Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

venerdì 3 febbraio 2012

«La mia ora arriverà quando Io, in modo sorprendente, detronizzerò l’orgoglioso e maledetto Satana, schiacciandolo sotto il mio piede e incatenandolo negli abissi infernali». (Nostra Signora del Buon Successo, 2 febbraio 1634)


l 400° anniversario dell’approvazione della devozione a Nostra Signora del Buon Successo, da parte della Chiesa, sarà celebrato a Quito (Ecuador), il 2 febbraio 2010, con una grande cerimonia. Questo giorno di festa di Nostra Signora del Buon Successo cade in un giorno festivo, riconosciuto dalla Chiesa Cattolica: la Festa della Purificazione o giorno della Candelora.

       Perché è così importante questa devozione per i nostri tempi?
       Tra il 1582 e il 1634, la Madonna apparve, a Quito (Ecuador), ad una Suora di clausura delle Concezioniste, Madre Mariana de Jesús Torres, chiedendo di essere conosciuta e invocata sotto il titolo di “Nostra Signora del Buon Successo”.
 
       Ella parlava a Madre Mariana dei tempi futuri della Chiesa cattolica, in particolare nel periodo “dalla metà del secolo XX in poi”. La Madonna le descrisse la grave crisi che avrebbe subìto la Chiesa Cattolica e la società in generale, condannando, in diverse occasioni, l’opera satanica, demolitrice e devastatrice della Massoneria, sia nei confronti della Chiesa Cattolica che della società.
   
       Nell’Apparizione del 1582, con la SS. Trinità, la Madonna chiese e ottenne da Madre Mariana il suo consenso di offrirsi come vittima sacrificale non solo per il suo Convento e il suo Paese, ma, soprattutto, per la Chiesa Cattolica Universale e la società che, nel periodo profetizzato del secolo XX, sarebbero precipitati in una crisi drammatica e profonda.
   
       La Madonna insistette sulla necessità della preghiera, della mortificazione, della penitenza e della sofferenza, non solo come dono gradito a Dio, ma come unico strumento col quale Madre Mariana e il suo Convento sarebbero state in grado di aiutare la Chiesa Cattolica e il mondo.
   
       Le Apparizioni di Nostra Signora del Buon Successo a Madre Mariana contengono molte profezie, inerenti alla società, al Governo e alla Chiesa dell’Ecuador, ma offrono anche una visione dello stato disastroso in cui la Chiesa Cattolica Universale e il mondo intero sarebbero precipitati nel secolo XX ed oltre. Nel corso di questi ultimi 400 anni, la maggior parte di queste profezie si sono avverate, ed anche questo dimostra l'autenticità di queste Apparizioni. Ma ve ne sono altre che si devono ancora realizzare, in particolare quella della “Restaurazione completa della Chiesa Cattolica”.
   
       Sin dall’approvazione del Vescovo di Quito, avvenuta nel 1610, tutti i Vescovi che si sono succeduti nella diocesi hanno sempre promosso ufficialmente e pubblicamente questa devozione. Ora, ci si domanda: perché dopo 400 anni i fedeli della Chiesa Cattolica Universale dovrebbero coltivare questa devozione e rivolgersi alla Madonna sotto l’invocazione di Nostra Signora del Buon Successo?
   
       In queste sue profezie, la Madonna chiese a Madre Mariana di adoperarsi perché i popoli, che sarebbero stati colpiti dall’ira di Dio, si potessero rivolgere al Padre Celeste “supplicandolo con insistenza” di accorciare i tempi di questo “castigo divino”, promettendo che Lei stessa, un giorno, avrebbe, in modo meraviglioso, operato la “Restaurazione completa della Chiesa Cattolica”.
   
