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venerdì 6 luglio 2012

Rivarol :"Assistiamo ad uno scippo dell’opera di Mons. Lefebvre, condotta dal commando tedesco di Benedetto XVI".

 Scippata l'opera di Mons. Lefebvre...
 L'articolo (Hold-up sur l'oeuvre de Mgr. Lefebvre)
è pubblicato sul settimanale francese Rivarol che recentemente ha fatto una 
clamorosa intervista a Mons. Tissier de Mallerais e tradotto dal benemerito sito Unavox.
 http://img379.imageshack.us/img379/192/immagine34vy1qp8.jpg
di Pierre Labat

La novella delle relazioni della Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX, fondata da Mons. Lefebvre) con Roma non smette di occupare i titoli di prima pagina.

Ultima novità: il Superiore della FSSPX, Mons. Bernard Fellay, rifiuterebbe di firmare il Preambolo dottrinale propostogli dal Vaticano, dopo che questo testo è stato oggetto di negoziati da quasi un anno. Al tempo stesso, si viene a sapere che a Mons. Williamson è stato interdetto di assistere alle ordinazioni sacerdotali del 29 giugno e al Capitolo generale della sua Congregazione. Infine, diverse comunità religiose tradizionali (Domenicani di Avrillé, Cappuccini di Morgon) quest’anno non potranno fare ordinare i loro candidati.

È da dodici anni che la Fraternità si avvicina a poco a poco alle autorità vaticane. A metà aprile, tutto sembrava concluso.
Questo nuovo passo indietro di Mons. Fellay è veramente reale?
Tutto lascia pensare che esso mascheri solo le ultime manovre per disarmare le opposizioni interne.
In effetti, queste non mancano. Ci sono innanzi tutto i tre confratelli nell’episcopato di Mons. Fellay, che l’hanno messo in guardia solennemente. Poi ci sono diversi semplici sacerdoti che, a rischio di farsi escludere dalla loro Congregazione, non hanno esitato a manifestare pubblicamente la loro opposizione ad una “regolarizzazione” canonica mentre ancora sussistono più grandi disaccordi dottrinali.

I chierici sono divisi e i fedeli sono inquieti. Mons. Fellay, che credeva di riunire dolcemente il suo piccolo mondo a Benedetto XVI, in realtà ha appiccato un incendio in casa sua. Egli appare isolato tra i suoi confratelli, anche se gran parte di essi non osano esprimersi per paura di essere allontanati.
Regna il terrore.

Come si è giunti a tanto?

Mons. Fellay è stato nominato Superiore generale della FSSPX nel luglio del 1994. Dirige la Congregazione da diciotto anni. Prima è stato uno dei principali collaboratori di Don Franz Schmidberger, nominato Superiore nel 1982 per succedere a Mons. Lefebvre.
Non è esagerato affermare che Mons. Fellay è stato formato da Don Schmidberger, che gli è rimasto vicino e non esita a riprenderlo vivamente quando le cose non vanno secondo il suo piacimento.

Don Schmidberger, originario di una famiglia contadina della Schwaben [in Baviera], è attualmente il Superiore del Distretto di Germania della FSSPX. Egli ha sempre mantenuto il contatto col Card. Ratzinger, di cui aveva seguito i corsi durante i suoi studi. Secondo quanto si dice, egli avrebbe inviato ogni anno dei fiori al suo vecchio professore in occasione del compleanno.
Ha anche svolto un ruolo importante nel corso dei primi negoziati della FSSPX, condotti nel 1988 da Mons. Lefebvre con la Roma modernista e apostata… rappresentata dal Card. Ratzinger. Quell’anno, Mons. Lefebvre firmò un accordo col Cardinale, che rigettò l’indomani e procedette alla consacrazione dei quattro vescovi ricordati prima.

Mons. Fellay, che risiede nella Svizzera tedesca, ama circondarsi di sacerdoti germanofoni, come il suo braccio destro Don Pfluger. In effetti, nonostante la maggior parte dei suoi fedeli siano francesi, la FSSPX è diretta da Tedeschi.

Don Schmidberger era presente all’udienza dell’agosto 2005, nel corso della quale Benedetto XVI e Mons. Fellay misero a punto le tappe del processo di riunione della FSSPX alla Chiesa conciliare.
La brutale ripresa in mano della FSSPX a cui assistiamo oggi, porta il suo marchio.



In effetti, il processo di ritorno nella Chiesa conciliare dei tradizionalisti lefebvriani non si è certo svolto in maniera tranquilla.
Iniziato nell’agosto del 2000, in occasione del pellegrinaggio dei tradizionalisti a Roma, nel corso del quale il Card. Castrillon Hoyos aveva ricevuto i quattro vescovi, esso conobbe una brutale battuta d’arresto nel 2001 a causa della vigorosa opposizione di numerosi sacerdoti e laici.
Certo d’accordo con Roma, da allora Mons. Fellay si adoperato per rimettere un po’ d’ordine in casa. Il che è iniziato con la ripresa in mano dei seminari: furono scartati dalle ordinazioni tutti gli spiriti liberi. Mons. Fellay dichiarava in privato che preferiva avere meno sacerdoti, ma che fossero ubbidienti. Questa brutale gestione maltusiana provocherà una grave crisi nel 2004, anno che vide il distacco dalla FSSPX di forti personalità come Don Laguérie e Don de Tanoüarn, oggi ritornati a Roma.

