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lunedì 16 aprile 2012

"Ora, c'è stata certamente una rottura a partire dal Vaticano II È lo spirito nuovo, una riforma, una nuova Chiesa, una Chiesa liberale, una Chiesa riformata, simile alla Chiesa riformata di Lutero, in definitiva, che si è introdotta nella Chiesa cattolica".

Nell'articolo del modernista Tornielli si fà riferimento ai tre punti che la Fraternità dovrebbe accettare per entrare in comunione con la Gerarchia modernista che ha preso possesso della Chiesa di Nostro signore Gresù dall'ultimo concilio fino ad oggi: " Nel settembre 2011, al termine di un percorso di colloqui dottrinali – voluti dalla Fraternità San Pio X – la Santa Sede aveva presentato un breve documento chiedendo ai lefebvriani di sottoscriverlo. Il testo, suscettibile di piccole modifiche, conteneva sostanzialmente tre punti, e la richiesta di sottoscrivere la «professione di fede» richiesta a chiunque assuma un ufficio ecclesiastico. E dunque ad assicurare un «religioso ossequio della volontà e dell’intelletto» agli insegnamenti che il Papa e il collegio dei vescovi «propongono quando esercitano il loro magistero autentico», anche se non sono proclamati in modo dogmatico, come nel caso della maggior parte dei documenti del magistero"
Vediamo ora cosa ne pensava Monsignor Lefebvre su questa cosidetta "adesione della volontà e dell'intelletto al (nuovo magistero della Chiesa conciliare) dei delinquenti della fede degli ultimi 50 anni". Che siano dei delinquenti della fede e sotto gli occhi di tutti, quindi si tratta solo di vedere se la Fraternità rimarrà nel campo di battaglia, secondo l'insegnamento del loro fondatore, o deciderà di allearsi con i nemici di Gesù Cristo e questo lo diciamo per il fatto che questo nuovo Pontificato segue in maniera radicale tutti gli insegnamenti eterodossi conciliari, che certo non sono solo il 5%  ma il 95% di tutto il Conciliabolo Vaticano II, d'altronde, per quanto riguarda una riconciliazione con la Gerarchia Modernista, Monsignor Lefebvre è stato molto chiaro: "L'ho riassunto al cardinale Ratzinger in qualche parole, perche diciamo che e difficile di riassumere tutta questa situazione; ma gli ho detto: "Eminenza, veda, anche se Voi ci accordaste un vescovo, anche se Voi ci accordaste una certa autonomia rispetto ai vescovi, anche se Voi ci accordaste tutta la liturgia del 1962, se ci accordaste di continuare i seminari della Fraternità, come lo stiamo facendo ora, noi non possiamo collaborare, e impossibile, impossibile, perche lavoriamo in due direzioni diametralmente opposte: Voi lavorate alla decristianizzazione della società, della persona umana e della Chiesa e noi invece lavoriamo alla cristianizzazione". (Fideliter n°66 Setembre Ottobre 1988)

Lo spirito del Vaticano II è uno spirito distruttore della Chiesa e il nuovo magistero conciliare è in rottura con la Tradizione, come spiega Mons. Lefebvre in una conferenza spirituale tenuta ai seminaristi di Écóne il 29 settembre 1975.
 

