Ecco una piccola selezione delle sue tirate
contro il Papa. Nel suo Sermone per la crociata contro i Turchi del
1529 si legge:
"Penso che il Papa è un diavolo
incarnato e mascherato perché è l'Anticristo".
Dalla sua opera Contro il Papato fondato dal
diavolo del 1545 derivano le seguenti citazioni:
"... Essi [i Papi] si adornano con
il nome di Cristo, di san Pietro e di Chiesa, anche se sono pieni dei peggiori diavoli
dell'inferno, pieni, pieni, e così pieni che non possono né espellere né
vomitare né starnutire nessun diavolo. ... Ora vediamo che egli [il Papa] con i
suoi cardinali romani non è nient’altro che un ladro disperato, nemico di Dio e
dell'uomo, distruttore del cristianesimo e vivente dimora di Satana... "
"Il diavolo, che ha fondato il
papato, parla e agisce sempre attraverso il Papa e la Sede romana."
"Vuoi sapere che cosa è il Papa e da
dove viene? È un abominio di idolatria, prodotto da tutti i diavoli dalla fossa
dell'inferno."
"Colui che è obbediente al Papa, è
benedetto, ma lui, il Papa stesso, come roccia, non deve essere sottomesso e
obbedire a nessuno. Dal quel momento tu hai il sacro diritto di considerare,
alla luce di tutte le decretali, che il Papa, e il suo papato, è uno spettro
demoniaco, che tira la sua origine da una comprensione sbagliata di Matteo 16;
vale a dire da bugie, e da bestemmia, come nato dal posteriore del diavolo.
"
"Nessuna buona coscienza cristiana
può credere che il Papa sia il capo della Chiesa cristiana, né il vicario di
Dio o di Cristo, ma è il capo della chiesa maledetta dei peggiori banditi della
terra, vicario del diavolo, nemico di Dio, un avversario di Cristo e
distruttore della Chiesa di Cristo, maestro di menzogna, di blasfemia e di
idolatria, brigante e rapinatore della Chiesa e del signore laico, assassino di
re e causa di tutti i tipi di spargimento di sangue, una puttana sopra ogni
puttana, impegnata nella sua fornicazione, un anticristo, un uomo del peccato e
figlio della perdizione, un lupo mannaro vero e proprio. "
"Ciò che viene dal Papa è il male
assoluto sulla terra... Che Dio ci aiuti, Amen."
(Citazioni raccolte dalle Opera Omnia di
Martino Lutero, edizione di Weimar)
Lutero
“ La Messa non è un sacrificio... chiamatela benedizione, Eucaristia, tavola del Signore, cena del Signore,
memoria del Signore, o come più vi piace, purché non la sporchiate col nome di
sacrificio o azione “.
«Affermo che tutti gli omicidi, i furti, gli adulterii sono meno cattivi che
questa abominevole Messa… (Lutero.Sermone della 1° domenica d’Avvento)
...”la loro Messa è sacrilega e abominevole. Io dichiaro che tutti i
bordelli, gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adulterii sono meno
malvagi di quella abominazione che è la messa papista ( Trattato contra Henricum )
Già nel 1522, prima ancora del suo matrimonio ‘ufficiale’
con la monaca Catherine Bora, scriveva al suo amico Spalatino: “Poiché mi
chiedi una prova [dell'amante che sono], eccone una davvero potente: sebbene io
mi goda tre donne contemporaneamente (2), le ho amate così intensamente
che vorrei cederne due così che altri mariti se le possano godere... (De Wette,
vol. II, pag 646 Berlin).
Ripensata, certo, in modo da renderla sfigurata, espressione
blasfema di un Cristo che 'se l’è intesa’ con le donne
peccatrici che lui assolveva e di un Dio crudele che dopo averci creati ci
costringe in Adamo a peccare e per salvarci costringe Giuda a tradire il
‘maestro’! (citazioni dai ‘ Discorsi a Tavola’ , in ‘Luther’ di Funck-Brentano,
Grasset, Paris).
Un uomo davvero nuovo! Tanto da fa dire a Melantone:
“Lutero fu un uomo estremamente frivolo. Le monache che lui faceva uscire dai
conventi gli tendevano furbescamente trappole [alle quali lui cedeva ben
volentieri...]. I suoi frequenti commerci con esse, avrebbero effeminato anche
l’uomo più forte e di animo più nobile“ (Melanchton, Brief an Camerarius uber
Luthers heirat vom 16 Juni 1525).
E quanto alle crapule, così scriveva nel 1534 alla sua
[fortunata davvero!] mogliettina Catherine: “Qui me la
mangio come un Boemo e me la bevo come come un todesco: che Dio sia
lodato!” (Burkhardt Dr. M. Luther, Briefwechsel, Leipziz 1866 ).
E come
'nuovo pensatore' della fede da buon padre spirituale così consigliava un suo
discepolo, Jerome Weller: «Quando il diavolo ti
tormenta con questi pensieri cerca subito la compagnia di amici, o mettiti a
bere senza freni, o cerca di divertirti in un qualche modo– oppure commetti
qualche peccato come segno di disprezzo e di odio verso il Diavolo, così da non
lasciare spazio nella tua coscienza a scrupoli tormentosi per questioni così
ridicole… D’accordo, se il Diavolo ti dice :
“Non bere!”, tu devi ribattergli: “Proprio perché me lo proibisci, io berrò
ancora di più, nel nome di Cristo!"(3) In tal
modo tu farai sempre il contrario di quello che il diavolo ti proibisce…»(4) ( De Wette, vol. IV, pag.188 ).
il card. Willebrands bello bello afferma “che nessuno potrebbe ardire di negare(9) che Lutero fu un uomo profondamente religioso,
una personalità che cercava il messaggio del vangelo onestamente e con
abnegazione [!!!] e che fu capace di preservare
una notevole parte delle ricchezze dell’antica fede”
“Io non ammetto, scrive nel giugno del 1522, che la mia dottrina
possa essere giudicata da alcuno, neanche dagli angeli. Chi non riceve la mia
dottrina non può giungere alla salvezza” (15) (cit. in Jacques Maritain, Tre
Riformatori. Lutero, Cartesio, Rousseau, pag. 54 ).
“Anche se la Chiesa, Agostino, i
dottori Pietro e Paolo o anche un Angelo del cielo dovessero insegnare il
contrario, solo la mia dottrina esalta la grazia e la gloria di Dio e condanna
la sapienza della giustizia umana (14) (M. Luther, Werke, Weimar:
Kritische Gesamtausgabe, 1883-1914)
“Chiunque non creda come me è
destinato all’inferno. La mia dottrina e quella di Dio sono la stessa cosa. Il
mio giudizio è il giudizio di Dio (Weimar, vol. X, p. 2, Abteitung 107