Mons. Fellay si è poi adoperato ad escludere dai posti di responsabilità, in particolare da quelli che permettono l’accesso al Capitolo generale della FSSPX, i sacerdoti che non condividevano la sua attrazione per la Roma conciliare. Questa politica gli ha permesso di conservare la sua poltrona al Capitolo del 2006, è sempre più facile essere rieletti quando si nominano i propri elettori.

L’elezione di Benedetto XVI nel 2005 rilanciò i negoziati. Si convenne di andare avanti lentamente. Allo scopo di rassicurare gli oppositori, Mons. Fellay promise che non vi sarebbe stato alcun accordo senza la concretizzazione di preliminari che sarebbe stato impossibile ottenere. Si trattava innanzi tutto della remissione della comunica che aveva colpito i Vescovi tradizionalisti e poi che Benedetto XVI “liberalizzasse” la Messa tradizionale. Questi “preliminari” furono un’idea di Mons. Rifan, Vescovo di Campos, oggi ritornato a Roma.

Mons. Fellay, che ostenta una grande pietà mariana, al punto che i suoi sostenitori gli attribuiscono una vera santità degna, loro pensano, di Mons. Lefebvre, ha chiamato i fedeli a recitare (e a contabilizzare) milioni di Rosari. Gli obiettivi erano quantitativi! Questo li avrebbe tenuti occupati, anziché perdere il loro tempo ad informarsi su internet!
Di fronte al gran numero di Rosari debitamente consegnati dalla FSSPX, il Cielo si sarebbe pur deciso a fare i “miracoli” richiesti.

Così Benedetto XVI ha tolto le scomuniche, dopo che i Vescovi ne avevano fatta richiesta scritta. Non bisogna scoraggiare coloro che dimostrano buona volontà. E poi l’aveva già fatto Paolo VI nel 1965 col Patriarca Atenagora. D’altronde, queste preoccupazioni d’altri tempi non interessano più nessuno.

Quanto alla Messa tradizionale, egli decise che poteva essere celebrata a titolo “straordinario”: in qualche modo un posto folkloristico nel patrimonio cattolico.

Venne in seguito la tappa dei colloqui dottrinali. Si trattava del cuore della questione: per mettersi d’accordo bisognava professare la stessa fede.
Questi colloqui furono circondati dal segreto più stretto, poiché non si era troppo sicuri del loro successo.
Ed ecco che questi colloqui sfociano in uno scacco totale. Secondo i teologi, è impossibile conciliare le dottrine partorite dal Vaticano II con i precedenti insegnamenti dei papi, specialmente sulla questione dei rapporti con le altre religioni e del posto della religione cristiana nella società.
Gli esperti tradizionalisti uscirono da due anni di colloqui più agguerriti che mai: l’accordo si presentava impossibile!

Bisognerà lavorare tanto sui testi, per firmare un accordo in cui ciascuno possa leggere l’inverso di quello che vi legge il suo interlocutore!
Fu questo il lavoro degli ultimi mesi.
Mons. Fellay mantenne uno stretto segreto (secondo i metodi massonici) sul progetto di Preambolo. Il cui impatto avrebbe toccato incontestabilmente la fede di tutti i tradizionalisti.
Neanche i sacerdoti (i Vescovi?) della FSSPX ne hanno avuto conoscenza, cosa che ha creato un vero malessere.


Ma più è complicato, più si realizza!
Don Pfluger ha spiegato appena due settimane fa, nel Sud della Francia, che l’obiettivo dei colloqui dottrinali non era mai stato quello di convincere gli interlocutori dei tradizionalisti. Si trattava al massimo di valutare le differenze. Mons. Fellay, quindi, si appresta a concludere lo stesso accordo puramente pratico che aveva rimproverato ai suoi vecchi confratelli dell’Istituto del Buon Pastore.

Perché dunque il voltafaccia attuale?

Il fatto è che la ribellione sale. La FSSPX minaccia di esplodere. Roma non ha intenzione di recuperare una conchiglia vuota, anche se questa conchiglia apporta il patrimonio della FSSPX, che appare importante.

Ciò che interessa a Benedetto XVI è far cessare questa dissidenza che contesta il Vaticano II e di conseguenza getta nel dubbio circa la sua legittimità. Bisogna quindi che la truppa si accodi.

Ecco allora che Roma rileva opportunamente le sue esigenze dottrinali, fornendo così a Mons. Fellay, che si appresta a rifiutare il Preambolo dottrinale, il bel ruolo di difensore dell’ortodossia.
Ovviamente, Mons. Fellay metterà a profitto questo nuovo ritardo, “ripulendo” le sacche di resistenza. Cadono le teste. A cominciare da quella di Mons. Williamson, che da solo costituisce un ostacolo all’avvicinamento, poiché s’è messo contro la comunità ebraica. Altri seguiranno.

