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martedì 13 dicembre 2011

Prove di completa apostasia della Gerarchia modernista della Chiesa nata dopo il diabolico conciliabolo Vaticano II...




 ...Dal 10 al 22 gennaio avremo una convivenza con tutti gli itineranti del mondo, che sarà molto importante. Saremo ricevuti dal Santo Padre e pensiamo che in quella udienza si possa leggere pubblicamente questa approvazione della liturgia del Cammino.

Udite, udite: Dio  ha scelto Abramo per rivelarsi! Notare che questo eretico inpenitente sta parlando a gente cristiana battezzata, e non a degli ebrei:
"...Perché Dio ha voluto manifestarsi… Dio nessuno l’ha visto, vero?, nessuno l’ha visto mai, né sa com’è: possiamo vedere la creazione che ci attornia che è piena di bellezza, ma nello stesso tempo ci sono tante situazioni di cataclismi, di terremoti, di tsunami, di malattie…, costantemente la gente intorno a noi muore con il cancro e tante altre cose. Ma Dio, come sapete, ha voluto manifestarsi, ha voluto farsi conoscere. E per farsi conoscere si è scelto un popolo: è stato Lui che ha preso l’iniziativa. Ha scelto un uomo che si chiama Abramo..."

Nel 1523 Adriano VI disse pubblicamente, in riferimento alla avvenuta scissione protestante:
“Noi riconosciamo liberamente che Dio ha permesso questa persecuzione della chiesa a causa dei peccati degli uomini e particolarmente dei sacerdoti e dei prelati. La mano di Dio, infatti, non si è ritirata, egli potrebbe salvarci, ma il peccato ci separa da Lui e gli impedisce di ascoltarci. Tutta la Sacra scrittura ci insegna che gli errori del popolo hanno la loro sorgente negli errori del clero …Sappiamo che, da molti anni, anche nella Santa Sede sono stati commessi molti abomini: traffico di cose sacre, trasgressione dei Comandamenti in tale misura che tutto si è trasformato in scandalo. Non ci si può meravigliare che la malattia sia scesa dalla testa alle membra, dai papi ai prelati. Noi tutti, prelati ed ecclesiastici ci siamo sviati dalla via della giustizia. Da molto tempo nessuno fa più il bene. Per questo tutti noi dobbiamo onorare Dio e umiliarci davanti a Lui. Ciascuno di noi deve esaminarsi e vedere in che cosa è caduto molto più severamente di quanto non lo sarà da Dio nel giorno della Sua ira. Noi ci consideriamo tanto più impegnati a farlo perché il mondo intero ha sete di riforma.” (discorso di Adriano VI ai delegati della Dieta imperiale, dopo la scissione protestante nel 1523) 

ORA SE IL SANTO PADRE PERMETTERA' CIO' CHE DICE QUESTO SCELLERATO  FARA' ATTIRARE SULLA CHIESA E SUL MONDO UN TERRIBILE CASTIGO, COME GIA' NEL PASSATO E' ACCADUTO, per i peccati del clero. GLI AUGURIAMO CHE NON LO PERMETTA, MA VISTI I PRECEDENTI CHE CI SONO STATI CON QUESTA SETTA, NON C'E' DA SPERARE IN NULLA DI BUONO.
 CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2011 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha nominato il Sacerdote José Luis Del Palacio Pérez-Medel, Vescovo di El Callao [superficie: 147.850; popolazione: 1.015.000; cattolici: 912.000; sacerdoti: 102; religiosi: 247; diaconi permanenti: 8], Perù.
Il Vescovo eletto è nato a Madrid (Spagna), nel 1950 ed stato ordinato sacerdote nel 1985. Dal 1970 al 1975 stato membro dell'Equipe Itinerante del Cammino Neocatecumenale in Toledo, Cuenca, Murcia, Alicante, Sevilla, Huelva e Cadiz. Dal 1975 è il Responsabile dell'Equipe Itinerante del Cammino Neocatecumenale in Perù.Finora Professore nella Facoltà di Teologia "Redemptoris Mater" di El Callao, succede al Vescovo Miguel Irizar Campos, C.P., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

fonte vatican.va
 In più:
Come docente è stato promotore e membro del consiglio direttivo della Facoltà di Teologia Redemptoris Mater di El Callao dove attualmente è professore di Teologia e di Diritto Canonico. Ha curato diverse pubblicazioni circa l’Iniziazione Cristiana, la Liturgia e la Nuova Evangelizzazione. Dal 07.12.2011, per nomina del Santo Padre, è consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione
(presieduto da S. E. Mons. Fisichella). Nel medesimo Ponticio Consiglio fa già parte, come laio, Kiko Arguello.

INFINE GLI AUGURIAMO DI FARE COME Adriano VI, cioè di riconoscere che con la setta neocatecumenale, come anche con altro (vedi Assisi III), ha preso un' enorme cantonata...
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Catechesi sull'eucarestia neocatecumenale...
 Pagina 336 - 373 



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Roma, S. Francesca Cabrini

27 novembre 2011



ANNUNCIO DI AVVENTO dell'eretico Kiko arguello...


Sono presenti le comunità:

1 SS. Martiri Canadesi
2 SS. Martiri Canadesi
3 SS. Martiri Canadesi
1 S. Francesca Cabrini
2 S. Francesca Cabrini
1 S. Luigi Gonzaga
2 S. Luigi Gonzaga
1 Natività
2 Natività
1 S. Bartolo in Tuto di Firenze
2 S. Bartolo in Tuto di Firenze
1 Ivrea
Le equipes itineranti delle regioni d'Italia
Le équipes itineranti delle nazioni d'Europa
I presbiteri del “Redemptoris Mater”
Seminaristi del Redemptoris Mater di Roma e di Firenze
Le vedove di Roma


ANNUNCIO DI AVVENTO

Roma, S. Francesca Cabrini, 27 novembre 2011


Kiko: Scusate se abbiamo dovuto cambiare la data dell’Annuncio ma sono stato malato, anche la Carmen è malata e il P. Mario la accompagna, così che sono da solo. Un applauso a Carmen. Presiederà il nostro incontro il parroco di S. Francesca Cabrini.
- Preghiera iniziale
- Invocazione allo Spirito Santo

Kiko: Bene, fratelli, coraggio! Oggi siamo più vicini alla venuta del  Signore. Ci raduna qui la prima domenica dell’Avvento 2011, e noi siamo tutti in un’opera che sta facendo il Signore con noi, e la porta avanti come vuole e con sorpresa. Come sempre prima della presentazione volevo dire alcune notizie. Abbiamo finito ieri la Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, anche se sono stato un giorno a letto, il giorno in cui dovevo fare l’Annuncio. Prima abbiamo fatto l’Annuncio a Madrid che è stato fortissimo, abbiamo fatto molte cose. E vi portiamo una buona notizia, anche se mi provoca un grande tremore: ci hanno notificato che la Congregazione per il Culto Divino e dei Sacramenti ha finito lo studio della liturgia del Cammino neocatecumenale, di tutte le liturgie che comprendono questa iniziazione cristiana: c’è voluto un po’ di tempo. Sapete che 10 anni fa hanno cominciato a studiare la dottrina del Cammino, hanno fatto una commissione presieduta da Mons. Bertone e abbiamo consegnato tutti gli scritti che ha il Cammino, che si utilizzano per l’evangelizzazione nelle parrocchie, ossia le prime catechesi, le 15 catechesi kerygmatiche: la catechesi sulla Chiesa sale, luce e fermento, chi è Dio per te, il Kerygma, la preparazione alla penitenza, la Parola (Abramo, l’Esodo, ecc.) e tutte le catechesi sulla Pasqua e sull’Eucarestia, e la spiegazione del Cammino, tutto quello che comprende il primo mamotreto – come lo chiamiamo noi –, il primo brogliaccio. Abbiamo utilizzato questa parola, “mamotreto”, che tradotto sarebbe “brogliaccio”, perché non volevamo dare troppa importanza a questi scritti in quanto i catechisti dovevano sempre prima assistere e solo dopo, partendo dal cammino fatto e da quello che avevano ascoltato, potevano  dare catechesi. Al principio, quando siamo venuti qui, non avevamo  nessuno scritto: sì, avevamo qualche appunto nostro, io avevo fatto di ogni catechesi una paginetta per ricordarmi bene i punti. E i catechisti prendevano qualche appunto e con quello si partiva. Più tardi è arrivato un momento in Spagna in cui circa 10 parrocchie volevano il Cammino in simultanea e non avevamo catechisti; così abbiamo dovuto prepararli e i catechisti stessi han pensato: “Perché non fai tu catechesi a noi catechisti e dopo le facciamo noi?”. Ed è così che abbiamo fatto: io ho fatto la catechesi e tutti i catechisti stavano lì ad ascoltarla; è una cosa strana, perché fare catechesi ai catechisti non è la stessa cosa che fare catechesi in una parrocchia, ma Dio ha voluto così. E dopo loro, avendola ascoltata e avendo preso qualche appunto, sono partiti in contemporanea a fare catechesi nelle parrocchie di Madrid. Bene, queste sono le prime catechesi. Dopo c’è il Primo Scrutinio, che sono 4 giorni, con tutte le catechesi sulla fede, su Abramo, sui beni, sul denaro. Dopo la fase kerygmatica passano due anni in cui la gente deve solamente mettersi a mollo nell’ascolto della Parola di Dio e deve imparare un po’ il linguaggio biblico. Diamo delle parole per cominciare a introdursi nella Scrittura. E dopo due anni cominciamo già a parlare della vita, del lavoro, dei soldi, degli affetti, della sofferenza e della croce, e soprattutto della fede, cosa sia la fede. Questo è il primo scrutinio, che termina con un incontro con il Vescovo dove si fa una celebrazione in cui il Vescovo chiede quale sia la tua croce. Ricordate il primo scrutinio, vero? Abbiamo capito che non si può essere cristiano, iniziato al cristianesimo, se le persone hanno delle remore nella propria storia, hanno dei risentimenti, cioè non hanno risolto le sofferenze che hanno avuto nella vita. Allora vogliamo illuminare le loro sofferenze, e abbiamo trovato di tutto: c’è gente che è stata violentata, gente che non ha accettato la morte del padre, ecc., e abbiamo cercato di far capire loro che la liturgia non è una cosa esterna alla vita. Tu non puoi dire nella messa “Santo Santo Santo” se nel fondo hai un risentimento contro Dio perché non hai accettato mai che i tuoi genitori si sono separati. Allora come possiamo fare perché non ci sia un divorzio tra la liturgia e la vita? Cominciamo una iniziazione cristiana, ecco. Una cosa importante è che nel Cammino tutto è celebrativo, perché abbiamo scoperto che chi opera è lo Spirito Santo. Chi opera in voi la nuova creazione non è l’intelligenza di Kiko o di Carmen o dei catechisti, è un’opera che fa lo Spirito Santo.
Per questo i nostri incontri sono sempre celebrativi, sono celebrazioni. C’è un tripode che è la Parola di Dio… ci riuniamo nel nome del Signore ad ascoltare la Parola di Dio che è lampada ai nostri passi, ed è molto importante per noi farvi capire che è Dio che agisce nella storia. Una delle cose più geniali che Dio ha dato al Cammino è la storia, il rapporto con la storia, il rapporto con la vita. Tanto è così che quando abbiamo visto che dovevamo mettere in seminario i giovani che avevano vocazione e che stavano molto bene nel Cammino, eravamo dubbiosi: ma come possiamo toglierli dalla storia e metterli in un seminario? Per noi era molto importante che continuassero con la loro comunità. Perché Dio ha voluto manifestarsi… Dio nessuno l’ha visto, vero?, nessuno l’ha visto mai, né sa com’è: possiamo vedere la creazione che ci attornia che è piena di bellezza, ma nello stesso tempo ci sono tante situazioni di cataclismi, di terremoti, di tsunami, di malattie…, costantemente la gente intorno a noi muore con il cancro e tante altre cose. Ma Dio, come sapete, ha voluto manifestarsi, ha voluto farsi conoscere. E per farsi conoscere si è scelto un popolo: è stato Lui che ha preso l’iniziativa. Ha scelto un uomo che si chiama Abramo – ricordate il primo scrutinio –, Abramo. Ossia parte da Dio l’iniziativa. In tutte le religioni l’uomo tenta in qualche modo di placare la divinità perché ha paura dei terremoti, delle malattie, anche ha paura di non aver soldi se i raccolti che va a fare non sono abbondanti o se i suoi animali si ammalano; sempre i popoli hanno visto la necessità di trovare una religazione, un posto dove religarsi, cioè un posto in cui possano avere una relazione con la divinità o le divinità o le forze della natura, come la fecondità, ecc., e quel posto l’hanno chiamato sacro: “Questo è il posto dove c’è la divinità” e lì hanno provato a dialogare e a dire: “Aiutami, perché ho comprato tanti porci e se si ammalano vado in rovina”; oppure: “Aiutami, perché mio figlio è malato”. C’è qui un fenomeno che chiamiamo religiosità naturale, come sapete, che Dio ha dato ai popolo e che è anche una ispirazione divina. Abbiamo detto che non è che questo sia negativo, né che sia tutto falso, sarebbe un’esagerazione e una menzogna dire questo.
Ma nello stesso tempo in cui Dio lasciava che i popoli costruissero tante religioni di ogni tipo – in Asia ci sono tantissime religioni come l’induismo, o il buddismo o il taoismo, come tante altre religioni, con cose a volte anche vicine al cristianesimo e alla mistica cristiana –, Dio ha preso l’iniziativa: sceglie un uomo, un poveraccio, un vecchio impotente, un vecchio già sfinito, di circa 75 anni, che stava già finendo la sua vita e attraversava un crisi profonda, perché non capiva bene perché viveva (in questi paesi morire senza discendenza significava in fondo che la vita non era servita a nulla). Quest’uomo sta in questo travaglio e Dio lo sceglie, lo chiama e sapete che gli mostra le stelle del cielo, gli parla e gli fa una promessa, fa un’alleanza con lui. Ecco, Dio manda una parola all’uomo. E vi abbiamo detto che quando Dio manda una parola sulla storia, la storia diventa gravida, gravida della Parola di Dio, resta tutta in tensione verso la realizzazione, il compimento di quella Parola, fino a che questa Parola si compia. Quest’uomo comincia a mettersi in cammino. Non vi ripeto qui tutte le catechesi di Abramo, che sono impressionanti. Ma noi abbiamo detto a voi: “Abramo sei tu. Sei tu che sei stato in Ur, sei tu al quale Dio ha parlato”. Quando Dio ti ha detto: Guarda le stelle del cielo, così sarà la tua discendenza? Quando hai visto le stelle del cielo? Quando sei stato come Abramo e hai sentito questa parola impressionante di Dio che ti avrebbe dato non un figlio solamente, ma milioni e milioni di figli? E quando tu hai fatto come Abramo che invece di dubitare di chi ti parlava e dire: “Stai dicendo stupidaggini. Io sono quasi morto e mia moglie è molto vecchia, lasua matrice è morta, come puoi dire cose simili?”. Dice S. Paolo che Abramo guardando Colui che gli parlava non dubitò, non pensò: “Questo è impossibile”, ma pensò che Chi gli parlava era potente per fare questo, cioè per far sì che dalla morte, dalla matrice morta di sua moglie sorgesse la vita. E questo, questa fiducia che Abramo, questo vecchio ha dato a Colui che gli parlava, Dio l’ha reputata come giustizia. E appare la fede sulla terra. Noi siamo tutti figli di Abramo, perché anche voi avete ricevuto una notizia impressionante, enorme: che voi sarete santi, figli di Dio! E non avete guardato alla vostra impotenza, che siete tutti pigri, sensuali, che siete tutti impuri, ladri, menzogneri, che amate il denaro, che guardate le donne degli altri. No, non avete guardato a voi stessi rendendo vana la predicazione e dubitando, no! Ma guardando Chi vi parlava avete creduto che Chi vi parlava era potente per realizzare ciò che vi veniva annunziato. quella non è stata opera vostra, quello è il frutto della fede. Per questo siete figli di Abramo, che è il padre della fede, perché Dio vi ha scelto e vi ha dato la fede. Guardate che cosa fantastica! La fede è questo, credere a Colui che vi parla, attraverso i catechisti, e sono 40 anni che ci state obbedendo, e avete visto che non vi abbiamo mentito, assolutamente. Chi poteva dire a voi che dopo 40 anni sareste stati ancora tutti assieme, e avreste visto miracoli e miracoli nei fratelli? Bene, dopo il Primo scrutinio viene lo Shemà e dopo il Secondo scrutinio in cui abbiamo fatto un rito di rinunzia al demonio davanti al Vescovo, puntando il dito verso la porta come facevano nella Chiesa antica, e abbiamo detto: “Rinunzio a te, satana, e mi volgo a Gesù Cristo”. Abbiamo fatto i passaggi dell’iniziazione cristiana per riscoprire che cosa è essere cristiano. E vi abbiamo detto: “Non potete servire Dio e il denaro, non potete essere cristiani se non fate una prova seria con il denaro”. E’una cosa curiosa, perché nel mondo c’è un gravissimo problema che si chiama corruzione: tutti rubano dappertutto, molto o poco, lo si scopra o non lo si scopra. Ma questa è una piaga estesa dappertutto. Ecco, non si può amare Dio e il denaro. Così, abbiamo fatto queste prime fasi del Cammino importantissime: rinuncia al mondo, rinunzia a satana, e soprattutto rinunzia al denaro e agli affetti: “Chi non odia suo padre e sua madre, chi non odia suo figlio e sua figlia…”. E abbiamo esaminato assieme che significa questo, cosa significa mettere Dio al primo posto nella tua vita, seriamente. Abbiamo detto che non ci sono cristiani di classe A, che sono i monaci e i preti, e cristiani di classe B che sono i laici, assolutamente; un prete e una monaca sono innanzitutto cristiani. E che cristiano è se non ama Dio al di sopra di ogni cosa? Oppure no, e i laici possono amare Dio solo un pochino, perché è più importante il lavoro e, come si diceva una volta, che si impegnino nel sociale, o qualcosa del genere? Il Signore ci ha chiamato ad aprire con voi, fratelli, un cammino di iniziazione cristiana, e questo cammino è tutto celebrativo, come dicevo prima. Infatti la prima accusa che abbiamo avuto, come sapete, è stata alla Congregazione per il Culto: a Roma si diceva che c’era un laico, uno spagnolo, che predicava per le parrocchie dicendo cose strane e che faceva esorcismi. Mi hanno denunciato al Card. Vicario dicendo: “Chi sono questi laici che fanno esorcismi per le parrocchie? Che cosa predicano? E chi ha dato ai laici autorità per predicare? Sono i preti che predicano! Chi è questo pazzo? Uno che stava nel Borghetto Latino, uno che vive con i poveri? Chi è? Un hyppie? Chi è questo hyppie?”. Si capisce che il Vicariato fosse un po’ preoccupato per queste cose. Allora ci hanno  convocato in Congregazione. Ma Dio ha fatto un grande miracolo: l’incontro era presieduto da Mons. Bugnini, (Mons. Annibale Bugnini, massone, noto anche agli addetti ai lavori con nome in codice "BUAN", BU per Bugnini, AN per Annibale)

 Nome in codice:”Buan”
Lettera della massoneria a Bugnini:
       «Caro Buan [lettera del 14 luglio 1964 che inizia così],
Noi la informiamo del compito che il Consiglio dei Fratelli in accordo con il Gran Maestro e i Principi al trono hanno stabilito per Lei, e La incarichiamo: … di diffondere la de-cristianizzazione confondendo i riti e le lingue, e di aizzare preti, Vescovi e Cardinali gli uni contro gli altri.
La babele linguistica e rituale per noi significa la vittoria, poiché l’unità linguistica e rituale è stata la forza della Chiesa…Tutto deve avvenire entro una decina di anni».




 Ed ecco la risposta data dal Bugnini il 2 luglio1967:
       «Stimatissimo Gran Maestro, …i passi verso la secolarizzazione sono stati compiuti rapidamente […] A questo punto possiamo cantare vittoria, dato che l’uso del vernacolare è sovrano in tutta la liturgia, comprese le parti essenziali… C’è la massima libertà di scelta per le varie formule, permettendo persino iniziative personali… e il caos… Penso di avere seminato bene... in accordo con le Sue istruzioni. Ho dovuto lottare con tutti gli artifici per avere l’approvazione papale, alla faccia dei miei nemici nella Congregazione per i Riti. Fortunatamente per noi, siamo stati spalleggiati dai nostri amici e fratelli della Universa laus , che sono leali. La ringrazio per la somma inviatami… Un  abbraccio.
Suo fratello Buan.»

 Cito qui dal testo di John Kennet Weisskittel “The Bugnini File: A Study in Ecclesail Subversion in italiano: “Il dossier Bugnini: uno studio di sovversione ecclesiale”. (Se volete leggere tutto il dossier, lo trovate sul sito “Fides et Forma”)
       Credo che i commenti siano superflui, comunque il dossier intero è a dir poco raccapricciante.

