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giovedì 1 marzo 2012

"I criteri decisivi sono d'ordine obiettivo; essi si riferiscono alla natura e al contenuto dottrinale dei fatti presentati come provenienti da Dio". E noi aggiungiamo che è importante anche il contorno che circonda il fenomeno Medjugorie, chi gestisce questo fenomeno? LE SETTE PSEUDO CATTOLICHE PROTESTANTI...

La devozione alla Vergine sarà specialmente necessaria negli ultimi tempi
47. Ho detto che questo accadrà in modo particolare alla fine del mondo, e anzi presto, poiché l'Altissimo e la sua santa Madre devono formare dei grandi santi, i quali saranno così eccelsi in santità da superare la gran parte degli altri santi, come i cedri del Libano superano i piccoli arbusti. Così è stato rivelato a una santa persona, di cui il De Renty ha scritto la vita.
48. Queste grandi anime, piene di grazia e di zelo, saranno scelte per far fronte ai nemici di Dio, che fremeranno da ogni parte; esse saranno in modo speciale devote della Santa Vergine, rischiarate dalla sua luce, nutrite dal suo latte, guidate dal suo spirito, sostenute dal suo braccio, protette dal suo aiuto, in modo da poter combattere con una mano e costruire con l'altra. Con una mano combatteranno, rovesceranno, schiacceranno gli eretici con le loro eresie, gli scismatici con le loro divisioni, gli idolatri con i loro idoli, i peccatori con le loro empietà; con l'altra mano costruiranno il tempio del vero Salomone e la mistica città di Dio, cioè la Santa Vergine, chiamata dai santi Padri tempio di Salomone e città di Dio. Con le parole e l'esempio, condurranno tutti alla sua autentica devozione e ciò procurerà loro molti ma porterà loro anche molte vittorie e tanta gloria per Dio solo. E' ciò che Dio ha rivelato a san Vincenzo Ferreri, grande apostolo del suo secolo, come egli ha fatto capire in uno dei suoi scritti. E' quanto sembra aver predetto lo Spirito Santo nel Salmo 58; ecco i termini: "Sappiano che Dio domina in Giacobbe, fino ai confini della terra. Ritornano a sera e ringhiano come cani, per la città si aggirano, vagando in cerca di cibo". Questa città, intorno a cui si aggirano gli uomini alla fine del mondo per convertirsi e saziare la loro fame di giustizia, è la Vergine Santa, chiamata dallo Spirito Santo città e cittadella di Dio.
Gli apostoli negli ultimi tempi
55. Infine Dio vuole che la sua Madre santa sia oggi più conosciuta, più amata, più onorata che non lo fosse in passato. Ciò avverrà di sicuro se i veri credenti sapranno entrare, con la grazia e la luce dello Spirito Santo, in quella devozione interiore e perfetta che spiegherò loro in seguito. Allora vedranno chiaramente, nella misura consentita dalla fede, questa splendida stella del mare e - guidati da lei - arriveranno al porto sicuro, nonostante i pericoli delle tempeste e dei pirati; conosceranno gli splendori di questa regina e si metteranno totalmente al suo servizio, come suoi sudditi e schiavi d'amore; gusteranno le sue dolcezze e bontà materne, l'ameranno teneramente come suoi figli prediletti, scopriranno le misericordie di cui è ricolma e i bisogni che essi hanno del suo aiuto; a lei ricorreranno in ogni cosa, come alla loro cara avvocata e mediatrice presso Gesù Cristo; saranno convinti che ella è il mezzo più sicuro, più facile, più breve e più perfetto per andare a Gesù Cristo e si affideranno a lei corpo e anima, senza riserva, per appartenere in questo modo a Gesù Cristo.
56. Ma chi saranno questi servitori schiavi e figli di Maria? Saranno fuoco che brucia, ministri del Signore che porteranno ovunque il fuoco dell'amore divino. Saranno "come frecce in mano a un eroe", frecce acute nelle mani della potente Maria per colpire i suoi nemici. Saranno figli di Levi, ben purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e molto uniti a Dio, i quali porteranno l'oro dell'amore nel cuore, l'incenso della preghiera nello Spirito e la mirra della mortificazione nel corpo e saranno ovunque il buon odore di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli, mentre risulteranno odore di morte per i grandi, i ricchi e gli orgogliosi del mondo.
57. Saranno nubi tonanti e nuvole volanti nell'aria al più piccolo soffio dello Spirito Santo; senza attaccarsi a nulla, senza attaccarsi, senza meravigliarsi di nulla, senza mettersi in pena per nulla, spanderanno la pioggia della parola di Dio e della vita eterna; tuoneranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, colpiranno il demonio e i suoi seguaci, trafiggeranno da parte a parte, per la vita e per la morte, con la spada a due tagli della parola di Dio, tutti coloro ai quali saranno inviati da parte dell'Altissimo.
58. Saranno dei veri apostoli degli ultimi tempi, ai quali il Signore dei forti darà la parola e il vigore per operare meraviglie e riportare gloriose spoglie sui suoi nemici; riposeranno senza oro né argento e soprattutto senza preoccupazione, tra gli altri preti, religiosi e chierici; e tuttavia avranno le ali argentate della colomba, per volare al solo scopo di cercare la gloria di Dio e la salvezza delle anime, dove lo Spirito Santo li chiamerà; e nei luoghi dove avranno predicato, lasceranno dietro di essi unicamente l'oro della carità, che è il compimento di tutta la legge.
59. Infine dobbiamo sapere che saranno dei veri discepoli di Gesù Cristo, che camminano sulle orme della sua povertà, dell'umiltà, del disprezzo del mondo e della carità, insegnando la via stretta di Dio nella pura verità, seguendo il santo vangelo e non le massime del mondo, senza vivere in ansia né avere soggezione per nessuno, senza risparmiare, o farsi condizionare, o temere nessun mortale per potente che sia. Avranno nella loro bocca la spada a due tagli della parola di Dio; sulle loro spalle porteranno lo stendardo della Croce, segnato dal sangue, il crocifisso nella mano destra e la corona del Rosario nella sinistra, sul loro cuore i santi nomi di Gesù e di Maria, e in tutta la loro condotta si ispireranno alla semplicità e alla mortificazione di Gesù Cristo. Ecco i grandi uomini che verranno, ma che Maria farà sorgere per ordine dell'Altissimo, per estendere il suo impero su quello dei non credenti, dei pagani, dei musulmani. Ma quando e come avverrà questo? Dio solo lo sa, noi dobbiamo tacere, pregare, desiderare e attendere: "Ho sperato, ho sperato nel Signore"
 

 Come promesso inseriamo il documento di Frère Michel de la Sainte Tninité, che è uno dei massimi esperti di Mariologia e di Fatima, che il Gentilissimo Pascal ha suggerito nell'articolo precedente su Medjugorje. Speriamo che sia di utilità per comprendere meglio il fenomeno ambiguo che si svolge a Medjugorie da 25 anni. Chiaramente chi volesse dare la sua esperienza diretta, su questo tema è liberissimo di farlo e noi lo pubblicheremo. Tutti sono invitati a scrivere e a dire il loro pensiero, naturalmente senza offendere nessuno ed in particolar modo Dio; cerchiamo di non sbranarci tra di noi ma di restare uniti nel Signore. Chiaramente questa unità deve essere necessariamente fatta nella verità che è Gesù Cristo che come ha promesso ci renderà liberi. Liberi da cosa? Dal peccato che ci separa da Lui. Si presume che tutti noi, essendo cattolici, siamo amanti e devoti alla Santissima Vergine, difatti : "E' per mezzo di Maria che ha avuto inizio la salvezza del mondo ed è per mezzo di Maria che deve essere portata a compimento. Maria non è quasi apparsa durante la prima venuta di Gesù Cristo, affinché gli uomini - ancora poco istruiti e illuminati sulla persona del suo Figlio - non si allontanassero dalla verità, attaccandosi a lei in modo troppo forte, o grossolano; ciò che sarebbe potuto accadere se ella fosse stata conosciuta nelle meravigliose attrattive di cui l'Altissimo l'aveva ornata, anche nell'aspetto esteriore. Questo è talmente vero che san Dionigi l'Areopagita ci ha lasciato scritto che quando la vide l'avrebbe presa per una divinità, a causa delle misteriose attrattive e della sua bellezza senza pari, se la fede - nella quale era ben fermo - non gli avesse insegnato il contrario. Ma nella seconda venuta di Gesù Cristo, Maria deve essere conosciuta e rivelata dallo Spirito Santo, affinché per mezzo suo sia conosciuto, amato e servito Gesù Cristo. Ora infatti non sussistono più le ragioni che avevano determinato lo Spirito Santo a nascondere la sua Sposa durante la sua vita e a non rivelarla molto durante la prima predicazione del Vangelo (Monfort)".  
Ora nelle apparizioni di Medjugorje parecchie ombre si addensano sul fenomeno ed in questo articolo si porrà l'accento sul suo contorno e chi lo gestisce cioè, LE SETTE CARISMATICHE PROTESTANTI PENETRATE NELLA CHIESA GRAZIE ALL'OPERA NEFASTA DEL DIAVOLO, BEATAMENTE ACCOLTO DALLA GERACHIA DELLA CHIESA NELL'ULTIMO CONCILIO E CHE TANTI DANNI HA PORTATO E STA' PORTANDO NEL MONDO...

