Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 26 giugno 2012

Monsignor Lefebvre: "Oggi, in questa giornata, si compie l’operazione sopravvivenza, e se io avessi concluso quella operazione con Roma, proseguendo negli accordi che avevamo firmato e proseguendo con la messa in pratica di questi accordi, avrei compiuto l’operazione suicidio..." L'operazione sopravvivenza non è conclusa, quindi rivolgiamoci alla Madonna Santa affinchè protegga la Fraternità dalle grinfie dei modernisti...

O Maria, Vergine Immacolata, Tu che tutto puoi per Grazie, guarda la Chiesa di Tuo Figlio Gesù: proteggila da ogni insidia e dalle nefaste eresie e dalle errate letture dei Santi Vangeli che sventurati esegeti hanno seminato e Ministri di Dio -speriamo in buona fede- diffondono! Spazza via, o Vergine Santa, questo pensiero non cattolico che si è introdotto nel Tempio Santo di Dio. Vergine Santa, proteggi la Chiesa di cui sei Madre. Amen! 

...Ed ora chiediamoci: che cosa significa ristabilire l'unità di tutti i cristiani? Sappiamo tutti che esistono numerosi modelli di unità e voi sapete anche che la Chiesa cattolica si prefigge il raggiungimento della piena unità visibile dei discepoli di Gesù Cristo secondo la definizione che ne ha dato il Concilio Ecumenico Vaticano II in vari suoi documenti (cfr Lumen gentium, nn. 8;13; Unitatis redintegratio, nn. 2; 4 ecc.). Tale unità, secondo la nostra convinzione, sussiste, sì, nella Chiesa cattolica senza possibilità di essere perduta (cfr Unitatis redintegratio, n. 4); la Chiesa infatti non è scomparsa totalmente dal mondo. D'altra parte questa unità non significa quello che si potrebbe chiamare ecumenismo del ritorno: rinnegare cioè e rifiutare la propria storia di fede. Assolutamente no! Non significa uniformità in tutte le espressioni della teologia e della spiritualità, nelle forme liturgiche e nella disciplina. Unità nella molteplicità e molteplicità nell'unità: nell'Omelia per la solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, lo scorso 29 giugno, ho rilevato che piena unità e vera cattolicità nel senso originario della parola vanno insieme. Condizione necessaria perché questa coesistenza si realizzi è che l'impegno per l'unità si purifichi e si rinnovi continuamente, cresca e maturi....
 ------------------------------------
 Rivarol: Ma certuni pensano che Benedetto XVI, cheviene dalla Baviera cattolica e che, com’essi credono, è«di una profonda pietà fin dalla giovinezza», ispirifiducia. Lei, cosa risponde?


Mons. Tissier: È vero che questo Papa è molto comprensivo. È un uomo amabile, gentile, riflessivo, un uomo semplice ma di un’autorità naturale, un uomo di decisione che ha risolto parecchi problemi nella Chiesa con la sua energia personale. Per esempio, problemi di moralità in questo o quell’istituto sacerdotale. Ma è imbevuto del Concilio. Quando dice che la soluzione del problema della FSSPX è uno degli impegni principali del suo pontificato, egli non vede dove sta il vero problema. Si pone male. Lo vede nel nostro cosiddetto scisma. Ora, il problema non è quello della FSSPX, ma quello di Roma, della Roma neomodernista che non è più la Roma eterna, che non è più la maestra di saggezza e di verità, ma è diventata fonte di errore a partire dal Concilio Vaticano II e ancora oggi lo è. Quindi, la soluzione della crisi potrà venire solo da Roma. Dopo Benedetto XVI.
 Rivarol: Ma certuni nella Fraternità San Pio X pensano che questo sarebbe quantomeno una buona cosa. Non si sente in imbarazzo per questa situazione “irregolare”?


Mons. Tissier: L’irregolarità non è la nostra. È quella di Roma. Una Roma modernista. Una Roma liberale che ha rinunciato a Cristo Re. Una Roma che è già stata condannata da tutti i papi fino alla vigila del Concilio. D’altra parte, l’esperienza degli istituti sacerdotali che si sono ricollegati alla Roma attuale, dice che a tutti, gli uni dopo gli altri, compresi Campos e il Buon Pastore, è stato intimato di accettare il Concilio Vaticano II. E si sa che fine ha fatto Mons. Rifan, di Campos, che adesso non ammette più obiezioni alla celebrazione della nuova Messa e che ha proibito ai suoi sacerdoti di criticare il Concilio!
 ---------------------------------
SE SI VUOLE SALVARE CIO' CHE RIMANE DELLA TRADIZIONE AUTENTICAMENTE CATTOLICA, NON CI SI PUO' METTERE NELLE MANI DI CHI PROMUOVE TALI AZIONI CONTRO LA CHIESA DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO...

Riceviamo e trasmettiamo la richiesta fattaci dal sito MonarchiaCattolica di promuovere una Novena, dal 1 al 9 Luglio 2012, alla Madonna della Medaglia Miracolosa, affinchè chi dirige la Fraternità San Pio X non consegni nelle mani di chi stà distruggendo la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo l'opera di Monsignor Lefebvre. Tanto ci sarebbe da dire sulle ultime indiscrezioni sul cosidetto preambolo degli assassini della fede che Monsignor Fellay avrebbe ricevuto e che vorrebbe firmare, per far entrare la fraternità sotto le mani di questi impostori che deturpano la Chiesa da 50 anni a questa parte. Come seconda intenzione di preghiera si potrebbe chiedere alla Madonna di convertire i modernisti che hanno occupato il Vaticano dal Conciliabolo in poi...