 Non è possibile per noi sottometterci a questo spirito distruttore della Chiesa. Lo si vede, i fatti ce lo dimostrano tutti i giorni. Que­sto spirito nato, dal Concilio e dalle riforme del Concilio e dagli orientamenti post-conciliari, sta distruggendo la Chiesa in tutti i campi. Allora noi, noi vogliamo rimanere saldamente attaccati alla Tradizione, al magistero di sempre, al successore di Pietro come successore di Pietro, e al maestro di verità che è il successore di Pietro, al Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo. Se questo Vicario, per un disegno incredibile della Provvidenza, un permesso conces­so dalla Provvidenza, se questo Vicario ci porta - volontariamente o involontariamente, io non lo so, non posso giudicare la coscienza del Santo Padre - ma se ci porta al protestantesimo, al neo-moder­nismo e alla distruzione della Chiesa, noi siamo costretti a dire: no, no. In questo non è più il successore di Pietro a parlarci, non è più la Tradizione che ci viene data, non è più il magistero della Chie­sa di sempre. Allora no, noi non possiamo.. .Proprio perché siamo attaccati alla Tradizione, perché siamo attaccati al magistero della Chiesa di sempre, noi non possiamo sottometterci a un magistero che distrugge questo magistero, che distrugge questa Tradizione, che distrugge i sacramenti, il sacrificio della Messa, che distrugge il catechismo che esprimeva la nostra fede, che distrugge le congregazioni religiose che esprimevano ciò che c'era di più bello e di più santo nella Chiesa: la devozione delle anime a Dio e infine al sacrificio della Messa, all'oblazione della Messa. Questo è impossibile, non si può al tempo stesso essere attaccati a tutte queste cose che sono il tesoro della Chiesa e contemporaneamente dilapidarle.
Che volete, io voglio attenermi, voglio mantenermi nella verità; io spero  lo chiedo ogni giorno al Buon Dio di non trascinarvi in una strada sbagliata. Molto sinceramente, io non lo credo, perché non si può sbagliare strada quando si continua ciò che la Chiesa ha fatto per venti secoli: noi non facciamo nient'altro, e, come vi ho detto molto spesso, voi non seguite me, non è me che seguite, è la Chiesa, è la Tradizione, è la Tradizione della Chiesa, è la fede della Chiesa, è il magistero della Chiesa. Voi avete la biblioteca a vostra disposizione, potete cercare in tutti i libri, cercare in tutta la patrologia, tutti i dizionari di teologia, tutta la storia dei concili. Avete tutto a vostra disposizione, andate a vedere se quello che vi si insegna qui è contrario a quello che la Chiesa ha insegnato per venti secoli. Voi li avete, potete prendere i libri e venirci a dire: "Ma quello che dite è falso, ecco quello che ha insegnato la Chiesa per venti secoli, voi dite il contrario". Se è vero, ebbene allora non abbiamo più che da chiudere il seminario. È proprio perché siamo talmente convinti che sia questa la via e la verità; la Chiesa non ha potuto sbagliarsi per venti secoli, non è possibile, oppure, o tutti questi santi nati dalla Chiesa, tutto ciò è un'illusione, non è possibile.

Ora, c'è stata certamente una rottura a partire dal Vaticano II È lo spirito nuovo, una riforma, una nuova Chiesa, una Chiesa liberale, una Chiesa riformata, simile alla Chiesa riformata di Lutero, in definitiva, che si è introdotta nella Chiesa cattolica. Non è più la Chiesa cattolica. Si dirà: "Ma non è possibile... Il Santo Padre non può...". È un mistero, perciò si può dire che il Santo Padre non è infallibile in tutto quel che dice, in tutto quel che fa. Non è santo in tutto quel che fa e in tutto quel che dice. Tutta la storia della Chiesa lo dimostra. Allora, noi abbiamo avuto dei Papi straordinari per circa un secolo, e sicuramente oggi siamo un po' sviati. Ma esistono i fatti, che ci volete fare? Noi non possiamo negarli.

24 commenti:

  1. Quasi tutti danno imminente un accordo che salvi la faccia a entrambe le parti.
    Che ne pensate?

    CC

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    Risposte
    1. Se anche la Fraternità cede al Giuda conciliare, bisognerà vedere cosa accadrà. Bisognerà capire cosa vorranno fare Tissier de Mallerais, Williamson e Galarreta. In ogni caso, un Piccolo resto fedele a Cristo senza se e senza ma, resterà senz'altro. Sursum corda! se lo spirito della Legione ha potuto produrre una Camerone e una Dienbienphu, quali meraviglie di eroica resistenza non saprà dare lo Spirito Santo che tutto sa, tutto può e a tutto provvede? Christus vincit Christus regnat Christus imperat! Riccardo da Aosta

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  2. Speriamo che nn facciano un passo del genere, anche se inizio avere dubbi..