APPARIZIONI A MEDJUGORIE? Estratto da "APPARITIONS A MEDJUGORJE?"
di Frère Michel de la Sainte Tninité 
 (da uno studio pubblicato in fascicoli da «La Contre-Réforme catholique au XX siècle», dal Maggio 1984 al Giugno 1985)
    Frère Michel de la Sainte Trinité, noto esperto di Fatima su cui ha pubblicato diversi autorevoli volumi, ha condotto lo studio in oggetto sulle testimonianze dei "veggenti" di Medjugorje alla luce del dogma, basandosi sulle direttive ed esperienze tradizionali della Chiesa circa la valutazione dei fenomeni di questo tipo e, in particolare, ponendo gli avvenimenti jugoslavi a confronto con le apparizioni e i messaggi della Madonna a Fatima, che hanno ottenuto la debita autenticazione della Chiesa.
 Gli specialisti di teologia mistica ci forniscono numerosi criteri di discernimento chiari e precisi, che permettono di distinguere le manifestazioni divine autentiche da tutte le loro contraffazioni: sia che si tratti di imposture o di turbe psico-patologiche o di interventi demoniaci; questi tre elementi d'altronde combinano molto spesso in maniera inestricabile la loro azione al servizio dell'errore e del male.
       Non si tratta solamente di stabilire la salute fisica e il buon equilibrio psichico dei "veggenti" e nemmeno di indagare nella loro vita morale e spirituale. Questi criteri sono necessari, ma non sufficienti. Non è sufficiente dimostrare, secondo le regole della dinamica di gruppo, che i "veggenti" non sono sotto l'influenza di alcun leader, come sembra credere il Padre Slavko Barbaric o.f.m., giovane francescano di Medjugorje, che, grazie a questa unica constatazione, si ritiene autorizzato a concludere che si tratti di intervento celeste!
       
I criteri decisivi sono d'ordine obiettivo; essi si riferiscono alla natura e al contenuto dottrinale dei fatti presentati come provenienti da Dio. Questi sono criteri sicuri e prioritari, giacché né Dio né la Vergine Maria sono degli sconosciuti per la Chiesa. È per questo che «è sufficiente che un solo punto certo sia contraddetto in fatto di dogma [...] per potere affermare che chi parla non è inviato da Dio» (Poulain, Des Grâces d'oraison, Traité de théologie mystique, pag. 357, Parigi 1906. Cf. tutto quanto esposto sulle «Révélations et visions», p. 293-294). D'altra parte, Dio non suole intervenire in maniera straordinaria senza motivo evidente: se il messaggio ricevuto è banale e non fa che ripetere luoghi comuni o parole di apparizioni precedenti, esso è sospetto.
       Ricordiamoci, inoltre, che se una «apparizione» autentica deve essere vera, buona e degna di Dio in ogni sua parte,
un'«apparizione» illusoria o diabolica, al contrario, non è mai interamente malvagia. L'inganno va a volte molto lontano e la contraffazione può presentare delle somiglianze notevoli con le manifestazioni divine autentiche. La storia della Chiesa ce ne fornisce esempi famosi. Tale fu nel XVI secolo quella di una certa Madeleine de la Croix, francescana di Cordova, votata fin dall'infanzia al demonio, che, per trentotto anni, trasse in inganno i più grandi teologi, i Vescovi, i Cardinali dando tutte le apparenze di un'anima dotata di carismi straordinari (Poulain, op. cit. p. 336). L'esempio di Nicole Tavernier, a Parigi, durante i guai della Lega (l'associazione dei cattolici di Francia nel XVI secolo -n.d.r.-), può essere forse ancora più stupefacente. «Ella aveva la reputazione di essere una santa e di operare miracoli. Di fatto, ella prediceva l'avvenire, aveva delle estasi, delle visioni e rivelazioni e compiva degli incontestabili prodigi. Digiunava e parlava senza posa della necessità di fare penitenza per uscire dalle condizioni in cui ci si trovava. Essa annunciava che, se ci si fosse pentiti dei propri peccati, si sarebbe vista la fine delle calamità pubbliche. Dietro suo incitamento, la gente si confessava e comunicava. In diverse città della Francia, si ordinarono perfino delle processioni. Ed ella stessa ne fece fare una a Parigi alla quale assistette il Parlamento accompagnato dalla Corte e da un gran numero di cittadini. Ma presto la beata Acarie riuscì a smascherarla, dimostrando che il demonio era l'autore di tutto quanto in essa si vedeva di straordinario e che egli sapeva perdere un po' per guadagnare molto» (J.-B. Boucher, Madame Acarie, Parigi 1982; citata da H. Bremond, Histoire du sentimente religieux, tomo II, p. 69-71).
       Ciò significa che nel dominio dei fenomeni soprannaturali straordinari, la potenza del demonio è immensa. Con il permesso di Dio, egli ha il potere di apparire sotto le sembianze di «Angelo di luce» e persino di apparire sotto l'aspetto esterno di Nostro Signore o della Vergine Maria, come fece a Lourdes davanti ad una cinquantina di "veggenti" dopo il ciclo di apparizioni a Bernardette (cf. Mons. L. Cristiani, Presenza di Satana nel mondo moderno, Ed. France-Empire, 1960, cap. "Le diavolerie di Lourdes", pagg. 59-91). Ed egli può allora operare tutti i tipi di prodigi e di inganni: estasi, levitazioni, fenomeni luminosi, rumori insoliti, predizioni, parlare in lingue, senza omettere i discorsi pii e gli inviti all'ascesi più rigorosa. Le concessioni alla verità e al bene non gli costano niente purché, a lungo andare, gli riesca di insinuare qualche errore nocivo alle anime e pericoloso per la Chiesa.


INTRODUZIONE
 Di Don Giorgio Maffei
                                                    LA SETTA CARISMATICA
"Se, per esempio, quando si raduna tutta la comunità, tutti parlassero con il dono delle lingue e sopraggiungessero dei non iniziati o non credenti, non direbbero forse che siete dei pazzi"?   
San Paolo Apostolo (Cfr. Prima Lettera ai Corinzi, XIV, 23).

Si è largamente diffuso tra i cattolici questo Movimento, seguito da molti fedeli di indiscutibile serietà e bontà. Si prega, c'è sentita de­vozione alla Madonna ed ai Santi, oltre che a Nostro Signore Gesù Cri­sto, s'intende. C'è rispetto per il sacerdote e per la Gerarchia; spirito di carità, di fraternità, ed anche di sacrificio. Si direbbe, a prima vista, un movimento buono. Eppure, ad un osservatore attento ed esperto, non sfugge qualche anomalia e stranezza in netta opposizione con l'auten­tica religiosità e pietà cristiana, tanto da suscitare non poche perplessi­tà, e fino a doverne dare un giudizio completamente negativo, non per il buono che c'è, ma per il male che guasta anche quello che c'è di buono.
Ne esporremo i maggiori difetti; non i semplici difetti che quasi inevitabilmente si trovano quaggiù più o meno in tutte le cose, dato che quaggiù la perfezione è assai difficile, ma i difetti che toccano l'es­senziale della vera ortodossia religiosa e sono inammissibili in un Movimento sedicente cattolico, specialmente se non c'è alcuna vo­lontà di eliminarli, ma se ne fa anzi un sistema ed una regola.
E dunque, ci chiediamo: un movimento che nega e rifiuta i carismi essenziali della Religione, almeno alcuni, non può chiamarsi movimento carismatico, ma, caso mai, anti-carismatico; e non si può dire che ci sia Rinnovamento nello Spirito, ma piuttosto deterioramento? Per cui bi­sogna aprire bene gli occhi per non essere trascinati ingenuamente in un inganno, che sarebbe molto dannoso allo spirito.
Dobbiamo però premettere e riconoscere che non tutti i gruppi, come non tutti i singoli aderenti al Movimento, hanno tutti i difetti che elencheremo, o li hanno nello-stesso grado; vi sono alcuni più moderati e ve ne sono altri spinti fino all'esaltazione ed al fanatismo, nei quali si nota chiaramente lo spirito ingannatore del demonio, scam­biato per Spirito Santo.
Ma, comunque, il pericolo sussiste anche per quelli più moderati, se non se ne tireranno fuori al più presto
PRINCIPALI DIFETTI:

1° Ricerca morbosa di fatti straordinari: miracoli, visioni, segni dal Cielo, ecc...

