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sabato 4 febbraio 2012

La Fede Cattolica, PER ADESSO, è salva: RIFIUTATO IL PREAMBOLO MODERNISTA...Vergogna alla gerarchia modernista che cerca di imporre le proprie eresie conciliari.


Vi sono oggi pure, e non sono scarsi, coloro i quali, come dice l'Apostolo: "Stimolati nell'orecchio, e non sostenuti da una sana dottrina, ammucchiano le parole dei maestri secondo i propri desideri e dalle verità si sviano e si lasciano convertire dalle parole" (II Tim. IV, 3, 4). Infatti tronfi ed imbaldanziti per il grande concetto che hanno dell'umano pensiero, il quale in verità ha raggiunto, la Dio mercè, incredibili progressi nello studio della natura, alcuni, confidando nel proprio giudizio in ispregio dell'autorità della Chiesa, giunsero a tal punto di temerità che non esitarono a voler misurare colla loro intelligenza perfino le profondità dei divini misteri e tutte le verità rivelate, e a volerle adattare al gusto dei nostri tempi. Sorsero di conseguenza i mostruosi errori del Modernismo, che il Nostro Predecessore giustamente dichiarò "sintesi di tutte le eresie" condannandolo solennemente. Tale condanna, o Venerabili Fratelli, noi qui rinnoviamo in tutta la sua estensione; e poiché un così pestifero contagio non è stato ancora del tutto sradicato, ma, sebbene latente, serpeggia tuttora qua e là, Noi esortiamo che guardisi ognuno con cura dal pericolo di contagio; che ben potrebbe ripetersi di tale peste ciò che di altra cosa disse Giobbe: "È fuoco che divora. fino alla perdizione e che sradica tutti i germi" (Job. XXXI, 12). Né soltanto desideriamo che i cattolici rifuggano dagli errori dei Modernisti, ma anche dalle tendenze dei medesimi, e dal cosiddetto spirito modernistico; dal quale chi rimane infetto, subito respinge con nausea tutto ciò che sappia di antico, e si fa avido e cercatore di novità in ogni singola cosa, nel modo di parlare delle cose divine, nella celebrazione del sacro culto, nelle istituzioni cattoliche e perfino nell'esercizio privato della pietà. Vogliamo dunque che rimanga intatta la nota antica legge: "Nulla si rinnova, se non ciò che è stato tramandato"; la quale legge, mentre da una parte deve inviolabilmente osservarsi nelle cose di Fede, deve dall'altra servire di norma anche in tutto ciò che va soggetto a mutamento; benché anche in questo valga generalmente la regola: "Non nova, sed noviter". [Brano tratto dall'enciclica “Ad Beatissimi Apostolorum Principis” di Benedetto XV; Papa dal 1914 al 1922]
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 ORA SI ATTENDE LA RISPOSTA DELLA GERARCHIA MODERNISTA...
Come annunciato nella  riunione di Albano : " Durante questa giornata, i ventotto responsabili della Fraternità San Pio X presenti alla riunione – Direttori di Seminario e Superiori di Distretto del mondo intero – hanno manifestato una profonda unità nella volontà di mantenere la Fede nella sua integrità e integralità, fedelmente alla lezione che gli ha lasciato, sull’esempio di San Paolo, Mgr. Marcel Lefebvre: tradidi quod et accepi (I Cor XV,3), “vi ho trasmesso ciò che ho ricevuto”. " Il superiore della Fraternità San pio X, fondata da Monsignor Lefebvre, ha annunciato durante un omelia del 2 febbraio 2012, che ha rifiutato l'accordo proposto dalla Gerarchia modernista della Chiesa attuale. Come non rallegrarsene, difatti la Fede integrale della vera Chiesa è stata salvata, i figli di Monsignor Lefebvre sono stati coerenti con l'insegnamento e le  posizioni del Monsignore : "

L'ho riassunto al cardinale Ratzinger in poche parole, perché diciamo che è difficile di riassumere tutta questa situazione; ma gli ho detto: "Eminenza, veda, anche se Voi ci accordaste un vescovo, anche se Voi ci accordaste una certa autonomia rispetto ai vescovi, anche se Voi ci accordaste tutta la liturgia del 1962, se ci accordaste di continuare i seminari della Fraternità, come lo stiamo facendo ora, noi non possiamo collaborare, e impossibile, impossibile, perché lavoriamo in due direzioni diametralmente opposte: Voi lavorate alla decristianizzazione della società, della persona umana e della Chiesa e noi invece lavoriamo alla cristianizzazione. Ecco che non ci si può capire."


