

    Pasquale

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  2. "Questo Concilio consegna alla storia l’immagine della Chiesa cattolica raffigurata da quest’aula, piena di Pastori professanti la medesima fede, spiranti la medesima carità, associati nella medesima comunione di preghiera, di disciplina, di attività, e - ciò ch’è meraviglioso - tutti desiderosi d’una cosa sola, di offrire se stessi, come Cristo nostro Maestro e Signore, per la vita della Chiesa e per la salvezza del mondo. E non solo l’immagine della Chiesa manda ai posteri questo Concilio, ma il patrimonio altresì della sua dottrina e dei suoi comandamenti, il «deposito» ricevuto da Cristo e nei secoli meditato, vissuto ed espresso, ed ora in tante sue parti chiarito, stabilito e ordinato nella sua integrità; deposito vivo per la divina virtù di verità e di grazia, che lo costituisce, e perciò idoneo a vivificare chiunque piamente lo accolga e ne alimenti la propria umana esistenza."

    Paolo VI

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  3. ll CONCILIO Vaticano II ha posto particolare enfasi sulla coscienza personale. La coscienza, si legge nella Gaudium et Spes, è "il nucleo più segreto dell'uomo, il santuario dove egli è solo con Dio, e dove la sua voce è ascoltata. "E 'attraverso la coscienza che Dio ci guida. Il CONCILIO adotta la teologia classica di San Tommaso che la vita morale è guidata dalla coscienza e che si deve obbedire alla coscienza, anche se falsa. Saremo giudicati dalla fedeltà alla nostra coscienza.

    Questa teologia della coscienza ha due importanti conseguenze. In primo luogo, la Chiesa cattolica non disprezza più la maggior parte dei cristiani dissidenti come eretici e li rispetta perché sono fedeli alla loro coscienza. Nel formare la loro coscienza con la lettura della Bibbia e l'ascolto della tradizione cristiana, i cristiani giungono a posizioni diverse da quelle del magistero cattolico, e sono obbligati a seguire la propria coscienza. Nella dichiarazione conciliare sulla libertà religiosa, il CONCILIO riconosce che l'essere umano ha diritto di fare un cammino spirituale seguendo la sua coscienza, ed è un diritto che la società deve rispettare. La teologia della coscienza permette alla Chiesa di rispettare i seguaci delle grandi religioni che, secondo la loro coscienza, la compassione pratica, amano il prossimo e si aprono alla sfera spirituale.

    Questa teologia della coscienza ha un'altra conseguenza pratica: tende a liberare la coscienza cattolica. Come cattolici siamo costretti a formare la nostra coscienza attraverso l'ascolto del magistero, ma che cosa facciamo quando non siamo convinti ? Obbedire alla posizione ufficiale senza essere convinti - e quindi in grado di integrarla nella nostra coscienza - è moralmente problematico. Andare contro coscienza non è una scelta accettabile. Se non si riesce ad essere persuasi dalla posizione del magistero, la cosa da fare è seguire la propria coscienza. Questa è l'unica scelta morale.

    Viva il CONCILIO!!!

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  4. Prendetevi il tempo per scoprire questi documenti che oramai hanno 40 anni. Hanno rivoluzionato la Chiesa cattolica e continuano a farla vivere.

    Il Concilio Vaticano II ha 40 anni. L'età della maturità, diranno alcuni. Forse ... Ma non siamo piuttosto noi credenti, giornalisti, teologi, osservatori di tutti i tipi, che siamo maturati nel modo di osservare questo essenziale avvenimento nella vita della Chiesa?

    Sul Concilio Vaticano II è stato detto tutto, a volte con poco discernimento. Rivoluzione per alcuni, alto tradimento per altri ... E 40 anni dopo?

    Rivoluzione? Perché no, se si pensa a quella stabilita dai primi cristiani! Tradimento? Infatti, se con questo s'intende un taglio netto con le interpretazioni sclerotiche dei Concili di Trento e del Vaticano I. Adattamento? Sì, se la parola riflette il crescente desiderio d'incarnare il Vangelo agli uomini del nostro. 40 anni dopo, possiamo vedere in modo più informato e sereno il Concilio, prima di tutto, come un autentico, irrinunciabile, fondamentale ritorno al Vangelo.

    Viva il CONCILIO!