La curiosità umana si sente molto attratta da questi fenomeni, ed è un po' naturale che ci siano queste tendenze nell'uomo. Ma, peraltro, bisogna dominarle, anzi respingerle, perché in opposizione alla fede e all'umiltà. La vera fede non va in cerca di queste cose, ma crede senza vedere, lasciando a Dio l'iniziativa di manifestarsi, se lo vorrà.
Non è detto che sia proibito frequentare persone o luoghi dalle qua­li o nei quali si è udito verificarsi fatti soprannaturali; anzi, siccome ce ne sono realmente, è cosa da farsi, con prudenza e moderazione, per­ché, se il Signore ritiene di manifestarsi in quei luoghi, o attraverso quelle persone, non lo fa solo per quelle, ma per tutti.
Tuttavia, in questi gruppi "carismatici" le "manifestazioni" non solo sono desiderate, non solo sono cercate, bensì pure provocate con riti che hanno tutto il sapore della magia. Dopo la recita del Santo Rosario, seguono preghiere spontanee, con parole strampalate (la co­siddetta glossolalia ), versi scomposti, gesti e atteggiamenti strani, accompagnati da musiche tut­t'altro che reli­giose, con stru­menti da jazz­ band, il tutto allo scopo di produrre in sè stessi un interio­re inebriamento,una
autosuggestione ed un'esaltazione che essi chiamano
"effusione dello Spirito Santo", mentre altro non è che delirio frenetico e farneticante. In alcuni casi, si giunge fino al parossismo, con danze, con abbracci e baci tra uomini, donne, preti, frati e suore, promiscuamente. Chiunque sia retto di cuore e sano di mente, giudichi se può chiamarsi pietà cristiana tutto questo. Ricordiamo le parole del Signore: "Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione [...]. Vi diranno: "Eccolo la! Eccolo qua "! Non andateci! Non seguiteli.
La vera pietà evita qualsiasi singolarità, fosse anche il semplice alzare o allargare le braccia alla recita del Pater noster durante la Santa Messa, gestualità riservata al celebrante, ma fuori luogo per gli altri. E che dire dell'uso di abbracciarsi e baciarsi tra uomini donne e con­sacrati? Sia pure del tutto castamente, spesso anche più volte nello stesso giorno, è senza dubbio esagerato e imprudente. Gesù, Nostro Signore, non ha mai dato questo esempio. Anche se San Paolo ha detto "Salutatevi col bacio santo", non così va interpretato questo passo. I Santi, che hanno avuto visioni, vere s'intende, non le hanno mai provocate;questo sarebbe del tutto in opposizione alla santità, e poi non sarebbero neppure state visioni vere.
Ma nemmeno le hanno cercate, e neppure desiderate, ma anzi, quando le hanno avute, non vi hanno nemmeno creduto subito, sia per umiltà che per prudenza. II primo atto è stato quasi quello di respingerle, di farsi il segno della Croce, di gettare acqua benedetta, e di confidarsi col confessore, prudente ed esperto s'intende, per non cadere nel tranello del demonio. Questo è press'a poco l'atteggiamento che ognuno do­vrebbe tenere qualora fosse favo­rito da fatti e da doni soprannatu­rali. I sedicenti "carismatici " fanno invece tutto il contrario .Vedono" segni di vario genere, "sentono" profumi, "odono" suoni o voci particolari, e non hanno alcun dubbio trattarsi di segni celesti.
Guai, anzi, a contraddirli, sia pure con prudenza e delicatez­za, per aprire loro gli occhi. Cre­dono che sia peccato contro la fede, ed invece è proprio contro la fede il loro atteggiamento.
C'è, all'opposto, un atteggiamento pure sbagliato e dettato dalla su­perbia: quello di molti, anche fra i consacrati, che non ammettono ir, alcun modo le manifestazioni soprannaturali, e respingono qualsiasi notizia del genere senza punto scomodarsi per indagare e accertarsi sulk realtà dei fatti, specialmente di quelli che sono realmente autentici. At­teggiamento superbo e imprudente, punito col fatto che, mentre respin­gono la Verità e la Luce, sono condiscendenti proprio verso questi falsi carismatici. E' proprio vero che delle volte gli estremi si toccano.

Sentimentalismo, non vera religiosità.
La religiosità di questi pseudocarismatici consiste per lo più in atti esteriori intesi ad esprimere sentimenti del tutto umani, ed a provare emozioni sensibili, più che ad elevare lo spirito a Dio. Molta e prolungata preghiera vocale, canti sentimentali i cui testi sembrano avere qual­cosa di sacro, e sono invece profani e lascivi, specialmente quando sono accompagnati da chitarre, che hanno lo scopo-di divertire più che di santificare.
Le cose vanno peggio allorché si uniscono gesti, atteggiamenti, posi­zioni del corpo che non hanno niente in comune con la pietà cristiana.
In molti gruppi più spinti ed esaltati, i riti fatti alla presenza del SS.mo Sacramento sono blasfemi, come lo stare sdraiati per terra, in promiscuità di sesso, sonnec­chiando, o peggio, e questo chiamandolo "adorazione".
Non c' e bisogno, però, di arrivare a que­sti eccessi per riprova­re il Movimento tutt'al­tro che carismatico. Lo Spirito Santo non lo si deve invocare con quei canti, gesti e musiche profane, bensì con la re­cita del Veni Creator e delle preghiere tradi­zionali della Santa Madre Chiesa, ma soprattutto con la sincerità e con la semplicità del cuore, che evita ogni singolarità ed esibizione esteriore.
Lo Spirito Santo è spirito, non sensazione; la Sua azione nelle anime è spirituale, non sensibile. L'unico effetto sensibile prodotto nelle anime dallo Spirito Santo - effetto però sempre soprannaturale e unicamente Suo purissimo dono - è costituito dalle consolazioni dette, appunto, "sensibi­li", provate dai principianti nella vita spirituale nella loro conversione dal mondo a Dio, con una gioia interiore che cancella tutte le altre gioie della vita.
Consolazioni che i sedicenti "carismatici" non hanno mai provato, perché se le avessero provate, non andrebbero in cerca di emozioni sensi­bili ed umane, incomparabilmente inferiori ed assolutamente incapaci di attirare la volontà verso la via stretta della Croce e della perfezione cristiana. Inoltre, la vera religiosità, non è fatta soltanto di preghiera vocale e di canti, di
convegni e di viaggi, ma anche di istruzione e di sforzo interiore per correggersi, per migliorarsi e per conoscere la volontà di Dio con profonde meditazioni e riflessioni sui libri di spiritualità e gui­da alla virtù. Esattamente ciò che è completamente trascurato dagli adepti di questa setta. Gli unici libri che leggono sono quelli che parla­no del loro Movimento e dei "miracoli" che vi si compiono. Riguardo al resto, cioè all'essenza della religiosità, pretendono di avere la scien­za infusa e, per essere guidati dallo Spirito Santo, sarebbe sufficiente fare quello che fanno, cioè cantare, pregare insieme e radunarsi insie­me per costringere il Divino Spirito ad effondersi su di loro.
Hanno, sì, rispetto e venerazione per il sacerdote; se ne incontrano uno serio e di pietà, se ne entusiasmano e lo vorrebbero con loro. Ma quando si accorgono che non ha visioni e non fa miracoli, soprattutto se non ha le loro stesse idee, né par­tecipa ai loro riti, peggio poi se non ne parla favorevol­mente, delusi, lo abbandonano.
Come si è detto, non tutti si comportano così;
molti conservano le buone tradizioni e la pietà che hanno appreso in passato, prima di seguire il Movimento. Diversi poi sono solo frequentatori occasionali e non sono stati inquinati dalle storture ivi riscontrate. Ma bisogna che prima o poi si accorgano di non trovarsi nell'autentica ortodossia cattolica.