Diceva ancora Lefebvre: "Bisogna tenere, assolutamente tenere, tenere ad ogni costo". Ebbene la Sua Fraternità ha tenuto alle lusinghe Vaticane. Quindi a livello umano e burocratico la proposta Vaticana si può intendere accettabile ma a livello dottrinario assolutamente no. Ma d'altronde che cosa ci si poteva aspettare da codesti personaggi corrotti, da un lato sembrano venire incontro dall'altro ti dicono di dire, alla luce della Tradizione, di dire che l'asino vola, questo è assurdo è inqualificabile, proprio in virtù della lettura Dottrinaria nella Tradizione fatta dalla San Pio X che si è arrivati a questa situazione. E' fuori di dubbio che questa commissione Vaticana sia formata da ciarlatani della Fede Cattolica quindi con loro non ci può essere nessun accordo ma anzi "contrarietà nella carità" affinché presto escano dallo stato di apostasia in cui si trovano da 50 anni: " E adesso vengo a quello che senza dubbio vi interessa; ma io dico: Roma ha perso la fede, cari amici, Roma è nell'apostasia. Queste non sono parole, non sono parole (sparate) in aria che vi dico, è la verità! Roma è nell'apostasia. Non si può più dare fiducia a questa gente. Hanno abbandonato la Chiesa, abbandonano la Chiesa, e sicuro, sicuro, sicuro. (Monsignor Lefebvre)" Appunto non si può dare fiducia a questa gente....

La Fede Cattolica ha vinto!! 
Per ora la Fede è ancora salva, è salvo il Santissimo Sacrificio dell'Altare, è salvo il Santo Sacerdozio cattolico, è salva a Tradizione ed il Magistero infallibile di sempre.
Ringraziamo Dio in ginocchio per questo, e ringraziamo Mons. Fellay per la sua pubblica professione di Fede! Le sofferenze e le battaglie di quel santo di Mons. Lefebvre non sono state vane...
Tutto questo, prima o poi, sarà compreso e riaccettato dalla Madre Chiesa, così come grazie solo a Lefebvre e alla sua FSSPX, la Messa cattolica viene ancor oggi celebrata nel mondo....altrimenti sarebbe sparita da un pezzo...
Pieghiamo le ginocchia davanti a Dio Misericordioso e lo ringraziamo e lo lodiamo per questa immensa vittoria della sua Chiesa cattolica. Il compromesso avrebbe danneggiato tutti, e sminuito ed umiliato la santa Fede.
Coraggio tutti! Cristo ha vinto il mondo e la vittoria sul mondo è la nostra Fede...

Omelia di Mons. Bernard Fellay
Superiore Generale della Fraternità San Pio X 
pronunciata il 2 febbraio 2012
Festa della Purificazione della Beata Vergine Maria
al seminario di Winona, Stati Uniti
in cui parla della risposta al Preambolo dottrinale
consegnato alla Fraternità il 14 settembre 2011





La Fraternità San Pio X è stata fondata per la Chiesa e nella Chiesa e noi affermiamo che essa continua ad esistere, malgrado vi sia la pretesa a negarne l’esistenza, col dire che è stata soppressa nel 1976 (in tutta evidenza senza alcun rispetto delle leggi della Chiesa). 
Ed è per questo che noi andiamo avanti. 
Il nostro venerato fondatore ha insistito a più riprese sull’importanza di questa esistenza della Fraternità (nella Chiesa). Così, mentre il tempo passa, io credo che è questo che noi dobbiamo tenere in mente, è molto importante che noi si conservi questo spirito cattolico.
"Non siamo un gruppo indipendente. Anche se stiamo "lottando" con Roma, siamo ancora, per così dire, con Roma. Stiamo lottando con Roma, oppure, se volete, contro Roma, e al tempo stesso siamo con Roma. E noi affermiamo e noi continuiamo a dire che siamo cattolici. Noi vogliamo rimanere cattolici. Molte volte ho detto a Roma, tentate di buttarci fuori. E vediamo che forse sarebbe molto più facile per noi restare fuori... Avremmo tanti altri vantaggi. Saremmo trattati molto meglio! Guardate i protestanti, come si aprono le chiese per loro. Per noi, si chiudono.  E noi diciamo, non fa niente. Facciamo le cose di fronte a Dio. Soffriamo dalla Chiesa, perfetto. Non ci piace, naturalmente. Ma dobbiamo stare lì nella verità. 