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  5. Satana esci da quel corpo!
    CVCRCI

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  6. Gianluca per cortesia censura questi eretici, spargitori di menzogne, ignoranti, bestemmiatori e diffamatori di Santi e dottori della Chiesa come San Tommaso.
    Nessuna libertà per l'errore, nessun diritto al maligno!
    CVCRCI

    RispondiElimina
  7. Cervello, entra in quel corpo...

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  8. Pasquale, non tolgo i tuoi deliri privi di senno e di Santo Timore di Dio, solo perchè quelli che leggano, comprendano dove porta l'ideologia di cui ti sei abbeverato e avvelenato in trent'anni di Cammino Neocatecumenale: alla follia dello spirito. Ma anzi risponderò a tutti e quattro i tuoi cumuli di eretiche bestemmie.

    Cominciamo col primo: "O si accetta il Vat II o si va fuori'" Fuori di che? Del Vat. II? Ma con immenso piacere! Perchè, vedi, non è chi non accetta il conciliabolo ad essere fuori della Chiesa, ma è il conciliabolo stesso ad essersi messo fuori della dottrina della Chiesa, la quale è stata consegnata tutta intera ed integra agli apostoli e non c'è posto per allegri inventori di nuove letture dell'insegnamento di Cristo. Perchè la Verità Rivelata non è passibile di sviluppi e miglioramenti, come pensate voi modernisti eretici Hegeliani, che pretendete di reinventare il Vangelo di Cristo! Penso che Mons. Williamson capisca di Dottrina e di Morale un tantino più di te e, non so perchè, tra i due mi fido più di lui.

    Secondo punto: é inutile che metti le "amene" parole del terribile Paolo VI, così intrise di apparente dottrina, ma invece piene del veleno dell'autocelebrazione, degne di ogni giudeo-massone-infiltrato che si rispetti: sappiamo bene che anche Satana può travestirsi da angelo di luce e che anche lui conosce molto bene la Dottrina della Chiesa e la Sacra Scrittura, tanto da poterne parlare per trarre in inganno gli sprovveduti. E di quale "sala" sta parlando in questo discorso Paolo VI? Forse della CAPPELLA PAOLINA che Benedetto XVI ha dovuto recentemente riconsacrare, perchè notoriamente profanata poco prima dell'elezione di questo esimio pontefice(Paolo VI), per avervi celebrato dentro una messa nera, ad opera del massone card. Casaroli e di altre poche persone, che chiedevano a satana l'elezione di un papa che si chiamasse "Paolo" e che erano in contatto telefonico con un'altra messa nera nell'altra parte del mondo, in cui per propiziarsi la satanica "grazia" venne commesso un sacrificio umano???
    http://www.agerecontra.it/public/press/?p=8965

    http://fidesetforma.blogspot.com/2011/02/che-vi-avevo-detto.html
    (Per maggiori informazioni DOCUMENTATE su Paolo VI, consultare gli articoli della colonna di dx di Don Luigi Villa)

    RispondiElimina
  9. (Ok, Stett., a questo punto credo che Pasquale possa essere lo stesso anonimo che ieri si era permesso di pubblicizzare qui dentro un libro pro concilio, ispirato a Rahner, che nega la divinità di Cristo e la sua Resurrezione...
    Ieri ho tolto il post, oggi rispondo!)
    ;-)