3° Studio di mettersi in vista
C'è poca umiltà evangelica.Già la ricerca dello straordinario, del miracolo non solo negli altri,ma anche in se stessi, oltre che opporsi alla fede, è in opposizione al­l'umiltà. L'umile non si ritiene degno di fare miracoli, di aver visioni celesti e di possedere carismi eccezionali, che Dio concede raramente anche ai Suoi Santi. Tutti i sedicenti "carismatici" li cercano, senza chiedersi se ne sono o se non ne sono degni. La loro reazione, poi, quan­do vengono contraddetti, è tutt'altro che umile, ma per lo meno carica di disappunto.I miracoli essi non si limitano a pretenderli, a cercarli, a provocarli (come se si potessero produrre coi loro artifici), non si limitano a pren­derli subito e senz'altro per veri; non si limitano "solo" a questo, che è già contrario alla volontà dell'umiltà, ma si premurano anche di farlo sapere agli altri, raccontando per filo e per segno tutto lo svolgersi del fatto "soprannaturale" e"miracoloso". Questo ogni volta che certi fe­nomeni sembrano verificarsi o si verificano realmente. Perché, infatti, o per suggestione, o per opera del demonio, possono anche prodursi sul serio fenomeni non spiegabili nella sfera del naturale.Tutti, o quasi tutti gli aderenti alla setta hanno avuto (cioè, dicono di aver avuto) qualche visione, o hanno assistito a qualche segno celeste, oppure hanno percepito profumi, talora da essi stessi emanati. E come ci tengono a raccontarli, come pure i sacrifici, i digiuni , vantandosene e umiliando molti che più di loro e con più retta intenzione di loro vorreb­bero farli, ma che per ragioni di salute, di lavoro, o d'altro - anche talvol­ta di carità - ne sono impediti.Non ricordano le parole del Signore, che invita, sì, a fare penitenza, quella che è possibile fare, ma che dice di non "suonare la tromba" per farsi notare, ma anzi, di farlo nascostamente non solo agli occhi degli uomini: "Quando digiuni, profumati la testa e lavati la faccia, affinché il tuo digiuno sia noto non agli uomini, ma al tuo Padre Celeste, che sta nel segreto (del tuo cuore), e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" 5. Bisogna nasconderlo per­fino a se stessi, cioè neppure compiacersene, perché è per grazia di Dio, e non per propria bravura che lo si è fatto: "Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra " 6. Lo stesso titolo di "carismatici" che si sono dati, è un titolo presuntuoso che dimostra semmai proprio il contra­rio, come colui che dicesse di essere santo, con ciò stesso dimostrerebbe di non esserlo. I presupposti dei carismi straordinari sono i carismi ordi­nari: la carità, la fede, l'umiltà, il nascondimento interiore che cerca di rimanere nel­l'ombra e sco­nosciuto, il patire e l'esse­re disprezzati soprattutto per la bontà e per la' virtù cristiana. A questi esorta San Paolo quando dice: "Cercate i carismi migliori ". A Dall'esaltazione verrà la guarigione?A questi alludeva l'Apostolo, non al dono dei miracoli delle profezie, delle lingue, ecc..., che vengono dopo i primi, e non sono come essi indispen­sabili. Saranno utili certamente al bene delle anime, ma bisogna lasciare a Dio l'iniziativa di concederli, a chi vuole, come vuole, quando vuole, finchè vuole e se vuole.
 