E dobbiamo ribadire che noi apparteniamo alla Chiesa. Siamo cattolici. Noi vogliamo essere e vogliamo rimanere cattolici, ed è molto importante ribadire ciò. E' anche importante che alla fine non sogniamo una Chiesa cattolica che è solo un frutto della nostra immaginazione, ma che non è più quella di oggi. E' con quella di oggi che abbiamo problemi. Questo è ciò che crea ancora più difficoltà: proprio il fatto che abbiamo dei problemi con essa. Questo non ci permette, per così dire, di chiudere la porta. Al contrario, è nostro dovere andare continuamente lì, bussare alla porta, e non chiedere se possiamo entrare (perché vi siamo già dentro), ma pregare perché si convertano, perché possono cambiare atteggiamento verso di noi e tornare a ciò che ci fa Chiesa. Si tratta di un grande mistero, non è semplice. Poiché allo stesso tempo dobbiamo dire, sì, noi riconosciamo questa Chiesa - è quello che diciamo nel Credo, credo nella Chiesa cattolica - in modo da accettare che ci sia un Papa, accettare che ci sia una gerarchia, noi accettiamo tutto questo. 


Eppure praticamente, a molti livelli, dobbiamo dire dei "no". Non perché non ci piaccia, ma perché la Chiesa ha già parlato di queste questioni. Anche molte di queste cose le ha condannate. E così, nelle nostre discussioni con Roma siamo stati, per così dire, bloccati lì. Il problema chiave nelle nostre discussioni con Roma è stato davvero il Magistero, l'insegnamento della Chiesa. Perché dicono, "noi siamo il Papa, noi siamo la Santa Sede" - e diciamo sì. E così dicono, "abbiamo il potere supremo", e diciamo, sì. Dicono, "noi siamo l'ultima istanza di insegnamento e siamo necessari" - Roma è necessaria perché noi abbiamo fede, e diciamo, sì. E poi dicono "quindi, obbedite." E noi diciamo no. E così ci dicono, siete protestanti! Avete messo la ragione al di sopra del Magistero di oggi. E noi rispondiamo,    siete modernisti. Pretendete che l'insegnamento di oggi possa essere diverso dall'insegnamento di ieri. Noi diciamo, quando ci atteniamo a ciò che la Chiesa ha insegnato ieri, per necessità dobbiamo aderire all'insegnamento della Chiesa oggi. Poiché la verità non è legata al tempo. La verità è al di sopra di esso. Ciò che è stato detto una volta vincola per sempre. Questi sono i dogmi. Dio è così, Dio è al di sopra del tempo. E la fede è l'adesione alla verità di Dio. E' al di sopra del tempo. Ecco perché la Chiesa di oggi è legata e deve essere come (e non solo come) la Chiesa di ieri. E così quando si vede l'attuale Papa affermare che ci deve essere continuità nella Chiesa, noi diciamo: naturalmente! Questo è ciò che abbiamo detto in ogni momento. Quando si parla di tradizione, è proprio questo il significato. Si dice, ci deve essere Tradizione, ci deve essere continuità. Quindi vi è continuità. Ci viene detto quindi, il Vaticano II è stato fatto dalla Chiesa, la Chiesa deve essere un continuo, perciò il Vaticano II è Tradizione. E noi diciamo, prego? 


Si va ancora oltre, miei cari fratelli. Questo è accaduto durante i dialoghi dottrinali. Al termine dei dialoghi, arriva l'invito da Roma. In questo invito c'è una proposta di una sistemazione canonica, che è quella di regolarizzare la nostra situazione. E posso dire, ciò che viene presentato oggi, che è già diverso da quello che è stato presentato il 14 settembre, si può considerare come un'ottima soluzione. Sono soddisfatte tutte le nostre esigenze, si può dire, sul piano pratico. Quindi non c'è un gran problema su questo punto. Il problema rimane ad un altro livello - a livello della dottrina. Ma anche lì si va molto lontano - molto lontano, miei cari fratelli. La chiave è un principio. Dicono, "dovete accettare questo, dovete accettare il fatto che per i punti che fanno difficoltà in merito al Concilio - punti che sono ambigui, dove c'è un conflitto - questi punti, come l'ecumenismo, come la libertà religiosa, questi punti devono essere intesi in coerenza con l'insegnamento perenne della Chiesa. Quindi, se c'è qualcosa di ambiguo nel Concilio, è necessario intenderlo come la Chiesa lo ha sempre insegnato, nel corso dei secoli." Vanno ancora oltre e affermano: "si deve rifiutare tutto ciò che è contrario a questo insegnamento tradizionale della Chiesa." 