Cosa accadrà al Capitolo generale? Si ha ragione di credere che si tratterà di un non-avvenimento. Mons. Fellay esclude d’autorità i suoi oppositori. Egli ripete che si tratta di un Capitolo speciale, non previsto dagli Statuti. Padroneggia perfettamente l’ordine del giorno. D’altronde, gli Statuti non sembrano essere la sua preoccupazione principale e le modalità di convocazione di questo Capitolo meriterebbero indubbiamente un esame di conformità.
Mons. Fellay non sembra preoccupato per l’esito delle discussioni. Cadranno le teste.

Assistiamo ad uno scippo dell’opera di Mons. Lefebvre, condotta dal commando tedesco di Benedetto XVI.

32 commenti:

  1. E' la Spina dolorosa inserita nel cammino della Fede dei fedeli cattolici legati alla FSSPX.

    Togliersi via la spina, al più presto per non inciampare !

    RispondiElimina
  2. Ovvero, mons. Tissier ha precisato tempo fa come vanno le cose, poi Unavox ha pubblicato questa analisi dettagliata e chiara, quindi basta prendersela con questi DAPPRIMA, poi, con altri (se si ha il coraggio...molto più facile gridare con l'ultimo arrivato, cioè io)

    RispondiElimina
  3. Guardi che quella sopra non è l'intervista a Mons Tissier, ma lo scritto di un articolista, un certo di Pierre Labat.

    Ribadisco, si vergogni!

    RispondiElimina
  4. Che pena!
    Per cambiare gli spiriti basta poco: l'idea di una prelatura personale e di una legittimità nella Chiesa conciliare.

    Ma la legittimità discende direttamente dalla vera fede (per questo nell'ordinazione episcopale si interroga il candidato sulla sua fede ed egli recita il Credo), non da convenzioni pratiche che prescindono da esse.

    Se la vergogna deve esserci, in tutto questo, è solo dalla parte di chi non riesce o non vuole o ritiene non essere coerente.

    Altro non c'è da dire.

    Paradosi

    RispondiElimina
  5. Ma la legittimità discende direttamente dalla vera fede (per questo nell'ordinazione episcopale si interroga il candidato sulla sua fede ed egli recita il Credo), non da convenzioni pratiche che prescindono da essa o le sono addirittura in opposizione.

    Se mons. Lefebvre oggi fosse vivo cosa direbbe???

    RispondiElimina
  6. Guardi che non siamo allo stadio dove tutto è lecito finché si tifa la propria squadra, finanche usare un linguaggio volgare e diffamatorio, degno delle peggiori bettole.

    Le sue sono accuse maliziose dato che giudice è solo Dio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma lei ragiona con la carne senza tenere in conto della fede, speranza e carità nel Signore. E soprattutto non confida nella Divina Provvidenza.

      Ripeto, non siamo allo stadio dove si vince o si perde insultando continuamente l'altra squadra.

      Siamo nelle mani di Dio e sia fatta sempre la Sua volontà che a noi piaccia o no.

      Gesù Misericordia!

      Elimina
    2. "Siamo nelle mani di Dio e sia fatta sempre la Sua volontà che a noi piaccia o no".

      ERESIA!!!
      La volontà di Dio non è contro la Chiesa, contro la fede, contro chi mantiene la Chiesa e la fede! Questo accordo se si fa è contro l'una e l'altra! A questo punto sono arrivate certe menti tradizionaliste??? A pensare che "per volontà di Dio" si deve pure accettare di divenire modernisti!!!

      VADE RETRO!

      Elimina
    3. Delirio, ma chi l'ha mai detto di accettare di divenire modernisti. Bisogna combatterlo ed abbatterlo il modernismo, coi fatti.

      Ho solo denunciato le mormorazioni e diffamaziono fatte da rabbiosi farneticatori perfidi commentatori come lei sa, ma fa finta di non capire.


      I

      Elimina
    4. Temo che con lei sia INUTILE parlare. Non si rende conto, infatti, della conseguenza fatale delle sue affermazioni.

      Nell'immediato postconcilio esistevano molti ottimi sacerdoti e vescovi. La loro anima cattolica è stata lentamente alterata grazie a posizioni come la sua, posizioni fideistiche!

      "Sia fatta sempre la volontà di Dio che a noi piaccia o no" nel contesto di questa discussione vuol dire UNA COSA SOLA: "Obbedite a chi nella Fraternità vuole l'unione (contro ogni elementare criterio di prudenza) che questa è la volontà di Dio che vi piaccia o no".

      Lei pensa che chi la legge sia così stupido da non capirlo?

      Nello stesso senso, ottimi sacerdoti contro il modernismo finirono per essere modernisti poiché si trattava di "obbedire alla volontà di Dio espressa nel concilio VII e voluta da papa Paolo VI".

      Sempre nel medesimo senso molti tradizionalisti sono divenuti i più feroci papolatri del vaticano II.

      La trappola è aperta e c'è continuamente chi vi cade. Lei invita i lettori del blog a chiudere gli occhi pensando che, chiudendoli, tutto vada bene e la trappola come per incanto sparisca.