4° Promiscuità e permissivismo sessuale
E' la principale, se non l'unica, spiegazione del grande successo che il Movimento ha fra i giovani, la maggior parte dei quali mai frequenta la chiesa ed i Sacramenti, ma che, in occasione degli alle­gri raduni, non manca di farsi vivo.
Portano con se chitarre e se la spassano coi loro canti sentimentali. Nulla di strano che ci possano essere dei giovani, ma sono sempre stati mescolati a tutti gli altri adulti, anziani e bambini. Qui no Qui i ragazzi e le ragazze fanno una cosa a parte; arrivano insieme stanno insieme e ripartono insie­me . Non si vogliono notare atteg­giamenti sconvenienti, e non si vuole nemmeno pensare che ne abbiano in privato, eccetto qual­che lascività e facili contatti. Tut­tavia, ammesso e con concesso che non vi sia alcuna malizia nel fare stare sempre insieme i giova­ni in promiscuità di sesso; ipotizzando la loro assoluta purez­za di cuore, rimane sempre im­prudente per loro, e poco edifi­cante per gli "altri" il compor­tamento in discorso. Gli "altri" di cui stiamo parlando sono quelli che non fanno abitudinariamente parte del gruppo e che potrebbero, a ragione, restar scandalizzati da un simile comportamento .Quelli che ne fanno parte sempre oramai non ci badano, avendo coltivato uno spirito modernista e libertino .Gli stessi genitori che aderiscono al Movimento sono molto per­missivi verso i loro figliuoli e figliuole . Gli altri genitori, che lasciano andare figlie e figli a questi raduni, se non sono permissivi, sono peraltro molto ingenui, come nel lasciarli andare da soli alle "riunioni" ed alle gite parrocchiali, od ai cosid­dètti "campi scuola", o ad altri incontri organizzati da parroci senza scrupoli. Purtroppo, certo, questa prassi riprovevole non è solo del Rin­novamento nello Spirito. è un facile sistema usato da parroci e sa­cerdoti male formati per riempire le loro chiese, i loro "oratori" e le sale parrocchiali di giovani, che si vogliono educare facendoli pas­sare per la via larga della perdizione, anziché per quella stretta della salvezza . Tuttavia, anche se la corruzione ha raggiunto perfino monasteri ed eremi (aperti ormai a tutti i giovani in cerca di avventura) sarà sempre cosa biasimevole, sufficiente da sola a tener lontani i giovani (maschi e femmine) che desiderano impegnarsi seriamente e sinceramente nella Via di Dio, il consentire comportamenti tanto sconvenienti quanto, im­plicitamente, desacralizzanti.
Nelle assemblee presiedu­te da sacerdoti, talvolta avven­gono "miracoli", o sono "caccia­ti" dei demoni. Alcuni sacerdoti si sono per questo fatta una fama'. Di solito, durante la celebrazione della Messa, preannunciano il ge­nere di "miracolo" che sta per ve­rificarsi, soprattutto o soltanto guarigioni. E così avviene.
Che dire, dopo l'esposizione dei gravi difetti riscontrati in seno a questo Movimento? S'impone la necessità di fare alcune considerazioni riguardanti appunto i miracoli, specialmente la loro ori­gine ed il loro scopo .I miracoli possono venire da Dio, o da altre forze occulte preternaturali, che da Dio ricevono il consenso di agire10. In poche pa­role, possono venire o da Dio o da un demone. Però, solo quelli di Dio sono veri miracoli; quelli del demonio sono certamente fenomeni non normali, che l'uomo e le forze della natura non sono capaci di compie­re. Tuttavia, non sono veri miracoli, ma pseudomiracoli, cioè sono sem­pre satanici per la forza che agisce . Sì, il demonio, per giusta disposizione di Dio e sempre col Suo permesso, ha poteri e capacità di agire sulle forze della natura com­piendo, o facendo compiere, fatti prodigiosi che hanno tutto l'aspetto di miracoli. Può agire sui corpi, sugli oggetti, produrre cambiamenti, sparizioni o apparizioni di cose che prima non
c'erano. Talora provo­care anche sciagure, fenomeni atmosferici e tellurici, ecc..., imitando Dio e meglio ingannando i Suoi servitori. Pensiamo a Simon Mago che, con l'aiuto del demonio, si sollevava a parecchi metri dal suolo, per far vedere ai suoi spettatori che anche lui, come Gesù, era capace di salire al Cielo". E non si trattava di produrre suggestioni e illusioni negli astanti se, per le preghiere di San Pietro, le forze che lo sostenevano vennero meno, ed egli precipitò al suolo .Altre volte si tratta solo di suggestione, in una maniera però a noi sconosciuta. Così sono molti prodigi operati da prestigiatori, pratica­mente impossibili e`dove é chiaro che non può arrivare il trucco .Quelli che compiono tali prodigi non sono sante persone, ma impostori, avventurieri, ciarlatani, mercanti e viziosi che, per averne lucro e successo, hanno venduto al demonio la loro anima. I fatti prodigiosi, poi, sono semplici giochi, atti a suscitare la curiosità della gente, a farla divertire, senz'altra utilità che quella di dare spettacolo. Delle volte, tuttavia i prodigi in questione servono per fare del male come nel caso dei MALEFICI, che sono un'indubbia realtà.Non così sono i miracoli di Gesù e dei Santi. Dio non opera mai oziosamente e per trastullo, ma sempre per un fine superiore: per affer­mare la Sua Divinità, per manifestare la Sua benevolenza verso qual­cuno, o per accreditare qualche verità rivelata. Sempre a fin di bene, raramente per castigare, ma anche in questi casi per ammonire, per ri­chiamare e per mostrare in maniera sensibile le gravi conseguenze del peccato .E non c'è davvero ricerca di successo o di lucro. I miracolati non guariscono solo per qualche tempo, ma definitivamente, né miraco­li sono soltanto le guarigioni .I "miracoli" compiuti dai sedicenti "carismatici" non sono prodigi diabolici: hanno, almeno oggettivamente, il fine buono, di guarire da qualche malattia, o di liberare da un demonio, fatti in un'atmosfera di preghiera e di religiosità, invocando il Nome del Signore, non a fine di lucro, ne, vorremmo almeno sperare, di successo. Ma non ci sentiamo nemmeno di classificarli tra i miracoli veri e propri, compiuti da Dio e per fini da Esso voluti.
Dio compie il miracolo per manifestare la santità di una persona, per premiare la fede, per approvare un'opera e comprovarne la bontà. Però, il miracolo da solo, anche se viene da Dio, non è sufficiente ad approvare un'opera ed a comprovarne la bontà. Occorrono alcuni altri elementi indispensabili a dare valore comprovante al miracolo: in primo luogo la santità della vita, almeno quella ordinaria, comune a tutti, e la purezza ortodossa dell'insegnamento e della religiosità. Se manca uno di questi due elementi, non si può accettare il miracolo come segno dell'approvazione di Dio. La Chiesa stessa, per la canonizzazione dei Santi, non si accontenta dei miracoli da essi compiuti in vita od in morte; esige anche la pratica costante delle virtù eroiche e l'assoluta assenza di errori dottrinali . In Gesù, Nostro Signore, oltre alla potenza del miracolo, c'era anche la straordinaria ed unca santità della vita; c'era l'altissima e perfettissima dottrina. C'erano poi le profezie che parlavano di Lui... C'erano in abbondan­za gli elementi per dimo­strare inequivocabilmente la Sua Divinità. I Suoi mi­racoli erano strepitosi e di indubitabile origine divina; eppure anche in Lui, alme­no alcuni dei miracoli, da soli, non sarebbero stati sufficientemente probatori. Erano probatori della Sua Divinità perché, come è detto dopo il miracolo del­la guarigione del sordomu­to, "ha fatto bene ogni cosa" . Ma quando i farisei accusavano Gesù di cacciare i demoni con l'aiuto di Belzebul, principe dei demoni, non dicevano una cosa assolutamente impossibile per se stessa; era impossibile in Gesù, per­ché evidente era la ,falsità dell'accusa che Egli fosse un peccatore e perciò d'accordo con Belzebul . Ma se un mago riuscisse a cacciare un demonio, di lui sì che si potrebbe dire che l'ha cacciato con l'aiuto di Satana. Il demonio ha potere di fare anche questo. E' un mentitore e lavora sempre per fare il male. Ma non sempre lo fa direttamente; spesso lo fa cominciando col fingere di fare del bene. E' intelligente e furbo e, all'occorrenza, può anche dire la verità, può fare "miraco­li", può cacciare demoni, magari facendoli entrare in qualcun al­tro che si presta al suo gioco, eventualmente in qualcuno che fa parte della stessa setta da lui suscitata e dominata .Questi "miracoli" del demonio sono, diciamo così, più "raffinati" di quelli accennati prima. Si direbbero una via di mezzo tra quelli del demonio e quelli di Dio, e sono più ingannevoli. Chi li compie, li compie in Nome di Gesù Cristo, ma "compierli in nome di Gesù Cri­sto" non significa farlo semplicemente invocando il suo SS.mo Nome, bensì pure con la santità della vita conforme alla Sua Volontà. Lo stes­so che "pregare nel Nome di Gesù Cristo" non significa farlo sempli­cemente con la bocca, ma anche col cuore e con la vita. Ha detto, infat­ti, il Signore: "Non tutti quelli che mi dicono Signore, Signore, entre­ranno nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio. Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo Nome? E non abbiamo noi nel tuo Nome cacciato demoni? E non abbiamo noi nel tuo Nome fatto molti miracoli"? Ma io risponderò loro: "Ritiratevi da me voi tutti operatori di iniquità"13. Parole che fanno pensare, perché il Signore parla di miracoli, di profe­zie, di cacciata dei demoni, tutto fatto nel Suo Nome. Eppure non a Lui gradito, perché fatto da "operatori di iniquità ". Può darsi che il Signo­re, essendo impegnato il Suo Nome, e con fede, faccia anche il miraco­lo richiesto. Ma, come non è sufficiente che sia invocato il Suo Nome perché il miracolo abbia forza comprovante la bontà di un'opera, così neppure è sufficiente la sola stessa fede. Dice, infatti San Paolo: "Quan­d'io parlassi le lingue degli uomini e degli Angeli, se non ho la carità, sono come un bronzo che suona [...]. E quando avessi la profezia e conoscessi tutti i misteri ed ogni scienza, e quando avessi tutta la fede, fino a trasportare le montagne, se non ho la carità, sono un niente" Occorre quindi anche la carità . Ma non pensiamo che la carità consista nel dire belle parole, nel mostrarsi gentili, nel fare elemosine, o qualsiasi altra opera buona este­riore, perché l'Apostolo continua dicendo: "E quando distribuissi ogni mio avere per sovvenire i poveri, e sacrificassi il mio corpo (fino) ad essere bruciato (per giovare ad altri); se non ho la carità, nulla mi giova" I'. La carità è la vita conforme alla volontà di Dio, modellata su quella di Nostro Signore Gesù Cristo e su quella dei Santi che lo hanno imitato nelle virtù evangeliche, come le hanno sempre insegnate i maestri di spiritualità della Chiesa . II Signore, poco prima di proclamare l'inaccettabilità dei miracoli compiuti dagli "operatori di iniquità ", aveva messo in guardia i disce­poli dai falsi profeti, indicando i segni per riconoscerli: "Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi vestiti da pecore, ma di dentro sono lupi rapaci. Li conoscerete dai loro frutti" 16. Non, dunque, dalle pro­fezie, non dai miracoli che fanno in Nome Suo, non perché cacciano i demoni, ma "dai loro frutti ". Dalle loro opere si riconoscono. Questo è il criterio per giudicare della bontà di un'opera e della credibilità di chi si autoproclama pos­sessore di carismi straor­dinari . Ora, i "miracoli" compiuti durante le grandi manifestazioni "carismatiche" bisogna inquadrarli nel contesto aberrante a cui si è ac­cennato. Potrà sembrare e s a g e r a t o l'accostamento delle espressioni evangeliche di biasimo e di condan­na agli animatori di quel Movimento e agli auto­ri di quei fatti prodigio­si. Sono sacerdoti, anche Vescovi, e talvolta persino Cardinali ",che riteniamo con buone intenzioni, gente da bene, non animata da venalità, almeno nell'apparenza sincera... Come si possono clas­sificare e chiamare "lupi rapaci", "mercenari", "falsi profeti", e "operatori di iniquità", dire che non abbiano la carità, quando invece tutta la loro opera sembra volta all'amore del prossimo, a fargli del bene, a liberarlo dal dolore,con uno sfondo di religioso amor di Dio?Diciamo, senza volerci riferire ad alcuno in particolare e senza giu­dicare nessuno nell'intimo della sua coscienza, che quegli aggettivi nel Vangelo non hanno lo stessissimo significato che hanno nella vita co­mune e materiale. Essere "lupi rapaci" in senso evangelico non signi­fica essere necessariamente spargitori di sangue, o depredatori di beni altrui. Chi rovina le anime anche promettendo loro beni e van­taggi umani che il Signore non ha promesso ai Suoi discepoli, quello - è Sant'Agostino che lo dice - è un lupo rapace, perché conduce le anime per una strada che porta alla rovina, o per lo meno a grave danno, non alla salvezza .Se lui non ha volontà di "sbranare" le anime, ce l'ha il demonio, e noi dobbiamo stare attenti a non renderci suoi servitori e complici con insegnamenti e pratiche erronee. Essere "mercenari" nel servizio di Dio e delle anime non significa esclusivamente operare il bene solo per lucro; lo si è anche quando si cerca se stessi, la propria affermazione e soddisfazione, il successo e gli applausi degli uomini. Essere "falsi profeti " non significa soltanto predire cose sbagliate non suggerite dal­lo Spirito Santo, ma.significa anche insegnare e praticare l'errore con apparenza di bene e di verità; non ci sarebbe altrimenti bisogno che il Signore ci mettesse in guardia: "Guardatevi dai falsi profeti".Non solo praticare e insegnare l'errore è sbagliato, ma anche tolle­rarlo e approvarlo negli altri. Non ci consta che la massa degli adepti rimanga edificata dal comportamento aberrante che tiene durante le pre­ghiere ed i "riti" carismatici. Oltre che dall'eccessiva libertà concessa ai giovani d'ambo i sessi di stare insieme col pretesto di un amore che non è cristiano, ma sentimentale e passionale, e che apre la via al pec­cato .La carità, poi, l'abbiamo già detto, non sta nel "parlare la lingua degli Angeli ", nel "darsi alle fiamme per giovare a qualcuno ", nella 'fede che trasporta le montagne", nel dire "Signore, Signore", cioè nel fare lunghe preghiere, nel 'fare profezie, miracoli e cacciar demoni nel nome di Gesù “.E’ difficile definire esattamente de in poche parole la supereminente carità evangelica, ma certo è fatta di umiltà, di semplicità, di nascondimento, di verità, di fuga da ogni esibizionismo e pubblicità. Non basta la probità della vita ed una certa umanità; anche tra i testimoni di Geova c'è onestà civica, si vogliono bene, si fanno e fanno del bene... Anche tra i, massoni. Eppure... Se, dunque, si ve­rificano fatti prodi­giosi in seno a questo Movimen­to, poiché servono a confermare l'er­rore e a diffonder­lo, non possono attribuirsi a forze buone e non pos­sono sono venire da Dio. Ma, se anche,per ipotesi, venis­sero da Dio perché compiuti nel Suo Nome - e Dio, quando fosse impegnato il Suo SS.mo Nome, potrebbe intervenire e fare il miracolo richiesto, benché "contro la sua volontà" - non potrebbe ugualmente essere accettato come prova della bontà di quel movimento e di tutte le cose aberranti che vi si fanno, perché il criterio per riconoscere la bontà di una persona, o di un Movimento con caratteri morali e spirituali, come si è detto, non sono i miracoli, nemmeno se compiuti nel Nome del Signore, bensì i frutti e le opere, che debbono essere conformi alla volontà di Dio e alla millenaria pras­si della Chiesa e dei suoi Santi. Le manifestazioni di "pietà" dei "cari­smatici" non sono tali .Il Movimento cosiddetto "carismatico", che abusa di questo termine, con ben altro significato, per definire presuntuosamente se stesso, peccando di superbia, come se pretendesse chiamarsi "Movimento dei Santi", e proprio con ciò stesso dimostrando di non essere né santo, né carismatico, sembra piuttosto una ramificazione del modernismo. La più insidiosa eresia di tutti i tempi, che si direbbe essere 1`eresia per­fetta". Ciò sia perché compiuta con estrema sottigliezza mimetizzando di bene, di fraternità, ed anche di pietà, di religiosità, e di spiritualità ogni cosa, sia perché non si è posta come le altre eresie fuori dalla Chiesa, ma vi opera al suo interno, con la generale condiscendenza del clero e della Gerarchia ecclesiastica. Come un tumore maligno che rode di den­tro l'organismo senza che l'ammalato avverta alcun dolore, e se anche uno dei pochi medici esperti gli dicesse che è affetto da una gravissima malattia mortale, non gli crederebbe e affermerebbe con convinzione ostinata di star bene e di godere ottima salute .E' perciò molto difficile intavolare un discorso con gli aderenti al Movimento al fine di persuaderli che la vera pietà cristiana e l'autenti­ca devozione è diversa da quella ivi praticata, anche se ci sono molte somiglianze ed affinità, che però servono solo a rendere più sottile l'in­ganno. Specialmente i più esaltati sono tenacemente radicati nelle loro convinzioni, dalle quali non si smuovono, anzi, sono talora suscettibili e reagiscono con stizza. Il loro fanatismo ed anche l'insistente aggres­sività per propagandare il loro Movimento li porta ad un gemellaggio, ciascuno nel proprio ordine, con i Testimoni di Geova. Come quelli pretendono di essere i Testimoni di Dio Padre ("Geova"), questi pre­tendono di essere i Testimoni dello Spirito Santo; gli uni e gli altri non sono né l'uno né l'altro.
 