 

Omelia 
di S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre
Fondatore della Fraternità San Pio X
nella Santa Messa per la consacrazione dei
quattro nuovi vescovi della Fraternità
...Lungi da me l’erigermi a papa. Io sono solo un vescovo della Chiesa cattolica che continua a trasmettere, a trasmettere la dottrina. Tradidi quod et accepi. È questo che io penso e che auspico si metta sulla mia tomba, e certo non ci vorrà molto tempo perché sulla mia tomba si metta Tradidi quod et accepi – come dice San Paolo «Vi ho trasmesso ciò che ho ricevuto», molto semplicemente. Io sono il fattorino che porta una lettera. Non sono io che ho fatto questa lettera, questo messaggio, questa parola di Dio, è Dio stesso, è Nostro Signore Gesù Cristo stesso, e noi vi abbiamo trasmesso, per l’intermediazione di questi cari sacerdoti qui presenti e per mezzo di tutti coloro che, anch’essi, hanno creduto di dover resistere a quest’onda d’apostasia nella Chiesa, conservando la Fede di sempre e trasmettendola ai fedeli. Noi siamo solo dei portatori di questa novella, di questo Vangelo che Nostro Signore Gesù Cristo ci ha donato e dei mezzi per santificarci: la Santa Messa, la vera Santa Messa, i veri sacramenti, che danno veramente la vita spirituale.
Mi sembra di sentire la voce di tutti quei papi a partire da Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, San Pio X, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, che dicono:
«Di grazia, di grazia, che state facendo dei nostri insegnamenti? della nostra predicazione? della Fede cattolica? la state abbandonando? la state lasciando sparire da questa terra? Di grazia, di grazia, continuate a conservare questo tesoro che vi abbiamo dato. Non abbandonate i fedeli! Non abbandonate la Chiesa! Continuate la Chiesa! Poiché, a partire dal concilio, ciò che noi abbiamo condannato ecco che le autorità romane l’adottano e lo professano, com’è possibile? Noi abbiamo condannato il liberalismo, noi abbiamo condannato il comunismo, il socialismo, il modernismo, il sillogismo, tutti questi errori che noi abbiamo condannato ecco che oggi sono professati, adottati, sostenuti dalle autorità della Chiesa: è possibile? Se voi non fate qualcosa per continuare questa Tradizione della Chiesa che vi abbiamo data, tutto sparirà. La Chiesa sparirà, le anime saranno perdute».

Noi ci troviamo di fronte ad uno stato di necessità. Abbiamo fatto di tutto per provare che Roma comprendesse che bisognava ritornare a quest’attitudine del venerato Pio XII e di tutti i suoi predecessori.
Abbiamo scritto, siamo andati a Roma, abbiamo parlato, abbiamo inviato delle lettere – Mons. De Castro Mayer e io stesso – diverse volte a Roma; abbiamo provato con questi colloqui, con questi mezzi, di giungere a far comprendere a Roma che a partire dal Concilio, questo aggiornamento, questo cambiamento che s’è prodotto nella Chiesa non è cattolico, non è conforme alla dottrina di sempre della Chiesa. Questo ecumenismo e tutti questi errori, questa collegialità, tutto questo è contrario alla Fede della Chiesa, è in procinto di distruggere la Chiesa. È per questo che siamo convinti che facendo oggi queste consacrazioni, noi obbediamo all’appello di questi papi e, di conseguenza, all’appello di Dio, perché esso ripresenta Nostro Signore Gesù Cristo nella Chiesa. E perché, Monsignore, avete bloccato questi colloqui che tuttavia sembravano avere un certo successo? Precisamente perché, mentre apponevo la mia firma sul protocollo, nello stesso minuto l’inviato del cardinale Ratzinger che mi portava questo protocollo da firmare, mi consegnava una lettera nella quale mi si diceva di chiedere perdono per gli errori che facevo. Se io sono nell’errore, se insegno degli errori, è chiaro che mi si deve riportare alla verità. Allo spirito di quelli che mi inviavano questo foglio da firmare perché riconoscessi i miei errori, cioè: «Se voi riconoscete i vostri errori, noi vi aiuteremo a ritornare nella verità». E qual è questa verità se non la verità del Vaticano II? Se non la verità di questa Chiesa conciliare? È chiaro! Di conseguenza, è chiaro che per il Vaticano la sola verità che oggi esista è la verità conciliare, è lo spirito del concilio, è lo spirito d’Assisi. Ecco la verità di oggi. E questa noi non la vogliamo per niente al mondo, per niente al mondo! Ecco perché, constatando questa ferma volontà delle attuali autorità romane di ridurre a niente la Tradizione e di condurre tutti in questo spirito del Vaticano II e in questo spirito d’Assisi, noi abbiamo preferito ritirarci, evidentemente, e dire: Non possiamo, è impossibile. Non è possibile porci sotto un’autorità, poiché evidentemente ci saremmo posti sotto l’autorità del cardinale Ratzinger, Presidente di questa commissione romana che doveva dirigerci. Ci mettiamo in queste mani e, quindi, nelle mani di coloro che vogliono condurci allo spirito del concilio e allo spirito d’Assisi. Questo non è possibile. È per questo che ho inviato una lettera al Papa dicendogli chiaramente: «Noi non possiamo, malgrado ogni desiderio che abbiamo di essere in comunione con Voi. Dato questo spirito che regna oggi a Roma e che Voi volete comunicarci, preferiamo continuare nella Tradizione, conservare la Tradizione, in attesa che questa Tradizione ritrovi il suo posto, in attesa che questa Tradizione ritrovi il suo posto nelle autorità romane, nello spirito delle autorità romane. Questo durerà quanto è previsto dal Buon Dio. Non sta a me sapere quando la Tradizione ritroverà i suoi diritti a Roma, ma penso che è mio dovere fornire i mezzi per attuare ciò che chiamerei operazione sopravvivenza, operazione sopravvivenza della Tradizione».
Oggi, in questa giornata, si compie l’operazione sopravvivenza, e se io avessi concluso quella operazione con Roma, proseguendo negli accordi che avevamo firmato e proseguendo con la messa in pratica di questi accordi, avrei compiuto l’operazione suicidio.
Allora, non v’è scelta, sono obbligato, noi dobbiamo sopravvivere. Ed è per questo che oggi, consacrando questi vescovi, sono convinto di continuare, di far vivere la Tradizione, cioè la Chiesa cattolica.
--------------------------------
 