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  3. Fare il passo avanti e sperare. Nel frattempo lavorare perche' lo Spirito Santo converta i cuori induriti. Il Papa ci da' la possibilita e la speranza, perche' ha capito, come dice Egli stesso, VUOLE RIAPPACIFICARE TUTTA LA SUA CHIESA. Di fronte alla riappacificazione dell'intera Chiesa, la questione Fraternita', per il Papa e' una grande cosa, ma nel frattempo e' un granello di sabbia. Il Papa sa' quale e' il problema vero della Chiesa, e vuole risolverlo. Infatti come dice il teologo Lamont i punti in questione con la tradizione della Chiesa sono il 5% del Concilio, e prima o poi si risolveranno. Il Papa si dice che e' avanti negli anni ed e' stanco, pertanto ha tanta voglia di rivedere unita in tutti i sensi la Sua Chiesa. Noi vogliamo crederGli, perche' a questo punto dobbiamo rimanere dubbiosi? I tempi potrebbero essere lunghi, ma Nostro Signore dopo tante sofferenze perche' non dovrebbe mandare le cose nel verso giusto? Fino ad oggi potrebbe averci messo a dura prova. Ricordiamoci sempre che a Gesu' niente e' impossibile. Ed il Papa non e' forse il successore di Pietro? E Cristo Nostro Signore, non ha forse detto a Pietro su questa roccia edifico la mia Chiesa e niente prevarra' contro di Essa? preghiamo e speriamo che tutto vada nel senso di Cristo.

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    Risposte
    1. Il buonismo non attacca,soprattutto in questo sito,mio caro Bernardino forse non hai approfondito abbastanza la questione.....leggiti 'La battaglia finale del diavolo'di Padre Kramer,forse , ti sara' di aiuto. Signore sia fatta la Tua volonta'.

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    2. Caro Berni questa volta non sono d'accordo il concetto di unità che il Santo Padre ha è più vicino a quello del nuovo ordine mondiale rispetto a quello che ha Cristo di pochi (o molti se lo volessero) secondo il suo Amore (ieri Don Emanuele ha fatto una grande omelia sulla pace), non sono contrario all'accordo il problema semmai è il prezzo dell'accordo, ogni accordo prevede un dare ed un avere ed in questa situzione tra davide e golia siamo sicuri che sia golia a cedere di più?
      Ho forti dubbi.
      Sono però convinto che la FSSPX anche con un accordo (bisogna vedere i termini) rimarrà unità, in fondo questo riconoscimento canonico non è inidpensabile come dico da tempo e tanti la pensano così (vedi sotto).
      Infine, le cose si aggiusteranno solo per mano di Dio, come ebbi ieri a dire su altro blog a dei inguaribili ottimisti (come allo stesso modo io sono un inguaribile pessimista e come tale tacciato di non essere cattolico) debbo però far notare che le scritture, le profezie e finalmente fatima non ci dicono di una pace ristabilità per mezzo del Papa o della Fraternità o ancor meno dell'uomo.
      Dopo la catastrofe il Cuore Immacolato di Maria trionferà la Russia si convertirà ed allora vi sarà pace.
      Le cose quindi, magari tra alti e bassi, debbono per forza peggiorare è scritto, fra cinque anni scadono 100 anni dal 1917, come accadde per la monarchia francese 17 giugno 1689, 17 giugno 1789.
      CVCRCI

      Elimina
    3. Caro amico Stefano,

      E 'noto da voi e tutti gli amici italiani, la famosa formula di Camillo Cavour:

      "Libero Stato e libera Chiesa"

      Se il Santo Padre accogliere la richiesta della FSSPX di accettare così com'è, arriveremo a:

      "Libera tradizione e libera Chiesa"

      Questo è il problema, la tradizione non può essere un carisma più in chiesa, il loro posto è a Roma e non solo gli istituti Ecclesia Dei e la FSSPX....