Beh, questo è ciò che abbiamo sempre detto. Incredibile, non è vero? Che Roma ci stia imponendo questo principio. Incredibile. Poi ci si potrebbe chiedere, allora perché non accettare? Ebbene, miei cari fratelli, vi è ancora un problema. Il problema è che in questo testo danno due esempi di cosa e come dobbiamo capire questi principi. Questi due esempi che ci forniscono sono l'ecumenismo e la libertà religiosa, come sono descritti nel nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, che sono esattamente i punti per i quali critichiamo il Concilio. In altre parole, Roma ci dice, lo abbiamo fatto sempre. Siamo tradizionalisti; il Vaticano II è Tradizione. La libertà religiosa, l'ecumenismo sono la Tradizione. Sono in piena coerenza con la Tradizione. Vi potreste chiedere solo, dove andiamo? Che tipo di parole possiamo pronunciare, siamo d'accordo o no? Se anche i principi che abbiamo preservato e affermato, ci dicono: "sì, va bene, potete affermarli, perché questo è ciò che intendiamo" ...che è esattamente il contrario di ciò che intendiamo. Penso che non potessimo procedere oltre nella confusione. 


In altre parole, miei cari fratelli, ciò significa che i nostri interlocutori danno un altro significato alla parola "tradizione", e anche magari alla parola "coerenza". Ed è per questo che siamo stati costretti a dire di no. Non firmeremo quel documento. Siamo d'accordo con il principio, ma si vede che la conclusione è il contrario. Grande mistero! Grande mistero! Allora, cosa succederà adesso? Bene, abbiamo inviato la nostra risposta a Roma. Continuano a dire che stanno riflettendo su di essa, il che significa che probabilmente sono in difficoltà. Allo stesso tempo penso che solo ora potremmo vedere cosa vogliono veramente. Ci vogliono veramente nella Chiesa o no? Lo abbiamo detto loro molto chiaramente, se ci accettate così come siamo, senza cambiamenti, senza obbligarci ad accettare queste cose, allora siamo pronti.  Ma se volete farci accettare queste cose, non lo siamo. In realtà abbiamo appena citato l'Arcivescovo Lefebvre che ha detto questo già nel 1987 - diverse volte prima, ma l'ultima volta che l'ha detto fu nel 1987. In altre parole, miei cari fratelli, umanamente parlando, è difficile dire come sarà il futuro, ma sappiamo che quando abbiamo a che fare con la Chiesa, abbiamo a che fare con Dio, abbiamo a che fare con la divina provvidenza, e sappiamo che questa Chiesa è la Sua Chiesa. Gli esseri umani possono causare alcuni disagi, alcune distruzioni. Possono causare turbolenze, ma Dio è superiore ad esse, ed Egli sa, da tutti questi avvenimenti - questi avvenimenti umani, queste le linee storte, Dio sa come dirigere la sua Chiesa attraverso queste prove." 


(...) Si vedrà, miei cari fratelli. Per noi, è chiarissimo. Noi dobbiamo sempre sostenere la verità, professare la fede. Noi non faremo marcia indietro, qualunque cosa accada. C'è qualche minaccia adesso da parte di Roma, certo. Si vedrà. Noi lasciamo tutto questo nelle mani del Buon Dio e della Santissima Vergine. Oh! Sì, noi dobbiamo continuare la nostra crociata del Rosario. Noi contiamo su di essa, noi contiamo su Dio. E ciò che deve accadere, accadrà. Io non posso promettervi una bella primavera. Non so cosa accadrà in primavera. So solo che la battaglia per la fede continuerà, qualunque cosa accada. Sia che saremo riconosciuti, sia che non lo saremo. Potete stare certi che i progressisti non saranno contenti. Essi continueranno, e noi continueremo a combatterli. 