LA NOVENA ALLA VERGINE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA 
 

O Immacolata Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, compresi dalla più viva confidenza nella tua potentissima intercessione, manifestata così spesso attraverso la Medaglia, noi fedeli tuoi figli, t'imploriamo di ottenerci le grazie e i favori che domandiamo durante questa Novena. Affidiamo a te i bisogni della Chiesa, le intenzioni del Santo Padre, le necessità delle nostre famiglie e del mondo intero. Raccomandiamo in modo particolare alla tua materna intercessione i peccatori, i poveri, quanti soffrono nel corpo e nello spirito.

(pausa di silenzio per chiedere le grazie più desiderate)

Ti chiediamo, o Maria, soprattutto la liberazione dal peccato e l'impegno costante nel bene, per orientare a Dio ogni nostro pensiero, parola ed opera. Ottienici anche dal tuo divin Figlio lo spirito di preghiera e di penitenza, la fedeltà alla nostra vocazione battesimale per tutta la vita, fino al giorno in cui raggiungeremo la beata dimora, dove tu risplendi Regina degli angeli e dei santi, Mediatrice di grazia per l'intera umanità redenta da Cristo Signore. Amen.


Ave, Maria
O Maria concepita ..


Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, che non si è mai udito dire che alcuno ricorrendo alla tua protezione, implorando il tuo aiuto e chiedendo il tuo patrocinio, sia stato da te abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, e consapevole dei miei peccati mi prostro a chiederti pietà. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltale benigna ed esaudiscile. Amen.

Salve, Regina
O Maria concepita ..


Recita del Santo rosario

Al termine del Rosario un Padre nostro un Ave Maria ed un Gloria al Padre

Concedi ai tuoi fedeli, o Signore, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito e per intercessione di Maria santissima sempre vergine, salva la Fraternità San Pio X dalle lusinghe diaboliche dei modernisti che hanno occupato il Vaticano da 50 anni, infine ti chiediamo, per intercessione della Santa Madonna nostra Mardre, la conversione dei traviatori della fede del Tuo dilettissimo Figlio. Per Cristo nostro Signore. Amen.


LA SUPPLICA ALLA VERGINE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

(affinche la Fraternità San Pio X non si metta nelle mani degli assassini della fede, affinchè non si scenda a nessun compromesso con la falsa fede attualmente professata da Roma...)

O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di lacrime, ma sappiamo pure che vi sono giorni in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Madre, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno benedetto, da te prescelto per la manifestazione della tua Medaglia. Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in questo giorno a te così caro, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi ti promettiamo che: la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro cuore e lo farà palpitare all'unìsono col tuo, lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà, per portar ogni giorno la nostra croce dietro di Lui.

Ave, Maria
O Maria concepita ..

Questa è l'ora, o Maria, della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l'ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fa, o Madre, che quest'ora, che ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a portarci il rimedio di tanti mali, sia anche l'ora nostra: l'ora della nostra sincera conversione, e l'ora del pieno esaudimento dei nostri voti. Tu, che hai promesso che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigno il tuo sguardo su di noi. Confessiamo di non meritare le tue grazie. Ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi, dunque, pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l'amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia.

Ave, Maria
O Maria concepita ..

O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i suoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti. Ma specialmente permetti, o Maria, che, in quest'ora solenne, ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono più bisognosi della tua misericordia. Ricordati che anch'essi sono tuoi figli, per i quali hai sofferto, pregato e pianto. Salva tutti i tuoi figli per poterti un giorno ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Amen.

Salve, Regina
O Maria concepita ..

50 commenti:

  1. Ultime informazioni che stralcio da Vatican Insider e che fanno assai riflettere:

    1) Fellay ha revocato al vescovo Williamson la facoltà di partecipare al capitolo, «per le sue prese di posizione che invitano alla ribellione e per la sua disobbedienza continuamente ripetuta».

    2) don Thouvenot conferma la notizia già circolata riguardante la decisione dello stesso Fellay di rinviare delle ordinazioni di religiosi domenicani e cappuccini appartenenti alla Fraternità, previste per il 29 giugno, perché intende essere sicuro «della lealtà di queste comunità» prima «di imporre le mani sui loro candidati».

    3) Fellay appare convinto dell’importanza di ristabilire la piena comunione, un obiettivo al quale – com’è noto – tiene in modo particolare Benedetto XVI.

    Sono poste le basi perché nella Fraternità si consumi una spaccatura.

    Pardosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Paradossi,

      Domanda in aria:
      Come può D. Fellay evitare la presenza di D. Williamson basato su canone 2331, paragrafo 1 e 2 del Codice di Diritto canonico (Nuovo Codice 1373)? Investito che il potere o l'autorità di fare? Che cosa vuoi dire esattamente questo atteggiamento? Questo canone può essere applicato sommariamente, senza processo? Al tempo di mons. Lefebvre, non esisteva quello che voleva condannare a lui, senza processo?

      Elimina
    2. Hai colto il problema di fondo, Gederson!
      L'atteggiamento di Fellay è puramente autoritario e, in questo, fa esattamente come i persecutori di mons. Lefebvre!

      Mons. Williamson, pur con il suo carattere un poco "artistico", non ha fatto altro che muoversi nell'alveo della tradizione e, sacrificando se stesso, ha contribuito a mantenere la Fraternità nella posizione voluta da mons. Lefebvre in cui non ci si accordava con chi nega alla tradizione il suo valore centrale.

      Ora è proprio questo "eccesso" di fedeltà al pensiero del fondatore che ultimamente ha disturbato mons. Fellay, teso com'era e come ancora sarà, ad incontrare ed accordarsi con Roma.

      Non potendo fare diversamente, ha dovuto accusare alcuni suoi preti e mons. Williamson di "disobbedienza" per levarsi questi "impicci" tra i piedi e poter muoversi liberamente.

      Che il canone sia usato strumentalmene è più che ovvio. Ma io temo un'altra cosa: dopo aver "isolato" mons. Williamsonm, mons. Fellay passerà ad isolare gli altri due vescovi che, non meno di Williamson, anche se con altro stile, sono contro questi accordi menzogneri.

      Fintanto che Fellay avrà potere nella Fraternità, continueranno le intimidazioni e le epurazioni. Questo è certo! E fintanto che questo continuerà la Fraternità inizierà la sua parabola discendente.

      Paradosi

      Elimina
    3. In fondo la volontà di Roma è quella di ANNIENTARE queste forze e ciò è possibile invari modo:

      1) con un accordo in cui in medio tempo si costringe poco a poco ad accettare il Vaticano II
      2) spaccando la Fraternità in vari rivoli in modo da renderli ininfluenti
      3) assorbendo poco per volta gli elementi transfughi dalla fraternità con promesse eccellenti ma che col tempo si rivelano aria fritta.

      Non si deve dimenticare che il Vaticano ha una lunga esperienza in fatto di "divide et impera" e che, su queste cose, ha un comportamento perfettamente mondano.
      Loro, muovendosi con senso politico e non soprannaturale, sanno che il tempo puo' giocare a loro vantaggio e non si danno ansia perché "sentono" di avere il cosiddetto coltello dalla parte del manico.
      E certamente continueranno ad averlo fintanto che ci sarà gente che si lascia impressionare come mons. Fellay!

      Paradosi

      Elimina
    4. Anch'io mi sono posta una domanda simile a quella di Gederson:

      è lecito ad un vescovo non incardinato in alcuna diocesi della Chiesa cattolica, e che quindi non può esercitare l'autorità giuridica che ha l'Ordinario di una qualunque diocesi, applicare l'articolo 1373 del Nuovo Codice di Diritto Canonico, come se lui fosse "l'Ordinario" menzionato nel testo di quell'articolo?

      Perchè se Fellay voleva esercitare un'autorità, non ha invocato la sua autorità di Superiore Generale, con le funzioni ed il potere che gli concede lo statuto interno della Fraternità? Perchè esisterà uno statuto interno, no? Oppure si deve pensare che questa figura del Superiore sia solo rappresentativa, ma che non preveda la facoltà di disciplinare alcuno?...
      Quanlcuno sa qualcosa sullo statuto interno della fsspx?

      Elimina
  2. E invece su Messainlatino un articolo dice che l'accordo è saltato definitivamente Testualmente: Riceviamo e pubblichiamo.... ma da chi?
    Non lo dice... Che tormentone!

    RispondiElimina
  3. accordo o non accordo per tornare ad avere la fiducia dei fedeli la FSSPX deve "sfiduciare" Mons Fellay....
    ed i motivi sono tra gli altri i 3 punti menzionati da Pardosi
    CZC

    RispondiElimina
  4. Nella gestione di tutto questo "affaire" si vede chiaramente che mons. Fellay non ha assolutamente lo stesso livello avuto da mons. Lefebvre.

    Già questo dice molto.

    Speriamo che nel prossimo capitolo (in cui eleggeranno il nuovo responsabile generale della Fraternità) lo mettano definitivamente da parte!

    Paradosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paradosi,
      stando alle notizie emesse da "Rorate caeli", Fellay è nel bel mezzo di un'elezione della durata di dodici anni, avvenuta sei anni fa (l'ho letto qualche giorno fa).
      Tecnicamente adesso non dovrebbe esserci il rinnovo dell'elezione del Superiore, perchè la scadenza sarebbe nel 2018...forse è per questo che da varie parti, più che parlare di elezione del Superiore, di parla di eventuale atto di sfiducia....

      (..cosa probabilmente temuta da Fellay, il quale , fa bruscamente marcia indietro e dice che le attuali proposte di Roma, sono inaccettabili.)