 Per concludere, ripetiamo quanto detto all'inizio: i vari gruppi non sono tutti uguali, ma c'è una gamma che va dai più fanatici ai più mo­derati. Così è anche tra i singoli. Le riunioni di quelli che si definiscono col titolo di "carismatici", negli oratori, o anche nelle chiese, o in locali privati, ove gl'intervenuti si "drogano" spiritualmente con mani alzate, visi ieratici, urla, gesti, atteggiamenti e"musiche" che sono piuttosto rumori per favorire l'autosuggestione ed andare in un trance parossi­stico sfociante in danze, schiamazzi, abbracci, talora con pronuncia mento di "profezie" e frasi in lingue sconosciute ed altre stregonerie che essi chiamano "effusione dello Spirito Santo", sono riunioni sataniche da condannare senza mezzi termini .Le riunioni di quelli che definiscono il loro Movimento con l'espressioni più modesta di "Rinnovamento nello Spirito", sono meno spine delle suddette. Tuttavia, anche se in una forma più blanda e modera si riscontrano anche le stesse anomalie e si riscontrano anche le stesse anomalie strampalerie che mescolano la Religione con riti ed atteggiamenti che hanno il sapore della magia . Gravissima, poi,  la libera ed incontrollata promiscuità dei giovani d'ambo i sessi. Pure questi gruppi sono da condannare, anche se vi si dovessero compiere "miracoli" e vi tengono bei discorsi.Purtroppo, il Movimento si è talmente diffuso, che non vi è ormai più ambiente che non ne sia infestato. Gruppi più o meno numerosi s'incontrano un po' dappertutto, specialmente dove c'è maggiore fama di miracoli, di apparizioni celesti, visioni, segni prodigiosi che solleticano la curiosità e la voglia incontenibile dello straordinario.
I fatti soprannaturali possono essere autentici o dati per premiare la fedeltà degl'intervenuti, come nelle "apparizioni" di Medjugorje, c Montichiari ecc..., od anche nei Santuari tradizionali, ma dove arrivano questi gruppi, guastano il raccoglimento e la preghiera di quelli chi ancora conservano sana la loro religiosità. S'impiantano ed impongo i loro modi (sono riconoscibili dalle braccia tenute alzate) coi loro canti sentimentali e musiche con chitarre. Forse ci saranno dei gruppo non solo più moderati, ma che respingono le anormalità e le deviazioni pietistiche dei precedenti, però non fuori dal pericolo di essere trascinati dagli altri, del cui Movimento generale fanno parte. Chi può dire che tutte le Logge massoniche siano diaboliche allo stesso grado? Ce ne sono delle più blande (almeno apparentemente) che promuovono la fraternità, l'uguaglianza, il rispetto e l'aiuto reciproco e'verso chi è nel bisogno, ed altre forme di carità, magari tinte anche di religiosità e di spiritualità. Eppure, se il partecipare a queste associazioni massoniche non fosse peccato (a parte la condanna esplicita della Chiesa), peraltro sarebbe estremamente pericoloso, perché una volta messo piede in quegli ambienti, si può essere trascinati, sia pure impercettibilmente, verso forme peggiori. Così deve dirsi di questi gruppi moderati del "Rinnova­mento". C'è senza dubbio del buono, soprattutto per il fatto che gli ade­renti conservano quella pietà e quella religiosità che hanno appreso nelle famiglie e nelle parrocchie, quando ancora si insegnava il Catechismo di San Pio X e si dava la vera e sana educazione religiosa, morale e spiritua­le ai bambini ed ai giovani.E' doveroso, da parte di chi, per grazia di Dio, è nella luce, aprire gli occhi a questi, ancora buoni e disponibili ad essere guidati, ed infor­marli che nella Chiesa ci sono ancora gruppi di preghiera e cenacoli di spiritualità buoni e lodevoli da frequentare, senza pericolo che la fede subisca inquinamenti di sorta. In mancanza di questi, meglio starsene a casa e or­ganizzare cenacoli di preghiera in famiglia, o con persone di si­ cura ed autentica pietà.

A.M.D.G. Amen.

