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lunedì 6 giugno 2011

Perché non smettere di combattere? ...


Ma perché la Fraternità San Pio X si ostina a rimanere ai margini della Chiesa? Perché rifiuta un accordo che le viene proposto con tanta generosità e che non le richiede alcun compromesso? Perché si priva dell’irraggiamento missionario che le permetterebbe un riconoscimento ufficiale? Non siamo più negli anni ’70! Le cose sono cambiate. La Messa è stata restaurata nei suoi diritti, le scomuniche sono state tolte. È incomprensibile…
Abbiamo sentito più di una volta, questo genere di argomenti, peraltro provenienti spesso da persone di buona volontà, amiche della Fraternità San Pio X e desiderose del suo bene, ma che hanno difficoltà a comprendere la sua posizione nella crisi attuale. Occorre dunque cercare di rispondere a questi interrogativi, cominciando con l’ammettere ciò che essi contengono di giusto e di fondato.
Effettivamente, non siamo più negli anni ’70. Certo le grandi follie di allora non sono più tutte di moda. Tuttavia, ancora il 3 luglio scorso Mons. Nourrichard, vescovo di Évreux, ha partecipato in abiti liturgici alla pretesa ordinazione sacerdotale (evidentemente invalida e scandalosa) di donne anglicane a Salisbury. E questo triste evento è ben lontano dall’essere l’unico: tutti i giorni la fede è attaccata nella sua integrità.
Vero è che il Motu Proprio del 2007 ha proclamato, dopo quarant’anni di diniego, che la Messa tradizionale non è mai stata interdetta e non poteva esserlo. Ma è anche vero che esso ha posto la liturgia tradizionale sullo stesso piano della liturgia conciliare, anzi piuttosto al di sotto, mentre tale liturgia conciliare è oggetto di gravissime critiche teologiche. È esatto che nel gennaio del 2009, un testo romano ha annullato il decreto di scomunica dei vescovi ausiliari della Fraternità San Pio X, ma nella stessa ottica, il Papa Benedetto XVI ha riaffermato che ai suoi occhi i sacerdoti della Fraternità «non esercitano legittimamente il ministero nella Chiesa».
Dunque, noi non neghiamo che il bicchiere possa essere mezzo pieno: l’azione della Fraternità San Pio X, quella di Mons. Fellay, si appoggia su una presa d’atto attenta e prudente della realtà della situazione attuale e dei suoi sviluppi. Ma non possiamo e non dobbiamo dimenticare che il bicchiere resta mezzo vuoto: i gravi errori che denunciamo da quarant’anni, e che sono oggetto dei colloqui dottrinali, sono ancora ben presenti nel cuore della Chiesa. Se fossimo tentati di dimenticarlo, il fulmine del funesto progetto di “Assisi III” starebbe lì a ricordarcelo. Certo, quest’annuncio ci ha sorpresi tutti: era noto a tutti che il cardinale Ratzinger non aveva apprezzato l’iniziativa di Giovanni Paolo II del 1986, e tuttavia, questo annuncio, se è stato un po’ inatteso, non è per niente illogico.
Dal momento che i principi che fondano l’iniziativa di Assisi sono quelli del Vaticano II, cuore del pensiero di Benedetto XVI, se il cardinale è stato reticente nel passato, forse è per la forma, non per il contenuto: Benedetto XVI ha detto e ridetto che vuole promuovere il dialogo interreligioso, e Assisi III sarà una delle tappe. Questa è la ragione fondamentale per mantenere le nostre posizioni: la crisi della Chiesa è ben lontana dall’essere terminata. Il riconoscimento ufficiale degli errori richiede ancora del tempo.
Pregando perché Dio venga a salvare la Sua Chiesa (senza mai pretendere di essere noi, con le nostre forze, a poterlo fare), continuiamo a fare dunque fedelmente ciò che la Provvidenza, nella sua misericordia, ci ha chiamati a fare: testimoniare verso e contro tutti la Tradizione della Chiesa.
 Abbé Régis de Cacqueray, Superiore del Distretto di Francia.

6 commenti:

  1. Riguardo alla Comunità di San Pio X sono convito che .. più si è perseguitati o comunque "ghettizzati", più tutto questo è un segnale del loro essere dalla parte giusta ... io ne sono fortemente convinto! L'essere perseguitati o attaccati è un indizio di santità, come ha sempre ricordato Nostro Signore Gesù Cristo!

    Marco (Roma)

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  2. Cosa ne pensate di questo che ho incontrato nel web? Profezia o eresia?

    http://www.youtube.com/watch?v=UWp3zUb14Ms&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=iK4gostPPgY&NR=1

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  3. caro anonimo non vedo profezie vedo solo eresie!!!!
    CVCRCI

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  4. Cosa ne pensate di questo sacerdote?

    http://donfrancobarbero.blogspot.com/

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  5. Caro anonimo stai forse sondando le nostre opinioni?
    Comunque non conta cosa penso io conta quel che pensa Dio di lui e se il suo parlare è dettato dalla retta fede di Dio, ricordo una cosa:
    gli atti contro natura sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.
    Infine solo che basta leggere come scrive la su chiesa con la "c" minuscola.
    Costui è semplicemente un cattolico con la patente.
    That's all
    CVCRCI

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  6. Ecco la risposta, è sul suo blog:
    Nasce nel 1939 a Savigliano (Cn) e nel 1963 viene ordinato sacerdote. Dopo alcuni anni di ministero in seminario, viene mandato in una parrocchia periferica della città, dove si impegna nella lotta con studenti ed operai e antimilitarista. Nel 1973 è co-fondatore, con alcuni/e uomini e donne provenienti da esperienze parrocchiali, della comunità cristiana di base di Pinerolo. Da oltre 40 anni si occupa di ricerca biblica e teologica e da più di 20 è impegnato in attività di volontariato.

    Nel 2003, per le sue posizioni teologiche viene dimesso dallo stato clericale.

    Nei suoi scritti propone una spiritualità in cui azione e preghiera si compenetrano con la crescita di gruppi e comunità, nel dialogo con parrocchie, preti, suore, teologi e teologhe. Il suo impegno di cura pastorale ne fa un itinerante in Italia e all'estero.

    Non è cattolico.
    CVCRCI

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