      LEI E' UN ILLUSO!!!

      Elimina
    5. E' il tipico illuso papolatra fellayiano. Va dove qualcuno ha il potere del comando, ottenuto come, non importa !

      Elimina
  7. A mio modesto avviso, dire che mons. Fellay ha caratteristiche che lo distanziano da mons. Lefebvre non è una "denigrazione" o una "diffamazione" ma è la geografia della situazione attuale.

    E' troppo facile dire "denigratore e diffamatore" a chi manifesta dubbi e perplessità davanti all'operato di mons. Fellay.

    Un vescovo serve la fede e conferma i fedeli in quella fede. In questo deve, in un certo senso, "DARE CONTO" ai fedeli stessi del suo operato perché il fine è servire la fede, non se stesso!

    A livello personale puo' anche essere buono o meno buono. Fatti suoi. A livello OPERATIVO non puo' non essere soppesato e non si puo' non verificare i frutti del suo operato!

    Che un vescovo possa servire se stesso e il suo onore, usando della buona fede, è sempre possibile per miseria umana, anche in un vescovo tradizionalista!

    I fedeli sono lì ad osservare perché essi hanno diritto che il tesoro della fede sia mantenuto intatto e non si può esonerarli da questa osservazione. I fedeli ben coltivati nella tradizione hanno il "sensum fidei"!

    Che Fellay possa iniziare a peccare di "presunzione" nel condurre la Fraternità verso il Vaticano lo si può e lo si deve dire senza che qualcuno faccia tacere qualcun altro con il ricatto di diffamare e denigrare.

    Un vescovo non è mai per se stesso ma per la Chiesa che serve e, alla fine, il suo operato è da essa giudicato.

    Paradosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paradosi, ma ha letto tutte le calunnie offese e male parole mosse da Mardunolbo e gli altri commentatori vari mossi continuamente a Mons Fellay? Chiamandolo in tutte le maniere e persistendo nell'uso di un linguaggio da bettola!

      Pare che pur di attaccarmi, solo perché non sono daccordo, lei, facendo finta di non aver visto tutta la melma buttata addosso al Monsignore, arriva pure a scrive: " E' troppo facile dire "denigratore e diffamatore" a chi manifesta dubbi e perplessità davanti all'operato di mons. Fellay."

      Alla faccia di dubbi e perplessità.. volgarità ed offese gravi ripetute nei confronti di Mons Fellay da questi uomuncoli e mosse continuamente con un linguaggio da bettola, SONO denigrazioni e diffamazioni!

      Forse che lor signori hanno il lasciapassare di diritto di mormorazione ed offesa volgare?

      Per non dire delle storpiature fatte del nome, sempre di Mons Fellay, prendendolo in derisione continuamente con tanta perfidia.

      Elimina
    2. Ripeto:

      Un vescovo non è mai per se stesso ma per la Chiesa che serve e, alla fine, il suo operato è da essa giudicato.

      Paradosi

      Elimina
    3. Quindi lei reputa Mardunolbo e gli altri, che continuano a denigrare ed insultare usando un linguaggio da bettola, ovviamente nei confronti del monsignore, e per giunta rivoltandosi per sbranare chiunque dissenta dalle loro volgarità, come degni rappresentanti della "chiesa" giudicatrice dell'operato di Mons Fellay.

      Quindi tutto è lecito a chi la pensa come lei, Mardunolbo e company. Mentre va solamente ripreso solertemente chi dissente dal SUO pensiero. Ergo due pesi e due misure.

      Elimina
    4. Ripeto (e spero di non essere ancora mal capito):

      un vescovo non è mai per se stesso ma per la Chiesa che serve e, alla fine, il suo operato è da essa giudicato.

      Paradosi

      Elimina
  8. Vorrei osservare come mons. Lefebvre desse ampia pubblicità del suo operato ai suoi fedeli. Monsignore spiegava in dettaglio cosa faceva e perché lo faceva. Non aveva "segreti".

    Lo stile di mons. Fellay, anche in questo, è assai diverso. Non si deve meravigliare se avrà un'opposizione sempre più tenace. Arriverà il momento in cui con una mezza rivoluzione lo destituiranno....

    RispondiElimina
  9. Prego tutti quelli che scrivono di non offendere le persone, sopratutto perchè sono assenti da questa discussione che in alcuni si esprime con un linguaggio da betola delle peggiori risme. Ho eliminato tanti commenti lesivi della reputazione di un Vescovo che sino ad oggi non ha ancora dimostrato pienemente di essere diventato un modernista, quindi le critiche sulla persona sono assolutamente da censurtare, IL GIUDIZIO APPARTIENE A DIO. Qui si può discutere sulle questioni che riguardano la fede e non si può tollerare questi giudizi sulla persona. In definitiva è vietato giudicare le persone con insulti, ma si può esprimere un giudizio per quanto riguarde eventuali azioni che riguardano solo la fede. SPERO DI ESSERE STYATO CHIARO...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bene, ben detto!

      Che il Signore la benedica.

      Elimina
    2. Ma il Signore benedice - e assai di più! - chi svela i "disegni delle Nazioni", come dice la Scrittura, chi toglie il mantello regale a chi ne abusa, come facevano i profeti che per questo erano messi a morte!