      Un Saluto dal Brasile

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  4. Leggere certi commenti è deprimente.

    Sembra che sopra ad ogni cosa sia importante un accorto istituzionale, non l'esaltazione della verità.

    Questo spirito mondano tipico della chiesa conciliare è rinvenibile in tutti quelli che parlano di accordo tra le parti senza anteporre l'accettazione della verità in tutte le parti.

    Quello che è importante per i conciliari è l'unione istituzionale, nient'altro!

    D'altra parte ad una chiesa malata che accetta al suo interno movimenti eretici ed è essa stessa in larga parte del suo corpo eretica, non conviene parlare di verità senza entrare in una crisi d'identità peggiore di quella nella quale versa attualmente.

    Ciò che è essenziale è professare la verità rivelata con la quale si è graditi a Dio e si può passare attraverso questa valle di lacrime per entrare in Paradiso.

    Questo è essenziale, non fare contento qualche vescovo o qualche papa barattando verità fondamentali o diminuendone la portata.

    Ma questo spirito ce l'ha chi ha conservato la tradizione. Tutti gli altri cianceranno di "accordi formali" perché sono capaci solo di vedere la superfice delle cose e dei problemi. Non hanno, infatti, lo spirito soprannaturale perché la chiesa conciliare non è, di suo, soprannaturale.

    Paradosi

    RispondiElimina
  5. Carissimi Anna e Paradosi, Bernardino, che sono io, non e' un modernista/conciliarista, al contrario ho fatto piu' discussioni con i progressisti/modernisti/liberisti che neanche lo immaginate. Sono un tradizionalista di ferro, tanto che per andare alla Messa di rito antico, la domenica mi faccio 120 Km. oppure quando posso vado alla SS. Trinita' ai Catinari a Roma (Fraternita' S. Pietro) e qui ne faccio 80 di km. questo per farvi capire i sacrifici che faccio per la mia anima e quanto credo alla priorita che parte dalla Rivelazione/Tradizione per arrivare all'Autorita', che deriva e propone solo la Rivelazione e tradizione della Chiesa. Mi sono riletto Amerio con Iota Unum - Stat Veritas oppure Mons. Gherardini e tanti altri autori tradizionalisti. Io non sono per la collegialita', per la liberta' religiosa, per l'assemblearismo di Assisi e per tutto quanto ci porta fuori dalla fede vera di Cristo. Ma se lasciamo la Chiesa abbandonata nelle mani dei progressisti protestanti/atei (perche' anche io vedo come sono ridotte le nostre chiese e la dottrina che insegna la nuova chiesa conciliare, non sono scemo, ne cretino) e non rientriamo a fare da scudo e fare le nostre battaglie e predicare la vera fede cattolica, cercando con tutte le forze di bloccare questi luciferini, il giorno del giudizio davanti all'onnipotente con quale faccia ci presentiamo e cosa Gli diremo? Perche' in fondo la Chiesa si trova nello stato di necessita' anche per colpa nostra, perche' l'abbiamo lasciata per 50 anni nelle loro mani e non abbiamo fatto le battaglie che avremmo dovuto fare sbattendoli fuori. Pero' attenzione Cristo ci dice anche di fare tutto il possibile, Lui e' morto in Croce per salvarci, e noi non dovremmo trovare strade per salvare la nostra e Sua Chiesa? Non avete capito che i vari blocchi l'hanno distrutta e noi abbiamo il DOVERE di riedificarla?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da: ipocrita del rito riformato