    RispondiElimina
  10. Terzo Punto: Ecco una delle tesi più massoniche, cioè nemiche di Dio e diaboliche, che sia mai stata partorita da mente umana: LA LIBERTA' DI COSCIENZA. Se è vero che la coscienza è la sede del libero arbitrio, è però vero che la coscienza deve essere EDUCATA ALLA VERITA'. Per questo il Figlio di Dio, Cristo Signore, si è incarnato: per insegnarci la Verità, che è Lui stesso, non per venirsi a fare una passaggiata. E Cristo NON SI E' MAI SOGNATO di dire "fai quello che ti pare, anche se è sbagliato, anche se è contro la Mia Legge, basta che tu ne sia convinto." Questo Cristo non l'ha mai detto! Questa è una blasfema invenzione dei nemici di Cristo e della sua Chiesa Cattolica i quali insegnano ai loro simili a fregarsene della Legge di Dio e a fare di testa propria, proprio come disse un certo spirito da cui ogni male ebbe origine, quando pronunciò la famose frase NON SERVIAM! Qui addirittura vai blaternado che l'uomo, anche avendo una coscienza traviata è chiamato a seguirla. Ma sei impazzito? Poi è logico che accettando una simile follia, si rispetta l'eresia di ogni tipo e si aprono i battenti all'accettazione di ogni religione falsa, come dice il pestifero documento Dignitatis Humanae.
    E chi conosce poco poco gli antefatti di questo concilio sa benissimo che all'origine del conciliabolo c'è la NOSTRA AETATE, il documento avvelenato per accellenza che riabilita Israele negando il loro peccato di Deicidio. E sa che dietro a tutta questa immensa crisi della Chiesa (altro che rivoluzione!)ci sono i vostri amatissimi amichetti ebrei, che odiano a morte Gesù Cristo e odiano a morte la sua santa Chiesa Cattolica, e meglio non potevano inventarsi che spingere per la realizzazione di un concilio che minasse alla base la Dottrina cattolica. Pasquale, dopo quello che hai appena detto sulla libertà di coscienza, se hai un minimo di logica, non parlare di "Morale", perchè proprio non ti si addice.

    Quarto punto: dici che doovremmo prenderci tempo per leggere il veleno del concilio? Ancora? Abbiamo il mal di stomaco a forza di sopportare tutta quella poltiglia pseudo dottrinale! Dopo aver compromesso lo stomaco, dovremmo ammalarci anche al fegato? E quanto ancora pensi che questi documenti faranno sopravvivere questa NEO CHIESA, FATTA DI NEO DOTTRINE, NEO MORALI, NEO TEOLOGI, NEO EUCARESTIE E NEO CATECUMENI? Io penso molto poco, avete poco tempo! Vi consiglio di convertirvi prima che il braccio potente del Figlio di Dio, da voi offeso e contristato in tutti i modi, si stenda su tutti per un castigo esemplare. E quando avverrà, allora vi ricorderete che vi era stato detto e avvertito più volte, ma sarà TARDI per evitarlo. Parli di rivoluzione e di adattamento. Ti ricordo che i primi cristiani non hanno rivoluzionato nulla, se non il giudaismo che aveva messo alla porta la Legge di Dio, come risulta dalla Parabola dei vignaioli omicidi e dal rinnegamento di Dio Padre che i giudei fecero davanti a Pilato. E ti ricordo, quanto all'adattamento ai tempi che scorrono, che San Paolo ha detto chiaramente che non è il Vangelo a dover essere modellato sull'uomo, ma è l'uomo che deve modellarsi sul Vangelo! Mi dispiace, povero Pasquale, ma ti è stata inculcata una lettura delle Scritture completamente contraria a quella data da Nostro Signore. Voglia Dio aprirti gli occhi e ricondurti a Lui.

    E se devo dire "Viva!" io dico: "VIVA CRISTO E LA SUA SPOSA LA CHIESA!" (L'avete ridotta un cencio, ma non prevarrete!)

    RispondiElimina
  11. Annarita ho chiamato Gianluca volevo chiamarti perchè sono gravissime le cose che questo eretico ha scritto, le ho salvate comunque perchè eresie di questo genere non solo sono contro Dio ma denotano un grave pericolo per la comunità civile.
    Si ho visto anche quel posto ed ho scritto vade retro anonimo.
    Ho detto a Gianluca di censurarlo volevo chiamare anche te ma non sono a casa ed il tuo numero non è sul mio cellulare.
    Per quanto riguarda il cervello, per NS Gesù Cristo ne darei volentieri 1 dalton del mio e sarebbe Salvo con l'intervento di Dio.
    Bisogna fare presente, comunque, queste cose al Santo Padre.
    CVCRCI

    RispondiElimina
  12. Annarita mi hai chiesto di postare qualcosa per confutare alcune cose scritte da questo nemico di Cristo, ma leggo, con piacere, che hai risposto in maniera eccellente.
    Non è per sminuire la tua risposta ma è fin troppo facile distruggere le eresie di questo operatore d'iniquità basterebbe chiedergli cosa pensa di San Pio X e andrà a gettarsi al mare come i porci posseduti dallo spirito immondo.
    CVCRCI

    RispondiElimina
  13. Noi non abbiamo bisogno di tirare fuori dalla tomba papi morti e farli parlare. Noi abbiamo il magistero vivente che ha confermato il nostro cammino come "utile per i tempi attuali". A noi la vita a chi preferisce aggirarsi nei cimiteri tra le tombe, le ragnatele.