       Per promuovere questa devozione, più volte la Madonna aveva ordinato a Madre Mariana di far scolpire una statua a sua immagine, fino a quando, il 21 gennaio 1610, le disse:
«... Ora ti comando di far costruire la mia statua per la consolazione e la preservazione del mio Convento e per le anime di quel tempo, che vivranno in un’epoca in cui vi sarà una grande devozione per Me, perché Io sono la Regina del Cielo sotto molte invocazioni. Questa devozione sarà lo scudo tra la Giustizia Divina e il mondo prevaricatore, per impedire l’attuazione della terribile punizione di Dio, che questa terra colpevole si merita».
   
       Questa Sacra Statua fu completata nel corso di un anno e fu consacrata dal Vescovo di Quito, il 2 febbraio del 1611. Questa è la Sacra Statua di Nostra Signora del Buon Successo, miracolosamente completata dai tre Arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele, e che risiede tuttora nel Convento del’Immacolata Concezione di Quito.
   
«La mia ora arriverà quando Io,
in modo sorprendente,
detronizzerò l’orgoglioso e maledetto Satana,
schiacciandolo sotto il mio piede
e incatenandolo negli abissi infernali».
(Nostra Signora del Buon Successo, 2 febbraio 1634)


Per saperne di più sulla devozione a Nostra Signora del Buon Successo, 
leggete il file PDF del Numero Speciale di 
“Chiesa viva” n. 413, allegato.
----------------------------------------------------
Dalla seconda lettera ai Tessalonicesi di san Paolo, apostolo 2, 1-17


Vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione,





L'OPERA DISTRUTTRICE DEL MALIGNO E' PENETRATA NELLA CHIESA NEL CONCILIABOLO VATICANO II, il "Novus Ordo Missae" è la punta di diamante di quest'opera diabolica...

colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio (Dn 11, 36. 37).
Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene.

ECCO COLUI CHE SATANA CERCA DI TOGLIERE DI MEZZO...IL SANTO PADRE...

La mia battaglia contro Satana, il libro che don Amorth ha scritto con il vaticanista Paolo Rodari (Edizioni Piemme, pp. 263). Ecco l’estratto di un capitolo dedicato a Papa Ratzinger.
LA POTENZA DEL MINISTERO PIETRINO, distrugge l'azione del maligno...

"Fa caldo in piazza San Pietro. La primavera è oramai inoltrata. Il sole picchia sulla piazza dove una folla di fedeli aspetta il Papa. È mercoledì, il giorno dell’udienza generale. I fedeli sono arrivati da tutto il mondo. Dal fondo della piazza entra un gruppetto di quattro persone. Due donne e due giovani uomini. Le donne sono due mie assistenti. Mi aiutano durante gli esorcismi, pregano per me e per i posseduti e assistono per quanto è loro possibile i posseduti nel loro lungo e difficile percorso di liberazione. I due giovani uomini sono due posseduti. Nessuno lo sa. Lo sanno soltanto loro e le due donne che li “scortano”.

Quel mercoledì le donne decidono di portare i due all’udienza del Papa perché pensano che potrebbero trarne giovamento. Non è un mistero che molti gesti e parole del Papa facciano imbestialire Satana. Non è un mistero che anche la sola presenza del Papa inquieti e in qualche modo aiuti i posseduti nella loro battaglia contro colui che li possiede. I quattro si avvicinano verso le transenne in prossimità del “palco” da dove Benedetto XVI di lì a poco è chiamato a parlare. Le guardie svizzere li fermano. Non hanno i biglietti per proseguire oltre. Le due donne insistono. È importante per loro riuscire a portare i due posseduti il più possibile vicino al Papa. Le guardie svizzere non ammettono deroghe e intimano loro di allontanarsi. Così una delle due donne fa finta di sentirsi male. La sceneggiata ottiene un risultato.