      Elimina
  5. quello che dici è esatto Anna Rita, questo capitolo non comporta l'elezione di nessuno, tecnicamente non so nemmeno se possono sfiduciarlo...dobbiamo sperare nella compattezza dei Vescovi.
    CZC

    RispondiElimina
  6. una vicenda penosa che spero confermi la forza numerica dei 3 vescovi al capitolo contro il superiore. Forse solo cosi' la cosa si fermerebbe. Certo la Fraternita' avra' un superiore in carica di fatto sfiduciato per i prossimi 6 anni. Se avesse un po' di dignita' Fellay farebbe un passo indietro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vorremmo tanto poter sapere i tre vescovi fortemente uniti e compatti nel Capitolo, ma se Fellay ha tolto a Williamson il diritto di parteciparvi, una voce molto autorevole viene artatamente tacitata....
      Il silenzio in questo periodo di De Galarreta è indecifrabile, confidiamo nella inamovibile stabilità di Mons. De Mallerais!

      (Certo che l'accanirsi Felleyano su Williamson è talmente smaccato da lasciare imbarazzati, perchè non si può certo dire che l'opinione episcopale della Fraternità sia rimasta segreta...eppure le disposizioni disciplinari sono sempre e soolo per lui...sembra una persecuzione in piena regola...)

      Elimina
  7. Grazie per le precisazioni che mi paiono terribili. E mi spiego: Fellay oramai si è scoperto e non tarderà a tornare all'attacco. Come si dice in Oriente, "il serpente, accortosi d'essere visto, si è rintanato". Ma una persona così, che ha fatto fuori dei preti solo perché ostacolavano il suo "uniatismo vaticano" c'è solo da temere.
    Inizierà a lavorare adeguando e cesellando pian piano le persone in modo che, nell'arco di alcuni anni, le forze di opposizione s'indeboliscano.
    E poi, ovviamente!, tornerà all'attacco.

    Ora è più chiaro che mai che il suo spirito è simile a quello di Giovanni XXIII: aperto ai compromessi ma teoricamente fedele alla tradizione.

    La Fraternità dovrà ancora patire per mano di quell'uomo e non esiste nulla di peggio di una divisione interna!

    Paradosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Inizierà a lavorare adeguando e cesellando pian piano le persone in modo che, nell'arco di alcuni anni, le forze di opposizione s'indeboliscano."

      quello che dice è più che corretto, solo che ha già iniziato, cesellato, spostato (persone) da anni...è un lavoro che è iniziato anni fà, se non si salda l'opposizione dei tre Vescovi riuscirà nel suo intento.
      CZC

      Elimina
  8. Intanto vi invito tutti ad accogliere con tutto il cuore questa proposta di Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa, dal 1° di Luglio al 9 Luglio, da invocare con tutta la nostra fede e confidenza nella Santissima Madre della Chiesa, affinchè si raffermi la volontà in tutti di non scendere ad alcun compromesso con la Roma di oggi.

    Se davvero Fellay ha fatto marcia indietro di fronte all'assurda riproposta dello stesso Preambolo del Settembre 2011, è giusto quello che mi diceva Gianluca stamattina: "I molti Rosari hanno effettivamente funzionato!" La Madonnina ci ha messo la sua santa mano...

    Perciò continuiamo a pregarLa, sicuri che accompagnerà la Fraternità nella via voluta da Dio. Occorre la nostra preghiera perchè il momento è critico molto, e dal Capitolo uscirà la sorte futura della fsspx.
    Che dite, ragazzi, ci state?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente aderiamo alla Novena certi che la Santissima Madre della Chiesa ci assistera'come gia' sta facendo.....ricordiamoci che Mons.Lefebvre per ben tre volte a consacrato la Fraternita'al Cuore Immacolato di Maria i Frutti,pur in una battaglia dolorosa e lunga gia' si vedono! Invochiamo la grazia della perseveranza e quello immenso della Fede. Vittorio Lucia

      Elimina
    2. Grazie carissimi Vittorio e Lucia! E che il Signore ricompensi la vostra fede e disponibilità.
      :)

      Elimina
  9. Che l'Onnipotente ci levi di torno l'ennesimo Iscariota, il fellone Fellay.
    Riccardo

    RispondiElimina
  10. Eccellenze, Signori Superiori,

    come sapete il nostro Superiore generale aveva risposto alla lettera del Card. Levada del 16 marzo, che tentava di imporre il Preambolo dottrinale del 14 settembre 2011. Con questo documento, datato 15 aprile, egli voleva uscire dal ginepraio creato da questo Preambolo. Secondo diverse voci concordanti, il nuovo testo sembrava soddisfare il Sommo Pontefice.

    Il 13 giugno 2012, il Card. Levada ha riconsegnato al nostro Superiore generale il suo testo dello scorso aprile, ma emendato in modo tale che, in sostanza, vengono riprese le proposizioni del settembre 2011. Mons. Fellay gli ha subito fatto sapere che non poteva firmare questo nuovo documento, chiaramente inaccettabile. Il prossimo Capitolo permetterà di fare il punto sull’insieme del dossier.

    Peraltro, informo tutti membri del Capitolo che, in virtù del Canone 2331 ¶ 1 e 2 (n.c. 1373), il Superiore generale ha privato dell’ufficio di capitolante Mons. Williamson, per le sue prese di posizione che chiamano alla ribellione e per la sua disobbedienza continuamente ripetuta. Gli ha anche vietato di recarsi ad Ecône per le ordinazioni.

    Infine, Mons. Fellay ha deciso di differire le ordinazioni dei religiosi Domenicani di Avrillé e Cappuccini di Morgon, previste per il prossimo 29 giugno a Ecône. Questo procrastinare le ordinazioni gli è stato semplicemente dettato dalla preoccupazione di assicurarsi della lealtà di queste comunità, prima d’imporre le mani sui loro candidati (cfr. I Tim. 5, 22).