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 Continua l'eretico Kiko Arguello....
Ma Dio ha fatto un grande miracolo: l'incontro era presieduto da Mons. Bugnini  e lì, diciamo in quel tribunale, c’erano i grandi esperti liturgisti che stavano lavorando all’OICA, l’Ordo Initiationis Christianae Adultorum, o RICA in italiano, perché il Concilio aveva detto di ripristinare il catecumenato e dopo alcuni anni stavano tentando di farlo.Scusate se vi faccio questi cenni, anche se già li sapete, perché la notizia che devo darvi è forte. Allora, in quell’incontro c’era Mons. Noè, Mons. Dumas, Fischer, Kaczynski, Pasqualetti, ecc., c’erano i grandi esperti che stavano preparando l’Ordo Initiationis Christianae Adultorum per tutta la Chiesa. Mons. Bugnini, che era il presidente di questo gruppo, ci chiese chi eravamo noi e che cosa erano questi esorcismi. Abbiamo cominciato a parlare. Quando ci hanno sentito parlare, anche con la precisione con cui parlavamo, sono rimasti sorpresi, perché Dio ci chiamava a fare un’opera di iniziazione nelle parrocchie e dovevamo studiare. Avevamo studiato Daniélou, avevamo studiato Congar, Bouyer…! Carmen ha passato la vita studiando! P. Farnés ci ha messo in contatto con Odo Casel, il primo che ha scritto un libro sul Mistero Pasquale, con Dom Botte. (Tutti questi personaggi citati da Kiko, sono tutti modernisti eretici, già allontanati da Papa Pio XII, e poi "ristabiliti" dal filo comunista Giovanni XXIII. Capito su quale dottrina si sono formati questi inpenitenti?!) Dopo ci ha aiutato Mons. Marsili, che è venuto nelle baracche con noi, Padre Nocent…, tutti i grandi liturgisti. Cioè noi non eravamo degli sprovveduti, dei cretini che facevamo le cose così in parrocchia per conto nostro, anche perché noi neanche volevamo farlo. E’ stato Dio che ci ha preso, ci ha messo tra gli zingari e ci ha obbligato lì a trovare una forma di parlare, di predicazione. Quando hanno sentito quello che dicevamo sono rimasti a bocca aperta, perché stavamo dicendo esattamente quello che loro stavano facendo. Infatti Mons. Bugnini è venuto a mangiare con noi e ci ha detto la sua sorpresa. Bene, dopo ha mandato Mons. Pasqualetti – che era il suo segretario e uno dei consultori – a studiare la liturgia, e alla fine, dopo aver studiato bene quello che facevamo, ci hanno chiamato e ci hanno detto che avrebbero fatto una laudatio nella rivista Notitiae, in latino, per tutta la Chiesa, sul Cammino Neocatecumenale: è stata la prima approvazione che abbiamo avuto. Questa laudatio, in latino, dice che dopo ogni Concilio Dio suscita dei carismi per portare avanti la riforma. Per esempio il Concilio di Trento: senza i gesuiti ed altri non sarebbe stato possibile portarlo alla Chiesa. Non poteva essere diversamente in questa nostra epoca. Dopo il Concilio Vaticano II Dio sta suscitando dei carismi per portarlo alle parrocchie. E dice: “Praeclarum exemplar di questo è il Cammino Neocatecumenale che è nato a Madrid, sostenuto dall’Arcivescovo di Madrid, Mons. Morcillo, con la missione di aprire nelle parrocchie una strada di evangelizzazione per i lontani. La differenza è che questo Cammino è per i battezzati poco evangelizzati, mentre il catecumenato antico era per i non battezzati. Conoscete tutti questa laudatio in latino: sono 20 righe fantastiche! E’ chiaro che se noi stiamo portando in tutto il mondo, in quasi 10.000 parrocchie, una iniziazione cristiana, una formazione per fare cristiani adulti vissuta in piccole comunità e a livello celebrativo, come dicevo è molto importante la liturgia.
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avevamo trattato della commissione presieduta da Ratzinger, dal 1997 al 2003, per lo studio delle catechesi eretiche Neocatecumenali, in cui ci fu' come risultato, l'edizione di un testo contenuto in un libro a sostituzione delle 3100 pagine delle catechesi eretiche Neocatecumenali poi sparito, lo stesso eretico Kiko lo racconta.
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Allora 10 anni fa hanno cominciato a studiare i testi, e quando hanno finito noi volevamo che si pubblicasse perché abbiamo avuto tante difficoltà con quelli che dicevano che eravamoeretici, che dicevamo cose inesatte...
 C’è stato Mons. Zoffoli, che è già morto e sta' nella gloria del Signore, come altri che hanno scritto libri: “Le eresie di Kiko Argüello” o altri libri che si possono comprare, con le mie eresie; “Le catechesi di Giovanni Paolo II e le eresie di Kiko Argüello”. In questo modo ci hanno fatto un favore, perché questo ha obbligato la Santa Sede a vedere se era vero quello che dicevano su queste eresie, perché qualcuno ha preso le nostre catechesi e ha preso una frase, alla pagina 17, fuori dal suo contesto ed ha ricamato sopra non so cosa. I primi mamotreti raccoglievano cose parlate, neanche li correggevamo per non dare importanza. Dopo quel lavoro, noi volevamo che si pubblicasse il parere teologico, ma come sapete hanno preferito aspettare che si finisse anche lo studio della liturgia. Con la Congregazione del Culto, anche se abbiamo avuto sempre un buon rapporto, qualche volta abbiamo avuto anche delle difficoltà. C’è stata un’epoca in cui, per es., non volevano che si usasse la parola catecumenato, ecc. Però sempre ci hanno aiutato. Quando era Prefetto il Card. Mayer ci ha appoggiato in tutto, è venuto qui in questa parrocchia, e ha presieduto, rivestito con il piviale, l’Eucaristia, celebrata da P. Mario. Ha visto come facevamo, ha visto la danza che facevamo con le vesti bianche perché era tempo di Pasqua, ha sentito cantare P. Mario, ha visto con che unzione partecipavano i fratelli ed è rimasto molto molto contento. E alla fine ci ha detto che magari in tutta la Chiesa si celebrasse l’eucarestia con questa unzione, con questo amore alla liturgia. L’anno scorso, come sapete, il Papa ha fatto pubblicare il “Decreto” in cui è stata approvata la teologia delle catechesi del Cammino, cioè ciò che si predica. La Santa Sede ha esaminato tutto e se qualcosa non era ben detta ci ha indicato come si doveva cambiare. E alla fine dello studio ci hanno detto che questi mamotreti, questi brogliacci, per ogni tappa, che sono 13 libri – dalle prime catechesi alla Traditio, la Redditio, il Padre nostro, tutte le convivenze fino alla Elezione e la convivenza finale, 13 libri per 3.100 pagine, che sono stati corretti –, che questi sussidi per i catechisti non si chiamano più “Orientamenti per i catechisti”, ma “Direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale”: pertanto non sono più orientativi, ma normativi. E ci hanno proposto di mettere anche in nota i relativi passi del Catechismo della Chiesa Cattolica: così oltre 2.000 numeri accompagnano le nostre catechesi; lì dove c’è una frase corroborata dal Catechismo, mettiamo: “come dice il Catechismo nel n…., in modo che i catechisti, studiando le nostre catechesi hanno un completamento con il Catechismo della Chiesa Cattolica. Dopo questo atto, stavamo aspettando l’approvazione della liturgia, e ci hanno comunicato che sarà presto pubblicata anche l’approvazione per la parte liturgica di tutto quello che sta facendo oggi il Cammino. Hanno studiato e il Card. Canizares, Prefetto della Congregazione per il Culto, mi ha letto una prefazione che ha fatto in cui loda il Cammino, l’amore alla liturgia, ecc. Sapete che, prima, il Card. Arinze aveva detto (Razza di vipera! Questo che dice lo aveva imposto il Papa in persona!) che bisognava andare una volta al mese in parrocchia perché credevano che noi fossimo a lato della parrocchia, non eravamo parte della parrocchia. Ora viene riconosciuto che siamo dentro la parrocchia, che siamo parte della parrocchia: tanto è vero che la messa che fanno le comunità forma parte della pastorale liturgica della parrocchia. Se il parroco domani fa una messa alle 6 del mattino per un gruppo di cacciatori, perché rischiano di perdere la messa la domenica, egli fa una pastorale liturgica per i suoi parrocchiani e quella delle 6 non è una messa che non vale, è una messa della parrocchia, come ce n’è una messa alle 7 per un gruppo di vecchiette. E’ una messa della parrocchia. Così c’è una messa alle 9 di sera per delle comunità che si stanno preparando per la nuova evangelizzazione e sono della parrocchia e nella parrocchia. Per questo hanno detto: “Non c’è bisogno che voi andiate un’altra volta a messa, perché già fate una messa della parrocchia”. E approvano anche la Veglia pasquale. Hanno studiato anche le celebrazioni che accompagno i vari passaggi del percorso neocatecumenale. Dal 10 al 22 gennaio avremo una convivenza con tutti gli itineranti del mondo, che sarà molto importante. Saremo ricevuti dal Santo Padre e pensiamo che in quella udienza si possa leggere pubblicamente questa approvazione della liturgia del Cammino. Potete fare un applauso. Il Card. Canizares mi ha anche detto che è piaciuta molto la domanda che fa il bambino: “Perché questa notte è diversa da tutte le altre notti?”, “Perché tutte le altre notti andiamo a letto presto e non aspettiamo nulla?”, “Che cosa aspettiamo questa notte?”, con la risposta del padre. Questo canto lo possiamo fare nella Veglia Pasquale, perché mostra l’importanza che questa notte ha per passare la fede alla seguente generazione. E ci felicitano! 


 

 Se avevamo ancora qualche dubbio sulla connivenza di questa scellerata gerachia modernista, con l'eresia neocatecumenale, ora ne abbiamo completa conferma. SOMMA VERGOGNA!...

http://www.cammino.info/wp-content/uploads/redemptoris-mater-papa.jpg
Qui si vede Giovanni Paolo II tra i fondatori eretici del Cammino nel Seminario Neocatecumenale di Roma, dove vengono formati novelli eretici Sacerdoti asserviti al movimento...

L'attuale Pontefice che riceve in udienza i fondatori eretici della setta neocatecumenale. Si puo' ben dire che questo Pontefice abbia superato di gran lunga il Suo Predeccessore con la permissione dell'approvazione del falso Statuo definitivo e dell'approvazione delle catechesi eretiche del Cammino, (peraltro non ancora pubblicate)...


 Ora in questa situazione di grave agonia della Chiesa, che mai sarà distrutta da questa Gerarchia modernista in combutta con questi eretici, leggiamo come ci dobbiamo rapportare e comportare dalle parole stesse di un grande Vescovo della Vera Chiesa Cattolica fondata da Nostro Signore Gesù Cristo:


  Reagire spiritualmente

Allora, miei carissimi fratelli, che dobbiamo fare di fronte a questa situazione? Certamente, dobbiamo desiderare il regno di Nostro Signore, dobbiamo pregare con tutto il cuore, con tutta l’anima, particolarmente oggi, per chiedere a Nostro Signore di regnare. Che ci aiuti, che ci venga in soccorso, Lui che ci donato tutti i mezzi per salvarci. Ma di fronte a questa situazione che è apparentemente insolubile, che possiamo fare?

Ebbene! Dobbiamo fare ciò che Nostro Signore Gesù Cristo ha voluto che facessimo, e cioè santificarci, risuscitare la grazia che abbiamo ricevuta il giorno del nostro battesimo per cancellare il peccato originale e per guarirne tutte le conseguenze. Noi sappiamo benissimo che queste conseguenze del peccato originale le abbiamo ancora, le portiamo in noi e dobbiamo costantemente lottare con la grazia di Nostro Signore, con la preghiera, con la ricezione degna e frequente dei sacramenti, con l’assistenza alla Santa Messa, alla vera Messa. Noi sappiamo che è così che le nostre anime si purificheranno, che le nostre anime si santificheranno, che le nostre anime faranno regnare in esse la legge e la grazia di Nostro Signore Gesù Cristo.

Assumere le responsabilità nella società

Ma non basta farlo per noi. Noi abbiamo dei compiti. Abbiamo una vocazione in terra. Non viviamo soli. Non viviamo isolati. Quindi abbiamo il dovere di far regnare Nostro Signore dappertutto nei nostri compiti e non solo nelle nostre famiglie. Il regno di Nostro Signore Gesù Cristo non è un regno che deve limitarsi alla famiglia e quando si esce dall’ambito familiare non si sarebbe più posto per Nostro Signore Gesù Cristo, non riguarderebbe più Nostro Signore! Ciò che facciamo nelle nostre professioni, ciò che facciamo nella città, fuori dalla nostra famiglia, non avrebbe più niente a che vedere con Nostro Signore? È falso! No dobbiamo essere sottomessi sempre a Nostro Signore, in tutto quello che facciamo, in tutti i nostri atti, e dunque anche negli atti delle nostre professioni negli atti che dobbiamo compiere e che riguardano il bene comune, il bene del nostro villaggio, il bene della nostra città, il bene del nostro Stato. È tempo, miei carissimi fratelli, è più che tempo, che i cristiani, in particolare i cristiani tradizionalisti – se possiamo chiamarli così – i veri cattolici, è tempo che si rendano conto della situazione che esiste intorno a loro, che sta degradando di mese in mese, di anno in anno.
I nostri paesi non hanno perduto tutta la fede cattolica. Vi sono ancora delle persone che credono, delle persone che hanno ancora la fede. Occorre riunirli, occorre risvegliarli. Ed è necessario che tutti coloro che tra noi hanno delle convinzioni profonde, cattoliche, assumano delle responsabilità

Si rimane stupefatti nel vedere dei paesi cattolici come il Vallese e tutti quei paesi cattolici come la Francia, come l’Italia, tutti questi paesi che sono cattolici all’80, 85%, diretti dai massoni, dai nemici della Chiesa. Com’è possibile? Come hanno potuto, tutte queste persone, arrivare a dominare dei paesi a grande maggioranza cattolica, essi che non sono cristiani, che vogliono distruggere la famiglia cristiana, che introducono delle leggi che demoliscono l’insegnamento cristiano e le scuole cristiane, che introducono tutte le iniziative abominevoli che vediamo, come le discoteche che oggi si moltiplicano ovunque nei nostri villaggi. Essi che introducono nella legislazione l’aborto e la contraccezione, che sostengono l’uso della droga, che non perseguitano la pornografia e che accettano questi film abominevoli contro Nostro Signore Gesù Cristo. Ecco allora questi piccoli gruppi di persone che sono contro Nostro Signore Gesù Cristo e che dominano le nazioni cristiane.

È possibile?  Come spiegare una cosa del genere, come spiegare che in un paese all’80, 85% cattolico a dominare e a dirigere tutti vi siano delle persone che sono contro la Chiesa cattolica, contro Nostro Signore?

Io penso che questo succede perché i cattolici immaginano che non debbano introdursi nelle funzioni pubbliche. Hanno paura di immischiarsi nelle funzioni pubbliche. E senza dubbio hanno ragione nella misura in cui dovrebbero prendere parte a delle cattive azioni. Ma se invece lo fanno per impedire che si realizzino delle opere malvagie, essi devono intervenire, devono assumersi delle responsabilità per il bene delle anime, per far regnare Nostro Signore Gesù Cristo nella legislazione.

Mi sembra che ci sia qui una deficienza e forse un’incomprensione del dovere dei cattolici fedeli. Sarebbe necessario che nei villaggi a grande maggioranza cattolica e con ancora delle convinzioni, fossero dei buoni cattolici a dirigerli, ad assumersi delle responsabilità comunali. Lo stesso per gli Stati. Non bisogna aver aura di assumersi delle responsabilità. Non significa fare della cattiva politica, non significa fare della politica di parte, ma cercare molto semplicemente il regno di Nostro Signore Gesù Cristo, il regno sociale di Nostro Signore.

L’impossibile non è cattolico

Allora dobbiamo pregare per questo e incoraggiare tutti quei nostri amici, tutti i nostri conoscenti che sono in grado di assumere dei mandati nei comuni, nelle città, nello Stato, incoraggiarli a presentarsi. Abbiamo avuto qui l’iniziativa promossa da alcuni nostri amici, che hanno pubblicato un giornale che si chiama Controverses, a cui hanno collaborato in qualche modo alcuni nostri fratelli sacerdoti, ebbene! a mio avviso si tratta di un’iniziativa molto buona che può eventualmente essere utile al momento del voto, che può diffondersi tra le famiglie, dappertutto, al fine di incoraggiare a votare bene, ad esprimere un voto per Nostro Signore Gesù Cristo. Senza creare degli speciali partiti, ma, come dice San Pio X, che questi fedeli siano del partito di Dio, del partito di Nostro Signore Gesù Cristo.

Mi sembra che è questo quello che ci ricorda questa festa di Cristo Re, la quale ci chiede di agire coraggiosamente. Come diceva Giovanna d’Arco: «Noi combattiamo, preghiamo, e Dio ci darà la vittoria»!

Si dice: oh! Ma è impossibile. Non si può. È troppo difficile, non arriveremo mai ad averla vinta su quelli che oggi dirigono i nostri paesi. Non riusciremo mai a scalzarli. Ma bisogna contare sulla grazia del Buon Dio. Il Buon Dio è con noi. Il Buon Dio vuole regnare poiché vuole il bene delle anime. E se quindi i cattolici si uniscono e pregano, fanno dei sacrifici e militano in favore del regno di Nostro Signore Gesù Cristo, ecco che bisogna contare nell’aiuto della grazia di Nostro Signore, nell’aiuto della Santissima Vergine Maria, che è forte come un’armata schierata in battaglia, nell’aiuto dei Santi, di San Michele Arcangelo, di tutti i Santi del paese, di San Nicola di Flüe, di San Maurizio qui nel Vallese, invochiamoli e chiediamo loro di aiutarci perché Nostro Signore Gesù Cristo regni nei nostri paesi, per salvare le anime delle generazioni future, per salvare le nostre anime e mettere i nostri paesi sotto il dolce regno di Nostro Signore.

Così sia.


+ Marcel Lefebvre

113 commenti:

  1. E' incredibile ora la liturgia non è più Dio che la stabilisce per mezzo della Chiesa ma è kiko che decide come rendere culto a Dio, kiko insegna la chiesa obbedisce.
    Messa santa san Pio V No!
    Cena pasquale o quantaltro si!
    Siamo agli sgoccioli.
    Abbi pietà di loro Signore sebbene sappaino quello che fanno!
    CVCRCI

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  2. Purtroppo a costoro verrà concesso tutto ciò che chiedono sempre con la quieta compiacenza delle autorità ecclesiastiche troppo preoccupate a non pestare i piedi a nessuno e a non correggere gli errori, le eresie, le arbitrarie posizioni dottrinali svincolati dalla Tradizione. Ecco ciò che è incomprensibile oggi: che si plauda sfacciatamente e si sostengano gli eretici, le sette mentre si perseguita chi vuole essere cattolico. Dove finiscono le tante segnalazioni, le documentazioni inviate a Roma da quanti hanno frequentato il Cammino kikiano e lo hanno abbandonato con coraggio dopo essere stati umiliati, calunniati, plagiati dai potenti catechisti del Cammino? Ho il sospetto che soprattutto a Roma le autorità ecclesiastiche che presiedono i vari dicasteri curiali non conoscano, o non vogliono conoscere, ciò che di marcio c'è all'interno dei nuovi movimenti. E intanto si persevera nel sostenerli, nell'approvarli. Ci si aspetterebbe che famosi vaticanisti italiani scrivessero di tanto in tanto su tutto ciò che sta corrodendo la Chiesa, ma essi si interessano stranamente delle affermazioni di mons. Fellay, di ogni sua affermazione suscitando l'indignazione maligna di povera gente che è subito pronta (specialmente su internet) ad attaccare e a puntare il dito contro la Tradizione e a chi la vive. Ditemi se mons. Fellay sbaglia quando afferma che dentro la Chiesa c'è uno spirito non cattolico. E il Santo Padre? Capisco che soffra per la disubbidienza dei Vescovi, ma almeno intervenga con risolutezza senza temere di essere strapazzato da loro. Guadagniamoci il Paradiso e non la simpatia di vescovi, pensiamo al vero bene delle anime. Bisogna avere il coraggio di prendere decisioni per il bene della Chiesa, i discorsetti o i documenti non servono più tant'è che in ogni diocesi (o feudo) vengono ignorati. Il gregge è disperso e il Pastore ha troppa paura di protteggerlo dai lupi, lupi che Lui conosce bene.
    Paolo

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  3. Quali santi avrebbero risposto come fate voi a una decisione della santa sede? Fuori dalla chiesa non vi è speranza, nemmeno a econe, fidiamoci cum e sub pietro.

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  4. Interessante, il commento di "anonimo" (13 dicembre 2011, 09:49), ma è teologicamente strampalato. In una frase si adombrano molti errori:

    1) La santità precede o è preceduta dalla santa sede? Leggendo questa frase sembra che la santità viene sempre dopo la santa sede. Ma in un momento in cui la santa sede non esisteva, è certo che la santità vi fosse, se non altro perché Dio, il sommo santo, precede tutto, pure la creazione del mondo!

    2) La santa sede è sottomessa alla santità e a tutto quello che la determina o è lei a sottomettere la santità e, quindi, la tradizione? Nel primo caso non possono esistere opposizioni o lacerazioni nella dottrina, nel secondo si creano ed è la situazione in cui l'autorità precede la tradizione quando, invece, è vero il contrario!

    3) Fuori dalla Chiesa non vi è speranza, certamente! Ma la Chiesa la si riconosce nei frutti che dà e una delle sue caratteristiche consiste proprio nel presentare una dottrina che non sia assolutamente in opposizione con le sue radici. Possiamo dire questo, oggi?

    4) La fiducia nei riguardi della gerarchia e verso lo stesso papa non puo' mai essere cieca. Tutto è da verificare e, se non appare conforme alla tradizione, non si puo' accettare.

    5) Contrariamente a quanto afferma l'Anonimo ci sono stati dei casi in cui dei santi si sono opposti alla decisione del papa, proprio perché il papa non è il rifermimento supremo della fede (non la fa lui, ma lui la deve servire). Un famoso caso è stato quello di Massimo il Confessore, nella famosa controversia monotelita.

    Paradosi

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  5. Giusto ed i casi sono parecchi, ma queste disquisizioni con uno che si esprime in quel modo non servono è prpoprio lui a diere di non parlare di filosofia e teologia, non la comprende...
    fidiamoci cum e sub Pietro ma che razza di frase è.
    CVCRCI

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  6. "Fidiamoci cum e sub Pietro" (con errori in latino, tra l'altro!) rappresenta la chiusura del Cielo! Questo significa che le gerarchie ecclesiastiche (papato compreso) non sono indice di qualcosa che va oltre loro (nel tempo sia per il passato che per il futuro) ma di qualcosa che inizia e finisce con loro.
    Lo sguardo del fedele non puo' andare oltre loro ma si deve fermare esclusivamente solo su di loro!