      Lì il Signore benedice mille volte proprio perché la gente non lo vede e preferisce SOGNARE davanti a chi promette loro mari e monti e poi le spoglia dei beni essenziali!

      E se Fellay facesse altrettanto, permettendo ai modernisti di rovinare per sempre l'opera di Monsignore????

      Elimina
  10. Giusto non offendere persone non presenti, amo il peccatore ma odio il peccato!!
    A prescindere da crisi di tutti i tipi che ci circondono, si prenda atto che:
    TUTTI i tiepidi, falsi, ipocriti, massoni, agenti di satana e TRADITORI di NSGC e del suo insegnamento, saranno costretti a mostrare il loro vero volto!
    Non si potrà piu essere tiepidi, ma si dovrà scegliere tra CALDO e FREDDO, LUCE e OSCURITA, TRADIZIONALISMO o VATICANISTA ecumenico e idolatra!!!
    Vi voglio VOMITARE perche non siete ne CALDI ne FREDDI, ma tiepidi!
    VERGOGNA AL MARCIUME che si è insediato pure nella nostra cara Fraternità.

    BVM a Fatima: ''Quando tutto sembrerà perduto il papa finalmente consacrerà la Russia al mio CUORE IMMACOLATO, satana sarà sconfitto e la Chiesa trionferà.''
    Ma prima che questo avvenga ci sarà una terribile persecuzione christiana, molti buoni moriranno... Mi consolo all'idea che creperà pure il MARCIUME TIEPIDO TRADITORE!!!!!
    E tutto questo castigo per colpa del CLERO TIEPIDO, che rincorre gli onori mondani e che MI DISONORA pure nell'SS!!!!!!!!!
    E voialtri, giù a DIALOGARE POLITICAMENTE CORRETTO con satana! CHE SCHIFO!
    Non siate come bisce con lingua biforcuta, non fatevi piegare da chi vi porge la mela, state diritti, eretti , con la bandiera di guerra levata in alto e la fanfara che suona all'attacco contro satana ed i suoi dannati satelliti, perchè NOI VINCEREMO, VINCEREMO, VINCEREMO!!!
    Tenetevelo sempre davanti gli occhi, anche in tempi di crisi e persecuzione, che VINCEREMO CON L'AIUTO DI SAN MICHELE

    RispondiElimina
  11. Ero in dubbio se accettare le provocazioni del melenso anonimo che benedice Gianluca (giustamente! , ma per quanto fa sempre..)o tacere.

    Non taccio! Prego tutti coloro che qua arrivano di leggere l'analisi sopra fatta su Fellay (si dice Fellè) e di trarre ciascuno il suo giudizio opportuno su tale uomo e sui melensi anonimi che qui arrivano per seminare il loro anonimo ma letale veleno.
    Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Con tutta la buona volontà del caso, è SENSATO avere dei dubbi verso l'operato di mons. Fellay. Io li ho e per questo non mi sento per nulla uno che "parla male". Semplicemente vedo cosa sta succedendo: le epurazioni nella Fraternità, la proibizione di diffondere i discorsi "scomodi" di Monsignore, il tentativo di far tacere voci discordi...

      Oltre a questo, noto i "segreti" che vengono tenuti, "segreti" che al tempo di mons. Lefebvre non si tenevano. Tutto questo non depone per creare un ambiente sereno e accumula su mons. Fellay molti dubbi!

      Un altra questione: la riforma dei libri liturgici ha comportato il cambiamento dei riti di ordinazione. Se nel periodo di MOnsignore si poteva ancora dibattere questa questione, ora con mons. Fellay c'è la proibizione TOTALE di parlarne e non è COSA DA POCO!!!

      Tutte queste cose sono dei "dubia" abbastanza gravi che non è possibile asciugare con un fervorino o con un "affidiamoci alla volontà di Dio". La volontà di Dio non è mai stata quella di demolire la Chiesa ed è per questo che Monsignor Lefebvre ha .... "disobbedito"!!!!

      Paradosi

      Elimina
    2. Grazie Paradosi per come riesci in sintesi ad esprimere cio'che, per grazia di Dio, e' il tuo sentire ed anche il nostro.Purtroppo se le sole parole servissero,tutti avrebbero capito e cio'che sta accadendo non sarebbe accaduto. Affidiamoci completamente alla Vergine Maria affinche' salvi la Fraternita'San Pio X e converta i traviatori della fede del Suo dilettissimo Figlio. uniti nella preghiera Lucia Vittorio

      Elimina
    3. Condivido tutto l'intervento di Paradosi, e mi rendo conto dello stato d'animo che possono suscitare notizie come queste.
      Quando ho letto questo documento sono rimasta di stucco nel constatare a quale punto può arrivare l'astuzia di chi, non riuscendo a far firmare Lefebvre, per condurlo alla distruzione della Fraternità, sia giunto a perseguire lo stesso scopo agganciando altre persone, fino al punto di penetrare virtualmente nella fsspx, pilotandola direttamente da Roma!