1. FALSI DEVOTI E FALSE DEVOZIONI A MARIA
92. Ho trovato sette specie di false devozioni alla Santa Vergine: 1°. i devoti critici; 2°. i devoti scrupolosi; 3°. i devoti esteriori; 4°. i devoti presuntuosi; 5°. i devoti incostanti; 6°. i devoti ipocriti; 7°. i devoti interessati.
a) I devoti critici
93. I devoti critici sono di solito degli intellettuali orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che hanno in fondo una certa devozione alla Santa Vergine, ma che criticano quasi tutte le pratiche di essa che le persone semplici rivolgono semplicemente e santamente a questa buona Madre. Le criticano perché tali pratiche non sono di loro gusto; mettono in dubbio tutti i miracoli e i racconti riportati da autori degni di fede, o tratte dalle cronache degli ordini religiosi, che testimoniano le misericordie e la potenza della Vergine Santa; guardano con fastidio le persone semplici e umili inginocchi davanti a un altare, o ad un'immagine della Vergine, a volte in un angolo della strada, per pregare Dio; e li accusano pure di idolatria, come se adorassero il legno o la pietra; dicono che - per quanto li riguarda - non amano per nulla queste devozioni esteriori e che non sono così deboli di spirito da aggiungere alla fede tutti quei racconti e storielle circa la Santa Vergine. Quando vengono poi riferite loro le lodi meravigliose che i santi Padri tributano alla Vergine Santa, essi rispondono dicendo che quelli hanno parlato da oratori, esagerando, oppure ne danno una loro spiegazione alterata. Questa specie di falsi devoti e di persone orgogliose e mondane è molto da temere; essi fanno un torto enorme alla Vergine Santa e riescono ad allontanare il popolo, con il pretesto di estirparne gli abusi
b) I devoti scrupolosi
94. I devoti scrupolosi sono persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre, di abbassare l'uno elevando l'altra. Non sanno accettare che vengano attribuite alla Santa Vergine le lodi giustissime che le hanno dato i santi Padri; accettano con difficoltà che vi sia più gente inginocchiata davanti all'altare della Santa Vergine che davanti al Santissimo Sacramento, come se l'uno fosse contro l'altro, come se coloro che pregano la Santa Vergine non pregassero Gesù Cristo per mezzo di lei! Non vogliono che si parli Spesso della Vergine Santa e che ci si rivolga a lei tanto di frequente. Ecco alcune loro affermazioni ricorrenti: A che servono tanti Rosari, tante confraternite e tante pratiche esteriori di devozione mariana? Quanta ignoranza in questi casi! Si mette in ridicolo la nostra fede! Parlatemi di chi è devoto di Gesù Cristo (e lo nominano senza scoprirsi il capo, lo dico tra Parentesi): bisogna ricorrere a Gesù Cristo, è lui il nostro unico mediatore; bisogna pregare Gesù Cristo, ecco ciò che è serio! Quanto essi dicono è vero da una parte, ma l'applicazione che ne fanno, per impedire la devozione alla Santa Vergine, è molto pericolosa; è un tranello del demonio, con il pretesto di un bene maggiore; infatti non si onora di più Gesù Cristo che quando si onora molto la Santa Vergine; si onora lei allo scopo di onorare più perfettamente Gesù Cristo; si va infatti a lei come alla strada per giungere al traguardo del cammino, che è Gesù.
95. La Santa Chiesa, con lo Spirito Santo, benedice prima la Santa Vergine e poi Gesù Cristo: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo, Gesù". Non perché la Santa Vergine sia, più di Gesù Cristo, o uguale a lui: sarebbe un'eresia intollerabile; ma è che per benedire più perfettamente Gesù Cristo, bisogna prima benedire Maria. Diciamo dunque con tutti i veri devoti della Vergine Santa, contro questi falsi devoti scrupolosi: "O Maria, tu sei benedetta tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo, Gesù".
c) I devoti esteriori
96. I devoti esteriori sono persone che fanno consistere tutta la devozione alla Santa Vergine nelle pratiche esteriori; esse non gustano che l'esteriore della devozione alla Santa Vergine, perché non hanno uno spirito interiore; recitano molti Rosari, ma in fretta; ascoltano molte Messe, ma senza attenzione; vanno alle processioni, ma senza devozione; si iscrivono a tutte le confraternite, ma senza cambiare vita, senza vincere le loro passioni e senza giungere a imitare le virtù di questa Vergine santissima. Non amano che l'aspetto sensibile della devozione, senza gustarne la sostanza; se non trovano gusto sensibile nelle loro pratiche, credono che non siano efficaci e se ne distaccano, le abbandonano, o le fanno a capriccio. Il mondo è pieno di questa specie di devoti esteriori e nessuno più di loro critica le persone di orazione, che si applicano all'interiore come all'essenziale, senza disprezzare l'esteriore di modestia, che sempre accompagna la vera devozione.
d) I devoti presuntuosi
97. I devoti presuntuosi sono dei peccatori abbandonati alle proprie passioni, o degli amanti del mondo, i quali, sotto il bel nome di cristiani e di devoti della Santa Vergine, nascondono l'orgoglio, o l'avarizia, o l'impurità, o l'ubriachezza, o la collera, o la bestemmia, o la maldicenza o l'ingiustizia, ecc. Essi dormono tranquilli nelle loro cattive abitudini, senza sforzarsi molto per correggersi, con la scusa che sono devoti della Vergine e pensano che Dio li perdonerà e che non moriranno senza essersi confessati e che non andranno dannati perché recitano il Rosario, digiunano il sabato, sono iscritti la confraternita del Santo Rosario o a quella dello Scapolare, o perché sono membri di un'associazione, o portano l'abitino o la catenella della Santa Vergine, ecc. Quando si dice loro che questa devozione non è che una illusione del demonio e una pericolosa presunzione, capace di perderli, essi non lo vogliono credere; rispondono che Dio è buono e misericordioso, che non ci ha creati per dannarci e che non c'è uomo che non pecchi; dicono che non moriranno senza confessarsi e che un buon mea culpa in punto di morte basterà; e aggiungono che in più sono devoti della Santa Vergine, portano lo scapolare e recitano in suo onore ogni giorno sette Pater e sette Ave fedelmente e senza ostentazione, e anzi ogni tanto recitano pure il Rosario e l'ufficio della Santa Vergine e che digiunano, ecc. A conferma di quanto dicono e per accecarsi ancor più, raccontano qualche episodio, sentito o letto sui libri, non importa loro se vero o falso, in cui si dice di qualcuno, morto in peccato mortale e senza confessarsi, e che, avendo in vita recitato qualche preghiera o compiuto qualche pratica di devozione alla Santa Vergine, sarebbe stato fatto risuscitare per confessarsi, o che la sua anima sarebbe rimasta miracolosamente nel corpo fino a che non avesse potuto confessarsi, oppure che, per la misericordia della Vergine Santa, abbia ottenuto da Dio, in punto di morte, la contrizione e il perdono dei suoi peccati e con questo sia stato salvato. E concludono dicendo che sperano la stessa cosa per loro stessi.
98. Nulla, nel cristianesimo, è più condannabile di una simile presunzione diabolica; come si può dire infatti di amare e onorare davvero la Santa Vergine, quando a causa dei propri peccati, si continua a colpire, a trafiggere, a mettere in croce e ad offendere senza pietà Gesù Cristo suo Figlio? Se Maria si facesse un dovere di salvare con la sua misericordia simili persone, sarebbe come se autorizzasse la colpa e contribuisse ad oltraggiare e a crocifiggere il Figlio suo; chi oserebbe mai pensare questo?
99. Io sono convinto che se si abusa in questo modo della devozione alla Santa Vergine, che è la più santa e la più solida delle devozioni, dopo quella a Gesù Cristo Signore, si commette un orribile sacrilegio, il più grave e meno perdonabile, dopo quello della Comunione ricevuta indegnamente. Ammetto che per essere un vero devoto della Vergine Santa, non è strettamente necessario essere cosi santo da evitare ogni peccato, anche se ciò sarebbe augurabile, ma - si noti bene ciò che dico - bisogna almeno: 1°. essere sinceramente decisi ad evitare almeno tutti i peccati mortali, che offendono tanto la Madre quanto il Figlio; 2°. sforzarsi di evitare ogni altro peccato; 3°. iscriversi alle confraternite, recitare il Rosario o altre preghiere, digiunare il sabato, ecc.
100. Tutto questo è mirabilmente utile alla conversione di un peccatore, anche indurito. Se tu che leggi fossi uno di questi, se avessi pure un piede sull'abisso, io ti consiglio queste pratiche, ma a condizione che tu compia tali buone opere con l'intenzione di ottenere da Dio, per intercessione della Vergine Santa, la grazia della contrizione e del perdono dei tuoi peccati e per vincere le tue cattive abitudini, e non per rimanere pigramente nello stato di peccato, resistendo ai rimorsi di coscienza, all'esempio di Gesù Cristo e dei santi e agli insegnamenti del santo Vangelo.
e) I devoti incostanti
101. I devoti incostanti sono coloro che manifestano devozione alla Santa Vergine solo a intervalli e in modo volubile: ora sono fervorosi e ora tiepidi; ora sembrano pronti a tutto per servirla e poco dopo non sono più gli stessi. A un momento vorrebbero abbracciare tutte le pratiche di devozione alla Santa Vergine, dare il nome a tutte le confraternite, e poi non ne praticano per nulla le regole con fedeltà; cambiano come la luna, e Maria li mette sotto i suoi piedi come questa, perché sono instabili e non meritano di essere posti tra i servitori di questa Vergine fedele, i quali invece hanno come divisa la fedeltà e la costanza. Piuttosto che caricarsi di tante preghiere e pratiche di devozione, è meglio farne poche con amore e perseveranza, resistendo al mondo, al demonio e alla carne.
f) I devoti ipocriti
102. Vi sono altri falsi devoti della Vergine Santa che sono gli ipocriti. Questi coprono i loro peccati e le cattive abitudini sotto il manto di questa Vergine fedele, per apparire agli occhi degli altri diversi da quello che sono.
g) I devoti interessati
103. Un'altra categoria sono i devoti interessati, i quali ricorrono alla Vergine Santa solo per vincere qualche processo, o per evitare un pericolo, guarire da una malattia, o per qualche altro bisogno di questo genere; senza queste circostanze la dimenticherebbero. Gli uni e gli altri sono falsi devoti, senza valore davanti a Dio e alla sua santa Madre.
104. Facciamo dunque bene attenzione per non essere nel numero dei devoti critici, che non credono a nulla e criticano tutto; né dei devoti scrupolosi, che temono di essere troppo devoti della Santa Vergine in rapporto a Gesù Cristo; né dei devoti esteriori, che fanno consistere tutta la devozione in pratiche esteriori; né dei devoti presuntuosi, che con il pretesto della loro falsa devozione alla Santa Vergine marciscono nel peccato; né dei devoti incostanti, che cambiano con leggerezza le loro pratiche di devozione, o alla prima tentazione le abbandonano del tutto; né dei devoti ipocriti, che si iscrivono alle confraternite e portano le insegne della Vergine Santa per farsi credere buoni; né infine dei devoti interessati, che ricorrono alla Vergine Santa solo per essere liberati dai mali del corpo, o per ottenere dei beni temporali.