    Questo significa "fidiamoci cume e sub Pietro" detto dall'Anonimo!

    Invece l'atteggiamento sano del credente consiste nell'accogliere con devozione quanto consigliato dalla gerarchia, ma, allo stesso tempo, verificarlo.

    Quest'opera di verifica è quella che fa esistere il cosiddetto "sensus fidei" dei fedeli (il "sensus fidelium") che è un luogo teologico di estrema importanza. Se questo luogo teologico è spento - e si fa sussistere unicamente la funzione della gerarchia - siamo davanti ad uno squilibrio, ad un mostro ecclesiologico, quello che palesemente vediamo nella nostra epoca.

    Quando il clero non diventa più servitore della tradizione ma sorgente di pratiche che rompono parzialmente o totalmente con la tradizione, prescinde dal sensus fidelium, dal sensus fidei e crea qualcosa che puo' realmente essere in rottura con il passato. A quel punto siamo davanti ad un bieco clericalismo.

    C'è da dire che molti laici, oggi, sono servitori e sostenitori di questo bieco clericalismo, senza sapere che esso rappresenta un cancro nel corpo ecclesiale.

    Paradosi

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  7. Vi ricordate cosa diceva Suor Lucia prima che la azzittissero rinchiudendola chissà dove e la sostituissero in pubblico con una sosia?

    Che ormai da questa gerarchia non ci si può e non ci SI DEVE aspettare più nulla...
    Solo Gesù e la Madonna sistemeranno le cose, se solo tutti noi insieme avessimo la costanza di pregarli di più per questo...

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  8. Non ho capito dove stia l'eresia impenitente nell'affermare che Dio si manifestò ad Abramo.
    Potete spiegarlo meglio? Grazie.
    Andrea

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  9. Quello che sconcerta di più delle parole di Kiko è l'assoluta mala fede con cui mistifica alcune cose e ne tace totalmente altre che manifesterebbero senza dubbi il suo disegno di "occupazione" coatta (per iniziativa diretta)o strisciante (per connivenza della gerarchia)della Chiesa cattolica.
    Posso parlare con cognizione di causa, per aver conosciuto il Cammino dall'interno - l'ho convintamente seguito per dieci anni, fino al passaggio della Redditio Symboli - e quando leggo i discorsi di Kiko, conoscendo molti retroscena, comprendo con estrema chiarezza che costui mente sapendo di mentire. E la cosa più incredibile è che i catechisti che lo ascoltano estasiati, sanno anch'essi che costui mente, ma fanno come se credessero ciecamente a quello che dice,pur sapendo che è falso...I Responsabili, i Catechisti, sanno benissimo che quando Kiko "cade dal pero" lamentandosi dell'accusa di eresia e dichiarandosi cattolico, sta mentendo sfacciatamente, poichè costui predica coscientemente la dottrina luterana ed il giudaismo talmudico e cabalistico. Anch'essi lo sanno, ma poichè hanno coscientemente sposato la sua posizione eretica, fingono di crederlo per appoggiare il suo gioco.
    La prova del suo inculcare il giudaismo la troviamo nella prima madornale eresia evidenziata all'inizio dell'articolo:
    "Dio nessun lo ha mai visto, ma Lui si è voluto manifestare in un popolo, e segnatamente nella persona di Abramo".
    Questo è un errore grande come una casa. Dio non si è manifestato "in un popolo", ma si è manifestato AD UN POPOLO. Dio non si è manifestato "in Abramo" - perhè Abramo non era Dio - ma si è manifestato AD ABRAMO! Poi, attraverso Abramo e la storia di Israele, Dio ha mostrato agli altri popoli che "non c'era Dio se non in Israele". Ma la sua manifestazione ad Abramo e ad Israele non era certo perchè tutte le genti prendessero come riferimento Abramo e Israele, bensì per preparare una dimora umana e storica alla sua PERSONALE MANIFESTAZIONE, CIOE' ALLA SUA INCARNAZIONE, CIOE' AL MESSIA, CIOE' A DIO STESSO FATTOSI VISIBILMENTE UOMO, IN CRISTO GESU' NOSTRO DIO E SIGNORE, REDENTORE E SALVATORE DI TUTTI QUELLI CHE ACCETTANO IL SUO SACRIFICIO ESPIATORE E LA SUA GRAZIA!

    RispondiElimina
  10. <<<
    Ecco cosa Kiko dimentica volutamente di dire! Che Dio ha cominciato la sua storia di salvezza con Abramo ed Israele, ma per compierla manifestandosi al mondo nel Figlio Unigenito, Dio benedetto come il Padre! Perciò come dice San Giovanni "Dio nessuno l'hai mai visto, MA PROPRIO IL FIGLIO UNIGENITO, CHE E' NEL SENO DEL PADRE, LUI LO HA RIVELATO"!!! E San Paolo dice che "Cristo E' IMMAGINE DEL DIO INVISIBILE (quindi da Cristo in poi, Dio si è fatto vedere nel Figlio, eccome!)ED IMPRONTA DELLA SUA SOSTANZA (quindi la Divinità si è manifestata visibilmente nella Seconda Persona, nella Sapienza Eterna incarnata, che è Cristo Signore!) Altro che manifestazione in Israele!! Non è né Abramo, né Israele il centro della Storia in cui tutto SI RICAPITOLA, ma Cristo Figlio di DIO! Ecco la differenza fra il Giudaismo di Kiko Arguello Virtz, (che volutamente si ferma ad Israele, perchè lui stesso è ebreo di nascita e predica il monoteismo anzichè la Santissima Trinità)ed il Cristianesimo cattolico, che riporta giustamente tutto a Gesù Cristo. Faccio notare che questa affermazione si trova nella catechesi di Abramo, che nelle catechesi iniziali è successiva a quella del Kerygma, cioè dell'annuncio della Salvezza nella morte e resurrezione di Cristo! Quindi non ha scuse di predicazioni "procedenti per gradi" e soprattutto viene ripetuta nell Annuncio di Avvento non a pagani ignoranti ed inconsapevoli di catechismo cristiano, ma a gente con venti e trent'anni di cammino alle spalle. Perciò costui non ha scusanti! Egli riporta tutto volutamente all vecchio testamento perchè è un falso cristiano che sta cercando, attraverso l'annacquata dottrina protestante, di introdurre il giudaismo nella Chiesa cattolica!! E poichè dall Concilio in poi questo cancro del cristianesimo giudaizzante si è insinuato nella Gerarchia a causa del modernismo e del falso ecumenismo massonico, gran parte della Gerarchia condivide queto principio con lui e perciò lo appoggia.

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  11. Annarita, quello che scrivi è molto interessante ed è, allo stesso tempo, molto grave.

    Leggendo le tue righe ripensavo alla lotta che fecero i Padri della Chiesa nei primi secoli, quando dovevano affermare il dogma della Trinità davanti ai cristiani giudaizzanti i quali subordinavano le due persone al Padre, come se fossero delle semplici creature.

    Dal momento che certe eresie si ripetono, ho l'impressione che la dottrina kikiana soffra di questo subordinazianismo (Figlio e Spirito sono creature nelle quali si manifesta il Padre).

    A questo punto, invito caldamente voi, che avete conosciuto bene il kikianismo dall'interno, a cercare nelle catechesi e nell'impostazione di questo movimento eretico, quanto ho appena affermato.

    Successivamente confrontiamolo con le espressioni dei Padri contro il subordinazionismo e avremo un elemento in più per mostrare la pericolosità di questa dottrina.

    Ma già da ora si può dire qualcosa:
    i Padri affermavano con vigore che la Trinità intera agisce nell'Antico Testamento, al punto che la creazione è opera del Logos (Cristo) unitamente al Padre e alla forza dello Spirito. L'antico testamento è trinitario per i Padri e il Dio di Abramo non puo' che essere ugualmente trinitario. Kiko afferma questo? Non penso! Ed è qui un punto di grave allontanamento dalla dottrina della Chiesa. Questo punto, poi, è comune a molti biblisti attuali i quali certamente non ragionano in questi termini.

    Quello che oggi manca, sono pastori formati nella dottrina, coraggiosi e zelanti, amanti della fede. Se ci fossero non saremo qui a parlare sui kikiani: sarebbero stati condannati da un pezzo.

    Paradosi

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  12. Caro Paradosi,
    ho fatto uno studio su questo aspetto della dottrina di Kiko due anni fa, che poi ho lasciato incompiuto....doveva essere allegato alla terza lettera che inviammo al Papa. E' rimasto da completare per motivi pratici: comprendeva anche un'analisi della dottrina sull'eucarestia kikiana, comparata con il Seder pasquale ebraico, di cui è solo una pietosa rivisitazione. Forse è giunta l'ora di completare quel lavoro, che non sarà più inviato al Papa (basta!...Ora è chiaro che questa Gerarchia condivide questa dottrina.) ma se Dio vorrà, sarà pubblicato qui.
    Bene, per quanto riguarda le altre due Persone della Trinità devo dire che ho trovato degli stralci di catechesi in cui Kiko afferma in più maniere diverse che Gesù "è stato costituito Figlio di Dio dopo la resurrezione"(!)come fosse un...passaggio di stato da sant'uomo a "Spirito vivificante". (Non scherzo, sono le sue parole). Dello Spirito Santo come Persona a se stante invece non viene MAI fatta menzione, ma lo si definisce "lo Spirito di Cristo Risorto". Non solo, arriva a dire che tutti quelli che accettano di essere salvati "dalla risurrezione di Gesù" (non dalla sua morte in Croce) ricevono lo "spirito di Cristo Risorto" diventando a loro volta "spiriti vivificanti".
    Spero di non averti traumatizzato. Ti assicuro che quando lo lessi con calma per la prima volta, l'effetto che ricevetti fu esattamente questo. Ti ringrazio molto di questa domanda, perchè mi spinge a dissotterrare quel lavoro: è veramente ora di approfondire!

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  13. ...Rita..che Dio ti benedica...!

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  14. Cara Rita,

    nessuno si scandalizza se un semplice fedele ha le idee confuse riguardo la Trinità. La stessa Chiesa ha forgiato un linguaggio e ha adoperato dei termini mettendoci parecchio tempo, segno che non era facile trovare un linguaggio adatto per esprimere in forma simbolica il proprio Credo, la fede ortodossa che i fedeli vivevano nel loro cuore.

    Il problema di Kiko è appunto quello di un semplice fedele ignorante ed esaltato che - PURTROPPO - si erge ad insegnante.

    I vescovi che stanno lì per insegnare, tacciono davanti a questo insegnante ignorante.

    Quello della tradizione non è un semplice linguaggio "di tempi passati" (come qualcuno potrebbe dire), ma un linguaggio che fonda la fede nel Dio Trinità.

    Se uno vuole essere cristiano con un minimo di COSCIENZA, non puo' non conoscere queste cose; a maggior ragione se è uno che vuole insegnare.
    Se ne prescinde, c'è il forte rischio che insegni qualcosa che Cristianesimo non è. Magari fa delle conversioni, farà umanamente anche del bene, ma non è Cristiano. Tertium non datur.

    Ora quanto mi hai riferito è molto utile ma non è sufficiente.

    E' necessario fare un lavoro di questo tipo:
    porre tutte le affermazioni relative alla Trinità di Kiko (rispettandone il contesto) e, parallelamente, porre le affermazioni dei Padri e del magistero ecclesiastico.

    Quanto mi hai stringatamente riferito è un'EVIDENTE confessione di fede di tipo subordinazionista, tipica di un cristiano ebraicizzante il quale, di fatto, rende le due persone divine della Trinità delle semplici creature.
    Il fatto è che se non è accolta la Rivelazione nel Dio trinitario si è di fatto esclusi dall'opera della Redenzione.

    L'attenzione e lo scrupolo verso queste cose era tale, nella Chiesa antica, che si potevano scatenare lotte per un semplice iota.

    Oggi, per contro, si passano sotto silenzio palesi eresie.

    Credo davvero che una buona parte del mondo cattolico di fatto non significhi più nulla, dal punto di vista della fede e della tradizione perenne: sia realmente tutta un'altra cosa!

    La vera conoscenza di Cristo e dello Spirito Santo, viceversa, obbligano il fedele a parlarne. Il Dio dei cristiani è un Dio trinitario in perenne azione il cui Spirito grida nei cuori "Abbà-Padre".
    Fare di Cristo un essere inferiore al Padre e non parlare quasi mai dello Spirito significa una cosa sola: non avere un'autentica esperienza cristiana.

    Ed è qui la pesante pericolosità di questo personaggio (kiko) e la reale perversione di tutto un sistema (quello gerarchico cattolico ufficiale) che oramai non ha più né forza né capacità, né coraggio per accorgersi di questi fenomeni ereticali.

    La Chiesa cattolica, come diceva mons. Lefebvre alcuni anni fa, è affetta di AIDS e, se non si sveglia, farà esattamente la fine dei malati di AIDS allo stadio terminale.

    Paradosi

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  15. Un ultimo appunto.

    Il fatto di confessare la Trinità a parole, non significa niente se poi, nei fatti, non c'è alcun riscontro della fede ecclesiale.

    Conosco un parroco (teoricamente cattolico) il quale segue le preghiere stabilite, benedice e battezza nel nome della Trinità, ma poi, per lui, il Figlio è un "super-uomo" cha aiuta l'uomo ad essere più uomo, mentre lo Spirito Santo è la "coscienza dell'uomo" [sic!].

    Dinnanzi a queste cose, siamo realmente fuori dal Cristianesimo, anche se formalmente si conservano certe formule tradizionali. L'intenzione con le quali le si pronuncia non è più l'intenzione con la quale la Chiesa le ha sempre pronunciate.

    Iniziare ad esaminare IL MODO con cui i Padri trattano il mistero della Trinità è FONDAMENTALE per comprendere l'ampiezza della devastazione nella fede odierna data da personaggi come Kiko.

    Inutile poi dire che molta gente ha ricevuto senso e bene dai neocatecumeni. Il demonio può ugualmente essere un grande benefattore ma se si perde la fede non si giunge a niente...

    Paradosi

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  16. IN CONCRETO,

    stendente uno scritto con uno schema che segua pressapoco l'ordine seguente:

    La Trinità nella predicazione di Kiko Arguello

    1) Il concetto di salvezza e "come" interviene la Trinità nell'Antico e nel Nuovo Testamento.

    2) Fisionomia del Padre
    3) Fisionomia del Figlio
    4) Fisionomia dello Spirito Santo

    5) Come la Chiesa confessa la Trinità in Kiko Arguello

    6) La vita cristiana e la Trinità in Kiko Arguello

    ---

    Le radici: la fede dei Padri.

    Si puo' attingere a questo argomento con un buon dizionario patristico e facendo riferimento alle opere in traduzione, le catechesi antiche, ad esempio o altri testi similari tradotti da Cittanuova nella collezione arancione o quelli delle Sources chretiennes.

    Riprendere i medesimi 6 punti, come sono trattati dai Padri, sia greci sia latini.

    --------

    La fede nella storia: la teologia e il magistero ecclesiastico

    Riprendere i medesimi sei punti compulsando la Summa Theologica di Tommaso D'Aquino e un Enchiridion che raccoglie i maggiori pronunciamenti papali sull'argomento.

    ------------

    Mi rendo conto che il lavoro è piuttosto ampio ma, penso, alla fine sia una cosa che farà colpo e aiuterà notevolmente anche se stessi.

    Al limite all'inizio si può limitare il lavoro alla prima e alla seconda parte o per qualche punto solamente, non per tutti.

    Io penso sinceramente che il Verbo di Kiko - nella forma giudaizzante come si presenta - sia per i kikiani un magistero superiore a qualsiasi insegnamento ecclesiastico e/o magisteriale.
    In questo senso, Kiko non è disposto ad imparare, dal momento che imparare significa iniziare a mettersi in linea con qualcosa che ci ha preceduto, farsi mettere in ombra da qualcosa che è più grande di noi.

    Si potrebbe anche semplicemente analizzare la dottrina ascetica dei primi secoli (dalla quale san Benedetto ha ampiamente attinto) e il suo riferimento e radicamento nella Trinità (anticamente non si facevano divisioni nette nei vari settori della disciplina teologica, tra riflessione teologico-trinitaria e vita spirituale, ad esempio).

    Ci renderemo conto dell'enorme differenza con certe dottrine attuali in cui lo Spirito Santo è totalmente scomparso e il Figlio è divenuto un semplice moralizzatore sociale.

    Questo lavoro dovrebbe essere fatto dai vescovi o da organi preposti al controllo della fede, non tanto da semplici fedeli. Ma, dato che la situazione è quella che è, anche l'ultimo della classe è chiamato a prendere le armi in mano.

    Paradosi

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  17. Carissimo,
    ti ringrazio moltissimo di quello che hai detto, è di grosso aiuto. Mi sento effettivamente "l'ultimo della classe", non ho studiato tutte queste cose, parlo solo per il sensus fidei che mi viene dal Battesimo e della Cresima, e non credo di essere in grado di eseguire tutto lo schema che hai suggerito. Se non altro perchè stanotte sono andata a riaprire il mio vecchio lavoro ed ho visto che solo per la prima parte, che si potrebbe vagamente inscrivere nei primi 5 o 6 punti da te posti, consta di 17 fogli in formato A4, scritti molto fittamente, difficilmente proponibili in un solo articolo, che risulterebbe forse pesante da leggere... Ne consegue che lo schema da te proposto, potrebbe essere interamente realizzato in due o tre articoli aventi il medesimo argomento e titolo, ma divisi in prima, seconda e terza parte...

    Un'altra cosa: le citazioni in merito nelle catechesi di Kiko sono talmente numerose che per non "decontestualizzarle" credo sia il caso di mettere all'inizio dell'articolo un link che riconduca alle catechesi tutte intere: in particolare tutta la catechesi sull'eucarestia (I e II parte) e la incriminata catechesi su Abramo. Così che chi volesse sincerarsi che quelle frasi, sia estrapolate, sia lette nel loro contesto, non mutano di una virgola nel significato eretico che hanno (anzi, lette nel contesto aumentano la loro valenza eretica!),potrà liberamente verificare.

    In ultimo, ti chiederei un contributo per quanto riguarda il parallelo con l'insegnamento dei Padri o con l'Ascetica, come preferisci, di modo da completare con la vera dottrina cattolica il parallelo e la riflessione sulle evidenti mistificazioni dottrinali che questo individuo va tranquillamente distribuendo nella Chiesa da oltre quarant'anni, con il placet della gerarchia. (Ti assicuro che Kiko conosce alla perfezione la dottrina cattolica e le pochissime volte che ha ritenuto comodo, per la situazione, predicare in chiave cattolica, lo ha fatto con una correttezza sconvolgente. Pertanto la sua eresia è cosciente, premeditata, reiterata, impenitente. Ti segnalo come blog da consultare in merito, quello di Mic: l'"Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità", vi troverai anche vari articoli sull'iconografia "sacra" di questo "pittore spagnolo" che presenta degli aspetti esoterici, gnostici e filo massonici, altamente inquietanti.)

    Pubblicheremo prestissimo il mio modesto contributo, riguardante l'analisi della Liturgia eucaristica Neocatecumenalela, che affonda la sua essenza nella dottrina kikiana,la cui divisione in paragrafi è la seguente:

    1)Concezione deformata della Salvezza nell'Eucarestia e nella dottrina kikiana.
    2)Negazione occulta della natura divina di Gesù.
    3)Negazione occulta della Seconda Persona della Trinità.
    4) Negazione occulta della Terza Persona della Trinità.
    5)Monoteismo ebraico, come negazione della Santissima Trinità.

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  18. Istriano, grazie...
    ...che Dio benedica ed illumini tutti noi, il Santo Padre e la sua povera Chiesa martoriata.

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  19. Non penso affatto che Kiko sia un povero ignorante, credo piuttosto non che appartenga alla Massoneria, ma di più, sia proprio uno degli Illuminati di Sion da questi incaricato per introdurre, con tecnica sopraffina di infiltrazione, nella Chiesa, la terza bestia dell'Apocalisse, che è l'agnello con le corna. "Non conosco Massoneria che non sia ebraica", mi pare dicesse San Massimiliano Kolbe. Le corna, queste sì, hanno continuità come simbolo sacerdotale, nell'AT e nel NT: ce l'aveva Mosè e ce l'hanno i vescovi sulla mitra. E riguardo al lavoro della massoneria, dentro e fuori, sopra e sotto, a destra e a sinistra, non c'è spazio oggi dove non constatiamo il frenetico e schizofrenico rinserrar di fila massonico, e ciò coi mezzi che storicamente contraddistingue questi loschi Signori: l'obbedienza segreta al loro capo segreto, perchè a noi parlano di comunione e democrazia, ma loro rispettano la gerarchia per non finir appesi sotto i ponti dei frati neri, quell'obbedienza che schiera i nostri politici per il Mario nazionale e pro la sua scrematura fiscale infinita, per il bene delle banche (e probabilmente in vista di un aiuto alle future guerre di Israele), obbedienza che fa i politici incapaci, ma forse è meglio dire impediti, di opporsi (a loro, all'euro, alle missioni di pace, a Usisrael...). Che lo sia anche il Papa impedito? Il mezzo che la Massoneria usa è sempre mammona di cui è provvista, prende e dà denaro senza scrupoli, (questo risvolto c'è pure nel Cammino NT nei riguardi dei prelati) come senza scrupoli dà notizie non per informare, ma per formare l'opinione pubblica che le permetta di fare ciò che vuole, anche interventi per la pace in Libia bombardando, così noi con menzogna mediatica (sono loro tv e giornali) e di scuola (atea e anticristica) siamo nauseati, quasi come leggendo o ascoltando Kiko... e così oggi van le cose - se vi pare, e se non vi pare vanno comunque così lo stesso - perchè essi devono intronizzare il loro messia, sono pressati dai capi per questo, e il capo dei capi si sa, è proprio lui, che è il figlio di satana, che è pure il figlio della loro ostinazione, di quella deicida ostinazione che rifiutò e rifiuta Cristo Unico e Solo Salvatore. Il lavoro di Kiko è la schiuma schifosa di quel pentolone bollente che provoca le vittime all'uranio impoverito di cui siamo a conoscenza: è lo sforzo immane di portare tutti all'adorazione a Satana che passa per l'apostasia dalla fede, perché fede significa morire per la verità e qui si muore alla verità. Adorazione che Satana riceve e riceverà ancora per poco, mentre nel deserto il vero Cristo e la vera Chiesa gliela negarono e gliela negano, e pure il vero Pietro gliela nega, Pietro che pur c'è e ci sarà, e preghiamo Gesù di mostrarcelo. (Se è Benedetto XVI il vero papa caccerà Kiko dalla Chiesa, e lo farà subito, vedrete, magari dopo essere stato cacciato Lui da Roma).
    A proposito di veri e falsi personaggi pregherei cortesemente Ghergon di documentare ciò che scrive, che mi interessa molto la cosa.
    Grazie

    vincenti dabo manna

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  20. Alcune risposte.

