tag:blogger.com,1999:blog-51666557432538513272024-02-25T07:44:16.179+01:00NON POSSUMUSgianluca cruccashttp://www.blogger.com/profile/03999880615193643948noreply@blogger.comBlogger1811125tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-75231986139067411972018-10-19T22:25:00.001+02:002018-10-19T22:25:44.560+02:00Pseudo canonizzazione di un demolitore della fede...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWs2_HdpM7g9tCnTa9wPPqJjiWxtWky-c6MvAgopAhah0xrd4VoPsSsaOoDa5lGzmLs490bXkJrbLWXnCbqvNiZxm5VPJYfcetcjV7KIPulyQL7939d_nnFYP9z_n_t5eI17Wf_8dPN1Y/s1600/Vignetta_italiano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="856" data-original-width="694" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWs2_HdpM7g9tCnTa9wPPqJjiWxtWky-c6MvAgopAhah0xrd4VoPsSsaOoDa5lGzmLs490bXkJrbLWXnCbqvNiZxm5VPJYfcetcjV7KIPulyQL7939d_nnFYP9z_n_t5eI17Wf_8dPN1Y/s640/Vignetta_italiano.jpg" width="518" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ha osato!<br />
Dopo aver “canonizzato”, il 27 aprile 2014, Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II, Francesco-Bergoglio ci ritorna con la “canonizzazione”, il 14
ottobre scorso, di Paolo VI.<br />
I modernisti che occupano la sede di Pietro da sessant’anni non usano
neanche più i guanti, non esitano davanti ad alcuna provocazione: si
“beatificano” e si “canonizzano” gli uni gli altri in tutta fretta. Fu
infatti Giovanni Paolo II che inaugurò tale andazzo, “beatificando”, il 3
settembre del 2000, Giovanni XXIII; e per fare ingoiare la pillola lo
stesso giorno “beatificò” Pio IX.<br />
Un farsi beffa del mondo intero: onorare contemporaneamente il Papa del <span style="font-style: italic;">Syllabus</span> e
l’organizzatore del Vaticano II… il Pontefice dell’intransigenza
cattolica in un mondo rivoltatosi contro Dio, e il propagatore della
libertà religiosa e del culto dell’uomo.<br />
Naturalmente, alla “canonizzazione” di Pio IX non è mai seguita la sua
canonizzazione, contrariamente a quanto avvenuto con Giovanni XXIII. Si
trattò semplicemente di un sotterfugio per evitare che i tradizionalisti
si mettessero a gridare.<br />
D’altronde, è impensabile per gli apostati oggi in Vaticano “canonizzare” il Papa di <span style="font-style: italic;">Quanta</span><span style="font-style: italic;">Cura</span>, che si opponeva energicamente al mondo e alla civiltà moderna.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a><br />
Dichiarando santi i tre principali responsabili del Vaticano II: della
sua organizzazione (Giovanni XXIII), del suo svolgimento (Paolo VI) e
della sua applicazione (Montini e Wojtyla), Bergoglio ha inteso
canonizzare il “concilio” e tutte le riforme disastrose che ne sono
derivate sul piano dottrinale, morale, pastorale, liturgico,
sacramentale e disciplinare.<br />
I frutti avvelenati del Vaticano II sono fin troppo visibili: crollo
delle vocazioni religiose e sacerdotali, rarefazione dell’assistenza
alle funzioni domenicali, perdita della fede, indifferentismo e
scetticismo, crollo dello spirito apostolico e missionario,
disgregazione dei riferimenti morali, incultura religiosa abissale,
apostasia universale, depravazione dei costumi, perdita del pudore e
della modestia cristiana nel linguaggio, nelle conversazioni,
nell’abbigliamento, sviluppo dell’ateismo e del materialismo,
proliferazione di sette e di maghi di ogni genere, promozione delle
unioni contro-natura, massacro degli innocenti attraverso l’aborto e la
pornografia di massa, rifiuto della trasmissione della vita tramite la
banalizzazione della contraccezione, lacerazione delle famiglie,
esplosione dei suicidi, individualismo forsennato, depressioni, ecc.<br />
I briganti, gli intrusi che occupano la sede di Pietro da sessant’anni
vogliono che si consideri la loro opera demoniaca come santa, benedetta,
voluta da Dio. Siamo al cospetto dell’inversione più totale e al
cinismo più assoluto. Ma è l’intero nostro mondo moderno che è fondato
sull’inversione, che promuove la menzogna e l’errore e rigetta la
verità, che preferisce la laidezza alla bellezza, che sceglie il male e
rifiuta il bene e, peggio ancora, fa il male chiamandolo bene e
demonizza il bene.</span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Poiché Paolo VI è stato ufficialmente “canonizzato”, è il caso di
ricordare chi fosse realmente quest’uomo e quale fu la sua opera.<br />
Amico dei Giudei e dei massoni, come i suoi predecessori Roncalli e
Wojtyla, Montini ha voluto fare trasbordare il cattolicesimo dal
teocentrismo all’antropocentrismo.<br />
Chi dimentica il suo sbalorditivo <a href="http://www.unavox.it/doc25_PVI_chiusura.htm">discorso di chiusura del Vaticano II</a>: «<span style="font-style: italic;">Dategli
merito [al concilio] di questo almeno, voi umanisti moderni,
rinunciatari alla trascendenza delle cose supreme, e riconoscerete il
nostro nuovo umanesimo: anche noi, noi più di tutti, siamo i cultori
dell’uomo.</span>»<br />
Parlando dalla tribuna delle Nazioni Unite, Paolo VI osò dire dell’ONU, organismo mondialista per eccellenza: «<span style="font-style: italic;">Questo
aspetto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite è il più bello: … è
l'ideale dell’umanità pellegrina nel tempo; è la speranza migliore del
mondo</span>».<br />
Nella «costituzione pastorale» <span style="font-style: italic;">Gaudium</span> <span style="font-style: italic;">et</span> <span style="font-style: italic;">spes</span> sulla
Chiesa nel mondo contemporaneo, che è uno dei principali documenti del
Vaticano II “promulgati” da Montini, sta scritto: «… <span style="font-style: italic;">tutto quanto esiste sulla terra deve essere riferito all’uomo, come a suo centro e a suo vertice</span>» (n° 12).</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Demolitore della fede, egli promulgò, nel dicembre del 1965, i documenti
del concilio Vaticano II, che contengono molti errori ed eresie, tra
cui l’ecumenismo liberale, la libertà religiosa e la collegialità; che
con la <span style="font-style: italic;">Nostra</span> <span style="font-style: italic;">Aetate</span> lavano
i Giudei dal crimine di deicidio, aprono la via alla resa degli ultimi
uomini in bianco davanti al giudaismo talmudico, uomini in bianco che
visitano le sinagoghe non per predicare Gesù Cristo crocifisso e
resuscitato, ma per apprezzare i «nostri fratelli maggiori nella fede» e
dichiarare che l’Antica Alleanza non sarebbe mai stata abrogata, cosa
che equivale ad ignorare la divinità e la messianicità di Cristo.<br />
Nel 1967, Paolo VI abrogò anche il giuramento anti-modernista e la
professione di fede del Concilio di Trento; vendette la tiara, corona
del Papa e simbolo del suo triplice potere di ordine, giurisdizione e
magistero, dopo aver cessato definitivamente di portarla nel novembre
1963, quando la depose sull’altare della Basilica di San Pietro.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
E’ a Paolo VI che si deve l’abbandono del latino e del gregoriano alla
Messa, nei monasteri e nei seminari; è sempre a lui che si deve la
creazione di una «nuova Messa» che in realtà è solo una sinassi
protestante con in più le preghiere dell’offertorio riprese dalle
benedizioni giudaiche. La prima versione dell’articolo 7 del <span style="font-style: italic;">Novus Ordo Missae</span> definiva
la «nuova Messa» come un pasto e scartava completamente la definizione
cattolica della Messa: rinnovamento incruento del Sacrificio del
Calvario.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
E’ sempre a Paolo VI che si deve il cambiamento di tutti i riti,
l’adulterazione dei sacramenti, la profonda alterazione dei rituali,
ostruendo così i canali della Grazia.<br />
Nel giugno 1968, allorché si industriava a rassicurare falsamente i conservatori col suo Credo e con l’enciclica <span style="font-style: italic;">Humanae vitae</span>,
egli promulgò un nuovo rituale per la consacrazione dei vescovi, sul
quale studi seri ed accurati hanno concluso per la sua totale
invalidità, cosa che pone seriamente la questione della validità degli
Ordini ricevuti dai candidati al sacerdozio, conferiti per mezzo secolo
da tale nuovo rito.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Tutti i rituali furono profondamente alterati: si istituì un nuovo
battesimo in cui sono soppressi tutti gli esorcismi; una nuova cresima
in cui non è più obbligatorio utilizzare come materia l’olio d’oliva; un
nuovo matrimonio, nel quale il nuovo Codice di Diritto Canonico,
promulgato del 1983 da Giovanni Paolo II, inverte i fini del matrimonio,
sviluppando nei nuovi sposi una mentalità contraccettiva; ecc.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
La desacralizzazione dei luoghi di culto fu sistematica: si girarono gli
altari; il celebrante divenne un semplice presidente girato verso
l’assemblea e non più verso Dio; si soppressero i banchi della
Comunione; si tolsero le statue dei Santi; si trasformarono i
confessionali in armadietti per scope; si bruciarono senza alcuna pietà
filiale gli antichi paramenti liturgici; si impone la comunione sulla
mano; si soppressero tutti i digiuni, tanto eucaristici che
ecclesiastici – ancora oggi per comunicarsi bisogna essere a digiuno da
nutrimenti solidi da solo un’ora e per i malati e i loro accompagnatori
solo da quindici minuti, cosa che il compianto Jean Madiran aveva
definito con mordente ironia in <span style="font-style: italic;">Itinéraires</span>: «<span style="font-style: italic;">il quarto d’ora di</span> <span style="font-style: italic;">Paolo VI</span>»; al limite, ironizzava l’autore de <span style="font-style: italic;">L’Eresia del XX secolo</span>, si poteva bere il proprio bicchiere di alcool in chiesa in piena celebrazione e comunicarsi quindici minuti dopo!</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Sotto il “regno” – o piuttosto l’usurpazione – di Montini, tutto fu
rovesciato: le costituzioni religiose, tutte sfigurate, compresa quella
dei Certosini che non era mai stata modificata fin dal tempo del loro
fondatore San Bruno; gli Stati, i partiti, le scuole e i sindacati
cristiani.<br />
Paolo VI costrinse nel 1967 la Spagna di Franco ad abbandonare la sua
Costituzione esplicitamente cattolica. Lo stesso fece con la Colombia
nel 1973.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Vicino al giudaismo, Paolo VI indossò significativamente in diverse
occasioni l’efod dei sacerdoti giudei, in particolare nel 1968 nel corso
del suo viaggio in America.<br />
Nella stessa logica, egli fu favorevole al mondialismo che crede nel
ritorno dell’età dell’oro, facendo così eco al suo predecessore Rocalli
che, nel suo <a href="http://www.unavox.it/doc25_GXXIII_apertura.htm">discorso di apertura del Vaticano II</a>se la prese con i «profeti di sventura»: «<span style="font-style: italic;">A
Noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di
sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del
mondo.</span>»<br />
Nella Pasqua del 1971, Paolo VI diceva: «<span style="font-style: italic;">L’umanità è in marcia, essa tende verso l’unità, verso la giustizia, la pace è il fine logico del mondo attuale</span>».
E nella stessa allocuzione, mentre i diversi paesi occidentali si
apprestavano a legalizzare il crimine dell’aborto, affermava: «<span style="font-style: italic;">La
causa non è perduta, l’unità del mondo si farà. Il carattere
inviolabile della vita sarà ammesso da tutti in maniera effettiva</span>».<br />
Nel maggio 1978, in un messaggio all’ONU, egli richiamò esplicitamente
l’avvento di un «nuovo ordine mondiale». I suoi successori non
parleranno diversamente.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Non contento di avere tolto la scomunica agli scismatici orientali; di
legittimare la riforma anglicana invitando il pastore Ramsey a benedire
la folla con lui, passandogli al dito il suo anello; di autorizzare
l’intercomunione con i Protestati senza abiura né confessione; non
contento di ricevere i capi comunisti russi ancora rossi del sangue dei
cristiani martiri; di accordare udienza ai ribelli delle colonie
portoghesi, Paolo VI restituì ai musulmani lo stendardo turco catturato a
Lepanto. Questo vessillo molto celebre fu preso ad un ammiraglio turco
durante la battaglia navale del 1571: mentre Papa San Pio V digiunava e
recitava il Rosario, una flotta cristiana, in inferiorità numerica,
sfidò la marina musulmana molto più importante numericamente, salvando
così la Cristianità dagli infedeli. In ricordo di questa vittoria
miracolosa ottenuta il 7 ottobre 1571, San Pio V istituì la festa della
Madonna del Santissimo Rosario, per ricordare la sua intercessione.<br />
Con un solo atto inaudito, Paolo VI rinunciò, non solo ad una vittoria
cristiana storica e decisiva, ma anche alle preghiere e ai sacrifici di
un Papa santo.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Tutto miele con tutti i nemici storici della Chiesa cattolica, Paolo VI
si dimostrò invece pieno di fiele con i tradizionalisti, che
contestavano le sue riforme e combattevano i suoi errori e le sue
eresie: condannando Mons. Lefebvre e Don Georges de Nantes alla
sospensione <span style="font-style: italic;">a divinis</span>, facendo
perseguitare dai vescovi modernisti i sacerdoti, spesso anziani, che
volevano rimanere fedeli alla Messa della loro ordinazione.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Mentre ancora le Giornate mondialiste della gioventù, le famose GMG, non
erano ancora state create (fu Giovanni Paolo II che diede inizio a
queste iniziative, nel 1985) Paolo VI diede prova di una ripugnate
demagogia nei confronti dei giovani: affermando nella sua allocuzione
del 1 gennaio 1972 nella Città dei Giovani a Roma, alla presenza di 150
ragazzi dai 10 ai 19 anni: «<span style="font-style: italic;">Voi che
siete moderni, che avete un senso innato della giustizia, sappiate che
noi, gli anziani, i vecchi, vi comprendiamo, vi seguiamo</span>» (sic!).
Si trattava infatti di sposare tutte le mode, di accompagnare la
decadente modernità e di approvarla, comprese le sue derive più
ripugnati.<br />
Non bisogna dunque stupirsi se oggi Bergoglio legittima di fatto le
unioni omosessuali, promuove l’invasione del continente europeo da parte
dei migranti maomettani; egli si colloca perfettamente nella logica del
Vaticano II e di Paolo VI, costituita dall’apertura e dalla
sottomissione ad un mondo che ha rinnegato Cristo, la Sua legge, la Sua
morale, il Suo Vangelo.</span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />
Del mondo moderno si può fare una critica politica, sociologica, molto
interessante, ma se nell’analisi si prescinde dal cataclisma che il
Vaticano II ha rappresentato e continua a rappresentare, con le sue
conseguenze disastrose e con la sua rivoluzione più che mai all’opera,
ci si impedisce di toccare col dito l’essenziale.<br />
L’uomo è fondamentalmente un animale religioso. Gli antichi lo sapevano.
Non è innocente, non è indifferente, non è neutro, tale da allontanare
completamente Dio dalla città, dalle istituzioni, dalla coscienza e dal
suo cuore. Se lo fa, spalanca davanti a sé un gigantesco abisso in cui
finisce con l’immergersi ogni giorno di più. Fino al punto da affogare
irreparabilmente.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSs3kvjpLqvyNd_a0dt3pUfS1zWNfCXutxy7pzKDFL9t-kEKO_AX9wqhNi-UELspIllc0QPLggyeIfn8v5bVy0uVv2iYrLdjXoJ1mqF9qQbUxzYc-tdnAm2j7f_xvmTU79D5MANDR131g/s1600/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="231" data-original-width="482" height="153" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSs3kvjpLqvyNd_a0dt3pUfS1zWNfCXutxy7pzKDFL9t-kEKO_AX9wqhNi-UELspIllc0QPLggyeIfn8v5bVy0uVv2iYrLdjXoJ1mqF9qQbUxzYc-tdnAm2j7f_xvmTU79D5MANDR131g/s320/unnamed.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
<br class="Apple-interchange-newline" />
di <span style="font-weight: bold;">Jérôme Bourbon</span></span><span style="font-weight: bold;"></span><span style="font-weight: bold;"></span> </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-30095351238739497522018-10-12T22:59:00.002+02:002018-10-12T22:59:25.705+02:00La Sodomia a stretto legame con l'eresia Conciliare Vaticanosecondista...<div style="background-color: white; font-size: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="https://opportuneimportune.blogspot.com/2018/10/macellai-il-filo-rosso-che-lega-sodomia.html">Fonte: Opportune Importune</a></span></div>
<div style="background-color: white; font-size: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcAJUNI5umwyGFBIz3dor97QABfxvVIfMFDCXO3jTOJgl5vKFP-WlRiVdB1RdyDzAEEoelFLCxdygsh0vCHJj0ZWs56MjcB1cIAdVFPPmQ5J3MscZYY8ZsJICmuqxdS7qELhLJmWGnU2I/s1600/VT-IT-ART-25605-Lobby_gay_in_Vaticano.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="513" data-original-width="770" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcAJUNI5umwyGFBIz3dor97QABfxvVIfMFDCXO3jTOJgl5vKFP-WlRiVdB1RdyDzAEEoelFLCxdygsh0vCHJj0ZWs56MjcB1cIAdVFPPmQ5J3MscZYY8ZsJICmuqxdS7qELhLJmWGnU2I/s640/VT-IT-ART-25605-Lobby_gay_in_Vaticano.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lora, serif; font-size: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Anni fa un confratello mi riferì un
episodio sconcertante, secondo il quale un Officiale di Curia
notoriamente omosessuale era stato sottoposto a degli esorcismi perché
aveva preso l'abitudine, durante i suoi immondi festini, di bestemmiare
il nome di Dio, cosa che aveva dato luogo a fenomeni di possessione
diabolica. L'empio monsignore morì di lì a poco <i>di un male incurabile</i>, compianto dai suoi sodali. A quell'epoca le <i>checche</i> del
Vaticano si muovevano ancora con prudenza, non perché non fossero
numerose, ma perché vigeva quel tacito accordo che nell'esercito
americano è compendiato dall'adagio <i>Don't ask, don't tell</i>, ossia <i>Non chiedere, non dire</i>. Anche se poi in molti sapevano chi aveva quel<i>penchant</i> e
chi no. Monsignori che uscivano in borghese nottetempo dal Laterano,
indossando jeans e giubbotto di pelle, e che l'indomani affiancavano il
Santo Padre ai pontificali. Preti che si allontanavano dalla canonica
per far volta ai calidarj. Studenti di Atenei Pontificj che andavano a
passeggiare a Villa Giulia. Seminaristi dediti ad un opinabile
apostolato vespertino a Monte Caprino. Era la generazione del Concilio,
che alla veste talare preferiva gli abiti firmati e gli occhiali da
sole. Vanesj e fatui, inclini alla risatina isterica e ad apostrofarsi
con pronomi e nomignoli femminili, ma pur sempre guardinghi, perché sul
soglio sedeva il virile Wojtyla. Il quale era talmente intento a
propagandar l'ecumenismo di Assisi da non accorgersi che proprio al suo
fianco c'erano personaggi noti col nome di battaglia di <i>Jessica</i>.<a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span><br /></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>I vizj, allora, li chiamavano <i>vizietti</i>,
come se il diminutivo potesse rendere meno riprovevole la condotta di
chi li praticava. Ed era un vizietto forse anche quello del mai
abbastanza esecrato Montini, con i suoi modi da calvinista, i trascorsi
ambrosiani che molti non han mai voluto approfondire e che pure gli
meritarono accuse nemmen troppo velate. Certo è che su quel pontificato -
e sulla congerie di Presuli che sotto di esso assursero ai più alti
gradi della Gerarchia - grava ancor oggi, anzi oggi ancor più di ieri,
l'ombra sinistra del ricatto, al punto da lasciar supporre che molte
decisioni d'allora trovassero giustificazione solo nel terrore che
qualche burattinaio potesse decidere di lasciar trapelare scabrosi
dettaglj sul conto del sodomita di Concesio. Il quale, non a caso, tra
pochi giorni verrà elevato agli onori degli altari, in riconoscimento
del suo contributo all'opera di devastazione della Chiesa e quale devoto
tributo dei suoi beneficiati.</span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span><br /></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Fu alla fine del papato wojtyliano che
gli immondi seguaci di Sodoma trovaron coraggio di serrare i ranghi,
raccogliendo intorno a sé una schiera di zelatori del tempio di simile
natura, sicché potemmo vedere il povero Papa polacco conciato con
paramenti circensi, o costretto ad assistere a grottesche <i>performances</i> di saltimbachi seminudi <i>coram Pontifice</i>, e di selvaggi in apparecchio adamitico<i>coram Sanctissimo</i>.
L'autore di quegli scempj ancor oggi imperversa nei Sacri Palazzi,
ancorché prossimo al sacello, col suo codazzo di questuanti che il tempo
ha trasformato da naiadi in clergyman in vecchi rancorosi. Ma mentre
Giovanni Paolo II si andava spegnendo, in Vaticano la falange sodomitica
levava il capo, non senza scandali e scandaletti al limite del
ridicolo: ecco allora il segretario dell'Eminentissimo, per gli intimi <i>Carmen</i>, colto in flagrante nei gabinetti a Termini e frettolosamente spedito <i>in partibus</i>, il canonico con la manomorta fermato sul 62, il chierico che <i>batte</i> in
San Pietro importunando i turisti, il prete al cinema porno, il frate
ammazzato nei giardinetti da un prostituto e via enumerando. <a name='more'></a> </span></span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>L'avvento di Benedetto XVI sconvolse i
piani della setta uraniana, la quale vedeva nel composto Pontefice
tedesco un intollerabile affronto al lavoro svolto sotto il
predecessore. Veder risplendere in capo al vegliardo la mitria di Pio IX
andava ben oltre ogni sopportazione; per non parlare della mozzetta
invernale in velluto rosso col pelo di coniglio, le calzature rosse, il
trono dorato che qualche zelante aveva fatto sparire in un sottoscala
quand'ancora sedeva sul soglio Montini. Non ho avuto il piacere immenso
di udire le grida laceranti dell'Arcivescovo di Martirano, ma immagino
ch'esse debbano aver infranto la cristalleria custodita nella credenza
del tinello, dinanzi agli sguardi sgomenti dei suoi <i>famuli</i> in gramaglie, allorché Ratzinger promulgò quel Motu Proprio che pure egli dava per impossibile, secondo il motto <i>Indietro non si torna. </i>Ma ricordo bene che non potei esimermi dall'intonare canti di giubilo - <i>anch'io festevole</i> - quando lo seppi confinato alla presidenza di un comitato, dove purtuttavia egli non cessò di far danni. </span></span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><span><br /></span></i></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>L'abdicazione rappresentò una rivincita
della setta conciliare su Benedetto XVI, costretto a dimettersi sotto
la pressione di scandali che paiono bazzeccole rispetto a quelli che ora
stan venendo alla luce sotto il Sedicente. E dire che Ratzinger - e con
lui i pochi Prelati in odor di conservatorismo poi assurti agli onori
della cronaca dopo i famosi <i>Dubia</i> - erano e sono convintissimi e strenui paladini della <i>mens</i> conciliare, di cui proponevano e propongono una versione più sommessa ma non per questo meno rivoluzionaria. </span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span><br /></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>La storia svelerà gli <i>arcana imperii</i> che
portarono il Pontefice ad abbandonare il vascello di Pietro proprio nel
momento più critico, ma par di capire che chi si adoperò per spingerlo
alla rinunzia seppe muoversi abilmente per far eleggere il peggior Papa -
ammesso e non concesso che lo si possa ritener tale - che la Chiesa
abbia mai annoverato. Sta di fatto che il figuro in talare bianca oggi
alloggiato al <i>resort</i> Santa Marta ha beneficiato dell'appoggio dei congiurati modernisti, con l'estasiato e corale supporto della <i>lobby gay </i>vaticana,
felice di togliersi dai piedi lo scomodo Benedetto, che si apprestava a
vanificare, o almeno a render meno devastanti, decenni di primavera
conciliare. E proprio a Santa Marta - i casi della vita - troviamo quel
mons. Ricca, del quale ci ha edotto la cronaca (<a href="http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350561.html?refresh_ce" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>),
dopo che l'amicizia con l'argentino s'era consolidata quando Bergoglio
scendeva nella residenza di via della Scrofa nell'Alma Urbe. Le anime
belle credono che la pessima reputazione di Ricca fosse ignorata dal pio
Arcivescovo di Buenos Aires, troppo occupato a macerarsi nelle
asperrime penitenze che l'han reso famoso in America Latina. Sarà
certamente stata la sua indole ascetica a far sì ch'egli fosse
completamente all'oscuro anche degli scandali di molestie da parte di
Vescovi e preti, venuti alla luce recentemente anche grazie alla
coraggiosa lettera dell'ex Nunzio Viganò. </span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span><br /></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Dunque vediamo... Abbiamo avuto il <i>coming out</i> di mons. Charamsa, che ha bellamente ammesso di avere un amante - <i>compagno</i>, lo chiama lui. </span><span>Poi
l'abate di Montecassino dom Pietro Vittorelli, turpe figuro che
spendeva i fondi dell'Abbazia per festini con droga e gigolò. </span><span>Poi
lo scandalo di mons. Luigi Capozzi, segretario di Checcapalmerio,
arrestato in un lussuoso appartamento del Sant'Uffizio durante un'orgia.
Poi lo scandalo di un religioso carmelitano della Curia Generalizia
romana, denunciato da un marchettaro (<a href="http://www.ilgiornale.it/news/cronache/scandalo-gay-vaticano-prete-voleva-essere-picchiato-cinta-1183598.html" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>). Poi lo scandalo dell'affresco omoerotico commissionato da mons. Paglia - </span><span>presidente
della Pontificia accademia per la vita e Gran Cancelliere del
Pontificio istituto Giovanni Paolo II - all’artista gay argentino
Ricardo Cinalli (<a href="http://blog.ilgiornale.it/franza/2018/02/08/affresco-omoerotico-nella-cattedrale-di-terni-un-obbrobrio-artistico-e-teologico-dellargentino-ricardo-cinalli-eseguito-per-volere-dellarcivescovo-vincenzo-paglia/" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>).
Quel famigerato Paglia che ha finito col far esplodere queste due
istituzioni, introducendovi dei partigiani dell’eutanasia e dell’aborto,
con il beneplacito del Sedicente. </span><span> Poi
gli scandali di Vescovi e Cardinali, tutti di area rigorosamente
progressista e filobergogliana, e le cause milionarie che hanno ridotto
alla bancarotta decine e decine di diocesi dell'orbe cattolico, per
risarcire le vittime degli abusi commessi da ecclesiastici. Senza
menzionare turpi ecclesiastici a capo di Ordini e Congregazioni
religiose, dietro il cui paravento compivano crimini degni del marchese
De Sade. E don Mauro Inzoli, accusato di abusi su minori, degradato da
Benedetto XVI e reintegrato nel sacerdozio da Bergoglio su pressione di
Checcapalmerio, finché la giustizia civile non ne ha resa manifesta la
colpevolezza. Ma anche i tre preti indagati dalla Procura di Roma </span><span>per atti sessuali con minori, pedopornografia e tentativo di prostituzione minorile (<a href="https://roma.repubblica.it/cronaca/2015/05/26/news/babyprostituti_a_termini_indagini_su_un_terzo_prete_i_pm_contatti_con_ragazzi-115266798/" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>). </span><span>E
lo stillicidio quotidiano del gesuita James Martin, attivista della
causa degl'invertiti e sostenitore del concubinato omosessuale,
nominato </span><span>consultore del Segretariato per le Comunicazioni ed inviato all'Incontro mondiale per la Famiglia in Irlanda (<a href="https://anticattocomunismo.wordpress.com/2018/06/15/nozze-e-preti-gay-il-catalogo-omoeretico-di-james-martin-sj/" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>).
Non ultimo, il dossier inviato da uno gigolò napoletano alla reverenda
Curia partenopea, nel quale sono raccolte fotografie osé e testi di
conversazioni via internet di 34 sacerdoti e 6 seminaristi suoi clienti (<a href="https://www.corriere.it/cronache/18_febbraio_25/scandalo-preti-gay-sesso-escort-mangiacapra-vaticano-soldi-202c2920-1a1b-11e8-abf0-5b17233f1e2b.shtml?refresh_ce-cp" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>)</span><span>. </span><br /><span><br /></span><span>Adesso
scopriamo che il Presidente del pontificio Consiglio per i testi
legislativi Checcapalmerio era presente all'orgia col suo segretario, e
che la gendarmeria vaticana l'ha fatto sloggiare prima di procedere agli
arresti della </span><span><i>scelesta turba</i>.
Sarebbe curioso indagare su chi altri è stato fermato in
quell'occasione, e c'è da ritenere che Capozzi e il suo compare
porporato non fossero gli unici ecclesiastici convitati. Sarebbe ancor
più interessante - e mi auguro vi sia chi si prenderà la pena di farlo -
andare a vedere quali decisioni gravide di conseguenze nella vita
ecclesiale siano state prese da questi immorali, quali loschi intrighi
hanno permesso l'ascesa a posti di responsabilità di loro complici,
quali bravi sacerdoti sono stati perseguitati o allontanati o impediti
nella carriera. </span><br /><span><br /></span><span>Alla
luce di questi orrori, suonano grottesche le sanzioni di cui fu fatto
oggetto Paolo Gabriele, cameriere segreto di Benedetto XVI, accusato
d'aver divulgato dossier segreti, mentre avrebbero dovuto esser colpiti
con pene esemplari i colpevoli denunciati, e non il denunciante, che
reagì in buonafede, con un gesto forse avventato, al dilagare del
malcostume vaticano. </span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br style="background-color: white;" /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>L'orrore che queste notizie suscitano
nei semplici fedeli e nelle persone perbene; il senso di sgomento
dinanzi alla istituzionalizzazione del vizio non devono distogliere
dalla realistica presa d'atto che questa piaga morale è allo stesso
tempo causa ed effetto della rivoluzione conciliare: che si
scandalizzino pure i benpensanti, si straccino le vesti i pavidi fautori
del dialogo e i prudentissimi moderati. Ma che non si dica che dinanzi a
questi scandali il buon cristiano debba volger lo sguardo altrove,
fingendo di non vedere la corruzione dove maggiormente si annida da
cinquant'anni. <i>Oportet ut scandala eveniant. </i>Un silenzio pietoso,
comprensibile in singoli e isolati casi, oggi rappresenta una forma di
complicità intollerabile, un'approvazione di condotte deplorevoli, tanto
più perché chi vi è coinvolto non par cedere per debolezza a fugaci
trasgressioni da adolescente confuso, ma dimostra di essere indegno del
Battesimo ed ancor più dell'Ordine Sacro che lo rende <i>alter Christus</i>, profanando </span><span>quelle
mani consacrate per toccare il Santo dei Santi, quella bocca che
sull'altare pronunzia le parole della Consacrazione, quella lingua su
cui si posano le Sacre Specie. Il solo pensiero di tali abominj dovrebbe
far tremare d'orrore, e ricordare le parole di Nostro Signore a Padre
Pio (<a href="https://lasantissimaeucaristia.blogspot.com/p/blog-page.html" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>), allorché definì con disgusto i sacerdoti indegni <i>Macellai</i>. </span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="background-color: white; font-family: Lora, serif; font-size: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
<span><br /></span><span>Chi
si rende schiavo del peccato si rende schiavo di Satana, sotto il cui
giogo l'anima è morta alla Grazia e completamente in preda alle
seduzioni del Maligno. Ed il peccato contro natura, ancor più di altri,
ottunde la volontà, abbruttisce la persona e indurisce nella volontà di
peccato. In quanto vizio, ossia abitudine a compiere il male, gli atti
che gridano vendetta al cospetto di Dio portano chi li compie a rendersi
indocile alla voce della coscienza, sprofondando sempre di più nella
colpa. </span><br /><span><br /></span><span>E'
quindi inevitabile che chi vive quotidianamente in istato di peccato
mortale, e per di più in condizione permanente di sacrilegio - in quanto
ministro di Dio e unto del Signore - si senta giudicato e sia portato a
modificare anche i principj morali che egli viola abitualmente. Così,
come il ladro vorrebbe veder depenalizzato il furto e l'assassinio
derubricato l'omicidio, anche il sodomita - vieppiù se sacrilego - vorrà
sgravarsi la coscienza dal peso non indifferente del sapersi in palese
contraddizione con quella Legge naturale e divina che ostinatamente
infrange, e che deliberatamente lascia o addirittura incoraggia ad
infrangere, sotto le specie di una connivente tolleranza o di una
perversa complicità. Non gli basta profanare ogni giorno il tempio dello
Spirito Santo: egli vuole ergersi a legislatore, arrogandosi il diritto
di decidere </span><span>al posto di Dio </span><span>ciò ch'è lecito e ciò che non lo è. e non è forse questa la colpa di Lucifero?</span><br /><span><br /></span><span>Sentir
l'orrido Maradiaga derubricare atti di vero e proprio sacrilegio ai
danni di tante anime innocenti come mere irregolarità amministrative,
col pretesto di esser stati commessi su adolescenti e non su minori; o
qualificarli come mancanze veniali in ragione di una presunta assenza di
penetrazione (<i>sic!</i>) fa comprendere l'abisso di immoralità, anzi
di amoralità di certi prelati. Dai quali non ci si stupisce d'udire vere
e proprie eresie anche - coerentemente - in ambito dottrinale. E'
evidente che l'ostinazione nel vizio implica la costruzione di un
castello ideologico che quel vizio legittimi ed approvi. C</span><span>ome diceva Paul Bourget: </span><i>Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finisce col pensare come si è vissuto</i><span> (</span><i>Il demone meridiano</i><span>, Salani Editori, Firenze, 1956, pag 395). </span><br /><span><br /></span><span>Ecco allora la pretesa <i>accoglienza</i> verso
la comunità glbt - ossia verso i sodomiti dichiarati - dietro cui si
annida non solo la condivisione del loro tenore di vita scandaloso, ma
anche l'inconfessabile desiderio di poter un giorno veder ammesso come
lecito - quando non addirittura degno di elogio - ciò che Dio condanna
come un abominio. E l'affermazione <i>Chi sono io per giudicare</i>, che
ha estasiato i nemici del nome cristiano, andrebbe condannata senza
appello, perché deve proprio esser il Supremo Pastore a guidare ed
ammonire e giudicare la condotta delle pecore e degli agnelli del gregge
affidatogli dal Salvatore. Un pastore, quello che ci è stato inflitto
dalla divina Provvidenza in isconto delle nostre colpe, che non esita ad
insultare ripetutamente ed aspramente i buoni cattolici e i bravi
Prelati, ma che mostra una indulgenza sconfinata verso i pervertiti, dal
prete libidinoso al Vescovo molestatore, dal religioso sporcaccione al
Cardinale orgiasta. E che riceve in udienza omosessuali concubinarj e
transessuali, mentre ostinatamente si rifiuta di incontrare
ecclesiastici dalla condotta ineccepibile. </span><br /><span><br /></span><span>Quale
rispetto verso la Santissima Eucaristia ci si può aspettare da parte di
chi la profana celebrando la Messa con l'anima macchiata da tali colpe?
Quale devozione verso la Vergine Santissima, in chi oltraggia la
verginità e coltiva la depravazione? Quale timor di Dio, in chi osa
conculcarne la santa Legge e calpestarne la divina Parola? E ancora:
quale</span><span> spirito di mortificazione,
in chi coltiva le passioni più abbiette? Quale santità, in chi pratica
l'empietà? Quale vita di Grazia, in chi coltiva e promuove il peccato?
Quale cura delle vocazioni sacerdotali e religiose, in chi considera
Seminarj e Conventi come ghiotta riserva di giovani da corrompere? </span><br /><span><br /></span><span>Ma
come si può ritenere che sia credibile la difesa della primavera
conciliare, quando viene da gentaglia di tal fatta? Chi presterebbe fede
ad un medico che nella vita privata diffondesse malattie, o ad un
pompiere che appiccasse il fuoco alle case? </span><br /><span><br /></span><span>Lo si ammetta, infine: il Conciliabolo di Roma è frutto marcescente di una <i>mens</i>deviata
e corrotta, che trova nell'eresia il corollario di una condotta morale
riprovevole. Esso è causa dei danni presenti, e al tempo stesso effetto
di una corruttela dei costumi di tanti, troppi ecclesiastici, che per
legittimare se stessi non potevano non pervertire anche la dottrina su
cui la morale si fonda. Ma Iddio è autore tanto dell'una quanto
dell'altra, e chi si fa servo di Satana non può servire il Signore
all'altare o sul pulpito e poi onorare il Nemico tra le coltri o nei
lupanari. <i>Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro</i> (Mt VI, 24).</span><br /><span><br /></span><span>Non
solo: chi serve il Principe di questo mondo, gli riconosce una
sovranità che deve necessariamente negare al Re divino, così come chi
adora Nostro Signore come Sovrano, non tollera che alcuno Gli usurpi la
Sua universale Regalità. Ecco perché la Chiesa proclama Cristo Re. Ecco
perché la setta conciliare si ribella alla Sua sacra Maestà. <i>Tout se tient. </i>Ed
ecco, infatti, l'Arcivescovo di Brisbane in Australia che fa proprio
l'empio grido dei Giudei dinanzi al pretorio, rifiutando Cristo come Re (<a href="https://www.lifesitenews.com/news/catholic-archbishop-tweets-he-doesnt-want-or-have-jesus-as-king" style="background: transparent; color: #9f6f2e; text-decoration-line: none;" target="_blank">qui</a>):
in questa apostasia dilagante, l'ossequio e l'obbedienza dovuti alla
Maestà divina finiscono tristemente per esser riconosciuti al mondo,
alla carne, al diavolo. <i>Regnare Christum nolumus</i>. Ma è
nell'ordine delle cose che l'uomo sia suddito: se non lo è di Dio, lo
sarà inevitabilmente di chi a Lui si oppone. E le pesanti catene del
Maligno sono ben difficili da scrollare, una volta che le si è preferite
al soave giogo di Cristo.</span><br /><span><br /></span><span>Finché
non si riconoscerà lo stretto rapporto di causalità tra deviazione
dottrinale e deviazione morale, sarà impossibile uscire dalla crisi
presente. Non vi è mai stato nella storia della Chiesa un solo eretico
casto, né un solo Santo impuro: gli scandali odierni sono una
tristissima conferma di uno sfacelo sul fronte teologico tanto quanto su
quello morale, spirituale, liturgico e disciplinare. </span><br /><span><br /></span><span>E
se nel passato vi furono lussuriosi anche nelle schiere dei chierici (e
comunque meno di quanti ve ne sono da cinquant'anni in qua), mai fino
ad oggi si era avuto un Papa che legittimasse il peccato contro il Sesto
Comandamento o l'adulterio, come è accaduto con <i>Amoris nequitia</i>. E non occorre ricordare quali inganni e quali macchinazioni sono state messe in atto dalla <i>lobby gay</i> anche
in seno al Sinodo per la Famiglia, con la complicità di Bergoglio, e le
non dissimili macchinazioni che si preparano in seno al Sinodo dei
Giovani. </span><br /><span><br /></span><span>A
questo punto, il pio lettore chiederà cosa possiamo fare noi dinanzi
allo spettacolo desolante offerto da un'autorità corrotta, ribelle e
traditrice. Penitenza. Penitenza e sacrificio. Ce lo insegna la Sacra
Scrittura e ce lo ricorda Nostra Signora nelle Sue ripetute apparizioni.