      Non scrivo qui quello che ho commentato di getto...quindi ripeto, capisco coloro che finiscono per esprimersi in modo troppo esplicito.
      Tuttavia vorrei spiegare bene quello che intendeva Gianluca, che forse è stato troppo duro nelle sue espressioni quando ha motivato la censura di diversi commenti.

      Quello che si chiede agli amici che scrivono, non è certo di reprimere le loro opinioni, o le impietose osservazioni, e nemmeno le critiche chiare ed aperte di fronte alle situazoni che viviamo e alle scelte incredibili a cui assistiamo, ma si chiede soltanto di non trascendere in insulti diretti, in espressioni vicine alla volgarità, in frasi di aperto disprezzo che sono contrarie agli insegnamenti di Gesù, il Quale ha sempre esortato a dire la verità, ma senza cadere nella mancanza di carità. Questo a volte è difficile, ma se si comprende che si tratta di fare un servizio secondo il Vangelo e non secondo le nostre passioni, allora è più facile riuscirci.

      Mi spingo a dire che non concordo con l'osservazione di Gianluca che Mons. Fellay non abbia ancora dimostrato di essere modernista...credo invece che con tutte le dichiaraziioni che ha fatto e con molti comportamenti che ha avuto lo abbia sufficentemente dimonstrato, o per lo meno ci è andato molto vicino, ma nonostrante questo vale ugualmente il concetto che lanciargli degli epiteti non va bene.

      Detto questo mi vien da sorridere quando sento frasi del tipo:
      "E voialtri, giù a DIALOGARE POLITICAMENTE CORRETTO con satana! CHE SCHIFO! Non siate come bisce con lingua biforcuta, non fatevi piegare da chi vi porge la mela, state diritti, eretti , con la bandiera di guerra levata in alto..."
      Beh, dire che noi usiamo un linguaggio politicamente corretto e che "dialoghiamo con satana" perchè abbiamo chiesto di non scrivere parolacce ed insulti, sta completamente fuori dalla realtà! Siamo odiati da un sacco di gente nel Web, proprio perchè parliamo troppo chiaro per i gusti dei buonisti, senza mandarle a dire a nessuno. Veniamo definiti "sedevacantisti stupidi e beceri", "visionari, fanatici, antiromani", veniamo definiti "la melma dei blog", ci dicono che "facciamo del male alla gente e che siamo strumenti di satana perchè diciamo le cose come stanno, perchè non rinunciamo mai a cantarle chiare e a criticare chi non agisce secondo Cristo...

      E leggere che saremmo, proprio noi(!), i "politicamente corretti" e "le bisce dalla lingua biforcuta", sinceramente QUESTA MI MANCAVA....
      NON STIAMO CHIEDENDO NESSUN INGUAGGIO POLITICAMENTE CORRETTO, NON LO ABBIAMO MAI CHIESTO E NON O VOGLIAMO, si chiede solo un po' di equilibrio nelle espressioni, dopodichè ognuno può dire assolutamente quello che vuole.

      Elimina
    4. Per Mardu:
      Carissimo, se non fossimo d'accordo con te, sia io che Gianluca, non avremmo neanche pubblicato quest'articolo. Siamo consapevoli delle reazioni che certe notizie possono suscitare, ma per la cronaca corretta e per amore alla verità ci dentiamo in obbligo di metterle.
      E ancor di più capiamo le vostre reazioni...quindi lasciamo come sempre libertà di commentare chiaramente la situazione, chiediamo soltanto che non si scenda in epiteti diretti alla persona (ad es. "fellone") e in espressioni denigratorie della dignità del prossimo (ad es. "via a calci nel sedere").

      Elimina
    5. Ehm,grazie, l'ho capito e me ne sono da allora astenuto, nonostante la provocazione e lo stesso atteggiamento di mons Fellay, sia quanto di più disgustoso ,personalmente, possa suscitarmi...

      Le mie sensazioni più negative erano solo la schiuma del suo agire.

      Elimina
  12. Mentre condivido in toto la posizione di Paradosi esposta qui sopra, ci tengo a rimarcare che non condivido la baldanza dell'anonimo S+M. Secondo me, anche se ci si schiera a favore della Tradizione, certi della vittoria del Cuore immacolato di Maria, non si può godere per la rovina di tanti fratelli ingannati o ingannatori. Non ha senso dire: Vinceremo, perché chi vincerà sarà Cristo con sua Madre. Mi ripugna e mi stupisce l'infondata certezza di stare dalla parte non solo della ragione, ma addirittura della perseveranza finale, cosa che non è assolutamente scontata per nessuno. Non dobbiamo sentirci degli eroi, sicuri di noi stessi, ma umili servi che, timorosi della propria poca fede, implorano da Dio solo la grazia della coerenza. San Paolo ammoniva: Chi sta in piedi, badi di non cadere. L'amico lettore, probabilmente sopraffatto dall'entusiasmo, non si è accorto di essere caduto nella grave presunzione farisaica di stare sicuramente nel settore dei bravi, dei santi. Raccomando a me stesso e a tutti più prudenza, umiltà e misericordia, confidando solo nella bontà del Signore, pur essendo consapevoli di meritare l'inferno, come diceva un santo monaco d'oriente.