    Per Anna Rita

    Non mi meraviglio che Kiko faccia il "furbone": sappia predicare in modo ortodosso, se gli conviene, e poi, per contro, proponga all'infinito il suo Verbo eretico. Questa è una tattica che la dice lunga e, fondamentalmente, è la tattica di chi vuole smantellare il Santuario (o ciò che di esso rimane) dall'interno.

    Quello che fa fede, per la critica, non sono le sue circostanziate prediche in linea con la fede, ma le sue abituali prediche che deragliano da essa.

    Immaginavo che mi chiedevi una mano, cosa che purtroppo al momento non posso dare, essendo molto impegnato su altri versanti. Posso dare, pero', dei suggerimenti, delle direzioni, degli strumenti, degli stimoli.

    La corale testimonianza dei padri (greci e latini= testifica che il modo di essere cristiano non prescinde affatto dai dogmi, è un dono del Dio trinitario rivelato da Gesù Cristo. Nell'economia della salvezza è tutta la Trinità che viene coinvolta, pur rimanendo inacessibile nel suo mistero interno, rende partecipe l'uomo della vita divina nei sacramenti con l'azione dello Spirito Santo.

    Le catechesi di Cirillo di Alessandria, i Sermoni di Agostino di Ippona, di Ambrogio, le riflessioni di Giovanni Damasceno, le esortazioni ascetiche di Basilio, sono tutte indirizzate in questa direzione.

    Tommaso d'Acquino sottolineerà che non si può fare teologia se non la si attinge da una reale vita di pietà. In questo sembra echeggiare Massimo il Confessore per il quale il termine dogma è perfetto sinonimo del termine pietà.

    Tutti questi autori hanno perfettamente cara la CONTINUITA' nell'insegnamento, la VENERAZIONE della tradizione ecclesiastica, anche in un tempo in cui la sede papale non soleva fare frequenti esternazioni nel campo dogmatico e morale.

    Dunque la base per costruire un uomo realmente ECCLESIALE è questa, non quella che parte col vizio di forma per il quale prima del Vaticano II tutto era difettoso, mal costruito, contraddittorio, quasi inutile, come si dice nell'eretico Cammino Neocatecumenale.

    Recuperare il senso trinitario della vita cristiana (Dio si è rivelato come Trinità, non come il semplice Dio di Abramo) significa realmente tutta un'altra cosa!

    Comunque, Anna Rita fai come ti viene meglio ma struttura il discorso su temi fondamentali, ponendo al loro fianco eventuali espressioni tradizionali che smentiscono quelle kikiane (non è affatto difficile trovarle, se si pesca tra le Catechesi patristiche antiche).

    _______

    PER DOMMI

    Sì, penso che esistano dei poteri occulti i quali stanno tentando di plasmare un Cristianesimo diverso, che rompa con le sue basi tradizionali.

    Non serve fare dietrologie particolari per capirlo: quando una realtà non funziona più come dovrebbe, è chiaro che ci sono delle forze che la stanno tirando da altre parti, anche se non si notano tali forze e non si comprende bene cosa sta succedendo.

    Temo che, in questo senso, avremo soprese sempre maggiori e si paleserà sotto i nostri occhi una religione totalmente nuova, che conserverà alcuni reperti del passato, un poco come succede in certe chiese del massonico anglicanesimo.

    Paradosi

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  21. Annarita vado di fretta, poi ci sentiamo, io ho parecchi testi patristici, ma in questo caso siamo davanti al così detto "marrano" che cercò di gnosticizzare il cristianesimo ci verrà molto utile S. Ireneo con il suo scritto contro lo gnosticismo ed io ce l'ho.
    Il tentativo è ancora quello i giudaizzanti tentano di gnosticizzare la fede.
    Sai che se ti serve una mano sono sempre a tua disposzione.
    CVCRCI

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  22. Allora Cruccas un'altra coltellata!!!Ah ah ah

    Bravo magnifico blog sei un grande!!

    Quella del quadro di satana è una trovata geniale
    sembra una vignetta di Vauro!!

    Sai che risate quando vedremo Mons.Fellay che celebra a Porto San Giorgio a braccetto con Kiko!Oppure magari Benedetto XI!!!

    Ma se la FSSPX simpatizza per Kiko che fate ?

    Buon Natale!

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  23. Certe eresie possono essere accolte proprio perché si è persa la MEMORIA delle lotte che fecero i Padri per contrastare:

    - lo gnosticismo (che rendeva il Cristianesimo una dottrina esoterica);

    - il subordinazionsimo (di natura ebraicizzante, che rendeva Figlio e Spirito, sottomessi al Padre come creature);

    - l'arianesimo (che rendeva il Figlio una semplice creatura);

    - l'adozionismo (anche questo di marca giudaizzante, che redeva il Figlio un essere semi divino adottato dal Padre);

    - il pneumatochianismo (che combatteva la divinità dello Spirito Santo, rendendolo quasi un'espressione umana del Cristo)....

    .... e si potrebbe continuare su questa linea.

    La Chiesa nei primi secoli si trovo tra due fuochi:

    - la tentazione verso la Sinagoga (con l'unicità rigorosa del Dio a scapito delle altre due Persone)

    - la tentazione verso il politeismo (in cui si affermava la divinità dei Tre a scapito della loro unità).

    Il grandioso lavoro dei Padri fu quello di forgiare una teologia che rispettasse la rivelazione e ciò richiese secoli di pazienza, sangue, lotte, scontri...

    Oggi viene Kiko e fa "tabula rasa" di tutto???

    Sono cose realmente folli e I VESCOVI TACCIONO!!!!

    Paradosi

    RispondiElimina
  24. Per anonimo delle 15,26:

    Se anche tutto il mondo rifiutasse Cristo e la sua Rivelazione, con ciò Dio non smette di essere Dio e la via che porta al Cielo non smette di essere tale.

    Solo gli scemi possono confondere le nuvole che offuscano il sole, con il sole stesso.

    RispondiElimina
  25. Stolto anonimo(15.26)....non delirare...
    nessuna coltellata per noi: sappiamo benissimo quanto sia stata corrotta con denaro l'ineffabile Gerarchia post conciliare dal tuo Kapo, che è un incrocio fra un lestofante ed uno psicopatico.

    Guarda, che Benedetto XVI possa celebrare un giorno a Porto San Giorgio con l'ebreo Kiko Virtz la vostra "eucarestia ebraica" neocat, non ci stupisce per niente, perchè fra modernisti vi accompagnate bene!

    Ma che tu possa vederci un giorno Mons. Fellay, mi dispiace darti questo dolore, ma resta e resterà solo nei tuoi sogni proibiti, perchè non ci può essere intesa fra Cristo e BELIAL!
    Il tuo tono STRAFOTTENTE rivela tutta la malvagità di cuore e la mala fede che il vostro santone vi ha instillato con la sua pestifera dottrina camuffata da cattolicesimo.
    Non so quale "buon Natale" vi si possa augurare, visto che negate l'Incarnazione...

    Ma fate pure! state portando la Chiesa all'abominio della desolazione e dritta dritta in braccio all'Anticristo. Prega tu che non dovremo ridere noi per il giusto giudizio che riceverete al cospetto di Dio, da voi calpestato in tutti i modi. L'ira divina incombe su di voi. E' solo questione di tempo.

    RispondiElimina
  26. Per DOMMI:
    condivido ogni singola virgola di quello che hai scritto. Ti ringrazio molto per il tuo intervento. Non ricordo se sia il primo nel nostro blog, ma spero che sia il primo di molti altri e ti do il mio benvenuto!

    RispondiElimina
  27. Per Stefano:
    carissimo, ti sto pensando da varie ore, da quando ho letto i preziosi consigli di Paradosi, che ha giustamente nominato anche il tuo amatissimo San Tommaso D'Aquino, colonna portante del Cattolicesimo! Ti ringrazio di cuore per la tua disponibilità, che non manca mai, e sicuramente il testo di Sant'Ireneo può essere calzante, come mi viene anche in mente San Crisostomo, con le sue omelie sui giudaizzanti. Ma qui l'argomento principale è la Santissima Trinità, e ne prenderai atto col prossimo articolo che conterrà il mio modesto lavoro. Penso di pubblicarlo come base di discussione per altri articoli successivi a quello, che sviscerino il pensiero e la dottrina cattolica circa la Trinità. Ogni tuo contributo sarà preziosissimo e che Dio te ne benedica. Se desideri inserire un tuo articolo in merito, sarà pubblicato con il tuo nome e con i nostri ringraziamenti.
    Grazie ancora, ci vediamo Domenica prossima.

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  28. Cara Annarita non mettere limiti alla
    provvidenza!!Già in passato avevate detto che lo Statuto non sarebbe stato approvato,che le catechesi anche,poi la liturgia.Invece è successo proprio quello che voi non volevate e speravate.Io invece credo che se la FSSPX tornerà nella Chiesa Cattolica riceverà una mano tesa dal Cammino e sono certo che non la rifiuterà.Magari si apriranno dei Redemptoris Mater con il Rito Tridentino.Ma chi ti ha detto che Kiko è ebreo?Non credo sia vero!!Ma comunque anche se fosse ebreo?Non mi dire che sei antisemita mi deluderesti?

    Io già lo vedo alla prossima GMG Mons.Fellay insieme agli altri Vescovi che benedice i ragazzi e ragazze che si sono alzati.E voi che farete?Da chi andrete?Ah ah ah!

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  29. Ok Annarita ho anche San Giovanni Crisostomo, come potrebbe mancare?
    Comunque per fare un sunto ogni eresia è comunque un mutamento di una sola ed unica causa, Paradosi ottimamente direi cita tutte queste conseguenze tra cui lo gnosticismo, la causa efficiente è la Gnosi o cabala spuria e tutte queste eresie tendono alla negazione della Santissima Trinità.
    Ti invio uno spunto interessante da prendre in considerazione e di cui parlammo tratto da un libro.
    CVCRCI

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  30. Noi staremo con Gesù e con la Chiesa Cattolica, quella di sempre perchè io ho sposato Cristo non Fellay e tantomeno kiko.
    Ego enim sum Deus et non mutor!
    Può dire altrettanto?
    No!
    Lei è un kikiano!
    Non sono infatti di Apollo, di Paolo o di Cefa, ma solo di Cristo, vedo che lei è l'esempio di come si può pervertire a proprio piacimento il messaggio di Dio cioè Cristo!
    CVCRCI

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  31. Scusa Gianluca ed Annarita ma vedo che avete messo,nel triduo pasquale,la Pasqua di domenica.
    Dovreste sapere che in realtà la Veglia Pasquale come la conosciamo oggi ,prima del 1955 non esiteva,anche se esisteva nei primi secoli della Chiesa ne parla S.Agostino e altri.Fu ripristinata dal tanto vituperato Mons.Annibale Bugnini il quale a metà degli anni cinquanta riformò i riti della settimana santa ripristinando la veglia Pasquale e la Pasqua di domenica.Ma prima del 1955 la Pasqua si celebrava il sabato mattina.E' quindi qualcosa che proviene da quelli che voi chiamate
    "modernisti".Come mai non lo sapete?La FSSPX lo sa questo?Se lo sa allora è modernista anche essa?

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  32. Caro Gavazzi ma Gesù sta con e nel Cammino Neocatecumenale come è in tutta la Chiesa.Lo testimonia il Successore di Pietro e Vicario di Cristo che lo ha definito "Dono dello Spirito Santo".Quindi se sta dalla parte di Gesù e della Chiesa non può che accettare il Cammino Neocatecumenale come un dono anche se non vuole farne parte,non tutto sono chiamatia questo Cammino.Se non lo accetta o lo etichetta come eretico non sta nè con Gesù nè con la Chiesa
    perchè quello che Pietro lega in terra sarà legato in cielo,spero che lei crede a queste parole del Signore e crede alla particolare assistenza dello Spirito Santo promesso da Gesù..Io non sono Kikiano sono cattolico come suppongo lo sia lei e il Cammino è proprio un itinerario di formazione cattolica valida per i tempi odierni(Cf Ep.Ogniqualvolta G.P.II 1991).
    Se è realmente cattolico non può che accettare quello che il Papa stabilsce e dispone.
    Diversamente lei ne risponde alla sua coscienza.
    Siamo chimati a camminare con e sotto Pietro.

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  33. Bisogna vedere che intendeva per Pasquale!
    CVCRCI

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  34. Complimenti per aver provato a tutti come si mistifica la dottrina della Chiesa a proprio favore per giustificare la propria conventicola.
    Sebbene non sia molto abile, anche mio figlio saprebbe riconoscere tutte le falsità dette in così poche righe.
    Non posso credere chi ci sia gente che si faccia abbindolare da tali falsi prfeti.
    D'altronde il Signore ci aveva avvertiti.
    Eccovi a noi!
    CVCRCI

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  35. "Er tripparolo" è stato mandato tra gli spam.
    Non posso tollerare che si entri in una discussione tanto seria per la sua drammatica gravità, sblaterando e ridacchiando come degli ubriachi, privi di contatto con la realtà. Tripparolo, vai a mangiarti la tua trippa trasteverina, annaffiandola bene con un bel fiasco dei Castelli Romani. Prenditi anche una sbornia delle tue....e liberaci dalle tue scempiaggini.

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  36. Ricordatevi voi neocatecumenali che la Vera Chiesa Cattolica che ora state crocifiggendo, ben presto risorgerà, mentre le vostre eresie cadranno come frutta marcia.
    La Verità è splendente e voi non la vedete accecati dal vostro santone kiko. ritornate alla vera fede dei nostri padri, ritornate in seno alla tradizione cattolica.
    voi neocatecumenali vi dico queste semplici parole: lo Spirito Santo non può rinnegare se stesso, leggete gli scritti dei Padri della Chiesa, leggete gli scritti di san tommaso d'aquino e di tutti i santi prima del concilio vat.II
    2 sono le cose o i santi del passato erano bugiardi o lo siete voi.

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  37. una domanda per annarita.

    1)si possono recitare i misteri della luce di GPII o sono contro la fede cattolica???
    2) la divina misericordia è contro la fede cattolica???

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  38. All'anonimo delle 17.09,
    che continua a delirare (contento lui...) rispondo che pur non credendo ad una maledetta parola della pestifera dottrina del tuo Kapo, ho sempre dato credito, a differenza di altra gente, ai suoi comunicati, perchè conoscendolo personamente, so che è capace di tutto! Quindi, considerando il suo impenitente spirito "a delinquere" e la penosa condizione morale di questa gerarchia modernista, che sta svendendo la sua fede davvero per un piatto di neocatecumenali lenticchie, non mi stupiva e non mi stupisce più nulla.
    Quanto alla San Pio X, è ufficiale che non rientrerà in una Chiesa che gli impone ossequio al ridicolo Vaticano II, figuriamoci se può accettare la mano (munita di filo elettrico nascosto)di eretici giudaizzanti quali voi siete. I Redentoris Mater con il Rito Tridentino? Se i vostri poveri "servi lutirgici", invasati dalla dottrina kikiana, dovessero accostarsi alla vera Messa, avrebbero qualche problema, come certi itineranti di mia conoscenza che svengono per terra se si accostano ad un Tabernacolo contenente il Santissimo Sacramento....
    Quanto a Kiko, forse non sai che Arguello- Virtz è un doppio cognome di matrice ebraica. Ed io non sono antisemita, ma ANTISIONISTA. Studia e capirai.
    E anche se per assurdo la FSSPX dovesse "impazzire" come accadde alla Comunità di Campos, da chi andremo?? Dall'Unico che ha parole di Vita Eterna. Ricordati che per quanto vi arrabbattiate per distruggere la Chiesa di Cristo e la Santa Messa, Dio si riserverà sempre qualcuno che la celebrerà, perchè quando tutti dovessero essere ammaliati dal vostro veleno ed il Divino Sacrificio scomparire dalla faccia della Terra, allora scomparirà anche la Terra, suonerà l'ultima tromba e sarà la Fine. Se nel frattempo si dovrà tornare nelle catacombe, non chiediamo di meglio. Non so perchè perdo tempo a rispondere ai tuoi deliri, ma è l'ultima volta, altri interventi volti a sviare l'argomento principale saranno bannati.

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  39. Celestino, ancora ti ripeto il mio personale modo di agire senza tirar fuori i "misteri della luce" poichè vi sono parecchi misteri o realtà difficili da spiegare, nella vita di Cristo, nei Vangeli.
    Ho trovato che potrebbero esserci anche altri "misteri" "trionfanti" e "rivelatori"...Ma perchè metter mano dando un'impronta personale allo schema di rosario detto da secoli (giusto?) ? Credo che se uno vuole aggiungere dei "misteri" anche personali, non sia irrispettoso, purchè non tolga.Aggiungo che personalmente su alcuni, non recito "mistero" bensì, "FATTO" . La nascita di Gesù è sì mistero dell'Incarnazione, ma è anche un fatto storico ed acclarato quella Nascita. Spero di non sbagliarmi, c'è chi è ben più erudito di me su questi argomenti.Ma non capisco questa insistenza di Celestino.

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  40. Celestino,
    se un papa si manifesta per modernista, non per questo tutto quello che compie nel suo pontificato può considerarsi "modernista". Meditare su alcune pagine dei Vangeli, recitando il "Padre nostro" e "L'Ave Maria", non mi sembra anticattolico. Credo che li abbia definiti "Misteri di Luce" perchè sono delle teofanie, avvenute a vari livelli, che appunto illuminano al mondo la natura divina di nostro Signore Gesù Cristo:
    1) il Suo Battesimo con la discesa del Paraclito;
    2) il Suo primo miracolo, la sua potenza divina;
    3) l'inizio del suo predicare: il Verbo Eterno che parlando si manifesta;
    4) la Trasfigurazione divina sul Tabor e la sua sovranità su Mosè ed Elia;
    5) il più grande Miracolo della Presenza reale divina ed umana, il suo perenne rimanere con l'uomo, in perpetuo.

    Perchè chiedi se la Divina Misericordia è cattolica?... La Misericordia è uno dei principali attributi di Dio, che se appartiene al Padre allora è anche del Figio e dello Spirito Santo.

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  41. (Se poi Celestino si riferisce al problema di accettare tutti gli atti di un pontefice, quando da alcune parti è stato sollevato il dubbio della validità delle nomine papali da Giovannone a GPII, dico solo che questo lo sa con certezza solo Dio, ed a noi forse ce lo dirà la storia....ma non oggi.
    Atteniamoci, come dice Mardu, alla Tradizione e quello che non contrasta dottrinalmente con Essa, accettiamolo in semplicità di cuore, mettendoci nelle mani della Provvidenza. Dio guarda l'intenzione del cuore.)

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  42. Io medito i misteri classici e vado sul sicuro!
    Per il resto concordo con Annarita pure sull'intruso di prima, ma non capisco la domanda sulla Misericordia, l'Incarnazione stessa è la prova della Misreicordia Divina.
    Un cosiglio per Celestino, acquista le meditazioni di S. Alfonso sulla passione di Cristo, ti aiuteranno moltissimo, sono stupende.
    CVCRCI

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  43. In questa discussione è stato posto il dito su un argomento fondamentale: l'identità del cristianesimo-cattolicesimo nella confessione di fede trinitaria.

    Secondo me tutti i discorsi devono partire da qui, compreso l'esame della dottrina kikiana (d'ora in poi è bene usare sempre l'aggettivo kikiano, dottrina kikiana, seguaci kikiani proprio perché Kiko, a differenza di mons. Lefebvre, ha creato una dottrina personale in contrasto con quella della Chiesa).

    Il modo di esprimersi degli antichi padri è sicuramente proprio al contesto culturale che li circondava ma, con questo, non è relativizzabile: indica che non è possibile dirsi cristiani se non si confessa e SI VIVE la vera fede nel Dio Trinità.

    "Per noi e per la NOSTRA SALVEZZA..." recita il Credo Niceno, legando quindi i dogmi enunciati alla salvezza di ogni uomo.

    Depistare questo dato fondamentale e fondante con fantomatici discorsi di convenienza (La FSSPX potrebbe accostarsi ai NC; la veglia pasquale approvata dopo il 1955 era quella antica e fu promossa dai modernisti) significa intorbidire le acque nel vano tentativo di stornare l'attenzione dei presenti.

    Fa pure parte di un metodo usato dai politici quando, pizzicati su una cosa negativa, non la considerano e tirano in ballo altre cose. Notai che fu il medesimo metodo dei TdG. Indica in ogni evenienza una profonda mancanza di serietà e una cattiva coscienza.

    Il fatto stesso di ostacolare questo tentativo di seria e profonda analisi, indica che è QUI che si deve lavorare e portare luce per quanti la intenderanno.

    Un consiglio di stile:

    separate i periodi con uno spazio. In questo modo il testo è molto più facilmente leggibile.

    Se poi si tratta di un testo lungo, fate dei piccoli sottotili riassuntivi in modo da facilitarne la lettura.