      Gent.mo Sig.r Bernardino: grazie di cuore per le sue parole! Grazie anche ai Signori Stefano, Anna; grazie anche a loro per la loro intransigente battaglia a favore della tradizione. Ma grazie soprattutto a Lei, per lo squisito spirito del suo intervento. Io desidero moltissimo l'accordo tra Roma e FSSPX. Non spero, tra qualche giorno, di salutarLa dicendo: "ben tornato nella Chiesa cattolica". Spero anzi si essere da Lei salutato come "ben tornato nella tradizione" e che questo saluto sia per me e per tutti i fedeli della mal ridotta Chiesa cattolica "di Roma". Siete l'ultima ancora di salvezza! In caso di accordo si presenteranno tempi non facili per la FSSPX, ma nulla sarà più come prima! La riconciliazione avrebbe un significato dirompente e sarebbe foriera di conseguenze di enorme portata. Sarebbe davvero una svolta assai sospirata, non per la FSSPX, che - sono certo - non cambierà in modo significativo, ma per noi "riformati". L'inversione di rotta per la Chiesa "di Roma" potrà essere soltanto silente. Per i modernisti la FSSPX sarebbe una sorta di cancro? Bene: siatelo! Siate una sorta di cancro al contrario, inesorabile, invincibile, epuratore! Desidero osservare le roccaforti della modernità, erose dalla Vostra azione, implodere in se stesse. Questo è possibile soltanto a patto di un accordo! Non ho mai gradito gli incontri ecumenici e altre "stravaganze" conciliari, ma ben diverso è un dialogo inter religioso con l'odierno presupposto, che vorrebbe una indistinzione religiosa in cui credono soltanto i "pastori del cattolicesimo riformato" e nessun'altra confessione, da un autentico confronto, ove il Cattolicesimo fosse un baluardo vigoroso e glorioso, vera luce per il mondo. Satana è divisione! Questa è l'opera dei modernisti: dividere! La Chiesa cattolica "di Roma" appare come l'insieme più disparato. Si parla di "diversi carismi"! Questo è vero nell'ingenuità del singolo individuo, ma è una trama per indebolire e distruggere. Uniamoci e Satana beccherà la peggior legnata sulle corna da un secolo a questa parte! Saluto con sincero apprezzamento Lei, Sig.r Bernardino, il Sig.r Stefano e la Sig.ra Anna.

      Ipocrita dei rito riformato.

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    2. Bernardino, "i blocchi hanno distrutto la chiesa ..." Direi piuttosto che la Chiesa ha distrutto la sua entità col Concilio e si sono creati i blocchi come espressione del degrado e rovina.

      Che poi uno di questi blocchi sia la base, testata d'angolo, da cui ricostruire, non significa che faccia parte dei pezzi in disuso poichè rovinati dal degrado.

      E' il caso di distinguere da dove è partita la rovina, ovvero quale sia la causa e trovare il rimedio più valido.

      Se voglio ricostruire ed utilizzo mattoni,pietre e legno alla rinfusa , raccolti dalla rovina, tanto per creare un'unità, dubito che l'edificio possa stare solido !

      Gesù Cristo stesso lo insegnò ammonendo che Israele non lo volle e lui avrebbe ricostruito tutto partendo dalla pietra scartata dalla chiesa ebraica, ovvero i Gentili.