La comunione dei Santi - ce l'insegna il catechismo - permette alle
anime cristiane di riparare i peccati altrui, trattenendo il braccio
della Giustizia divina. Offriamo dunque le nostre sofferenze, grandi e
piccole, in espiazione del male compiuto da questi sciagurati, e
preghiamo per la loro conversione e per il loro pentimento, in una vita
ritirata e nell'oblio dei tanti che essi hanno scandalizzato con il
proprio indegno comportamento. E che quanti pervicacemente rimarranno
nella colpa possano esser allontanati dalla guida del gregge: la Sposa
di Cristo è stata umiliata sin troppo dai suoi Ministri, screditata
dinanzi al mondo.</span><br /><span><br /></span><span>La <i>danse macabre </i>di questi decenni sta per giungere al fine. </span><span>Questa generazione di Leviti senza fede e senza morale è destinata all'estinzione: s</span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">ulle
macerie della setta conciliare verrà riedificata la Santa Chiesa, così
come sulle rovine dei templi pagani e degli idoli infernali ha trionfato
la vera Fede. </span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-27235954395396838752018-09-10T23:36:00.005+02:002018-09-10T23:36:53.749+02:00La cloaca Vaticanosecondista...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2586_Bourbon_La_setta_conciliare.html">Fonte: Unavox... </a></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOTPIZuwMC0vFIYJwqjU0UxEfF-dMMWV3RRhrPwM4yvw4Sz3TmbaJ3-RqzjbQQadRrYiLGJXrgZuoAVZHkUTtyzs88YeYBadhm6NaIMjfDDy2ejARjd2UGTl_RaIIrC4b_Uw5l31HTxe4/s1600/Testata_Rivarol.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="163" data-original-width="548" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOTPIZuwMC0vFIYJwqjU0UxEfF-dMMWV3RRhrPwM4yvw4Sz3TmbaJ3-RqzjbQQadRrYiLGJXrgZuoAVZHkUTtyzs88YeYBadhm6NaIMjfDDy2ejARjd2UGTl_RaIIrC4b_Uw5l31HTxe4/s640/Testata_Rivarol.jpg" width="640" /></a></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Orge omosessuali in Vaticano, scandali pedofili: non c’è un continente, non un angolo di terra che siano risparmiati dai crimini dei “preti” o dei “vescovi” modernisti, dall’Irlanda all’Australia, dagli Stati Uniti al Cile. Ogni tanto, la denuncia di un prete pedofilo riempie i titoli dei giornali. Poi il clamore indignato si spegne, la cosa viene dimenticata. Non appena viene fuori un altro episodio, ecco che ritornato i soliti discorsi: la colpa è del celibato, la colpa è del rifiuto della contraccezione, la colpa è del conservatorismo. Come se far sposare i preti risolvesse il problema della pedofilia… a meno che non si voglia considerare di farli sposare con dei ragazzi!<br /><br />In tutti questi abominevoli scandali, non si tratta di casi isolati, di pecore nere, ma di un sistema mafioso, pedo-criminale, di reti di omosessuali e di pedomani che hanno l’appoggio, discreto ma reale, delle più alte autorità della setta conciliare. Non stiamo più parlando di un prete indegno, di una specie di verruca su un corpo globalmente sano, di sporcizia indesiderata negli ingranaggi ben oliati di una macchina in funzione. No, si tratta di un sistema criminale che non si può più dissimulare, tanto è gigantesco.<br /><br /><b>Uno scandalo inedito</b><br /><br />Il 25 agosto 2018, <a href="http://www.unavox.it/Documenti/Doc1168_Mons_Vigano_Testimonianza.html">una lettera di 11 pagine</a> redatta da “Mons.” Carlo Maria Viganò, ex ambasciatore del Vaticano negli Stati Uniti, chiama in causa i più alti gradi della “gerarchia” vaticana. La pedofilia è un sistema, camuffato da «reti omosessuali», e Bergoglio, lungi dal lottare contro questa “piovra”, fa parte della cospirazione. Ecco, in sintesi, cosa ci fa sapere Viganò con le sue accuse, prima di arrivare a chiedere le dimissioni di Francesco. Lo scandalo è inedito per la sua ampiezza.<br /><br />Inedito, ma non del tutto inatteso. Fin dal 2017, si stringeva la morsa attorno ai debosciati, ai depravati e ai criminali che popolano il Vaticano e le alte cariche della Chiesa conciliare. Fu per primo George Pell, “arcivescovo” di Sydney, nominato nel 2014 “cardinale-prefetto” della Segreteria per l’Economia, ad essere coinvolto nelle accuse di violenza sessuale. Questa Segreteria era stata creata da Bergoglio; una bella ricompensa per Pell messo a questo nuovo posto, alle dirette di pendenze di Francesco, una bella prova di fiducia data da Bergoglio. Nel giugno 2017, la stampa australiana rivela l’indagine di cui è oggetto. Sarà processato in Australia. Era il numero tre in Vaticano. La vicenda avrà prodotto sicuramente i sudori freddi ai perversi prelati che affollano le strade di Roma. Ma questo non impedì la ripresa del ritmo delle orge. Francesco arrivò persino a difendere un “vescovo” che aveva soffocato degli scandali pedofili in Cile. Il 22 gennaio scorso, egli ha detto cinicamente ai giornalisti: “Voi, con buona volontà, mi dite che ci sono delle vittime, ma io non le ho viste, perché non si sono presentate”.<br /><br />Nuovo errore. Oggi, le vittime hanno la sfortunata tendenza a rifiutarsi di tacere. In Cile, è una lettera di una vittima di un “prete” pedofilo che accusa Francesco: lo sapeva dal 2015. Sapeva che il “vescovo” che difendeva, Juan Barros, aveva assistito più volte alle aggressioni sessuali di “padre” Fernando Karadima. Juan Barros aveva coperto il “prete” pedofilo, e Francesco copriva il “vescovo”. “Sono convinto che sia innocente”, disse Francesco, se non con la mano sul cuore almeno con la sua solita aria bonacciona. Eppure lo sapeva da tre anni.</span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: small;">Nel 2015, fu l’“arcivescovo” di Boston in persona ad assicurare alla vittima che la sua testimonianza era stata trasmessa a Francesco, direttamente nelle sue mani. La testimonianza era inequivocabile. La vittima vi spiegava che i toccamenti sessuali di Karadima erano moneta corrente nel suo gruppo, di cui era una specie di guru. Juan Barros, al pari di altri quattro “vescovi” cileni, venivano da questa comunità. La colpevolezza di Barros è fuori dubbio. E quella di Francesco?<br /><br />Sarebbe stato vittima di un accantonamento di informazioni da parte dell’“Arcivescovo” di Boston, Sean O’Malley, nel 2015? La “diocesi” di Boston è tristemente nota per aver organizzato la collocazione di “preti” pedofili di parrocchia in parrocchia, una strategia messa in luce da un gruppo di giornalisti del Boston Globe nel 2002. Quest’affare ha portato persino alla realizzazione di un film, Spotlight. Il cardinale Bernard Law, che ne era stato “arcivescovo” e aveva quindi permesso a diversi “preti” pedofili di prosperare, è morto pacificamente nel suo letto all’età di 86 anni alla fine del 2017. Come premio di consolazione per la perdita della “diocesi” di Boston, era diventato “arciprete” della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.<br /><br />Non a tutti i pastori coinvolti nella pedofilia è andata così bene. Il “padre” John Geoghan, della famosa “diocesi” di Boston, che era riuscito a fare 130 vittime (aggressioni sessuali e stupri di minori), è stato meno fortunato, perché fu strangolato nella sua cella dal suo compagno di detenzione. Alcuni vi scorsero la giustizia di Dio. Intanto, nel 2003, dopo le rivelazioni del Boston Globe. Law lasciò al suo successore, O’Malley, una diocesi finanziariamente fallita a causa dei milioni di dollari da pagare alle vittime. Sarebbe stato quindi l’uomo che è succeduto al famigerato Law a non aver parlato della testimonianza della vittima cilena a Francesco, se quest’ultimo dice il vero.<br /><b><br />Ma possiamo credere a questo impostore?<br /><br />Orge gay e droghe pesanti al “Sant’Uffizio”</b><br /><br />L’orrore non finisce qui. Nell’aprile 2018, i gendarmi addetti al palazzo del “Sant’Uffizio”, interrompono una vera orgia. Il segretario di “Mons.” Coccopalmerio – attivo sostenitore di Bergoglio -, Luigi Capozzi, viene arrestato nel bel mezzo dei suoi sollazzi omosessuali con diversi compagni, sotto l’effetto di stupefacenti. La sua BMW d’ufficio gli serviva per trasportare in franchigia la polvere bianca. Cocaina, eroina? Non lo sapremo mai. Droghe pesanti. Il personaggio, “ordinato” nel 1992, stava per essere “consacrato” vescovo, con la benedizione di Coccopalmerio. Quest’ultimo, era a conoscenza della vita quantomeno disordinata del suo segretario? O era troppo occupato a promuovere l’“enciclica” Amoris Laetitia, in particolare il capitolo 8 a cui ha dedicato un suo lavoro? Nel suo libro, il “cardinale” (Presidente emerito del «Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi) spiega in maniera dotta che «la Chiesa potrebbe dunque ammettere alla Confessione e all’Eucaristia i fedeli che intrattengono un’unione non legittima, ma che assolvono due condizioni essenziali: desiderano cambiare la situazione ma non possono realizzare il loro desiderio […] Questa intenzione è esattamente l’elemento teologico che permette l’assoluzione e l’accesso all’Eucaristia, sempre, lo ripetiamo, che ci si trovi nell’impossibilità di cambiare immediatamente la situazione di peccato».<br /><br />Quanto all’omosessualità, il suo segretario era senz’altro incoraggiato dalle affermazioni del suo patron, secondo il quale vi sono degli «aspetti positivi» nelle unioni omosessuali («Se io incontro una coppia di omosessuali, osservo subito che la loro relazione è illecita: questo dice la dottrina, che riaffermo con assoluta sicurezza. Tuttavia, se mi fermo alla dottrina, non guardo più le persone. Ma se constato che le due persone si vogliono veramente bene, fanno per esempio atti di carità verso i bisognosi… allora posso anche dire che, se la relazione resta illecita, nelle due persone emergono anche elementi positivi. Anziché chiudere gli occhi di fronte a tali realtà positive, le sottolineo. Si tratta di essere obiettivi e di riconoscere oggettivamente il positivo di una certa relazione, di per sé illecita.» - <a href="https://www.rossoporpora.org/rubriche/interviste-a-cardinali/430-sinodo-card-coccopalmerio-mi-aspettavo-qualcosa-di-piu.html">Intervista a Rossoporpora</a>, del 23 ottobre 2014).<br /><br />A metà agosto 2018, i servizi del procuratore della Pennsylvania hanno pubblicato un’inchiesta che chiama in causa 300 (trecento!) «preti predatori» che hanno fatto un migliaio di vittime minorenni nel corso di 70 anni. L’inchiesta è durata due anni ed è contenuta in un rapporto di quasi 900 pagine: tra gli altri crimini, il Procuratore ha scoperto degli abusi sessuali commessi su ragazzi di meno di dieci anni. Ogni volta l’accaduto veniva nascosto, ma “preti” e vescovi” compilavano degli archivi segreti che venivano inviati in Vaticano. «Il Vaticano era al corrente degli abusi ed era implicato nel loro occultamento», rivela il rapporto, che ha avuto l’effetto di una bomba.<br /><br />Bergoglio sperava indubbiamente di venir fuori da questa sequela di avvenimenti giocando ancora tardivamente e subdolamente la carta dell’indignazione e dell’umiltà. Così fece riconoscendo i suoi errori nel suo apprezzamento della situazione cilena! Così ha fatto recandosi a Dublino il 25 agosto scorso per il IX “Incontro Mondiale delle Famiglie” per esprimere la sua “sofferenza” e la sua “vergogna”! <br /><br />Peraltro, in Irlanda, i casi di pedofilia non sono gli unici scandali che la setta conciliare ha dovuto coprire. Mentre i “preti” abusavano dei ragazzi, le religiose del «Convento della Maddalena» (Magdalene Sisters) accoglievano le ragazze madri, vendevano i loro bambini agli Americani e facevano lavorare come schiave le ragazze nelle lavanderie dove le tenevano rinchiuse per anni. C’è qualcosa di marcio nel Regno d’Irlanda; e in Pennsylvania e a Boston e in Cile e in Australia e dovunque dei falsi pastori, dei criminali camuffati, degli incalliti modernisti senza fede né legge, hanno potuto abusare impunemente del nome di cristiano, dello status di consacrati, per commettere impurità sacrileghe e insozzare, sporcare a vita, bambini e minori innocenti.<br /><br />“Eravamo la terra dei Santi… Ora sento che il paese sta perdendo la fede”, ha detto un cattolico irlandese alla vigilia della visita di Francesco. Cosa poteva aspettarsi da questo intruso, questo lupo travestito da pecora?<br /><br />San Patrizio dava la caccia ai serpenti dell’Isola di Smeraldo; Francesco li scalda sul suo petto, ed è uno di loro, certamente il più velenoso. Mentre era occupato a fingere di simpatizzare con le sofferenze delle vittime, “Mons.” Viganò pubblicava la sua lettera di undici pagine, completata nella festa del Cuore Immacolato di Maria.<br /><br />Questa volta, Francesco non può sfuggire all’obbròbio. Non sono solo quelli vicini a lui che vengono presi con le mani nel sacco, o meglio nei pantaloni; è lui, l’autoproclamatosi “vescovo di Roma” che è direttamente coinvolto.<br /><br />La corruzione raggiunge i vertici della gerarchia modernista<br /><br />Nella sua lettera, Viganò accusa direttamente Francesco di aver coperto gli abusi sessuali del “cardinale” americano Theodore McCarrick, commessi da diversi decenni. “La corruzione ha raggiunto i vertici della gerarchia della Chiesa”, scrive.<br /><br />Di cosa è accusato McCarrick? Il “prelato” americano è un po’ il figlio spirituale di Luigi Capozzi, l’amante delle orge gay, e di George Pell, il pedomane. La legge vieta ormai di stabilire un collegamento tra omosessualità e pedofilia. Questo significa che la combinazione di questi due comportamenti sessuali è del tutto fortuito nella persona di McCarrick? Il fatto è che l’uomo è annoverato in tutti casi di cui può essere accusato un predatore sessuale. McCarrick, “arcivescovo” di Newark, New Jersey, dal 1986 al 2000, è felice proprietario di una casa al mare, ove trascorreva il fine settimana in compagnia di diversi seminaristi (a volte fino a cinque) con cui condivideva il suo letto. Impunemente, dalla fine degli anni 1980 al 1996, McCarrick ha corrotto, deviato e insozzato con orge omosessuali a ripetizione intere generazioni di seminaristi. Certuni di questi giovani sono stati “ordinati” per la diocesi di Newark.<br /><br />Denunciato alla Santa Sede nel 2000 dall’allora Nunzio, “Mons.” Montalvo, McCarrick non è stato oggetto di alcuna sanzione da parte dello pseudo-san Giovanni Paolo II. È stato addirittura nominato “arcivescovo” di Washington nel 2000, e creato “cardinale” da Wojtyla nel 2001.<br /><br />Nel 2006, il nuovo Nunzio, “Mons.” Sambi, trasmise alla “Santa Sede” una testimonianza di Gregory Littleton, un “prete” che raccontava di essere stato abusato da McCarrick… e che lui stesso era accusato di atti di pedofilia. Secondo Viganò, che era stato incaricato di redigere la nota che Sambi avrebbe inviato, «i fatti attribuiti a McCarrick da Littleton erano di una gravità e di una laidezza tali da causare nel lettore confusione, disgusto e profondo dolore e amarezza».<br /><br />Si trattava di «delitti di adescamento, di sollecitazione dei seminaristi e dei preti a peccare contro il sesto comandamento, in maniera ripetuta, anche in maniera simultanea e in gruppo, di derisione di un giovane seminarista che cercava di resistere alle seduzioni dell’arcivescovo in presenza di altri due preti, di assoluzione del complice col quale venivano commessi gli atti impuri, di celebrazione sacrilega dell’Eucaristia insieme ad altri preti dopo aver commesso con loro atti impuri.»<br /><br />Queste rivelazioni non ebbero alcun effetto su Benedetto XVI, lo pseudo-campione della trasparenza nei confronti agli scandali di pedofilia, e questo fino al 2009 o al 2010, quando infine il “cardinale” McCarrick venne moderatamente e tardivamente sanzionato: egli non poteva più «celebrare la Messa in pubblico, partecipare alle riunioni pubbliche, fare delle conferenze, viaggiare», e aveva «l’obbligo di dedicarsi ad una vita di preghiera e di penitenza». Ciò nonostante, egli continuò ad apparire in pubblico, anche al fianco di Benedetto XVI.<br /><br />Da non dimenticare anche che nel maggio 2012, quando Viganò venne in possesso delle rivelazioni che oggi, sei anni dopo, ha reso pubbliche, egli salutava pubblicamente McCarrick nel corso di una serata di gala, parlando di lui come di uomo «molto amato da tutti noi». Il 10 maggio 2013, egli concelebrò la sinassi di Paolo VI con McCarrick. E’ per questo che il tentativo di Viganò di incriminare Francesco e alcuni prelati esonerando Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, non regge.<br /><br />Gli ultimi occupanti modernisti della Sede di Pietro sono stati coinvolti tutti nella cospirazione che Viganò mette in luce, e lui stesso è compromesso con coloro che oggi accusa.<br /><br />Nel corso dell’udienza generale del 15 dicembre 2010, Benedetto XVI ha anche presentato a migliaia di fedeli riuniti nella sala Paolo VI in Vaticano, un numero acrobatico del Gay Circus, realizzato da degli uomini seminudi il cui obiettivo era apertamente quello di promuovere l’omosessualità.<br /><br /><a href="http://resistance-catholique.org/articles_html/2011/01/RC_2011-01-24_un-spectacle-revelateur-au-vatican.html">http://resistance-catholique.org/articles_html/2011/01/RC_2011-01-24_un-spectacle-revelateur-au-vatican.html</a><br /><br />Poco prima di questo spettacolo indecente e ripugnante, Benedetto XVI aveva giustificato pubblicamente l’uso «in certi casi» del preservativo, in particolare per un “prostituto” maschio! Affermazioni scandalose al pari di quelle del suo successore (chi sono io per giudicare i gay?); un Bergoglio che lo si è visto dare vistosamente la mano ad un prete omosessuale favorevole al matrimonio degli invertiti e all’ordinazione dei chierici sodomiti; un Bergoglio che ha ricevuto in Vaticano dei transessuali militanti, in compagnia dei quali si è compiaciuto di farsi fotografare; un Bergoglio che è andato a visitare molto ufficialmente delle organizzazioni della lobby LGBT, come quando nel corso del suo viaggio in Paraguay, nel luglio 2015, incontrò pubblicamente il rappresentante di “Somos gay”, un collettivo di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali!<br /><br />In queste condizioni, ecco che ci si spiega come con l’elezione di Francesco nel 2013, McCarrick abbia potuto prosperare.<br /><br />Bisogna dire che McCarrick e Bergoglio sono amici di lunga data. Nel 2014, McCarrick ebbe un malore mentre celebrava la “messa”, e venne portato in ospedale. Subito, suona il telefono: è Bergoglio che si fa vivo per la notizia. Scherzando, McCarrick dice di star bene. «Il tuo alloggio presso il diavolo non è ancora pronto», gli risponde Francesco. Una battuta che assume una colorazione particolarmente sinistra.<br /><br />Nel maggio 2018, Bergoglio persiste e sottoscrive. L’uomo in bianco fa un viaggio in Terra Santa, McCarrick è della partita. Bergoglio lo vede e, affettuosamente, lo saluta dicendo: «L’erba cattiva non muore mai».<br /><br />Questi non sono aneddoti tratti da una qualche fonte ostile ai modernisti in Vaticano, ma cose raccontate dallo stesso McCarrick ai giornalisti compiacenti, che redassero un articolo elogiativo del “cardinale” nel 2014, per il <a href="https://www.ncronline.org/news/people/globe-trotting-cardinal-theodore-mccarrick-almost-84-and-working-harder-ever">National Catholic Reporter.</a><br />Qui non si tratta di una certa cerchia che sarebbe corrotta, di un uomo in bianco lasciato nell’ignoranza, impedito a fare il bene che vorrebbe fare. Viganò punta il dito accusatore in direzione di Francesco, lo invita a dimettersi, poiché sa, per avergliene parlato personalmente, che Francesco conosceva perfettamente fin dalla sua elezione i crimini di McCarrick. Viganò scrive che «Occorre proclamare un tempo di conversione e di penitenza. Occorre ricuperare nel clero e nei seminari la virtù della castità. Occorre lottare contro la corruzione dell’uso improprio delle risorse della Chiesa e delle offerte dei fedeli. Occorre denunciare la gravità della condotta omosessuale. Occorre sradicare le reti di omosessuali esistenti nella Chiesa»<br /><br />E l’accusa contro Francesco è violenta: «Se questa giustamente è da considerarsi una grave responsabilità morale per ogni fedele, quanto più grave lo è per il supremo pastore della Chiesa, il quale nel caso di McCarrick non solo non si è opposto al male ma si è associato nel compiere il male con chi sapeva essere profondamente corrotto, ha seguito i consigli di chi ben sapeva essere un perverso, moltiplicando così in modo esponenziale con la sua suprema autorità il male operato da McCarrick. E quanti altri cattivi pastori Francesco sta ancora continuando ad appoggiare nella loro azione di distruzione della Chiesa! […] Francesco sta abdicando al mandato che Cristo diede a Pietro di confermare i fratelli. Anzi con la sua azione li ha divisi, li induce in errore, incoraggia i lupi nel continuare a dilaniare le pecore del gregge di Cristo.»<br /><br />Il “cardinale” McCarrick, 88 anni, ha dato le dimissioni il 28 luglio 2018, quando è stato accusato di abusi sessuali su minori, perpetrati negli anni ‘70 quand’era solo prete a New York. Per la forma, Bergoglio ha rimesso in auge le solite sanzioni: ritirarsi in una vita di preghiera e di penitenza. Il suo caso è risolto, e d’altronde McCarrick non è l’obiettivo di Viganò. Le rivelazioni dell’ex Nunzio hanno un solo scopo: la caduta di Francesco, per ragioni proprie a Viganò e al suo ambiente. Bisognerebbe essere molto ingenui per credere che un rappresentante della setta conciliare sia guidato dall’amore per la verità.<br /><br />Come reagisce alle accuse il principale interessato? Al rientro dalla sua visita demagogica in Irlanda, sull’aereo che lo riportava nel paese delle orge omosessuali e dell’uso di droghe, ai giornalisti che lo interrogarono sullo scandalo Viganò, l’uomo in bianco diede una risposta sorprendente: “Leggete attentamente il documento e giudicate voi stessi. Non dirò una parola al riguardo. Penso che il documento parli da solo. […] Quando passerà un po’ di tempo e avrete le vostre conclusioni, forse parlerò io.»<br /><br />Bergoglio spera che nella nostra civiltà dell’istantanea altri scandali possano cancellare l’attuale e così lui possa sfuggire al giudizio? Siamo ancora di fronte allo spregio e al disprezzo che egli ha espresso al suo ritorno dal Cile. Al momento della sua “elezione”, su molti giornali venne riprodotto un disegno che lo rappresentava come un supereroe armato della sua valigia su cui stava scritta a lettere cubitali la parola “Valori”. In fatto di supereroi, abbiamo a che fare con un vero cattivo dei fumetti: malvagio, diabolico, machiavellico.<br /><br />La setta conciliare è un vero lupanare di pederasti. I cattolici battezzati saranno scossi da questo marciume e da questo cinismo generalizzati? Purtroppo molti di quelli che lo saranno, rischiano di perdere la fede e di odiare una Chiesa cattolica che confondono a torto con la setta conciliare. Il torrente dell’apostasia, già in piena, rischia di straripare. Ma non è così che bisogna reagire: questi scandali abominevoli, che sono tutto tranne dei casi isolati, devono permettere ai cattolici di aprire gli occhi sull’impostura che è la setta conciliare. Se essa è una cloaca di impurità, non è il segno che non vi si predica la verità, non vi si insegna la vera fede, che non vi si dispensano i veri sacramenti? Come si può credere che possa essere Vicario di Cristo un uomo che non contento di bestemmiare e di ingannare i fedeli, promette il Cielo agli atei, incoraggia la fornicazione in una enciclica, riceve calorosamente dei sodomiti, distrugge l’indissolubilità del matrimonio?<br /><br />Anche Viganò considera che Bergoglio è indegno della funzione che ha usurpato. Attenzione, non ci si inganni: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non erano certo meglio di Francesco. Anch’essi hanno apostato, hanno coperto i pedofili, hanno moltiplicato gli scandali, hanno visitato compiacenti le moschee e le sinagoghe, hanno ricevuto elogiativamente i B’nai B’rith, hanno fatto loro il falso culto umanista e olocaustiano. Costoro si canonizzano a gran velocità gli uni gli altri, mentre invece sono in realtà dei sostenitori dell’Inferno.<br /><br />Queste storie clamorose e disgustose al massimo grado possono almeno permettere di aprire gli occhi dei fedeli sul fatto che, come ha annunciato la Santa Vergine a La Salette, «Roma ha perso la Fede ed è diventata la sede dell'Anticristo».<br /><br />Non sorprende che coloro che hanno distrutto la Messa, il messale, il breviario, la fede, le costituzioni religiose, la dottrina e la morale cattoliche, che hanno gettato alle ortiche l’abito ecclesiastico, che hanno scelto il mondo e non Cristo, che combattono la verità conosciuta, uno dei peccati contro lo Spirito Santo, che promuovono in maniera ad un tempo larvata e aperta i crimini contro natura che il Catechismo di San Pio X insegna che gridano vendetta al cospetto Dio, si lascino andare alle peggiori abiezioni.<br /><br />Il loro destino è già segnato:<br /><br /><b>«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.» </b></span><b>(Matteo, XVIII, 6).</b><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-27599238695138166462018-08-02T22:36:00.000+02:002018-08-02T22:36:41.164+02:00Cardinale satanico della falsa Chiesa conciliare...<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisrfnxdDE8Ywqn27v6sLPai1LGEDrCa12HkHSEw_SvOgGXFeAadk9KPIItXmBM-Wa_73sY9PxS0gi20JcHI0qNCRqIvFdQOU_lFa8YrUwli-vBOmb7YCq8ZKeZwJfGwMPmJKVHJ_uOIus/s1600/o5nx8j3dvj7dkyvym56gxotbhkyvym56gxotf.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisrfnxdDE8Ywqn27v6sLPai1LGEDrCa12HkHSEw_SvOgGXFeAadk9KPIItXmBM-Wa_73sY9PxS0gi20JcHI0qNCRqIvFdQOU_lFa8YrUwli-vBOmb7YCq8ZKeZwJfGwMPmJKVHJ_uOIus/s640/o5nx8j3dvj7dkyvym56gxotbhkyvym56gxotf.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il cardinale, <b>fasullo della falsa Chiesa Vaticanoisecondista,</b> Francesco Coccopalmerio, 80, pro-gay, il cui segretario è stato trovato nel 2017 in un <a href="https://gloria.tv/article/sqkw7rokrJLx2VNdxYgnUEo3u" style="background: 0px 0px; color: #0077dd; cursor: pointer; text-decoration-line: none;">festino omosessuale con droga</a>, supporta l'inter-comunione.</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
Parlando la giornalista di corte di Francesco, Andrea Tornielli, su <span style="font-style: italic;">Vatican Insider</span>(August 1), Coccopalmerio ha definito un <a href="https://gloria.tv/article/WFtPGzCNjHdZ4gfFgbbpECyu4" style="background: 0px 0px; color: #0077dd; cursor: pointer; text-decoration-line: none;">documento eretico</a> dei vescovi tedeschi che "permette" la Comunione ai Protestanti "importante" e "scritto con grande cura".</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a><br />
Secondo Coccopalmerio, I Protestanti sposati con Cattolici dovrebbero
ricevere la Comunione "ogni volta" che partecipano alla Santa Messa per
non "dividere" la coppia [anche se alla coppia non interessa non
condividere la stessa fede].</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
Per lui, "non è una condizione necessaria" credere nella dottrina
Cattolica della transustanziazione per poter ricevere la Santa
Comunione, ma è "sufficiente credere" che pane e vino consacrati nella
Santa Messa rappresentino corpo e sangue di Gesù Cristo.</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
Questa eresia è stata condannata dal Concilio di Trento: "Se qualcuno
dice che la fede da sola è una preparazione sufficiente per ricevere il
Sacramento della Santissima Eucarestia, anatema su lui" - Sessione XIII,
Canone XI.</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #999999;">Foto: Francesco Coccopalmerio, © Universidad Pontificia Comillas ICAI-ICADE, <a href="https://gloria.tv/hashtag/newsDpvjiiokps" style="background: 0px 0px; color: #999999; cursor: pointer;">#newsDpvjiiokps</a></span></span></span>
</div>
<div class="uk-text-break uk-overflow-hidden uk-text-large uk-margin-top" style="background-color: white; color: #141824; hyphens: auto; line-height: 24px; margin-top: 15px !important; overflow-wrap: break-word; overflow: hidden; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: bold; white-space: nowrap;"><a href="https://gloria.tv/it.news" style="background: 0px 0px; color: #0077dd; cursor: pointer; text-decoration-line: none;">it.news</a></span><span style="white-space: nowrap;"> </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #141824; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="white-space: nowrap;"><a href="https://gloria.tv/article/P4jKEhjfUQqv3k64KsM2vtdeB">https://gloria.tv/article/P4jKEhjfUQqv3k64KsM2vtdeB</a></span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-60422352074144789812018-06-06T20:56:00.000+02:002018-06-06T20:58:46.910+02:00Il falso ed eretico ecumenismo degli apostoli di satana...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Cosi parla sull'ecumenismo il pagliaccio eretico Argentino:</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg60Y4TfeBaPis3C6vHLbeTDVwpNdYLzQ2yb3BEtHBCHuXQiwQ-X4lrVQbQSC-HxaqpfpgrQjMAqn12nI84oHui7-kNcDyykkTtheC6BXdrLUK7-PKaLRcmHtYRVUMlw-FQM2vYvk-1hss/s1600/1a44aee6-64e5-11e8-b95e-dd52101f52a2_Clipboard-21820-kzXD-U11101156986721xnG-1024x576%2540LaStampa.it.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="1024" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg60Y4TfeBaPis3C6vHLbeTDVwpNdYLzQ2yb3BEtHBCHuXQiwQ-X4lrVQbQSC-HxaqpfpgrQjMAqn12nI84oHui7-kNcDyykkTtheC6BXdrLUK7-PKaLRcmHtYRVUMlw-FQM2vYvk-1hss/s640/1a44aee6-64e5-11e8-b95e-dd52101f52a2_Clipboard-21820-kzXD-U11101156986721xnG-1024x576%2540LaStampa.it.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"> L'eretico Hilarion insieme all'eretico bergoglione...</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">"E davanti a voi io vorrei ribadire – in modo speciale davanti a te, caro
fratello, e davanti a tutti voi – che la Chiesa cattolica mai
permetterà che dai suoi nasca un atteggiamento di divisione. Noi mai ci
permetteremo di fare questo, non lo voglio. A Mosca – in Russia – c’è un
solo Patriarcato: il vostro. Noi non ne avremo un altro. E quando
qualche fedele cattolico, sia laico, sacerdote o vescovo, prende la
bandiera dell’uniatismo che non funziona più, che è finita, per me è
anche un dolore. Si devono rispettare le Chiese che sono unite a Roma,
ma l’uniatismo come cammino di unità oggi non va".</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcflO4sdl-n0j14l8s6TOb6PyGnIO9pbJnJ4rNhQqy7bmmKYnM0LlRlNIJ_LxFIA34F4uupJGDbZ-EdDfTc2xqFL-l_Qc5hOnnhJJqESX9J8QrqvlXZWdbL-0nJgSHbsnFSt6bLsxUwP4/s1600/Satana_sul_trono.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcflO4sdl-n0j14l8s6TOb6PyGnIO9pbJnJ4rNhQqy7bmmKYnM0LlRlNIJ_LxFIA34F4uupJGDbZ-EdDfTc2xqFL-l_Qc5hOnnhJJqESX9J8QrqvlXZWdbL-0nJgSHbsnFSt6bLsxUwP4/s640/Satana_sul_trono.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://www.sursumcorda.cloud/massime-e-meditazioni/condanne-della-chiesa-all-ecumenismo.html"> Fonte: Sursum Corda.</a></span></span></div>
<h2 itemprop="name" style="text-align: center;">
<a class="hover-invert" href="https://www.sursumcorda.cloud/massime-e-meditazioni/condanne-della-chiesa-all-ecumenismo.html" itemprop="url">Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo»</a></h2>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">La prestigiosa <i>Enciclopedia Cattolica</i> (Vol. V, Vaticano, <i>Imprimatur</i> 8 ottobre 1950, Coll. 63-65) afferma: La <i>teoria dell'ecumenismo</i>
- Parola derivata da «ecumenico», ossia universale, che viene adoperata
nei tempi moderni per indicare ogni sorta di attività religiosa che non
si limiti ai problemi interni di una Chiesa cristiana. Nel senso
proprio <i>ecumenismo</i> è la teoria più recente escogitata dai <i>movimenti interconfessionali</i>, specialmente protestanti, per raggiungere l’unione delle Chiese cristiane. Qui si parla dell’<i>ecumenismo</i> in senso stretto. L'<i>ecumenismo</i> presuppone come sua base l’eguaglianza di tutte e Chiese dinanzi al problema dell’unione.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ciò sotto il triplice aspetto
psicologico, storico ed escatologico: a) Psicologicamente tutte le
Chiese devono riconoscersi ugualmente colpevoli della separazione,
cosicché, invece di incolparsi l’una l’altra, ognuna ha da chiedere
perdono; b) Storicamente nessuna Chiesa, dopo la separazione, può
credersi la Chiesa unica e totale di Cristo, ma soltanto parte di
quest’unica Chiesa: conseguentemente, nessuna può arrogarsi il diritto
di obbligare le altre a ritornare a lei, bensì tutte debbono sentire
l’obbligo di riunirsi tra loro, (vaneggiando di) ricostituire la Chiesa
Una e Santa fondata dal Salvatore; c) Escatologicamente la Chiesa
futura, risultante dall’unione, non potrà essere identica a nessuna
delle Chiese ora esistenti.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">La S. Chiesa ecumenica, che sorgerà in questa <i>nuova Pentecoste</i>,
sorpasserà ugualmente tutte le singole confessioni cristiane. Si vede
subito che tali teorie sono in contrasto con la fede cattolica. Esse
tuttavia offrono un certo (apparente) vantaggio di ordine pratico,
togliendo tra le varie Chiese ogni rivalità, e prospettando tutto
l’arduo problema dell’unione in un piano senza ortodossi ed eretici,
senza vincitori e senza vinti. Perciò si sono moltiplicate le <i>riviste unionistiche</i> con il titolo di <i>Oecumenica</i>, perfino le due più importanti associazioni internazionali unionistiche, <i>Life and Work</i> e <i>Faith and Order</i>, si sono fuse nel 1946 in una sola con il titolo «<i>Concilio ecumenico</i>», il cui primo congresso venne celebrato ad Amsterdam dal 22 agosto al 5 settembre 1948.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ecumenismo protestante</i>. Data l’origine dell’<i>ecumenismo</i>,
esso trovò larga accoglienza nel campo protestante. Luterani,
calvinisti, anglicani e le altre sètte minori costituiscono l’elemento
più numeroso dell’<i>ecumenismo</i>, il quale trovò anche nei
protestanti i suoi principali autori; e ciò benché non regni tra di loro
un accordo perfetto (La prestigiosa <i>Enciclopedia Cattolica</i> dedica un'intera voce all'argomento, <i>ivi.</i> Coll 65-70, che qui non tratteremo, <i>ndR</i>).</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ecumenismo orientale</i>. Gli orientali separati logicamente dovrebbero prendere posizione contro l’<i>ecumenismo</i>, giacché essi, al pari dei cattolici, si proclamano l’<i>unica vera Chiesa di Cristo</i>.
Nondimeno i principali esponenti delle Chiese orientali e gli autori
più rinomati si dimostrano pronti a schierarsi accanto agli ecumenisti
protestanti.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il pensiero degli orientali è stato raccolto nel volume <i>Il problema ecumenico nella coscienza ortodossa</i>, pubblicato dall’<i>YMCA</i>
(s. d.) di Parigi. In generale si può dire che gli ecumenisti
orientali, principalmente russi, si riallacciano al concetto della
«Chiesa universale», tanto frequente tra i pensatori russi del secolo
XIX. Alcuni distinguono tra l’essenza o natura e la forma della Chiesa
(nel linguaggio della teologia cattolica questi concetti rispondono al
corpo ed all’anima, ovvero alla materia ed alla forma della Chiesa), per
dire che la Chiesa ecumenica futura conserverà la forma della Chiesa
loro, ma in un corpo nuovo, più universale, attraverso il quale essa
possa sviluppare tutte le sue pienezze di vita e di santità. Altri più
radicali e senza scrupoli teologici, come Nicolao Berdjaev, distinguono
lo spirito e la confessione, troppo angusta nelle formole dogmatiche.
Tutte queste impalcature della Chiesa orientale, al pari di quelle delle
altre Chiese cristiane, sono destinate a scomparire nella Chiesa
futura; lo spirito invece (a loro dire) rimarrà intatto nella fusione
con le altre Chiese cristiane.</span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ecumenismo cattolico</i>. Per i cattolici sono precluse le vie dell’<i>ecumenismo</i> nel senso originario del termine, principalmente dopo che il papa Pio XI nella sua enciclica <i>Mortalium animos</i> (6 gennaio 1928) e Pio XII nella <i>Orientalis Ecclesiae</i>
(1944) hanno ribadito il genuino concetto dell’unità della Chiesa, ed
hanno tracciato il metodo da seguire per promuovere il ritorno dei
dissidenti. </span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Scrive Pio XII (<i>Orientalis Ecclesiae</i>):
«Non conduce al desideratissimo ritorno degli erranti figli alla
sincera e giusta unità in Cristo, quella teoria che ponga a fondamento
del concorde consenso dei fedeli solo quei capi di dottrina, sui quali o
tutte o la maggior parte delle comunità, che si gloriano del nome
cristiano, si trovino d’accordo, bensì l’altra che, senza eccettuarne né
sminuirne alcuna, integralmente accoglie qualsiasi verità da Dio
rivelata».</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Si aggiunga che la Congregazione del
Sant'Uffizio, in data 5 giugno 1948, nel richiamare le prescrizioni
canoniche che vietano le riunioni miste (peggio ancora le preghiere od i
riti misti, <i>ndR</i>), dice che esse prescrizioni «maggiormente si
devono osservare, quando si tratta dei cosiddetti convegni ecumenici a
cui i cattolici, laici e chierici, non possono prender parte veruna
senza previo consenso della Santa Sede». Queste direttive sono state
confermate nell'Istruzione del Sant'Uffizio, del 20 dicembre 1949 sul
«movimento ecumenico». Tuttavia alcuni cattolici fautori del movimento
unionista favoreggiano l’<i>ecumenismo</i>, non inteso alla maniera
dei protestanti, ma come tattica che cerca i punti di contatto con i
cristiani dissidenti, dai quali, secondo alcuni, i cattolici avrebbero
diverse lezioni da imparare. Tutto questo sembra per lo meno
inopportuno, poiché si presta a confusioni l’uso di un termine che, nel
senso corrente, involge teorie anticattoliche.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nel 1934 lo ieromonaco Alessio van der Menschbrugghe, nell’articolo <i>Danger du formalisme</i>, in <i>Oecumenica</i>, I (1934), pp. 312-28, e Oscar Bauhofer nel libro <i>Einheit u. Glauben</i>, Einsiedeln 1935, mostrano aperta inclinazione in favore dell’<i>ecumenismo.</i> Ad esso aderiscono l’abate P. Coutourier nei suoi articoli della <i>Revue apologétique</i> (1937) ed il p. M. J. Congar nel libro pubblicato nel 1937 a Parigi: <i>Chrétiens désunis. Principes d’un «oecuménisme» catholique</i>.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ma questo tentativo è di natura da sollevare delle gravi riserve. Infatti, se per i cattolici <i>ecumenismo</i>
significa ciò che i dissidenti intesero nel coniare la parola, esso
comporta l’ammissione delle Chiese separate e protestanti come parti
della vera Chiesa, nonché l’affermazione che la Chiesa cattolica non
possiede in se stessa attualmente la pienezza essenziale. Il p. Congar
difficilmente può sottrarsi alla necessità di ammettere almeno in parte
questi postulati assegnati all’<i>ecumenismo</i>: non solo i singoli
separati di buona fede (sarebbero) membri della Chiesa vera ed unica; ma
anche le loro Chiese (possederebbero) tali e tanti elementi della vera
Chiesa, che i dissidenti si (salverebbero) nelle loro Chiese, le quali
(potrebbero) per il fatto stesso considerarsi non totalmente distaccate
dall’unica Chiesa fondata da Cristo per la salvezza delle anime. In
quanto alla Chiesa cattolica, ad essa, è chiaro, non manca nulla di
essenziale, ma sì un certo grado di perfezione. Così (essi intendono
ristabilire) un certo equilibrio ed uguaglianza: benché in maniera ed in
grado diverso, tutti senza distinzione andiamo verso l’unione per
integrare ciò che ci difetta nelle singole Chiese. (...) Questo <i>ecumenismo</i> si riduce piuttosto ad un complesso artificiale di formule ecumeniste vuote di senso reale. Fine della citazione.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">P. Maurizio Gordillo, autore della voce <i>Ecumenismo</i> sull'<i>Enciclopedia Cattolica</i>,
non era profeta né veggente, tuttavia aveva la fede cattolica, usava la
ragione, e facilmente riuscì a prevedere le funeste conseguenze del
pericoloso <i>ecumenismo</i>. Veniamo ad alcune - essendo davvero
numerose - principali condanne a quella che, soprattutto dopo gli
evidenti sviluppi avutisi dal 1965 ad oggi, può essere definita, almeno
giornalisticamente, <i>eresia ecumenica</i>.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Una, Santa, Cattolica ed Apostolica</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Papa Leone XIII nella <i>Satis Cognitum</i> afferma: Gesù Cristo istituì nella Chiesa un “<i>vivo, autentico e perenne magistero</i>”,
che egli stesso rafforzò col suo potere, informò dello spirito di
verità e autenticò coi miracoli; e volle e comandò che i precetti della
sua dottrina fossero ricevuti come suoi. Dunque ogni volta in cui questo
magistero dichiara che questo o quel dogma è contenuto nel corpo della
dottrina divinamente rivelata, ciascuno lo deve tenere per vero, poiché,
se potesse essere falso, ne seguirebbe che Dio stesso sarebbe autore
dell’errore dell’uomo, il che ripugna: “<i>O Signore, se vi è errore, siamo stati ingannati da te</i>” [Richardus de S. Victore, <i>De Trin</i>.,
lib. I, cap. 2]. Quindi, rimossa ogni ragione di dubitare, a chi mai
sarà lecito ripudiare una sola di queste verità, senza che egli venga
per questo stesso a cadere in eresia e senza che, essendo separato dalla
Chiesa, rigetti in complesso tutta la dottrina cristiana? Tale è
infatti la natura della fede che nulla tanto le ripugna come ammetterne
un dogma e ripudiarne un altro. Infatti la Chiesa dichiara apertamente
che la fede è una “<i>virtù soprannaturale, con la quale, ispirati ed
aiutati dalla grazia di Dio, crediamo che sono vere le cose da lui
rivelate, non già per l’intrinseca verità delle medesime conosciuta con
il lume naturale della ragione, ma per l’autorità dello stesso Dio
rivelante, che non può ingannare né essere ingannato</i>” [Conc. Vat.,
sess. III, cap. 3]. Se dunque si conosce che una verità è stata rivelata
da Dio, e tuttavia non si crede, ne consegue che nulla affatto si crede
per fede divina. Infatti quanto Giacomo Apostolo sentenzia a proposito
del delitto in materia di costumi, deve affermarsi circa un’opinione
erronea in materia di fede: “<i>Chiunque avrà mancato in un punto solo, si è reso colpevole di tutti</i>”.