    Paradosi

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  44. Egregio Sig.Gavazzi sarebbe così gentile da spiegare in cosa avrei mistificato la dottrina della Chiesa?Sia gentile mi mostri le falsità che avrei detto per favore.Non è forse vero che il Santo Padre ha definito il Cammino dono dello Spirito Santo?Vuole forse affermare che il Papa o la Chiesa avrebbero sbagliato a riconoscere il Cammino?Lo può dire se lo pensa!


    Non posso credere chi ci sia gente che si faccia abbindolare da tali falsi prfeti.
    D'altronde il Signore ci aveva avvertiti.
    Eccovi a noi!

    RispondiElimina
  45. Ma dice sul serio?
    Sta scherzando?
    Perchè aver detto che il cammino ecc. è una dogma?
    una sent. certa?
    Una verità de fide o proxima fidei?
    Sarebbe una definizione nei termini in cui il Papa si esprime ex cathedra, spero lei stia scherzando perchè se così fosse lei è molto,molto, molto pericoloso.
    Davvero lei non sa quando una definizione è infallibile?
    Davvero lei non sa in che termini il Papa e la Chiesa sono assistiti infallibilmente dallo Spirito Santo?
    Realmente non sa quali sono le condizioni per l'infallibilità?
    Non sa forse qual'è l'oggetto dell'infallibilità?
    Per cortesia e per Carità di Dio la smetta di traviare e condannare al fuoco eterno anime inconsapevoli.
    La prego non è difficile basta consultare un buon manuale di teologia dogmatica e si renderà conto da solo delle sue falsità e dei suoi errori.
    Se è in grado da solo a verificarlo buon per lei, altrimenti su questo blog, chiunque può spiegarle l'errata nozione di infallibilità e definizione, neanche i vescovi più modernisti oserebbero tanto!
    Se poi insiste glielo spiego io, ma credo che lei lo sappia benissimo, se invece realmente non lo sa saremo tutti lieti di aiutarla.

    Bella la frase finale le si adatta particolarmente, si vede che lei è preparato!
    Ma siamo sicura che è farina del suo sacco?
    CVCRCI

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  46. L'amico kikiano non si rende conto che la Chiesa (quella vera, non la setta) ha un funzionamento particolare.

    Quando non sono i vescovi o il papa a parlare chiaro, un morbo puo' continuare ad infettare il corpo ecclesiale ma, questione di tempo, verrà rigettato.

    A volte quest'opera di rigetto avviene immediatamente, a volte ci impiega molto tempo. La crisi ariana fu una vera e propria crisi proprio perché ci vollero decenni per risolverla.

    Siamo in una situazione analoga e in queste situazioni non si può ragionare come tutto fosse regolare.

    Evidentemente è regolare per chi non si rende conto di cosa sta succedendo, esattamente come al tempo della crisi ariana in cui la maggioranza dei vescovi accettarono le teorie di Ario senza rendersi conto di quello che facevano.

    Ma chi appartiene alla setta (e non alla Chiesa) non può che avere idee confuse. Le idee chiare sono anche un dono di grazia e le sette non hanno la grazia...

    Paradosi

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  47. Cara Annarita fino ad adesso le Parole di Kiko si sono dimostrate vere sia sullo Statuto che sul
    Direttorio Catechetico.Se ha detto qualche bugia
    dimmi quale perchè non la conosco.Kiko non è il mio capo e un nostro fratello in Cristo quindi anche tuo fratello.In cosa delirerebbe mi piacerebbe sentirtelo dire?Mi sembra che tu lo giudichi ma Gesù nel Vangelo non dice:"Non giudicare e non sarete giudicati?La tua è una visione molto pessimistica della Chiesa ma ti ricordo che è guidata dallo Spirito Santo altrimenti Gesù è un bugiardo ti pare?

    Dici che FSSPX non rienterà nella Chiesa?Non so da dove trai questa notizia.Se è così però mi dispiace molto.Se è vero che fuori dalla Chiesa non c'è salvezza almeno per chi la rifiuta.
    Dobbiamo pregare molto per loro.D'atronde mi sembra logico che la Chiesa pretenda l'accetazione di un Concilio che è sempre vincolante anche se non esprime Dogmi.Io invece spero che la FSSPX rientri con tutti crismi.Sono certo che il Cammino non mancherebbe di tendergli una mano.Se siamo eretici vorrei sapere in cosa se il Papa ci ha definito "Dono dello Spirito Santo?Possibile che tre Papi abbiano sbagliato?Potrei capire che uno si sia potuto distrarre,ma ben tre!Per il calcolo delle probabilità tenderei ad escluderlo.Dici che i
    "servi liturgici"che sarebbero i Presbiteri dovessero accostarsi alla Messa di Pio V avrebbero problemi?A me risulta il contrario cioè che siano i più disponibili invece a celebrare con il Messale di Pio V. Chi sarebbero questi catechisti che sverrebbero quando si accostano al Tabernacolo?Se è vero come vanno alla Domus Galileae visto che c'è la cappella per l'adorazione perpetua?Forse ti è sfuggito questo particolare?Sulla ebraicità del cognome Wirtz ti chiedo di citarmi la fonte perchè a me non risulta.Ho fatto una piccola ricerca e questo cognome non appare tra i cognomi ebraici europei.Forse fai confusione perchè in Spagna il doppio cognome è diffuso anche perchè si porta isia il Cognome materno che paterno.

    insomma Annarita tra antisemitismo e antisionismo
    c'è differenza ma è veramente piccola.Poi ti ricordo che tra gli antisionisti ci sono Ahmadinejad,c'era Gheddafi,c'era Osama Bin Laden,personaggi poco raccomandabili.

    Dici che andrai dall'unico che ha parole di Vita Eterna?Ma non lo devi cercare fuori della Chiesa ma in essa!E nella Chiesa c'è anche il Cammino che Dio vuole.Se Dio non volesse non esisterebbe e non sarebbe mai nato.

    Perchè vuoi far scomparire il divino sacrificio?
    pensi che nelle celebrazioni del Cammino non ci sia il sacrificio di Cristo?Il valore sacrificale della Messa dipende fose dagli uomini?Dalla lingua latina,dal celebrare verso il crocifisso o è connaturata alla Messa?Non è qualcosa che si può togliere a piacimento degli uomini nè è maggiore nel Messale di Pio V.La Messa è una sola anche se in diverse forme.

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  49. Io penso che se si seguono questi discorsi in tutti i loro dettagli ci si disperde e non si arriva mai al dunque, cosa che effettivamente i kikiani vogliono.

    Si faccia quel lavoro di analisi degli scritti, paragonati con la dottrina tradizionale della Chiesa; questo è l'essenziale!

    Tre papi di seguito hanno approvato.... Questo dunque sarebbe segno di cosa positiva! No, non è così che le cose si giudicano. Dallo scisma anglicano, tutti gli arcivescvovi di Canterbury hanno approvato l'azione del loro re (o regina). Sia i papi che approvano i kikiani, sia gli arcivescovi di Canterbury non si appellano ad alcuna infallibilità. Se una linea di vescovi (di canterbury o di Roma) è sufficiente alla verifica di una cosa, allora qui ci si rende conto che è da INGNORANTI sostenere questo principio.

    Assieme a questo principio giocano ben altri principi e, alla fine, è tutta una Chiesa che accoglie o respinge (nel corso di 10, 20, 200 anni!).

    La partita dunque è apertissima!

    Comunque è inutile fare discorsi con i sordi: è come lavare il muso all'asino, si perde l'acqua e il sapone per niente!

    Paradosi

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  50. bello il paragone tra il Papa e l'eretico di Canterbury, di spessore!


    x gavazzi, veda di fare meno il saputello, anche perche' non e' cristiano il suo tono da maestrina, nel suo immenso sapere lei rammentera' il canone 752: «Aderisco inoltre con religioso ossequio della volontà e dell'intelletto alle dottrine che il Romano Pontefice o il Collegio dei Vescovi propongono quando esercitano il loro magistero autentico, sebbene non intendano proclamarle con atto definitivo».

    Il religioso ossequi 'ndo sta'?

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  51. Pasquale,
    ti rispondo sull'unico punto veramente importante, il resto, come dice Paradosi, sono giri di parole senza alcun costrutto (dette apposta per eludere il centro dei problemi, oltretutto facendo i finti tonti).

    Il valore sacrificale della Messa dipende:
    1) dalla fedeltà alla formula di Consacrazione delle Specie pronunciata da Cristo, e tramandata dalla Chiesa, e questa nel Novus Ordo è già stata cambiata in chiave protestante, grazie alla riforma liturgica del concilio;

    2)dalla dottrina cattolica del Sacrificio espiatorio/propiziatorio di Cristo, (che con la sua libera immolazione ha placato la Giustizia divina, contristata dal Peccato Originale e che quindi ha REDENTO l'uomo dalla Morte eterna procurata da quel Peccato) e che resta tale (la dottrina) se tutta la struttura liturgica della Messa verte ad esprimerne QUESTA verità di fede;

    3) dalla intenzione di fede di tutta la Chiesa, che intende credere nella realtà sacrificatoria, come nel dogma della Presenza reale del Signore Gesù nel Pane e nel Vino, con il Suo Corpo fisico, il Suo Sangue, la Sua Anima e la Sua divinità.

    Ora la formula di Consacrazione è saltata, perchè non si dice più "versato per voi e per molti", come la Chiesa ha tramandato, ma si dice "versato per voi e per tutti" (sottintendendo luteranamente che la salvezza sia per tutti, indipendentemente dalle opere della fede, cosa non vera). Invece il "per molti" evidenzia proprio che non tutti si salveranno, ma solo quelli che aderiranno alla vita di fede attraverso la Grazia. Ora grazie al concilio vaticano II la formula non è più cattolica e questo è già un enorme passo verso l'abolizione del Sacrificio e mette in dubbio che le Specie si consacrino. Inoltre "Mistero della Fede" era detto del Sangue di Cristo (nelle parole di Consacrazione) perchè è per il Sangue che siamo salvati e non per l'evento pasquale della Resurrezione nè tantomeno per la Sua venuta finale.

    2) Tutta la struttura di una messa deve girare intorno al Sacrificio di espiazione dell'Agnello di Dio, che ci ha salvati - apri le orecchie! - con la sua morte in Croce e con l'effusione del Suo Sangue, non con la resurrezione, come appunto era liturgicamente annunciato nella Messa Tridentina!

    Ora invece nel Novus Ordo, e peggio ancora nella tua eucarestia, l'aspetto di contemplazione della Passio Cristi ha ceduto il posto all'esultanza della resurrezione, l'attuazione del Sacrificio del Golgota ripetuto sull'Altare Sacro ha lasciato il posto al "banchetto di gioia", e di lode, e di grazie, e di balli, e di canti, e di suoni, e di cembali, e di schitarrate, e di bonghi, e di battimani, tutto quello che può esprimere non una immolazione, ma una cena goliardica di assaporamento del banchetto escatologico,fatto non più su un Altare sacro ma su una "mensa", in cui del Sacrificio di Cristo non importa un tubo a nessuno!

    Questo non è cattolico, questo è negare il Sacrificio, questa è la riforma liturgica totalmente protestante attuata dal Concilio nella messa sestopaolina. Perciò sia nel N.O. sia nella tua eucarestia ebraica, mille volte più casinista della messa sestopaolina, del Sacrificio divino non c'è più traccia.

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  52. p.s. non mi chiamo pasquale, preciso che non sono quello del blog chisinasconde.

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  53. INFATTI NON DICEVO A TE, MA ALL'ANONIMO CHE VIENE PRIMA DI TE.

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  54. CONTINUO E TERMINO.
    3) Anche l'intenzione di tutta la Chiesa nel credere al Sacrificio è diventata dubbia con il Novus Ordo, il quale appunto si basa sul Mistero pasquale intero, includendo anche l'evento della Resurrezione come principio di salvezza, mentre è solo il segno visibile della Morte vinta dalla morte di Cristo, e della giustificazione. E' vero invece che il Sacrificio eucaristico verte tutto intorno alla riattualizzazione del Calvario sull'Altare sacro, cosa che nella struttura del N.O. è molto messa da parte. Perciò anche se la fede cattolica nella Presenza reale è ancora dottrinalmente salva, viene colpita dalla struttura di tutta la messa che è uguale a quella degli anglicani (che fecero parte della commissione lturgica per il cambiamento della Messa nel Concilio)e anche dalla formula consacratoria modificata. Per non parlare della tua eucarestia EBRAICA, CHE INVECE NEGA TOTALMENTE LA PRESENZA REALE, PERCHE' KIKO SI PERMETTE DI DIRE CHE IL PANE "SIGNIFICA L'AFFLIZIONE DELLA SCHIAVITU'IN EGITTO" ED IL VINO "SIGNIFICA L'ESULTANZA DELL'ENTRATA NELLA TERRA PROMESSA"!!!
    Occorre aggiungere altro??? Quindi non venire a dire che le forme delle Messe sono tutte uguali, perchè è evidentissimo che non è vero.

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  55. RIFERIMENTO MOLTO INTERESSANTE


    Se volete aprite un piccolo articolo con questi video: fanno MOLTO PENSARE! Trattasi di Arte satanica con al centro Paolo VI!!!!

    1) http://www.youtube.com/watch?v=Aff9F8QoJsQ&feature=related


    2) http://www.youtube.com/watch?v=fNfXhiI-29k&feature=related

    3) http://www.youtube.com/watch?v=I_YkBba7qPo&feature=related

    Paradosi

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  56. vi ringrazzio di aver risposto alle mie domande.
    io non mi riferivo all'attributo della Misericordia di Dio, ma al culto della divina misericordia proposto da suor Faustina, perchè prima del concilio fu messo nell'indice dei libri proibiti e dopo il cvII fu approvato.
    per chiarire la questione del culto della divina misericordia proposta da suor Faustina vi consiglio di leggere su www.chiesaviva.com la rivista del novembre 2011.

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  57. C'è da fare una precisazione al discorso di Annarita, discorso che, comunque, è molto chiaro.

    Nella Chiesa ci sono riti antichi. Uno di questi è il rito bizantino. La Messa di questo rito prevede lungo tutto il suo corso la ripresentazione di tutta la storia della salvezza, dall'antico testamento al nuovo, con la morte e la resurrezione di Cristo.

    Ma questo rito si è espresso in luoghi estranei alle problematiche che scossero l'Occidente, particolarmente con la crisi luterana, la negazione della presenza reale, della funzione sacerdotale, del sacrificio durante la messa.

    E' normale che la Chiesa cattolica abbia sottolineato quest'aspetto ponendoci una specie di lente d'ingrandimento, dal momento che c'era chi lo negava (e continua a negarlo).

    Ora, l'ingenuità di certi riformatori cattolici negli anni sessanta è stata la seguente:

    "Dal momento che le liturgie antiche (bizantina inclusa) non esaltavano solo la morte in croce di Cristo ma tutta la storia della salvezza, è bene che noi riequilibriamo questo aspetto eccessivamente parziale".

    Il discorso è ingenuo perché non tiene conto dei seguenti fattori:

    1) Da noi continuano ad esistere i negatori della presenza reale, se non altro perché una parte dell'Europa cristiana non vi crede e una parte dei cattolici si trova a convivere con persone che non vi credono.

    2) Nel momento in cui - per reazione alle eresie antieucaristiche - la Chiesa ha istituito la festa del Corpus Domini, si avrebbe dovuto dire, ugualmente, che si trattava di un indebita polarizzazione oggi non più necessaria e abolire tale festa. (Nel rito bizantino, infatti, non esiste questa festa). Ma quest'idea è antiecclesiale poiché, nella sua tradizione, la Chiesa non è mai tornata sui suoi passi abolendo quanto pensava non fosse più necessario e questo anche per i cosiddetti "motivi pastorali".

    Infine, che i nuovi equilibri voluti per riportare la messa "all'antichità" siano solo un pretesto per altro, lo vediamo chiaramente da quanto succede nelle chiese: esse sono divenute il teatro, se non delle eresie e degli abusi, di una deprimente mediocrità, di un appiattimento che, passato per "nobile semplicità", altro non è se non assurda banalità.

    Il contraccolpo di tutto ciò è dato nella vita delle persone, oramai sempre pronte a dubitare sulle verità di fede, anche e soprattutto tra coloro che vanno in chiesa la domenica.

    No, le varie espressioni liturgiche non sono affatto tutte uguali e si ha modo di osservarlo pure dal fatto che questi alberi producono certi frutti (malati, se non marci), non altri.

    Paradosi

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  58. Altro appunto:

    ricordo con chiarissima evidenza come, tra i neocatecumenali, esistesse il fastidio che un sacerdote benedicesse il cibo prima di mangiare.

    Le benedizioni liturgiche o extraliturgiche sono per i neocatecumenali da me conosciuti (immagino anche per quelli odierni) un'eresia.

    Essi dicono che "si deve benedire Dio", non benedire le cose di Dio. Ed è così che al posto di "Benedici, o Dio, questo cibo" essi pregano "Benedetto sei tu o Dio per questo cibo".

    Si tratta di una variazione non da poco che rifiuta, evidentemente, di credere al fatto che il creato puo' soffrire per la presenza di forze maligne, che ha bisogno di essere liberato anche lui (come accenna lo stesso san Paolo nelle sue epistole).

    E' quest'idea che ha fatto comporre lo strano offertorio giudaizzante nella Messa cattolica odierna: "Benedetto sei tu o Dio....."

    No, le messe non sono affatto tutte uguali!!!!


    Paradosis

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  59. Per Tux, a cui vedo serve purtroppo qualcuno che gli faccia sapere le cose, quale ossequio dovrei dare alle parole sui NC?, non mi sembra che dire una cosa sui NC, rientri nell'ossequio e se vogliamo parlare del canone da lei citato molte cose si dovrebbero dire.Pertanto segua le Verità insegnate dalla Chiesa di sempre come faccio io ed eviti i NC!
    Si ricordi sempre qual'è l'oggetto del magistero.
    Mi dipsiace se le sembro una maestrina, è verò ha ragione le chiedo scusa ma tra tanta ignoranza se io sembro una maestrina bisognerebbe trarne la conclusione che stiamo messi veramente male e questa dovrebbe essere la prova della spaventosa crisi della Chiesa.
    Non trova?
    Dell'obbedienza voi ne fate ciò che volete!
    CVCRCI

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  60. Gentile Annarita

    questi sono discorsi più grandi di noi.Permettimi
    di farti delle piccole osservazioni:


    Il valore sacrificale della Messa dipende:
    1) dalla fedeltà alla formula di Consacrazione delle Specie pronunciata da Cristo, e tramandata dalla Chiesa, e questa nel Novus Ordo è già stata cambiata in chiave protestante, grazie alla riforma liturgica del concilio;
    -------------------------------------------------
    Cara Annarita il valore sacrificale della Messa non dipende dalle parole della consacrazione!E' qualcosa di insito nell'Eucarestia come i dice S.Paolo nell sue lettere.La riforma liturgica non ha cambiato affatto le parole della consacazione le ha solo rese più vicine alla verità storica.Nella versione latina le parole del Canone Romano sono identiche sia nel Messale del 1575 che in quello del 1969.E' cambiata la traduzione italiana delle parole.Nel Messale del 1575 le parole della consacrazione si traducevano:

    "Prese il Pane lo benedisse...Prese il Calice lo benedisse..!

    Il Messale del 1969 invece traduce in italiano:

    Prese il pane TI RESE GRAZIE CON LA PREGHIERA DI BENEDIZIONE..Prese il Calice,TI RESE GRAZIE CON LA PREGHIERA DI BENEDIZIONE...!

    Questa nuova traduzione è giustificata dal fatto che nel medioevo si pensava che Gesù avesse benedetto materialmente le specie eucaristiche
    del pane e vino.Ma gli studi moderni hanno dimostrato che Gesù ha istuito l'Eucarestia durante la Pasqua ebraica e non ha affatto benedetto le specie eucaistiche perchè ciò non era previsto dal rituale ebraico(seder pasquale).

    Gesù in quella notte stava celebrando il seder pasquale essendo ebreo e diede un nuovo senso a quel rito ebraico.Allora Gesù non benedisse affatto il pane e vino ma PRONUNCIO' LA BENEDIZIONE sul pane e vino.Questa preghiera di benedizione la "Berackà" in greco "Eucarestia"
    fu pronunciata da Cristo prima che egli dicesse
    le parole che poi sono diventate della consacrazione:Prendete e mangiate...Prendete e bevete...

    Se leggi l'Esortazione Apostolica di Benedetto XVI Sacramentum Caritatis n.10 ti renderai conto che non è una invenzione di Kiko ma anche il Papa lo dice.

    continua

    RispondiElimina
  61. Annarita

    2)dalla dottrina cattolica del Sacrificio espiatorio/propiziatorio di Cristo, (che con la sua libera immolazione ha placato la Giustizia divina, contristata dal Peccato Originale e che quindi ha REDENTO l'uomo dalla Morte eterna procurata da quel Peccato) e che resta tale (la dottrina) se tutta la struttura liturgica della Messa verte ad esprimerne QUESTA verità di fede;
    -------------------------------------------------

    Cara Annarita la riforma liturgica non ha cambiato la dottrina cattolica ma l'ha espressa meglio.Nell'Eucarestia non si riattualizza solo il sacrificio della Croce di Cristo ma tutto il Mistero Pasquale cioè passione,morte,
    resurrezione.Infatti nella Messa del 1969 diciamo:"Annunciamo la tua morte Signore,proclamiamo la tua resurrezzione in attesa della tua venuta".

    Il concetto poi di soddisfazione,espiazione che placa Dio è giusto ma incompleto e molto giuridico.Proviene dalla teologia scolastica di cui non voglio sottovalutarne l'importanza ma è molto schematica e riduttiva rispetto al Mistero Pasquale.Ti riporto una frase del Card.Ratzinger in uno dei suoi libri che soiega meglio di me cosa voglio dire:

    " da Introduzione al cristianesimo, 11a edizione, Queriniana, Brescia 1996, pp. 227-230 di Joseph Ratzinger.