    Vi prego di credere, Eccellenze, Signori Superiori, alla mia rispettosa e fedele devozione sacerdotale.

    Abbé Christian Thouvenot

    Tratto dal sito unavox.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, in breve, riproposta in Fellay la stessa malattia del Vaticano, seppur in modalità diversa: Il senso dell'Autorità scavalca il senso di Tradizione!!

      Paradosi

      Elimina
  11. Fellay dovrebbe preoccuparsi che le comunità religiose sottoposte alla Fraternità siano fedeli alla Tradizione, non che, per fedeltà alla tradizione, lo possano criticare!!

    Allora, per pura paura, li ricatta: se non siete fedeli A ME (non necessariamente alla Tradizione) io NON VI ORDINO.

    Possiamo dire che questo è un abuso di autorità?

    RispondiElimina
  12. E' possibile inviare un messaggio di appoggio incondizionato a Mons. Williamson e scrivere a Mons. Fellay che vogliamo Big Double "u" al Capitolo?
    CVCRCI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. si è possibie, nel caso non si faccia una cosa in comune posterò dove inviare le mail
      czc

      Elimina
    2. Grazie io desidererei far sentire il mio appoggio spirituale a Mons Williamson con tutta la mia stima.
      Grazie
      CVCRCI

      Elimina
    3. CZC,
      PER CORTESIA posta l'indirizzo e-mail per scrivere a Mons. Williamson.

      Se non vuoi metterlo pubblicamente, mandamelo sulla mia mail: annarita.2009@gmail.com

      Elimina
    4. Abbiamo preparato una lettera per mons. Williamson, che pubblicheremo a breve...
      Chi vorrà, potrà incollarla sulla sua mail e spedirla al Monsignore.

      Elimina
  13. Il Canone con cui è stato "punito" mons. Williamson:

    "Chi pubblicamente suscita rivalità e odi da parte dei sudditi contro la sede apostolica e l'ordinario per un atto di potestà o di ministero eclesiastico, oppure eccita i sudditi alla disobbedienza nei loro confronti, sia punito con l'interdetto o altre giuste pene".

    RispondiElimina
  14. Si, A.Rita ci stiamo a fare una novena alla Madonna, affinche', i Rosari facciano il miracolo che tutti chiediamo - il ritorno al rinsavimento di questa gerarchia che ormai e' andata fuori di testa - e che non si faccia alcun compromesso con la Roma di oggi. Prima la conversione al cattolicesimo puro con la vera professione di fede, poi quello che il Signore vuole. bernardino.

    RispondiElimina
  15. quando parlo di rinsavimento, mi riferisco soprattutto alla gerarchia della Roma modernista e conciliarista che guarda solo alle cose umane e terrestri e ha dimenticato (o forse non ha mai conosciuto) il Divino. Vorrei capire per chi si e' sacrificato sulla Croce nostro Signore. berni.

    RispondiElimina
  16. Novena per la Fraternità

    Novena allo lo Spirito Santo dal 30 giugno all'8 luglio.
    La novena consisterà nel pregare il Veni Sancte Spiritus con l'aggiunta di altre due invocazioni:

    Cuore Immacolato di Maria, prega per noi. (3 volte)

    San Pio X, prega per noi.

    (Fonte: www.sspx.org)

    RispondiElimina
  17. Scusate, errata corrige: per la Novena la preghiera da farsi è il Veni Creator Spiritus e non il Veni Sancte Spiritus.

    Linda

    RispondiElimina
  18. "Qual è il vero programma del lieto visitatore dei “potenti del mondo”, delle Sinagoghe, delle Moschee e d’ogni “tempio” per il culto dell’uomo… programma di chi copre pederasti e scandali e beatifica il “grande” dell’autodemolizione conciliare?...."
    ARAI DANIELE

    http://www.agerecontra.it/public/press20/?p=11706#more-11706

    RispondiElimina
  19. http://www.agerecontra.it/public/press20/wp-content/uploads/2012/06/Chiesa-viva-451-LA-1.pdf

    Ecco il vero programma del lieto visitatore dei potenti del mondo!

    Buona lettura e sane deduzioni a tutti ! (oltre alle preghiere ed alla novena salutare cui mi associo)

    RispondiElimina
  20. "..Ma il tragico di oggi non è solo il bisogno di una riforma morale ma di correggere errori dottrinali presenti nello stesso collegio cardinalizio, cosa tragica, forse mai avvenuta in tutta la storia della Chiesa, giacchè, se in passato abbiamo conosciuto gravissimi scismi con antipapi e nemici interni di vario genere, mai finora l’errore dottrinale - il “fumo di Satana”, come disse Paolo VI -, era penetrato così profondamente senza un’apparente salutare reazione ..." p.Giovanni Cavalcoli.

    Se lo dice persino lui....! Tralascio altra citazione dello stesso, poco più avanti, poichè ricade nella solita declamazione per il Concilio ultimo e per il papa Ratzinger.

    E' incredibile come persone, apparentemente sane di mente, esprimano tutta la loro perplessità per errori macroscopici, ma debbano sentire il "bisogno" di elogiare proprio le cose e coloro che sono stati artefici del disastro:
    POTENZA DELL'UNIFORMISMO MENTALE O CALCOLO "POLITICO" PER NON DISTURBARE LA GERARCHIA ?

    p.s. chiedo scusa per aver postato tre commenti di seguito, ma non ce la facevo a non comunicarvi le mie riflessioni che penso possano giovare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo e tutto ciò mi ha sempre fatto trarre la conclusione che, a seconda di come si vive la fede, o si diventa saggi o si diventa scemi. Poi ci sono coloro che sono pure un poco saggi e un poco scemi (come il padre da lei citato).