Anzi, a più forte ragione deve dirsi di questa che di quello. Infatti,
meno propriamente si dice violata tutta la legge da colui che la
trasgredì in una cosa sola, non potendosi vedere in lui, se non
interpretandone la volontà, un disprezzo della maestà di Dio
legislatore. Invece colui che, anche in un punto solo, dissente dalle
verità rivelate, ha perduto del tutto la fede, in quanto ricusa di
venerare Dio come somma verità e proprio motivo di fede; perciò Agostino
dice: “<i>In molte cose concordano con me, in alcune poche no; ma per
quelle poche cose in cui non convengono con me, a nulla giovano loro le
molte in cui convengono con me</i>”[S. Augustinus, <i>In Psal.</i> LIV,
n. 19]. E con ragione; perché coloro che prendono della dottrina
cristiana quello che a loro piace, si basano non sulla fede, ma sul
proprio giudizio: e non “<i>riconducendo tutto il proprio intelletto all’obbedienza a Cristo</i>”(1Cor 10,5), obbediscono più propriamente a loro stessi che a Dio. “<i>Voi</i>, diceva Agostino, <i>che nel Vangelo credete quello che volete, e non credete quello che non volete, credete a voi stessi piuttosto che al Vangelo</i>” [S. Augustinus, lib. XVII, <i>Contra Faustum Manichaeum</i>, cap. 3]. Fine della citazione.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Extra Ecclesiam nulla salus</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ci domandiamo: dato che l'<i>ecumenismo</i>,
lo abbiamo visto, è una teoria falsa od eretica (dipende dalle
condizioni), come si concilia la dottrina cattolica con la salvezza di
coloro i quali si trovano, senza propria colpa, fuori dal collettivo
umano chiamato Chiesa (Una, Santa, Cattolica ed Apostolica)? Risponde
Papa Pio IX nella <i>Quanto conficiamur</i> ed altrove. Cito: Diletti
Figli Nostri e Venerabili Fratelli, ancora dobbiamo ricordare e
biasimare il gravissimo errore in cui sono miseramente caduti alcuni
cattolici. Credono infatti che, vivendo nell’errore, lontani dalla vera
fede e dall’unità cattolica, possano pervenire alla vita eterna. Ciò è
radicalmente contrario alla dottrina cattolica. (Tuttavia) a Noi ed a
Voi è noto che coloro che versano in una invincibile ignoranza circa la
nostra santissima religione, ma che osservano con cura la legge naturale
ed i suoi precetti, da Dio scolpiti nei cuori di tutti; che sono
disposti ad obbedire a Dio e che conducono una vita onesta e retta,
possono, con l’aiuto della luce e della grazia divina, conseguire la
vita eterna. Dio infatti vede perfettamente, scruta, conosce gli
spiriti, le anime, i pensieri, le abitudini di tutti e nella sua suprema
bontà, nella sua infinita clemenza non permette che qualcuno soffra i
castighi eterni senza essere colpevole di qualche volontario peccato.
Parimenti è notissimo il dogma cattolico secondo il quale <i>fuori dalla Chiesa Cattolica nessuno può salvarsi</i>
e chi è ribelle all’autorità e alle decisioni della Chiesa, chi è
ostinatamente separato dalla unità della Chiesa stessa e dal Romano
Pontefice, Successore di Pietro, cui è stata affidata dal Salvatore la
custodia della vigna, non può ottenere la salvezza eterna. Infatti le
parole di Cristo Nostro Signore sono perfettamente chiare: “<i>Chi non ascolta la Chiesa, sia per te come un pagano o come un pubblicano</i> (Mt. 18,17). <i>Chi ascolta voi ascolta me; chi disprezza voi disprezza me, e chi disprezza me disprezza Colui che mi ha mandato</i> (Lc. 10,16). <i>Colui che non mi crederà sarà condannato</i> (Mc. 16,16). <i>Colui che non crede è già giudicato</i> (Gv. 3,18). <i>Colui che non è con me è contro di me, e colui che non accumula con me, dissipa</i>” (Lc. 11,23). Allo stesso modo l’Apostolo Paolo dice che questi uomini sono “<i>corrotti e condannati dal loro proprio giudizio</i>” (Tt. 3,11) e il Principe degli Apostoli li dice “<i>maestri mendaci che introducono sette di perdizione, rinnegano il Signore, attirano su di sé una rapida rovina</i>” [<i>Epist.</i>
2, c. 2, v. 1]. Non sia mai che i figli della Chiesa cattolica siano
nemici di coloro che non sono uniti a Noi dagli stessi legami di fede e
di carità; devono al contrario prodigarsi nel render loro tutti i
servizi della carità cristiana, nella loro povertà, nelle loro malattie,
in tutte le altre disgrazie da cui sono afflitti; devono fare in modo
di aiutarli sempre e soprattutto di trascinarli fuori dalle tenebre di
errori in cui miseramente versano, di ricondurli alla verità cattolica
ed alla Chiesa, Madre amatissima, che non cessa mai di tender loro
affettuosamente le sue mani materne, di aprir loro le braccia, per
rafforzarli nella fede, speranza e carità, per farli fruttificare in
ogni genere di buone opere e per far loro ottenere la salute eterna.
Fine della citazione.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Libertà di coscienza</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ci domandiamo: dato che l'<i>ecumenismo</i>,
lo abbiamo visto, è una teoria falsa od eretica, come si concilia la
dottrina cattolica con la pretesa libertà di coscienza? Risponde, per
esempio, Papa Gregorio XVI nella <i>Mirari Vos</i>. Cito: Veniamo ora
ad un’altra sorgente trabocchevole dei mali, da cui piangiamo afflitta
presentemente la Chiesa: vogliamo dire l’<i>indifferentismo</i>, ossia
quella perversa opinione che per fraudolenta opera degl’increduli si
dilatò in ogni parte, e secondo la quale si possa in qualunque
professione di Fede conseguire l’eterna salvezza dell’anima se i costumi
si conformano alla norma del retto e dell’onesto. Ma a voi non sarà
malagevole cosa allontanare dai popoli affidati alla vostra cura un
errore così pestilenziale intorno ad una cosa chiara ed evidentissima,
senza contrasto. Poiché è affermato dall’Apostolo che esiste “<i>un solo Iddio, una sola Fede, un solo Battesimo</i>”
(Ef. 4,5), temano coloro i quali sognano che veleggiando sotto bandiera
di qualunque Religione possa egualmente approdarsi al porto dell’eterna
felicità, e considerino che per testimonianza dello stesso Salvatore “<i>essi sono contro Cristo, perché non sono con Cristo</i>” (Lc. 11,23), e che sventuratamente disperdono solo perché con lui non raccolgono; quindi “<i>senza dubbio periranno in eterno se non tengono la Fede cattolica, e questa non conservino intera ed inviolata</i>” (<i>Symbol.</i>
S. Athanasii). Ascoltino San Girolamo il quale - trovandosi la Chiesa
divisa in tre parti a causa dello scisma - racconta che, tenace come
egli era del santo proposito, quando qualcuno cercava di attirarlo al
suo partito, egli rispondeva costantemente ad alta voce: “<i>Chi sta unito alla Cattedra di Pietro, quegli è mio</i>” (S. Girolamo, <i>Ep.</i>
58). A torto poi qualcuno, fra coloro che alla Chiesa non sono
congiunti, oserebbe trarre ragione di tranquillizzante lusinga per
essere anche lui rigenerato nell’acqua di salute; poiché gli
risponderebbe opportunamente Sant’Agostino: “<i>Anche il ramoscello reciso dalla vite ha la stessa forma, ma che gli giova la forma se non vive della radice?</i>”(S. Agostino, <i>Salmo contro part. Donat.</i>). Da questa corrottissima sorgente dell’<i>indifferentismo</i>
scaturisce quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che
si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza:
errore velenosissimo, a cui apre il sentiero quella piena e smodata
libertà di opinione che va sempre aumentando a danno della Chiesa e
dello Stato, non mancando chi osa vantare con impudenza sfrontata
provenire da siffatta licenza qualche vantaggio alla Religione. “<i>Ma qual morte peggiore può darsi all’anima della libertà dell’errore?</i>” esclamava Sant’Agostino (<i>Ep.</i>
166). Tolto infatti ogni freno che tenga nelle vie della verità gli
uomini già diretti al precipizio per la natura inclinata al male,
potremmo dire con verità essersi aperto il “<i>pozzo d’abisso</i>”
(Ap. 9,3), dal quale San Giovanni vide salire tal fumo che il sole ne
rimase oscurato, uscendone locuste innumerabili a devastare la terra.
Conseguentemente si determina il cambiamento degli spiriti, la
depravazione della gioventù, il disprezzo nel popolo delle cose sacre e
delle leggi più sante: in una parola, la peste della società più di ogni
altra esiziale, mentre l’esperienza di tutti i secoli, fin dalla più
remota antichità, dimostra luminosamente che città fiorentissime per
opulenza, potere e gloria per questo solo disordine, cioè per una
eccessiva libertà di opinioni, per la licenza delle conventicole, per la
smania di novità andarono infelicemente in rovina. Fine della
citazione.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Libertà religiosa</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ci domandiamo: dato che l'<i>ecumenismo</i>,
lo abbiamo visto, è una teoria falsa od eretica, come si concilia la
dottrina cattolica con la supposta legislazione degli Stati che
intendono favorire, o addirittura servire, la pretesa libertà di culto?
Risponde Papa Pio XII nel <i>Discorso</i> ai giuristi cattolici del 6 dicembre 1953, meglio noto come Allocuzione <i>Ci riesce</i>.
Cito: Per il giurista, l'uomo politico e lo Stato cattolico sorge qui
il quesito: possono essi dare il consenso ad un simile regolamento,
quando si tratta di entrare nella Comunità dei popoli e di
rimanervi? Ora relativamente agl'interessi religiosi e morali si pone
una duplice questione: 1) La prima concerne la verità oggettiva e
l'obbligo della coscienza verso ciò che è oggettivamente vero e buono;
2) la seconda riguarda l'effettivo contegno della Comunità dei popoli
verso il singolo Stato sovrano e di questo verso la Comunità dei popoli
nelle cose della religione e della moralità. La prima può difficilmente
essere l'oggetto di una discussione e di un regolamento fra i singoli
Stati e la loro Comunità, specialmente nel caso di una pluralità di
confessioni religiose nella Comunità medesima. La seconda invece può
essere della massima importanza ed urgenza. Or ecco la via per
rispondere rettamente alla seconda questione. Innanzi tutto occorre
affermare chiaramente: che nessuna autorità umana, nessuno Stato,
nessuna Comunità di Stati, qualunque sia il loro carattere religioso,
possono dare un mandato positivo o una positiva autorizzazione
d'insegnare o di fare ciò che sarebbe contrario alla verità religiosa o
al bene morale. Un mandato o una autorizzazione di questo genere non
avrebbero forza obbligatoria e resterebbero inefficaci. Nessuna autorità
potrebbe darli, perchè è contro natura di obbligare lo spirito e la
volontà dell'uomo all'errore ed al male o a considerare l'uno e l'altro
come indifferenti. Neppure Dio potrebbe dare un tale positivo mandato o
una tale positiva autorizzazione, perchè sarebbero in contraddizione con
la Sua assoluta veridicità e santità. Un'altra questione essenzialmente
diversa è: se in una comunità di Stati possa, almeno in determinate
circostanze, essere stabilita la norma che il libero esercizio di una
credenza e di una prassi religiosa o morale, le quali hanno valore in
uno degli Stati-membri, non sia impedito nell'intero territorio della
Comunità per mezzo di leggi o provvedimenti coercitivi statali. In altri
termini, si chiede se il «non impedire», ossia il tollerare, sia in
quelle circostanze permesso, e perciò la positiva repressione non sia
sempre un dovere. Noi abbiamo or ora addotta l'autorità di Dio. Può Dio,
sebbene sarebbe a Lui possibile e facile di reprimere l'errore e la
deviazione morale, in alcuni casi scegliere il «non impedire», senza
venire in contraddizione con la Sua infinita perfezione? Può darsi che <i>in determinate circostanze</i> Egli
non dia agli uomini nessun mandato, non imponga nessun dovere, non dia
perfino nessun diritto d'impedire e di reprimere ciò che è erroneo e
falso? Uno sguardo alla realtà dà una risposta affermativa. Essa mostra
che l'errore e il peccato si trovano nel mondo in ampia misura. Iddio li
riprova; eppure li lascia esistere. Quindi l'affermazione: Il
traviamento religioso e morale deve essere sempre impedito, quando è
possibile, perchè la sua tolleranza è in sè stessa immorale - non può
valere nella sua incondizionata assolutezza. D'altra parte, Dio non ha
dato nemmeno all'autorità umana un siffatto precetto assoluto e
universale, nè nel campo della fede nè in quello della morale. Non
conoscono un tale precetto nè la comune convinzione degli uomini, nè la
coscienza cristiana, nè le fonti della rivelazione, nè la prassi della
Chiesa. Per omettere qui altri testi della Sacra Scrittura che si
riferiscono a questo argomento, Cristo nella parabola della zizzania
diede il seguente ammonimento: <i>Lasciate che nel campo del mondo la zizzania cresca insieme al buon seme a causa del frumento</i> (cfr. <i>Matth</i>.
13, 24-30). Il dovere di reprimere le deviazioni morali e religiose non
può quindi essere una ultima norma di azione. Esso deve essere
subordinato a più alte e più generali norme, le quali in alcune
circostanze permettono, ed anzi fanno forse apparire come il partito
migliore il non impedire l'errore, per promuovere un bene maggiore. Con
questo sono chiariti i due principii, dai quali bisogna ricavare nei
casi concreti la risposta alla gravissima questione circa
l'atteggiamento del giurista, dell'uomo politico e dello Stato sovrano
cattolico riguardo ad una formula di tolleranza religiosa e morale del
contenuto sopra indicato, da prendersi in considerazione per la Comunità
degli Stati. Primo: ciò che non risponde alla verità e alla norma
morale, non ha oggettivamente alcun diritto nè all'esistenza, nè alla
propaganda, nè all'azione. Secondo: il non impedirlo per mezzo di leggi
statali e di disposizioni coercitive può nondimeno essere giustificato
nell'interesse di un bene superiore e più vasto. Fine della citazione.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Indifferentismo ed ateismo</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ecumenismo</i>, come è stato dimostrato, è il sofisma utilizzato per nascondere l'<i>indifferentismo</i> che, a sua volta, è <i>ateismo</i>. Leggiamo brevemente alcune sentenze della Chiesa a riguardo. Cito Papa Leone XII nella <i>Ubi primum</i>: (...)
Esiste una setta, a voi certamente nota, la quale, arrogandosi a torto
l’appellativo di filosofica, ha riesumato dalle ceneri disperse falangi
di quasi tutti gli errori. Questa setta, presentandosi sotto la
carezzevole apparenza della pietà e della liberalità, professa il <i>tollerantismo </i>(così lo chiama), o <i>indifferentismo,</i> e
lo estende non solo agli affari civili, sulla qual cosa non esprimiamo
parola alcuna, ma anche alla materia religiosa, insegnando che Dio ha
dato a tutti gli uomini un’ampia libertà, in modo che ognuno, senza
alcun pericolo, può abbracciare e professare la setta e l’opinione che
preferisce, secondo il proprio personale giudizio. Contro tale empietà
di uomini deliranti, l’Apostolo Paolo ci mette in guardia: "<i>Io vi
esorto, fratelli, a controllare coloro che alimentano divisioni e
scandali contro la dottrina che avete appresa, e ad allontanarvi da
loro. In questo modo, essi non servono nostro Signore Gesù Cristo, ma il
proprio ventre, e attraverso dolci parole e benedizioni seducono le
anime semplici</i>" (Rm. 16,17-18). È vero che tale errore non è nuovo,
ma in questi tempi esso infierisce contro la stabilità e l’integrità
della fede cattolica. Infatti Eusebio, citando Rodone, riferisce che
questa follia era già stata propagata da certo Apelle, eretico del
secondo secolo, il quale asseriva che non occorreva approfondire la
fede, ma che ciascuno doveva arroccarsi nell’opinione che si era
formata. Apelle sosteneva che coloro i quali avevano riposto la propria
speranza nel Crocifisso si sarebbero salvati, purché la morte li avesse
raggiunti nel corso di buone opere. Anche Retorio, come attesta
Agostino, blaterava che tutti gli eretici camminavano nella retta via e
predicavano delle verità. "<i>Ma ciò è così assurdo,</i> osserva il santo Padre, <i>che mi sembra incredibile</i>". In seguito, questo <i>indifferentismo</i> si
è talmente diffuso e accresciuto, che i suoi seguaci riconoscono non
solo tutte le sette che, fuori della Chiesa cattolica, ammettono
oralmente la rivelazione come base e fondamento, ma affermano
spudoratamente che sono nella retta via anche quelle società che,
respingendo la divina rivelazione, professano il semplice <i>deismo</i> ed anche il semplice <i>naturalismo</i>. L’<i>indifferentismo </i>di
Retorio fu giudicato da Sant’Agostino cosa assurda in diritto e nel
merito, anche se veniva circoscritto in determinati limiti. Ma una
tolleranza che si estenda fino al <i>deismo</i> ed al <i>naturalismo </i>-
teorie che furono respinte perfino dagli antichi eretici - potrebbe mai
essere ammessa da una persona che usi la ragione? Tuttavia (Oh tempi!
Oh filosofia menzognera!) una siffatta pseudo-filosofia è approvata,
difesa e sostenuta.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Cito Papa Pio IX nella <i>Apostolicae nostrae</i>:
(...) sapete benissimo come i popoli cristiani siano afflitti e
sconvolti o da cruentissime guerre, o da dissidi intestini; o da morbi
pestiferi, o da violenti terremoti o da altri gravissimi mali. Questo
soprattutto riempie di dolore: che fra tanti lutti e danni mai
abbastanza pianti, i figli delle tenebre, che nella loro generazione
sono più cauti dei figli della luce, di giorno in giorno si sforzano
sempre più, con ogni inganno, arte e preparazione, di condurre una
guerra durissima contro la Chiesa cattolica e la sua dottrina salvifica;
di stravolgere e distruggere l’autorità d’ogni potere legittimo; di
indurre al male e corrompere le menti e gli animi di tutti; di propagare
dovunque il veleno mortale dell’<i>indifferentismo</i> e dell’<i>incredulità</i>;
di sconvolgere tutti i diritti divini e umani; di eccitare ed
alimentare i dissensi, le discordie e i moti di empie ribellioni; di
consentire qualunque malvagia scelleratezza e crudelissima azione; di
non lasciare nulla d’intentato affinché – se potesse mai accadere – la
nostra santissima religione sia tolta di mezzo e la stessa società umana
sconvolta dalle fondamenta.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Cito ancora Pio XI nella <i>Exultavit cor nostrum</i>: Di
qui dobbiamo deplorare una caligine di errori diffusa nelle menti di
molti; una guerra aspra contro tutta la cattolicità e contro questa Sede
Apostolica; l’odio terribile contro la virtù e l’onestà; i peggiori
vizi considerati onesti con nome menzognero; una sfrenata licenza di
tutto opinare, di vivere e di tutto osare; l’insofferente intolleranza
di qualsiasi autorità, potere o comando; il disprezzo e il ludibrio per
tutte le cose sacre, per le leggi più sante e per le migliori
istituzioni; una miseranda corruzione dell’improvvida gioventù; una
colluvie pestifera di cattivi libri, di libelli volanti, di giornali e
riviste che insegnano a peccare; il mortifero veleno dell’incredulità e
dell’<i>indifferentismo</i>; i moti di empie cospirazioni e ogni
diritto, sia umano, sia divino, disprezzato e deriso. E non Vi è ignoto,
Venerabili Fratelli, quali ansietà, quali dubbi, quali esitazioni e
quali timori sollecitino e angustino per conseguenza gli animi di tutti,
specialmente dei benpensanti, poiché sono da temere i peggiori mali per
il costume pubblico e privato allorché gli uomini, allontanandosi
miseramente dalle norme della giustizia, della verità e della religione,
e servendo alle malvagie e indomite passioni, tramano nel loro cuore
qualsiasi nefandezza.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Sempre Pio IX nella <i>Singulari quidem</i>: E
neppure ignorate, Diletti Figli Nostri e Venerabili Fratelli, che tra i
tanti e mai abbastanza deplorati mali che turbano e sconvolgono la
società ecclesiastica e civile, ora ne emergono in particolare due, che
si possono considerare a buon diritto come l’origine di tutti gli altri.
A Voi infatti sono anzitutto noti gli innumerevoli e funestissimi danni
che sulla società cristiana e civile si riversano dal fetido errore
dell’<i>indifferentismo</i>. Da qui la grave negligenza in tutti i
doveri verso Dio in cui viviamo, ci muoviamo e siamo; da qui trascurata
la santissima religione; da qui scosse e quasi sconvolte le fondamenta
di ogni diritto, della giustizia e della virtù. Da questa ignobile forma
d’<i>indifferentismo</i> non molto si scosta la teoria, eruttata dalle tenebre, dell’<i>indifferenza</i> delle
religioni per cui uomini estranei alla verità, avversari del vero credo
religioso e immemori della loro salute, docenti di principi
contraddittori e sprovvisti di solido convincimento, non ammettono
alcuna differenza tra le professioni di fede più divergenti, vivono in
pace con tutti, e pretendono che a tutti, a qualunque religione
appartengano, sia aperto l’ingresso alla vita eterna. Infatti nulla
importa loro, sebbene di diverse tendenze, pur di cospirare alla rovina
dell’unica verità. Voi vedete, Diletti Figli Nostri e Venerabili
Fratelli, di quale vigilanza occorre dar prova per impedire che il
contagio di una peste tanto funesta infetti e distrugga miseramente le
vostre pecore. Pertanto non rinunciate a premunire con zelo da questi
esiziali errori i popoli a Voi affidati; a istruirli ogni giorno più
intimamente nella dottrina della verità cattolica; a insegnare loro che,
come vi è un solo Dio Padre, un solo Cristo Figlio di Lui, un solo
Spirito Santo, così vi è una sola verità divinamente rivelata, una sola
fede divina, principio d’umana salvezza, fondamento di ogni normativa
per la quale il giusto vive, e senza la quale è impossibile piacere a
Dio e pervenire alla comunione dei suoi figli (cf. Rm. 1,16-17; Eb.
11,5); non vi è che una vera, santa, cattolica, Apostolica, Romana
Chiesa e una sola Cattedra fondata dalla voce del Signore su Pietro, e
all’infuori di essa non si trova né la vera fede né la salute eterna, in
quanto non può avere Dio come Padre chi non ha la Chiesa come madre e
assurdamente confida di appartenere alla Chiesa colui che abbandona la
Cattedra di Pietro sulla quale è fondata la Chiesa. Infatti non vi può
essere maggior delitto e nessuna macchia più ripugnante che essersi
posto contro Cristo; aver operato per la distruzione della Chiesa,
generata e assicurata dal Suo sangue divino; aver lottato con il furore
di ostile discordia contro l’unanime e concorde popolo di Dio, avendo
dimenticato l’amore evangelico. Invero, il culto divino si compone di
questi due elementi: di pie dottrine e di buone azioni; né la dottrina
senza opere buone è gradita a Dio, né Dio accoglie le opere distinte dai
dogmi religiosi; non nella sola pratica delle virtù o nella sola
osservanza dei precetti, ma anche nel cammino della fede si trova
l’angusta e ardua via che conduce alla vita. Quindi non desistete di
ammonire e incitare continuamente i vostri popoli fedeli, in modo che
non solo persistano irremovibili, ogni giorno di più, nella professione
della religione cattolica, ma si adoperino anche di rendere salda la
loro vocazione e la loro scelta attraverso le buone opere. Mentre poi Vi
impegnate ad assicurare la salvezza del vostro gregge, non trascurate
di richiamare con tanta bontà, tanta pazienza, tanta dottrina, i poveri
erranti all’unico ovile di Cristo e di ricondurli all’unità cattolica
soprattutto con queste parole di Agostino: "<i>Venite, Fratelli, se
volete essere innestati sulla vite. È doloroso vedervi giacere in terra
così recisi; contate soltanto sui sacerdoti provenienti dalla Sede </i>di Pietro<i> e
considerate come su quel soglio dei nostri padri l’uno successe
all’altro; quella è la pietra che non può esser vinta dalle superbe
porte degl’inferi</i>. <i>Chiunque mangerà l’agnello fuori di questa
casa, è un empio; se qualcuno non sarà nell’arca di Noè, perirà nel
momento del diluvio"</i>. Fine delle citazioni.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Irenismo</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Sebbene la maggior parte degli ecumenisti di "casa nostra" lo neghino, <i>ecumenismo</i> è finalmente - nella dottrina o nella prassi a noi poco importa - <i>irenismo</i>. Nella prassi <i>ecumenismo</i> equivale ad <i>irenismo</i>; nella
dottrina tale equivalenza può essere più o meno evidente, dipende dai
sofismi utilizzati dai vari autori, ragion per cui, per smascherarli,
noi dobbiamo focalizzare tutte le attenzioni sulla conclusione pratica
alla quale conducono: ossia l'equivalenza, più o meno rivendicata, delle
varie credenze, filosofie di vita o religioni. Equivalenza <i>di fatto</i>
che le pretende, per conseguenza, tutte vere, pertanto tutte false: se
Dio mente a qualcuno, non è Dio, quindi le varie credenze, filosofie di
vita o religioni sarebbero tutte verosimilmente false e
rappresenterebbero, quale meglio e quale peggio, solo l'esternazione di
un sentimento soggettivo, di un'esperienza. Papa Pio XII, condannando
ancora il <i>modernismo</i> (la <i>nuova-teologia</i>) nella <i>Humani Generis</i>,
afferma: (...) Noi sappiamo bene che gli insegnanti e i dotti cattolici
in genere si guardano da tali errori, è noto però che non mancano
nemmeno oggi, come ai tempi apostolici, coloro che, amanti più del
conveniente delle novità e timorosi di essere ritenuti ignoranti delle
scoperte fatte dalla scienza in quest'epoca di progresso, cercano di
sottrarsi alla direzione del sacro Magistero e perciò sono nel pericolo
di allontanarsi insensibilmente dalle verità Rivelate e di trarre in
errore anche gli altri. Si nota poi un altro pericolo, e tanto più
grave, perché si copre maggiormente con l'apparenza della virtù. Molti,
deplorando la discordia e la confusione che regna nelle menti umane,
mossi da uno zelo imprudente e spinti da uno slancio e da un grande
desiderio di rompere i confini con cui sono fra loro divisi i buoni e
gli onesti; essi abbracciano perciò una specie di "<i>irenismo</i>" che,
omesse le questioni che dividono gli uomini, non cerca solamente di
ricacciare, con unità di forze, l'irrompente ateismo, ma anche di
conciliare le opposte posizioni nel campo stesso dogmatico. E come un
tempo vi furono coloro che si domandavano se l'apologetica tradizionale
della Chiesa costituisse più un ostacolo che un aiuto per guadagnare le
anime a Cristo, cosi oggi non mancano coloro che osano arrivare fino al
punto di proporre seriamente la questione, se la teologia e il suo
metodo, come sono in uso nelle scuole con l'approvazione dell'autorità
ecclesiastica, non solo debbano essere perfezionate, ma anche
completamente riformate, affinché si possa propagare con più efficacia
il regno di Cristo in tutto il mondo, fra gli uomini di qualsiasi
cultura o di qualsiasi opinione religiosa. (...) Infuocati da un
imprudente "<i>irenismo</i>", sembrano ritenere un ostacolo al
ristabilimento dell'unità fraterna, quanto si fonda sulle leggi e sui
principî stessi dati da Cristo e sulle istituzioni da Lui fondate, o
quanto costituisce la difesa e il sostegno dell'integrità della fede,
crollate le quali, tutto viene sì unificato, ma soltanto nella comune
rovina. Queste opinioni, provenienti da deplorevole desiderio di novità o
anche da lodevoli motivi, non sempre vengono proposte con la medesima
gradazione, con la medesima chiarezza o con i medesimi termini, né
sempre i sostenitori di esse sono pienamente d'accordo fra loro; ciò che
viene oggi insegnato da qualcuno più copertamente con alcune cautele e
distinzioni, domani da altri, più audaci, viene proposto pubblicamente e
senza limitazioni, con scandalo di molti, specialmente del giovane
clero, e con detrimento dell'autorità ecclesiastica. Se di solito si usa
più cautela nelle pubblicazioni stampate, di questi argomenti si tratta
con maggiore libertà negli opuscoli distribuiti in privato, nelle
lezioni dattilografate e nelle adunanze. Queste opinioni non vengono
divulgate solo fra i membri del clero secolare e regolare, nei seminari e
negli istituti religiosi, ma anche fra i laici, specialmente fra quelli
che si dedicano all'educazione e all'istruzione della gioventù. Fine
della citazione.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Pace universale</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ci domandiamo: dato che l'<i>ecumenismo</i>,
lo abbiamo visto, è una teoria falsa od eretica, come si concilia la
dottrina cattolica con la ricerca di pace fra i popoli? Subito diciamo
che l'<i>ecumenismo</i>, al contrario di quanto sostengono gli
ecumenisti, evidentemente si contrappone alla pace universale. Adduciamo
immediatamente la prova più sensibile: negli ultimi 31 anni, ossia
dalla prima apostasia della cosiddetta "giornata di Assisi" del 1986 (si
legge <i>comunicazione nelle cose sacre</i>, significa <i>apostasia</i>
- lo impareremo nel penultimo paragrafo), reiterata poi tutti gli anni,
nonché replicata anche altrove ed in varie date e contesti, benché l'<i>ecumenismo</i>
sia stato imposto quale religione ufficiale a molti cattolici nominali,
il numero delle guerre e dei conflitti è aumentato a dismisura. Dunque,
pur non avendone bisogno, anche alla prova dei fatti l'<i>ecumenismo</i> per
la pace ha decretato il suo fallimento universale. Adesso veniamo alla
motivazione dottrinale e soprannaturale di questo fallimento annunciato.
Risponde, fra gli altri, Papa San Pio X nella sua <i>Notre charge apostolique</i>, condannando il movimento del <i>Sillon</i>
francese di Marc Sangnier. Cito: Vogliamo attirare la vostra
attenzione, Venerabili Fratelli, su questa deformazione del Vangelo e
del carattere sacro di Nostro Signore Gesù Cristo, Dio e Uomo, praticata
nel <i>Sillon</i> ed altrove. In altri ambienti è di moda, quando si
tocca la questione sociale, mettere anzitutto da parte la Divinità di
Gesù Cristo, e poi parlare soltanto della sua sovrana mansuetudine,
della sua compassione per tutte le miserie umane, delle sue pressanti
esortazioni all'amore del prossimo e alla fraternità. Certo, Gesù ci ha
amati di un amore immenso, infinito, ed è venuto sulla terra a soffrire e
a morire affinché, riuniti attorno a Lui nella giustizia e nell'amore,
animati dai medesimi sentimenti di carità reciproca, tutti gli uomini
vivano nella pace e nella felicità. Ma, per la realizzazione di questa
felicità temporale ed eterna, Egli ha posto, con un'autorità sovrana, la
condizione che si faccia parte del suo gregge, che si accetti la sua
dottrina, che si pratichi la virtù e che ci si lasci ammaestrare e
guidare da Pietro e dai suoi successori. Inoltre, se Gesù è stato buono
con gli smarriti e con i peccatori, non ha rispettato le loro
convinzioni erronee, per quanto sincere sembrassero; li ha tutti amati
per istruirli, per convertirli e per salvarli. Se ha chiamato a Sé, per
consolarli, quanti piangono e soffrono, non è stato per predicare loro
l'invidia di un'uguaglianza chimerica. Se ha sollevato gli umili, non è
stato per ispirare loro il sentimento di una dignità indipendente e
ribelle all'ubbidienza. Se il suo Cuore traboccava di mansuetudine per
le anime di buona volontà, ha saputo ugualmente armarsi di una santa
indignazione contro i profanatori della casa di Dio, contro i miserabili
che scandalizzano i piccoli, contro le autorità che opprimono il popolo
sotto il carico di pesanti fardelli, senza muovere un dito per
sollevarli. Egli è stato tanto forte quanto dolce; ha rimproverato,
minacciato, castigato, sapendo e insegnandoci che spesso il timore è
l'inizio della saggezza e che a volte conviene tagliare un membro per
salvare il corpo. Infine, non ha annunciato per la società futura il
regno di una felicità ideale, da cui sarebbe bandita la sofferenza; ma,
con le sue lezioni e i suoi esempi, ha tracciato il cammino della
felicità possibile sulla terra e della felicità perfetta in Cielo: la
via regale della Croce. Sono insegnamenti che si avrebbe torto ad
applicare soltanto alla vita individuale in vista della salvezza eterna;
sono insegnamenti eminentemente sociali e ci mostrano in Nostro Signore
Gesù Cristo una realtà ben diversa da un umanitarismo senza consistenza
e senz'autorità. [Per concludere:] Venerabili Fratelli - bisogna
ricordarlo energicamente in questi tempi di anarchia sociale e
intellettuale, in cui ciascuno si atteggia a dottore e legislatore -,
non si costruirà la città diversamente da come Dio l’ha costruita; non
si edificherà la società, se la Chiesa non ne getta le basi e non ne
dirige i lavori; no, la civiltà non è più da inventare, né la città
nuova da costruire sulle nuvole. Essa è esistita, essa esiste; è la
civiltà cristiana, è la civiltà cattolica. Si tratta unicamente
d’instaurarla e di restaurarla senza sosta sui suoi fondamenti naturali e
divini contro gli attacchi sempre rinascenti della malsana utopia,
della rivolta e dell’empietà: "<i>omnia instaurare in Christo</i>" [(Ef. 1, 10) - l’espressione paolina fu assunta da Papa San Pio X come divisa del suo pontificato, ndR]. Fine della citazione.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Pax Christi in Regno Christi</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Se la risposta di San Pio X non soddisfa, citiamo Papa Pio XI con il suo motto <i>Pax Christi in Regno Christi</i>. <i>Ecumenismo</i>, come abbiamo imparato, è il contraddittorio di <i>cattolicesimo</i>, e poiché quest'ultimo è l'unica via per raggiungere la vera pace, l'<i>ecumenismo</i> diventa una delle vie certamente non percorribili, la storia stessa lo attesta. Insegna Papa Pio XI nella <i>Ubi arcano</i>: Abbiamo
visto e considerato che causa precipua dello scompiglio, delle
inquietezze e dei pericoli che accompagnano la falsa pace è l'essere
venuto meno l'impero della legge, il rispetto dell'autorità, dopo che
era venuta meno all'una ed all'altra la stessa ragion d'essere, una
volta negata la loro origine da Dio, creatore e ordinatore universale.
Orbene il rimedio è nella pace di Cristo, giacché pace di Cristo è pace
di Dio, né questa può essere senza il rispetto dell'ordine, della legge e
dell'autorità. Nel Libro di Dio infatti sta scritto: "<i>Conservate la pace nell'ordine</i>" ("<i>Disciplinam in pace conservate</i>", <i>Ecclesiaste</i>, 41, 17) , "<i>gran pace avrà chi amerà la tua legge, o Signore</i>" ("<i>Pax multa diligentibus legem tuam Domine</i>" <i>Salmi</i>, 118, 155) ; <i>"chi osserva il precetto si troverà in pace</i>" ("<i>Qui timet praeceptum in pace versabitur</i>" <i>Libro dei Proverbi</i>, 13, 13) . E Gesù stesso più espressamente insegna: "<i>rendete a Cesare quel ch'è di Cesare</i>" ("<i>Reddite quae sunt Caesaris Caesari</i>", <i>Matteo</i>,
22, 21) , e perfino in Pilato. Egli riconosce l'autorità sociale che
viene dall'alto (Gv. 19, 11), come aveva riconosciuta l'autorità
finanche nei degeneri successori di Mosè (<i>Mt.</i> 23,2), e
riconosciuta in Maria e Giuseppe l'autorità domestica, loro
soggettandosi per tanta parte della sua vita (Lc. 2, 51). E dagli
Apostoli suoi faceva proclamare quella solenne dottrina che, come
insegna "<i>doversi da tutti riverenza ed ossequio ad ogni potestà legittima</i>", così proclama pure "<i>potestà legittima non esserci se non da Dio</i>"
(Rm. 13, 1-7) (1Pt. 2, 13-18). Se si riflette che i pensieri e gli
insegnamenti di Gesù Cristo, sui valori interni e spirituali, sulla
dignità e santità della vita, sul dovere dell'ubbidienza,
sull'ordinamento divino della società, sulla santità sacramentale del
matrimonio e la conseguente santità vera e propria della famiglia; se si
riflette, diciamo, che questi pensieri ed insegnamenti di Cristo
(insieme con tutto quel tesoro di verità da lui arrecato all'umanità),
furono da Lui stesso unicamente affidati alla sua Chiesa, con solenne
promessa di indefettibile assistenza, affinché in tutti i secoli ed in
tutte le genti ne fosse maestra infallibile, non si può non vedere quale
e quanta parte può e deve avere la Chiesa Cattolica nel portare rimedio
ai mali del mondo e nel condurre alla sincera pacificazione. (...) Per
questo, per essere cioè la Chiesa, ed essa sola, formatrice sicura e
perfetta di coscienze, mercé gli insegnamenti e gli aiuti a lei sola da
Gesù Cristo affidati, non soltanto essa può conferire nel presente alla
pace tutto ciò che le manca per essere la vera pace di Cristo, ma può
ancora, piu di ogni altro fattore, contribuire ad assicurare questa pace
anche per l'avvenire, allontanando il pericolo di nuove guerre. Insegna
infatti la Chiesa (ed essa sola ha da Dio il mandato, e col mandato il
diritto di autorevolmente insegnarlo) che non soltanto gli atti umani
privati e personali, ma anche i pubblici e collettivi devono conformarsi
alla legge eterna di Dio; anzi assai più dei primi i secondi, come
quelli sui quali incombono le responsabilità più gravi e
terribili. Quando governi e popoli seguiranno negli atti loro
collettivi, sia all'interno sia nei rapporti internazionali, quelle
norme di coscienza che gli insegnamenti, i precetti, gli esempi di Gesù
Cristo propongono ed impongono ad ogni uomo; allora soltanto potranno
fidarsi gli unì degli altri, ed aver anche fede nella pacifica
risoluzione delle difficoltà e controversie che, per differenza di
vedute e opposizione d'interessi, possono insorgere. (...) Appare, da
quanto siamo venuti considerando, che la vera pace, la pace di Cristo,
non può esistere se non sono ammessi i princìpi, osservate le leggi,
ubbiditi i precetti di Cristo nella vita pubblica e nella privata;
sicché bene ordinata la società umana, vi possa la Chiesa esercitare il
suo magistero, al quale appunto fu affidato l'insegnamento di quei
precetti. Ora tutto questo si esprime con una sola parola: "<i>il regno di Cristo</i>".