I quattro vengono fatti accomodare oltre le transenne, nei posti riservati ai disabili.
«Avete visto, Giovanni e Marco?» chiedono le due donne ai due posseduti. «Ce l’abbiamo fatta. Tra poco arriverà il Papa e noi siamo qui vicini a lui.» I due non parlano. Sono stranamente silenziosi. È come se coloro che li possiedono (si tratta di due demoni diversi) stiano cominciando a capire chi di lì a poco arriverà in piazza.
Suonano le dieci. Dall’arco delle campane, il portone a fianco della basilica vaticana, esce una jeep bianca. Sopra tre uomini. Un guidatore, il Papa in piedi e, seduto al suo fianco, il suo segretario particolare monsignor Georg Gänswein.
 


Le due donne si girano verso Giovanni e Marco. Istintivamente li sorreggono con le braccia. I due, infatti, iniziano ad avere comportamenti strani. Giovanni trema e batte i denti. Le due donne capiscono che qualcuno sta cominciando ad agire nel corpo di Giovanni e di Marco. Qualcuno che col passare dei minuti si mostra sempre più agitato. «Giovanni, mantieni il controllo di te stesso» dice una delle due donne.
«Mantieni il controllo, Giovanni. Non farti sopraffare. Reagisci. Mantieni il controllo.» L’altra donna dice le stesse parole a Marco. Giovanni non sembra ascoltare le parole della donna. Salvo, d’improvviso, girarsi e dirle con voce lenta e che sembra venire da non si sa quale mondo: «Io non sono Giovanni
.
 
La donna non dice più nulla. Sa che con il diavolo solo un esorcista può parlare. Se lei lo facesse sarebbe molto rischioso. Così rimane in silenzio e si limita a sostenere il corpo di Giovanni ora completamente in mano al demonio. La jeep gira per tutta la piazza. I due posseduti si piegano per terra. Battono la testa per terra. Le guardie svizzere li osservano ma non intervengono. Sono forse abituate a scene del genere? Forse sì. Forse altre volte hanno assistito alle reazioni dei posseduti innanzi al Papa.
La jeep compie un lungo percorso. Poi arriva in cima alla piazza, a pochi metri dal portone della basilica vaticana. Il Papa scende dall’auto e saluta le persone poste nelle prime file.
 
Giovanni e Marco, insieme, iniziano a ululare. Sdraiati per terra ululano. Ululano fortissimo. «Santità, santità, siamo qui!» urla al Papa una delle due donne cercando di attirare la sua attenzione. Benedetto XVI si gira ma non si avvicina. Vede le due donne e vede i due giovani uomini per terra che urlano, sbavano, tremano, danno in escandescenze. Vede lo sguardo d’odio dei due uomini. Uno sguardo diretto contro di lui. Il Papa non si scompone. Guarda da lontano. Alza un braccio e benedice i quattro. Per i due posseduti è una scossa furente. Una frustata assestata su tutto il corpo. Tanto che cadono tre metri indietro, sbattuti per terra. Adesso non urlano più. Ma piangono, piangono, piangono. Gemono per tutta l’udienza. Quando poi il Papa se ne va, rientrano in se stessi. Tornano se stessi. E non ricordano nulla".

Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca (Gb 4, 9; Is 11; 4; Ap 19, 15. 20) e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.

ECCO UN UOMO CARICO D'INIQUITA', L'ERETICO KIKO ARGUELLO...

"E’ una specie di nuovo tipo di parrocchia, con una struttura più semplice, più ad hoc. Si creano così una nuova forma di Chiesa, perché il mondo sta cambiando, come sta cambiando anche tutta la società".

Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera.

"E’ ai piedi del Crocifisso che vi rispondo, santo Padre, unito a tutti i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli che hanno subito un vero martirio morale per l’imposizione forzata di questa riforma liturgica. Quante lacrime, quanto dolore, quante morti premature di cui sono responsabili coloro che hanno indebitamente imposto questi cambiamenti operati unicamente in nome di un ecumenismo aberrante. Per questo la mia risposta concernente il paragrafo del nuovo Ordo Missae è negativa.