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    3. bERNI NON C'è BISOGNI DI FARE l'apologia di se stessi, qui nessuno mette in dubbio la tua fede tanto più io ed Annarita che ti conosciamo, ma il discorso fato sopra non era molto chiaro, ed anche in questo intervento non mi trovi d'accordo.
      Guarda questo blog è un modo per combattere ognuno secondo le proprie capacità e secondo il dono di Grazia concesso da Dio, ma ora oltre combattere bisogna dimostrare fede nella Provvidenza Divina che è l'unica che può sistemare una cosa che prima gli uomini assistiti dallo Spirito Santo sistemavano con i concili e con l'Autorità di cui parliamo, Dio non abbandona se non è abbandonato oggi invece è così ed in questo ci deve essere rassegnazione, non nel senso passivo, ma alla sua volontà, nella completa fiducia che Egli, Dio Provvido, interverrà, il rischio è di essere mangiati, anche tu dicendo "rientriamo" ammetti che allora siamo fuori no, amico mio non è così noi siamo ancora nell'anima e nel copro della Chiesa ma siamo un tessuto meno visibile perchè questo corpo è devastato, deformato da una lebbra che non lo fa più riconoscere ma è lì e vive e noi con loro, ma questa lebbra non la può curare la FSSPX, può fare la sua parte come tutti noi ma non la può curare, l'unico Medico è Lui NS Gesù, il Cristo.
      CVCRCI

      Elimina
    4. Bernardino,
      desidero chiarire che la "Anna" che ti ha risposto sopra, non sono io.
      Io sono - sì - "Anna", ma poi anche "Rita"...e mi firmo sempre con entrambi i nomi (anche se il primo a volte lo scrivo puntato, per far prima).
      :))))

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  6. Caro Stefano, noi ci conosciamo abbastanza per sapere tu, dai tanti discorsi che abbiamo fatto, cosa penso, qual'e' la mia fede verso Nostro Signore. Io non sono affatto per svendere o fare accordi per avere in cambio chissa' quali poteri o riconoscimenti; so' che dobbiamo fare una battaglia di fede non per la chiesa conciliarista, ma per la Chiesa di Nostro Signore, e non e' detto che riusciremo a stravolgere, ma in altri tempi che anche tu dovresti conoscere dai libri, i Cristiani hanno dato il sangue dei martiri. Cosa pensi che i tempi per i cristiani sono finiti? no sono cambiati, ci troviamo di fronte sempre al dcemonio che in ogni epoca usa le armi adatte. Oggi usa le sue armi all'interno della Chiesa, e noi dobbiamo combattere le nostre battaglie contro i demoni sullo stesso campo. Certo non e' detto che le nostre sofferenze siano finite, forse stanno cominciando proprio adesso. Bisogna vedere qual'e' la volonta' di Dio.

    RispondiElimina
  7. Quoto in toto Gavazzi. Il problema e' semplice. Cosi' come i sovrani francesi, rifiutarono la regalita' di Cristo sul loro popolo, cosi' il papato post-conciliare lo seguira' nell'umiliazione.
    Cosi' come gia' avvenuto altre volte nella storia bimillenaria di questa Istituzione.
    Molto semplice... Gavazzi pessimista? Per nulla. Direi realista.
    Un passo successivo a cui penso da anni ormai.
    Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, sara' solo un fatto spirituale, o implichera' anche un successo storico-politico-istituzionale, nel segno della legittimita' dell'autorita' anche politica-civile?
    Insomma per dirla breve chi comanda oggi nn ha nessun titolo x farlo xche' nn assicura ne' il bene spirituale, ne' di conseguenza quello economico-sociale. Io ne attendo la fine e il rovesciamento.

    Personalmente credo che avra' entrambi i caratti

    CC

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  8. vorrei sapere se considerate il papa attuale il vostro papa, e se non lo è in quanto apostata ed eresiarca vorrei capire se devo pensare che la chiesa cattolica è senza un papa!!!grazie
    massimo

    RispondiElimina
  9. Massimo Anonimo, perchè vuoi una risposta a domanda farisaica?Presentata una moneta a Gesù gli chiesero se si dovesse pagare a Cesare. Sappiamo la risposta per non provocare rivolte o accuse ingiuste dato che era arrivato per ben altri motivi.

    Chiarisco meglio il mio pensiero esposto male: non che TU sia tale (farisaico) ,ma è la domanda che ha già delle risposte che trovi nei titoli precedenti accompagnati dai commenti.
    Si sta ragionando insieme e ciascuno ha delle idee che espone cercando di avvicinarsi il più possibile alla verità usando la logica.