Poiché regna Gesù Cristo nella mente degli individui con la sua
dottrina, nel cuore con la sua carità, nella vita di ciascuno con
l'osservanza della sua legge e l'imitazione dei suoi esempi. Regna Gesù
Cristo nella famiglia quando, formatasi nella santità del vero e proprio
Sacramento del matrimonio da Gesù Cristo istituito, conserva inviolato
il carattere di santuario, dove l'autorità dei parenti si modella sulla
paternità divina, dalla quale discende e si denomina (Ef. 3,15):
l'ubbidienza dei figli su quella del fanciullo Gesù in Nazareth; la vita
tutta quanta s'ispira alla santità della Sacra Famiglia. Regna
finalmente Gesù Cristo nella società civile quando vi è riconosciuta e
riverita la suprema ed universale sovranità di Dio, con la divina
origine ed ordinazione dei poteri sociali, donde in alto la norma del
comandare, in basso il dovere e la nobiltà dell'ubbidire. Regna quando è
riconosciuto alla Chiesa di Gesù Cristo il posto che Egli stesso le
assegnava nella società umana, dandole forma e costituzione di società,
e, in ragione del suo fine, perfetta, suprema nell'ordine suo;
costituendola depositaria ed interprete del suo pensiero divino, e
perciò stesso maestra e guida delle altre società tutte quante; non per
menomare l'autorità loro, nel proprio ordine competente, ma per
perfezionarle, come la grazia perfeziona la natura, e per farne valido
aiuto agli uomini nel conseguimento del fine ultimo, ossia della eterna
felicità, e con ciò renderle anche più benemerite e più sicure
promotrici della stessa prosperità temporale. (...) È dunque evidente
che la vera pace di Cristo non può essere che nel regno di Cristo: <i>Pax Christi in regno Christi</i>;
ed è del pari evidente che, procurando la restaurazione del regno di
Cristo, faremo il lavoro più necessario insieme e più efficace per una
stabile pacificazione. Così Pio X, proponendosi di <i>instaurare omnia in Christo</i>, quasi per un divino istinto preparava la prima e più necessaria base a quella "<i>opera di pacificazione</i>",
che doveva essere il programma e l'occupazione di Benedetto XV. E
questi due programmi dei Nostri antecessori, Noi congiungiamo in uno
solo: la <i>restaurazione del regno di Cristo per la pacificazione in Cristo: pax Christi in regno Christi</i>;
e con ogni sforzo Ci studieremo di attuarlo, unicamente confidando in
quel Dio, che nell'affidarCi questo sommo potere, Ci prometteva la sua
indefettibile assistenza. Fine della citazione.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Religione unica ed universale</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">L'<i>ecumenismo</i> è anche il
maldestro tentativo, più o meno esplicitato, ciò dipende dalla furbizia
degli autori che lo divulgano, di instaurare quell'unica religione
universale: una sorta di parlameno simbolico delle religioni con a capo o
il "Papa" (nella sua sola materiale occupazione delle Sede), oppure gli
altri leaders in democratica rotazione. Insegna Papa San Pio X sempre
nella <i>Notre charge apostolique</i>: (...) Cosa bisogna pensare
della promiscuità in cui si troveranno coinvolti i giovani cattolici con
eterodossi e con non credenti di ogni genere, in un'opera di questa
natura? Per loro, non è mille volte più pericolosa di un'associazione
neutrale? Che cosa dobbiamo pensare di questo appello a tutti gli
eterodossi e a tutti i non credenti a provare l'eccellenza delle loro
convinzioni sul terreno sociale, in uno speciale concorso apologetico,
come se questo concorso non durasse da diciannove secoli, in condizioni
meno pericolose per la fede dei fedeli e del tutto onorevoli per la
Chiesa cattolica? Che cosa dobbiamo pensare di questo rispetto per tutti
gli errori e della strana esortazione, fatta da un cattolico a tutti i
dissidenti, a fortificare le loro convinzioni con lo studio e a farne
sorgenti sempre più abbondanti di forze nuove? Che cosa dobbiamo pensare
di un'associazione in cui tutte le religioni e perfino il "<i>libero pensiero</i>"
possono manifestarsi apertamente, a loro piacimento? (...) Che cosa
produrranno? Che cosa sta per uscire da questa collaborazione? Una
costruzione puramente verbale e chimerica, in cui si vedranno luccicare
alla rinfusa e in una confusione seducente le parole di libertà, di
giustizia, di fraternità e di amore, di uguaglianza e di umana
esaltazione, il tutto basato su una dignità umana male intesa. Si
tratterà di un'agitazione tumultuosa, sterile per il fine proposto e che
avvantaggerà gli agitatori di masse meno utopisti. Sì, davvero si può
dire che (questa pseudo-dottrina, <i>ndR</i>) scorta il socialismo,
con l'occhio fisso su una chimera. Temiamo che vi sia ancora di peggio.
Il risultato di questa promiscuità nel lavoro, il beneficiario di
quest'azione sociale cosmopolitica, può essere soltanto una democrazia
che non sarà né cattolica, né protestante, né ebraica; una religione
(...) più universale della Chiesa cattolica, che riunirà tutti gli
uomini divenuti finalmente fratelli e compagni, nel "<i>regno di Dio</i>". (Dicono:) "<i>Non si lavora per la Chiesa ma per l'umanità</i>". (...) Ahimé!, (queste fantasie, <i>ndR</i>)
sono solo un misero affluente del grande movimento di apostasia,
organizzato, in tutti i paesi, per l'instaurazione di una chiesa
universale, che non avrà né dogmi, né gerarchia, né regole per lo
spirito, né freno per le passioni, e che, con il pretesto della libertà e
della dignità umana, ristabilirebbe nel mondo, qualora potesse
trionfare, il regno legale dell'astuzia e della forza, e l'oppressione
dei deboli, di quelli che soffrono e che lavorano. Fine della citazione.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Mortalium animos</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">L'<i>ecumenismo</i> è stato infallibilmente condannato, in tempi abbastanza recenti, anche da Papa Pio XI nell <i>Mortalium animos</i>. Per chi non ne fosse a conoscenza, una sentenza infallibile della Chiesa è, per conseguenza, anche inappellabile (<span style="color: red; text-decoration: underline;"><i><b><a href="https://www.sursumcorda.cloud/massime-e-meditazioni/infallibilita-del-papa-e-della-chiesa.html" rel="noopener" style="color: red;" target="_blank">Cliccare qui per studiare l'infallibilità della Chiesa e del Papa</a></b></i></span>).
Ovverosia, nella fattispecie, non è possibile relativizzarla o
storicizzarla, quasi come se si possano attribuire senso e significato
differenti - "<i>più progrediti</i>" come taluni blaterano - alle definizioni dottrinali (cf. Concilio Vaticano, <i>Dei Filius</i>, IV - "<i>Se
qualcuno dirà che può accadere che ai dogmi della Chiesa si possa un
giorno - nel continuo progresso della scienza - attribuire un senso
diverso da quello che ha inteso e intende dare la Chiesa: sia anatema</i>").
Cito la condanna: Un obiettivo non dissimile cercano di ottenere alcuni
per quanto riguarda l’ordinamento della Nuova Legge, promulgata da
Cristo Signore. Persuasi che rarissimamente si trovano uomini privi di
qualsiasi sentimento religioso, sembrano trarne motivo a sperare che i
popoli, per quanto dissenzienti gli uni dagli altri in materia di
religione, pure siano per convenire senza difficoltà nella professione
di alcune dottrine, come su un comune fondamento di vita spirituale.
Perciò sono soliti indire congressi, riunioni, conferenze, con largo
intervento di pubblico, ai quali sono invitati promiscuamente tutti a
discutere: infedeli di ogni gradazione, cristiani, e persino coloro che
miseramente apostatarono da Cristo o che con ostinata pertinacia negano
la divinità della sua Persona e della sua missione. Non possono certo
ottenere l’approvazione dei cattolici tali tentativi fondati sulla falsa
teoria che suppone buone e lodevoli tutte le religioni, in quanto
tutte, sebbene in maniera diversa, manifestano e significano egualmente
quel sentimento a tutti congenito per il quale ci sentiamo portati a Dio
e all’ossequente riconoscimento del suo dominio. Orbene, i seguaci di
siffatta teoria, non soltanto sono nell’inganno e nell’errore, ma
ripudiano la vera religione depravandone il concetto e svoltano passo
passo verso il naturalismo e l’ateismo; donde chiaramente consegue che
quanti aderiscono ai fautori di tali teorie e tentativi si allontanano
del tutto dalla religione rivelata da Dio. Ma dove, sotto l’apparenza di
bene, si cela più facilmente l’inganno, è quando si tratta di
promuovere l’unità fra tutti i cristiani. Non è forse giusto - si va
ripetendo - anzi non è forse conforme al dovere che quanti invocano il
nome di Cristo si astengano dalle reciproche recriminazioni e si
stringano una buona volta con i vincoli della vicendevole carità? E chi
oserebbe dire che ama Cristo se non si adopera con tutte le forze ad
eseguire il desiderio di Lui, che pregò il Padre perché i suoi discepoli
«<i>fossero una cosa sola</i>»? [<i>Ioann</i>., XVII, 21].</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"> E lo stesso
Gesù Cristo non volle forse che i suoi discepoli si contrassegnassero e
si distinguessero dagli altri per questa nota dell’amore vicendevole: « <i>In ciò conosceranno tutti che siete miei discepoli se vi amerete l’un l’altro</i>»? [<i>Ioann</i>., XIII, 35]. E volesse il Cielo, soggiungono, che tutti quanti i cristiani fossero «<i>una cosa sola</i>»;
sarebbero assai più forti nell’allontanare la peste dell’empietà, la
quale, serpeggiando e diffondendosi ogni giorno più, minaccia di
travolgere il Vangelo. Questi ed altri simili argomenti esaltano ed
eccitano coloro che si chiamano pancristiani, i quali, anziché
restringersi in piccoli e rari gruppi, sono invece cresciuti, per così
dire, a schiere compatte, riunendosi in società largamente diffuse, per
lo più sotto la direzione di uomini acattolici, pur fra di loro
dissenzienti in materia di fede. E intanto si promuove l’impresa con
tale operosità, da conciliarsi qua e là numerose adesioni e da
cattivarsi perfino l’animo di molti cattolici con l’allettante speranza
di riuscire ad un’unione che sembra rispondere ai desideri di Santa
Madre Chiesa, alla quale certo nulla sta maggiormente a cuore che il
richiamo e il ritorno dei figli erranti al suo grembo. Ma sotto queste
insinuanti blandizie di parole si nasconde un errore assai grave che
varrebbe a scalzare totalmente i fondamenti della fede
cattolica. Pertanto, poiché la coscienza del Nostro Apostolico ufficio
ci impone di non permettere che il gregge del Signore venga sedotto da
dannose illusioni, richiamiamo, Venerabili Fratelli, il vostro zelo
contro così grave pericolo, sicuri come siamo che per mezzo dei vostri
scritti e della vostra parola giungeranno più facilmente al popolo (e
dal popolo saranno meglio intesi) i princìpi e gli argomenti che siamo
per esporre. Così i cattolici sapranno come giudicare e regolarsi di
fronte ad iniziative intese a procurare in qualsivoglia maniera l’unione
in un corpo solo di quanti si dicono cristiani. (...) La Sede
Apostolica non può in nessun modo partecipare alle loro riunioni e che
in nessun modo i cattolici possono aderire o prestare aiuto a siffatti
tentativi; se ciò facessero, darebbero autorità ad una falsa religione
cristiana, assai lontana dall’unica Chiesa di Cristo. Ma potremo Noi
tollerare l’iniquissimo tentativo di vedere trascinata a patteggiamenti
la verità, la verità divinamente rivelata? Ché qui appunto si tratta di
difendere la verità rivelata. Gesù Cristo inviò per l’intero mondo gli
Apostoli a predicare il Vangelo a tutte le nazioni; e perché in nulla
avessero ad errare volle che anzitutto essi fossero ammaestrati in ogni
verità, dallo Spirito Santo [<i>Ioann</i>., XVI, 13. 1]; forse che
questa dottrina degli Apostoli venne del tutto a meno o si offuscò
talvolta nella Chiesa, diretta e custodita da Dio stesso? E se il nostro
Redentore apertamente disse che il suo Vangelo riguardava non solo il
periodo apostolico, ma anche le future età, poté forse l’oggetto della
fede, col trascorrere del tempo, divenire tanto oscuro e incerto da
doversi tollerare oggi opinioni fra loro contrarie? Se ciò fosse vero,
si dovrebbe parimenti dire che la discesa dello Spirito Santo sugli
Apostoli e la perpetua permanenza nella Chiesa dello stesso Spirito e
persino la predicazione di Gesù Cristo da molti secoli hanno perduto
ogni efficacia e utilità: affermare ciò sarebbe bestemmia. Inoltre,
l’Unigenito Figlio di Dio non solo comandò ai suoi inviati di
ammaestrare tutti i popoli, ma anche obbligò tutti gli uomini a prestar
fede alle verità che loro fossero annunziate «<i>dai testimoni preordinati da Dio</i>» [<i>Act</i>., X, 41], e al suo precetto aggiunse la sanzione « <i>Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; ma chi non crederà, sarà condannato</i> » [<i>Marc</i>.,
XVI, 16]. Ma questo doppio comando di Cristo, da osservarsi
necessariamente, d’insegnare cioè e di credere per avere l’eterna
salvezza, neppure si potrebbe comprendere se la Chiesa non proponesse
intera e chiara la dottrina evangelica e non fosse immune da ogni
pericolo di errore nell’insegnarla. Perciò è lontano dal vero chi
ammette sì l’esistenza in terra di un deposito di verità, ma pensa poi
che sia da cercarsi con tanto faticoso lavoro, con tanto diuturno studio
e dispute, che a mala pena possa bastare la vita di un uomo per
trovarlo e goderne; quasi che il benignissimo Iddio avesse parlato per
mezzo dei Profeti e del suo Unigenito perché pochi soltanto, e già molto
avanzati negli anni, imparassero le verità rivelate, e non per imporre
una dottrina morale che dovesse reggere l’uomo in tutto il corso della
sua vita. Potrà sembrare che questi <i>pancristiani</i>, tutti occupati
nell’unire le chiese, tendano al fine nobilissimo di fomentare la carità
fra tutti i cristiani; ma come mai potrebbe la carità riuscire in danno
della fede? Nessuno certamente ignora che lo stesso apostolo della
carità, San Giovanni (il quale nel suo Vangelo pare abbia svelato i
segreti del Cuore sacratissimo di Gesù che sempre soleva inculcare ai
discepoli il nuovo comandamento: «<i>Amatevi l’un l’altro</i>»), ha vietato assolutamente di avere rapporti con coloro i quali non professano intera ed incorrotta la dottrina di Cristo: «<i>Se qualcuno viene da voi e non porta questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo nemmeno</i>» [<i>II Ioann</i>.,
10]. Quindi, appoggiandosi la carità, come su fondamento, sulla fede
integra e sincera, è necessario che i discepoli di Cristo siano
principalmente uniti dal vincolo dell’unità della fede. Fine della
citazione.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Orientalis Ecclesiae</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">L'<i>ecumenismo</i> è stato condannato molte volte dalla Chiesa. Anche Papa Pio XII lo ha riprovato in più occasioni. Cito dalla <i>Orientalis Ecclesiae</i>:
(...) Non è lecito, neppure sotto il pretesto di rendere più agevole la
concordia, dissimulare neanche un dogma solo; giacché, come ammonisce
il patriarca alessandrino: «<i>Desiderare la pace è certamente il più
grande e il primo dei beni, ma però non si deve per siffatto motivo
permettere che ne vada di mezzo la virtù della pietà in Cristo</i>» (<i>Ep</i>. 61: <i>PG</i> 77,
325.). Perciò non conduce al desideratissimo ritorno dei figli erranti
alla sincera e giusta unità in Cristo, quella teoria, che ponga a
fondamento del concorde consenso dei fedeli solo quei capi di dottrina,
sui quali o tutte o almeno la maggior parte delle comunità, che si
gloriano del nome cristiano, si trovino d'accordo, ma bensì l'altra che,
senza eccettuarne né sminuirne alcuna, integralmente accoglie qualsiasi
verità da Dio rivelata. Fine della citazione. La <i>Orientalis Ecclesiae </i>fornisce
chiare istruzioni anche sulla vera pastorale cattolica - sull'esempio
di San Cirillo - che si deve tenere con gli erranti, affinché essi
riprovino i loro errori e tornino, uniti alla vera ed unica Chiesa, alla
professione della fede di Gesù Cristo. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Comunicazione nelle cose sacre</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">L'<i>ecumenismo</i> si manifesta
soprattutto nella pretesa preghiera comune, che abbiamo già appurato
avere effetti controproducenti per la pace, talvolta anche negli
scabrosi e patetici rituali <i>interconfessionali</i>. Oggi si è arrivati alla fantasia, sdoganata dalle settarie società bibliche (cf. Pio IX - <i>Qui pluribus</i>), di favorire ed usare le cosiddette <i>Bibbie interconfessionali</i>. La prestigiosa <i>Enciclopedia Cattolica</i> (Vol. IV, Vaticano, <i>Imprimatur</i> 8 aprile 1950, Coll. 117-119) alla voce <span style="color: red; text-decoration: underline;"><b><a href="https://www.sursumcorda.cloud/articoli/centro-studi-vincenzo-ludovico-gotti/1313-comunicazione-nelle-cose-sacre-o-communicatio-in-sacris.html" rel="noopener" style="color: red;" target="_blank"><i>Comunicazione nelle cose</i></a></b></span> sacre ci dice: Per comunicazione nelle cose sacre o <i>comumnicatio in sacris</i>
si intende la partecipazione dei cattolici alle cerimonie sacre
(preghiere, funzioni, prediche, riti) compiuti dagli acattolici
(eretici, scismatici, infedeli) dentro o fuori della loro chiese o
templi. Questa partecipazione può essere: attiva, quando, cioè, si
prende parte al culto religioso positivamente, compiendo qualche atto,
che con esso abbia relazione; passiva, quando vi si prende parte solo
negativamente, astenendosi da ogni azione, che dica relazione con la
cerimonia religiosa; formale, quando vi sia l’adesione della mente e
del cuore; materiale, quando quest’adesione manca e tutto si riduce ad
un atto di presenza esteriore e fisica. La comunicazione nelle cose
sacre si suole designare con il nome di comunicazione <i>in divinis</i>, per distinguerla dalla comunicazione <i>in profanis</i> cioè nelle relazioni private e pubbliche che riguardano la vita domestica e civile, e dalla comunicazione <i>in rebus mixtis</i>,
cioè nelle relazioni, le quali importano atti che si possono
considerare o hanno un lato anche religioso, come i matrimoni, i
funerali e cerimonie simili. La condotta dei cattolici a questo riguardo
è regolata in linea di massima dal CIC (<i>Codex Iuris Canonici, </i>beninteso del
1917), e nelle varie sue applicazioni dalle norme emanate dalle Sacre
Congregazioni romane. (...) La comunicazione <i>in divinis</i>. Non è
mai lecito ai fedeli di assistere attivamente o prendere parte, in
qualsiasi modo, ai riti sacri degli acattolici (CIC, can. 1258 § 1). Ciò
vale non soltanto quando si tratta di riti falsi o empi in se stessi,
ma anche quando si tratta di quei riti che sono propri di questa o
quella setta o gruppo eretico, scismatico, pagano. Perché simile
partecipazione equivale alla professione di una falsa religione e per
conseguenza al rinnegamento della fede cattolica. E anche nel caso che
ogni idea di rinnegamento potesse escludersi, rimangono sempre tre danni
assai gravi: 1) il pericolo di perversione nel cattolico che vi
partecipa; 2) lo scandalo, sia dei fedeli, che prendono motivo di
giudicar male della persona che tratta con gli avversari della fede e
forse anche di dubitare della verità di essa, sia degli acattolici
stessi, che così si confermano nel loro errore; 3) l’indifferentismo in
materia di religione, cioè l’approvazione esteriore di credenze erronee e
l’idea che l’espressione esterna della propria fede sia una cosa
trascurabile. Fine della citazione.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Breve conclusione</b></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nulla posso aggiungere, posso solo
imparare dai Sommi Pontefici ed a loro ossequiamente obbedire. Auspico
di avere fatto, alla maggior gloria di Dio, un decoroso lavoro di
ricerca. La Vergine Maria ed i santi Martiri della fede ci sostengano
nella battaglia contro l'<i>ecumenismo,</i> contro gli ecumenisti,
contro i «falsi maestri che introducono eresie perniciose. Con discorsi
gonfiati e vani adescano coloro che si erano appena allontanati da
quelli che vivono nell’errore. Promettono libertà, ma essi stessi sono
schiavi della corruzione. Si è verificato per essi il proverbio: <i>Il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago</i>» (<i>II Pt.</i>
2, 1. 18-19. 22). Il mio commento critico - benché esiguo poiché ho
lasciato devotamente parlare i Pontefici - può sembrare severo, tuttavia
è la verità (cf. Gv. VIII, 32). Ammonisce altresì l'Apostolo: <i>Quae autem conventio Christi cum Beliar!</i> (II Cor. 6, 15). Ed ancora: <i>Sed licet nos aut angelus de caelo evangelizet vobis praeterquam quod evangelizavimus vobis, anathema sit!</i>
(Gal. I, 8 segg.). San Giuseppe, San Michele, San Tommaso d'Aquino, San
Pietro Canisio, San Carlo Borromeo, San Pio V, San Francesco di Sales,
Sant'Alfonso, San Pio X e San Giovanni di Dio (nostro speciale
protettore) ci preservino dal <i>vomito</i> e dal <i>brago</i> degli
ecumenisti, ci facciano altresì portatori di vera carità (cf. I Cor.
13, 6) e di pace nel Santo Nome di Gesù (Atti IV, 12).</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">A cura di Carlo Di Pietro</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-15191961919165745772018-03-08T21:56:00.001+01:002018-03-08T21:56:52.723+01:00LA BALLA DI Medugorje...<div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_4" style="font-family: inherit; line-height: 1.38;">
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
<span style="font-size: 14px;"></span><div style="text-align: left;">
<span style="font-size: 14px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Gven3Phv8wrTcURZo76gRyPFeYw1_gP7pSivggY7igCqCwcmSkJu6Ra7WbhYFHyYz2F-BjWandyGnZbetkhI7jsOEwMJ241RZLsjTPg84-AW6l2N30liJ-kZQRy2VsvQKxhx3pWcsUI/s1600/art.1_bugie1-800x500_c.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Gven3Phv8wrTcURZo76gRyPFeYw1_gP7pSivggY7igCqCwcmSkJu6Ra7WbhYFHyYz2F-BjWandyGnZbetkhI7jsOEwMJ241RZLsjTPg84-AW6l2N30liJ-kZQRy2VsvQKxhx3pWcsUI/s640/art.1_bugie1-800x500_c.jpg" width="640" /></a></div>
</span></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span>INVITIAMO TUTTI I MEDUGORIANI CHE SONO CERTI CHE LÀ APPAIA LA SS VERGINE, A LEGGERE QUESTA NOTIZIA </span></b><br />
(tratta dal sito di Mark Waterinckx, ingegnere belga che per anni credette a quelle apparizioni).</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Nel giugno del 1985 p. Slavko barbaric, guida dei ‘veggenti’ dopo p.
Tomislav, in disubbidienza agli ordini del suo vescovo Zanic, volle far
dipingere un quadro ufficiale della ‘Madonna di Medugorje’, di grosse
dimensioni. Colui che avrebbe dovuto dipingerlo sarebbe stato ‘scelto’
dal Cielo, attraverso una suora del movimento carismatico, Briege
McKenna, irlandese dotata di doni particolari: lettura dei cuori,
guarigioni, bilocazione, profezia e chi più ne ha più ne metta. Il nome
del pittore prescelto fu Leopold Baijot, il quale, ricevuto l’incarico
fece sapere che la sua modella sarebbe stata la moglie stessa, certa
Mireille Ory.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
A garanzia che la scelta fosse gradita anche alla Madonna, inviarono la
‘veggente’ Mirjana per chiederle (alla Gospa) la sua benedizione. La
risposta fu pressochè immediata: “La Madonna ha detto che la moglie di
Leopold Baijot sarebbe un bel modello!”</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a><br />
Immensa felicità, grande esaltazione da parte di tutti i fans! Gli
apologeti [primo fra tutti p. René Laurentin], esaltarono ogni
pennellata di Baijot; arrivarono ad affermare che il suo dipinto non
poteva che essere stato creato se non sotto ispirazione degli angeli;
poi si disse che quel quadro era miracoloso; ecc… ecc…<br />
Quello che non è mai stato detto è che fine abbia fatto quel quadro
‘miracoloso’. Dopo poco tempo, infatti, sparì dalla circolazione e fu
messo in un angolo del seminterrato dei frati francescani del luogo.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
E un’altra cosa non fu mai detta, e cioè che il ‘modello’ scelto per
rappresentare il quadro ufficiale della Madonna di Medugorje, la signora
Mireille Ory, non era la moglie del pittore, ma l’amante.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="display: inline; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a data-ft="{"tn":"-U"}" data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.unitypublishing.com%2FNewsletter%2Foct8_98.html&h=ATMbC1ANUlgKNd0bwf64ABaRDxIewVJOgVhnRsZS2ohqbM-QOUOnfczjF7aa_5d3hLIOl7wpSxZ_wYU_IoeFYWEhQsJp9HIDKrVf9bc1pRB52YqevcuQ8ooz7OY3jSDOPmPhzo4Ix5m_NRgbZ2uaeZIvyolI6A" href="http://www.unitypublishing.com/Newsletter/oct8_98.html" rel="noopener nofollow" style="color: #365899; text-decoration-line: none;" target="_blank">http://www.unitypublishing.com/Newsletter/oct8_98.html</a></span></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-59709243681940319422018-03-01T20:52:00.000+01:002018-03-01T20:52:43.667+01:00«Sì, tutto è vero; ma ora, per questi tali, non vi è nessun rimedio, perché di continuo, mi calpestano e mi flagellano».<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span></span></span></span><span style="font-family: "arial black"; font-size: small;">SANTA VERONICA GIULIANI PARLA AI SACERDOTI</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUxkDE8epeqVzVYQBbBcH3h0thme5dYGnDKp9D_u-6JnzrHD_SboES5PhvhazUgkRYbFV-96V_efaBBufaVu2F6qoC_j5DYRHDDeqz_38-rxC7AW0NE7kAkz2_7w0uoB6tw-YbFW2vvT0/s1600/dipinto-di-Santa-Veronica-Giuliani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="855" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUxkDE8epeqVzVYQBbBcH3h0thme5dYGnDKp9D_u-6JnzrHD_SboES5PhvhazUgkRYbFV-96V_efaBBufaVu2F6qoC_j5DYRHDDeqz_38-rxC7AW0NE7kAkz2_7w0uoB6tw-YbFW2vvT0/s640/dipinto-di-Santa-Veronica-Giuliani.jpg" width="478" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "arial black"; font-size: small;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Questa notte, dopo lungo travaglio, ho
avuto il raccoglimento nel quale il Signore mi ha fatto vedere una
moltitudine di sacerdoti, tutti con abito sacerdotale; ma anche, nel
medesimo punto, mi ha fatto comprendere che, fra essi, vi sono molti
Giuda e suoi nemici; [...]. In un subito, una parte di essi sono
divenuti come mostri infernali e peggio che gli stessi demoni. A questa
vista così spaventevole il Signore, da capo a piedi tutto grondava
sangue; ed, in questo punto, mi ha comunicato che quel sangue che Lui
versava, glielo facevano versare i peccati e sacrilegi che commettevano
detti sacerdoti, ed erano come tante spade e pugnali, come tante ferite e
colpi verso Sua Divina Maestà. E mi fece vedere quel suo prezio-sissimo
sangue scorrere come un fiume per terra, acciò io vedessi la poca stima
e poco conto che ne faceva chi aveva potestà di tenerlo nelle
medesime mani ed anche riceverlo indegnamente, come facevano tutti quei
tali che Egli mi faceva vedere.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a><span></span></span></span><br /><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Io gli domandai se mi volesse fare intendere chi erano, ma Egli mi disse: <i>«No, questi non si sapranno sino al dì del Giudizio. Già sono tutti condannati al fuoco eterno».</i> Io
risposi: «Sia fatta la vostra santa volontà! Ma ditemi, Signore, Voi
non mi avete eletta per mezzana fra Voi e i peccatori? Ora io eccomi
pronta anche a dare la vita e il sangue, per- la gloria vostra e per
salute di queste anime». II Signore mi disse: <i>«Sì, tutto è vero; ma ora, per questi tali, non vi è nessun rimedio, perché di continuo, mi calpestano e mi flagellano»</i>. Così dicendo, con volto tutto severo, ha detto: <i>«Ite, maledicti!».</i> Oh,
Dio! In un subito, li ho veduti sparire come densissimo fumo. Quelli,
invece, che erano restati con la veste sacerdotale, il Signori li ha
benedetti, e li ha confermati padroni del suo Corpo e del suo Sangue (D
1,926).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Una volta il Signore mi fece
comprendere quanto gli dispiacciono le offese che gli recano i
religiosi ed, in particolare, quelli che si fanno padroni del suo
Santissimo Corpo e Sangue, cioè i sacerdoti. <i>«Questi tali</i> - così mi disse il Signore - <i>sono
cagione di tirare al precipizio tutto il mondo, perché si servono di
me, mi prendono, mi tengono nelle loro inani, non per magnificarrni, ma
per farmi ogni ignominia ed oltraggio».</i> Poi mi disse: <i>«Mira».</i> In un subito mi fece vedere, tutti quei tali divenuti più spaventevoli degli stessi demoni<i>: «Non posso fare grazie a questi; no, no, no!».</i> E, di nuovo, li scacciò da Sé, con la maledizione (D II, 9).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Dopo la santa Comunione, subito fui rapita in estasi e vidi Nostro Signore Glorioso, il quale così mi disse<i>: «Io sono il tuo Sposo; [...]. Fermati in me; confermati nel mio volere e non dubitare. Sono io per te. Dimmi: Che brami?».</i> In
quel momento gli raccomandai una persona e, nello stesso istante, me la
fece vedere: sembrava un demonio dell'inferno, tant'è che il Signore si
copriva il volto per non guardarla. Domandai al Signore chi fosse quel
mostro d'inferno ed Egli mi disse che era quel tale che io gli
raccomandai. Oh, Dio! Che spavento mi diede! Non sto a dire chi esso
sia; bensì che non è di questa città, ma che sta qui ed è anche un
sacerdote. Iddio mi fece capire che costui aveva tutto il suo pensiero
nelle cose della terra e che ambiva molto alle dignità umane, la qual
cosa reca a Iddio molto dispiacere, poiché questi sono cuori attaccati
alle ricchezze, in cui regna una superbia occulta che il Signore non può
tollerare, specie nei sacerdoti.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Capii così che Iddio sta tra le mani di
questi tali come stava tra le mani di Giuda, il traditore. Subito dopo
disparve tutto come denso fumo (D II, 58).<a name='more'></a></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Mentre raccomandavo a Dio i bisogni
presenti, mi parve d'intendere che Egli era molto offeso, a causa dei
"Giuda" che lo tradiscono, ogni mattina, sul santo Altare. Iniziai,
allora, ad offrirgli preghiere, a domandargli perdono delle mie colpe e
delle mie ingratitudini, supplicandolo, per amor mio, di non castigarli;
mi esibii a patire tormenti e pene, in penitenza dei miei peccati e di
quelli altrui; gli chiesi anime, tutte le anime e dicevo: «Dio mio, Voi
che siete tutto amore e carità; fatemi questa grazia, deponete il
castigo e perdonateci! Io mi esibisco a patire pene e tormenti per
vostro amore». Detto ciò, capii che mi avrebbe fatto la grazia, ma solo
per quella volta. Allora, subito replicai: «Dio mio, questa grazia la
vorrei per sempre!», ma Egli così rispose: <i>«Per adesso te la concedo; ma per sempre, no!».</i> Il Signore era davvero offeso (cf. D III, 74).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoBodyText2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Una mattina, facendo la Comunione
spirituale provai lo stesso effetto della Comunione sacramentale e fui
rapita in estasi. Ricordo che Iddio mi raccomandò, in modo speciale,
tutti i sacerdoti, ma sopratutto quelli che stanno in disgrazia di Dio,
poiché quanti, oh, quanti ve ne sono! (D III, 420).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>In un'estasi, Maria SS.ma mi disse: <i>«Figlia,
[...]; vi sono cristiani che vivono come le bestie; non vi è più fede
nei fedeli, vivono come se Iddio non esistesse; e mio Figlio sta col
flagello in mano per punirli... Oh, quanti sacerdoti, poi, e quanti
religiosi e religiose offendono Dio! Tutti costoro calpestano i
Sacramenti, disprezzano il Preziosissimo Sangue di Gesù e lo tengono
sotto i loro piedi. Questi infettano le Comunità, le città intere; sono
come appestati, hanno il nome di cristiani, ma sono peggio degli
infedeli. Figlia, prega, patisci pene e fa' che tutti facciano lo
stesso, acciò Iddio deponga il flagello»</i> (cf. D 111, 999).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Al termine di una Messa, chiesi a Maria
SS.ma di benedire, assieme al Padre celebrante, i miei superiori, le
mie consorelle, tutti coloro che aiutano l'anima mia, il Pontefice e
tutti i poveri cristiani, ed Ella così mi rispose: <i>«Il Pontefice ne
ha pochi di veri cristiani. Figlia, prega e fa' pregare, soprattutto per
i sacerdoti che trattano sì malamente mio Figlio»</i> (cf. D III, 1196).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Maria SS.ma a S. Veronica: <i>«Figlia,
sappi che ora nel mondo è venuto un vivere tale che pochi si salveranno.
Tutti offendono Dio, tutti sono contrari alla legge di Dio, ma quello
che più dispiace a Dio è il peccato, specie quello commesso nelle
Religioni e dai sacerdoti che, ogni mattina, consacrano
indegnissimamente. Oh! Quanti, oh, quanti vanno giù nell'inferno.
Figlia, Iddio vuole che tu patisca e preghi per tutti costoro»</i> (D IV, 358).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Maria SS.ma a S. Veronica</span><i><span>: «Figlia, voglio che tu descriva i sette luoghi, più penosi, che stanno nell'inferno, e per chi sono.</span></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span><b><i>Il primo</i></b><i> è il luogo
ove sta incatenato Lucifero, e con esso vi è Giuda che gli fa da sedia, e
vi sono tutti quelli che sono stati seguaci di Giuda. <b>Il secondo</b> è
il luogo ove stanno tutti gli ecclesiastici e i prelati di santa
Chiesa, poiché essendo stati elevati in dignità ed onori hanno
pervertito maggiormente la fede, calpestando il sangue di Gesù Cristo,
mio Figlio, con tanti enormi peccati [...]. <b>Nel terzo</b> luogo che tu vedesti, vi stanno tutte le anime dei religiosi e delle religiose. <b>Nel quarto</b> vi vanno tutti i confessori, per aver ingannato le anime, loro penitenti. <b>Nel quinto</b>, vi stanno tutte le anime dei giudici e dei governatori della giustizia. <b>Il sesto luogo</b>, invece, è quello destinato a tutti i superiori e alle superiore della religione. <b>Nel settimo</b>,
infine, vi stanno tutti quelli che hanno voluto vivere di propria
volontà e che hanno commesso ogni sorta di peccati, specie i peccati
carnali»</i> (D IV 744).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span>Maria SS.ma a S. Veronica: <i>«In un
rapimento, fosti portata nell'inferno per subire nuove pene e, nel tuo
arrivo, vedesti che precipitavano in esso tante e tante anime, ed ognuna
aveva il suo luogo di tormento. Ti fu fatto conoscere che queste anime
erano di varie nazioni, di tutte le sorte di stati, cioè di cristiani e
d'infedeli, di religiose e di sacerdoti. Quest'ultimi stanno più vicini a
Lucifero, e patiscono così tanto che mente umana non può comprenderlo.
All'arrivo di queste anime, tutto l'inferno si mette in festa e, in un
istante, partecipano di tutte le pene dei dannati, offendendo Dio»</i> (D IV, 353). <span lang="EN-US">(...) , ,)</span></span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-69697831732414837302018-02-28T21:21:00.001+01:002018-02-28T21:22:31.485+01:00Meglio tardi che mai, Bergoglione dichiatrato eretico conclamato...<h2 class="uk-text-break uk-margin-top uk-margin-bottom-remove" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://gloria.tv/article/b9zq1DLHPYYM1tNEHhXoP2pjD">La chiesa ceca ha riconosciuto Bergoglio eretico insieme al patriarcato di costantinopoli</a></span></span></h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDvaLxpwm5DD5MmQssLL5D7BAVNVI_ggxnMObthdK4JTKkBJgZhGF8jJi5eB-T5ljsymD6SGY7lb0kAhElUxa-cdPY_myM1VzeNSjJi5J4PXOIEW-U3WCiXruaaU_v4UC5ylCvNVxzYLU/s1600/1972277_656998747694776_1829180857_n_thumb%255B2%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="435" data-original-width="490" height="568" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDvaLxpwm5DD5MmQssLL5D7BAVNVI_ggxnMObthdK4JTKkBJgZhGF8jJi5eB-T5ljsymD6SGY7lb0kAhElUxa-cdPY_myM1VzeNSjJi5J4PXOIEW-U3WCiXruaaU_v4UC5ylCvNVxzYLU/s640/1972277_656998747694776_1829180857_n_thumb%255B2%255D.jpg" width="640" /></a></div>
<h2 class="uk-text-break uk-margin-top uk-margin-bottom-remove" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">La concezione di Lettera pastorale per i vescovi della Repubblica Ceca</span></span></span><br /><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span></h2>
<div class="uk-text-break uk-overflow-hidden uk-text-large uk-margin-top" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">In
questo anno storico, in cui festeggiamo il centesimo anno dalla
fondazione della Repubblica Ceca, noi, i vescovi cechi, vogliamo
partecipare efficacemente alla sua crescita spirituale. Consideriamo il
nostro compito primario davanti a Dio e davanti al popolo ceco.<br />Siamo
nel periodo della Quaresima. Pertanto, chiediamo ai fedeli di usare
questo tempo per il loro rinnovamento spirituale mediante la preghiera e
gli atti di pentimento. Seguendo l’esempio dei padri spirituali,
seguiamo un vecchio proverbio: <span style="font-style: italic;">“Le azioni parlano più delle parole”</span>.