26 commenti:

  1. DEO GRATIAS.

    A noi la battaglia a DIO la vittoria!

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    Risposte
    1. ...E ai finti tradizionali (MIL, Cordialiter....) non resta che imparare cos'è la Fede, la Fedeltà, la Perseveranza, la Fortezza, la Giustizia(in senso biblico: Santità), l'amore per la Verità, per la Dottrina vera, per Nostro Signore Gesù Cristo, che DEVE venire prima dei calcoli, degli interessi umani, del rispetto alle autorità, delle strategie umane per tornare a diffondere la sana dottrina nella Chiesa, deve venire prima di tutto.

      1) L'unico modo per aiutare questa Chiesa naufragata nel modernismo, è fare quello che diceva Monsignore: "Bisogna tenere, assolutamente tenere, tenere ad ogni costo!" Non spostarsi di un millimetro dall'ortodossia della Rivelazione, senza sconti per nessuno, senza cedere verso chi sceglie l'annacquamento del Vangelo e dell'eredità di Nostro Signore. Solo in questo modo, solo in una proclamazione di totale fermezza nel mantenere la Fede cattolica intera ed integra, la Chiesa potrà un giorno capire e tornare sui suoi passi. Questo di fronte agli altri.

      2) Di fronte a Dio: l'amore e la fedeltà a Dio vengono prima della carità per il prossimo: senza amore a Dio, dove prenderemo la Grazia per amare gli altri? E' Lui solo la sorgente dell'amore. Se l'amore non procede da Lui, allora è filantropismo umano, che rischia di fallire miseramente. Ed è impossibile che Dio doni la Grazia di amare i fratelli, se non si custodisce la fedeltà a Lui, all'integrità del Suo insegnamento, alla totalità di adesione del cuore al rapporto con Lui....perchè Dio un è una lista di leggi morali, o una folosofia di vita: Dio è una PERSONA, CHE INSTAURA UN RAPPORTO VIVO CON LE SUE CREATURE: chi lo tradisce perde la bussola, perde il baricentro ed il midollo della vita.

      3) Di fronte a se stessi: è assurdo rinnegare delle verità di Fede per aiutare coloro che ne hanno rinnegate molte di più, a tornare indietro....è un'illusione. Come potranno i fratelli lasciarsi persuadere da una testimonianza tentennante, che sia disposta a relativizzare il proprio messaggio? Questo è proprio l'andazzo del falso ecumenismo che si sta combattendo. E poi sarebbe grande superbia e mancanza di Prudenza presumere di poter entrare nell'arena dei leoni, senza venire divorati da essi: chi assicurerebbe alla FSSPX di rimanere indenne dallo spirito di corruzione e mondanizzazione che spira all'interno della Chiesa conciliare?? L'unica creatura che ha potuto attraversare e superare questo (vivere in un mondo corrotto, senza corrompersi a sua volta) era immacolata, e si chiama Maria Santissima. E di Maria Santissima Immacolata ne esiste una sola. Ogni altra creatura umana, per dovere di umiltà, non può presumere di se stessa.

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    2. C.U.C.A.
      Commando Ultrà Curva Annarita
      CVCRCI

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    3. Faccio mie e ripeto convinto ogni parola di Annarita, dotata di grande acutezza e capacità d'analisi di situazioni portando esempi ben calzanti con la teologia cattolica "... L'unica creatura che ha potuto attraversare e superare questo (vivere in un mondo corrotto, senza corrompersi a sua volta) era immacolata, e si chiama Maria Santissima. E di Maria Santissima Immacolata ne esiste una sola. Ogni altra creatura umana, per dovere di umiltà, non può presumere di se stessa."

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  2. Ho notato che il sito DICI ha ripreso la mia stessa traduzione (forse adattandola in piccoli punti). Non importa. Quello che è importante è notare la diversa coerenza tra mons. Fellay e i teologi vaticani.

    Il primo partendo da certi presupposti "tira diritto" alle inevitabili conclusioni, come faceva mons. Lefebvre, d'altronde.

    I secondi ci pasticciano su, condiscono per bene il piatto con le frasi care ai tradizionalisti e poi concludono in modo opposto, senza neanche curarsi di essere coerenti con loro stessi.

    Dire che la Chiesa è sempre stata in continuità con se stessa (e che quindi pure il Vaticano II lo è) è una pura asserzione di principio totalmente sganciata da ogni considerazione pratica.

