PASTOR AETERNUS
COSTITUZIONE DOMMATICA PRIMA SOPRA LA CHIESA DI CRISTO
"I Romani Pontefici poi, secondochè consigliava la condizione dei tempi e delle cose, or convocati i Concilii ecumenici o esplorata la sentenza della Chiesa sparsa sulla terra, or coi sinodi particolari, ora usando altri aiuti che somministrava la divina Provvidenza, definirono doversi tenere quelle cose, le quali coll'aiuto di Dio aveano conosciute consentanee alle sacre Scritture ed alle apostoliche tradizioni. Dappoichè ai successori di Pietro non fu promesso lo Spirito Santo per questo effetto, che per sua rivelazione essi palesassero una dottrina novella, ma acciocchè colla sua assistenza santamente custodissero e fedelmente esponessero la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede. Difatti l'apostolica loro dottrina abbracciarono tutti i venerabili Padri, e i santi ortodossi Dottori venerarono e seguirono; pienissimamente sapendo, che questa Sede di san Pietro rimane sempre illibata da ogni errore, giusta la divina promessa del Signore Salvator nostro, fatta al Principe de' suoi discepoli: Ego rogavi pro te ut non deficiat fides tua, et tu aliquando conversus confirma fratres tuos.
Questo carisma dunque di verità e di fede non mai deficiente
fu
divinamente conferito a Pietro ed ai suoi successori in questa Cattedra
acciocchè esercitassero il loro eccelso ufficio a salute di
tutti;
acciocchè tutto il gregge di Cristo, allontanato per
opera loro dai
pascoli velenosi dell'errore, si nutrisse dei cibo della celeste
dottrina; acciocchè, tolta l'occasione di scisma, tutta la
Chiesa si
conservasse una, ed appoggiata sul suo fondamento durasse ferma
contro le porte dell'inferno".
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In tanti insegnano, sopratutto coloro che dicono di essere Tradizionalisti e riconoscono l'autorità di coloro che hanno cambiato la fede di milioni di cristiani negli ultimi 50 anni con delle autentiche eresie precedentemente condannate dalla Vera Chiesa Cattolica, che il Conciliabolo Vaticano II essendo solo Pastorale non avrebbe, nei confronti dei Vescovi, dei Sacerdoti e dei fedeli, nessuna obbligatorietà per quanto riguarda una piena adesione ad esso.
Lo stesso Paolo VI, uno dei fautori della demolizione, ha spiegato la cosidetta Pastoralità del Conciliabolo a coloro che criticavano l'autorità del Concilio:
"Discorso del 12 gennaio 1966: "Vi è chi si domanda quale sia l'autorità, la qualifica teologica, che il Concilio ha voluto attribuire ai suoi insegnamenti, sapendo che esso ha evitato di dare definizioni dogmatiche solenni, impegnanti l'infallibilità del magistero ecclesiastico (…), dato il carattere pastorale del Concilio, esso ha evitato di pronunciare in modo straordinario dogmi dotati della nota di infallibilità; ma esso ha tuttavia munito i suoi insegnamenti dell'autorità del supremo magistero ordinario; il quale magistero ordinario e così palesemente autentico deve essere accolto docilmente e sinceramente da tutti i fedeli, secondo la mente del Concilio circa la natura e gli scopi dei singoli documenti".
Quindi il Conciliabolo anche se è stato partorito Pastorale fà parte del Magistero Supremo Ordinario che dovrebbe godere dell'infallibilità inquanto partecipa, questo Concilio, dell'infallibilità del Sommo Pontefice. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti, questo conciliabolo non gode dell'infallibilità inquanto promosso aperto e chiuso da autentici personaggi che non godevano di nessuna assitenza da parte di Dio per promulgare le numerosissime eresie dei documenti conciliari.
Continuare ad annunciare di essere "Una Cum" con questi personaggi è veramente assurdo e va contro la battaglia che Santi Uomini chiamati da Dio hanno iniziato per difendere il gregge di Dio dai lupi che hanno preso posseso del Vaticano durante l'ultimo conciliabolo.
Questi cosidetti Tradizionali che accettano l'autorità di questi personaggi senza nessuna autorità Divina per distruggere la fede dei fedeli se sono coerenti con la loro posizione obbidiscano e smettano di insegnare ai fedeli che questi signori sono autentici Papi ma cattivi. il Papa può non essere impeccabile ma se autentico gode dell'infallibilità datagli da Nostro Signore per la salvezza delle anime. Non obbedire ad un autentico Pontefice è un peccato grave che può costare la propria salvezza, quindi questi "Tradizionali" che insegnano l'errore escano dall'ambiguità e smettano di insegnare l'errore pur di giustificare la loro personale posizione che di Cattolico non ha neanche l'ombra...
Fonte: Progetto Barruel...
Monsignor Louis-Gaston de Ségur (1820-1881), protonotario apostolico, canonico del capitolo di Saint-Denis.
Il Papa è infallibile
(Tratto da Oeuvres de Mgr. de Ségur, tomo VI, Parigi s.d.)
I
Come il Concilio Vaticano ha definito l'infallibilità delPapa innome e per l'autorità di Diostesso.
Tutti sanno quel che è appena successo a Roma; per rimediare
ai mali
della Chiesa e della società, Papa Pio IX ha riunito in Concilio
ecumenico a Roma, nella grande Basilica del Vaticano, tutti i Vescovi
del mondo, ed il Concilio, allo scopo di fortificare l'autorità
della
Chiesa e del suo Capo, ha definito,
cioè proclamato solennemente,
l'infallibilità del
Papa.
L'infallibilità
è il
privilegio di non poter insegnare l'errore.