Pertanto, nella nostra coscienza ci sentiamo obbligati a dare l’esempio
a voi, nostri figli e figlie spirituali, ammettendo autocriticamente la
nostra stessa colpa, cioè mostrando il pentimento. Dopo la dovuta
considerazione e l’accettazione di critiche dolorose, siamo giunti alla
conclusione di compiere dei passi radicali di pentimento.<br />Un impulso
ispiratore e critico è venuto, tra gli altri, dal Patriarcato Cattolico
Bizantino, verso il quale non abbiamo rapporti amichevoli per il
momento, ma dobbiamo ammettere che hanno ragione in molte cose.<br />Se
prendiamo nota del periodo successivo alla Rivoluzione di velluto, il
numero di cattolici sotto la guida spirituale del cardinale Miloslav Vlk
<span style="font-weight: bold;">è diminuito di un milione</span> in 10 anni. Non possiamo dare la colpa a questa apostasia solo per le circostanze che non potremmo cambiare.</span></span></div>
<div class="uk-text-break uk-overflow-hidden uk-text-large uk-margin-top" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />Un altro fatto doloroso che dobbiamo ammettere con un cuore pesante riguarda <span style="font-weight: bold;">la restituzione</span>.
Lo stavamo combattendo fino al punto di spargere il sangue invece di
lottare per la salvezza delle anime immortali. La nostra preoccupazione
per la restituzione ci ha sfinito così tanto che non siamo stati in
grado di percepire la diffusione delle eresie nella sfera spirituale.
Abbiamo trascurato di mettere in guardia i sacerdoti e i seminaristi
contro di esse e non abbiamo purificato da esse la letteratura
cattolica.<br />Il cardinale M. Vlk, il principale rappresentante del
movimento dei Focolari, pronunciò apertamente l’eresia in televisione,
dicendo che noi confessiamo lo stesso dio con i musulmani (Allah). Al
momento attuale dell’intensa islamizzazione dell’Europa, questa eresia
non solo porta alla distruzione del cristianesimo in Europa, ma crea
anche le condizioni per il genocidio dell’Europa.<br />Abbiamo trascurato
di istruire i credenti cattolici prima delle elezioni presidenziali che
non si trattava della scelta delle persone ma della scelta di un
sistema. Scegliere un sistema che accetti l’islamizzazione e la
globalizzazione significherebbe scegliere l’autodistruzione del
cristianesimo e della nazione. Purtroppo, è stata anche colpa nostra che
molti politici cattolici hanno promosso la via della morte piuttosto
che la via della vita. La tragedia è che anche alcuni di noi, vescovi
cattolici, hanno votato per la via della morte. Ora confessiamo la
nostra colpa davanti alla nazione come veri uomini.</span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div class="uk-text-break uk-overflow-hidden uk-text-large uk-margin-top" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Lo spirito di
eresia e i suoi frutti sono particolarmente evidenti nella politica
ecclesiale di Francesco. Con i suoi gesti e dichiarazioni egli legalizza
il peccato dell’omosessualità, negando così la legge di Dio e facendo
cadere l’anatema su se stesso e sulla Chiesa. Allo stesso tempo serve
come strumento di islamizzazione. Rifiuta continuamente di pentirsi e
quindi ogni vescovo legittimo deve separarsi da lui e non può essere in
unità con lui. Anche noi, i vescovi, siamo rimasti a lungo in silenzio,
cosa che ha fatto sì che molti cattolici si smarrissero.<br />Il Mercoledì
delle ceneri il Patriarcato Cattolico Bizantino ha dichiarato la
scomunica di papa Francesco. Abbiamo studiato attentamente gli argomenti
riguardanti la scomunica, li abbiamo discussi insieme e abbiamo
raggiunto la seguente conclusione: <span style="font-weight: bold;">non possiamo essere in unità con l’eretico Francesco e allo stesso tempo con Gesù, nostro Salvatore. Abbiamo scelto Gesù!</span></span></span></div>
<div class="uk-text-break uk-overflow-hidden uk-text-large uk-margin-top" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: bold;"> </span><br />La
comunione interna con il Corpo mistico di Cristo è spezzata dalle
eresie. Senza questa comunione, tuttavia, nessun gerarca ha un’autorità
spirituale legittima!<br />Prima che la scomunica fosse dichiarata su
Francesco sulla base di argomenti chiari, noi continuavamo a
considerarlo ufficialmente come l’autorità suprema nella Chiesa, sebbene
avessimo percepito nella nostra coscienza che i suoi gesti e le sue
parole non erano giusti ed erano contrari all’essenza della dottrina
cattolica. Ora, dopo che la scomunica è stata resa pubblica, non
possiamo più rimanere formalmente passivi. <span style="font-weight: bold;">Vogliamo difendere la dottrina e la morale ortodossa, e quindi rompiamo con questa tendenza suicida rappresentata da Francesco.</span>
Rompiamo così la nostra unità spirituale con lui. Il nostro gesto
concreto di sincero pentimento e dissociazione dalle sue eresie è che <span style="font-weight: bold;">smetteremo
di ricordare il suo nome nella Liturgia e chiediamo a tutti i preti
cattolici della Repubblica Ceca di fare lo stesso.</span></span></span></div>
<div class="uk-text-break uk-overflow-hidden uk-text-large uk-margin-top" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: bold;"> </span><br />Certo,
possiamo aspettarci una serie di sanzioni legali da parte del Vaticano.
Tuttavia, dichiariamo che l’attuale Vaticano, che si è separato dalla
dottrina ortodossa e legalizza le eresie, perde la sua autorità
spirituale e la sua giustificazione. Ogni vescovo, sacerdote e credente
che vuole essere salvato non può obbedire agli ordini di Francesco,
anche se dovrebbe essere minacciato di scomunica. Ciò è confermato anche
dalla bolla dogmatica di Paolo IV, che afferma che tutte le azioni e le
disposizioni di un papa eretico sono nulle!<br />Stiamo facendo questo
passo radicale verso la salvezza per servire come esempio anche agli
altri vescovi della Chiesa Cattolica. L’obiettivo è il rinnovamento
interno. La via di Francesco è la via dell’apostasia che conduce alla
perdizione. Chiunque è in unità con lui nell’eresia, si esclude dal
Corpo mistico di Cristo – la Chiesa.<br />Ammettiamo con penitenza che
avremmo potuto impedire ai cattolici di intraprendere la via
dell’apostasia in molti modi, poiché siamo stati chiamati a rinunciare
alle eresie e a confessare la fede già nel 2009. Non abbiamo confessato
la fede e non abbiamo rinunciato alle eresie nemmeno dopo il terzo
appello, anche se ci è stato presentato un argomento specifico: il
presidente della Conferenza episcopale tedesca, R. Zollitsch, ha
pronunciato l’eresia in quel anno che Cristo non è morto per i peccati
ma, presumibilmente, per solidarietà con i sofferenti. A causa della
nostra vigliaccheria e passività, anche dopo quel appello non ci siamo
dissociati pubblicamente da quel eresia. Ecco perché l’anatema di Dio si
abbatté su di noi secondo Galati 1, 8-9. È stato pubblicato ed
annunciato.</span></span></div>
<div class="uk-text-break uk-overflow-hidden uk-text-large uk-margin-top" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />Già il 29 giugno 2008, la scomunica fu pubblicata contro
don Halík e cardinale Vlk. Abbiamo fatto degli scherzi dalla scomunica,
ma le cose di Dio non sono una questione scherzosa. Una cameriera
ordinaria chiese all’apostolo Pietro di fare la confessione di fede.
Pietro negò per tre volte, ma si pentì immediatamente, a differenza
dell’apostolo Giuda. Vogliamo pentirci come Pietro e non rimanere
testardi come Giuda. Ora riconosciamo pubblicamente la nostra
colpevolezza.<br />Una certa giustificazione per noi è che a quel tempo
Benedetto XVI era il papa, che era noto per la sua ortodossia. Anche per
questo motivo non abbiamo ritenuto necessario il gesto vitale di
rinunciare alle eresie. E così è successo che ognuno di noi è stato
sotto l’anatema di Dio per nove anni da allora. C’è la questione della
validità delle ordinazioni sacerdotali ed episcopali di quel periodo.
Non siamo sicuri se la regola <span style="font-style: italic;">ecclesia supplet</span> sia applicabile in questo caso, o sia necessario consacrare <span style="font-style: italic;">sub condicione</span> alcuni vescovi e tutti i sacerdoti nell’arco di quei nove anni.<br /><span style="font-weight: bold;">La Chiesa cattolica ceca ora annuncia lo stato di <span style="font-style: italic;">sede vacante </span>davanti
all’intero mondo cattolico. I vescovi cechi non rispettano un eretico
sul trono papale e si separano dal Vaticano fino a quando viene nominato
un papa ortodosso</span> (decentramento ortodosso).<br />Inoltre,
rinunciamo all’unità con lo spirito di eresia, e allo stesso tempo
confessiamo la vera fede che si accorda con la dottrina degli apostoli.<br />Per
la nostra confessione di fede usiamo una forma composta di domande e
risposte che presentiamo anche per la firma a tutti i sacerdoti, e
chiediamo loro di fare questa confessione durante la Santa Messa. Per
favore, inviate una copia della vostra confessione all’ufficio del
vescovo:<br /><br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> Rinunci al metodo storico-critico in teologia, cioè al neomodernismo ed allo spirito di ateismo che è dietro di esso?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Rinuncio).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> Rinunci allo spirito che è dietro la dichiarazione <span style="font-style: italic;">Nostra aetate</span> e al cosiddetto spirito di Assisi, lo spirito dell’anticristo che ne deriva?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Rinuncio).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">3)</span> Rinunci allo spirito dell’ideologia di genere promuovendo tutte le forme di deviazione sessuale LGBTQ?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Rinuncio).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">4)</span>
Rinunci allo spirito di satanismo che sta dietro l’abuso di minori
mentale, sessuale e fisico da parte dei meccanismi di giustizia
minorile?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Rinuncio).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">5)</span>
Rinunci a Satana e ai demoni, specialmente a coloro che lavorano
attraverso diverse forme nascoste di magia, divinazione o spiritismo
(omeopatia, agopuntura, ipnosi, divinazione col pendolo,...) ed allo
spirito di New Age?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Rinuncio).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">6)</span>
Rinunci allo spirito della massoneria e del Nuovo ordine mondiale che
programmano l’autogenocidio morale, spirituale e fisico dell’umanità?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Rinuncio).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">7)</span>
Credi che il Signore Gesù Cristo è morto sulla croce per te e per i
tuoi peccati ed è risorto il terzo giorno realmente e storicamente?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Credo).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">8)</span> Accogli il Signore Gesù come tuo Salvatore e Gli concedi la tua vita?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Accolgo).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">9)</span> Accogli il testamento dalla croce espresso nelle parole di Cristo e rivolte al discepolo: “Ecco, la tua madre!”?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Accolgo).<br /><br /><span style="font-weight: bold;">10)</span> Accogli la pienezza dello Spirito Santo per diventare martire di Cristo come gli apostoli?<br /><span style="font-style: italic;">Risposta:</span> (Accolgo).<br /><br />Firma __________________________ Data _______________2018 A.D.<br /><br />Durante
il periodo della Quaresima ricordiamo le ultime cose dell’uomo, vale a
dire la morte, il giudizio e l’eternità; ed allo stesso tempo la morte
sofferente e redentrice del nostro Signore e Salvatore. Troviamo ogni
giorno il tempo per pregare i misteri dolorosi del Rosario e contemplare
la Via Crucis <span style="font-weight: bold;">tra le ore 20 e le 21</span>
a casa davanti alla croce. Quindi, in quest’ora non solo preghiamo, ma
anche digiuniamo dalla televisione e da Internet (cfr. Mt. 17, 21).<br />Dopo il Venerdì Santo ricorderemo la gloriosa Risurrezione di Cristo. <span style="font-weight: bold;">Possa quest’anno anche segnare la risurrezione spirituale della Chiesa e della nazione!</span><br />Non dimenticate la manifestazione nazionale di Lunedì di Pasqua!<br /><br />I vostri vescovi<br /><br />Nota per i sacerdoti: questa lettera pastorale è destinata alla Terza Domenica di Quaresima.<br /><br />Lettera pastorale redatta da<br /><br />+ Metodio, OSBMr<br />Vescovo-segretario del Patriarcato Cattolico Bizantino<br /><br />Il 26 febbraio 2018</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-55369079143414973092018-01-02T21:21:00.001+01:002018-01-08T21:57:49.123+01:00IL VOMITO MODERNISTA NELLA NOTTE DI NATALE...<h3 class="post-title entry-title" style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://opportuneimportune.blogspot.it/2018/01/fratello-errore-e-sorella-apostasia.html">Fonte: Opportune Inportune</a></span></span></h3>
<h3 class="post-title entry-title" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://opportuneimportune.blogspot.it/2018/01/fratello-errore-e-sorella-apostasia.html">Fratello errore e sorella apostasia - L'eretico don Fredo Olivero cancella il Credo alla Messa di Natale </a></span></span></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEharNEW68R3hFw_6TPBjaV2TlhGdDndwBBMbEN9PtHUO1r7cGyOklbWRfYknAfWr4690nmR9YUB4mL8ZP1WEjN6PWW2AO6GLpicS10lNG0kEFkko9S5Lp2vb5B-o0VeGSSmKkZoxRaxiac/s1600/Don+Chiaffredo+Olivero.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEharNEW68R3hFw_6TPBjaV2TlhGdDndwBBMbEN9PtHUO1r7cGyOklbWRfYknAfWr4690nmR9YUB4mL8ZP1WEjN6PWW2AO6GLpicS10lNG0kEFkko9S5Lp2vb5B-o0VeGSSmKkZoxRaxiac/s640/Don+Chiaffredo+Olivero.jpg" width="640" /></a></span><span style="font-size: small;">Nella chiesa di San Rocco a Torino, la notte di Natale, padre Chiaffredo
Olivero ha pensato bene di infondere pace e serenità nei fedeli ivi
raccolti, facendo pubblica dichiarazione di apostasia. </span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Il celebrante, al posto del Credo, ha fatto cantare un canto insulso e
melenso - composto da Jean Marie Benjamin, musicata da Riz Ortolani, e
interpretata da Claudio Baglioni per il film <i>Fratello Sole, sorella Luna</i> di Franco Zeffirelli del 1972 - ed ha così spiegato le ragioni della sua opinabilissima scelta: </span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Sapete perché non dico il Credo? Perché non ci credo. Se qualcuno di
voi lo capisce... Io che ho studiato un po' di anni, ho capito che era
una cosa che non capivo e che non potevo accettare. Cantiamo
qualcos'altro che dica le cose essenziali della nostra fede: Dolce
sentire.</i></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Il video è stato pubblicato sul sito della chiesa di San Rocco (<a href="http://www.sanroccotorino.it/2017/12/26/video-messa-di-mezzanotte-natale-2017/">qui</a>, si senta dal minuto 26:45).</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nota mia: il video è stato tolto ed in maniera maldestra e ipocrita è stato sostituito con un altro dove la frase incriminata è stata tagliata.</span></span></b><br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">--------</span></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwPOLhvu2-C-kORv8Fp6Hxn9_ORfsR5GxLNonTS-nyKlmAJ40SmAESrDmChy51rBEAjRr_GSxxoRyHlCmw2uw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">-------- </span></span></b></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Al posto della professione di fede del Simbolo
Niceno-Costantinopolitano, ecco cos'ha scelto la mente malata del
sacerdote apostata:</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
<br />
<i>Dolce sentire come nel mio cuore</i><br />
<i>ora umilmente, sta nascendo amore.</i><br />
<i>Dolce è capire che non son più solo,</i><br />
<i>ma che son parte di una immensa vita,</i><br />
<i>che generosa risplende intorno a me:</i><br />
<i>dono di Lui, del suo immenso amor.</i></span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ci ha dato il cielo e le chiare stelle,</i><br />
<i>fratello sole e sorella luna,</i><br />
<i>la madre terra con frutti, prati e fiori,</i><br />
<i>il fuoco, il vento, l'aria e l'acqua pura,</i><br />
<i>fonte di vita, per le sue creature:</i><br />
<i>dono di Lui, del suo immenso amor,</i><br />
<i>dono di Lui, del suo immenso amor.</i><br />
<br />
</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Il contenuto teologico in questa canzoncina inconsistente da figli dei
fiori secchi è evidentemente nullo. Come nulla, a quanto pare, la fede
del sacerdote che si è permesso di sostituirla al Credo della Messa, per
il quale hanno versato il proprio sangue tanti Martiri cattolici. </span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
La decisione di questo prete indegno è stata salutata da una risata,
completando il quadro di squallore e povertà intellettuale dei fedeli,
evidentemente assuefatti alla creatività liturgica del <i>Novus Horror</i>. </span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Il gruppo interconfessionale <i>Spezzare il pane</i> al quale don
Chiaffredo partecipa si riunisce una volta al mese a celebrare
l’eucaristia in rito ora cattolico ora protestante, con i presenti che
fanno tutti la Comunione. Don Fredo si è detto sicuro che questo è il
vero “pensiero personale” di papa Francesco, secondo quanto da lui detto
il 15 novembre 2015 durante la visita al tempio luterano di Roma. </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjGosxr8PaH4GO85ZlzQSkhn7plCy_pqZTKpCuinKyKUU2sMddjOFlb35nKLk_NTAegU4oNR4nyN7XmZ_sra85I4uxx_sszV3M0wnHTe_gedEt2iI4FH5zWEOtfFW19u6dXjIfeHUrUq8/s1600/don-oliviero-fredo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="320" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjGosxr8PaH4GO85ZlzQSkhn7plCy_pqZTKpCuinKyKUU2sMddjOFlb35nKLk_NTAegU4oNR4nyN7XmZ_sra85I4uxx_sszV3M0wnHTe_gedEt2iI4FH5zWEOtfFW19u6dXjIfeHUrUq8/s640/don-oliviero-fredo.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Don Olivero ha aggiunto che il dogma della Transustanziazione va riletto
in chiave “spirituale” e che, stando a Gesù, la messa la può celebrare
chiunque e non solo un ministro ordinato. Don Olivero ha fatto queste
dichiarazioni scandalose ed eretiche sull’ultimo numero di <i>Riforma</i> (<a href="http://riforma.it/sites/default/files/flip/index.html#page/15">qui</a>), il settimanale della Chiesa valdese. Ne ha riferito il vaticanista Sandro Magister nell’ultimo articolo apparso sul suo blog <i>Settimo Cielo</i> il 20 giugno 2017 (<a href="http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/06/20/unaltra-lettera-dei-quattro-cardinali-al-papa-anche-questa-senza-risposta/">qui</a>).</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Non stupisce che, di fronte ad una dichiarazione pubblica di rifiuto
della professione di Fede Nicena, l'Ordinario del luogo non sia
intervenuto: la perdita della Fede è requisito indispensabile,
soprattutto sotto questo esecrando <i>pontificato</i>, per poter avere la cura d'anime nella neo-chiesa bergogliana. </span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"></span></span></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-9093408328091013132017-12-20T20:53:00.000+01:002017-12-20T20:53:08.639+01:00I sacramenti di Satana....<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b> Questo sarebbe l'annuncio di un pseudo sacerdote conciliare sul Sacramento della Confessione, si può ben dire che questi sono preti "bastardi" di satana amministranti falsi sacramenti stanici. Vergogna!!!</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: small;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyQ9RJk8joFm_wTnArTuug9FrGkRn6NY6tFjRkPyAlrSpo9jq8PP12lKBSM-zj3MA1qwwcqOSY8iodTbocj41a0tgTeIawIUv-2ERLCkWkHj4VFAquGh7C7Dv2XnZRXYxumHwWIoq_WuQ/s1600/rivelazioni-satana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="624" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyQ9RJk8joFm_wTnArTuug9FrGkRn6NY6tFjRkPyAlrSpo9jq8PP12lKBSM-zj3MA1qwwcqOSY8iodTbocj41a0tgTeIawIUv-2ERLCkWkHj4VFAquGh7C7Dv2XnZRXYxumHwWIoq_WuQ/s640/rivelazioni-satana.jpg" width="640" /></a></b></span></b></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il cantiere della conversione</b></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">........</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Ci vuole una comunità di fratelli e sorelle con i quali fare un cammino di
conversione</b>. Il cambiamento della mia vita non è solo affar mio, non riguarda
soltanto la mia esistenza e le mie scelte, ma coinvolge sempre gli altri. Non
c’è conversione possibile senza qualcuno che mi apra gli occhi e che mi
prenda per mano. Per convertirci abbiamo bisogno di una comunità di fratelli
con cui camminare, sostenerci, comprenderci. Dio chiama sempre un popolo
alla salvezza. </span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il sacramento della penitenza </b></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Per questo vogliamo rinnovare il modo di celebrare il sacramento della
penitenza, rimettendo al centro la misericordia di Dio (Dio non si stanca mai di
perdonarci, ricorda sempre Papa Francesco) e il cammino di conversione del
cuore (che non è solo “liberarsi la coscienza”). Questo sacramento ha visto tante
modalità celebrative nella storia della Chiesa e crediamo sia importante non
fissarsi soltanto sulla “confessione auricolare” che abbiamo ereditato, dove al
centro sembra esserci il colloquio con il prete.
Mercoledì 20 a S. Giovanni e domenica 24 a Novellara celebreremo
comunitariamente <b>il sacramento della penitenza</b>, accogliendo <b>la Parola</b> che ci
annuncia il “giorno della salvezza” e ci racconta la misericordia senza limiti di Dio
che “ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio unigenito, non per
condannare, ma per salvare” (cfr Gv 3). Poi ci riconosceremo <b>peccatori davanti a
lui</b> come il pubblicano che battendosi il petto diceva: “abbi pietà di me
peccatore”. Ci metteremo in cammino, come popolo per ricevere la <b>assoluzione
personale</b> del peccato e rinnovare la grazia del Battesimo che ci ha purificati.
Infine pregheremo perché la grazia del sacramento <b>porti frutto nelle nostre vite</b>
e nella nostra comunità e il mondo renda gloria a Dio vedendo le nostre opere.
Qualcuno guarderà con sospetto questa diversa modalità celebrativa.
Comprendo un po’ di smarrimento di fronte alle novità. Sarà possibile nei
prossimi giorni celebrare il sacramento nel modo tradizionale grazie alla
disponibilità dei sacerdoti. L’importante è che tutti apriamo il cuore alla
conversione, accogliendo la grazia di questo tempo.<br />
<i> Don Giordano</i></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.novellara.net/wp-content/uploads/2017/12/Bollettino-n.-46.pdf">http://www.novellara.net/wp-content/uploads/2017/12/Bollettino-n.-46.pdf</a></span></span></b></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-455507723805147862017-12-12T21:30:00.001+01:002017-12-12T21:30:08.415+01:00"Oggi non solo l'Urbe e l'Italia, ma il mondo intero è minacciato".<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">DISCORSO ATTUALISSIMO DELL'ULTIMO PONTEFICE CATTOLICO ALL'EX AZIONE CATTOLICA ORAMAI MODERNIZZATA DALL'AZIONE NEFASTA VATICANOSECONDISTA... </span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span><br /><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_wnyca-ydV360YAp3QWPEQXcbJQPcebTy0DKi1cziq-fDFsQcjwmMvWlfuAak9fHY9B5RODmlgpKF9-IXDAiNhPZg9MEjd28XrqVMaSqb5XqbqZuZEOujBHDc7qET334T_S3-Rh0eBeg/s1600/549011_10200826196367837_1795346614_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="564" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_wnyca-ydV360YAp3QWPEQXcbJQPcebTy0DKi1cziq-fDFsQcjwmMvWlfuAak9fHY9B5RODmlgpKF9-IXDAiNhPZg9MEjd28XrqVMaSqb5XqbqZuZEOujBHDc7qET334T_S3-Rh0eBeg/s1600/549011_10200826196367837_1795346614_n.jpg" /></a></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">«Nel contemplare questa magnifica adunanza di Uomini di Azione
Cattolica, la prima parola che viene alle Nostre labbra é di
ringraziamento a Dio per averCi fatto dono di un così grandioso e devoto
spettacolo; poi, di riconoscenza a voi, diletti figli, per averlo
voluto attuare dinanzi al Nostro sguardo esultante.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Noi
ben sappiamo quali minacciose nubi si addensano sul mondo, e solo il
Signore Gesù conosce la Nostra continua trepidazione per la sorte di una
umanità, di cui Egli, Supremo Pastore invisibile, volle che Noi fossimo
visibile padre e maestro</span>. <span style="font-style: italic;">Essa intanto procede per un cammino che ogni giorno si manifesta più arduo,</span>
mentre sembrerebbe che i mezzi portentosi della scienza dovessero, non
diciamo « cospargerlo di fiori », ma almeno diminuire, se non
addirittura estirpare, la congerie di triboli e di spine che lo
ingombrano.<br /><br />Di tanto in tanto però — a confermarCi in questa
trepida ansia — vuole Gesù nella sua bontà che le nubi si squarcino e
appaia trionfante un raggio di sole; segno che i nembi anche più oscuri
non distruggono la luce, ma soltanto ne nascondono il fulgore.<br /><br />Ed
ecco ora un pacifico esercito di uomini militanti nell'Azione Cattolica
Italiana; cristiani vivi e vivificatori; pane buono e insieme
preziosissimo fermento in mezzo alla massa degli altri uomini;
centocinquanta mila, la maggior parte padri di famiglia, che vivono il
loro battesimo e si adoperano a farlo vivere dagli altri. Né siete
tutti. Centinaia di migliaia di Uomini Cattolici, trattenuti da gravi
motivi, sono qui presenti con l'ardore del loro spirito, della loro
fede, del loro amore. Uomini maturi e di ogni condizione: dirigenti,
professionisti, impiegati, insegnanti, operai, lavoratori dei campi,
militari: tutti fratelli ìn Cristo, tutti uniti come in un solo palpito
di un unico cuore.<br /><br />Vorremmo che poteste ammirare anche voi la
stupenda visione che si offre in questo momento ai Nostri occhi;
brameremmo che sentiste nel profondo dell'animo con quanto amore Noi
vorremmo — se fosse possibile — scendere in mezzo a voi e abbracciarvi
tutti, come se foste uno solo.<br /><br />Diletti figli! Voi siete venuti a
Roma per festeggiare il trentennio della vostra Unione — la prima delle
Associazioni Nazionali di A. C. — Cinque anni or sono, gli Uomini che
convennero nell'Urbe erano settanta mila; oggi quel numero è raddoppiato
ed è qualche cosa di più che un simbolo del moltiplicato fervore della
vostra vita cristiana.</span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: small;">In quell'ormai lontano settembre del 1947
Noi benedicemmo il vostro Labaro e vi appuntammo una medaglia d'oro.
Vogliamo dirvi qui, al cospetto di Roma e dell'Italia, che voi avete ben
corrisposto alla Nostra aspettazione in questi anni di lotte acute per
la civiltà cristiana e italiana. Quella medaglia sta bene là, sul vostro
vessillo, perchè voi siete stati fra i principali artefici della
resistenza, che l'Italia, per sè e per il mondo, ha opposta alle forze
del materialismo e della tirannia.<br />Oggi a mezzodì un nuovo concento
di campane si è aggiunto allo squillo sonoro di tutti i sacri bronzi
dell'Urbe, che salutano Maria e invitano i fedeli ad onorarla. In
quell'ora voi avete inteso di fare a Noi, Vescovo di Roma, un dono
particolarmente gradito. Nel cuore di un popolatissimo quartiere della
Nostra diletta Città, per impulso dell'infaticabile vostro Assistente
Ecclesiastico Centrale, sui disegni di un giovane architetto membro
della Azione Cattolica, fra la meraviglia di quanti hanno potuto
osservare la complessità del progetto e la rapidità della esecuzione,
grazie alla bravura e alla tenacia delle maestranze, la vostra Unione ha
fatto sorgere, con tutti gli edifici e le opere annesse, una bella e
spaziosa chiesa, sede di parrocchia, intitolandola a S. Leone Magno.<br /><br />Noi
stimiamo di non far torto a nessuno dicendo che di questo Pontefice,
grandissimo fra i grandi, pochi conoscono la intrepida attività per il
bene civile e sociale di Roma e d'Italia, per conservare la purezza
della fede e per riordinare e rafforzare l'organizzazione ecclesiastica;
forse non molti ricordano che una gran parte della sua operosità fu
spesa nella lotta contro l'eresia monofisita, la quale negava in Cristo
due nature, la umana e la divina, realmente distinte, senza fusione nè
mescolanza.<br /><br />Ma tutti sanno che, mentre Attila, re degli Unni,
scendeva vittorioso in Italia, devastando la Venezia e la Liguria, e si
apprestava a marciare su Roma, Leone Papa rincorò Imperatore, Senato e
popolo, tutti in preda al terrore; poi partì inerme e andò incontro
all'invasore sul Mincio. E Attila lo ricevette degnamente e tanto si
rallegrò della presenza del <span style="font-style: italic;">summus sacerdos</span>,
che rinunziò ad ogni azione di guerra e si ritirò oltre il Danubio.
Questo memorabile fatto avvenne nell'autunno dell'anno 452, onde Noi
siamo lieti di commemorarne qui solennemente con voi la decimoquinta
ricorrenza centenaria. Diletti figli, Uomini di Azione Cattolica! Quando
abbiamo appreso che il nuovo tempio doveva essere dedicato a S. Leone
I, salvatore di Roma e dell'Italia dall'impeto dei barbari, Ci è venuto
il pensiero che forse voi volevate riferirvi alle condizioni odierne.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Oggi non solo l'Urbe e l'Italia, ma il mondo intero è minacciato.<br />Oh,
non chiedeteCi qual è il « nemico », nè quali vesti indossi. Esso si
trova dappertutto e in mezzo a tutti; sa essere violento e subdolo. In
questi ultimi secoli ha tentato di operare la disgregazione
intellettuale, morale, sociale dell'unità nell'organismo misterioso di
Cristo. Ha voluto la natura senza la grazia; la ragione senza la fede;
la libertà senza l'autorità; talvolta l'autorità senza la libertà. È un «
nemico » divenuto sempre più concreto, con una spregiudicatezza che
lascia ancora attoniti: Cristo sì, Chiesa no. Poi: Dio sì, Cristo no.
Finalmente il grido empio : Dio è morto; anzi : Dio non è mai stato. Ed
ecco il tentativo di edificare la struttura del mondo sopra fondamenti
che Noi non esitiamo ad additare come principali responsabili della
minaccia che incombe sulla umanità: un'economia senza Dio, un diritto
senza Dio, una politica senza Dio. Il « nemico » si è adoperato e si
adopera perchè Cristo sia un estraneo nelle Università, nella scuola,
nella famiglia, nell'amministrazione della giustizia, nell'attività
legislativa, nel consesso delle nazioni, là ove si determina la pace o
la guerra.<br />Esso sta corrompendo il mondo con una stampa e con
spettacoli, che uccidono il pudore nei giovani e nelle fanciulle e
distruggono l'amore fra gli sposi; inculca un nazionalismo che conduce
alla guerra.<br /><br />Voi vedete, diletti figli, che non è Attila a
premere alle porte di Roma; voi comprendete che sarebbe vano, oggi,
chiedere al Papa di muoversi e andargli incontro per fermarlo e
impedirgli di seminare la rovina e la morte. Il Papa deve, al suo posto,
incessantemente vigilare e pregare e prodigarsi, affinché il lupo non
finisca col penetrare nell'ovile per rapire e disperdere il gregge (cfr.
<span style="font-style: italic;">Io</span>. 10, 12);</span> anche
coloro, che col Papa dividono la responsabilità del governo della
Chiesa, fanno tutto il possibile per rispondere all'attesa di milioni di
uomini, i quali — come esponemmo nello scorso febbraio — invocano un
cambiamento di rotta e guardano alla Chiesa come a valida ed unica
timoniera.<br /><span style="font-weight: bold;">Ma questo oggi non basta:
tutti i fedeli di buona volontà debbono scuotersi e sentire la loro
parte di responsabilità nell'esito di questa impresa di salvezza.</span><br /><br />Diletti
figli, Uomini di Azione Cattolica! L'umanità odierna disorientata,
smarrita, sfiduciata, ha bisogno di luce, di orientamento, di fiducia.
Volete voi con la vostra collaborazione — sotto la guida della sacra
Gerarchia — essere gli araldi di questa speranza e i messaggeri di
questa luce? <span style="font-weight: bold;">Volete essere portatori di
sicurezza e di pace? Volete essere il grande, il trionfante raggio di
sole che invita a destarsi dal torpore e a fortemente operare? Volete
divenire — se così a Dio piacerà — animatori di questa moltitudine
umana, in attesa di avanguardie che la precedano?<br /><br />Allora è necessario che la vostra azione sia anzitutto <span style="font-style: italic;">cosciente</span>.</span><br />L'uomo
di Azione Cattolica non può ignorare ciò che la Chiesa fa e intende di
fare. Egli sa che la Chiesa vuole la pace; che vuole una più giusta
distribuzione della ricchezza; che vuole sollevare le sorti degli umili e
degl'indigenti; sa che Cristo, Dio fatto uomo, è il centro della storia
umana; che tutte le cose sono state fatte in Lui e per Lui. Egli sa che
la Chiesa, quando auspica un mondo diverso e migliore, pensa ad una
società avente per base e fondamento Gesù Cristo con la sua dottrina, i
suoi esempi, la sua redenzione.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">In secondo luogo bisogna che la vostra azione sia <span style="font-style: italic;">illuminatrice</span>.<br />Nelle
vostre fabbriche, nei vostri uffici, per le strade, nei luoghi ove
prendete il sano svago o il necessario riposo, vi capiterà d'imbattervi
in uomini « che hanno occhi per vedere e non vedono » (<span style="font-style: italic;">Ezech</span>. 12, 2).</span>
Oggi. per esempio, s'incontra povera gente persuasa che la Chiesa, che
il Papa, vogliono lo sfrutta mento del popolo, vogliono la miseria,
vogliono — parrebbe inimmaginabile — la guerra! Gli autori e i
propagatori di queste orrende calunnie riusciranno a sfuggire alla
giustizia degli uomini, ma non potranno sottrarsi al giudizio di Dio. «
Verrà un giorno... »! Signore, perdona loro! Intanto però <span style="font-weight: bold;">è necessario di cogliere ogni occasione per aprire gli occhi a quei ciechi, spesso piuttosto vittime d'inganno che colpevoli.<br /><br />Ancora : occorre che la vostra azione sia <span style="font-style: italic;">vivificatrice</span>.</span><br />L'Azione
Cattolica non sarà veramente tale, se non agirà sulle anime. Le grandi
adunanze, i magnifici cortei, le pubbliche manifestazioni, sono
certamente utili. Ma guai a confondere gli strumenti col fine per il
quale debbono essere adoperati! <span style="font-weight: bold;">Se la
vostra azione non portasse la vita dello spirito dove è la morte; se non
cercasse di sanare quella stessa vita dove è malata; se non la
fortificasse dove è debole; sarebbe vana.</span> Sappiamo che la vostra
Presidenza Generale ha approntato un programma di lavoro « capillare »,
per rendere efficiente la presenza dei cattolici militanti in ogni luogo
e con tutte le persone, in mezzo a cui vivono. Di quella « base
missionaria », come si è voluto chiamarla, siate dunque voi i principali
componenti e propulsori.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">La vostra azione sia inoltre <span style="font-style: italic;">unificatrice</span>.</span><br />Siate
uniti fra i membri di una stessa Associazione; uniti fra le diverse
Associazioni; uniti con gli altri « rami » dell'Azione Cattolica. Ma <span style="font-weight: bold;">siate
uniti e fatevi promotori di unione anche con le altre forze cattoliche,
che combattono le vostre stesse incruente battaglie e son protese a
vincere la vostra stessa lotta.</span> — Diletti figli! Volete essere
forti? Volete essere, con l'aiuto di Dio, invincibili? Siate pronti a
sacrificare al bene supremo dell'unione, non diciamo i capricci — è
chiaro —, ma anche qualche idea o programma, che potesse sembrarvi
geniale. L'unione, tuttavia, non è unicità; questa distruggerebbe la
varietà delle forze; varietà che non ha soltanto un valore estetico, ma
arreca altresì vantaggi strategici e tattici di primissimo ordine.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">La vostra azione sia finalmente <span style="font-style: italic;">obbediente</span>.</span><br />Nessuno
più di Noi desidera che il laicato esca da un certo stato di minorità,
oggi più che mai immeritato nel campo dell'apostolato. Ma, d'altra
parte, <span style="font-weight: bold;">è evidente la necessità di una
obbedienza pronta e filiale, ogniqualvolta la Chiesa parla per istruire
le menti dei fedeli e per dirigerne l'attività.</span> Essa si guarda
bene dall'invadere la competenza dell'Autorità civile. Ma quando si
tratta di questioni che toccano la religione o la morale, è dovere di
tutti i cristiani, e specialmente dei militanti di Azione Cattolica, di
adempire le sue disposizioni, di comprendere e seguire i suoi
insegnamenti. Vorremmo anzi aggiungere che anche nel seno dell'Azione
Cattolica è necessario di osservare una stretta disciplina fra i vari
gradi delle Associazioni. Quando infatti si ha di fronte un esercito di
ferrea organizzazione, a quale pericolo si esporrebbe una milizia
scompaginata, nella quale ognuno si credesse autorizzato a giudicare e
ad agire di proprio arbitrio?<br /><br />Ed ora, prima di conchiudere queste
Nostre parole, vorremmo affidarvi una « consegna ». Voi certamente
ricordate che nello scorso mese di febbraio abbiamo rivolto ai fedeli di
Roma una calda esortazione, affinchè il volto anche esterno dell'Urbe
appaia fulgido di santità e di bellezza. Dobbiamo dire che clero e
popolo sono fervidi all'opera, acciocchè non rimangano vane le Nostre
speranze, non sia frustrata la Nostra fiducia. Ma Noi abbiamo al tempo
stesso espresso l'augurio che il potente risveglio, a cui abbiamo
esortato Roma, sia « presto imitato dalle vicine e lontane diocesi,
affinchè ai Nostri occhi sia concesso di veder tornare a Cristo non
soltanto le città, ma le nazioni, i continenti, l'umanità intera ». Per
questo, che potremmo chiamare « secondo tempo », Noi contiamo sugli
Uomini di Azione Cattolica, su tutta l'Azione Cattolica.<br />Allora, <span style="font-weight: bold;">mentre
gli empi continuano a diffondere i germi dell'odio, mentre gridano
ancora : « Non vogliamo che Gesù regni sopra di noi »: « <span style="font-style: italic;">nolumus hunc regnare super nos</span> » (<span style="font-style: italic;">Luc</span>.