    RispondiElimina
  13. Sagge parole di Michele che condivido pienamente:

    "anche se ci si schiera a favore della Tradizione, certi della vittoria del Cuore immacolato di Maria, non si può godere per la rovina di tanti fratelli ingannati o ingannatori. Non ha senso dire: Vinceremo, perché chi vincerà sarà Cristo con sua Madre. Mi ripugna e mi stupisce l'infondata certezza di stare dalla parte non solo della ragione, ma addirittura della perseveranza finale, cosa che non è assolutamente scontata per nessuno. Non dobbiamo sentirci degli eroi, sicuri di noi stessi, ma umili servi che, timorosi della propria poca fede, implorano da Dio solo la grazia della coerenza. San Paolo ammoniva: Chi sta in piedi, badi di non cadere. L'amico lettore, probabilmente sopraffatto dall'entusiasmo, non si è accorto di essere caduto nella grave presunzione farisaica di stare sicuramente nel settore dei bravi, dei santi. Raccomando a me stesso e a tutti più prudenza, umiltà e misericordia, confidando solo nella bontà del Signore, pur essendo consapevoli di meritare l'inferno, come diceva un santo monaco d'oriente. "

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  14. Anch'io concordo con Michele; inoltre sottoscrivo A.rita e Paradosi e in parte Gianluca, quando dice che dobbiamo aspettare prima di condannare la scelta di mons. Fellay, (già ampiamente manifestata, dice A.rita) che però non ha ancora compiuto il passo fatale da cui non ci sarà ritorno, e potrebbe tirarsi indietro dall'orlo dell'abisso d'inganno, se il Signore lo tira via dal pericolo!...Certo bisogna pregare per lui, che si accorga dell'errore e ci ripensi.
    Se vi può interessare, poco fa ho postato due commenti sull'ultimo 3. di chiesaepostconcilio, riguardanti il grave rischio di auto-inganno in cui sta entrando mons. Fellay, portandosi dietro tanti fedeli illusi sulla bontà dell'accordo. Se lo gradite, se ne può parlare, penso che siamo sempre in tema col 3.d qui presente (commentavo un altro art. di unavox, che mette in luce le discordanze di Fellay, nel suo attuale accordismo, con Lefebvre, sempre attuale riguardo al cv2: potete condividere o criticarmi, a me è eservito molto per aprire gli occhi sulla situazione)
    Pregherei anche i fedeli della FSSPX che qui sostengono l'accordo a spada tratta, di leggerli, e capire la gravi ragioni di DIFFIDARE del passo che sta per compiere il Superiore.
    Vedete, non si tratta di denigrarlo, ma di prender coscienza del terribile momento di prova della Fede a cui il Signore sta sottoponendo ciascuno di noi, e in sommo grado i pastori della Chiesa, dai grandi ai piccoli, e quelli con alte responsabilità attraversano prove PSECIALI, di gravità inaudita, esposti a tentazioni grandissime, contro cui dovrebbero ferventemente pregare e vigilare: le tentazioni sul POTERE (ricordate Gesù tentato da satana nel deserto....)
    Saremo tutti vagliati come "oro nel fuoco" per essere purificati dal Signore, che dobbiamo amare "a fatti e in Verità" sopra ogni cosa al mondo, sopra ogni nostra egoica aspirazione, fosse pure rivestita di belle e sante intenzioni, finalizzate (in apparenza) al servizio della Chiesa e del Regno di Dio.
    Mai come oggi satana è agguerrito, superastuto, superpotente di fronte a noi piccoli, e deciso ad assaltare in tutti i modi la nostra Fede, Speranza e Carità, ma soprattutto rubarci la FEDE, dono prezioso che non va esposto ai venti e bufere delle tentazioni, ma custodito con massima cura !
    ****
    faccio notare al(alla) blogger che in modo aggressivo replicava citando Fede Speranza Carità (alle quali ha messo l'iniziale minuscola) che esse sono Virtù Teologali -attengono alla Vita soprannaturale ed eterna, vita dell'anima che ascende verso il Signore- NON VIRTù UMANE e carnali finalizzate a beni e mete terrene !
    ma ve le devo dire io queste cose, che non sono aderente FSSPX e che vivo con gran dolore e fatica in una sventurata diocesi ultramodernista (con parrocchie dall'anima DE-formata, asfissiata, plagiata, deviata e gemente davanti al Signore giorno e notte) ?
    non sapete che il diavolo presenta il male sotto forma di bene e che questa ora storica è quella per lui decisiva per scatenare un'EPOCALE POTENZA D'INGANNO, che può iINGANNARE ANCHE GLI ELETTI, come ci ha detto Gesù Cristo ?