      Il problema del mondo cattolico attuale sta nel fatto che le basi sono marce.
      Quando la gerarchia (papa compreso) crede che il concetto di tradizione avuto dai "tradizionalisti" è "incompleto e contraddittorio", poiché non si sgancia dall'oggettività del dato rivelato e non contempla unicamente l'organo di trasmissione (i vescovi e il papa), cadendo così in una forma soggettivistica, è ovvio che perfino i cardinali possano dire eresie.

      Com'è stato scritto "Potremmo anche dire che non siamo più di fronte all’amore di un soggetto per l’oggetto amato, ma all’amare praticato da questo stesso soggetto come esercizio auto-appagante. Non più all’amore del soggetto uomo per Dio e quindi per i fratelli, ma all’esercizio dell’amare che, in se stesso, può prescindere da Dio e dai fratelli.
      Non si ama l’oggetto dell’amore, ma l’amore stesso, rendendolo così sterile.
      Non si trasmette più l’oggetto della Tradizione, ma si pratica una trasmissione priva del suo oggetto: una trasmissione sterile… una tradizione vuota".


      E con questo è evidente che le basi sono marce e non si va da nessuna parte!

      Paradosi

      http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV256_Esegesi_della_Tradizione.html

      Elimina
    2. Mardu allora me voi male quanno sento parlà de Cavalcoli me pia l'orticaria.
      E' un modernista di una peggior risma del suo confratello Schillebecx che lui stesso taccia di essere eretico.
      CVCRCI

      Elimina
    3. Mitico Mardunolbo.
      Riccardo

      Elimina
  21. A mio avviso, la chiave di lettura per decifrare l'arresto dell'accordo tra Roma e Fellay e le iniziative parossistiche di questi nei confronti di Williamson e di alcuni ordinandi va ricercata unicamente nella nomina di Mons. Di Noia per la sua esplicita, antidiplomatica e smaccata motivazione. Il rabbino Di Segni, non gradendo il riconoscimento canonico della FSSPX, aveva intimato al Vaticano pochi mesi fa: "O noi, o loro". E' evidente che i fratelli maggiori pongono condizioni e ricatti al Vaticano per salvaguardare l'intoccabilità del nuovo corso conciliare e in particalare Nostra Aetate. Sono ormai così sicuri del potere acquisito che non hanno paura a giocare a carte scoperte, anzi se ne vantano. Essi chiedono garanzie assolute e indiscutibili sia al Vaticano (che risponde nominando Di Noia), sia a Fellay (che interdice ed espelle Williamson dal Capitolo e mostra il pugno di ferro con gli ordinandi). L'autoritarismo dittatoriale di Fellay, già di sua natura delirante, in quanto non concede neppure il beneficio della legittima difesa in tribunale, non è però veramente rivolto a terrorizzare i sudditi, alti o bassi che siano, ma a far scena dimostrativa di fedeltà ai futuri padroni del mondo (solo per un po'). Infatti, stando così le cose, i religiosi ordinandi potrebbero benissimo farsi ordinare dall'Ecclesia Dei, visto che il nuovo corso di Fellay va nella stessa direzione: la minaccia di Fellay cadrebbe nel vuoto. Quanto a Williamson, credo abbia gà tratto il dado e che la cosa non gli faccia il minimo solletico: andrà per la sua strada.
    Vorrei sbagliare diagnosi, ma più ci penso, più mi convinco che questa è la realtà e, purtroppo, vedere che la Chiesa di Roma è irreversibilmente scivolata sul piano inclinato della soggezione al giudaismo talmudico e al suo impero finanziario, non mi rallegra. Umanamente parlando, i giochi sono già fatti. Il missile lanciato col Concilio Vat. II è inarrestabile. Resta da decidere solo una cosa, oltre alla necessaria preghiera: se dare priorità alla salvaguardia della comunità cristiana, per la sua sopravvivenza, per la parvenza del bene che potrebbe ancora fare a rischio del male di cui potrebbe essere complice coatto (URSS insegna), oppure dare priorità alla pura e semplice fedeltà allo Sposo che viene, alimentando con apparente egoismo la lampada della verità come le cinque vergini prudenti del Vangelo.
    Personalmente ho già fatto la scelta.
    Prego Dio che mi ci mantenga.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottima lettura!
      E che nessuno ci venga mai a dire che il Vaticano è libero da influenze politico-economiche (al capo delle quali sappiamo BENE chi si trova)!!!

      I prelati vaticani (di qualsiasi ordine e grado) sono dei poveri schiavi del Potere dominante, fanno la voce grossa con chi ritengono essere dei deboli e divengono agnellini (Ratzinger compreso) davanti al Fratello maggiore (o al Grande Fratello?) che dice loro cosa fare.

      Questa cosiddetta "Chiesa conciliare" è divenuta la "sacrestia" della Sinagoga, per questo un personaggio fanatico e ignorante come Kiko ha successo.

      Paradosi

      Elimina
    2. "Mons. Di Noia"!!! Nomen Omen!!!

      Certo che anche dai nomi si nota il ridicolo, in questi preti conciliari!

      Elimina
    3. "Resta da decidere solo una cosa, oltre alla necessaria preghiera: se dare priorità alla salvaguardia della comunità cristiana, per la sua sopravvivenza, per la parvenza del bene che potrebbe ancora fare a rischio del male di cui potrebbe essere complice coatto (URSS insegna), oppure dare priorità alla pura e semplice fedeltà allo Sposo che viene, alimentando con apparente egoismo la lampada della verità come le cinque vergini prudenti del Vangelo.
      Personalmente ho già fatto la scelta.
      Prego Dio che mi ci mantenga."