    Pasquale

    RispondiElimina
  14. ormai la Vera Chiesa di Cristo è perseguitata.
    ma da chi è perseguitata? è perseguitata proprio dai preti, vescovi, cardinali, e dallo stesso papa!
    ecco sono questi i nuovi nemici della Santa Chiesa Cattolica.
    è tutto questo è terribile!
    non ho parole. posso solo affermare che la vera chiesa cattolica trionferà sopra la chiesa conciliare.

    viva la santa tradizione, viva la vera chiesa cattolica, viva Cristo Re

    RispondiElimina
  15. Dall'esperienza di Carmen

    ... Quello che volevo dire è questo: Kiko aveva radicato molto fortemente il Servo di Jahweh, quello che io ho portato lì, su un vassoio, non certo per me, non era mio, fu il Concilio Vaticano II, la Pasqua e la Risurrezzione dei morti.

    http://www.camminoneocatecumenale.it/new/default.asp?lang=it&page=storia01

    RispondiElimina
  16. Viva il concilio vaticano II

    Pasquale

    RispondiElimina
  17. C'è un nuovo commento eleison su http://www.tradizione.biz/

    RispondiElimina
  18. Pasquale smettila di postare le follie di Carmen Hernandez...perchè non fai fare quattro risate ai nostri lettori e non racconti che questa visionaria sostiene che la Madonna le avrebbe parlato dicendole:"Benedetta tu fra le donne", annunciandole che lei, "Benedetta", era quella che avrebbe dovuto rinnovare la Chiesa intera???

    Kiko invece sostiene di averla vista la Madonna, ma di non aver ancora capito il significato di quello che Lei gli avrebbe detto di fare...in compenso io gli ho personalmente sentito dire che lui quell'esperienza "mistica" non la sottoporrà mai a nessuno. Molto interessante: Kiko sostiene che "La realtà mistica NON ESISTE"(definendo degli illusi tutti i Santi della storia della Chiesa), evidentemente la Mistica esiste solo quando si tratta di lui e della sua socia in affari. Inoltre è l'unico caso di tutta la storia post conciliare ad essere stato approvato, con tutta la sua "mistica", senza aver mai sottoposto le sue visioni a nessuno...Sicuramente è bastato oliare abbondantemente le tasche di vescovi e cardinali, per avere le strade spalancate, allungando loro la sua "iniziazione gnostico-giudeo-luterana", i falsi frutti del suo Cammino, le dubbie vocazioni spesso imposte dai catechisti, tutto il pacchetto "chiavi in mano". Ecco, questa è la Chiesa del Concilio Vaticano II.

    RispondiElimina
  19. Mentitori.... Convertitevi che il Cammino vi apre le braccia assieme a prostitute ed omosessuali convertiti. Convertitevi che non esistono altre Chiese se non quella uscita dal Vaticano II.

    Pasquale

    RispondiElimina
  20. Mentitore sei tu e si capisce chiaramente dal tuo aver attribuito vergognosamente la tesi della "libera coscienza traviata" ad un San Tommaso D'Aquino, che pur di non dire un'eresia simile si sarebbe fatto martirizzare!
    E vergognati di insultare sacrosanti Concili dogmatici come quello di Trento ed il Vaticano I.
    Usati la compassione di stare zitto.

    RispondiElimina
  21. A mente più fresca devo dire che bisogna ringraziare l'eretico NC che con questa sua "illuminata" esegesi ci conferma come il CNC sia eretico e asservito al demonio.
    Bisogna pregare per queste persone, soprattutto e doverosamente per quelle traviate, ma in buona fede, da questi falsi profeti.
    Rimane il fatto comunque che l'errore non va tollerato e censurato perchè qualcuno, poco saldo nella fede e poco preparato nelle cose che riguardano la Fede Cattolica, può essere facilmente preda di questi deliri di chiara natura diabolica ma che denotano, a sua volta, una grandissima ignoranza della Fede Cattolica.
    CVCRCI

