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domenica 30 settembre 2012

Eleison comments: Sarto, Siri?...

 Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X

  29 settembre 2012

Sarto, Siri?

In un sermone per la Festa di San Pio X, mi è capitato di pronunciare «quasi un’eresia»: mi sono chiesto ad alta voce se Giuseppe Sarto avesse disobbedito a Paolo VI contro la distruzione della Chiesa se, invece di morire come Papa Pio X nel 1914, fosse morto come cardinale nel, diciamo, 1974. All’interno della Fraternità San Pio X questo deve suonare come un’eresia, perché: per favore, come si può svilire in questo modo la saggezza del celeste patrono della FSSPX? Ma la domanda non è oziosa.

Nel 1970, Mons. Lefebvre visitò personalmente (in privato) un certo numero di cardinali e di vescovi della Chiesa, con la speranza di persuadere anche solo un po’ di essi a manifestare una pubblica resistenza contro la rivoluzione del Vaticano II. Egli usava dire che se solo una mezza dozzina di vescovi avessero resistito insieme, si sarebbe seriamente ostacolata la devastazione conciliare della Chiesa. Purtroppo, neanche l’indicato successore di Pio XII, il Cardinare Siri di Genova, volle fare una mossa pubblica contro la direzione della Chiesa. Alla fine, si fece avanti Mons. de Castro Mayer, ma solo nel 1980, quando la rivoluzione conciliare si era ben stabilita ai vertici della Chiesa.

Com’è possibile che le migliori tra le menti bene addestrate fossero state oscurate cosi? Com’è che solo così pochi dei migliori uomini di Chiesa di allora abbiano visto ciò che vedeva Monsignore, per esempio che la “legge” che stabiliva il Novus Ordo Missae non fosse affatto una legge, perché appartiene alla vera natura della legge essere una prescrizione della ragione per il bene comune? Com’è possibile che egli sia stato relativamente l’unico a non lasciare che tale basilare principio di buon senso fosse soffocato dal rispetto per l’autorità, quando la stessa sopravvivenza della Chiesa veniva messa in pericolo dal Vaticano II e dalla nuova Messa ? Com’è possibile che l’autorità abbia preso cosí il sopravvento sulla realtà e la verità ?

La mia risposta è che per sette secoli la Cristianità è scivolata verso l’apostasia. Per 700 anni, con la nobile parentesi della Contro-Riforma, la realtà del Cattolicesimo è stata lentamente erosa dalla cancerosa fantasia del liberalismo, che è l’affrancamento dell’uomo da Dio con l’affrancamento della natura dalla grazia, della mente dalla verità oggettiva e della volontà dall’oggettivo bene e male. Per lungo tempo, per 650 anni, gli uomini di Chiesa cattolici si sono aggrappati alla realtà e l’hanno difesa, ma alla fine l’avvincente fantasia dell’affascinante modernità si è fatta strada nel loro intimo così che la realtà ha perso la sua maestria sulle loro menti e sulle loro volontà. Mancando della grazia, come diceva San Tommaso Moro dei vescovi del suo tempo che tradivano la Chiesa cattolica, essi hanno permesso che la fantasia degli uomini prevalesse sulla realtà di Dio e che l’autorità prevalesse sulla verità.
Ne deriva una pratica lezione per il clero come per i laici.

Cari colleghi dentro e fuori la FSSPX, per servire Iddio, evitiamo di reagire come Giuseppe Siri, mentre invece abbiamo bisogno di agire come Giuseppe Sarto, con le sue magnifiche denunce degli errori moderni nella Pascendi, nella Lamentabili e nella Notre charge apostolique sul Sillon. E per ottenere la grazia di cui abbiamo bisogno, in questa crisi che è la più tremenda di tutta la storia della Chiesa, abbiamo bisogno di pregare tremendamente.

Laici, se gli orrori della vita moderna vi  rendono “affamati e assetati di giustiza”, gioite, se potete, perché tali orrori vi mantengono nella realtà, e non dubitate se persevererete nella fame, perché “sarete saziati” (Mt. V, 6). Beati i poveri in spirito, i mansueti e quelli che piangono, dice Nostro Signore, nello stesso capitolo.
Per una sicura protezione contro la possibilità che le vostre menti e i vostri cuori possano essere sopraffatti dalla fantasia: recitate ogni giorno cinque, meglio quindici Misteri del Santo Rosario della Beata Vergine Maria. 

 Kyrie eleison.

Londra, Inghilterra

2 commenti:

  1. Un ringraziamento al più coraggioso, al più zelante, al più esplicitamente cattolico dei quattro vescovi della San Pio X.
    Ancora un grazie a Lui, per la consolazione e la luce che le sue parole ci regalano, dipanando molte nebbie e rafforzando i cuori, confermandoli nella fede vera in Cristo Signore.

    Molte stupidaggini vengono dette in Internet ai danni di Monsignore, molte calunnie, alcune delle quali talmente pittoresche e goffamente indimostrabili, che risultano anche divertenti. Le bugie hanno sempre le gambe corte. Pertanto non perderemo neanche tempo a confutarle, perchè con un minimo di riflessione sulla situazione generale della Fraternità e sugli avvenimenti recenti, si giunge facilmente a classificarle come vili calunnie di coloro ai quali il parlare schietto e dotto del Monsignore risulta estrememente scomodo.

    A chi vorrebbe che per prudenza tralasciassimo di pubblicare i commenti di questo Vescovo, che è di una chiarezza e di una lealtà cattolica inesorabile - poichè prendendo esempio dal Signore, non guarda mai in faccia a nessuno - rispondiamo che questo non è nelle nostre intenzioni, non è nei nostri progetti di informazione, non è nella nostra mentalità dare priorità agli interessi umani, posponendo l'unica cosa veramente necessaria ed importante a questo mondo: la difesa della verità.

    Niente e nessuno va anteposto a Cristo-Verità, neanche la preoccupazione per una "unità" della San Pio X, che comunque non può in alcun modo contrastare con la proclamazione della verità, pena la sua inconsistenza spirituale.

    Sempre con Lei, Monsignor Williamson!

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  2. Proprio così, Annarita!
    D'accordo con te ! Le analisi del monsignore lasciano il segno, poichè dotate di una capacità di sintesi non comune.
    Sa pescare nella storia i fatti significativi per inserirli in un percorso logico che piace agli amanti della verità, ma fa ribollire il sangue di rabbia ai servi del potere ed agli amanti dei compromessi.

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