    In realtà fanno pena e dimostrano ogni giorno di più di essere ridotti alla frutta!

    Paradosi

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  3. INIZIANO LE SCEME LAGNE DELLE "VEDOVE MONTINIANE" CHE SICCOME NON POSSONO ATTACCARE LA COERENZA TEOLOGICA DI MONS. FELLAY FANNO I SOLITI TRITI E RITRITI DISCORSI "UMANI". SAREBBE DA OSSERVAR LORO CHE LA CHIESA NON è PER I DISCORSI UMANI MA PER LE COSE DIVINE (CHE A LORO EVIDENTEMENTE SFUGGONO):

    "Certo che sarebbe una cocente delusione per un papa del dialogo e della riconciliazione come Benedetto, che non si merita questo pubblico schiaffo, dopo tutto quello che ha sofferto per aprire generosi portoni agli ingrati Lefebvriani. Pensate a come se la rideranno i suoi nemici, che lo hanno fino ad oggi deriso per il suo caparbio tentativo di riconciliare gli irriducibili. Speriamo che ci sia ancora spazio per il recupero. Ma ormai c'è proprio buio".

    Testo preso da: Cantuale Antonianum http://www.cantualeantonianum.com/#ixzz1lPn2SSxA
    http://www.cantualeantonianum.com

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    Risposte
    1. Ricattatori moralisti...

      Elimina
    2. Soliti finti cattolici con la storia già domostrata falsa della clemenza e benignità di Benedetto XVI vedi art. di belvecchio qualche tempo fa.
      CVCRCI

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  4. sono oltremoodo felice che la FSPX non sia scesa a compromessi con gli eretici modernisti conciliari, e che abbia difeso la vera unica verità cattolica.

    NULLA VERITAS SINE TRADITIONE!!!

    Viva la Santa Tradizione Cattolica.

    RispondiElimina
  5. Colui che e' vero Cattolico non puo' e non deve scendere a compromessi, non siamo al mercato delle vacche. Chi ha scelto Cristo ed il Vangelo non puo' scendere a compromessi, perche' la fede ed il credo e' uno solo. San Paolo ha ammonito piu' di una volta di star attento ai falsi fratelli ed alla serpe che si nasconde nel seno. La FSSPX sa' che puo' accettare solo la Chiesa alla quale appartiene, deve accettare integra la fede cattolica quella derivante dall'ortodossia della Rivelazione. Nessuno puo' sentirsi al di sopra di cio' che ci ha lasciato Nostro Signore, altrimenti non puo' definirsi Chiesa. Mons. Fellay sta' aspettando la risposta della S.Sede, se la risposta e' la fede di sempre e' giusto che accetti altrimenti se la S.sede vuole imporre cose scaturite dal Concilio V.II come la liberta' religiosa e un ecumenismo senza regole e' giusto rimanere fuori. Questo significa che la chiesa vuole le mani libere per fare tutti quei gruppi e groppuscoli uguali alle sette protestanti. Basta vedere dal Concilio in poi con il modernismo e liberismo cosa e' successo fino al 20 gennaio e dove arrivera' con la forma neocat.Cara A.Rita sono pienamente d'accordo con te per quanto hai affermato nel tuo commento, TENERE AD OGNI COSTO. Ogni accordo sbagliato la Chiesa ha solo da perdere e puo' andare avanti anche senza la Fraternita'. Dio ci chiedera' conto e noi dovremo renderglieLo il giorno del giudizio. Nessuno, proprio nessuno, potra' dire io non sapevo.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Ho cancellato questo commento perchè volevo inserire una bella immagine significativa ma non ci sono riuscito, provo a mettere il link:

    http://www.innamorati-di-maria.it/I-NOSTRI-VALORI.gif

    RispondiElimina
  8. Stregoni del passato vincolati al presente ma qualcosa non torna più, quegli anomali brillamenti nel placido oscuro Cielo.
    Il sinistro sorriso d'improvviso si trasforma in altro...
    Interpretano la realtà come filologi poichè sono filologi, usano la semantica e la samasiologia per RIDEFINIRE il mondo a loro vantaggio poichè le definizioni sono il mondo e loro sono il mondo.
    La prima battaglia celeste riecheggia ridondando ancora sulla terra tra mille sfavillanti sfaccettature dell'ignavio calderone quotidiano,
    Gli spiriti sconfitti, laboriosi, alacramente lavorano ancora però: per noi...San Michele ai fasti, vittoriosi e ricolmi di Gloria i Suoi, antichi eroi...e noi?