7 commenti:

  1. Come fanno bene queste analisi! Come fanno bene a tutti e chiariscono i veri beni dell'anima modesta !

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  2. Il documento di Frère Michel de la Sainte Tninité è inappellabile.
    Mediugorie è una destabilizzazione mediatica della realtà divina: un fenomeno concentrato di modernismo, di mondo.
    Una EVIDENTE DEFORMAZIONE dei capisaldi dottrinali della tradizione, del carattere e della personalità della Madre Celeste che fino ad ora era sempre stato univoco in tutte le altre vere apparizioni...niente a che vedere con le altezze insondabili e inarrivabili della Santissima Vergine Maria, Signora di noi cattolici!
    Zanic e Peric, che Dio li benedica SEMPRE, hanno condannato la montatura, perchè è impossibile non accorgersi che tale è, e perchè giustamente chi ama la Madonna ha il netto dovere di difenderla dalle ridicolizzazioni dei nemici di Gesù Cristo...

    Dio ha costruito una Chiesa Gerarchica.
    Gerarchico vuol dire che il potere e l'autorità scendono direttamente da Dio.
    Se dei Vescovi locali arrivano fino alla condanna, proprio oggi che i vescovi conciliari non condannano più nessuno, si comprende quanto alta sia la gravità dei fatti innanzi alla Verità e al Cielo.
    Dio non può ingannare e non suole ingannare MAI nessuno! Se Dio ha permesso una condanna UFFICIALE dai Suoi Apostoli è perchè Dio stesso ha VOLUTO PARLARE tramite loro. Deus non irridetur, la Madre di Dio non è schernibile!
    La condanna esiste e non può essere sorvolata. Spero che la cosa sia chiara.

    Chi non si accorge della montatura è perchè è INTRISO DI NOZIONI MODERNISTE che purtroppo non sa discernere!


    Aggiungo e termino che è una distorsione della FEDE tenere in piedi e alimentare il proprio credo con un fenomeno PAGANO, che oltretutto è ormai sfociato in totale superstizione:
    CREDO SOLO PERCHE' VEDO !!!
    Che è tutto il contrario della dottrina di Cristo!
    Anche per questo la Madonna ci abituò da sempre ad apparizioni fugaci dense di dottrina, per evitare queste totemizzazioni...

    Mediugorie è un imbarbarimento della fede, una deformazione del vero...e questi sono i risultati di cinquant'anni di relativismo...

    d'altronde il livello di mediugorie non è superiore a quello del mago otelma..

    .che il Signore abbia misericordia.

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  3. Cari amici,
    vi ringrazio di aver cominciato a commentare su questo thread.

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  4. E doveroso comprendere che la fede medjugoriana, non assomiglia per niente alla vera fede Cattolica, vi è un immenso abisso di differenza. Infatti il vero scopo di medjugorie è quello di convalidare le teorie eretiche-conciliari.
    è chiarissimo che la Salette, Lourdes e Fatima, sono completamente differenti da Medjugorie.
    Un indizio chiaro di come la madonna medjugoriana sia falsa, stà nel fatto che i messaggi sono troppo generici e privi di uno scopo preciso: infatti parlare di conversione e di pace, è troppo generalizzato, perche anche i massoni predicano la conversione(al grande architetto dell'universo) e la pace fra tutte le nazioni(fratellanza massonica).
    Invece la Madonna nelle apparizioni a la Salette e a Fatima è stata fin troppo precisa a tal punto che i suoi messaggi, sono stati nascosti e modificati dalla gerarchia ecclesiastica, perchè sono messaggi troppo cattolici. Quindi La Madonna in tutte le sue apparizioni parla chiaro, con uno scopo ben preciso e con mezzi molto cattolici, come ad esempio la consacrazione della Russia al cuore immacolato di Maria per ottenere la vera pace di Cristo. Ora occorre precisare che il pacifismo universale condannato dalla chiesa cattolica, è ampiamente predicato a medjugorie e sembra che così facendo stia dando una mano ai confratelli massoni.
    Quindi ripeto: i veri messaggi della Santa Vergine non sono mai equivoci, ne tanto meno aiutano i massoni e gli eretici per realizzare i loro obiettivi.

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  5. Giustissimo, Celestino ! Infatti la genericità dei messaggi (tutti i giorni...ma ci rendiamo conto della presa in giro ???)e l'adattamento di essi all'evoluzione culturale dei veggenti, sono altro gravissimo indizio che non è la Madonna che suggerisce.
    Adattamento culturale poichè, se si legge bene la documentazione sopra, ed altra, spesso questi veggent-business non rispondono quando non sanno rispondere, ma dopo qualche giorno adattano la risposta o modificano secondo la interrogazione dell'interlocutore. FALSI, FALSI, FALSI !

    Forse a Don Camillo, come ad altri, sfugge ,o non ha ben letto, l'intervista al mons.Gemma, esorcista [dov'è finita?nell'inserto precedente:LEGGERLA BENE!]:

    "i falsi veggenti si sono sistemati finanziariamente, si sono accasati e conducono una vita a dir poco agiata. Pensi, uno di loro organizza direttamente dall’America, con un guadagno economicamente diretto, decine di pellegrinaggio ogni anno. Ecco, costoro non mi sembrano proprio delle persone disinteressate...."

    e, ancora:
    "..Queste persone che asseriscono di essere in contatto con la Madonna, ma che in realtà sono ispirate solo ed esclusivamente da Satana, stanno creando scompiglio e confusione tra i fedeli per interessi e vantaggi assolutamente deprecabili. Pensi, poi, alla disobbedienza che hanno alimentato in seno alla Chiesa: la loro guida spirituale, un frate francescano cacciato dall’Ordine e sospeso a divinis, continua ad amministrare invalidamente i Sacramenti. E numerosi sacerdoti di tutto il mondo, malgrado il divieto esplicito della Santa Sede, non desistono dall’organizzare e dal prendere parte a pellegrinaggi con destinazione Medjugorje. E’ una vergogna! ...."

    FACCIO MIE QUESTE PAROLE DI INVETTIVA E SDEGNO. CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA ! Per gli altri che non vogliono nè leggere, nè documentarsi, non ci sarà mai alcun ragionamento che tenga !

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  6. Sono totalmente in accordo con te Ghergon.

    "Chi non si accorge della montatura è perchè è INTRISO DI NOZIONI MODERNISTE che purtroppo non sa discernere!"

    Proprio così, questo è il grave problema condannato da San Pio X, all'apparenza, come ebbi modo di dire anche ad Annarita i messaggi "sembrano" cattolici poi però sono deformati, a volte banalizzati od equivoci, di fatti una falsità poggia sempre su qualche verità come dice san Tommaso.
    CVCRCI

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    1. Eh si Stefano, i modernisti dormono col catechimso olandese sotto al cuscino e poi fabbricano su misura le apparizioni che a loro fanno comodo, per trasformare la FEDE IN UN CIRCO...e irridere la tradizione...

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