    Dare giudizi trancianti su papa e chiesa non è sempre adeguato e consono.

    C'è un cancro nella Chiesa, vi sono eresie nelle parole ed atteggiamenti papali. Siamo perplessi ed avviliti, questo sì.
    Il resto cercalo tu.
    Ognuno di noi nel suo intimo si è fatto delle convinzioni ,forse, che aiutano ad andare avanti in questo tempo di perdizione, ma non le esterniamo con ostentata sicurezza poichè ogni sicurezza assoluta, in tempi di crisi della gerarchia, rivela o fragilità personale o orgogliosa presunzione.

    Tu sei così sicuro che sia il tuo/nostro papa ? bravo,bene, complimenti, obbediscigli senza dunque pensarci più!

    Io non sono affatto sicuro come te, anzi!

    RispondiElimina
  10. Concordo con Mardu sull'opinione personale e do quindi la mia.
    Traggo spunto da ciò che ho imparato da San Tommaso, il quale con la retta ragione ed usando l'analogia spiega alcune cose di Dio dal suo effeto cioè la natura di cui noi siamo parte.
    Questo corpo Mistico come tutti i corpi la sua essenza è spirituale e materiale, la sua anima è lo spirito Santo il Capo è Cristo il capo visibile è il Vicario di Cristo, nell'anima risiedono le nostre facoltà e potenze tra cui l'intelletto e la volontà ma se noi tagliamo la testa il copro muore e l'anima si separa dal corpo ora in natura può capitare che ci siano dei corpi la cui anima è viva possiede le sue facoltà ma non riesce ad esprimerle poche la parte materiale, la testa non riesce più ad avere una connessione con essa, ciò purtroppo è una situazione che avviene spesso e che io sto vivendo.
    Nessuno di noi però potrà dire che questo corpo è morto, questo è un fatto inoppugnabile ed è la risposta, secondo me, alla domanda sul Papa, la testa è lì, la vediamo, non usa l'auotità perchè è indipendente dalla sua anima non è in connessione ma questo corpo vive, ora però l'Autorità viene eclusivamente da Dio e questo corpo viene alimentato da Dio, tutte le membra continuano ad essere mantenute e corrobarate dal suo principio spirituale, lo Spirito Santo e dall'insegnamento infallibile che la testa aveva insegnato prima di disconnettersi con il,Suo aiuto, fino alla Guarigione che permetterà al corpo di riprendere tutta la sua funzionalità.
    Quindi anche per l'obbedienza vale ciò che è scritto in atti 4.
    Se il Papa dice, come è successo, che gli ebrei usano la carità, devo pensare:
    1) Usa il termine Carità in modo scorretto
    2) Non sa cos'è la Carità
    3) Sbaglia
    Nel dubbio, usare carità nei confronti del Santo Padre è un dovere, ma non posso seguirne l'insegnamento perchè non è conforme a Verità, la testa non è connessa all'anima semplice.
    CVCRCI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è possibile per noi sottometterci a questo spirito distruttore della Chiesa....

      diceva benissimo Lefebvre.
      Ma ora vorrei capirci qualcosa se possibile, in questa gran confusione di notizie e trattative in fieri: come mai si dice che la FSSPX accetta il 95% del concilio ? allora essa lo ritiene globalmente buono, come avesse insegnato per lo più cose buone ?
      ma allora decadono tutti i motivi di contestazione che leggiamo negli scritti di mons. Lefebvre, perchè se si tratta del 5% è un'inezia, e non serviva nemmeno arroccarsi nell'istituzione della Fraternità con ordinazione di 4 vescovi per conservare il sacerdozio cattolico, la Messa di sempre ecc.
      Se il concilio era buono al 95%, non avrebbe certo provocato i danni che vediamo. Ma chi ci capisce è bravo: le dichiarazioni diplomatiche riferite sul web attribuite a mons. Fellay cominciano a sembrarmi incomprnesibili, se confrontate a tutti questi documenti che voi pubblicate circa le amare constatazioni e prese di posizioni (in stato di grave necessità) di mons. Lefebvre.
      Voi bloggers di forte fede tradizionale, come spiegate questa "accettazione" che non si nominava neppure fino all'anno scorso e fino ad Assisi3 ?
      PS: da qualche parte ho letto che mons. Lefebvre avvisò chiaramente: "Anche molti dei nostri membri perderanno la Fede", intendendo la fedeltà alla Tradizioine. Era questo evento che egli prevedeva, l'accordo prossimo con la Roma conciliare ?