Gli autori stessi della riforma hanno affermato che il suo scopo era “ecumenico”. Cioè destinato a sopprimere, senza toccare alla dottrina, ciò che dispiace ai nostri “fratelli separati”. Ma è evidente che ciò che dispiace ai nostri “fratelli separati” è la dottrina della Messa cattolica. Per dar loro soddisfazione si ha istituito una messa equivoca, ambigua, in cui la dottrina cattolica è stata evacuata. Come allora poter pensare che questa diminuzione delle fede sia stata ispirata dallo Spirito Santo? La definizione stessa della Messa, anche quella poi corretta dell’articolo 7 dell’Istituzione, mostra con evidenza questa diminuzione e anche falsificazione della dottrina. L’uso di questa messa ecumenica fa acquisire una mentalità protestante, indifferentista, che mette tutte le religioni sullo stesso piano, come lo fa la dichiarazione sulla libertà religiosa avente per base dottrinale i diritti dell’uomo, la dignità umana male intesa, condannata da San Pio X nella sua lettera sul Sillon"

E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
------------------------------------------


Un messaggio di speranza per il nostro tempo: le profezie della Madonna del Buon Successo



la parte più impressionante, e più interessante per noi, del messaggio profetico, è quella che riguarda la situazione del mondo e della Chiesa. La notte del 2 febbraio 1634, mentre madre Mariana pregava nel coro della cappella, notò che la lampada del Tabernacolo si era spenta, lasciandola al buio quasi completo. Stava per andare a riaccenderla, quando si sentì come bloccata da una forza sconosciuta e restò quindi in attesa. Improvvisamente apparve per la terza volta la Madonna, vincendo le tenebre col suo splendore e illuminando la chiesa come se fosse giorno pieno. Confidando alla veggente un suo segreto, la Beatissima Vergine le spiegò il significato di questa apparizione.
“Lo spegnersi della lampada che arde davanti all’Amore prigioniero ha molti significati. Il primo è questo: alla fine del XIX secolo e per grande parte del XX, si diffonderanno varie eresie, e, sotto il loro potere, la luce preziosa della Fede si spegnerà nelle anime per opera della quasi totale corruzione dei costumi. In quel tempo vi saranno grandi calamità fisiche e morali, pubbliche e private. Le poche anime rimaste fedeli ala grazia soffriranno un martirio tanto crudele e indicibile quanto prolungato; molte di esse scenderanno nella tomba per la violenza delle loro sofferenze e verrano considerate come martiri sacrificatisi per la Chiesa e per la Patria. (…)
Il terzo significato dello spegnimento della lampada è dovuto allo spirito avvelenato di impurità che in quel tempo dominerà, percorrendo le strade, le piazze e i luoghi pubblici come un mare immondo e godendo di una libertà talmente sorprendente che quasi non resteranno più nel mondo anime vergini.
Il quarto significato è il riconoscimento del potere delle sette, che abilmente si introdurrà nelle famiglie estinguendo l’innocenza nei cuori dei piccoli, soffocando in tal modo anche le vocazioni sacerdotali. (...) Disgraziatamente, la Chiesa passerà allora attraverso una notte oscura in cui mancherà un prelato e un padre che vegli con amore, con dolcezza e forza, perspicacia e prudenza, e molte anime si perderanno mettendo in pericolo la loro stessa salvezza eterna.
Il quinto motivo dell’estinzione della lampada sta nell’insensibilità e nel disinteresse di quella gente che, pur possedendo abbondanti ricchezze, resterà indifferente all’oppressione della Chiesa, alla persecuzione della virtù e al trionfo dei malvagi, trascurando di impiegare santamente le loro ricchezze per ottenere la distruzione del male e la restaurazione della Fede”.