    Sarebbe stato divertente poter assistere ai colloqui FSSPX - Roma... Cos'è la tradizione? Il Concilio Vaticano Secondo: non sono forse passati 50 anni? Più tradizione di così!
    l'EVILuzione della natura trasformata, deformata, riformata, parla...dopo 50 anni la coerenza è salda e salva nella tradizione, non concordate?
    E difatti come non dargli ragione? Coerenti e tradizionalisti, tutti di un pezzo!
    Dei veri puri nella Fede...Scusi di quale tradizione parla?
    Lei vuol sapere troppo.. non sa chi sono io!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il segreto esiste proprio per coprire il ridicolo nel quale si esporrebbero, se tutti sapessero subito l'infima qualità di certi "dialoghi". Non dovrebbero darsi alla teologia ma vangare i campi, quei "signori".
      CHI E' NATO GALLINA CONVIEN CHE RASPI!

      Elimina
  9. Veramente un discorso all'altezza del suo insegnante Mons. Lefebvre, un discorso che ogni cattolico in buona fede dovrebbe comprendere invece "progressisti non saranno contenti".
    CVCRCI

    RispondiElimina
  10. Vado alle messe conciliari ogni domenica, mi congratulo vivamente per la forza e l'onesta' inteellettuale deella Fraternita'.
    Ricoli i vari siti tradizionalisti che imputavano il problema dell'accordo alla sola presenza esistenziale sulla faccia della terra a Mons. Williamson.

    RispondiElimina
  11. La madre degli scemi è sempre incinta e ne partorisce di continuo!
    Che dire osservando i commenti stupidi e falsamente livorosi? "Il papa ora verrà preso in giro, ha fatto di tutto per la Fraternità e riceve questo schiaffo".

    Prima di tutto:

    a) Il papa ha scelto LIBERAMENTE di fare questo; non lo ha costretto nessuno e, a rigori, non poteva costringere nessuno.

    b) Se l'accordo aveva la "profondità teologica" che abbiamo visto dalle parole di mons. Fellay allora era ridicolo in partenza.

    Bene è dunque stato fatto nel non soggiacervi!!!!

    In Vaticano sono ridicoli e credono di essere qualcuno. La loro autorità non è supportata da alcuna autorevolezza!

    Paradosi

    RispondiElimina
  12. Purtroppo oggi altra nota infausta sul Vaticano:la tv si è affrettata a commentare lo scandalo sollevato da mons Viganò riguardante disinvolte procedure di gestione in Vaticano, culminate con lo spostamento di tale monsignore come nunzio a New York! Ovviamente la nota tv (inserita dal Vaticano) rinnega ogni procedura erronea e dichiara "il dolore vaticano" per questi commenti di Viganò...Forse è un altro indizio di come stia marcendo la situazione, ma di come esistano ancora persone che hanno il coraggio di agire e cercare di pulire e bonificare la Chiesa anche al di fuori delle persone della Fsppx. Il dolore piuttosto è di tutti i veri cattolici, integri nella fede di tradizione, che si sono rifugiati nella Chiesa Cattolica di Tradizione sia seguendo mons Lefebvre, sia altre strutture "sedevacantiste" o meno, ma tutte ancorate a fedeltà alla Chiesa e sia pur disarticolate (e per fortuna!)dallo spirito romano vatican2. Che la Vergine Santa aiuti tutti a ritrovare la vera unità nella vera dottrina e nel vero spirito! Solo parole sante ed ispirate da Roma, seguite da fatti indubitabili, potranno riaccogliere i veri nuclei di Chiesa ora divisi e disperati dagli errori continui che si espandono dal Vat2.

    RispondiElimina
  13. ECCO IL MOTIVO PER CUI LA FRATERNITA' SSPX E IL VATICANO NON POSSONO ACCORDARSI:

    HANNO UN CONCETTO DIFFERENTE DI MAGISTERO A CUI OBBEDIRE.