      Elimina
    2. Caro Mixer...
      credo che nella tua domanda sia già contenuta la risposta...
      Io, anche a nome di Gianluca che mette gli articoli, posso risponderti solo con questa semplice frase: "Mons. Fellay non è Mons. Lefebvre"...e questo è anche il motivo per cui pubblichiamo il più possibile le parole dirette di Mons. Lefebvre...

      Non desidero, per ora, aggiungere altro...faccio solo notare che a Mons. Lefebvre non è mai passato per la mente di chiedere a Roma che venissero revocate le scomuniche, perchè NELLA SUA FEDE era persuaso che dette scomuniche, agli occhi di Dio Altissimo, non avessero alcun valore....

      Benvenuto nel nostro blog.

      Elimina
  11. Certamente nel Vaticano II ci sono molte cose buone. In quale percentuale, non saprei. Ma anche se fossero veramente il 95%, basterebbe un 5% di veleno per rovinare tutto. Se fosse possibile, basterebbe individuare con esattezza quel 5% e toglierlo, ma temo che l'operazione sia disperata. Quando la torta è già impastata, cotta e mangiata, l'unica cosa che resta da fare è vomitare il tutto.
    MICHELE

    RispondiElimina
  12. ..... L'accordo che si prospetta ora con Roma non causerà nessuna autocensura.
    Purtroppo ci sarà un doppio tradizionalismo: da una parte quello portato avanti dalla FSSPX, poco incline ai pizzi e molto propenso a criticare ciò che non va; dall'altra parte ci saranno tutti gli istituti "Ecclesia Dei" molto propensi ai pizzi al punto di anteporli alla difesa pubblica della verità. La FSSPX avrà libertà di parola, garantita non solo dagli accordi che verranno sottoscritti, ma dall'essere autonoma episcopalmente.

    ----------
    questo è un frammento di un commento abbastanza condivisibile che ho trovato sul web (MIL).
    Che ne pensate ? avrà la FSSPX quella ampia LIBERTà di parola e azione di cui parla il blogger ?
    Io nutro molti dubbi......

    RispondiElimina
  13. No, caro mixer un consiglio sincero stia lontano da MIL non è un sito "tradizionalista", il commento do Michele riassume ciò che diesse qualche tempo fa Big double U, nel CVII ci sono affermazioni tradizionali ma cio sono alcune affermazioni in aperto contrasto col Magistero precedente che rendono cattiva la torta, altrimenti il suo effetto non sarebbe deleterio, ma in ogni cosa va curata la parte malata non la san.
    Per l'ipocrita del rito riformato che ironicamente ringrazia, i suoi commenti la rappresentano.
    Mi limito a questo perchè il blog non è mio e a casa di altri chiedo il permesso prima di argomentare certe cose che potrebbero allontanare altri ospiti.
    CVCRCI

    RispondiElimina
  14. Se volete potete leggere qui http://lux-hominum.blogspot.it/2011/11/la-regolarizzazione-della-fraternita-s.html
    l'interessante articolo scritto qualche tempo fa da John Vennari di CFN che evidenzia i problemi di un eventuale accordo.
    CVCRCI

    RispondiElimina

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