    RispondiElimina
  22. Annota Congar nel suo Diario del concilio, in data 18 novembre 1963, quando stava per iniziare la discussione sull’ecumenismo, che si sarebbe conclusa con l’approvazione del decreto Unitatis Redintegratio (21 nov. 1964): «È un momento storico. In questa mattina del 18 nov. ci raccogliamo in preghiera, ascoltiamo, attendiamo nella speranza. La chiesa sta per pronunciarsi in maniera definitiva a favore del dialogo. Forse si stupirà essa stessa di vedersi convinta, ad una tale profondità, di cose di cui non aveva affatto idea solo qualche anno fa [...]. Chi ha deposto questo seme? E chi l’aveva posto in me, già 35 anni fa? Ma chi fa sì che ad ogni notte succeda un’aurora? E ad ogni inverno una primavera?». Il giovane Congar infatti era arrivato all’ecumenismo nel lontano 1929 (quando la teologia cattolica era ancora sotto la cappa pesante dell’anti-modernismo), durante gli anni della sua formazione teologica, e all’ecumenismo dedicherà opere rilevanti, che anticipano ed insieme accompagnano il cammino della comunità ecclesiale.

    RispondiElimina
  23. L'idiozia delirante di questo eretico è palese nelle sue stesse contraddittorie frasi, che però denotano tutte la "formazione" modernista sul concetto di magistero vivente e dell'evoluzione dogmatica, infatti, Gianluca e Annarita potranno confermarmi che per gli eretici NC i dogmi non esistono (sebbene già un NC me lo disse).
    Ma se il magistero antecedente è morto con i papi precedenti dovrà essere considerato morto qualunque magistero, poichè attuale non può essere una cosa che è ormai di 50 anni fa e, notizia bomba, attenzione attenzione, quando kiko morirà, eh già velo dico io, prima o poi morirà, anche se voi non lo credete, il suo "insegnamento" sarà morto, sepolto e pieno di ragnatele al pari di quelli di cui non ha "bisogno di tirare fuori dalla tomba".
    Anche questo è evidente, sarebbe un "magistero" morto e strettamente parlando ogni insegnamento sarebbe sempre morto, almeno di qualche istante, un flatus vocis (il NC conosce il latino?) vabbè, diciamo:una volta proferito l'insegnamento esso appartiene già al passato giacchè il presente per noi è un' estensione (come un intorno matematico) in cui ci moviamo e in cui agiamo ma che non ci appartiene come uomini.
    Infatti il tempo presente,"Io sono" lo si può attribbuire solo a Dio e, udite udite, nemmeno a kiko, he già!
    Quindi è evidente la contraddizione in sè dell'eretico NC.
    CVCRCI

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  24. Congar:Chi ha deposto questo seme? E chi l’aveva posto in me, già 35 anni fa?
    Stettino:Satana!
    CVCRCI

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  25. Quanta rabbiosa invidia in voi! Kiko triomfa e, il giorno in cui sarà nel seno di Abramo, la sua opera vivrà e porterà il suo verbo ovunque. Lui vivrà nella sua opera osannata da Paolo VI, e da tutti gli altri papi. E voi? Voi in un angolo a masticare amaro e sputare terroristiche sentenze...

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  26. "Quanta gioia e quanta speranza ci date con la vostra presenza e con la vostra attività... Vivere e promuovere questo risveglio è quanto voi chiamate una forma di "dopo il Battesimo" che potrà rinnovare nelle odierne comunità cristiane quegli effetti di maturità e di approfondimento che nella Chiesa primitiva erano realizzati dal periodo di preparazione al Battesimo" (Paolo VI alle Comunità Neocatecumenali, Udienza Generale, 8 maggio 1974, in Notitiae 96-96, 1974, 230).

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  27. Ah è kiko che trionfa, ho capito!
    Esorcismo, tutti insieme fratelli miei:
    Salve Regina, ma ter mi se ri cor die, vi ta, dul ce do et spes nostra saal ve.
    A te cla ma mus exu les fili i heve, a te sus pi ra mus gementes et flentes in hac la cri ma rum val le.
    eia ergo ad vo ca ta nos tra, illos tu os mi se ri cordies o cu los ad nos con veer te.
    et JEE SUM bene dictum fructum ventris tui, noo bis post hoc exi li um oste en de.
    Oh Oh Oh Cle mens, Oh Oh Oh Oh Pia, Oh Oh Oh Oh oh oh dul cis, Vir go, MA RIA.
    CVCRCI