Quando il Concilio dichiara che il Papa è infallibile, dichiara
che
tutte le volte che insegna alla Chiesa universale, il Vicario di Gesù Cristo insegna
sempre e
necessariamente la verità. È Dio,
è Gesù Cristo
che ha
fondato sulla terra e costituito la Chiesa, ed è Lui che
ha diviso la Chiesa in due parti, unite ma distinte: la Chiesa docente
e la Chiesa discente. La Chiesa discente è formata dai laici e
dai
semplici sacerdoti, i quali non sono in alcun caso giudici della fede.
La Chiesa docente, per mezzo della quale Dio insegna e governa i
fedeli sparsi su tutta la terra, è composta dal Papa e dai
Vescovi; e
siccome è Dio
stesso
che parla per mezzo di essa, che per mezzo di
essa insegna, comanda, condanna, perdona, tutto ciò che la
Chiesa
docente lega o slega sulla terra è nello stesso tempo
infallibilmente
legato e slegato nei cieli. In altri termini la Chiesa docente è
infallibile; essa non
può
ingannarsi nè ingannarci, è immediatamente
assistita da Dio.
Ora il Concilio non è altro che la Chiesa docente riunta, ed
è
perciò
che il Concilio è infallibile e che tutti i suoi decreti e le
sue
decisioni hanno un carattere d'autorità sovrana e divina; tutti
devono
sottomettervisi, tutti senza eccezione, perchè chi ha il diritto
di non
sottomettersi a Dio?
Dunque il Concilio, nel definire, come ha fatto, che il Capo della
Chiesa è infallibile nel suo insegnamento, ha parlato in
nome di
Dio Stesso: lo Spirito
Santo per il bene delle nostre anime e per la
salvezza del mondo ha parlato per mezzo della grande voce del Concilio
e ci ha detto, tra le altre verità salutari: «il Papa,
Capo della
Chiesa infallibile, è infallibile lui stesso, e giammai i
Vescovi, i
sacerdoti ed i fedeli possono ingannarsi quando ascoltano la sua
parola.»
II
Chi è il Papa, e in che modo egli è Capo supremo della Chiesa.
Un giorno il venerabile Arcivescovo di Rennes, in una delle sue visite
pastorali, incontrò un pio contadino che, inginocchiandosi ai
suoi
piedi, gli chiese la benedizione. L'eccellente Prelato gli fece qualche
domanda sul catechismo: era il 1860, quando stavano cominciando le
disgrazie di Pio IX e tutti parlavano di Roma e del Papa: «Figlio
mio,
gli disse l'Arcivescovo, sai chi è il Papa?» Il buon uomo
si grattò la
testa; lo sapeva più o meno, ma non sapeva esprimere il proprio
pensiero. «Il Papa, Monsignore..., il Papa, disse..., in fede
mia, è
uno che se fosse qua, subito voi non sareste un gran che!» Il
buon
Arcivescovo sorrise di buon cuore a questa risposta così
originale.
«Hai ragione davvero, figlio mio, gli disse: Io sono un figlio
spirituale del Santo Padre proprio come te;», e lo lasciò
dopo avergli
dato la benedizione.
Certo un Vescovo è una grande personalità, un Vescovo
è più di un
re,
ma tuttavia cos'è un Vescovo di fronte al Papa? Non forse una
pecorella
al seguito del pastore? una stella vicino al sole?
Il Papa è il Capo supremo della religione cristiana, è
il successore
di
san Pietro, primo Vescovo di Roma e primo Sovrano Pontefice della
Chiesa di Gesù Cristo;
proprio in quanto Vescovo di Roma e successore
di san Pietro, il Papa è il Capo spirituale dell'intera Chiesa,
e a
questo titolo egli eredita le promesse divine fatte a san Pietro da
Gesù Cristo
quando
dichiarò che avrebbe fondato su di lui e su lui
solo tutto l'edificio della Sua Chiesa, che gli avrebbe dato le chiavi
del regno dei cieli, che la sua fede non sarebbe mai venuta meno
affinchè a sua volta egli potesse confermare i suoi fratelli, ed
infine
che lo stabiliva al proprio posto Pastore delle sue pecorelle e dei
Suoi agnelli.
Il Papa è dunque l'erede di queste divine e magnifiche
promesse, è
il
Capo, la testa, il centro di tutta la Chiesa, è il massimo
intendente
della casa di Dio,
cioè
della Chiesa di Dio,
è
il Vicario, il
rappresentante visibile, il luogotenente generale di Gesù Cristo
Nostro Signore; e poichè Gesù
Cristo lo conferma nell'infallibilità
della fede, egli è a sua volta colui che conferma i suoi
fratelli, cioè
il Dottore infallibile di tutti i Vescovi, di tutti i sacerdoti, di
tutti i battezzati.
Egli è il Pastore, il Duce, il Vescovo della Chiesa
universale, il
Vescovo dei Vescovi, il Pastore dei Pastori, il Dottore dei Dottori, il
Padre dei Padri, il Capo dei Capi.
Tutti devono riverire il Papa in quanto rappresentante visibile del
Figlio di Dio
quaggiù;
obbedirgli o disobbedirgli non significa
obbedire o disobbedire ad un uomo, ma significa obbedire a Dio o
disobbedire a Dio.
Il papa, o piuttosto Gesù
Cristo nel Papa, è dunque il Capo unico
della vera religione, è il Padre delle nostre anime, il Padre
dell'intero popolo cristiano, e giorno verrà in cui tutti i
popoli del
mondo riuniti nella stessa fede formeranno un solo gregge sotto il
pastorale del Papa, il Vicario di Gesù Cristo.
Quali grandezze accumulate su di un solo uomo! Perchè
è lui il degno
rappresentante del Dio-Uomo!
E di qual divina maestà Nostro Signore fa
risplendere il proprio Vicario!