    “Quale posizione assume la croce in seno alla fede in Gesù considerato come il Cristo? […] In questo campo la coscienza cristiana è in genere ancora largamente improntata ad una grossolana idea della teologia di espiazione risalente ad Anselmo di Canterbury […] Per molti cristiani, e specialmente per quelli che conoscono la fede solo piuttosto da lontano, le cose stanno come se la croce andasse vista inserita in un meccanismo,costituito dal diritto offeso e riparato...Sarebbe la forma in cui la giustizia di Dio infinitamente lesa verrebbe nuovamente placata da un’infinita espiazione [..] Nel Nuovo Testamento invece, la situazione è quasi esattamente l’inversa. Non è l’uomo che s’accosta a Dio tributandogli un dono compensatore, ma è Dio che si avvicina all’uomo per accordarglielo. Per iniziativa stessa della sua potenza amorosa, egli restaura il diritto leso, giustificando l’uomo colpevole mediante la sua misericordia creatrice e richiamando alla vita la creatura morta […] Di conseguenza, nel Nuovo Testamento la croce si presenta primariamente come un movimento discendente, dall’alto in basso. Essa non ha affatto l’aspetto di una prestazione propiziatrice che l’umanità offre allo sdegnato Iddio, bensì quello di una espressione di quel folle amore di Dio, che s’abbandona senza riserve all’umiliazione pur di redimere l’uomo; è un suo accostamento a noi, non viceversa. Con questa inversione di rotta nell’idea della espiazione, che viene a spostare addirittura l’asse dell’impostazione religiosa in genere, nel cristianesimo anche il culto e l’intera esistenza ricevono un nuovo indirizzo. Nella sfera cristiana, l’adorazione si estrinseca in primo luogo nel ricevere con animo grato l’azione salvifica di Dio. La forma essenziale del culto cristiano si chiama quindi a ragion veduta Eucaristia, cioè rendimento di grazie […] Il sacrifico cristiano non consiste in un dare a Dio ciò che Egli non avrebbe senza di noi, bensì nel nostro farci completamente ricettivi nei suoi confronti e nel lasciarci integralmente assorbire da lui. Permettere a Dio di operare su di noi: ecco la quintessenza del sacrificio cristiano”.

    RispondiElimina
  62. Annarita

    2)dalla dottrina cattolica del Sacrificio espiatorio/propiziatorio di Cristo, (che con la sua libera immolazione ha placato la Giustizia divina, contristata dal Peccato Originale e che quindi ha REDENTO l'uomo dalla Morte eterna procurata da quel Peccato) e che resta tale (la dottrina) se tutta la struttura liturgica della Messa verte ad esprimerne QUESTA verità di fede;
    ------------------------------------------------

    Cara Annarita il Vaticano II non ha cambiato la dottrina cattolica sul Sacrificio della Messa lo ha solo illustrato meglio.Nell'Eucarestia si riattualizza tutto il Mistero Pasquale non sono la passione e morte di Cristo.Hai una visione dell'Eucarestia e del suo valore sacrificale molto giuridica tipo teologia scolastica e Anselmo da Canterbury.Non che io voglia sottovalutare queste due cose ma è una visione molto riduttiva.Ti proprongo la riflessione del Card.Ratzinger proprio su questo:

    da Introduzione al cristianesimo, 11a edizione, Queriniana, Brescia 1996, pp. 227-230 di Joseph Ratzinger



    "Quale posizione assume la croce in seno alla fede in Gesù considerato come il Cristo? […] In questo campo la coscienza cristiana è in genere ancora largamente improntata ad una grossolana idea della teologia di espiazione risalente ad Anselmo di Canterbury […] Per molti cristiani, e specialmente per quelli che conoscono la fede solo piuttosto da lontano, le cose stanno come se la croce andasse vista inserita in un meccanismo,costituito dal diritto offeso e riparato...Sarebbe la forma in cui la giustizia di Dio infinitamente lesa verrebbe nuovamente placata da un’infinita espiazione [..] Nel Nuovo Testamento invece, la situazione è quasi esattamente l’inversa. Non è l’uomo che s’accosta a Dio tributandogli un dono compensatore, ma è Dio che si avvicina all’uomo per accordarglielo. Per iniziativa stessa della sua potenza amorosa, egli restaura il diritto leso, giustificando l’uomo colpevole mediante la sua misericordia creatrice e richiamando alla vita la creatura morta […] Di conseguenza, nel Nuovo Testamento la croce si presenta primariamente come un movimento discendente, dall’alto in basso. Essa non ha affatto l’aspetto di una prestazione propiziatrice che l’umanità offre allo sdegnato Iddio, bensì quello di una espressione di quel folle amore di Dio, che s’abbandona senza riserve all’umiliazione pur di redimere l’uomo; è un suo accostamento a noi, non viceversa. Con questa inversione di rotta nell’idea della espiazione, che viene a spostare addirittura l’asse dell’impostazione religiosa in genere, nel cristianesimo anche il culto e l’intera esistenza ricevono un nuovo indirizzo. Nella sfera cristiana, l’adorazione si estrinseca in primo luogo nel ricevere con animo grato l’azione salvifica di Dio. La forma essenziale del culto cristiano si chiama quindi a ragion veduta Eucaristia, cioè rendimento di grazie […] Il sacrifico cristiano non consiste in un dare a Dio ciò che Egli non avrebbe senza di noi, bensì nel nostro farci completamente ricettivi nei suoi confronti e nel lasciarci integralmente assorbire da lui. Permettere a Dio di operare su di noi: ecco la quintessenza del sacrificio cristiano”.

    E non mi dire che il Card.Ratzinger è un modernista!

    RispondiElimina
  63. 3) dalla intenzione di fede di tutta la Chiesa, che intende credere nella realtà sacrificatoria, come nel dogma della Presenza reale del Signore Gesù nel Pane e nel Vino, con il Suo Corpo fisico, il Suo Sangue, la Sua Anima e la Sua divinità.
    ------------------------------------------------

    E ti sembra che la Messa del 1969 non voglia esprimere questo?Il Messale Tridentino insiteva molto sul valore sacrificale della Messa in chiave antiprotestante.Ma la Messa non ha avuto sempre questa forte sottolinetura sacrificale nelle epoche precedenti al Concilio di Trento.
    La riforma post Vaticano II ha voluto solo rimettere nella giusta considerazione tutti gli apsetti dell'Eucarestia senza esagerare in un aspetto piuttoste che un altro.

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  64. Annarita dice

    Ora invece nel Novus Ordo, e peggio ancora nella tua eucarestia, l'aspetto di contemplazione della Passio Cristi ha ceduto il posto all'esultanza della resurrezione, l'attuazione del Sacrificio del Golgota ripetuto sull'Altare Sacro ha lasciato il posto al "banchetto di gioia", e di lode, e di grazie, e di balli, e di canti, e di suoni, e di cembali, e di schitarrate, e di bonghi, e di battimani, tutto quello che può esprimere non una immolazione, ma una cena goliardica di assaporamento del banchetto escatologico,fatto non più su un Altare sacro ma su una "mensa", in cui del Sacrificio di Cristo non importa un tubo a nessuno!
    ------------------------------------------------

    Cara Annarita sia il termine "Novus Ordo" che
    "tua Eucarestia" sono infelici.Si chiama semplicemente Messale Romano edito secondo i principi del Concilio Vaticano II.Nessun documento ufficiale nè tantomeno il Messale Romano usa il termine "Novus Ordo" o "Vetus Ordo".Poi l'Eucarestia non è mia nè del Cammino o di Kiko ma è della Chiesa quindi anche tua e infatti puoi partecipare anche tu se vuoi dato che è apeta a tutti.

    Inoltre anche la Messa di Pio V è una Eucarestia o banchetto escatologico è la stessa Eucarestia che celebriamo noi il sabato sera.Non sono due cose diverse!!Anche la Messa di Pio V è un banchetto ed esprime il Mistero Pasquale non esprime cose diverse o solo il valore sacrificale se non ci credi ti faccio leggere i Decreti del Concilio di Trento.

    Perchè poi mancherebbe la contemplazione della passione di Cristo nelle celebrazioni delle Comunità Neocatecumenali perchè usiamo il bonghetto o il cembalo o perchè siamo gioisi?
    A parte che le celebrazioni delle Comunità Neocatecumenali non sono tutto esultanza o come vorresti farle sembrare.Non corrispondno alla descrizone caricaturale che ne fai tu infatti ci sono anche momenti di silenzio e di raccoglimento ma poi l'Eucarestia non è solo la contemplazione della passione di Cristo ma la riattualizzazione di tutto il Mistero Pasquale cioè passione,morte,resurrezione,glorificazione.
    Anche il Concilio di Trento lo dice se vuoi te lo dimostro.Non è qualcosa di passivo a cui noi assistiamo come a teatro.E' entrare nel mistero della passione morte e resurrezione di Cristo a livello ontologico esistenziale affinchè ci salvi.Non ci limitiamo a contemplare qualcosa di esterno ma siamo partecipi.

    Lamenti l'uso di strumenti musicali e che ci si gioia ma se passiamo dalla morte alla vita,se celebriamo la Pasqua di Cristo spiegami perchè dovremmo essere tristi o seriosi?Dove sta scritto che partecipare alla Pasqua,perchè l'Eucarestia è Pasqua,significa essere tristi,seriosi,pesanti?Se assistiamo ad un mistero d'amore nel quale Cristo si dona e ci ama spiegami perchè mai non possiamo esprimere gioia?


    L''Eucarestia non è il funerale di Gesù,ma il Mistero Pasquale che si fa concretezza.Se Cristo ci fa passare dalla morte del peccato alla vita eterna,se moriamo ma risorgiamo con lui perchè non dovremmo gioire?

    Inoltre c'è un salmo(150)che dice:Lodate iddio nel tempio suo santo,Lodatelo con cembali sonori,lodatelo con cembali squillanti.Quindi che male c'è nel lodare Dio con strumenti e con la gioia anche espressa con il corpo.La Sacra Scrittura è piena di danze sacre!Il Re Davide
    danzò nudo alla presenza di Dio e ci sono tanti altri esempi di danze sacre.L''arca santa di Dio
    veniva portata a spalla dai Sacerdoti che danzavano.Nella Chiesa dei primi secoli si danzava.Ma poi la danza non E' UN ATTO LITURGICO
    NON SI FA DURANTE LA MESSA MA DOPO LA SUA FINE QUINDI DOVE STA IL MALE SPIEGAMI?

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  65. Ignorante, che osi citare il Concilio di Trento che il tuo diabolico fondatore deride, leggiti questo File:

    http://www.doncurzionitoglia.com/Cristianita_CastroMayer_SSMessa.pdf

    e ancora:

    http://www.unavoceverona.it/documenti/Concilio%20di%20Trento%20Decreti%20sulla%20S.%20Messa.htm

    Capitolo II

    E poiché in questo divino sacrificio, che si compie nella messa, è contenuto e immolato in modo incruento lo stesso Cristo, che si immolò una sola volta cruentemente sull’altare della croce, il santo sinodo insegna che questo sacrificio è veramente propiziatorio, e che per mezzo di esso - se di vero cuore e con retta fede, con timore e riverenza ci avviciniamo a Dio contriti e pentiti - noi possiamo ottenere misericordia e trovare grazia in un aiuto propizio[9].

    Placato, infatti, da questa offerta, il Signore, concedendo la grazia e il dono della penitenza, perdona i peccati e le colpe anche gravi. Si tratta, infatti, della stessa, identica vittima e lo stesso Gesù la offre ora per mezzo dei sacerdoti, egli che un giorno si offrì sulla croce. Diverso è solo il modo di offrirsi. E i frutti di quella oblazione (di quella cruenta) vengono percepiti abbondantemente per mezzo di questa, incruenta, tanto si è lontani dal pericolo che con questa si deroghi a quella.

    È per questo motivo che giustamente, secondo la tradizione degli apostoli, essa viene offerta non solo per i peccati, le pene, le soddisfazioni ed altre necessità dei fedeli viventi, ma anche per i fedeli defunti in Cristo, non ancora del tutto purifrcati.

    E se sai leggere e pensare, forse pensare no dato che pensi con una mente ereticante, capirai che tuo fondatore è bollato a sangue proprio da questo Concilio...

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  66. Seguo questo blog con grandissimo interesse e anche crescente preoccupazione, devo dire, per ciò che si va svelando e nessuno ci aveva mai detto in tanti anni di modernizzazione della Chiesa.......
    Devo dire che i due commenti che mi precedono mi lasciano in gran confusione di idee, più di quanta non ne abbiamo di solito a causa delle balordaggini che ci propinano alla Messa, con certe omelie sciocche e divaganti nel profano...per non dire dei catechismi spensierati in voga da anni...; dunque aspetto con ansia la risposta della gent. Annarita, con cui mi trovo sempre concorde, non mi sembra vero che qualcuno dica le cose pane al pane, sensza rispetto umano, ma con vero timor di Dio, così raro oggi.
    Non so che pensare, sono allibita, frastornata da tutti questi sconvolgimenti da cui noi piccoli non èpossiamo difenderci inalcun modo, ma pare che dobbiamo sorbire passivamente e obbedire ai cambiamenti più strani, assurdi e spesso dissacratori (dall'arredo delle chiese, sempre più bizzarro e mondano...ai canti che hanno qualcosa di davvero volgare, da balera a volte....uno scempio che peggiora ogni anno rapidamente, e non riesco a confrontarmi se non in famiglia, tra di noi diciamo " che possiamo farci? un disastro che ci piomba addosso lasciandoci di stucco, ma bbiamo solo questa Messa stravolta, che Dio ci aiuti....)
    Ne sentiamo e vediamo di tutti i colori di pazzie e abusi, cento e più di opinioni e interpretazioni della Messa, della Dottrina cattolica, quella che era, quella che non è più......ci vuole ormai una mano dal Cielo, non credo ci sia mai stata una confusione così grande nella Chiesa.
    La Madonna di Fatima ci soccorra, e preghiamo che un papa si decida (magari il prossimo) ad esaudire la sua richiesta del 1917, mi pare mai compiuta a dovere. Temo che il castigo del Cielo si avvererà in pienezza, nei prossimi anni, attraverso la confusione della Fede che peggiora.
    Vi leggerò quotidianamente, e spero, tra le mille voci del web, più o meno veritiere (o vigilanti nella Fede) di trovare qui tutto ciò che mi aiuta a capire, magari con un filo di luce in più nella mia personale profonda incertezza.
    emy

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  67. Ignorantone leggiti e pensa quando leggi anche questo:

    È evidente che il Novus Ordo non vuole piú rappresentare la fede di Trento. A questa fede, nondimeno, la coscienza cattolica è vincolata in eterno. Il vero cattolico è dunque posto, dalla promulgazione del Novus Ordo, in una tragica necessità di opzione.
    VII...
    NOI ABBIAMO GIà SCELTO AL BANDO IL NOVUS ORDO MISSAE E LA MESSA SACRILEGA CATECUMENA CHE ALTRO NON è CHE UNA STORPIATURA DELLA CELEBRAZIONE BUGNINIANA...

    http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/p/coraggiosa-difesa-della-messa-di.html

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  68. Caro Cruccas semmai la tua accusa di ignoranza è rivolta al Papa o Cardinal Ratzinger non a me.Ma il Concilio di Trernto voleva solo rispondere a Lutero che negava il valore sacrificale della Messa.Ma ciò non significa che la Messa sia solo il suo valore sacrificale e non più la riattualizzione del Mistero Pasquale.Anche il Concilio di Trento dice questo oltre che la Sacra Scrittura.Ma come dice il Card.Ratzinger
    Il sacrifico cristiano non consiste in un dare a Dio ciò che Egli non avrebbe senza di noi, bensì nel nostro farci completamente ricettivi nei suoi confronti e nel lasciarci integralmente assorbire da lui. Permettere a Dio di operare su di noi: ecco la quintessenza del sacrificio cristiano”.

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  69. scusate, preciso, a scanso di equivoci:

    i due commenti che mi confondono le idee sono quelli dell'anonimo che dice:

    " E non mi dire che il Card.Ratzinger è un modernista!"
    15 dicembre 2011 14:54
    e il commento successivo, forse anche suo.
    Devo leggere con attenzione le risposte di Annarita e gianluca per capire l'errore di quel blogger che afferma che la Messa nuova non ha modificato il Sacrificio di Gesù.....mi dispiace, ma a me pare proprio che di Sacrificio dell'altare, anche se appena nominato, nessuno più si renda conto nè capisca affatto la sua realtà che si avvera....col passare degli anni abbiamo tutti subito un oscuramento terribile della Realtà che avviene, con la Presenza di Gesù nell'Ostia, la gente non ci crede più, ai giovani nessuno ne parla....
    e ci stiamo avviando all'indifferenza, lo sento e lo vedo in me, nei miei parenti, e purtroppo nei sacerdoti.
    emy

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  70. chiedo a Gianluca di indicarmi cortesemente con un link il testo da cui è tratto questo passaggio:

    È evidente che il Novus Ordo non vuole piú rappresentare la fede di Trento. A questa fede, nondimeno, la coscienza cattolica è vincolata in eterno. Il vero cattolico è dunque posto, dalla promulgazione del Novus Ordo, in una tragica necessità di opzione.

    Mi interessa molto leggerlo.
    Grazie
    emy

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  71. gent. Gianluca, i miei commenti precedenti sono spariti....come mai ?

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  72. Cara Emy,
    a volte capita che alcuni post finiscano in automatico nella pagina interna degli spam....ora controllo e se li trovo li pubblico...
    Per quanto riguarda la frase di cui chiedi la fonte di tratta del "Breve esame del Novus Ordo Missae" scritto dai Cardinali Bacci ed Ottaviani (quest'ultimo era allora Prefetto del Santo Uffizio, oggi "Congregazione per la Dottrina della Fede") per scongiurare Paolo VI di ritornare sui suoi passi in occasione dell'approvazione ufficiale del Novus Ordo come nuovo Rito universale per tutta la Chiesa cattolica. Se vai nella colonna di sinistra della Homepage troverai questo documento sotto il link intitolato "coraggiosa difesa della Messa di sempre" (è il penultimo sotto alla foto di Padre Pio)
    Buona visione :)

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  73. All'anonimo dalla grande chiacchiera inconcludente, infondata e menzognera, rispondo, non per lui che mente continuamente sapendo di mentire, ma per utile di altri che possono leggere.

    Che questi discorsi siano più grandi di noi laici non vuol dire che non se ne debba parlare, specialmente per smascherare le menzogne invalse nella Chiesa dal Vaticano II ed imposte a tutto il popolo di Dio da Paolo II con violenza e prevaricazione!

    Che il valore sacrificale della Messa sia insito nella Messa stessa, poteva certo valere ai tempi di San Paolo in cui a nessuno sarebbe passato per l'anticamera del cervello di MODIFICARE ECUMENISTICAMENTE la struttura teologica della Messa, per avvicinarla il più possibile alle posizioni eretiche dei "fratelli separati", perchè grazie a Dio ALLORA non c'erano stati ancora scismi.

    Ma DALLA RIFORMA PROTESTANTE IN POI (di cui tu, catechista neocatecumenale, fai parte integrante)il problema della negazione delle verità fondamentali della fede si è posto alla Chiesa e alla Liturgia e, come dice Paradosi, NON SI E' PIU RISOLTO PERCHE' I PROTESTANTI NON HANNO MAI FATTO MARCIA INDIETRO, ABIURANDO LE LORO ERESIE E CONVERTENDOSI ALLA VERITA' RIVELATA CHE è LO STESSO CRISTO SIGNORE, ED ANCORA SCORRAZZANO ALLEGRAMENTE PER IL MONDO INTERO ED IN LUNGO E IN LARGO PER TUTTA LA CHIESA, CHE HANNO INVASO TOTALMENTE.

    Non mentire, catechista neocat! Sai benissimo che la formula di consacrazione è stata cambiata e quella di San Pio V(ancora uguale in quella del 1962 di Giovani XXIII) NON E' QUELLA DEL NOVUS ORDO!

    Anche tralasciando la questione della benedizione, che non riguarda solo "un linguaggio più moderno", "più al passo con i tempi", ma riguarda la CREDENZA GIUDAICA secondo cui si può benedire solo Dio e non le persone, gli oggetti sacri, ecc. - come ha fatto luminosamente notare Paradosi, che ringrazio - TI HO GIà DETTO CHE I CAMBIAMENTI DELLA FORMULA, QUELLI PIU' GRAVI SONO ALTRI: IL CAMBIAMENTO DEL "VERSATO PER MOLTI" IN "VERSATO PER TUTTI", ED IL FATTO DI AVER TOLTO LA FRASE "MYSTERIUM FIDEI" presente nella consacrazione del Sangue di Cristo, e averla portata fuori, a fine consacrazione, ed averla applicata a "morte-risurrezione-venuta finale" di Cristo! Ripeto che non è quello il Mistero della Fede, perchè non è quello il Mistero della Salvezza! Noi siamo stati salvati nell'EFFUSIONE DEL SANGUE DI CRISTO, non nella Risurrezione e meno ancora nella venuta finale!

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  74. LE PAROLE CONFONDONO LE IDEE, I FATTI NO!!

    Si potrebbe dire questo, dopo tutti questo post in cui i difensori delle innovazioni fanno di tutto per cadere in piedi come i gatti.

    Cosa vediamo nelle liturgie tradizionali?
    Adorazione, rispetto, pietà, spiccato teocentrismo.

    Cosa vediamo nelle liturgie moderniste?
    Distrazione, mancanza di rispettoe di pietà, antropocentrismo.

    E dopo tutto questo si vuole difendere ad oltranza le innovazioni?

    L'albero si giudica dai suoi frutti e questi frutti sono stati lungamente provati ed osservati da decenni. E' ora di FINIRLA. (Ora non inizi la tiretera tra quello che ha voluto il vat II e gli abusi sul vat II, sono stufo di questi ragionamenti ad usum delphini, per prendere in giro la gente e dissipare le energie).