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  28. Certi interventi vanno posti immediatamente in moderazione e tolti per il bene delle anime che si accostano a questo blog o ad altri blog legati alla santa tradizione dove purtroppo sono tollerati e causano inutili discussioni. Questi signori provocatori, spesso provenienti dal clero se non dall'episcopato nostrano, che intervengono nei siti o nei blog tradizionalisti per spargere i loro veleni e attaccare(ma non hanno il coraggio di mostrare la propria identità con nomi e cognomi), hanno già i loro siti in internet dove diffondono il loro pestifero e mortale verbo, hanno già le loro comunità e i loro accoliti, purtroppo numerosi nelle parrocchie italiane. Pertanto non ravvedo l'utilità di ospitare le solite farneticanti posizioni di costoro che si battono per una chiesa nata dalle viscere del Vaticano II e rifiutano la Chiesa del pre Concilio Vat.II. Noto sempre più come i seguaci di Kiko prediligano salire in cattedra con la loro saccenteria e puntare il dito per giudicare e schiacciare le posizioni o la fede altrui: alla larga!

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  29. Riporto una bella meditazione di Don Dolindo Ruotolo sui nemici dell'anima.

    La vita dell'uomo sopra questa terra, è una battaglia ha detto il santo Giobbe; non tanto materiale, per le croci e per le preoccupazioni della vita, quanto spirituale, per gli assalti che continuamente subisce la nostra anima. E necessario che noi non ci troviamo impreparati, nella terribile lotta che deve glorificare Dio nei nostri cuori e che deve formare il nostro merito nel Cielo. [...] Il demonio non è il solo a tentarci; si è associato nella lotta quello che è suo, e spesso è più pericolosa la lotta che viene dai suoi affiliati. Il mondo, con le sue seduzioni e con le sue menzogne, la carne con le sue pretese e con la sua sete di desideri materiali e di piaceri, sono nemici ugualmente pericolosi. Temiamo anzi di più i demoni visibili e viventi, perché essi ci fanno minore spavento e più facilmente ci seducono. Le occasioni pericolose, i cattivi amici, quelli che ci lusingano con un falso amore, quelli che c'ingannano con false dottrine, quelli che ci strappano dalla fede della Chiesa, sotto pretesto di darci un regno pieno di gloria e di felicità, sono tutti demoni peggiori di quelli dell'abisso infernale! Quante volte i cattivi non ci ripetono: Ti darò ogni bene, se cadendo mi adorerai? Lo ripete il libertino alla povera fanciulla imprudente, lo ripete la donna all'uomo inesperto, lo ripetono i settari, i massoni, i socialisti, gli anticlericali a quelli che vogliono ingannare!...

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  30. continua...

    [...] non dobbiamo credere che il demonio per tentarci debba comparirci sensibilmente. Quei desideri perfidi, quei fantasmi impuri, quelle illusioni pericolose, sono suggestioni diaboliche che bisogna cacciare da noi prontamente; non diamo spazio da parte nostra, a miserie, turbando lo spirito con i romanzi, con i teatri, con gli spettacoli, con i balli, con le conversazioni licenziose; desideriamo solo Dio, amiamo solo Dio, serviamo a Lui solo fedelmente e la nostra vittoria sarà sicura e degna della corona immortale!

    [Don Dolindo Ruotolo, “Vita di N. S. Gesù Cristo”, Apostolato Stampa]

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  31. Caro Stett,
    circa il tuo intervento sopra riguardante la mia risposta a Pasquale, ti ringrazio, ma temo di non aver risposto proprio su una delle cose fondamentali da smascherare e cioè sulla indegna bugia che metteva in bocca a San Tommaso l'uso obbligatorio di una coscienza malsana.
    Poichè so che sei molto preparato sul Tomismo, ti pregherei di riportare qui quello che mi hai spiegato molto bene per telefono: l'insegnamento di S. Tommaso sulla coscienza. Sarebbe davvero prezioso per tutti. Grazie..

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  32. ormai i conciliari e i loro adempti sono ciechi e sordi e solo la preghiera e il sacrificio possono fare qualcosa.
    ormai ci troviamo in una vera e propria battaglia tra il bene(chiesa cattolica) e il male(chiesa conciliare)
    che l'Immacolata possa di nuovo portarci all'unità sotto le insigne della tradizione cattolica.

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