19, 15), un altro canto si leverà, canto di amore e di liberazione,
spirante fermezza e coraggio. Esso si leverà nei campi e nelle officine,
nelle case e nelle strade, nei parlamenti e nei tribunali, nelle
famiglie e nella scuola.</span><br /><br />Diletti figli, Uomini di Azione
Cattolica! Fra qualche istante Noi impartiremo con tutta l'effusione del
Nostro cuore paterno l'Apostolica Benedizione a voi, ai vostri cari,
alle vostre opere, alle vostre Associazioni. Poi riprenderete il vostro
cammino, tornerete alle vostre dimore, ritroverete il vostro lavoro.<br /><span style="font-weight: bold;">Portate dappertutto la vostra azione illuminatrice e vivificatrice.<br />E sia il vostro canto un canto di certezza e di vittoria.<br /><span style="font-style: italic;">Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!</span>» (1).<br /><br />Note:</span><br />Papa Pio XII, <span style="font-style: italic;">Discorso agli uomini di azione cattolica nel XXX° della loro unione:</span> <a class="link-external" href="https://w2.vatican.va/content/pius-xii/it/speeches/1952/documents/hf_p" rel="nofollow" target="_blank">w2.vatican.va/…/hf_p</a> xii_spe_19521012_uomini-azione-cattolica.html.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-10862597458243462812017-12-07T21:54:00.000+01:002017-12-07T21:54:04.365+01:00 "A questo punto non credo sussistano dubbi sul fatto che Bergoglio sia eretico formale"...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3lkVPVIVv14IeMIjJFHrDI4O9Qn7bZ8f5KqtmyE-nd0StTPc1KUFv7uKhXgOTLOdZBY_FwnlHpvRSFohbH-K1rOW-JONRaR1uO0CMi3HRzMh0HSEYaiePxZMpJFGQ9T63VsjZwYfH9Z4/s1600/stanlio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="495" data-original-width="640" height="494" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3lkVPVIVv14IeMIjJFHrDI4O9Qn7bZ8f5KqtmyE-nd0StTPc1KUFv7uKhXgOTLOdZBY_FwnlHpvRSFohbH-K1rOW-JONRaR1uO0CMi3HRzMh0HSEYaiePxZMpJFGQ9T63VsjZwYfH9Z4/s640/stanlio.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Rispondo volentieri all'appello di fra' Cristoforo (<a href="https://anonimidellacroceblog.wordpress.com/2017/12/06/bergoglio-cambiera-il-padre-nostro-ovviamente-con-la-traduzione-sbagliata-di-fra-cristoforo/" style="color: #009eb8; display: inline; outline: medium none currentcolor; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease 0s;">qui</a>), e mi permetto due commenti. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><h3 style="font-weight: bolder; margin: 0.83em 0px; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />I. La Preghiera del Signore</span></span></h3>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Il primo commento riguarda l'intenzione - sinora paventata, ma che
presumibilmente troverà realizzazione a breve - di modificare le parole
della Preghiera del Signore (il Padre Nostro) in italiano. Non entro nel
merito della validità della traduzione, perché ritengo che il testo
attuale sia conforme alla versione della Vulgata, e che questa sia
coperta dal carisma dell'inerranza, così come definito dai Sacri Canoni.
Rimando al commento di San Tommaso, <i>Expositio in orationem dominicam</i>, art. VI. Non c'è nessuna necessità di modificare <i>adesso</i> il
Padre Nostro, quando peraltro il livello di istruzione religiosa dei
fedeli è ai mini termini: sarebbe come occuparsi dei fiori ai balconi o
del colore della tappezzeria delle poltrone in un edificio distrutto da
un terremoto. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Ciò che considero cosa gravissima è la smania di novità che anima - sin
dal Vaticano II - questa presunta ricerca di maggior fedeltà nei testi
liturgici e della preghiera, che insinua un'idea di provvisorietà
inquietante. Pare che la Chiesa abbia insegnato per secoli una preghiera
che solo ora, grazie alle ben note competenze di fine esegeta e di
altissimo filologo di Bergoglio, è restituita alla sua genuina
traduzione. Abbiamo pregato male per secoli, abbiamo ingannato il popolo
con una traduzione che falsificherebbe le parole di Cristo, abbiamo
insegnato ai nostri figli a credere che il Signore ci tenta, e che la
Chiesa ha sbagliato. E se ha sbagliato sul Padre Nostro, probabilmente
si troveranno altre mille occasioni per rettificare presunti errori di
traduzione. Era lo stesso alibi col quale ci è stata gabellata la
riforma liturgica, che in materia di traduzioni postconciliari <i>ad usum modernistarum </i>ha raggiunto i risultati ben noti.</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="more"></a></span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
Verrebbe da dire che, proprio per evitare la mutevolezza di significato
dei termini che inevitabilmente colpisce ogni lingua viva, la Chiesa ha
voluto preservare la purezza della propria dottrina e della propria
preghiera ufficiale cristallizzandola nelle immutabili parole del
latino, lingua morta per il mondo, e resa sacra dal Cristianesimo. E
infatti il Concilio, quel latino, l'ha abolito nei fatti, preferendogli
la lingua dei carrettieri.<a name='more'></a></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Avverto in questa volontà di cambiamento, che come ho detto imperversa
dal Vaticano II, una mancanza di amore per la Chiesa, per la sua storia,
per la divina assistenza promessale da Cristo nelle cose inerenti la
Fede e la Morale. Una mancanza di rispetto, in fondo. E
quell'insensibilità cialtrona tipica degli eretici, che va sempre a
braccetto con la petulanza ignorante e l'orgoglio luciferino.
Tentazioni, queste, da cui non è esente chi si impanca a riformatore,
disprezzando chi l'ha preceduto superandolo non solo in erudizione e in
pietà, ma anche in santità ed umiltà. <i>Adesso arrivo io che so tutto e vi dico come si traduce questo passo del Vangelo. </i>Che presunzione.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
In ogni caso, vista la scarsissima autorevolezza del personaggio, e
l'assoluto fallimento di qualsiasi innovazione abbia avuto origine dal
Vaticano II, questa iniziativa fallirà miseramente e non verrà seguita
da nessuno. I buoni Cattolici continueranno a pregare con le parole
tramandate dalla veneranda Tradizione, mentre i progressisti sono
talmente pochi ormai da non rappresentare una minaccia alla
sopravvivenza dell'antica formula del Padre Nostro. Quanto agli eretici
ed ai pagani, non inizieranno certo a pregare adesso.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><h3 style="font-weight: bolder; margin: 0.83em 0px; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
II. La pubblicazione negli Acta</span></span></h3>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Gli <i>Acta Apostolicae Sedis</i> sono il bollettino ufficiale della
Santa Sede, nel quale vengono riportati tutti i documenti di una qualche
rilevanza per la Chiesa. Tra questi, compaiono anche gli <i>Acta Francisci PP</i>,
nel cui novero è stata inserita la lettera con cui il Sedicente ha dato
ufficiale ratifica all'interpretazione di alcuni passi dell'Esortazione
Apostolica <i>Amoris Laetitia</i>. Ma se non sbaglio, anche tutti i documenti conciliari e le encicliche dei Romani Pontefici fanno parte degli <i>Acta</i>,
coi loro errori ed i loro equivoci (anche di Giovanni Paolo II e
Benedetto XVI). Ciò non ha comportato la scomunica di nessuno, almeno
per ora. Anche se la gravità di non poche proposizioni è sotto gli occhi
di tutti e confligge palesemente con pronunciamenti <i>ex cathedra</i> che hanno trovato posto nei medesimi <i>Acta Apostolicae Sedis</i>. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Il cosiddetto "magistero" di Bergoglio ha trovato, grazie ad un <i>escamotage</i> da legulei, un facile sistema per rispondere ai <i>Dubia</i> senza
farlo direttamente, e chiudendo la bocca a chi si ostina ad utilizzare i
mezzi ordinari previsti dalle norme canoniche in una situazione che di
ordinario non ha nulla. Si combatte con le cerbottane contro un
avversario che usa le bombe atomiche. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Lo scrivevo ieri in risposta a Danilo Quinto (<a href="https://opportuneimportune.blogspot.it/2017/12/apriamo-un-dibattito-in-risposta-danilo.html" style="color: #009eb8; display: inline; outline: medium none currentcolor; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease 0s;">qui</a>): </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Lo dice anche Socci: Cos'altro deve fare questo signore per farci
capire che vuole distruggere il Cattolicesimo? Poiché in fondo la
questione è solo questa: ci troviamo dinanzi ad un personaggio che
demolisce sistematicamente la Chiesa di Cristo, in virtù del proprio
potere di capo della Chiesa stessa. Che lo faccia a norma del Codice di
Diritto Canonico; che le sue esternazioni siano parte del Magistero; che
pronunci eresie come dottore privato o maestro universale; che sia Papa
legittimo o impostore sono aspetti inerenti la sua personale posizione
dinanzi a Dio e alla Chiesa. Ma nei fatti la gravità di ciò che
Bergoglio compie è sotto gli occhi di tutti, tanto di chi lo avversa
quanto di chi lo sostiene.<br />A me non interessa se chi offende Dio e
danna le anime lo faccia a titolo personale o no: perché è l'offesa a
Dio e la dannazione delle anime che sono gravi in sé. L'eventuale
illegittimità degli atti sarà nel caso un'aggravante, che nulla toglie
ai delitti che egli compie.</i></span></span></blockquote>
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
E ribadisco: non mi interessa se l'interpretazione di <i>Amoris Laetitia</i> è stata divulgata privatamente, in modo informale o sugli <i>Acta</i>.
Quel che mi interessa è che, dinanzi a Dio, se anche una sola anima si
perdesse a causa dello scandalo arrecato da questa interpretazione
lassista ed eretica, ne dovrebbe rispondere Bergoglio, la setta che lo
affianca e i sacerdoti che, in confessione, gli obbediscono assolvendo i
concubinari ed ammettendoli ai Sacramenti, nella certezza del
sacrilegio della Santissima Eucaristia, della Confessione e del
Matrimonio. E tanto per esser chiari: la stessa responsabilità morale
grava su chi, per compiacere il mondo, ha adulterato o anche solo
indebolito la cristallina trasparenza della Dottrina e della Morale
cattolica con documenti erronei od equivoci, ad iniziare proprio dai
documenti conciliari, quale che sia la loro portata magisteriale. E non
credo che nemmeno il pantheon di Assisi, il bacio del Corano o il segno
di Shiva in fronte al Vicario di Cristo siano esenti dallo scandalo per
le anime e, di conseguenza, dalle responsabilità morali che ne
conseguono.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Se un medico mio amico mi consiglia una medicina per curare una
malattia, io mi fido di lui e seguo i suoi consigli. Così, se il medico
mi ha consigliato un veleno, poco importa se ha scritto la ricetta su
carta intestata o se me l'ha detto mentre eravamo seduti a prendere un
caffè: il veleno mi ha certamente fatto male, e forse mi ha ucciso, ed
io l'ho assunto perché mi sono fidato di lui. Quale giudizio daremo di
quel medico? Quale scandalo ne deriva a tutti gli altri medici che
operano per salvare il paziente, e che si vedono screditati da un
ciarlatano o da una persona malvagia? </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Chiediamoci la stessa cosa in questo caso. Il fedele cattolico guarda al
Papa come al Vicario di Cristo, a colui che - solo al mondo - ha il
potere garantitogli da Dio di custodire il Deposito della Fede ed
indicare infallibilmente la via della salvezza eterna. Se il fedele, con
fiducia ben maggiore di quella che il paziente ripone nel medico, si
affida alla parola del Papa e questi lo inganna, adultera la Fede,
stravolge la Morale, demolisce la Liturgia e causa la dannazione delle
anime che gli sono state affidate dal Divino Pastore, quale condanna
tremenda, quale terribile giudizio si dovrà avere del traditore di chi
si fida? E quanto maggiore sarà la colpa, dal momento che uccide
l'anima, e non il corpo? Poco importa che le parole di colui al quale si
guarda come Padre comune dei credenti siano suggellate da un timbro o
dalla pubblicazione sul bollettino ufficiale della Santa Sede.</span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
D'altra parte, sapere che un Papa pronuncia eresie materiali - e forse
formali - senza che queste facciano parte del Magistero infallibile
serve solamente a confortarci del fatto che il Signore non permette al
Suo Vicario di insegnare degli errori <i>ex cathedra</i>, cosa peraltro
nota e della quale non possiamo minimamente dubitare, essendo una verità
certissima garantita da Dio stesso. Ma nulla toglie alla gravità
inaudita di avere un eretico assiso sul Soglio di Pietro che comunque
procura un danno incalcolabile all'onore di Dio, alla santità della
Chiesa ed alla salvezza delle anime. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il fatto è che, per affrontare il problema Bergoglio, si dovrebbe
aver l'onestà di riconoscere che la cancrena della setta conciliare è
solo l'ultimo stadio di una piaga purulenta, di un morbo contratto dal
turpe commercio della Gerarchia con il mondo, la carne e il diavolo. Il
modernismo è l'HIV della fede: si contrae per contatto e l'unico modo
per evitarlo è astenersi da qualsiasi rapporto con chi ne è infetto.
Chiamare in causa il solo Bergoglio, dimenticando chi l'ha preceduto
distruggendo la Chiesa non meno di quanto egli stia facendo oggi, è come
pensare che il preservativo sia un rimedio efficace per non esser
contagiati dal virus: potrà forse funzionare una volta, ma non risolve
il problema, né per chi è malato, né per chi è sano. Anzi, lo stesso
ricorso a questo palliativo è moralmente grave di per sé.</b></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Mettiamo pure sotto processo Bergoglio. Dichiariamolo eretico.
Deponiamolo. Ma assieme a lui dichiariamo eretici anche i difensori
della laicità dello Stato, i paladini dell'ecumenismo irenista, i
distruttori della Messa cattolica, i devastatori delle Vocazioni
secolari e regolari, i vandali della Spiritualità e dell'Ascesi, i
lanzichenecchi della Chiesa. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">
A questo punto non credo sussistano dubbi sul fatto che Bergoglio sia
eretico formale, e che come tale si debba prendere atto che non è più
degno di ricoprire il ruolo di Capo della Chiesa, semmai ha voluto
esserlo e semmai lo è stato. Rimane solo da comprendere chi, in seno
alla Gerarchia, è autorizzato a farlo. Il Decano del Sacro Collegio? Il
Cardinale più anziano dopo di lui, se questi non accetta? Lascio ai
canonisti ampia materia di discussione. L'importante, però, è che si
aprano gli occhi dei fedeli e del Clero, e che si ponga quantomeno la
questione.<br /><br />
Mi chiedo, per concludere, se la pubblicazione dei deliri del Satrapo di Santa Marta sugli <i>Acta</i>
non sia un'abile manovra di chi, membro della stessa setta, voglia
togliersi dai piedi un personaggio rivelatosi scomodo e indocile ad ogni
possibilità di manovra. In tal caso, la responsabilità della
deposizione di Bergoglio cadrebbe sui Cardinali e sui Vescovi fedeli
alla Tradizione, ma non è detto che a beneficiarne - eleggendo un Papa
più malleabile - non siano i suoi avversari all'interno della
neo-chiesa. <i>Et erunt novissima hominis illius pejora prioribus.</i></span></span><span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-size: small;">
<i><br /></i></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><div class="article-footer" style="clear: both; font-family: "Helvetica Neue Light", HelveticaNeue-Light, "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-size: small;">
</span><div class="publish-info" style="color: grey; margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 5px 0px;">
<span style="font-size: small;">
Postato da <a class="url fn" href="https://www.blogger.com/profile/09530528650859235899" itemprop="author" rel="author" style="color: #009eb8; outline: medium none currentcolor; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease 0s;">Cesare Baronio</a></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><div class="publish-info" style="color: grey; margin: 0px; outline: medium none currentcolor; padding: 5px 0px;">
<span style="font-size: small;"><a href="http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/12/la-mia-risposta-fra-cristoforo-sulla.html">http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/12/la-mia-risposta-fra-cristoforo-sulla.html</a></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-22437326431647326862017-11-21T22:17:00.000+01:002023-10-22T21:47:01.877+02:00<div style="text-align: justify;">
<a href="http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/11/editto-di-sua-eccellenza-revma-mons.html"><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">EDITTO di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena, Abate di Nonantola </span></span></b></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBIm4pOhflkRXnGNQ4hFBAaVEKb4p1WQ2VEAVabUsH76hjqm6flEIt3z7CaJYnDVU8Q7whnUY4hYL_mV_SxCW5zpK5LOXvxmhGA2vle-rxBoe81bC6G2OVoLPqxyC2uIOK1WBVWMvWkSs/s1600/EDITTO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1014" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBIm4pOhflkRXnGNQ4hFBAaVEKb4p1WQ2VEAVabUsH76hjqm6flEIt3z7CaJYnDVU8Q7whnUY4hYL_mV_SxCW5zpK5LOXvxmhGA2vle-rxBoe81bC6G2OVoLPqxyC2uIOK1WBVWMvWkSs/s640/EDITTO.jpg" width="404" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-15432360190273808872017-11-02T21:25:00.001+01:002023-10-22T21:47:01.735+02:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS4Gght8UvJuVKUKwCIdW26rvaQ1nn0UbZsUD8ItPefIMajpATVj8rgkMbijhO-IyFd3vXNZ9NZnIlBquOiAzXNftl0G8Vo2ODAbz9t7zhC0_s_5e9IF-Tr3_dMAaj8-RoVSbh-tOu-Q8/s1600/image1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="864" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS4Gght8UvJuVKUKwCIdW26rvaQ1nn0UbZsUD8ItPefIMajpATVj8rgkMbijhO-IyFd3vXNZ9NZnIlBquOiAzXNftl0G8Vo2ODAbz9t7zhC0_s_5e9IF-Tr3_dMAaj8-RoVSbh-tOu-Q8/s640/image1.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
----------- </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b> Dichiarazione dei satanassi Vaticanosecondisti sulla commemorazione dell'eretico Lutero</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b> </b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">«Oggi, 31 ottobre 2017, ultimo giorno dell’anno della Commemorazione
comune della Riforma, siamo molto grati per i doni spirituali e
teologici ricevuti tramite la Riforma», si legge nel testo diramato
dalla Sala Stampa della Santa Sede. «Si è trattato di una commemorazione
condivisa non solo tra noi ma anche con i nostri partner ecumenici a
livello mondiale. Allo stesso tempo, abbiamo chiesto perdono per le
nostre colpe e per il modo in cui i cristiani hanno ferito il Corpo del
Signore e si sono offesi reciprocamente nei cinquecento anni dall’inizio
della Riforma ad oggi. Noi, luterani e cattolici, siamo profondamente
riconoscenti per il cammino ecumenico che abbiamo intrapreso insieme
negli ultimi cinquant’anni. Questo pellegrinaggio, sostenuto dalla
nostra comune preghiera, dal culto divino e dal dialogo ecumenico, ha
condotto al superamento dei pregiudizi, all’intensificazione della
comprensione reciproca e al conseguimento di accordi teologici decisivi.
Alla luce di così tante benedizioni lungo il nostro percorso,
solleviamo i nostri cuori nella lode del Dio uno e trino per la grazia
ricevuta». </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Questa e' la fine che fece il "PORCO SASSONE LUTERO"</span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Testimonianza del servo personale del "PORCO SASSONE LUTERO", Ambrogio Kuntzell. Egli, confuso
nell’animo per la fine orribile del suo padrone, confessò ciò che aveva
visto.Ecco la sua testimonianza:<br />- <span style="font-style: italic;">Martin
Lutero, la sera prima della sua morte, si lasciò vincere dalla sua
abituale intemperanza e con tale eccesso che noi fummo obbligati a
portarlo via del tutto ubriaco e coricarlo nel suo letto. Poi, ci
ritirammo nella nostra camera, senza presagire nulla di spiacevole.
All’indomani, noi ritornammo presso il nostro padrone per aiutarlo a
vestirsi come d’uso. Allora – oh, quale dolore! - noi vedemmo il nostro
padrone Martino appeso al letto e strangolato miseramente. Aveva la
bocca contorta, la parte destra del volto nera, il collo rosso e
deforme… ”Costoro (prìncipi suoi convitati) colpiti dal terrore come
noi, ci impegnarono subito, con mille promesse, e coi più solenni
giuramenti, ad osservare il massimo silenzio in quanto nulla fosse fatto
trapelare. Ci ordinarono di staccare il cadavere da quel capestro e di
metterlo sul letto e di divulgare in seguito al popolo, come il “
maestro Lutero” aveva improvvisamente lasciato questa vita</span>.-
Questo fu il racconto del suo servo Kuntzell (o Kudtfeld) pubblicato ad
Aversa nel 1606, dallo storico Henricus Sèdulius (1549-1621)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Queste sono alcune delle bestemmie di Lutero su Nostro Signore e la Religione Cattolica Apostolica Romana</span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><span style="color: #6f0708;"> </span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="color: #6f0708;">Su Dio e su Gesù Cristo</span>
</b><br />
</span></span></span></span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Secondo i <b> <i>
<a href="https://www.blogger.com/null" style="text-decoration: none;">Discorsi a tavola</a></i></b> (<i>Tischreden</i>), le
note dei suoi ammiratori pubblicate in forma di libro,
Lutero disse di Nostro Signore Gesù Cristo:</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«<b>Cristo commise
adulterio</b> prima di tutto con la donna che incontrò
al pozzo di Giacobbe, di cui San Giovanni scrisse: "In
quel momento giunsero i suoi discepoli e si
meravigliarono che stesse a discorrere con una donna.
Nessuno tuttavia gli disse: "Che desideri", o "Perché
parli con lei"? Dopo di lei fu la volta di Maria
Maddalena, e poi venne la donna colta in flagrante
adulterio che Cristo congedò così gentilmente. Quindi,
<b>anche Cristo</b>,<b> pur essendo così retto</b>,<b>
si è reso colpevole di fornicazione</b> prima di morire»</i><sup>
<a href="http://www.crisinellachiesa.it/articoli/eresie/le_bestemmie_di_lutero/le_bestemmie_di_lutero.htm#2">2</a></sup>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«Non pensate che <b>
Cristo ubriaco</b>, perché aveva bevuto troppo
all'Ultima Cena, abbia sconcertato i Suoi discepoli col
suo parlare a vanvera»?</i>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«Deus est stultissimus»</i>
(«<b>Dio è molto stupido</b>»)<sup> </sup>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«Certamente Dio è
grande e onnipotente, buono e misericordioso, e tutto
ciò che si può immaginare in questo senso, <b>ma è anche
stupido</b>»</i>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«<b>Dio si è sempre
comportato come un pazzo</b>»</i></span></span><sup> </sup></span></div>
</li>
</ul>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify; text-indent: 4px;">
<span style="color: #6a0d09; font-family: Verdana; font-size: x-small;">
</span><span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #6a0d09; font-size: small;"><b>Sulla Messa</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«<b>Quando la Messa
sarà scalzata</b>, <b>avremo scalzato il papato</b>!
Perché è sulla Messa, come su di una roccia, che poggia
completamente il papato, con i suoi conventi, le sue
Diocesi, le sue Università, i suoi altari, i suoi
ministri e le sue dottrine </i>[...]. <i>Tutto ciò cadrà
in rovina quando sarà abbattuta questa <b>sacrilega e
abominevole Messa</b>»</i><sup> </sup>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Sull'Offertorio Lutero
scrisse: <i>«Poi segue quell'<b>abominazione che viene
chiamata </b>"<b>Offertorio</b>", nel quale tutto
esprime oblazione»</i>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Sul Canone della Messa:<i>
«Questo <b>Canone abominevole</b> è una raccolta di
lacune confuse</i> [...]<i>. Esso fà della Messa un
sacrificio; altri offertori vengono aggiunti. La Messa
non è un sacrificio o l'azione di chi sacrifica. Noi lo
consideriamo un sacramento o un testamento. Permetteteci
di chiamarlo una benedizione, l'eucaristia, la tavola
del Signore o il memoriale del Signore»</i>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Sulla tattica da usare per
introdurre la messa protestante: <i>«Per giungere
sicuramente e felicemente alla nostra mèta, dobbiamo
conservare alcune delle cerimonie della vecchia Messa,
così verrà accettata anche dall'indeciso che potrebbe
rimanere scandalizzato da cambiamenti troppo frettolosi»</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b> </b><span style="color: #6a0d09;"><b> Sul sacerdozio</b></span></span></span>
</div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«Che pazzia voler
monopolizzare il sacerdozio solo per pochi»!</i><sup> </sup>. Per Lutero, il sacerdozio
era condiviso da tutti i fedeli.</span></span></div>
</li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Sul suo comportamento: <i>
«Da mattina a sera non faccio altro che bere. Chiedetemi
perché bevo così tanto, perché parlo così loquacemente e
perché mangio così spesso. Lo faccio per imbrogliare il
diavolo che viene a tormentarmi</i> [...]<i>. É
mangiando, bevendo e ridendo in questo modo e talvolta
anche di più, e anche commettendo qualche peccato, che
sfido e disprezzo Satana tentando di sostituire i
pensieri che il diavolo mi suggerisce con altri
pensieri, come ad esempio pensando con avidità ad una
bella ragazza o ad una ubriacatura. Se non facessi così
diventerei oltre modo furioso»<sup> </sup></i><sup>
</sup>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«<b>Ho avuto fino a tre
mogli nello stesso tempo</b>»</i>. Due mesi dopo, egli
disse che ne aveva sposata una quarta, un'ex monaca<sup>
</sup>.</span></span></div>
</li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify; text-indent: 4px;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #6a0d09; font-size: small;">
</span><span style="font-size: small;">
<span style="color: #6f0708;"><b>Sulla Chiesa</b></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>«Se condanniamo i ladri
ad essere impiccati, gli scassinatori al patibolo e gli
eretici al fuoco, perché mai non dovremmo usare tutte le
nostre armi contro questi dottori di perdizione, questi
cardinali, questi papi e tutto il codazzo della Sodoma
romana affinché non possano più corrompere la Chiesa di
Dio? Per quale motivo non dovremmo lavare le nostre mani
nel loro sangue»</i><sup> </sup>. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span class="fs12">Nel suo </span><i><span class="fs12">Sermone per la crociata contro i Turchi </span></i><span class="fs12">del 1529 si legge:</span></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span class="fs12">"Penso che il Papa è un diavolo incarnato e mascherato perché è l'Anticristo".</span></b></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span class="fs12">Dalla sua opera </span><i><span class="fs12">Contro il Papato fondato dal diavolo del 1545</span></i><span class="fs12"> derivano le seguenti citazioni:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span class="fs12">"...
Essi [i Papi] si adornano con il nome di Cristo, di san Pietro e di
Chiesa, anche se sono pieni dei peggiori diavoli dell'inferno, pieni,
pieni, e così pieni che non possono né espellere né vomitare né
starnutire nessun diavolo. ... Ora vediamo che egli [il Papa] con i suoi
cardinali romani non è nient’altro che un ladro disperato, nemico di
Dio e dell'uomo, distruttore del cristianesimo e vivente dimora di
Satana... "</span></b></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span class="fs12">"Il diavolo, che ha fondato il papato, parla e agisce sempre attraverso il Papa e la Sede romana."</span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span class="fs12">"Vuoi
sapere che cosa è il Papa e da dove viene? È un abominio di idolatria,
prodotto da tutti i diavoli dalla fossa dell'inferno."</span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span class="fs12">"Colui
che è obbediente al Papa, è benedetto, ma lui, il Papa stesso, come
roccia, non deve essere sottomesso e obbedire a nessuno. Dal quel
momento tu hai il sacro diritto di considerare, alla luce di tutte le
decretali, che il Papa, e il suo papato, è uno spettro demoniaco, che
tira la sua origine da una comprensione sbagliata di Matteo 16; vale a
dire da bugie, e da bestemmia, come nato dal posteriore del diavolo. "</span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span class="fs12">"Nessuna
buona coscienza cristiana può credere che il Papa sia il capo della
Chiesa cristiana, né il vicario di Dio o di Cristo, ma è il capo della
chiesa maledetta dei peggiori banditi della terra, vicario del diavolo,
nemico di Dio, un avversario di Cristo e distruttore della Chiesa di
Cristo, maestro di menzogna, di blasfemia e di idolatria, brigante e
rapinatore della Chiesa e del signore laico, assassino di re e causa di
tutti i tipi di spargimento di sangue, una puttana sopra ogni puttana,
impegnata nella sua fornicazione, un anticristo, un uomo del peccato e
figlio della perdizione, un lupo mannaro vero e proprio. "</span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span class="fs12"> </span></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span class="fs12">"Ciò che viene dal Papa è il male assoluto sulla terra... Che Dio ci aiuti, Amen."</span></b></span></span></div>
<div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span class="fs12">(Citazioni raccolte dalle </span><i><span class="fs12">Opera Omnia</span></i><span class="fs12"> di Martino Lutero, edizione di Weimar)</span></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span class="fs12">Lutero</span></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span class="fs12"> “ </span><b><span class="fs12">La
Messa non è un sacrificio... chiamatela benedizione, Eucaristia, tavola
del Signore, cena del Signore, memoria del Signore, o come più vi
piace, purché non la sporchiate col nome di sacrificio o azione</span></b><span class="fs12"> “.</span></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> <br /><span class="fs12"> «</span><b><span class="fs12">Affermo che tutti gli omicidi, i furti, gli adulterii sono meno cattivi che questa abominevole Messa…</span></b><span class="fs12"> (Lutero.Sermone della 1° domenica d’Avvento)</span><br /><span class="fs12"> ...”</span><b><span class="fs12">la
loro Messa è sacrilega e abominevole. Io dichiaro che tutti i bordelli,
gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adulterii sono meno malvagi
di quella abominazione che è la messa papista </span></b><span class="fs12"> ( Trattato contra Henricum )</span></span></span></div>
</li>
</ul>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-10966721379062255002017-10-09T23:45:00.002+02:002017-10-09T23:45:19.960+02:00Affinchè tutto sia più chiaro.....<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="http://vaticanocattolico.com/fu-il-vaticano-ii-infallibile/#.WdvV_DBx3IU"><b>Fonte: VaticanoCattolico...</b></a> </span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="http://vaticanocattolico.com/fu-il-vaticano-ii-infallibile/">Fu il Vaticano II infallibile? Ove si credesse che Antipapa Paolo VI sia stato un vero Papa la risposta sarebbe sì</a></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div class="subtitle-chapter" style="padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
(Cap. 38 e 39 del libro <a href="http://www.vaticanocattolico.com/la-verita-accaduto-alla-chiesa-cattolica/"><i>La verità su ciò che è realmente accaduto alla Chiesa Cattolica dopo il Vaticano II</i></a>)
</span></span></div>
<div style="margin-top: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Redatto da</i></span></span>
</div>
<div style="padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Fra. Michele Dimond, O.S.B.<br />Fra. Pietro Dimond, O.S.B.</span></span></div>
<div style="padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_1_QkzPL0aCAGgQwQp2rNUmrLtXgTET5f00Vq5pK7oX8IEfYbwe777rImJb7Gqe0WXyqeRzOOnwasAkSj8Z6t1X3zoEcIiByceP107eLWjUwZnmRU2kq5qOAvy5UJgmIDlKuw5IsqOA/s1600/roma_-_una_sessione_del_concilio_vaticano_ii._-_-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="579" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_1_QkzPL0aCAGgQwQp2rNUmrLtXgTET5f00Vq5pK7oX8IEfYbwe777rImJb7Gqe0WXyqeRzOOnwasAkSj8Z6t1X3zoEcIiByceP107eLWjUwZnmRU2kq5qOAvy5UJgmIDlKuw5IsqOA/s640/roma_-_una_sessione_del_concilio_vaticano_ii._-_-.jpg" width="616" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, "Solennemente" alla fine di ciascun documento del Vaticano II: <b>"Ciascuna
ed ognuna delle cose avanzate in questo decreto ha vinto il consenso
dei padri. Noi, anche, mediante l'autorità Apostolica conferitaci dal
Cristo, Ci uniamo ai venerabili padri nell'approvare, decretare e
stabilire queste cose</b> nello Spirito Santo ed ordiniamo che ciò che è sino ad ora stato inattuato dal sinodo venga pubblicato per la gloria di Dio…<b> Io, Paolo, vescovo della Chiesa Cattolica." [1]</b></span></div>
<blockquote>
<span style="font-size: large;">
</span></blockquote>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le eresie del Vaticano II sono state
esposte in dettaglio. Si è anche mostrata la verità donde gli uomini
aventi implementato tale concilio acattolico <b>non furono dei veri Papi della Chiesa Cattolica, bensì degli Antipapi. </b>Nonostante
tutta l'evidenza alcuna gente rimane ancora non convinta. Essa sostiene
che furono sì presenti dei problemi dottrinali con il Vaticano II ma
che ciò non costituì alcun problema per Antipapa Paolo VI perocché egli
non promulgò infallibilmente alcuna delle eresie del Vaticano II. "Le
eresie del Vaticano II non importano", essa asserisce, "poiché il
Vaticano II non fu infallibile." Si mostra la realtà per la quale se
Antipapa Paolo VI fosse stato un vero Papa i documenti del Vaticano II
sarebbero stati promulgati infallibilmente. Ciò dimostra, nuovamente,
l'effettività per cui Antipapa Paolo VI, l'eretico avente promulgato gli
apostatici documenti del Vaticano II, avente tentato di cambiare i riti
di tutti i 7 Sacramenti, avente tentato di trasformare la Santa Messa
in un servizio Protestante, avente supervisionato lo smantellamento
sistematico mondiale del Cattolicesimo, avente tentato di rovinare il
sistema scolastico mondiale Cattolico ed avente iniziato la più grande
apostasia dal Cattolicesimo della storia, non fu e non sarebbe potuto
essere un vero Papa. Egli fu un Antipapa.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span id="more-2020"></span></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Esistono 3 condizioni da rispettare acciocché un Papa insegni infallibilmente. <b>Prima,
il Papa deve svolgere il suo dovere di pastore e di maestro di tutti i
Cristiani. Seconda, egli deve insegnare secondo la sua suprema autorità
Apostolica. Terza, egli deve spiegare una dottrina di Fede Cattolica o
morale, da essere creduta dalla Chiesa Universale. </b>Ove un Papa
adempiesse tali condizioni egli, tramite l'assistenza Divina promessagli
come successore di San Pietro, opererebbe infallibilmente, siccome
insegnato dalla seguente definizione del Concilio Vaticano I. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Papa Pio IX, Concilio Vaticano I, Sessione 4, Capitolo 4, 1870: "… il Romano Pontefice, <b>ove parlante ex-cathedra </b>[dalla Sedia di San Pietro], cioè, <b>[1]
ove svolgente il dovere di pastore ed insegnante di tutti i Cristiani
[2] secondo la sua suprema autorità Apostolica, [3] spiegante una
dottrina di Fede o morale da essere sostenuta dalla Chiesa Universale,</b> tramite l'assistenza Divina promessagli nel beato Pietro,<b> opera con quell'infallibilità </b>con
cui il Divino Redentore desiderò che la Sua Chiesa venisse istruita nel
difendere la dottrina sulla Fede e la morale; pertanto, tali
definizioni del Romano Pontefice stesso e non provenienti dal consenso
della Chiesa sono inalterabili. Se alcuno presumesse di contraddire
questa Nostra definizione, Iddio non voglia, che egli sia anatema." [2]</span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Si dimostra ora, punto per punto, la
verità per cui la promulgazione dei documenti del Vaticano II da parte
di Antipapa Paolo VI apparve adempiere tutti e 3 tali requisiti, la
quale avrebbe reso i documenti del Vaticano II infallibili ove egli
fosse stato un vero Papa.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Prima, un Papa deve agire come pastore e maestro di tutti i Cristiani</b></span></h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi03cc5glGDYYc2WVQj0tWWhSuiS1O3FMd6yKL3kqWwSoRWlEEBeiRw6jpy4vDOENigO87P7HpbyyEFfKY2u3cLLel6Q6w7DK9R0jikO7brTVXXWG1QkJ3z05daILxC8pmnyct_ZPxkAaI/s1600/411.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="591" data-original-width="793" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi03cc5glGDYYc2WVQj0tWWhSuiS1O3FMd6yKL3kqWwSoRWlEEBeiRw6jpy4vDOENigO87P7HpbyyEFfKY2u3cLLel6Q6w7DK9R0jikO7brTVXXWG1QkJ3z05daILxC8pmnyct_ZPxkAaI/s640/411.jpg" width="640" /></a></div>
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b> </b></span><span style="font-size: large;">Il primo prerequisito acciocché un Papa
insegni infallibilmente è quello donde egli deve agire come pastore e
maestro di tutti i Cristiani. Se egli fosse stato un vero Papa Antipapa
Paolo VI avrebbe adempiuto tale prerequisito.</span></h2>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Ciascuno dei 16 documenti del Vaticano II incomincia con le seguenti parole: </b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;"><b>"Paolo, vescovo, servo dei servi di Dio, assieme ai padri del sacro concilio in eterna memoria.". [3]</b></span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Papa Eugenio IV incominciò la sessione nona del dogmatico Concilio di Firenze con le seguenti parole: <b>"Eugenio, vescovo, servo dei servi di Dio, in eterno conto.". [4] </b>Papa Giulio II incominciò la sessione terza del dogmatico Concilio Laterano V con le seguenti parole: <b>"Giulio, vescovo, servo dei servi di Dio, con l'approvazione del sacro concilio, in eterno conto.". [5] </b>Papa Pio IX incominciò la sessione prima del dogmatico Concilio Vaticano I con le seguenti parole: <b>"Pio, vescovo, servo dei servi di Dio, con l'approvazione del sacro concilio, in eterno conto.". [6] </b>Tale è la consueta maniera per cui i decreti dei concili dogmatici, generali ed ecumenici vengono incominciati dai Papi. <b>Antipapa Paolo VI incominciò ogni documento del Concilio Vaticano II nello stesso esatto modo, con le stesse esatte parole.</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nell'incominciare ciascun documento del
Vaticano II in tale maniera Antipapa Paolo VI avrebbe chiaramente
adempiuto il primo prerequisito onde insegnare infallibilmente qualora
fosse stato un vero Papa.</span><br />
<a name='more'></a></div>
<span style="font-size: large;"></span><span style="font-size: large;"><b>Seconda, un Papa deve insegnare secondo la sua suprema autorità Apostolica</b></span><br />
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il secondo prerequisito acciocché un
Papa insegni infallibilmente è quello donde egli deve insegnare secondo
la sua suprema autorità Apostolica. Qualora Antipapa Paolo VI fosse
stato un vero Papa egli avrebbe adempiuto tale prerequisito.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Ciascuno dei 16 documenti del Vaticano II finisce, grossomodo, con tali parole: </b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;"><b>"Ciascuna ed ognuna delle cose
avanzate in questo decreto ha vinto il consenso dei padri. Noi, anche,
mediante l'autorità Apostolica conferitaci dal Cristo, Ci uniamo ai
venerabili padri nell'approvare, decretare e stabilire queste cose nello
Spirito Santo ed ordiniamo che ciò che è sino ad ora stato inattuato
dal sinodo venga pubblicato per la gloria di Dio… Io, Paolo, vescovo
della Chiesa Cattolica.". [7]</b></span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Accidenti. Tale fatto scarsamente
conosciuto è superlativamente devastante nei confronti di qualunque
proclamazione per cui Antipapa Paolo VI sia stato un vero Papa. Antipapa
Paolo VI terminò ciascun documento del Vaticano II invocando la sua
pretesa autorità Apostolica, seguendo con la sua firma. Egli apparve
adempiere chiaramente il secondo prerequisito alfine dell'infallibilità.
Infatti, tale paragrafo in solitudine adempierebbe non solamente il
secondo prerequisito per l'Infallibilità Papale, bensì tutti e 3;
poiché, in esso mirasi Antipapa Paolo VI apparentemente approvare,
decretare e stabilire nello Spirito Santo e mediante la sua pretesa
autorità Apostolica tutte le cose contenute in ciascun documento. Tale è
linguaggio apparentemente infallibile. Chiunque ciò negasse,
semplicemente, non conoscerebbe quello che starebbe affermando. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L'approvazione offerta al Vaticano II da
parte di Antipapa Paolo VII, succitata, appare essere ancor più solenne
dell'approvazione offerta all'infallibile <b>Concilio di Nicea I, 325 DC, </b>da Papa San Silvestro. Essa appare essere più solenne dell'approvazione offerta all'infallibile <b>Concilio di Efeso, 431 DC, </b>da
Papa San Celestino I. In altre parole, nell'approvare i veri concili
della Chiesa Cattolica tali veri Papi approvarono i documenti di tali
concili in maniere meno straordinarie rispetto alla maniera secondo cui
Antipapa Paolo VI apparve approvare il Vaticano II; nonpertanto, la loro
approvazione di tali veri concili fu sufficiente a qualificarli come
infallibili e vincolanti, un fatto insindacabile fra i Cattolici.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">È, dunque, un fatto quello donde ciascun
documento del Vaticano II apparve essere un atto formale da parte di
Antipapa Paolo VI. Ciascun documento fu da lui firmato, ciascuno
incomincia con lui parlante come presunto pastore e maestro di tutti i
Cristiani e ciascuno termina con lui apparentemente approvante,
decretante e stabilente tutti i contenuti del documento in virtù della
sua pretesa autorità Apostolica. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ciò dimostra che se Antipapa Paolo VI
fosse stato un vero Papa i documenti del Vaticano II sarebbero
infallibili. Tuttavia, i documenti del Vaticano II non sono infallibili;
essi sono crudeli ed eretici. <b>Conseguentemente, ciò distrugge possibilità alcuna donde Antipapa Paolo VI sia stato mai un vero Papa; </b>poiché un vero Papa potrebbe avere giammai promulgato i crudeli documenti del Vaticano II in tale maniera autoritativa. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Terza, un Papa deve spiegare una dottrina di Fede Cattolica o morale, da essere sostenuta dalla Chiesa Universale</b></span></h2>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Si è già dimostrato che Antipapa Paolo
VI avrebbe adempiuto tutti e 3 i prerequisiti alfine di insegnare
infallibilmente durante il Vaticano II qualora fosse stato il Papa. Per
scopo di completezza, comunque, si termina la dimostrazione analitica
notando che i documenti del Vaticano II sono ripieni di insegnamenti
concernenti la Fede Cattolica e la morale, parte del terzo prerequisito.