    Paradosi

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  75. (II)
    Gesù non ha benedetto il pane ed il vino??? Tu parli senza conoscere il significato spirituale delle parole che usi! Cosa è la benedizione? Cosa vuol dire benedire? Te lo ha detto anche Paradosi e te lo ripeto. Benedire vuol dire eliminare da persone e cose le influenze malvage "degli spiriti dell'aria che abitano questo mondo di tenebra", invocando su di essi l'azione benefica della Bontà divina, cioè di Dio, il quale aumenta in dignità creature e cose predisponendole alla santità (le creature) o ad un servizio per la santità (le cose).

    E TU VUOI CHE CRISTO IN PERSONA, CHE ERA DIO, PER IL SOLO FATTO DI AVER TOCCATO (ANCHE SENZA APRIRE BOCCA) CON LE SUE SANTISSIME MANI IL PANE ED IL VINO, NON LI ABBIA RESI SANTI E BENEDETTI, ANCOR PRIMA DI TRASFORMARLI IN SE STESSO?? Come puoi allora dire "non li ha benedetti"?

    Che Lui abbia reso grazie al Padre, come ha sempre fatto prima di ogni miracolo, è scontato, che poi abbia pronunciato la Berackà ebraica prima di consacrare può darsi, ma non per sottomissione personale al rito ebraico o solo perchè Lui era ebreo: lo ha fatto per insegnare agli apostoli che fra la vecchia alleanza e la Nuova ed Eterna Alleanza nel Suo Sangue, c'era una continuità, che veniva dal fatto che Dio aveva da secoli preparato Israele all' incontro con Lui-Dio, con il Messia, e che Israele nel disegno di Dio era chiamato ad accogliere il Messia-Figlio di Dio, accettarne l'insegnamento e a varcare la soglia del Cristianesimo, che dovrebbe essere il perfezionamento del giudaismo (infatti San Paolo dice che la Chiesa è il vero Israele di Dio).

    Ora quello che non vogliono capire Kiko e Carmen, servi dell'attuale e miscredente Giudaismo talmudico, è che Gesù essendo Padrone e Signore del Rito ebraico (come era Signore del sabato), poichè Lui è il Sommo ed Eterno Sacerdote, aveva la facoltà e l'autorità divina di prendere il rito antico e trasformarlo in tutt'altra celebrazione, cioè stava trasportando la storia ed il suo popolo dalla vecchia alleanza stipulata nella consegna della Legge (CHE è SEMPRE CRISTO STESSO),alla Nuova Alleanza di Salvezza eterna nella effusione del suo Sangue redentore, salvatore, liberatore, santificatore, deificatore. E lo sbaglio enorme del Vaticano II è stato lo stesso di KIko: quello di credere di dover riportare la liturgia alle dimensioni di quella antica ebraica, che invece era solo figura profetica del Miracolo della Presenza divina reale, anticipatore del Sacrificio cruento del Calvario.

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  76. Vedete, al di là degli stessi dettagli questi discorsi ordinano il materiale in due maniere:

    1) Partendo da quanto ha fatto Cristo, si presume sia giusto riportare le cose ad un ordine di tipo ebraicizzante. Così si parte da Cristo e si rivolge la freccia verso l'A.T. e la Sinagoga.

    2) Partendo da quanto ha fatto Cristo, ci si incammina con la Chiesa verso l'Eskaton: il N.T. e la tradizione che ne deriva, sono la CHIAVE DI LETTURA DI TUTTO, Antico Testamento compreso!!!! Qui partendo da Cristo si rivolge la freccia verso la Chiesa e verso Cristo che viene. Non a caso nelle prime basiliche romane, il prete celebrava osservando le porte aperte dalle quali si attendeva la venuta di Cristo, accompagnato dai raggi del sole nascente.

    Mistificato e nascosto a mille motivazioni e archeologismi, c'è la tendenza a tornare nella sinagoga.
    Ora è proprio questo che la Chiesa dei primi secoli combatteva ferocemente: se gli ebrei non si convertono a Cristo è vano i loro credere a Dio. E questo vale pure per i cristiani giudaizzanti. E' questo il COSTANTE MESSAGGIO della Chiesa nei secoli.

    La berakà (o benedizione a DIo per i beni della terra) è in tutto sostituita dai kikiani alle benedizioni che la Chiesa fa, tenendo conto che pure la creazione è stata sottoposta all'azione del Maligno ad opera della disobbedienza di Adamo (vedi san Paolo).

    Il fatto di impuntarsi nel non voler riconoscere questo dato, oltre che porsi contro san Paolo (tipico degli ebrei) è a favore del ritorno alla Sinagoga.

    Che altra prova ci vuole, se non questa, con la quale si rifiuta di fatto una coscienza ecclesiale che è, appunto, quella del nuovo testamento???

    Paradosi

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  77. (III)
    Mi dispiace per te, caro catechista, megafono automatico delle dottrine kikiane e di chi ha cavalcato il Vaticano II (Tatzinger) seguendone le sessioni seduto fra i banchetti dei modernisti, rivoluzionatori volontari della Dottrina millenaria della Chiesa, oltre che prestando il suo servizio di segretariato all'eretico Karl Rhaner, al fianche dell quale era seduto!

    E invece te lo dico: Ratzinger è un modernista.
    Ratzinger è un modernista, esattamente di stampo hegeliano, che professa la "coincidenza degli opposti" e crede che la sintesi della realtà sia una commistione di elementi contrari ed antitetici fra loro. Ecco perchè predica la Tradizione, ma va in giro lodando Martin Lutero. Ecco perchè tende le mani alla FSSPX, togliendo le scomuniche (canonicamente invalide!) e poi approva i neaocat che sono luterani e giudaizzanti! Perchè egli professa la coincidenza "dei contrari" e pensa che la comprensione delle verità metafisiche e trascendenti (i Dogmi) sia "in divenire", soggetta al cambiamento dei tempi e soggetta da una evoluzione
    della mente umana e alla sua capacità di comprensione.

    Ora, sul testo ratzingeriano che mi hai postato, che è un capolavoro di raffinatissimo cerchiobbottismo, ci sarebbero parecchie cosette CATTOLICHE da dire...
    mi limito a constatare che praticamente NEGA la mediazione salvatrice operata da Cristo, tra Dio e l'uomo allontanatosi col peccato, perchè nega il valore espiatore/propiziatore dell'Agnello immolato, Gesù Cristo nostro Signore, il quale ha spalancato le braccia sulla Croce ponendosi fra terra e Cielo e riappacificandoli nel Suo Sangue.(sAN pAOLO)

    Negando che Dio sia contristato ed adirato dal rifiuto dell'uomo, egli nega l'infinita e divinissima DIGNITA' DI DIO, la Quale - come dice anche il profeta Ezechiele - è stata oltraggiata e "disonorata" (questa è la parola precisa di Ezechiele) dal peccato, davanti a tutte le genti. Negare che occorra una riparazione all'offesa fatta a DIo (PERCHE' IL PECCATO OFFENDE DIO, NON COME DICE IL TUO KAPO KIKO: CHE IL PECCATO NON E' OFFESA A DIO!) è COME NEGARE LA GIUSTIZIA DIVINA E LA SUA DIGNITA' INFINITA.


    Nessuno ha mai detto che "Il sacrifico cristiano consista in un dare a Dio ciò che Egli non avrebbe senza di noi",è chiaro che la Pietà divina ci ha concesso con il dono del Figlio e la sua immolazione D'AMORE per noi, di RIPRESENTARE al Padre l'opera di mediazione salvifica del Figlio. Ma questo è super scontato!! E non c'era bisogno di dirlo! Ma è altrettanto vero che il Sacrificio cristiano, cioè dei cristiani al cospetto di Dio, è quello di unirsi intimamente con l'Agnello immolato, offrendo in comunione con LUi le proprie croci, per la salvezza propria e di tutte le anime.

    Questo hanno fatto i Martiri, questo hanno fatto tutti i Santi della Storia, questo dovrebbero fare tutti i Sacerdoti che sono chiamati per il loro ministero ad essere una cosa sola con la Vittima santissima che è Cristo Signore. Questo dovrebbe fare, ognuno nella propria collocazione storica, ogni persona battezzata, immersa nella morte di Cristo, e risollevata dall peccato in virtù della sua Grazia redentrice.

    Con ciò non voglio dire che non rispetto il Santo Padre e la sua dignità di Vicario di Cristo, dico che la dottrina della Chiesa è un'altra, e che anche "Pietro" ha bisogno di preghiere per essere illuminato dalla Sapienza di Dio, e per avere la forza di non cedere ai lupi, di cui il suo modernismo continua a volersi circondare.

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  78. Purtroppo a questi petulanti anonimi NON INTERESSA la VERITA' ma solo rivelare a pieno la propria miseria opinando il Magistero di Santa Madre Chiesa in maniera personale e beffarda...e che coraggio!
    Il loro nefasto leader insegna.


    Aggiungo alla chiara risposta data da Anna Rita sulla messa moderna; la consacrazione del NOM è senz'altro invalida formalmente, il fondamentale documento di riferimento è il DE DEFECTIBUS di San Pio V che insegna, ETERNAMENTE:

    "FORMULA DETTATA DA CRISTO
    Hoc est enim Corpus meum. E: Hic est enim Calix Sanguinis mei, novi et æterni testamenti: mysterium fidei, qui pro vobis e
    PRO MULTIS
    effundetur in remissionem peccatorum.

    ...Se qualcuno diminuisse qualcosa, o mutasse qualcosa dalla forma della consacrazione del Corpo e del Sangue, e in questo cambiamento di parole le nuove parole non significassero la stessa cosa, il Sacramento non è valido"

    ed è indubbio che TUTTI non è MOLTI...quindi il significato è ALTERATO.

    E ricordo che Gesù nel Vangelo, e Deo Gratias, qui nessuno si è ancora permesso di falsificare il testo, dice MOLTI...
    E se Gesù nel 2011 dice ancora MOLTI perchè la messa moderna si permette di dire TUTTI?

    Ma se per il NOM si spera che l'infinita Misericordia possa sopperire in qualche maniera(ma mi chiedo quale) sul grave oltraggio al Sacramento che valore potranno mai avere i pasticci dei neocatecumenali che sono infinitamente peggio?

    Tornate all'ovile, per il vostro bene.

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  79. Tra il TUTTI e i MOLTI che ci sta di mezzo???

    Gli ebrei che hanno rifiutato Cristo, questo è evidente!

    Cristo aveva davanti a sé certamente il mistero di coloro che nella storia lo avrebbero rifiutato fino in fondo (non potendo quindi salvarsi) ma aveva anche il mistero tremendo di coloro che gridarono "cruficige".

    E' ovvio che mutare queste parole significava - ANCHE QUI - riportare la freccia del movimento dei fedeli verso la Sinagoga. Era dunque necessario correggere perfino quanto disse Cristo e che la Chiesa, prima, non avrebbe neppure mai pensato di fare.

    E così il cerchio è completo!

    E meno male che, poi, le due messe si equivalgono, eh?

    Paradosi

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  80. Tra Paradosi, Annarita e Ghergon ho fatto un'immersione salvifica e purificante nella SANA DOTTRINA. Ringrazio di cuore di avere avuto la pazienza (insieme alla cultura innegabile)di spiegare e chiarificare a chi ne fosse un po' digiuno, come me, quali significati ha la vera Messa, non la cerimonia domenicale abituale cui tantissimi sono costretti, loro malgrado ad assistere (come Emy!)
    Do' un premio a chi mi trova un sacerdote che spiega ai suoi fedeli così chiaramente! E se non si trova, come personalmente non ne conosco, è un gran brutto indizio per la Chiesa, Riguardo al papa Ratzinger,di cui Annarita ha ricordato i trascorsi, mai abiurati, ma sempre ben presenti nei suoi scritti e detti,personalmente ho molta meno fiducia, e concordo in pieno che sia un modernista hegeliano rahneriano... dello stampo che i papi precedenti, preconcilio, avrebbero sbattuto via da Roma velocemente e senza indugio.Il suo cerchiobottismo è evidente! Com'è possibile conciliare una messa sana tradizionale, con le cerimonie neocatecumenali?"conciliazione degli opposti"secondo lo "spirito"conciliare. E qui mi fermo.

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  81. Se i criteri modernisti giudaizzanti dei kikiani dovessero entrare nel rito bizantino, dovremmo osservare queste variazioni:

    1) Dal momento che la lotta contro le icone è un fatto morto e sepolto, si dovrebbe abolire la prima domenica di quaresima come ricordo del trionfo dell'ortodossia contro l'iconoclastia e si dovrebbero ridurre le icone, che sono troppe.

    2) dal momento che si deve adattare la chiesa ad un pasto conviviale si deve togliere l'iconostasi

    3) dal momento che l'eucarestia è un evento al centro della chiesa, si deve abolire il presbiterio.

    Ognuno di voi capirebbe di colpo che questo rito subirebbe alterazioni talmente profonde da farlo morire.

    Eppure questi principi, in linea più o meno massiva, sono entrati nel rito romano (Kiko non fa che estremizzare certe cose).

    Per questo liturgisti veramente seri (Klaus Gamber) parlavano della morte del rito romano (con la messa paolina) e della nascita di un "ritus modernus".

    E meno male che, secondo gli ignoranti kikiani, le messe si equivalgono, eh????

    Paradosi

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  82. Complimenti vivissimi!
    Trovo semplicemente geniale scovare l'eresia nella benedizione prima dei pasti! ci vuole un'inventiva mica da poco...
    Siete troppo forti!
    Andrea

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  83. Bravi ragazzi siete il mio orgoglio innanzi all'Altissimo, vi voglio bene.
    CVCRCI

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  84. Sarve.
    Sò passato per comlimentamme cò i sori barzellettiere per le stupende barzellette che cianno allietato a cena tra amici.
    Fantastiche!, ce semo divertiti assai. Siete li mejo barzellettieri der webbe. Continuate così.
    A cena è annata benissimo!

    RispondiElimina
  85. A cena è annata benissimo!

    Si vi è andata proprio bene voi che tradite Cristo come Giuda con il suo satanico bacio...

    RispondiElimina
  86. Chi è fuori da un certo clima, non è in grado di poter apprezzare il valore e la portata di certe cose.

    A chi s' ingozza di trippe innaffiate di lambrusco è inutile spiegare il senso e il peso delle tradizioni ecclesiasiche: a queste persone, come direbbe san Paolo, interessa solo la pancia e quanto si trova sotto di essa.

    A chi si trova immerso nell'ambiente kikiano è totalmente inutile spiegare la faziosità e la rottura con le tradizioni operate da questo movimento eretico. Essi ritenendo NORMALE quanto avviene nelle loro congreghe manco si pongono il dubbio che certe cose siano fuori dalle linee del cattolicesimo.

    La venerazione per le tradizioni ecclesiastiche stabilisce l'attenzione anche per i particolari. Non si tratta di un massimalismo teologico ma del logico atteggiamento di chi si sente realmente figlio di una realtà, non traditore o approfittatore di essa.

    La preghiera di benedizione sui pasti ha una sua struttura, una sua intenzione, una sua tradizione, oltre che una sua mentalità.

    Sostituirla di peso con qualcosa di altra provenienza, altra tradizione, altra intenzione e altra mentalità, significa realmente indicare un'altra direzione (quella giudaizzante, appunto).

    Ora se questo avviene "una tantum" si potrebbe anche pensare ad una certa integrazione. Il problema è che non è così: la berakà ebraica sostituisce di fatto e di peso la benedizione cristiana dei pasti. E questo non indica una possibile integrazione (ammesso che lo si ritenga utile) ma un sovvertimento.

    I particolari di un mosaico aiutano di certo a capire il disegno totale di esso. Questi particolari mostrano il disegno generale: quello di una forma eretica di cristianesimo neppur tanto mascherato.

    Ma questo lo capiamo noi, che siamo lontani da quegli ambienti autoreferenziali e molto molto orgogliosi: "Se lasci noi lasci Dio!" dicono questi ebeti catechisti.

    Chi vi è immerso e sente queste critiche o fa il finto tonto (questo riguarda i capi che sanno le cose) o fa il perseguitato (che tanto fare i perseguitati è sempre utile, no?, tanto per rovesciare i torti con le ragioni).

    IL FATTO CHE IN QUESTA DISCUSSIONE CI SIANO COSI' TANTI INTERVENTI SIGNIFICA CHE SONO STATI TOCCATI PUNTI IN CUI I NERVI SONO BEN SCOPERTI.

    Continuiamo dunque così.

    Paradosi

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  87. Evito di rispondere ad Andrea, visto che lo ha fatto Paradosi in modo molto esauriente.
    Aggiungo solo che c'è poco da ridere, perchè quando si segue una dottrina come quella giudaica che, avendo rigettato il Figlio e di conseguenza anche il Padre, è totalmente zeppa di eresie a partire dai principi più grandi fino alle più piccole minuzie, è logico che ci si ritrova a vivere costantemente nell'errore, qualunque atto si compia.

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  88. Noi tutti dovremmo avere l'umiltà di documentarci prima di parlare.Anche il Concilio di Trento ricorda la dimensione pasquale dell'Eucarestia nel dono "in cui vengono ripresentati la vittoria e il trionfo della sua morte".

    Vi invito a leggere la Sessione XIII,Decreto De SS Eucharestia,capitolo V.Lo riporto.Il maiuscolo è mio:

    " Dichiara, inoltre, il santo concilio, che con pensiero molto pio e religioso è stato introdotto nella chiesa di Dio l’uso di celebrare ogni anno con singolare venerazione e solennità e con una particolare festività questo nobilissimo e venerabile sacramento, e di portarlo con riverenza ed onore per le vie e per i luoghi pubblici,nelle processioni (221). È giustissimo, infatti,che siano stabiliti alcuni giorni festivi,in cui tutti i cristiani manifestino con cerimonie particolari e straordinarie il loro animo grato e memore verso il comune Signore e Redentore, per un beneficio così ineffabile e divino,CON CUI VIENE RICORDATA LA SUA VITTORIA E IL SUO TRIONFO SULLA MORTE".

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  89. Sempre più geniali!!!
    Dunque qualunque atto di noi "modernisti" è eretico. Meraviglioso ragionamento!
    Complimenti sinceri.
    Non immaginate quanta allegria ci date!

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  90. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  91. Cara Annarita poi volevo dire che Kiko non dice che il peccato non offedne Dio nel senso in cui lo interpreti tu.Kiko vuole dire che con il peccato si offende l'amore che Dio ha per noi non la natura divina.In quanto Dio è intoccabile e trascendente quindi il peccato non reca danno alla persona di Dio.Dio è luce,gioia,pace,amore.Noi offendiamo Dio nel senso che offendiamo il suo amore,il suo progetto di amore su di noi.Questo dice Kiko.Il Peccato è innanzitutto una soffrenza per l'uomo che si stacca da Dio.Non so dove tu abbia letto questa interpretazione della catechesi di Kiko.
    Ma non ti fidare della versione del Direttorio Catechetico che è su internet l'ho confrontata con la mia è non corrisponde.Bada bene ho quella del 1984.Temo che si stata manomessa.

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  92. Quello che dovrebbe fare tristezza, per la pensosa situazione di contraddizioni nella quale si trova la Chiesa cattolica oggi, fa allegria perché c'è chi semplicemente lo indica??

    Ma che sovvertimento dello spirito è mai questo???!???

    Parlare di pesanti problemi aperti è un servizio di vero amore per la Chiesa ma i problemi non sono creati da chi ne parla ma da chi li crea! E questo che non si vede!!!


    Queste critiche kikiane fanno pensare a chi se la prende con chi grida "al ladro!" mentre la casa viene svaligiata....

    LO RIPETO: si deve sempre andare ai FATTI, non attaccarsi ai semplici DISCORSI.

    (Gli asceti dicono che il demonio illude attraverso le parole ma DIo parla attraverso i fatti!)

    Quando si va ai fatti, ci si rende conto che le liturgie tradizionali (e qui non mi riferisco solo a quella uscita dalla riforma di Pio V) hanno di certo UNO SPIRITO TOTALMENTE DIVERSO rispetto a quelle uscite dal Vaticano II e, a fortiori, a quelle kikiane.

    Fare un discorso attaccandosi a brandelli di verità attinti or qui or lì, costruendo con quei brandelli un vestito da Arlecchino, è sempre stata l'attività degli eretici.

    Anche la messa paolosestina viene considerata "antica" perché ha preghiere strappate da libri antichi (e poi rabberciate alla meglio).
    Ma in realtà è una liturgia moderna, un "Ritus Modernus", come disse Klaus Gamber, perché è una creazione totalmente nuova, ha un respiro totalmente nuovo, consente prassi totalmente nuove, è aperta alla possibilità di modellazioni totalmente nuove ed eretiche (tipo quelle kikiane)!!!

    Che i kikiani vogliano a tutti i costi motivare la celebrazione della resurrezione nella loro pseudo messa appellandosi addirittura al concilio di Trento (che temerarietà, dal momento che sono contrari a tutto quello che è realmente tradizionale in senso cristiano e cattolico!), rivela lo stesso procedimento.

    Poi nella sostanza, chiunque (DICO CHIUNQUE) partecipa alle loro catechesi sente l'ERESIA ANTILITURGICA (come definiva Prosper Gueranger) sintetizzabile nella seguente frase:

    ieri era tutto sbagliato (o quasi) oggi finalmente abbiamo capito e abbiamo la vera messa e la vera liturgia!!

    Sono veramente eretici, terribilmente sicuri di sé e pericolosi, altro non si può dire!!

    Paradosi

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  93. Il Messale Romano promulgato da Papa Paolo VI
    recita:VERSATO PER VOI E PER TUTTI!

    Allora vi chiedo,per chi ha versato il Sangue Gesù Cristo solo per i cattolici?Tutti gli altri uomini i quali incolpevolmente non hanno conosciuto Gesù Cristo nè il Vangelo si dannano?