      La seconda che hai detto.

      Elimina
  22. Ragazzi la cosa che più mi sconforta e che la maggior parte dei "cattolici" vive in uno stato di catalessi non sapendo nulla di nulla di ciò che relamente accade questa situazione la tocco con mano ogni giorno con le persone che incontro e con cui parlo, la situazione umanamente perlando è irreversibile che Dio cia aiuti:presto però!
    CVCRCI

    RispondiElimina
  23. Finalmente il nemico sta' mostrando il suo vero volto: in un primo tempo il nemico ha fatto intravedere una piccola parte del suo vero volto, ora, visti gli ultimi nomi che circolano e devonomprendere possesso di poltone importanti e decisive, si capisce il vero tranello. Vorrei riportare alla mente un film di Coppola "il padrino" dove tra alti prelati - finanzieri e altro, si intravedeva solo affarismo e ricatti, un po' come nel libro di Gianluigi Nuzzi. Attualmente mi sembra non cambi molto, Basta parlare del ricatto "O NOI O LORO". tutti i nodi stanno venendo al pettine. Ma chi soffre e' solo la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana di Pio X - Pio XII, che ogni giorno di piu' viene combattuta da questi personaggi da teatrino. Berni. La preghiera a Gesu' e' il solo nostro conforto e solo Lui decidera' i tempi ed i modi, intanto ricordiamoci che ci ha lasciato il testamento "RESTERO' CON VOI FINO ALLA FINE DEI TEMPI".

    RispondiElimina
  24. Il Tutto verra' compreso dalla gerarchia, quando la Madonna e Gesu' decideranno di intervenire come e' detto nel terzo segreto di Fatima, che in molti snobbano. Un giorno non molto lontano, forse entro il 2017, verseranno lacrime amare. Ma forse loro a queste cose non ci credono e tentano anche di non farci credere neanche la gran parte del mondo che e' gia' per loro colpa nelle mani di satana. berni

    RispondiElimina
  25. penso che avrete letto le recenti dfichiarazioni di Mons. Di Noia, riportate su MIL, laddove dice:
    "È possibile avere dissensi ed essere comunque in comunione col Papa" ,
    "tali dissensi non ci debbono tenere separati al Banchetto Eucaristico" ecc.

    un ospite commenta:
    "vede, amico, quella frase (sul "banchetto Eucaristico" è la traduzione, in termini ecclesial-politichesi, del noto refrain:
    "aggiungi un posto a tavola, che c'è un amico in più "....e compagnia cantando....
    o anche: "avanti, avanti c'è posto ! nella Chiesa c'è posto per tutti, diavolo e acquasanta compresi...tutti benvenuti, insieme appassionatamente al gran banchetto, dove un pezzo di pane non si rifiuta a nessuno: basta , prendersi per mano in allegro girotondo, dài la mano a tuo fratello dài la mano! e via con i refrains del volemose bene united colours of religions, fattori comuni e non comuni ecc......
    viva la chiesa-arlecchino dove per andar d'accordo basta non avere un'IDENTITA' precisa, che potrebbe disturbare il vicino: tutti uguali per sentirsi davvero fratelli, kiko e lefebvriani dovranno abbracciarsi in segno di pace ed egalitè, e non pestarsi i piedi a vicenda, ognuno nel proprio orticello a "diversamente predicare e celebrare": viva la convivenza pacifica tra le iridate (bio)DIVERSITA'(ASSISI DOCET); viva la grande Unione egalitaria-fraterna che avanza a grandi passi! viva il 1789: libertè egalité fraternité !

    e io aggiungo, dopo aver letto sul web tanti bloggers che non vedono l'ora che si realizzi la felice "riunificazione", considerata la panacea per i mali della Chiesa:

    con questo sospirato accordo che riunirà tutti intorno al tavolo della "gioiosa pacifica unione", nessuno si senta superiore al fratello, nessuno giudichi, nessuno CREDA DI AVERE IN TASCA LA VERITA' RIVELATA ASSOLUTA ED ETERNA !

    la Verità è ancora tutta da venire....ci aspetta là, nel punto "Omega" della grande evoluzione annunciata dal mega-concilio quo maius cogitari non potest, l'annuncio formidabile della grande chiesa-new-age che i santi mai potevano concepire e che Gesù ci ha tenuto nascosta per 2000 anni !

    Viva l'evoluzione, via il panta rèi al quale anche la Verità si inchina !
    Viva Fellay che si evolve anche lui secondo le magnifiche intese progress....ive !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido ospite,
      il commento del blogger ed anche il tuo, per questo gli articoli di certi blog non li leggiamo neanche più, perchè dietro un'aura confusamente filo tradizionale, si capisce molto bene dove vogliono andare a parare....

      Però c'è anche da dire che riportando qui questo commento giustamente critico ed ironico, sfondi una porta già aperta. Non sarebbe più utile, per far ragionare tante testoline, che lo riportassi... che so?.. facciamo su "chiesa e post concilio"?...

      Elimina
  26. gent. A.rita, ehm....già fatto! però davvero in certi posti è dura far capire a chi vuole credere ciecamente a lucciole per lanterne l'insidia palese di un accordo fatto a condizioni inaffidabili, che già si intravedono bene prima di metterci i piedi dentro, figurarsi dopo...

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.