Se Antipapa Paolo VI fosse stato il Papa essi dovrebbero essere
sostenuti dalla Chiesa Universale, perciocché egli li approvò, li
decretò e lì stabilì apparentemente solennemente, in virtù della sua
presunta autorità Apostolica, ordinando che fossero pubblicati.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sicché, anche il terzo prerequisito
alfine dell'infallibilità fu apparentemente adempiuto da Antipapa Paolo
VI durante la sua promulgazione del Vaticano II. Tuttavia, vi è ancora
dell'altro.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nella sua breve dichiarazione di fine
concilio Antipapa Paolo VI invocò nuovamente la sua pretesa autorità
Apostolica, accreditando che tutte le costituzioni, i decreti e le
dichiarazioni del Vaticano II erano state da lui approvate e promulgate.
Egli affermò ancora che il tutto sarebbe stato da osservare
religiosamente da tutti i fedeli. Egli dichiarò pure che tutti gli
sforzi contrari a tali dichiarazioni sarebbero stati nulli e vuoti.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Antipapa Paolo VI dichiarò che il Vaticano II sarebbe stato da osservare religiosamente</b></span></h2>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Breve dichiarazione
"Papale" di fine concilio, 08/12/1965: "Almeno tutto ciò che riguarda il
santo concilio ecumenico è, con l'aiuto di Dio, stato compiuto e <b>tutte
le costituzioni, i decreti, le dichiarazioni ed i voti sono stati
approvati dalla delibera del sinodo e da Noi promulgata. </b>Pertanto, Noi abbiamo deciso di chiudere per tutti gli intenti e scopi, <b>mediante la Nostra autorità Apostolica, </b>questo
stesso concilio ecumenico convocato dal Nostro predecessore, Papa
Giovanni XXIII, aperto l'11/10/1962 e da Noi continuato dopo la sua
morte. <b>Inoltre, Noi decidiamo che tutto ciò che è stato stabilito
sinodalmente è da essere osservato religiosamente da parte di tutti i
fedeli, </b>per la gloria di Dio e la dignità della Chiesa… <b>Noi
abbiamo approvato e stabilito queste cose, decretando che le presenti
lettere sono e rimangono stabili e valide, da possedere effettività
legale, </b>onde esse siano disseminate ed ottengano effetto pieno e
completo, onde esse siano pienamente convalidate da coloro i quali esse
concernono o concernano oggi o nel futuro ed onde, come sia giudicato e
descritto, <b>tutti gli sforzi contrari a queste cose da parte di
chiunque o di qualunque autorità, volente o nolente, siano invalidi e
nulli d'ora innanzi. </b>Resa a Roma, in San Pietro, sotto il sigillo
dell'anello del pescatore, 08/12… dell'anno 1965, anno terzo del Nostro
Pontificato." [8]</span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ecco qui. L'apostatico Concilio Vaticano II sarebbe da essere <b>osservato religiosamente </b>ove
si accettasse Antipapa Paolo VI come vero Papa. Vi può essere dubbio
nessuno per cui qualora Antipapa Paolo VI fosse stato un vero Papa i
cancelli dell'Inferno sarebbero prevalsi sulla Chiesa Cattolica
l'08/12/1965. Se Antipapa Paolo VI fosse stato il Papa le promesse di
Gesù Cristo alla Sua Chiesa Universale sarebbero fallite. Se Antipapa
Paolo VI fosse stato il Papa tutto l'insegnamento del Vaticano II circa
la Fede Cattolica o la morale sarebbe stato promulgato infallibilmente, <b>ex-cathedra. Ciò malgrado, ciò è impossibile </b>-
e chiunque affermasse il contrario non crederebbe nell'insegnamento
Cattolico concernente l'indefettibilità della Chiesa Cattolica. <b>Laonde,
si conosce la verità per la quale Giovanni Montini, Antipapa Paolo VI,
non fu un vero successore di San Pietro, bensì un invalido, un Antipapa -
fatto già provato assai chiaramente nell'esporre le sue incredibili
eresie aventi dimostrato come la sua presunta elezione fosse e fu
invalida, in quanto eretico manifesto.</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ove non si fosse di ciò convinti ci si chieda tale domanda: "È possibile che un vero Papa Cattolico <b>approvi, decreti e stabilisca </b>tutte le eresie del Vaticano II <b>nello Spirito Santo </b>mediante la sua <b>autorità Apostolica?". </b>Il
proprio senso Cattolico griderebbe la corretta risposta: assolutamente
no. Pertanto, coloro riconoscenti le eresie del Vaticano II ed i fatti
in sede presentati ed ancora sostenenti che è possibile che Antipapa
Paolo VI sia stato un vero Papa trovanosi purtroppo in eresia per la
negazione dell'Infallibilità Papale e per il mantenimento di una
posizione significante la bestemmia donde i cancelli dell'Inferno sono
prevalsi sulla Chiesa Cattolica.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Alcune persone argomenterebbero erroneamente che affinché un Papa parli <b>ex-cathedra </b>egli
deve condannare la visione opposta od avanzare punizioni per la
non-osservanza. Ciò non è vero. In nessun punto della definizione di
Papa Pio IX circa l'Infallibilità Papale è dettato che un Papa debba
condannare onde operare infallibilmente. Esiste una serie di definizioni
infallibili per le quali i Papi non condannano né avanzano punizioni
alcune. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" style="margin-left: 0px; margin-right: 0px; text-align: left;">
<tbody>
<tr>
<td valign="middle"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Obiezioni. </b>Si confutano ora le
comuni obiezioni operate da coloro argomentanti la menzogna per cui il
Vaticano II non sarebbe stato promulgato infallibilmente da Antipapa
Paolo VI quando anche egli fosse stato il Papa.</span></div>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Obiezione 1. </b>Durante il discorso
di apertura del Vaticano II "Papa" Giovanni XXIII annunciò che il
Vaticano II sarebbe stato un concilio pastorale. Ciò dimostra che il
Vaticano II non fu apparentemente infallibile.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Risposta. </b>Ciò non è vero. Antipapa Giovanni XXIII <b>non proclamò </b>nel
suo discorso iniziale del concilio che il Vaticano II sarebbe stato un
concilio pastorale. Ecco cosa affermò effettivamente Antipapa Giovanni
XXIII.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Giovanni XXIII, Discorso di
apertura del Vaticano II, 11/10/1962: "La sostanza dell'antico deposito
della Fede è una cosa ed il modo in cui esso è presentato è un'altra. È
quest'ultimo che deve essere preso in grande considerazione con pazienza
ove necessario, tutto misurato nelle forme e proporzioni <b>di un Magistero il quale è predominantemente pastorale nel carattere." [9]</b></span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Vedesi la verità donde Antipapa
Giovanni XXIII non proclamò la falsità per cui il Vaticano II sarebbe
stato un concilio pastorale. </b>Egli affermò che esso avrebbe riflesso
il Magistero della Chiesa Cattolica, il quale sarebbe apparentemente
stato predominantemente pastorale nel carattere. Laonde, nonostante il
mito incredibilmente comune, la verità è che Antipapa Giovanni XXIII
arrivò nemmeno ad appellare il Vaticano II un concilio pastorale durante
il suo discorso di apertura. Fra l'atro, anche se Antipapa Giovanni
XXIII avesse appellato il Vaticano II un concilio pastorale durante il
suo discorso di apertura ciò non significherebbe che esso non sarebbe
stato apparentemente infallibile. Descrivere qualcosa come pastorale non
significa che essa non sia infallibile <b>ipso facto. </b>Ciò è
dimostrato da Antipapa Giovanni XXIII medesimo in cotale discorso
allorché descrivente il Magistero Ecclesiastico come pastorale;
nonpertanto, è <b>de Fide </b>che il Magistero Ecclesiastico è
infallibile. Sicché, anche se Antipapa Giovanni XXIII avesse descritto
il Vaticano II come un concilio pastorale, cosa che egli non fece, ciò
non dimostrerebbe che esso non sarebbe stato apparentemente
infallibile. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Soprattutto, comunque, il fatto donde Antipapa Giovanni XXIII <b>non </b>appellò
effettivamente il Vaticano II un concilio pastorale durante il suo
discorso di apertura del Vaticano II non è importante effettivamente. <b>Ciò è perciocché, siccome già visionato, fu Antipapa Paolo VI a fingere di promulgare solennemente le eresie del Vaticano II </b>ed è la pretesa conferma di Antipapa Paolo VI, <b>non Antipapa Giovanni XXIII, </b>a dimostrare la verità donde il Vaticano II è vincolante per coloro lui accentanti.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Obiezione 2. </b>Durante la sua <b>Udienza generale </b>del
12/01/1966 "Papa" Paolo VI asserì che il Vaticano II aveva evitato di
proclamare in una maniera straordinaria i dogmi influenzati dal marchio
dell'infallibilità.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Risposta. </b>È vero che nel 1966, <b>dopo </b>che il Vaticano II era già stato apparentemente promulgato solennemente, Antipapa Paolo VI dichiarò che il Vaticano II <b>aveva evitato di proclamare in una maniera straordinaria i dogmi influenzati dal marchio dell'infallibilità. </b>Tuttavia, la dichiarazione di Antipapa Paolo VI del 1966 è <b>irrilevante. </b>Essa
non può cambiare e non cambia il fatto per il quale egli finse di
promulgare solennemente, in una maniera che sarebbe stata infallibile
ove egli fosse stato il Papa, tutti i documenti del Vaticano II durante
la giornata dell'08/12/1965. <b>Antipapa Paolo VI aveva già da tempo
firmato e sigillato il Vaticano II il 12/01/1966. Il Vaticano II era
stato apparentemente chiuso solennemente l'08/12/1965. </b>Ciò significa che <b>se Antipapa Paolo VI fosse stato il Papa, </b>cosa
che egli non fu, i cancelli dell'Inferno sarebbero prevalsi sulla
Chiesa Cattolica l'08/12/1965, in virtù della sua apparente
promulgazione finale e solenne di tutti gli eretici documenti del
Vaticano II durante quella giornata.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il Magistero Ecclesiastico è un'autorità insegnante i cui insegnamenti sono irriformabili, <b>de Fide definita </b>(Concilio
Vaticano I, Denzinger 1839). Giacché essenti irriformabili essi sono
inalterabili dalla data in cui essi vengono dichiarati. Se Antipapa
Paolo VI fosse stato un vero Papa il Vaticano II sarebbe divenuto
irriformabile ed infallibile l'08/12/1965. Ove Antipapa Paolo VI fosse
stato un vero Papa nulla dichiarato od operato appresso l'08/12/1965
avrebbe potuto invertire ciò che sarebbe già stato compiuto, poiché in
tal caso l'insegnamento del Magistero Ecclesiastico <b>sarebbe divenuto riformabile. </b>Sicché, il discorso di Antipapa Paolo VI del 1966, dopo che il concilio era stato chiuso, detiene <b>nessuna rilevanza </b>circa la presunta infallibilità del Vaticano II.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Perché avrebbe Antipapa Paolo VI però
operato una tale dichiarazione? La risposta è semplice. La diabolica, la
satanica, intelligenza guidante Antipapa Paolo VI sapeva che, alla
fine, chiunque possedente una mentalità Cattolica tradizionale non
avrebbe accettato i decreti del Vaticano II come infallibili, giacché
essi erano ripieni di errori e di eresie. Conseguentemente, se egli non
avesse operato tale dichiarazione nel 1966 per cui il Vaticano II aveva
evitato definizioni straordinarie con infallibilità una <b>vasta platea di persone </b>sarebbe giunta all'immediata conclusione che egli, Giovanni Montini, Antipapa Paolo VI, <b>non era un reale Papa. </b>Pertanto, il Diavolo controllò assai tale dichiarazione.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il Diavolo doveva propagare fra i
pretesi tradizionalisti l'idea donde Antipapa Paolo VI non aveva
promulgato il Vaticano II infallibilmente. Essa fu essenziale
nell'intera apostasia post-Vaticano II del Diavolo; egli era
terrorizzato a morte che milioni di persone divenissero sedevacantiste,
denunciando Antipapa Paolo VI, la sua falsa Chiesa Cattolica e la sua
falsa Santa Messa, il <b>"novus ordo". </b>Pertanto, ben appresso
l'apparente solenne promulgazione del Vaticano II da parte sua, il
Diavolo ispirò Antipapa Paolo VI ad affermare che il Vaticano II non
aveva emesso dichiarazioni dogmatiche. Il Diavolo sperava che tale
rassicurazione offrisse ad Antipapa Paolo VI l'apparenza della
legittimità fra coloro mantenenti un qualche attaccamento alla Fede
Cattolica tradizionale. Tuttavia, tale tranello diabolico si sfalda
allorché si considera il fatto per cui il Vaticano II era già stato
chiuso nell'anno 1965. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In aggiunta e forse soprattutto, occorre sottolineare che durante la stessa <b>Udienza generale </b>del 12/01/1966 Antipapa Paolo VI comunicò quanto segue.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Udienza generale, 12/01/1966: <b>"Il
concilio è un grande atto del Magistero della Chiesa e chiunque
aderisse al concilio, per quel fatto stesso, riconoscerebbe ed
onorerebbe il Magistero della Chiesa… "</b></span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Se la gente citasse <b>l'Udienza generale </b>del
12/01/1966 di Antipapa Paolo VI nel tentativo di dimostrare la menzogna
per cui il Vaticano II non sarebbe infallibile anche se Antipapa Paolo
VI fosse stato il Papa allora logicamente <b>essa dovrebbe accettare le altre affermazioni circa il Vaticano II da Antipapa Paolo VI operate durante quell'Udienza generale, </b>siccome la succitata e quella che segue. Nella succitata, nella stessa esatta <b>Udienza generale,</b>
vedesi Antipapa Paolo VI chiaramente affermare la blasfemia per cui il
Vaticano II è un atto del Magistero Ecclesiastico e per la quale
chiunque ad esso aderisse onorerebbe il Magistero della Chiesa
Cattolica. Il Magistero Ecclesiastico è l'infallibile autorità
insegnante della Chiesa Cattolica.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Papa Pio XI, Rappresentanti in Terra (16), 31/12/1929: <b>"A questo ufficio Magistrale il Cristo conferì l'infallibilità, </b>assieme al comando di insegnare la Sua dottrina a tutti." [10]</span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Pertanto, il discorso di Antipapa Paolo
VI significa che, secondo lui, il Vaticano II sarebbe stato e fu
infallibile, giacché egli proclamò la malvagità per la quale esso è
l'insegnamento del Magistero Ecclesiastico, essente infallibile. <b>Oltretutto,
il suo discorso detta la crudeltà per cui chiunque accettasse
l'insegnamento del Vaticano II, ovverosia, le sue eresie, siccome quella
per cui gli acattolici possono ricevere la Santa Comunione o le eresie
circa la libertà religiosa oppure per cui i Maomettani ed i Cattolici
adorano il Medesimo Dio e così via, onorerebbe l'insegnamento Cattolico.
Chiunque sfruttasse il suo discorso, dunque, dovrebbe ammettere che
coloro accettanti tali eresie onorano l'insegnamento Cattolico. </b>Ciò sarebbe chiaramente assurdo e falso; ciò dimostra che <b>non
importa da quale prospettiva si analizzi la questione in presenza di
tale Udienza generale di Antipapa Paolo VI il Vaticano II è vincolante
per tutti coloro sostenenti la bestemmia per la quale Antipapa Paolo VI
fu un valido Papa, </b>dimostrando la realtà per la quale Antipapa Paolo VI non fu punto un vero Papa. Non si può citare tale <b>Udienza generale </b>onde asserire che non si è vincolati ad accettare il Vaticano II quando allo stesso tempo <b>l'Udienza generale </b>proclama
che chiunque seguisse il concilio onorerebbe il Magistero
Ecclesiastico. Antipapa Paolo VI nel medesimo discorso continua ad
affermare quanto segue.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Udienza generale, 12/01/1966: <b>"…
esso [il concilio] ha comunque fornito il suo insegnamento con
l'autorità del Magistero Ordinario supremo. Questo Magistero Ordinario,
essente così ovviamente ufficiale, deve essere accettato con docilità e
sincerità da tutti i fedeli, secondo la mente del concilio circa la
natura e gli scopi dei singoli documenti."</b></span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Tale parte del discorso viene citata
quasi mai dai difensori di Antipapa Paolo VI, probabilmente perciocché
essi conoscono che l'insegnamento del Magistero Ordinario supremo è
infallibile, significando che anche tale <b>Udienza generale </b>di Antipapa Paolo VI pretende di affermare l'infallibilità del Vaticano II. Nella medesima <b>Udienza generale </b>Antipapa Paolo VI comunica ancora ciò che segue.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Udienza generale,
12/01/1966: "È il dovere e la buona fortuna degli uomini del periodo
post-conciliare quella di giungere a conoscere questi documenti, di
studiarli e di applicarli."</span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Inoltre, Antipapa Paolo VI, nella sua enciclica <b>Ecclesiam suam, </b>apparentemente
indirizzata all'intera Chiesa Cattolica, dichiara la malvagità donde il
Vaticano II detenne il compito di definire la dottrina.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Ecclesiam suam (30), 06/08/1964: "È precisamente per il fatto che il <b>Concilio Vaticano II detiene il compito di trattare ancora una volta con la dottrina de Ecclesia e di definirla </b>che esso è stato chiamato la continuazione ed il completamento del Concilio Vaticano I." [11]</span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ciò significa la cattiveria per la quale
il Vaticano II avrebbe avuto ed ebbe il compito di insegnare
infallibilmente. Nella prossima sezione si cita una porzione proveniente
da un discorso di Antipapa Paolo VI del 1976 nel quale egli fronteggia
l'esatto tema del vincolo del Vaticano II e della nuova "messa",
rigettando specificatamente le affermazioni dei falsi tradizionalisti
desideranti aggrapparsi alla presunta legittimità di Antipapa Paolo VI
rinnegando però la sua "Santa Messa" ed il suo concilio.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Obiezione 3. </b>Il Vaticano II non fu apparentemente infallibile poiché fu allegata una nota al documento di <b>Lumen gentium </b>dichiarante che esso non è infallibile. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Risposta. </b>Nota: la riposta a tale
obiezione è profonda e complessa ed alcuni potrebbero non trovarla
interessante. Qualora non si ricercasse la risposta a tale obiezione si
potrebbe saltarla. </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Certuni difensori di Antipapa Paolo VI operano referenza alla nota teologica allegata al documento <b>Lumen gentium. </b>Essi
pensano che tale chiarificazione dimostri la menzogna per cui Antipapa
Paolo VI non finse di promulgare il Vaticano II infallibilmente od
autoritativamente. Tuttavia, tale argomento non regge sotto scrutinio.
Ecco la porzione cruciale della nota teologica allegata al documento <b>Lumen gentium.</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Nota teologica allegata a Lumen gentium:
"Considerando il costume conciliare e lo scopo pastorale del presente
concilio questo santo sinodo definisce come vincolante sulla Chiesa
solamente quelle questioni di Fede e morale le quali essa dichiara
apertamente essere tali. <b>Le altre materie avanzate dal sinodo come
l'insegnamento del Magistero supremo della Chiesa ciascuno ed ogni
membro dei fedeli dovrebbe accettare ed abbracciare secondo la mente del
sinodo medesimo, chiara o dalla materia del soggetto o dal modo in cui
essa è pronunciata, </b>secondo le regole dell'interpretazione teologica." [12]</span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Primo, </b>tale nota è nemmeno parte del testo effettivo del documento <b>Lumen gentium; </b>essa è un'appendice del testo di <b>Lumen gentium. [13]</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Secondo, </b>tale nota è allegata solamente a <b>Lumen gentium, </b>non
al resto dei documenti. In altre parole, anche se tale nota teologica
avesse, per così dire, salvato la promulgazione delle eresie di Antipapa
Paolo VI in <b>Lumen gentium, </b>cosa che non fece, essa non avrebbe comunque salvato la sua promulgazione del resto delle eresie del Vaticano II.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Terzo, </b>se si leggesse cotale nota
si realizzerebbe come essa dichiari che la materia del soggetto od il
modo per cui qualche cosa viene pronunciata durante il Vaticano II
identifica la realtà donde il Vaticano II finse di implementare il
supremo Magistero della Chiesa Cattolica, secondo le regole
dell'interpretazione teologica, ovverosia, siccome la Chiesa Cattolica
aveva precedentemente implementato il Magistero Ecclesiastico supremo. <b>La
dichiarazione di Antipapa Paolo VI all'inizio ed al termine di ciascun
documento del Vaticano II, già citata, indica definitamente, mediante la
maniera per cui essa è pronunciata, secondo le regole
dell'interpretazione teologica, cioè, parallelamente ai precedenti
decreti dogmatici, la verità per la quale egli finse di implementare il
supremo Magistero Ecclesiastico. </b>Laonde, tale chiarificazione teologica allegata la documento <b>Lumen gentium </b>non
diminuisce né nega il linguaggio preteso solenne di Antipapa Paolo VI
presente alla fine di ciascun documento del Vaticano II.<b> </b>Piuttosto, il suo linguaggio al termine di ciascun documento del Vaticano II adempie i requisiti della nota teologica.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Quarto, </b>coloro tentanti di
utilizzare tale nota onde salvare tutti i documenti del Vaticano II dal
compromettere la presunta Infallibilità Papale <b>non pongono molta attenzione a ciò che essa detta effettivamente. </b>La nota detta chiaramente che <b>le
altre materie avanzate dal sinodo, il Vaticano II, come l'insegnamento
del Magistero supremo della Chiesa Cattolica ciascuno ed ogni membro dei
fedeli avrebbe dovuto accettare ed abbracciare secondo la mente del
sinodo medesimo, chiara o dalla materia del soggetto o dal modo in cui
essa è pronunciata, secondo le regole dell'interpretazione teologica.</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Tale è un punto molto importante. Furono
presenti numerose istanze nel Vaticano per cui esso avanzò ciò che
credesse essere l'insegnamento del supremo Magistero Ecclesiastico, il
quale <b>ciascuno ed ogni membro dei fedeli avrebbe dovuto accettare ed
abbracciare secondo la mente del sinodo medesimo, chiara o dalla materia
del soggetto o dal modo in cui essa sarebbe stata pronunciata. </b>Verbigrazia, nella sua eretica dichiarazione circa la libertà religiosa, <b>Dignitatis humanae, </b>il Vaticano II dettò quanto segue.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Documento del Vaticano II, Dignitatis
humanae (9): "Le dichiarazione operate da questo sinodo circa il diritto
alla libertà religiosa possiedono la loro base nella dignità della
persona, le richieste della quale sono giunte ad essere più pienamente
conosciute alla ragione umana dall'esperienza dei secoli. <b>Ma questo
insegnamento sulla libertà detiene le sue radici anche nella Rivelazione
Divina ed è per quella ragione da essere considerato ancor più sacro
dai Cristiani." [14]</b></span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il Vaticano II indicò esplicitamente la
bestemmia donde il suo insegnamento eretico concernente la libertà
religiosa è radicato nella Rivelazione Divina, da essere considerato
sacro dai Cristiani. Ciò adempie chiaramente i requisiti della nota
teologica per un insegnamento che ciascuno ed ogni membro dei fedeli
accetti ed abbracci secondo la mente del sinodo medesimo, il Vaticano
II, <b>chiara o dalla materia del soggetto o dal modo in cui essa è pronunciata. </b>Ecco dell'altro.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Documento del Vaticano II, Dignitatis humanae (12): <b>"Pertanto,
la Chiesa è fedele alla verità del Vangelo e segue la via del Cristo e
degli Apostoli quando vede il principio della libertà religiosa come
secondo la dignità umana e la Rivelazione di Dio </b>e quando essa
promuove. Nel corso dei secoli essa ha custodito e tramandato
l'insegnamento ricevuto dal Maestro e dagli Apostoli." [15]</span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il Vaticano II indicò esplicitamente la
crudeltà per cui il suo eretico insegnamento riguardante la libertà
religiosa è fedele alla verità del Santo Vangelo, segue la via del
Cristo e degli Apostoli ed è secondo la Rivelazione Divina. Si rammenta
nuovamente al lettore il contenuto della nota teologica, dettante che <b>le
altre materie avanzate dal sinodo, il Vaticano II, come l'insegnamento
del Magistero supremo della Chiesa Cattolica ciascuno ed ogni membro dei
fedeli avrebbe dovuto accettare ed abbracciare secondo la mente del
sinodo medesimo, chiara o dalla materia del soggetto o dal modo in cui
essa sarebbe stata pronunciata, secondo le regole dell'interpretazione
teologica.</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Pertanto, secondo la nota teologica
stessa, coloro accettanti Antipapa Paolo VI come Papa sono vincolati ad
accettare l'eretico insegnamento del Vaticano II circa la libertà
religiosa come l'insegnamento del supremo Magistero della Chiesa
Cattolica. La nota teologica li vincola ad accettare l'eretico
insegnamento del Vaticano II circa la libertà religiosa come fedele alla
verità del Santo Vangelo, seguente la via del Cristo e degli Apostoli e
come uno secondo la Rivelazione Divina, <b>poiché tale fu la mente del
sinodo medesimo, il Vaticano II, chiara dalla materia del soggetto o dal
modo in cui essa venne pronunciata. </b>È molto semplice: coloro
credenti che Antipapa Paolo VI sia stato il Papa sono vincolati
all'eretico documento concernente la libertà religiosa.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Onde riassumere tutti i punti sino ad ora avanzati: primo, la nota teologica allegata a <b>Lumen gentium </b>non applicasi ad ogni documento; secondo, la nota teologica allegata a <b>Lumen gentium </b>non
diminuisce né nega il preteso linguaggio di Antipapa Paolo VI presente
al termine di ogni documento del Vaticano II, piuttosto dimostra che il
suo linguaggio alla fine di ogni documento finge di adempiere i
requisiti per l'infallibile insegnamento del Magistero Ecclesiastico;
terzo, anche se la nota non si applicasse ad ogni documento ed in
qualche maniera rendesse il preteso linguaggio solenne di Antipapa Paolo
VI al termine di ciascun documento non vincolante, cosa certamente
falsa, <b>la nota teologica stessa dimostrerebbe che diversi documenti
del Vaticano II sono apparentemente infallibili e vincolanti data la
maniera per cui il Vaticano II presentò il suo insegnamento circa tali
materie. </b>Da qualunque prospettiva si tenti di fuggire dalla realtà
donde Antipapa Paolo VI non sarebbe potuto essere un vero Papa e
promulgare il Vaticano II simultaneamente si fallirebbe.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>San Pietro contro l'Anti-San Pietro</b></span></h2>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nella sua enciclica dogmatica <b>Quanta cura </b>Papa
Pio IX condanna infallibilmente l'eretica dottrina della libertà
religiosa, all'epoca già condannata da numerosi altri Papi. Papa Pio IX
anatemizzò esplicitamente l'eretica idea per cui la libertà religiosa
sia un diritto civile in ogni società giustamente costituita. La Chiesa
Cattolica insegna che un governo riconoscente il diritto alla libertà
religiosa, siccome l'Italia, è chiaramente preferibile ad uno
sopprimente il Cattolicesimo. Nulladimeno, tale situazione è solamente
il minore fra 2 mali. L'ideale sarebbe un governo riconoscente la Fede
Cattolica come la sola religione dello stato e non concedente ad ogni
persona la cosiddetta libertà di praticare e propagare la propria falsa
religione nel dominio pubblico. Sicché, l'idea per la quale la libertà
religiosa deve essere un diritto civile universale è eretica, siccome
definito infallibilmente da Papa Pio IX in <b>Quanta cura. </b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Papa Pio IX, Quanta cura (3-6),
08/12/1864, ex-cathedra: "Da quale totalmente falsa idea di governo
sociale essi non temono di alimentare <b>quell'errata opinione, </b>fatalissima
nei suoi effetti per la Chiesa Cattolica e la salvezza delle anime, dal
Nostro predecessore, Gregorio XVI, appellata insania, <b>ossia, che la
libertà di coscienza e di adorazione è il diritto personale di ciascun
uomo, il quale dovrebbe essere legalmente proclamato ed asserito in ogni
giustamente costituita società… </b>Ciò malgrado, nell'affermare ciò sfrontatamente, essi non comprendono né notano che predicano la libertà di perdizione… <b>Laonde,
mediante la Nostra autorità Apostolica, Noi riproviamo, proscriviamo e
condanniamo tutte le singolari e malvagie opinioni e dottrine
specialmente menzionate in questa lettera ed esigiamo e comandiamo che
esse siano pienamente considerate da tutti i figlioli della Chiesa
Cattolica come riprovate, proscritte e condannate." [16]</b></span></blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Papa Pio IX condannò, riprovò e
proscrisse, bandì, per mezzo della sua autorità Apostolica l'eretica
idea donde ogni stato conceda il diritto civile alla libertà religiosa.