    E' possibile che Cristo abbia versato il suo sangue solo per i cattolici?La salvezza è universale o è riservata a pochi e non a tutti?

    Vi invito a riflettere alle parole della prima Lettera a Timoteo

    La volontà del Padre nostro è . che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità(1 Tm 2,3)

    Il Corpo di Cristo è stato flagellato,
    inchiodato alla croce,il suo Sangue versato per tutti gli uomini anche per quelli che lo rifiutano.Dio ama tutti gli uomini non solo i cattolici e offre la sua salvezza a tutti anche ai non cattolici.Solo chi rifiuterà Dio ostinatamente e fino all'ultimo momento sarà fuori dalla salvezza.

    Per questo è corretto il modo del Messale Romano del 1969.Il Corpo e Sangue di Cristo sono stati offerti per tutti gli uomini non solo per i cattolici.

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  94. Caro Anonimo delle 16,40:

    non credere di fare ingoiare al prossimo il cammello delle eresie kikiane mostrando la pagliuzza del tuo prossimo!

    Nel mondo cattolico esiste una tradizione che dipinge l' "IRA DI DIO", e l'offesa a Dio "NON AL SUO AMORE"!

    Questa tradizione è pastoralmente efficace e ha la sua funzione educativa. Siamo infatti noi ad avere bisogno di essere educati, non Dio. Mai sentito il termine "timor Dei"???

    Se si va oltre, si potranno trovare anche passi dei Padri in cui si descrive Dio quale essere totalmente estraneo alle passioni umane, dunque pure all'ira. Ma i Padri se dicevano questo, dicevano anche il contrario perché sapevano bene che l'uomo deve essere EDUCATO!

    Viceversa quello che è malato nei discorsi kikiani è appunto questo tentativo persistente e continuo di gettare fango sugli insegnamenti tradizionali pur di mostrare e presentare se stessi.

    Sulla base della tradizione potrei benissimo dire che Dio non si adira ma pure, contemporaneamente, Dio si adira e brucia i peccatori come un fuoco divorante (qui i riferimenti alla Scrittura ce ne sono a volontà).

    E d'altra parte abbiamo pure riferimenti iconografici: il fuoco della gloria che esce dalla mandorla luminosa del Cristo in gloria genera tormento e sgomento nei dannati che si trovano nel lago di fuoco: basta vedere tutte le tradizionali rappresentazioni del giudizio universale.

    Ma - ED è QUI L'ERESIA - per Kiko quel lago di fuoco è vuoto, quindi l'Ira di Dio, seppur esistesse, non tocca nessuno. (vedasi la rappresentazione del giudizio finale fatta dall'eretico kiko).

    Non nascondetevi dietro ad un dito che siete PENOSI!

    Paradosi

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  95. Il solito (?) kikiano delle 16:58 si scandalizza per le parole consacratorie del Messale tradizionale.

    Ebbene, non le rivolga qui quelle domande ma le rivolga alla Chiesa, ai Padri, ai papi, ai concili, a secoli di fede e pietà...

    La Redenzione è cosmica. Ma, come i sacramenti, ha bisogno di essere accolta. Non tutti la accolgono. QUelli che l'accolgono sono i molti per i quali ha EFFICIACIA il sangue versato da Cristo.

    Si rivolga il kikiano pure a san Giovanni, il quale nel Prologo confessa l'esistenza di coloro che, odiando la luce, non la accolsero.

    Il riferimento è chiaramente antigiudaico, a gente la cui religione rifiuta Cristo (e la sua salvezza) e che con incredibile storpiatura della verità oggi si dice essere "I fratelli maggiori nella fede".

    Kiko appartiene ad essi.

    Cosa c'è in comune tra la Sinagoga e la CHiesa?, si chiedono TUTTI I PADRI!!

    Questo mostra chiaramente dove stanno i cristiani (quelli veri) e dove stanno tutti gli altri (kikiani compresi).

    Paradosi

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  96. Per l'anonimo delle 16:40 che tenta invano di cambiare la Verità, deve spare che gli attributi di Dio lo sono per essenza cioè Dio è buono per essenza, è amore per essenza è essere per essenza ecc. quindi, quando, come dice lei, offende l'amore di Dio, OFFENDE DIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    E quella che lei dice è davvero un'ERESIA!
    CVCRCI

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  97. Cortese Stefano,

    quanto soggiace a chi qui scrive e non capisce le ragioni della tradizione è la totale mancanza di "timor Dei".

    Dal materiale della tradizione si possono tirare fuori molte cose, esattamente come dalla Bibbia.
    Ma se uno - invece d'essere animato dal "timor Dei" è animato da turbe kikiane - sconvolge i dati sia biblici che tradizionali.

    Un esempio.
    Dionigi l'Areopagita afferma che Dio è un "non essere" perché oltrepassa tutte le categorie dell'essere; che Dio è una luce talmente luminosa da essere tenebra, ecc.
    Uno scemo che ragiona con cerello kikiano potrebbe immediatamente concludere che qui Dionigi sta affermando delle eresie quando, invece, a Dionigi sta a cuore un ben altro messaggio.

    Lo stesso possiamo dire quando parliamo di Dio quale vendicatore. E' certamente un Dio dall'ira vendicativa, pur essendo oltre ogni passione e totalemnte al di fuori dal modo di essere umano.
    Nella teologia queste "contraddizioni" hanno tutta la loro ragione d'essere e non possono essere disciolte nell'acido di eresie razionaliste che piegano l' Indicibile in rigidi schemi umani.

    Le menti kikiane, in questo senso, sono totalmente sradicate dalla mens patristica e, contemporaneamente, dal ferreo metodo tomista il quale, per principio, si muoveva con profonda venerazione per le tradizioni.

    La kikiana è, infatti, un' "anti-Chiesa".

    La sua approvazione dimostra a che grado tale "anti-Chiesa" è giunta all'interno della Chiesa.

    Paradosi

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  98. Per quello delle 16:58.
    Qualcuno ha già detto che Gesù disse per molti e questo dovrebbe bastare, Gesù in altri passi conefermò tutto ciò, chi non è con me..., non prego per il mondo...ecc, ma se il sacrificio di Cristo fosse esteso a tutti indifferentemente senza il nostro consenso, significa che il nostro libero arbitrio è falso, ma se è falso il nostro libero arbitrio risulta falso anche il nostro peccato, poichè se non è una libera scelta risulta essere una necessità ed una necessità non è imputabile come peccato, ma se non è imputabile il peccato, la redenzione è nulla, il sacrificio di Cristo è inutile.
    Quindi ciò che dice è errato.
    In più si negano altri dogmi come quello dell'esistenza dell'inferno, infatti a cosa serve un luogo di dannazione se tutti sono salvati?
    La chiesa ha già condannato questa eresia.
    Ora la questione di come si siano salvati quelli che non hanno conosciuto Cristo (prima e dopo) è una cosa inutile, poichè è certo che se si saranno salvati ci sarà stata una ragione se si sono dannati ce ne sarà stata altrettanta, ma quelli che hanno rifiutato Cristo non hanno scampo!
    Come tutti quelli che, dopo che la Chiesa cattolica si è diffusa su tutta la terra, lo hanno rifiutato e lo rifiutano ancora oggi.
    Ma non per l'efficacia del Sacrificio!!!!
    La salvezza è e condizionata al nostro assenso alla nuova alleanza stipulata nel suo sangue, chi crederà e sarà battezzato.......

    CVCRCI

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  99. Cortese Stefano,

    la buona dottrina versata in questi cervelli, è come il buon vino versato in boccali forati: non se ne conserva manco una goccia!!!

    Il modernismo è una malattia dello spirito. Il kikianismo è un cancro dello spirito. La Chiesa cattolica odierna è devastata da gente sia modernista che kikiana.

    Un bel discorso, come quello che hai testé fatto, è come dare perle ai porci.

    Mi auguro che serva almeno ad altri che seguono questa conversazione tra sordi.

    Paradosi

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  100. Ha ragione, rimane solo pregare, quello che loro non comprendono, come molte volte ho scritto, che noi, da Cattolici, li amiamo e non portiamo nulla di nostro, dire La Verità è usare Carità e come disse il Santo d'Ippona "da parte mia io posso porgere non esigere; e non come dispensatore di qualche cosa di proprietà mia ma di Dio" (sermo 319/A De Martyre Stephano)
    Ah caro Paradosi...I Padri della Chiesa, qual tesoro inestimabile per la Sposa di Cristo, corona graziosa per il capo e monili per il suo collo (Pro 1,9)
    CVCRCI

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  101. Cortese Stefano,

    un giorno entrai in una chiesa in cui, di prima serata, i NC stavano facendo un incontro. Uno di loro, dal leggio, stava leggendo un discorso battesimale di un padre della Chiesa.

    Sentivo in quel discorso una forza particolare, qualcosa di luminoso e di armonioso assieme, qualcosa di attraente. In breve: una porta aperta verso il cielo.

    Subito dopo il catechista kikiano ha iniziato a commentare, pardon ad oscurare, quel discorso.

    Ho visto immediatamente un uomo piccolo, misero, con discorsi sconnessi e disarmonici e una sensazione di disagio è immediatamente entrata nel mio animo.

    Quale distanza tra i santi e gli eretici!!!!!

    I padri non avevano nulla di proprio, se non la dottrina della Chiesa, l'ispirazione della grazia, la venerazione per le tradizioni ricevute dagli apostoli.

    Costoro se il loro guru Kiko parla, gettano in cestino tutto poiché per loro è il guru ad avere ragione.

    Non lo diremo mai troppo: sono pericolosi eretici!!!

    Paradosi

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  102. Per l'anonimo delle 16:40 che tenta invano di cambiare la Verità, deve spare che gli attributi di Dio lo sono per essenza cioè Dio è buono per essenza, è amore per essenza è essere per essenza ecc. quindi, quando, come dice lei, offende l'amore di Dio, OFFENDE DIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    E quella che lei dice è davvero un'ERESIA!
    CVCRCI
    ------------------------------------------------

    L'offesa del peccato non può recare danno alla persona di Dio,alla sua natura divina altrimenti Dio è inferiore all'uomo.Nella sua natura divina Dio è assolutamente intoccabile,
    intangibile.Se il peccato potesse togliere qualcosa alla natura divina allora l'uomo avrebbe un potere su Dio.Sarebbe un dio inferiore all'uomo.Il peccato non offende Dio nel senso che toglie qualcosa alla sua natura divina ma lo offende perchè rompe il suo piano di amore.E' vero che Dio è per essenza amore ma Dio è anche una persona al di sopra del tempo,
    dell'universo.Dio non subisce alcun male dal nostro peccato.Viene offeso dal nostro non amore.Dio soffre per il nostro pecccato perchèè è una manzanza di amore ma non toglie nulla alla sua divinità.

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  103. Mettiamo un poco di ordine in questo brogliaccio e in questo continuo tentativo di rimescolare le carte. Lo facciamo seguendo alcuni punti.

    1) La teologia esposta dai santi Padri (base della teologia successiva) parte dalla Sacra Scrittura vissuta nella Chiesa (non concepita da un kiko qualsiasi).

    La Sacra Scrittura presenta una doppia immagine di DIo: da un lato un Dio che sembra in tutto riflettere alcuni attributi umani (ira, gelosia, amore), dall'altro un Dio che si presenta come il "totalmente Altro".

    2) Sulla base di questa rivelazione biblica, i Padri espongono che la natura divina non è affatto la natura umana. Le negano, quindi, le caratteristiche che sarebbero proprie alla natura umana, sottolinendo anche in ciò l'assoluta trascendenza divina. Gregorio di Nazianzo dice chiaramente che, se anche la Scrittura parla di un Dio che "cammina con gli uomini", Dio in realtà non cammina (come pure non si adira o come direbbe Dionigi è essere che oltrepassa tutti gli esseri e dunque è un.... "non essere").

    3) Contemporaneamente, i Padri sanno che Dio non è solo PURA TRASCENDENZA ma anche continua immanenza nella sua Grazia, in tutti gli effetti che permette o che genera nel mondo: trascendenza e immanenza in Dio sono eventi contemporanei!
    In questo esatto senso un Dio che ama, si offende, si ingelosisce, si vendica corrisponde alla realtà, ossia all'insegnamento sempre stabilito dalla Chiesa e riscontrabile nella Sacra Scrittura.

    Cristo quando prende la frusta e caccia i mercanti dal tempio che fa'??? Quando maledice il fico che non produce frutti e quello si secca immediatamente, che fa'??? Quando ricorda che i peccatori se non si convertono potrebbero perire come o peggio di come sono periti quegli uomini che furono schiacciati dalla torre che crollò su di loro, che fa'???

    Oltrettutto i Padri sottolineano questi aspetti "scomodi" dell'agire divino, proprio PER NON ILLUDERE LE PERSONE, per incitarle AL TIMORE DIVINO.

    LA REALE IGNORANZA con la quale oggi si sottolinea solo UNO DEGLI ASPETTI della verità significa PARZIALIZZARE LA VERITA' ossia ETIMOLOGICAMENTE PRONUNCIARE UNA ERESIA.

    E torniamo sempre al punto di partenza ribadendo e provando INFINITE VOLTE sempre le stesse cose:

    I kikiani sono eretici!!!

    Paraosi

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  104. Ho scritto una bella risposta a questo anonimo kikiano (19:51) ma temo sia finita nello Spam: potete ricuperarla??

    Come al solito si dicono cose parziali, ossia eretiche!

    Paradosi

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  105. Vede ciò che sostiene è ancora erroneo, ora il peccato è un'offesa a Dio e questo è certo (catechismo di S. Pio X 135) lei però non risponde e non apporta nulla a ciò che io sostengo, infatti, come dice lei, che l’offesa non toglie nulla alla sua divinità, è ancora sbagliato.
    In primis nessuno ha mai detto che Dio venga intaccato dall’uomo, lei, poi passa dall’offesa alla natura al danno ma anche ciò non è vero.
    Solo voi sostenete che il peccato non offende Dio.
    E’ tautologia dire che a Dio non si rechi danno “il peccatore non può, infatti, nuocere a Dio efficacemente (ST pI-II art. 47 a1 1um) ma l’uomo con il peccato offende Dio perché nega, lede o diminuisce ciò che a Lui spetta massimamente Onore, dignità assoluta, Supremazia, Maestà, di fine ultimo, legge suprema ecc.
    Non muta dunque l’essenza ma è pur sempre un danno, infatti intrinsecamente Dio rimane inalterato, estrinsecamente tutti questi attributi, la sua Gloria ecc sono lesi nei confronti degli altri.
    “Le azioni umane non possono di per sé né giovare né nuocere a Dio: tuttavia l’uomo, per quanto dipende da lui, sottrae o dà a Dio qualcosa osservando o non osservando l’ordine che Dio ha stabilito” (ST, I-II, 21, 4, ad 1).“Sebbene uno non possa nuocere a Dio in se stesso, può tuttavia attentare alle cose di Dio. (ST I-II, 72,8, ad 2).
    Chi osava imbrattare la veste del Re veniva punito eppure il Re non veniva sporcato!
    CVCRCI

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  106. In quanto dice Stefano vedo, tradotto tomisticamente, le verità dell'assoluta trascendenza divina (Dio nn puo' essere raggiunto da nulla di umano) e della sua immanenza nelle sue azioni (tuttavia non riconoscere l'azione di Dio e non onorarla significa attentare a lui stesso in noi e nel creato).

    Solo un kikiano confonde le cose per ignoranza.

    Il problema è che sono ignoranti che vogliono insegnare...

    Eretici!

    Paradosi

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  107. Vedo che molti che scrivono su questo blog sono avvezzi all'offesa non avendo di che rispondere.
    E vabbè prendiamo quello che passa il convento.
    Chi non è in grado di rispondere nulla è capace solo di offendere.Vorrei solo ricordarvi che la vostra amica Annarita ha parlato di offesa a Dio
    riportando(male)il pensiero di Kiko espresso nelle catechesi contenute nel Direttorio Catechetco che,tra l'altro neanche conosce,se non per averlo letto(rimaneggiato)su internet.

    Gli ho spiegato la verità di cosa voluto dire Kiko Arguello.Intuisco dalle risposte che non avete capito.Lo rispiego.

    Kiko Arguello non dice affato che il peccato non offende Dio ma dice quanto segue:Il peccato
    è un offesa non alla persona di Dio che è trascendente,intangibile,ma un offesa all'amore che lui ha per noi.Al piano di amore e di salvezza che ha per noi.In pratica è come la freccia che viene scagliata contro Dio ma che ritorna all 'uomo.Dio certo non si compiace della freccia scagliata e se ne addolora ma non per questo viene intaccata la sua divinità.

    Poi su questo blog la parola eresia viene usata e abusata ma ho l'impressione che sia più uno slogan.Mi sembra che neanche si comprenda il reale significato.Ma il bello di internet può dire tutte le cavolate che si vogliono!

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  108. Purtroppo è lei che non vuol capire anzitutto perchè noi abbiamo un Dio Personale e trascendente e come detto l'Amore di Dio si identifica con Dio stesso, il peccato offende la Persona di Dio, come la gira la gira ciò che dice kiko è errato (se non si specifica ciò che io ho riportato), se lei attribuisce l'offesa all'amore è come se separasse l'essere di Dio con l'essere Amore entrambi coincidenti in Dio per essenza come se quest'ultimo fosse un accidens, ma in Dio non vi possono essere accidens.
    E' chiaro stu fattu?
    Ma voglio proprio usare lei sue parole; lei dice di essere offeso.
    Da ciò dobbiamo dedurre:
    1) lei è una persona
    2) lei ha subito un danno (è evidente anche se non si vede nella sua natura)
    3) lei chiede una riparazione
    Dalle queste deduzioni, senza alcuna spiegazione, si capisce chiaramente che tutto ciò, per analogia e per via di eminenza, si applica a Dio.
    Per quanto concerne il termine eretico, almeno per quanto mi riguarda, lo conoscono benissimo, per ciò che concerne le cavolate bisogna distingure tra le cavolate che dite e le eresie, la cavolata non è ancora un'eresia, ma quando uno capisce che è una cavolata e si ostina ancora ad abbracciarla, allora è un'eresia.
    E' chiaro stu fattu?
    In quanto a rispondere eh,eh,eh,eh non mi sembra sia così, noi rispondiamo eccome ed in Verità, voi insultate ed offendete e dimostrate l'odio verso coloro che amano Cristo e la Chiesa Cattolica, che state cercando di ditruggere con i vostri insegnamenti errati.
    Questo suo ultimo intervento denota l'ostinazione all'errore cercando di girare la questione con sofismi, devo dire stucchevoli.
    Se invece ora lei, che ha chiaro il concetto, si sottomette alla Verità che la Chiesa ha sempre insegnato con la carità di un Cattolico, non è un eretico ma solo uno che diceva cavolate.
    Sempre suo in Cristo.
    CVCRCI

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  109. Cari Annarita e Stefano Gavazzi, cio' che e' riuscito a fare Bugnini con i suoi accoliti e con l'approvazione di Montini e' sotto gli occhi di tutti. Per causa loro la chiesa e' ridotta cosi' come la vediamo, noi possiamo, lavorando molto, fare quello che ci aveva preannunciato Mons. Lebfevre, non stancarci mai di annunciare la vera dottrina di Nostro Signore. Certo che siamo sempre per Gesu', ma dobbiamo stare sempre molto vicino a Mons. Fellais ed a tutta la Fraternita', perche' da loro avremo quel supporto spirituale che non ci fara' mai abbattere e sentirci sconfitti. dobbiamo pregare incessantemente Maria SS.ma, affinche' ci tenga lontano satana, e giorno dopo giorno vedremo gli eretici che sprofonderanno verso l'Inferno, e con l'aiuto di Dio e dei Santi forse rivedremo santificata la Chiesa di Cristo. Che il Signore ci aiuti e ci benedica.

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  110. Annarita, questo Papa mi sta' deludendo giorno dopo giorno, hai ragione quando dici che e' un modernista, ed io ti completo "non alla luce del sole ma quasi nascosto". Quando venne eletto, dopo la grande Via Crucis del 2005, baciai la terra, perche' ero convinto che era il salvatore della Chiesa, la quale come sai si trovava nel pieno della notte buia. Poi con gli atti mi sono accorto che avrei dovuto ricredermi. gli ultimi tempi ha fatto di tutto: Non voleva Assisi, ed ha fatto Assisi tre - nella Summorum pontificum ha equiparato la messa di Montini con la vera Messa Gregoriana. Mi da' l'impressione che si faccia tirare la talare un po' da tutti meno che dai veri cattolici. E cosa possiamo aspettarci dunque dal preambolo dottrinale del 14 sett. Credo che non ha proprio la volonta' di riformare la riforma del concilio e di ripristinare la vera Chiesa Cattolica eliminando tutti gli errori e gli abusi degli ultimi 50 anni anche perche' e' attorniato da troppa gente che non vuole modificare niente. Basta guardare le conferenze episcopali, sembra che ognuna ha una sua chiesa e gli scismi sono a portata di mano se si parla della vera chiesa di Cristo. Vorrei capire se tutto quello che BXVI ha fatto in questi sette anni sono oppure no il prodotto del VII e se e' un papa libero di scelte.

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  111. Non porrei la domanda se il papa è libero ma se viene o meno obbedito. Da questo eloquente filmato si capisce che no:

    http://www.youtube.com/watch?v=TDRuwPjsQeE&feature=related

    Il discorso purtroppo è che papa Ratzinger ha smesso di dedicarsi alla tradizione, dalle tante resistenze che ha avuto. A lui è bastato liberalizzare la Messa gregoriana (o di "Pio V"). Da ora innanzi sta riprendendo piede la parte progressista.

    Paradosi

    RispondiElimina
  112. All'anonimo delle 14.16,
    "l'amica Annarita" desidera rispondere, ed avverte che sposta questa conversazione nel thread successivo, "Kiko Arguello e tutta la sua personale ciurma...", visto che questa pagina è piena e l'altra quasi vuota, e visto che l'argomento successivo è assimilabile al presente.
    :-)))

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