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  15. oh, scusate.....(quanti refusi!):
    ...prove SPECIALI (non "pseciali")ecc.
    ---------------------
    dicevo lì, accorgendomi bene ora, nella lucida analisi condotta dall'articolista, della differenza SOSTANZIALE (che traspare da parole piccole ma altamente significative) tra la posizione di mons. Lefebvre -circa la accettazione/rifiuto di insegnamenti VERI O PRESUNTI del cv2- e quella contenuta nella Dichiarazione del 15 aprile 2012, v.
    http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV297_Uno_sguardo_alla_dichiarazione_dottrinale.html )
    che...
    ....è proprio a Fellay che non interessa più discutere, se aprite gli occhi sulle parole, pesate una ad una, come dice l'autore dell'art.: nel momento in cui la sua Dichiarazione
    ammette come “insegnamenti” tutti gli enunciati del Vaticano II, lasciando semplicemente la preoccupazione per la comprensione».

    mons. Lefebvre ripeteva una formula ben precisa, in cui NON accettava tutti i contenunti del cv2 come "insegnamenti", ma parti da rigettare tranquillamente se non conformi alla Tradizione, (quella vera però, non quella che i modernisti intendono oggi, mi pare compreso il Papa, che indicano come "intera Tradizione" quel mix composto da Tradizione+magistero conciliarizzato, impregnato e inquinato di inclusioni eretiche che non vengono mai chiamate e condannate come eresie, ma nominate anch'esse di fatto "cattoliche"!)

    Ovvero: la trappola per CONCILIARIZZARE la FSSPX - e tutti coloro che anelano a "respirare" la Tradizione soffocata (come me e voi)- se la sta preparando lui stesso, per sè ed altri sacerdoti e fedeli, il superiore della FSSPX.

    Preghiamo la Madonna e lo Spirito Santo che Fellay si accorga dell'errore fatale insito nel suo "avvicinamento" che è già un pronto aggiogamento, se però non è già (Dio non voglia) irreversibilmente catturato nelle "spire" soffocanti dello "spiritodelconcilio", che, simile a un vero cobra, [beh, qui veramente dovevo dire BOA constrictor, ma ci siamo capiti....sempre serpente micidiale è...] stritola l'anima e MODIFICA profondamente il CUORE (=intelletto + affetti + volontà] di chiunque si accosti con l'intenzione di "esaminarlo" e vagliarlo "alla luce della Tradizione".
    Sarebbe come ripetere l'errore dei suonatori che rimasero suonati.
    O anche quello di Eva.....che pensò di dialogare col serpente per scoprire "le virtù nascoste" di quel bel frutto....(e in tal modo già non si fidò più del Creatore che l'aveva messa in guardia).

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  16. Qual'è stato lo stile ortodosso di affrontare le crisi e gli errori nella Chiesa in tutti i tempi? Quello di parlare chiaro! Il Vaticano II, tolti punti di chiara opposizione con la dottrina del passato, è stato un capolavoro di ambiguità (per trarre il maggior numero di voti).

    Mons. Lefebvre ha seguito lo stile della chiarezza, attirandosi di certo le ire vaticane ma dando una grande forza alla sua Fraternità. Cosa succede oggi? Si preferiscono le zone d'ombra, il "dire e non dire", l'oscurare la chiarezza di mons. Lefebvre, il preferire una certa ambiguità con la conseguenza che la Fraternità è divisa e vive nel sospetto.
    Inutile dire che è questo lo stile di mons. Fellay ed è dunque chiaro che, con ciò, si attira IMMEDIATAMENTE le simpatie vaticane pur senza aver preso una posizione chiara verso di loro.

    Egli sta cercando di spingere la Fraternità in un cono d'ombra laddove non si può dire che sia il "buio conciliare" ma dove di certo non splende neppure il "sole della tradizione" in cui esiste la libertà di dire le cose chiaramente.

    E lo vediamo in questa stessa discussione, che riflette chiaramente l'atmosfera attuale: qualcuno, con le migliori intenzioni ma spinto dallo stile fellayiano, prova fastidio davanti alle conseguenze dolorose ma inevitabili di chi, in disaccordo con le ambiguità, tira diritto per la strada della tradizione in rottura con il vaticano di oggi.

    E' inevitabile che per chi ha il coraggio di tirare le dolorose conseguenze Fellay appaia come uno che fa calcoli comodi e personali e abbia un certo dispregio per la linea dura di mons. Lefebvre. E' inevitabile, esattamente come quello che da sotto il sole non puo' che notare l'ombra su chi se ne sta lontano e ne fugge. E', questo, un "parlar male" o un "seminare zizzania"? Non lo credo proprio!

    E chi, in estrema sintesi, usa termini apparentemente scandalosi (fellone, traditore) che pero' anche se forzati tendono a cogliere l'essenza del discorso che ho testé esposto, è uno che "semina volgarità"? A mio avviso chi crede che questo sia solo un linguaggio da bettola, tende a concentrasi sulla scorza esterna dei termini per rifuggire dalla fastidiosa idea che nella fraternità c'è qualcuno che sta spuntando le armi ai suoi "soldati", uno a uno. Se gli diamo mano libera (pensando che questa sia la voltontà del Signore) finiremo per trasformare un esercito di prodi in un collegio di mammolette, quelle stesse che riempiono i presbiteri religiosi e diocesani conciliari. Se si vuole questo così sarà ma - per l'amor di Dio - non lo si chiami "volontà di Dio"!!!

    Paradosi

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