    PER LA FRATERNITA' IL MAGISTERO E' VINCOLANTE PERCHE' RIMANDA AD UNA VERITA' PERENNE E NON HA SENSO PARLARE DI MAGISTERO DI OGGI O DI IERI. INVECE ECCO COSA NE PENSA PAPA RATZINGER:

    "Il magistero non è più definito in funzione della verità atemporale ed eterna della rivelazione (che rimane identica, sia che sia passata, presente o futura). Questo nuovo magistero viene ridefinito in base al soggetto di questa autorità, a sua volta organo di un altro soggetto più fondamentale è unico, il popolo di Dio in cammino attraverso il tempo. Il Magistero vivente è sempre quello di questo tempo presente, perché è in riferimento al Popolo di Dio come egli vive in questo tempo presente. Il ruolo del magistero è quello di garantire la continuità di esperienza, è lo strumento dello Spirito che alimenta la comunione e funge da tramite 'tra l'esperienza della fede apostolica, vissuta nell'originaria comunità dei discepoli, e l'esperienza attuale del Cristo nella sua Chiesa '(Benedetto XVI, "La comunione nel tempo: la Tradizione".. Discorso del 26 aprile 2006, in L'Osservatore Romano N. 18 del 2 maggio, 2006, p 12) "

    INUTILE DIRE CHE QUESTO PENSIERO NON E' TRADIZIONALE AL CATTOLICESIMO E A NULLA VALE CONFORTARSI PENSANDO ALL'ESPERIENZA NELLO SPIRITO, QUANDO QUESTO MAGISTERO NON SI LEGA AD UNA VERITA' ATEMPORALE MA AD UNA AUTORITA' CHE PUO' CAMBIARE IDEA A SECONDA DEI TEMPI.

    (E' questo il papa "grande teologo"?????)

    Paradosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un brivido ha gelato tu me stesso a queste incredibili parole, di qui ci rendiamo conto cosa è per loro la chiesa e qualr il loro totale pensiero soggettivita e relativista di stampo Kantiano ed Hegeliano.
      CVCRCI

      Elimina
  14. Ed ecco la spiegazione dettagliata e precisa di quanto ho sopra accennato.
    Chi vuole approfondire se la legga:

    http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=467:una-questione-cruciale-il-valore-magisteriale-del-concilio-vaticano-ii&catid=64:crisi-nella-chiesa&Itemid=81

    Paradosi

    RispondiElimina
  15. In pratica, il Magistero del CVII ha ed è un difetto di fabbrica! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In pratica un magistero che, invece di definirsi in rapporto a delle verità eterne, inizia a definirsi in rapporto a se stesso, in un determinato tempo contingente, ha trovato il modo per contraddirsi a pié sospinto senza poter essere accusato d'incoerenza.

      E questo è un discorso MOLTO PIU' AMPIO rispetto al semplice discorso del CVII.

      Secondo me nei "piani alti" hanno perfettamente capito l'antifona suonata da mons. Lefebvre. Quello che vogliono, in realtà, è preservare una zona "franca" nella quale aver spazio di manovra, cosa che con il concetto tradizionale di magistero papale non gli riusciva di fare più di tanto.

      Lo spazio maggiore di manovra consentirà, nel tempo, l'introduzione di altre novità, forse anche in palese contraddizione con alcuni dati che oggi riteniamo ancora intoccabili.

      E' questo in gioco e comporta, alla fine, una "variazione" camaleontica del cattolicesimo attuale, lasciando "apparentemente" le cose come stanno.

      Paradosi

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  16. "Quello che vogliono, in realtà, è preservare una zona "franca" nella quale aver spazio di manovra, cosa che con il concetto tradizionale di magistero papale non gli riusciva di fare più di tanto.

    Lo spazio maggiore di manovra consentirà, nel tempo, l'introduzione di altre novità, forse anche in palese contraddizione con alcuni dati che oggi riteniamo ancora intoccabili.

    E' questo in gioco e comporta, alla fine, una "variazione" camaleontica del cattolicesimo attuale, lasciando "apparentemente" le cose come stanno."

    SONO PIENAMENTE D'ACCORDO CON QUESTA IPOTESI DI Paradosi, CHE è PIU' DEDUZIONE LOGICA CHE IPOTESI! Stiano tutti attenti e consapevoli i cattolici di questa concreta possibilità di variazioni inique dettate dall'altro della cattedra di Pietro.

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  17. Caro Blaise Pascal,

    È incredibile, ma i anelli mancanti nel teoria dell'evoluzione, sono anche mancante nel magistero conciliare...

    Un saluto dal Brasile

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