Questa epoca di tenebre culminerà con “una guerra terribile e spaventosa, in cui scorrerà sangue di ogni nazione. Questa sarà la più orribile delle notti perché, secondo umane apparenze, la malvagità sarà trionfante. Eppure sarà giunta la mia ora, in cui io, in maniera meravigliosa, detronizzerò il superbo e maledetto Satana, ponendolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando infine la Chiesa e la Patria dalla sua crudele tirannia”.
Molti saranno i fattori che cooperano alla rivincita di Maria e alla restaurazione della Chiesa e della Cristianità, ma uno solo, determinante, viene enunciato dalla Madonna: il ruolo che avrà un uomo privilegiato, un “gran prelato”:
“Prega con insistenza, reclama senza stancarti e piangi con lacrime amare nel segreto del tuo cuore, chiedendo al nostro Padre celeste che, per amore del Cuore Eucaristico del mio santissimo Figlio, ponga fine quanto prima a questi tempi funesti inviando alla Chiesa quel prelato che dovrà restaurare lo spirito dei suoi sacerdoti. Questo mio amatissimo figlio verrà dotato di una capacità rara, di umiltà di cuore, di docilità alle divine ispirazioni, di fortezza per difendere i diritti della Chiesa e di un animo tenero e compassionevole, affinché, come un altro Cristo, provveda al grande e al piccolo, senza disprezzare i più infelici. (…) In sua mano verrà posta la bilancia del Santuario, affinché tutto venga fatto con peso e misura e affinché Dio venga glorificato. Alla rapida venuta di questo padre e prelato, però, sarà di ostacolo quella timidezza di tutte le anime consacrate a Dio, che è anche causa del dominio di Satana su queste terre”.
*     *    *
Racconta il biografo che la madre Mariana, terribilmente impressionata dallo scenario di tenebre e di apostasia che la Madonna le aveva dipinto, si prostrò a terra tremante e le chiese arditamente di concederle il miracolo di mantenerla in vita fino al XX secolo, affinché potesse combattere sulla terra contro quell’ondata di empietà. La Beatissima Vergine non le concesse questa grazia, ma la rassicurò ripetendole che avrebbe Ella stessa assunto il comando della battaglia decisiva, confermando di essere “Regina delle vittorie”.
Volendo lasciare alla veggente e alle suore del monastero un segno tangibile della sua visita e della sua protezione, la Madonna comandò a madre Mariana di far scolpire una statua che la rappresentasse il più fedelmente possibile. L’immagine doveva avere nella mano destra un bastone apostolico e le chiavi della clausura, in segno della autorità e della proprietà della Vergine sulla congregazione, sorreggendo invece nella mano sinistra il Bambino Gesù benedicente. Tutto fu fatto com’era stato comandato, e, al momento dell’intronizzazione della statua nella cappella, la mattina del 16 gennaio 1611, mentre le suore si avviavano in chiesa per recitare il Piccolo Officio della Madonna, udirono risuonare armoniose melodie: nell'entrare nella cappella, videro il coro illuminato di luce soprannaturale, mentre alcuni Angeli, cantando il “Salve sancta Parens” al suono di musiche celestiali, ponevano al suo posto la statua appena terminata. Questa immagine può ancor oggi essere venerata nella stessa cappella del monastero, sopravvissuto a molte persecuzioni e rovine.

3 commenti:

  1. La stessa Signora del Buon Successo è Colei che è venerata in Equador e che è la protettrice dello stesso per merito di un presidente ,ucciso dalla massoneria,cha ha consacrato l'intera nazione alla Madonna. Ora la statua di Lei domina dal monte Panosigno la città di Quito, la capitale.

    RispondiElimina
  2. Grazie Mardunolbo!
    leggo sempre le tue mail. Stupenda grazia hai avuto.
    Rimaniamo uniti nella preghiera e la Vergine non ci abbandonerà, anzi ci proteggerà e ci renderà forti, in ogni prova, nel Figlio!

    Grazie anche a Gianluca e Anna Rita !

    RispondiElimina
  3. Il presidente ammazzato dalla massoneria è GARCIA MORENO, credo dichiarato Venerabile. In italiano si trova una sua sintetica biografia.
    Grazie,Paolo

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.