"L’esperienza spirituale di Martin Lutero ci interpella e ci ricorda che non possiamo fare nulla senza Dio. “Come posso avere un Dio misericordioso?”. Questa è la domanda che costantemente tormentava Lutero. In effetti, la questione del giusto rapporto con Dio è la questione decisiva della vita. Come è noto, Lutero ha scoperto questo Dio misericordioso nella Buona Novella di Gesù Cristo incarnato, morto e risorto. Con il concetto di “solo per grazia divina”, ci viene ricordato che Dio ha sempre l’iniziativa e che precede qualsiasi risposta umana, nel momento stesso in cui cerca di suscitare tale risposta. La dottrina della giustificazione, quindi, esprime l’essenza dell’esistenza umana di fronte a Dio".
Dal conflitto alla comunione
Mentre siamo profondamente grati per i doni spirituali e teologici
ricevuti attraverso la Riforma, confessiamo e deploriamo davanti a
Cristo il fatto che luterani e cattolici hanno ferito l’unità visibile
della Chiesa. Differenze teologiche sono state accompagnate da
pregiudizi e conflitti e la religione è stata strumentalizzata per fini
politici. La nostra comune fede in Gesù Cristo e il nostro battesimo
esigono da noi una conversione quotidiana, grazie alla quale ripudiamo i
dissensi e i conflitti storici che ostacolano il ministero della
riconciliazione. Mentre il passato non può essere cambiato, la memoria e
il modo di fare memoria possono essere trasformati. Preghiamo per la
guarigione delle nostre ferite e delle memorie che oscurano la nostra
visione gli uni degli altri. Rifiutiamo categoricamente ogni odio e ogni
violenza, passati e presenti, specialmente quelli attuati in nome della
religione. Oggi ascoltiamo il comando di Dio di mettere da parte ogni
conflitto. Riconosciamo che siamo liberati per grazia per camminare
verso la comunione a cui Dio continuamente ci chiama.
Leggiamo ora cosa affermava il satanasso Lutero da cui tutti noi, a detta dell'innominabile bergoglione capo fasullo della satanica chiesa conciliare, dobbiamo imparare:
Scritti sul satanasso Martin Lutero presi dal sito degli accordisti, con il pagliaccio eretico Bergoglio, della defunta Fraternità San Pio X...
Su Dio e su Gesù Cristo
“(Dio) E' un tiranno.
Mosè agiva mosso dalla sua volontà, come suo luogotenente, come boia
che nessuno superò e nemmeno eguagliò nello spaventare, atterrire e
martirizzare il povero mondo” (Discorsi a tavola, ed. di Weimar, I, p. 230)
Dio il vero responsabile del tradimento di Giuda e della rivolta di Adamo: “Lutero - commenta Funck Brentano - arriva a dichiarare che Giuda, tradendo Cristo, agi per imperiosa decisione dell’Onnipotente. La sua volontà (di Giuda) era diretta da Dio; Dio lo muoveva con la sua onnipotenza. Lo stesso Adamo,
nel paradiso terrestre fu costretto ad agire come agi. Egli fu messo da
Dio in una situazione tale che gli era impossibile non cadere” (Discorsi a tavola, ed. di Weimar, I, p. 246).
“Cristo commise adulterio
prima di tutto con la donna che incontrò al pozzo di Giacobbe, di cui
San Giovanni scrisse: "In quel momento giunsero i suoi discepoli e si
meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia
gli disse: "Che desideri", o "Perché parli con lei"? Dopo di lei fu la
volta di Maria Maddalena, e poi venne la donna colta in flagrante
adulterio che Cristo congedò così gentilmente. Quindi, anche Cristo, pur essendo così retto, si è reso colpevole di fornicazione prima di morire”. (Cfr. Martin Lutero, Tischredden, edizione di Weimar, nº 1472, vol. II, pag. 107; cit. in F. Brentano, Martinho Lutero, Ed. Vecchi, Rio de Janeiro 1956, pag. 15.)
“Non pensate che Cristo ubriaco, perché aveva bevuto troppo all'Ultima Cena, abbia sconcertato i Suoi discepoli col suo parlare a vanvera?” (Cfr. F. Brentano, op. cit., pag. 135.)
“Deus est stultissimus” (Dio è molto stolto). “Certamente Dio è grande e onnipotente, buono e misericordioso, e tutto ciò che si può immaginare in questo senso, ma è anche stolto” (Cfr. Martin Lutero, op. cit., nº 963, vol. I, pag. 487; cit. in F. Brentano, op. cit., pag. 147)
“Dio si è sempre comportato come un pazzo” (Cfr. Martin Lutero, op. cit., nº 963, vol. I, pag. 487; cit. in F. Brentano, op. cit., pag. 111)
Sulla Santa Messa
“Quando la Messa sarà scalzata, avremo scalzato il papato!
Perché è sulla Messa, come su di una roccia, che poggia completamente
il papato, con i suoi conventi, le sue Diocesi, le sue Università, i
suoi altari, i suoi ministri e le sue dottrine [...]. Tutto ciò cadrà in rovina quando sarà abbattuta questa sacrilega e abominevole Messa” (Cfr. D. Raffard de Brienne, Lex Orandi: La Nouvelle Messe et la Foi, 1983.)
Sull'Offertorio: “Poi segue quell'abominazione che viene chiamata "Offertorio", nel quale tutto esprime oblazione”. (Cfr. H. Chartier, La Messe Ancienne et la Nouvelle, 1973.)
Sul Canone della Messa: “Questo Canone abominevole è una raccolta di lacune confuse [...].
Esso fa della Messa un sacrificio; altri offertori vengono aggiunti. La
Messa non è un sacrificio o l'azione di chi sacrifica. Noi lo
consideriamo un sacramento o un testamento. Permetteteci di chiamarlo
una benedizione, l'eucaristia, la tavola del Signore o il memoriale del
Signore” (Cfr. Lutero, Sermone della 1ª Domenica di Avvento.)
Sulla tattica da usare per introdurre la messa protestante: “Per giungere sicuramente e felicemente alla nostra mèta, dobbiamo conservare alcune delle cerimonie della vecchia Messa, così verrà accettata anche dall'indeciso che potrebbe rimanere scandalizzato da cambiamenti troppo frettolosi” (Cfr. J. Maritain, Trois Réformateurs.)
“Che pazzia voler monopolizzare il sacerdozio solo per pochi!” (Cfr. Mons. L. Cristiani, Du Lutheranisme au Proteatantisme, 1900.)