Tuttavia, considerisi quanto segue. Mentre Papa Pio IX condannò, riprovò
e proscrisse, bandì, tale dottrina mediante la sua autorità Apostolica
Antipapa Paolo VI approvò, decretò e stabilì tale condannato
insegnamento mediante la sua pretesa autorità Apostolica. In altre
parole, <b>ciò che Papa Pio IX condannò solennemente mediante la sua
autorità Apostolica è esattamente ciò che Antipapa Paolo VI insegnò
apparentemente solennemente mediante la sua presunta autorità
Apostolica.</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<blockquote>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Dichiarazione del
Vaticano II sulla libertà religiosa: "Paolo, vescovo, servo dei servi di
Dio, assieme ai padri del sacro concilio per l'eterna memoria… Questo
sinodo Vaticano dichiara che la persona umana detiene il diritto alla
libertà religiosa… <b>Questo diritto della persona umana alla libertà
religiosa dovrebbe detenere tale riconoscimento nella regolazione della
società per legge onde divenire un diritto civile… </b>Ciascuna ed ognuna delle cose avanzate in questo decreto ha guadagnato il consenso dei padri. Anche Noi, <b>per
mezzo dell'autorità Apostolica conferitaci dal Cristo, Ci uniamo ai
venerabili padri nell'approvare, decretare e stabilire queste cose nello
Spirito Santo </b>e dirigiamo che ciò che è stato messo in atto nel
sinodo venga pubblicato per la gloria di Dio… Io, Paolo, vescovo della
Chiesa Cattolica." [17]</span></div>
</blockquote>
<br />
----------
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<span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt;">L'autorità
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<tr style="mso-yfti-irow: 1; mso-yfti-lastrow: yes;">
<td style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 240.7pt;" valign="top" width="321">
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Papa
Pio IX, Quanta cura (3-6), 08/12/1864, ex-cathedra: "Da quale totalmente
falsa idea di governo sociale essi non temono di alimentare <b>quell'errata
opinione, </b>fatalissima nei suoi effetti per la Chiesa Cattolica e la
salvezza delle anime, dal Nostro predecessore, Gregorio XVI, appellata
insania, <b>ossia, che la libertà di coscienza e di adorazione è il diritto
personale di ciascun uomo, il quale dovrebbe essere legalmente proclamato ed
asserito in ogni giustamente costituita società… </b>Ciò malgrado, nell'affermare
ciò sfrontatamente, essi non comprendono né notano che predicano la libertà
di perdizione… <span class="SpellE"><b>Laonde</b></span><b>, mediante la Nostra
autorità Apostolica, Noi riproviamo, proscriviamo e condanniamo tutte le
singolari e malvagie opinioni e dottrine specialmente menzionate in questa
lettera ed esigiamo e comandiamo che esse siano pienamente considerate da
tutti i figlioli della Chiesa Cattolica come riprovate, proscritte e
condannate." [18]</b><o:p></o:p></span></div>
</td>
<td style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 240.7pt;" valign="top" width="321">
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Antipapa
Paolo VI, Dichiarazione del Vaticano II sulla libertà religiosa: "Paolo,
vescovo, servo dei servi di Dio, assieme ai padri del sacro concilio per
l'eterna memoria… Questo sinodo Vaticano dichiara che la persona umana
detiene il diritto alla libertà religiosa… <b>Questo diritto della persona
umana alla libertà religiosa dovrebbe detenere tale riconoscimento nella
regolazione della società per legge onde divenire un diritto civile… </b>Ciascuna
ed ognuna delle cose avanzate in questo decreto ha guadagnato il consenso dei
padri. Anche Noi, <b>per mezzo dell'autorità Apostolica conferitaci dal
Cristo, Ci uniamo ai venerabili padri nell'approvare, decretare e stabilire
queste cose nello Spirito Santo </b>e dirigiamo che ciò che è stato messo in
atto nel sinodo venga pubblicato per la gloria di Dio… Io, Paolo, vescovo
della Chiesa Cattolica." [19]<o:p></o:p></span></div>
</td>
</tr>
</table>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
</body>
</html>
--------<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">È possibile che Antipapa Paolo VI abbia
detenuto la medesima autorità Apostolica di Papa Pio IX? L'autorità di
San Pietro può contraddire sé stessa? Assolutamente no; sarebbe eresia
ciò affermare, Luca 22:32, Concilio Vaticano I, sessione 2, capitolo 4,
1870.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">
</span><blockquote>
<span style="font-size: large;">Papa Leone XIII, Satis cognitum (9),
29/06/1896: "… il Cristo istituì un Magistero vivente, autoritativo e
permanente, il quale per mezzo della Sua propria possanza Egli rafforzò,
mediante lo Spirito della verità da Lui insegnato e dai miracoli
confermato… Ogniqualvolta, dunque, che sia dichiarato con l'autorità di
questo insegnamento che quello o questo è contenuto nel deposito della
Rivelazione Divina esso deve essere creduto da tutti come vero. <b>Se
esso potesse in qualunque modo essere falso un'evidente contraddizione
ne conseguirebbe, poiché allora Iddio Medesimo sarebbe l'autore
dell'errore nell'uomo." [20]</b></span><br />
<span style="font-size: large;">Papa Pio IX, Concilio Vaticano I, Sessione 4, Capitolo 4, 1870, ex-cathedra: "Sicché, questo dono di verità e <b>di Fede infallibile fu conferito Divinamente a Pietro ed ai suoi successori in questa sedia…</b>
ché con l'occasione dello scisma rimossa l'intera Chiesa venisse
salvata come una ed appoggiata sul suo basamento essa rimanesse
adamantina dinnanzi ai cancelli dell'Inferno." [21]</span><br />
</blockquote>
<span style="font-size: large;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Con tali fatti a mente è visibile perché
coloro ostinatamente sostenenti che Antipapa Paolo VI sia stato un vero
Papa negano l'Infallibilità Papale. Essi negano l'indefettibilità della
Chiesa Cattolica; essi asseriscono che l'autorità Apostolica conferita
dal Cristo al successore Pietrino contraddice sé stessa; essi proclamano
che i cancelli dell'Inferno siano prevalsi sulla Chiesa Cattolica. </span></div>
<hr />
<h1 style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Antipapa Paolo VI
terminò un mito falsamente tradizionale significativo e molto popolare
dichiarando che il Vaticano II e la nuova "messa" sono vincolanti</b></span></h1>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Indirizzo,
24/05/1976: "È ancora affermato che il Concilio Vaticano II non sia
vincolante… L'adozione del novus ordo Missae è certamente non lasciata
alla libera scelta dei preti o dei fedeli." [1]</span><br />
</blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Seguendo i punti operati nella
precedente sezione la presente confuta ulteriormente uno dei miti
falsamente tradizionali più grandi, una falsità, per cui Antipapa Paolo
VI rese giammai il Vaticano II e la nuova "messa" vincolanti. Dacché il
Vaticano II è eretico e la nuova "messa" è una falsa Santa Messa tale è
dell'evidenza possente donde Antipapa Paolo VI non fu il Papa.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Come discusso, fra coloro riconoscenti i
problemi concernenti l'apostasia post-Vaticano II esistono molti
pretesi tradizionalisti rigettanti la nuova "messa" ed il Vaticano II
però sostenenti che Antipapa Paolo VI, l'uomo aventeli promulgati,
vincolò giammai veruno alla nuova "messa" od al Vaticano II.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Cristoforo Ferrara, Il rimanente [The
remnant], Una sfida all'impresa sedevacantista [A challenge to the
sedevacantist enterprise], 15/11/2005, pagina 11: "Come già menzionato, <b>persino
gli ufficiali Vaticani, inclusa la commissione cardinalizia del 1984,
hanno concesso che la Messa tradizionale fu giammai abolita de jure con
la promulgazione della nuova Messa e che i preti sono sempre stati
liberi di continuare ad utilizzare il messale pre-conciliare… In
essenza, Paolo VI creò meramente un nuovo rito in aggiunta al vecchio
rito, lasciando quello vecchio intatto e proibendo giammai il suo
utilizzo continuato." [2]</b></span><br />
</blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ebbene, che si citi <b>Antipapa Paolo VI medesimo </b>onde fare esplodere e distruggere tale falsità. Verosimilmente, si vedrà essa giammai venire citata nelle <b>pubblicazioni falsamente tradizionali </b>desideranti avvinghiarsi al mito per il quale Antipapa Paolo VI sia stato un vero Papa, giacché devastante la loro <b>impresa falsamente tradizionale. </b>Eccola, attenzione, falsi tradizionalisti in primis.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-size: large;">Antipapa Paolo VI, Indirizzo,
24/05/1976: "Inoltre, il fatto è ancor più serio nel senso per cui
l'opposizione di cui Noi parliamo non è solamente incoraggiata da alcuni
preti bensì è guidata da un prelato, <b>l'arcivescovo Marcello Lefebvre, </b>il quale nulladimeno detiene il nostro rispetto. </span><br />
<span style="font-size: large;">È così doloroso ciò notare: ma come non
possiamo Noi vedere in una tale attitudine - qualunque siano le
intenzioni di queste persone - <b>il loro porsi al di fuori
dell'obbedienza del e della comunione con il successore di Pietro e
quindi al di fuori della Chiesa? Poiché questa, sfortunatamente, è la
logica conseguenza, ossia, quando si sostiene che è preferibile
disobbedire con il pretesto di preservare la propria Fede, intatta, e di
lavorare sulla propria strada per la preservazione della Chiesa
Cattolica rifiutandosi allo stesso tempo di offrirle obbedienza. In
aggiunta, ciò viene detto apertamente. È anche affermato che il Concilio
Vaticano II non sia vincolante, che persino la Fede sarebbe in pericolo
a causa delle riforme e delle direttive postconciliari, che si detiene
il dovere di disobbedire onde preservare certe tradizioni. Quali
tradizioni? È questo gruppo, non il Papa, né il collegio dei vescovi, né
il consiglio ecumenico, a decidere quale fra le innumerevoli tradizioni
deve essere considerata la norma della Fede. Come vedete, venerabili
fratelli, una tale attitudine si erige a giudice di quella Volontà
Divina La Quale pose Pietro ed i suoi legittimi successori a capo della
Chiesa onde confermare i fratelli nella Fede ed onde pascere il gregge
universale e La Quale stabilì lui garante e custode del deposito della
Fede… </b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>L'adozione del novus ordo Missae è certamente non lasciata alla libera scelta dei preti e dei fedeli. </b>L'istruzione del 14/06/1971 ha consentito, con l'autorizzazione dell'Ordinario, la celebrazione della Messa nella vecchia forma <b>solamente </b>da parte dei preti anziani ed infermi, offrenti il Divino sacrificio <b>sine populo </b>[senza popolo]. <b>Il
novus ordo fu promulgato di modo da sostituire quello vecchio, dopo
matura delibera, seguendo le richieste del Concilio Vaticano II. In
maniera non diversa rese il Nostro predecessore Pio V il Messale
riformato obbligatorio sotto la Sua autorità, a seguito del Concilio di
Trento… </b></span><br />
<span style="font-size: large;">Noi abbiamo richiamato l'attenzione
dell'arcivescovo Lefebvre alla serietà della sua condotta,
all'irregolarità delle sue principali iniziative presenti,
all'inconsistenza e sovente alla falsità delle posizioni dottrinali
sulle quali egli basa il suo comportamento e queste iniziative ed al
danno che reca all'intera Chiesa in virtù di esse." [3]</span><br />
</blockquote>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Eccola qui. Antipapa Paolo VI medesimo <b>confutò direttamente </b>i falsi tradizionalisti circa le loro 2 concezioni principali. Antipapa Paolo VI dichiarò che <b>non sarebbe stata certamente </b>la libera scelta dei "preti" o dei fedeli quella di <b>non </b>adottare
il "novus ordo missae", la nuova "messa". Egli denunciò anche la loro
asserzione per la quale il Concilio Vaticano II non fu vincolante,
indicando che la conseguenza logica della posizione di Marcello
Lefebvre, rigettante la nuova "messa" ed il Vaticano II, operante
indipendentemente dalla gerarchia da lui riconosciuta, è il porsi al di
fuori della presunta Chiesa Cattolica.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">È tempo che tutti si sveglino e
realizzino la verità per la quale la setta del Vaticano II è una setta
di contraffazione dalla testa ai piedi e donde non esiste salvezza
alcuna per essa e per i suoi Antipapi. È per ciò che tutti i presunti
vescovi detenenti la presunta giurisdizione ordinaria presso la setta
del Vaticano II sostengono la menzogna per la quale il Vaticano II è
l'insegnamento ufficiale della Chiesa Cattolica. È per ciò che tutti i
gruppi pretesi tradizionali riceventi una presunta approvazione
ufficiale dalla setta del Vaticano II debbono esso accettare. È per ciò
che Antipapa Benedetto XVI comunicò all'egemone della FSSPX che essa non
potrebbe essere pienamente accettata nella setta del Vaticano II
qualora non accettasse il Vaticano II.</span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Note di fine sezione 38:</b></span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[1] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagina 366 e così via.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[2] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of
Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book
company], SUA, numero 1839.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[3] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagine 137, 199, etc.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[4] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical
councils] Volume 1, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla
[Georgetown university press], SUA, pagina 559. </span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[5] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical
councils] Volume 1, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla
[Georgetown university press], SUA, pagina 597.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[6] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical
councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla
[Georgetown university press], SUA, pagina 802.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[7] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagina 366, etc.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[8] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagine 738-739.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[9] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagina 715.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[10] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals],
Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA pagina 355.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[11] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals],
Volume 5, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA pagina 140.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[12] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical
councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla
[Georgetown university press], SUA, pagina 898.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[13] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagina 97.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[14] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical
councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla
[Georgetown university press], SUA, pagina 1006.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[15] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical
councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla
[Georgetown university press], SUA, pagine 1008-1009.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[16] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of
Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book
company], SUA, numeri 1690, 1699.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[17] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagine 675, 679, 696.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[18] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of
Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book
company], SUA, numeri 1690, 1699.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[19] Gualtiero Abbott, I documenti del Vaticano II [The documents of
Vatican II], 1966, La stamperia di America [The America press], SUA,
pagine 675, 679, 696.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[20] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals],
Volume 2, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA pagina 394.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[21] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of
Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book
company], SUA, numero 1837.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><hr />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Note di fine sezione 39:</b></span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[1] L'Osservatore Romano, 03/06/1976, pagina 2.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[2] Cristoforo Ferrara, Il rimanente [The remnant], Una sfida
all'impresa sedevacantista [A challenge to the sedevacantist
enterprise], 15/11/2005, pagina 11. </span></span><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">[3] L'Osservatore Romano, 03/06/1976, pagina 2.</span></span><br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-61386758303388995282017-10-09T00:35:00.001+02:002017-10-09T00:41:48.526+02:00"Gli eretici e gli scismatici sono esclusi dal Supremo Pontificato per mezzo di Legge Divina medesima"...<h1 class="entry-title" style="margin: auto; text-align: left; width: 80%;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="http://vaticanocattolico.com/un-cardinale-scomunicato-e-papa/#.Wdql2DBx3IU">Fonte: VaticanoCattolico... </a></span></span></h1>
<h1 class="entry-title" style="margin: auto; text-align: center; width: 80%;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><a href="http://vaticanocattolico.com/un-cardinale-scomunicato-e-papa/">Obiezione
10: Papa Pio XII, in Vacantis Apostolicae Sedis, dichiara che un
cardinale, non importa sotto quale scomunica quegli si trovi, può essere
eletto Papa.</a></span></span></h1>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div class="post-subtitles" style="text-align: justify;">
<div class="subtitle-chapter" style="padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
(Cap. 21 del libro <a href="http://www.vaticanocattolico.com/la-verita-accaduto-alla-chiesa-cattolica/"><i>La verità su ciò che è realmente accaduto alla Chiesa Cattolica dopo il Vaticano II</i></a>)
</span></span></div>
<div style="margin-top: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Redatto da</i></span></span>
</div>
<div style="padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Fra. Michele Dimond, O.S.B.<br />Fra. Pietro Dimond, O.S.B.</span></span></div>
<div style="padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO8vfmps5ybTAdtXPhSnhU5oVhsQ1Vwhyu8G8lwrk1YQU3lBYa-vRWmVq8Bik2ahxXHVsRchMk0J6rNiwfvw_kIi077nnySa3TNWcuNGaW-hTeKI0krk7eBbz5ldZfJL_3TkNuszTsGRc/s1600/pape-xii-sedevacantisme.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1141" data-original-width="876" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO8vfmps5ybTAdtXPhSnhU5oVhsQ1Vwhyu8G8lwrk1YQU3lBYa-vRWmVq8Bik2ahxXHVsRchMk0J6rNiwfvw_kIi077nnySa3TNWcuNGaW-hTeKI0krk7eBbz5ldZfJL_3TkNuszTsGRc/s640/pape-xii-sedevacantisme.jpg" width="490" /></a></div>
<div style="padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Papa Pio XII, Vacantis Apostolicae Sedis, 08/12/1945: "34. Nessuno dei cardinali può in modo alcuno o per mezzo di pretesto di scomunica, <b>sospensione ed interdizione alcuna o di qualunque altro impedimento Ecclesiastico</b> essere escluso nell'elezione attiva e passiva del Supremo Pontefice. Noi, dunque, sospendiamo tali censure solamente per gli scopi di detta elezione; in altri tempi esse devono rimanere in vigore. (AAS 38, 1946, pagina 76.)"<br /><br />Risposta: come già mostrato è un dogma che gli eretici non sono membri della Chiesa Cattolica e che un Papa è il capo della Chiesa Cattolica. È un fatto dogmatico, quindi, che un eretico non può essere il capo della Chiesa Cattolica, giacché egli non ne è membro.<br /><br />Pertanto, che cosa intende Papa Pio XII in Vacantis Apostolicae Sedis? Innanzitutto, occorre comprendere l'effettività per la quale le scomuniche possono essere subite per molte ragioni. Storicamente, le scomuniche venivano distinte per mezzo dei termini maggiore e minore. Le scomuniche maggiori venivano subite per eresia e per scisma, peccati contro la Fede Cattolica, e per certi altri maggiori peccati. Coloro i quali ricevevano la scomunica maggiore per eresia non erano membri della Chiesa Cattolica, come si è dimostrato in grande dettaglio. Le scomuniche minori, invece, non rimuovevano una persona dalla Chiesa Cattolica, esse bensì le vietavano di partecipare alla vita Sacramentale della Chiesa Cattolica. Papa Benedetto XIV operò nota della distinzione.<br /><br /> Papa Benedetto XIV, Ex quo primum (23), 03/01/1756: <b>"Inoltre gli eretici e gli scismatici sono soggetti alla censura delle scomuniche maggiori mediante la legge del Can. de Ligu. 23, Quest. 5 e del Can. Nulli, quest. 5, Dist. 19.</b>" [58]<br /><br />La scomunica minore, invece, veniva subita per cose come la violazione di un segreto del Santo Uffizio, per la falsificazione delle reliquie (canone 2326), per la violazione di un convento (canone 2342) e così via. Tali sono tutte punizioni Ecclesiastiche. Tali azioni, sebbene gravemente peccaminose, non separano una persona dalla Chiesa Cattolica. Inoltre, benché i termini scomunica maggiore e minore non siano più utilizzati rimane un fatto quello donde una persona può incorrere in una scomunica per qualcos'altro al di fuori dell'eresia e non essere, dunque, separata dalla Chiesa Cattolica, siccome può incorrere in una scomunica per eresia ed essere, dunque, separata dalla Chiesa Cattolica.</span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: small;">Laonde, un cardinale ricevente una scomunica per eresia non è più cardinale perciocché gli eretici sono al di fuori della Chiesa Cattolica, de Fide, Papa Eugenio IV. Invece, un cardinale ricevente una scomunica per qualcos'altro è ancora un cardinale, sebbene in stato di grave peccato. Dunque, allorché Papa Pio XII affermò che tutti i cardinali, qualunque impedimento Ecclesiastico li condizioni, possono votare ed essere eletti in un conclave Papale presuppose dei cardinali aventi ricevuto una scomunica per qualcosa al di fuori dell'eresia, giacché un cardinale avente ricevuto una scomunica per eresia non è affatto un cardinale. Il punto chiave da comprendere è quello per cui l'eresia non è meramente un impedimento Ecclesiastico, pertanto, non ciò di cui discusse Papa Pio XII, bensì un impedimento di Legge Divina.<br /><br /> Canonista Maroto: "<b>Gli eretici e gli scismatici sono esclusi dal Supremo Pontificato per mezzo di Legge Divina medesima, perocché, benché per Legge Divina essi non siano e non sono considerati incapaci di partecipare a certi tipi di giurisdizione Ecclesiastica, nondimeno, essi debbono certamente essere considerati come esclusi dall'occupare il trono della Sede Apostolica… </b>" [59]<br /><br />Notisi che gli eretici sono esclusi dal Papato non meramente per mezzo di impedimenti Ecclesiastici bensì causa impedimenti fluenti dalla Legge Divina. La legislazione di Papa Pio XII non applicasi all'eresia perciocché egli si riferì agli impedimenti Ecclesiastici: "… <b>o qualunque altro impedimento Ecclesiastico</b>… ". Sicché, la sua legislazione non mostra la menzogna per cui gli eretici possono essere eletti e rimanere Papi, motivo per il quale egli non li menzionò. Papa Pio XII si riferì ai cardinali Cattolici possibilmente sotto scomunica.<br /><br />Di modo da dimostrare ulteriormente il punto si assuma per scopo di spiegazione che la legislazione di Papa Pio XII intenda davvero la falsità per la quale un cardinale eretico possa essere eletto Papa. Notisi ciò che scrisse Papa Pio XII.<br /><br /> Papa Pio XII, Vacantis Apostolicae Sedis, 08/12/1945: "<b>Noi, dunque, sospendiamo tali censure solamente per gli scopi di detta elezione; in altri tempi esse devono rimanere in vigore</b>."<br /><br />Papa Pio XII menzionò che le scomuniche sarebbero state sospese solamente per il tempo dell'elezione; in altri tempi esse sarebbero rimaste in vigore. Ciò significherebbe che le scomuniche per eresia ritornerebbero in vigore immediatamente a seguito dell'elezione cosicché l'eretico eletto Papa perda il suo ufficio. Sicché, non importa da quale prospettiva si analizzi la questione, un eretico non potrebbe essere validamente eletto Papa e rimanere tale.<br /><br /> Sant'Antonino, Somma teologica, Citato in Atti di Vaticano I [Actes de Vatican I], Pubblicazioni Frond [Frond publications], 1459: "<b>Nel caso in cui il Papa divenisse un eretico egli si ritroverebbe, per quel fatto stesso e senza altra sentenza, separato dalla Chiesa. Una testa separata dal corpo, sintantoché essa rimanga separata, non può e non potrebbe essere la testa dello stesso corpo dal quale essa è e sarebbe stata tagliata. Un Papa separato dalla Chiesa mediante l'eresia, dunque, per quel fatto stesso, cesserebbe di essere la testa della Chiesa. Egli non potrebbe essere un eretico e rimanere Papa, perciocché, giacché egli sarebbe al di fuori della Chiesa, egli non possederebbe le chiavi della Chiesa</b>."<br /><br />Ove un eretico, qualcuno negante la Fede Cattolica, fosse il capo al di dentro della Chiesa Cattolica allora il dogma donde la Chiesa Cattolica è Una in Fede Universale, Una, Santa, Cattolica ed Apostolica, sarebbe falso. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-55637168693472538312017-09-26T21:30:00.001+02:002017-09-26T21:30:35.138+02:00“Quelli che si definiscono ‘tradizionalisti’ in realtà, sono dei rivoluzionari…”...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://www.riminiduepuntozero.it/bergoglio-occupa-trono-papale-senza-averne-lautorita-la-chiesa-devastata-dal-modernismo/">Fonte: Rimini 2.0... </a></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">62 dissidenti hanno accusato pubblicamente l’attuale pontefice di
propagare l’eresia. Il papa non può sbagliare. Finché non contraddice
gli insegnamenti dei suoi predecessori. Ecco perché in Vaticano sono
tutti lontani dal cuore del problema. “Quelli che si definiscono
‘tradizionalisti’ in realtà, sono dei rivoluzionari…”.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_6BMaVhaS7g-eahRAnoY9PSdS10UoGxNsA-0ksjXDd9IMn9n14eghJ2uCyZc4MVPzaovquktsAReX2IpBSwpcxGxdlNNv9d93CDEbRXrBi6nw8UJ5h6tZMMTo-zxP309-ztqRRWrCjnQ/s1600/pope_caricature_by_funkwood-d88ec8z.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="955" data-original-width="836" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_6BMaVhaS7g-eahRAnoY9PSdS10UoGxNsA-0ksjXDd9IMn9n14eghJ2uCyZc4MVPzaovquktsAReX2IpBSwpcxGxdlNNv9d93CDEbRXrBi6nw8UJ5h6tZMMTo-zxP309-ztqRRWrCjnQ/s640/pope_caricature_by_funkwood-d88ec8z.jpg" width="560" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><strong>“È stato dato scandalo alla Chiesa e al mondo”</strong><br />
Apocalissi vaticana. Quelli che non sopportano il papa ‘guevarista’,
alias Francesco/Bergoglio, si sono contati, hanno un nome e una firma e
un documento che li accomuna. Il documento, pubblicato sul sito <a href="http://www.correctiofilialis.org/" rel="noopener" target="_blank">www.correctiofilialis.org</a>,
è stato firmato da 62 ‘dissidenti’, tra cui Ettore Gotti Tedeschi, già
presidente dello Ior dal 2009 al 2012. Dietro la dicitura devota, <em>correctio filialis</em>,
e l’incipit adornato (i dissidenti si dicono “mossi dalla fedeltà a
Nostro Signore Gesù Cristo, dall’amore alla Chiesa e al papato, e dalla
devozione filiale verso di Lei”), scatta l’accusa, eclatante. Le parole
del papa inscritte nell’esortazione apostolica <em>Amoris laetitia</em>,
sarebbero all’origine “della propagazione di alcune eresie”. Detto come
va detto, è scritto, “È stato dato scandalo alla Chiesa e al mondo, in
materia di fede e di morale, mediante la pubblicazione di <em>Amoris laetitia</em>
e mediante altri atti attraverso i quali Vostra Santità ha reso
sufficientemente chiari la portata e il fine di questo documento”. Cosa
non va a costoro? Ad esempio, che i divorziati risposati possano,
comunque, accedere all’Eucarestia. Tra le tante cose (il documento va
avanti per 26 pagine, lo trovate <a href="http://www.correctiofilialis.org/wp-content/uploads/2017/08/Correctio-filialis_Italiano.pdf" rel="noopener" target="_blank">qui</a>)
che si rimproverano a Papa Francesco c’è anche “una simpatia senza
precedenti di Vostra Santità per Martin Lutero” testimoniata
dall’“affinità tra le idee di Lutero sulla legge, la giustificazione e
il matrimonio e quelle insegnate o favorite da Vostra Santità”. In un
breve passaggio, per altro, la <em>Correctio</em> sottolinea “i limiti
dell’infallibilità papale”. A questo punto, chi ci capisce è bravo. Il
papa strizza l’occhio ai divorziati, non è più infallibile e
s’accompagna allo scismatico Lutero. “Sa qual è il problema?”. No, mi
aiuti a capire. “Che Bergoglio non è che la punta di un iceberg. La
massa dell’iceberg è il ‘modernismo’. I firmatari della <em>Correctio</em>,
che si dicono ‘tradizionalisti’, in realtà sono dei rivoluzionari. Per
usare una immagine politica: appartengono alla destra di uno
schieramento parlamentare che comunque si riconosce nel Concilio
Vaticano II, il cuore del problema”. </span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><strong>Giovanni Paolo II, Benedetto XVI: papi senza autorità</strong><br />
Don Ugo Carandino non è un ‘tradizionalista’, “preferiamo definirci
antimodernisti”, è uno che parla chiaro e sa spaccare il capello
teologico in quattro. Classe 1961, torinese, è stato ordinato, nel 1988,
da Mons. Bernard Tissier de Mallerais, vescovo della Fraternità
Sacerdotale San Pio X, quella fondata da Mons. Marcel Lefebvre.
Carandino non è un ‘lefebvriano’, è al di là, appartiene all’Istituto
Mater Boni Consilii. Incaricato della cura pastorale di Rimini – ma è
sempre in viaggio lungo lo Stivale – don Carandino dice Messa presso
l’Oratorio San Gregorio Magno di via Molini 8 (<a href="http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/" rel="noopener" target="_blank">qui per saperne di più</a>). Per lui, i firmatari della <em>Correctio</em>
sono ben lontani dall’affrontare il cuore pulsante del problema.
“Capisco che Bergoglio appaia come un fenomeno a sé, è un ‘estremista’
in tutti i sensi, ma, mi creda, i problemi in seno alla cattolicità non
iniziano con l’<em>Amoris laetitia</em>, anzi. Non possiamo dimenticare
che in questi ultimi cinquant’anni la Chiesa è stata devastata”. Ci
spieghi meglio. “Beh, intanto i firmatari usano due pesi e due misure:
sostanzialmente – e gli scritti di molti di costoro lo affermano –
accettano il Concilio Vaticano II, salvo poi prendersela soltanto con
Bergoglio. Tendono a ridurre il problema a una alternativa manichea:
Bergoglio è cattivo, mentre con papa Benedetto XVI tutto andava bene.
Questo è un errore che alimenta altri errori. Dov’erano costoro quando
fu promulgato il nuovo rito della Messa che ha distrutto il concetto di
‘Santo Sacrificio’? Dov’erano quando papa Giovanni Paolo II baciava il
Corano e riuniva tutte le sette religiose ad Assisi? Dov’erano quando
papa Benedetto XVI, ancora ad Assisi, chiamava gli atei, sprofondando in
pieno agnosticismo modernismo?”. Dunque, l’istituto papale è corrotto
in sé… “Io sto dicendo una cosa banale: è impossibile che un papa possa
insegnare l’errore, la Chiesa non può che insegnare la verità. Per
questo, è assurdo dire che Bergoglio si ‘sbaglia’, oppure, come fanno i
lefebvriani, affermare di prendere ‘accordi’ con il papa. Questo non è
un linguaggio accettabile. Il papa o è papa o non lo è”. Dunque per lei
papa Bergoglio occupa impunemente il soglio di Pietro. “Il problema,
ritorno ancora al punto, riguarda il ‘modernismo’. L’8 settembre 1907
San Pio X pubblica l’enciclica Pascendi, in cui dichiara il modernismo
la ‘sintesi di tutte le eresie’. Nel 1950 papa Pio XII sottolinea questi
insegnamenti attraverso la lettera enciclica <em>Humani generis</em>, che condanna come ‘modernista’ la <em>nouvelle théologie</em>.
Ora, morto Pio XII proprio gli esponenti della ‘nuova teologia’
prepararono il Concilio Vaticano II, propagando errori propri del
‘modernismo’. Vede, per diventare papa non basta vestire di bianco e
abitare in Vaticano: occorre, se l’insegnamento del papa è infallibile,
accogliere gli insegnamenti dei papi precedenti, è impossibile che un
papa contraddica gli insegnamenti di un santo padre. Se non si agisce in
questo modo, si occupa il soglio petrino senza autorità”. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><strong>I ‘tradizionalisti’ creano una mentalità antipapale, errata</strong><br />
In sintesi. Bergoglio non è peggio di chi lo ha preceduto, dal Vaticano
II in qua, è soltanto più eccentrico, e i firmatari della <em>Correctio</em>
sono dei sempliciotti… “Io non giudico le intenzioni soggettive dei
singoli individui, mi limito alle questioni oggettive: se si aderisce al
Vaticano II e dunque al ‘modernismo’, se si applica il nuovo diritto
canonico e il nuovo rito della Messa, non si vive nella fede autentica.
Io esercito l’apostolato nella diocesi di Rimini contro chi occupa la
sede episcopale di Rimini; se riconoscessi costui come vescovo autentico
di Rimini non potrei agire contro la sua volontà”. E i cosiddetti
‘tradizionalisti’? “Restano sulla soglia. Pensano che il problema sia la
Messa con le chitarre o con la musica sacra, ne fanno una questione di
‘abito’. Ma non si può combattere un errore in virtù di altri errori. Il
tradizionalismo cattolico che in parte si manifesta nel documento di
questa <em>correzione fraterna</em> ha deviato dalla tradizione
cattolica, ha creato una mentalità antipapale che va contro la struttura
stessa della Chiesa. Una mentalità sovversiva”. In tutto questo, il
buon cattolico cosa deve fare? “Il buon cattolico, sbalordito dalla <em>Amoris laetitia</em>, ha tutta la mia comprensione. Intanto, deve studiare il <em>Catechismo Maggiore di San Pio X</em>,
perché si continua a parlare di religione senza conoscerne le nozioni
più elementari. Poi, bisogna affidarsi al magistero della Chiesa e dei
papi, in questo naufragio. La Chiesa è fatta da uomini, ma non sarà mai
in crisi”. Nella burrasca, però, ci sono elementi di luce per don
Carandino. “Beh, devo dire che l’azione congiunta del disastroso
Bergoglio e dell’ambiguo Mons. Bernard Fellay sta aumentando il numero
di chi ci segue, che non capisce più gli insegnamenti del Vaticano e non
si riconosce più nei lefebrviani”. Chiamalo desiderio di mettersi sulle
tracce della ‘fede autentica’, che pare una chimera. </span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-82006816281059680512017-09-22T22:24:00.003+02:002017-09-22T22:24:43.288+02:00"perciocché essa non è la Chiesa Cattolica, ma la contro Chiesa Cattolica degli ultimi tempi profetizzata".<h1 class="entry-title" style="margin: auto; text-align: center; width: 80%;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="http://vaticanocattolico.com/anti-papa-francesco-riforma-liturgica-irreversibile/">Antipapa Francesco proclama "con sicurezza" ed "autorità Magistrale" che la riforma liturgica del novus ordo è "irreversibile"</a></span></span></h1>
<h1 class="entry-title" style="margin: auto; text-align: center; width: 80%;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></span></h1>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC_GNB2OsjHuJR7bUBxFqgM8h1jMPnkfi9DETElzKRLcHRdx0PCUeQUH4AG8tvhrzJKutjSM729w1x2Njbqe3YVTlAr7lMFo_Rr8x1ij-6OahJT0paI3fWT4gmFmPJADqxdtnigGKTYHw/s1600/macelleria.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="447" data-original-width="640" height="446" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC_GNB2OsjHuJR7bUBxFqgM8h1jMPnkfi9DETElzKRLcHRdx0PCUeQUH4AG8tvhrzJKutjSM729w1x2Njbqe3YVTlAr7lMFo_Rr8x1ij-6OahJT0paI3fWT4gmFmPJADqxdtnigGKTYHw/s640/macelleria.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-top: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i>Redatto da</i></span></span>
</div>
<div style="padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Monastero della Famiglia Santissima</span></span></div>
<div style="padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Giovedì 24/08/2017, durante un indirizzo alla <strong>sessantottesima Settimana liturgica nazionale Italiana,</strong>
Antipapa Francesco ha affermato con presunta certezza ed autorità da
Magistero Ecclesiastico che la forma "liturgica" post-Vaticano II,
chiaramente includente l'abominevole nuova "messa", è irreversibile.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Antipapa Francesco, 24/08/2017: "Oggi c'è ancora da lavorare in
questa direzione, in particolare riscoprendo i motivi delle decisioni
compiute con la riforma liturgica, superando letture infondate e
superficiali, ricezioni parziali e prassi che la sfigurano. Non si
tratta di ripensare la riforma rivedendone le scelte, ma di conoscerne
meglio le ragioni sottese, anche tramite la documentazione storica, come
di interiorizzarne i principii ispiratori e di osservare la disciplina
che la regola. Dopo questo Magistero, <strong>dopo questo lungo cammino possiamo affermare con sicurezza e con autorità Magistrale che la riforma liturgica è irreversibile."</strong> (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2017/august/documents/papa-francesco_20170824_settimana-liturgica-nazionale.html)</span></span><br />
</blockquote>
</div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">La dichiarazione di Antipapa Francesco è un altro colpo devastante
nei confronti di quei falsi tradizionalisti e di quei sedeplenisti
ancora invano speranti nella setta del Vaticano II e nei suoi Antipapi
apostatici. Essa sfascia nuovamente il mito sotto il quale cotanti di
essi operano, nonché quello per cui gli Antipapi del Vaticano II non
hanno tentato di imporre alcuno dei mali od alcuna delle false dottrine
della setta del Vaticano II, siccome la nuova "messa" ed il Vaticano II,
in maniera autoritativa: sì invece, essi lo hanno fatto, tuttavia, essi
non sono da Dio stati ivi protetti in quanto non dei validi Papi.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">La dichiarazione di Antipapa Francesco è un'altra conferma della
verità donde la setta del Vaticano II non è la Chiesa Cattolica, bensì
una contro Chiesa Cattolica guidata da Antipapi eretici. Quei Cattolici
sostenenti che la Sedia di San Pietro sia vacante sono nel giusto: non
esiste alcuna maniera onde essere veramente tradizionali riconoscendo
ostinatamente gli Antipapi del Vaticano II come Papi. Nella vera Chiesa
Cattolica esiste speranza; nella setta del Vaticano II esiste nessuna
speranza: ciò è perciocché essa non è la Chiesa Cattolica, ma la contro
Chiesa Cattolica degli ultimi tempi profetizzata.</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-24090159729337156422017-08-04T22:01:00.001+02:002017-08-04T22:01:48.601+02:00ECCO A VOI I SATANASSI FALSI GESUITI CONCILIARI, movimento eretico da dove proviene il fasullo Bergoglione...<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://apostatisidiventa.blogspot.it/2017/08/quanti-volti-ha-il-gesuita.html#more">Fonte: Acta Aposticae Sedis</a></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqYfUiQWo0VxiH-uFSgjQ6zhdT8_u9hraePUExjS4nt998eWNVJLtvQ9WvB3JgIEfcmShgjzcVE5bGlhSaxKj8yL287rcOQAncfvNWi-i8c-ccypOUcxFIH9b8JRPAWOuvF-SuU27MztU/s1600/santignazio-su-lutero.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="851" data-original-width="851" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqYfUiQWo0VxiH-uFSgjQ6zhdT8_u9hraePUExjS4nt998eWNVJLtvQ9WvB3JgIEfcmShgjzcVE5bGlhSaxKj8yL287rcOQAncfvNWi-i8c-ccypOUcxFIH9b8JRPAWOuvF-SuU27MztU/s640/santignazio-su-lutero.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
-------- </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">A San Giorgio in Salici (Verona) i comboniani hanno celebrato la prima “messa di rito luterano”. Qui sotto la “liturgia” eucaristica . vi si parla di Dio dai mille volti …</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
-------</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBGiCksl-Guz653jgFyLBKYg1qufv7LFaW1pH0lQQM87KAGYmd4h98AVSIh_t_L9j_tBKPkxXOhb2rJqdFNaqBy0KPiNlCvhl27r6NtfHufbQO2XiUFFzE1VekQM_qMJ7zk7N97bNNlSE/s1600/messa-luterana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="733" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBGiCksl-Guz653jgFyLBKYg1qufv7LFaW1pH0lQQM87KAGYmd4h98AVSIh_t_L9j_tBKPkxXOhb2rJqdFNaqBy0KPiNlCvhl27r6NtfHufbQO2XiUFFzE1VekQM_qMJ7zk7N97bNNlSE/s640/messa-luterana.jpg" width="458" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-72222471582195871682017-07-19T22:39:00.000+02:002017-07-19T22:45:12.097+02:00"La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità".<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIu5_7ERXY9w5lVBdonUZBEqREedI28y8rL7aJ2BwUDqpk4z6QUk6E_ZPJX5h1GN5jkJwOdsQZPTcHTQKqP0XPy99cof5u0ZkzyrD2scLWNQHbVYXSrK98ksAnZOs5-ua6k_q25P68p8M/s1600/borsellino.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="851" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIu5_7ERXY9w5lVBdonUZBEqREedI28y8rL7aJ2BwUDqpk4z6QUk6E_ZPJX5h1GN5jkJwOdsQZPTcHTQKqP0XPy99cof5u0ZkzyrD2scLWNQHbVYXSrK98ksAnZOs5-ua6k_q25P68p8M/s640/borsellino.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
---------------------
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/Gcf26gyaJvY" width="640"></iframe>>
---------------------</div>
<h1 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Ritrovato un fascicolo di Paolo Borsellino</b>,
emergono nomi pesanti – Il fascicolo assegnato a Borsellino l’ 8 luglio
1992 (11 giorni prima di essere ucciso…) conferma le indagini del
Giudice sulla trattativa Stato-Mafia con nomi pesantissimi di capimafia,
politici e vertici dei servizi segreti. <b>E Vi meravigliate che è stato ammazzato?</b></span></span></h1>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><br />
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ritrovato un fascicolo di Paolo Borsellino, emergono nomi pesanti</span></span></h2>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">La ricostruzione dei giornalisti del Fatto Quotidiano, Giuseppe Lo
Bianco e Sandra Rizza, mette i brividi: Borsellino è stato ucciso perché
stava indagando, formalmente, sulla trattativa Stato-Mafia.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9dn2cwNN-ehGQDaIWBt9sWKy0mWuqY1ag6iaJibRlXeMUskyc2UbYq2EPLw7bQbSs6IkLuEGY2LiNkv4pnxI2HK932Arwv2JQ_ww7NTEL0mMhm7-sXlgMnXKUm8LWK6xhUAtvmYHW-Gk/s1600/strage-via-d-amelio-cover-morganti.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="589" data-original-width="1600" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9dn2cwNN-ehGQDaIWBt9sWKy0mWuqY1ag6iaJibRlXeMUskyc2UbYq2EPLw7bQbSs6IkLuEGY2LiNkv4pnxI2HK932Arwv2JQ_ww7NTEL0mMhm7-sXlgMnXKUm8LWK6xhUAtvmYHW-Gk/s640/strage-via-d-amelio-cover-morganti.jpg" width="640" /></a></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">La conferma arriva dal ritrovamento di un fascicolo assegnato a
Borsellino in data 8 luglio 1992 (11 giorni prima di essere ucciso…) in
cui viene fuori l’ufficialità dell’indagine e i nomi delle persone
coinvolte.<br />
Nomi pesanti. Nomi di capimafia. Nomi di politici. Nomi di esponenti dei servizi segreti.<br />
In piena stagione stragista, a metà giugno del ‘92, un anonimo di otto
pagine scatenò fibrillazione e panico nei palazzi del potere
politico-giudiziario: sosteneva che l’ex ministro dc Calogero Mannino
aveva incontrato Totò Riina in una sacrestia di San Giuseppe Jato
(Palermo).</span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: small;">Una sorta di prologo della trattativa. Su quell’anonimo, si scopre oggi
dai documenti prodotti dal pm Nino Di Matteo nell’aula del processo
Mori, stava indagando formalmente Paolo Borsellino. Con un’indagine che
il generale del Ros Antonio Subranni chiese ufficialmente di archiviare
perché non meritava “l’attivazione della giustizia”. IL DOCUMENTO
dell’assegnazione del fascicolo a Borsellino e a Vittorio Aliquò, datato
8 luglio 1992, insieme alle altre note inviate tra luglio e ottobre di
quell’anno, non è stato acquisito al fascicolo processuale perché il
presidente del Tribunale Mario Fontana non vi ha riconosciuto una
“valenza decisiva” ai fini della sentenza sulla mancata cattura di
Provenzano nel ‘95, che sarà pronunciata mercoledì prossimo.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
Ma le note sono state trasmesse alla Procura nissena impegnata nella
ricostruzione dello scenario che fa da sfondo al movente della strage di
via D’Amelio. In aula a Caltanissetta, infatti, nei giorni scorsi,
Carmelo Canale ha raccontato che il 25 giugno 1992, Borsellino,
“incuriosito dall’anonimo” volle incontrare il capitano del Ros Beppe De
Donno, in un colloquio riservato alla caserma Carini, proprio per
conoscere quel carabiniere che voci ricorrenti tra i suoi colleghi
indicavano come il “Corvo due”, ovvero l’autore della missiva di otto
pagine. Quale fu il reale contenuto di quell’incontro? Per il pm, gli
ufficiali del Ros, raccontando che con Borsellino quel giorno discussero
solo della pista mafia-appalti , hanno sempre mentito: una bugia per
negare l’esistenza della trattativa, come ha ribadito Di Matteo ieri in
aula, nell’ultima replica. Tre giorni dopo, il 28 giugno, a Liliana
Ferraro che gli parla dell’iniziativa avviata dal Ros con don Vito,
Borsellino fa capire di sapere già tutto e dice: “Ci penso io”. Il primo
luglio ‘92, a Palermo il procuratore Pietro Giammanco firma una delega
al dirigente dello Sco di Roma e al comandante del Ros dei Carabinieri
per l’individuazione dell’anonimo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Il 2 luglio, Subranni gli risponde
con un biglietto informale: “Caro Piero, ho piacere di darti copia del
comunicato dell’Ansa sull’anonimo. La valutazione collima con quella
espressa da altri organi qualificati. Buon lavoro, affettuosi saluti”.
NEL LANCIO Ansa, le “soffiate” del Corvo sono definite dai vertici
investigativi “illazioni ed insinuazioni che possono solo favorire lo
sviluppo di stagioni velenose e disgreganti”. Come ha spiegato in aula
Di Matteo, “il comandante del Ros, il giorno stesso in cui avrebbe
dovuto cominciare ad indagare, dice al procuratore della Repubblica:
guardate che stanno infangando Mannino”. Perché Subranni tiene a far
sapere subito a Giammanco che l’indagine sul Corvo 2 va stoppata?
Venerdì 10 luglio ‘92 Borsellino è a Roma e incontra proprio Subranni,
che il giorno dopo lo accompagna in elicottero a Salerno. Borsellino (lo
riferisce il collega Diego Cavaliero) quel giorno ha l’aria “assente”.
Decisivo, per i pm, è proprio quell’incontro con Subranni, indicato come
l’interlocutore diretto di Mannino. È a Subranni che, dopo l’uccisione
di Salvo Lima, l’ex ministro Dc terrorizzato chiede aiuto per aprire un
“contatto” con i boss. È allo stesso Subranni che Borsellino chiede
conto e ragione di quella trattativa avviata con i capi mafiosi? No,
secondo Basilio Milio, il difensore di Mori, che ieri in aula ha
rilanciato: “Quell’incontro romano con Subranni è la prova che
Borsellino certamente non aveva alcun sospetto sul Ros”. Il 17 luglio,
però, Borsellino dice alla moglie Agnese che “Subranni è punciuto”.
Poche ore dopo, in via D’Amelio, viene messo a tacere per sempre.
Nell’autunno successivo, il 3 ottobre, il comandante del Ros torna a
scrivere all’aggiunto Aliquò, rimasto solo ad indagare sull’anonimo: “Mi
permetto di proporre – lo dico responsabilmente – che la signoria
vostra archivi immediatamente il tutto ai sensi della normativa
vigente”.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">fonte:http://www.siciliacronaca.it/palermo/ritrovato-un-fascicolo-di-paolo-borsellino,-emergono-nomi-pesanti
</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-55128095697489251952017-07-17T21:16:00.004+02:002017-07-17T21:17:47.186+02:00"[…]dopo questi segni, quando si sarà vicini alla fine"..<div style="text-align: justify;">
<a href="https://apostatisidiventa.blogspot.it/2017/07/quando-si-sara-vicini-alla-fine.html#more"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">PROFEZIA SUI GAY PRIDE : NEL 1700 LA BEATA ANNA MARIA TAIGI VIDE LE PROCESSIONI DELLA LUSSURIA…</span></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNxW-gYpHAfUxtcAsxQ4dPM681WzhE_3ZsNRURFAWzRkVrKrnkA5BhSc9KJRSl1I3hZrAB3OusWJ83R9mHbojkT1o8s-1ok1BysVO13foKJUz2JflNSzMpROHmcof8JSjPdy-f-DpfoMs/s1600/img_3535.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="720" height="448" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNxW-gYpHAfUxtcAsxQ4dPM681WzhE_3ZsNRURFAWzRkVrKrnkA5BhSc9KJRSl1I3hZrAB3OusWJ83R9mHbojkT1o8s-1ok1BysVO13foKJUz2JflNSzMpROHmcof8JSjPdy-f-DpfoMs/s640/img_3535.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; font-size: 20px; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
<span style="background-color: white;"></span><span style="background-color: white;">Nel ‘700 la Beata Anna Maria Taigi lo aveva profetizzato.</span></span></span></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; font-size: 20px; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">In quegli anni era assolutamente
impensabile portare la lussuria in processione.Gay pride? Diabolici
pride ! Le visioni profetiche sul Gay pride della mistica Beata Anna
Maria Taigi</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">essa scrisse:</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">” […]dopo questi segni, quando si
sarà vicini alla fine, il Drago sarà sciolto e la Divina Madre inviterà
alla penitenza e gli uomini senza tener conto dei Celesti moniti
andranno per le vie della Eterna Città Santa bagnata dal Sangue dei
Principi(Apostoli), portando la Lussuria in processione; e il Padre
della Menzogna sarà a loro capo. Sacrilegi compiranno contro i tempi del
Santo Spirito e contro la Religione: gli uomini si vestiranno da donne e
le donne si vestiranno da uomini, la Voce del Santo Vicario non sarà
ascoltata e l’ Alma Sua figura sara fatta oggetto di scherno e risa,
allora il Drago che già ha preso possesso del suo regno istillerà lumi
alle menti degli a lui soggetti per diffondere l’alito pestilento della
Lussuria ove il Beatissimo pose Sede e per diffondere e moltiplicare
l’opera sua nefanda di distruzione e perdizione, dovrà allora dalla
Cristianità implorarsi la Misericordia di Dio e fare Orazione per la
Chiesa Militante domandando aiuto alla Madre Santa e offrendo penitenze e
sacrifici […]”</span></span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white; color: #222222;">Anna
Maria Taigi aveva visioni di assoluta precisione, non frutto di
illusioni o di immaginazione, descriveva esattamente luoghi che non
aveva mai visitato, in Italia e altrove, profetizzò con straordinaria
precisione un gran numero di avvenimenti, specie riguardanti le sorti
della Chiesa, con molti anni di anticipo. Profetizzò il disastro
napoleonico in Russia, quando non si aveva ancora idea che Napoleone
avrebbe invaso quel paese, profetizzò pure che sarebbe morto a
Sant’Elena e ne descrisse esattamente le esequie quando il corso era
ancora vivo.</span><br /><span style="background-color: white; color: #222222;"></span><br /><span style="background-color: white; color: #222222;"></span><span style="background-color: white; color: #222222;">Non
si potrebbe dare descrizione più perfetta, pronunciata con due secoli
di anticipo, dell’evento anticristico e diabolico noto come Gay
Pride!Preghiamo e facciamo penitenza! Per noi e per questi nostri
fratelli e sorelle che non sanno quello che fanno.Signore Gesù Cristo
abbi pietà di noi peccatori e del mondo intero per i meriti della Tua
dolorosa Passione… Santissima Vergine, Madre della Purezza vieni in
nostro soccorso!! Angeli Santi e Santi tutti del Cielo, Anime Purganti,
pregate con noi e per noi!</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">Fra le sue altre profezie vi è la
conquista francese dell’Algeria, la rivoluzione a Parigi nel 1830, la
guerra di Crimea, la liberazione degli schiavi nelle Americhe, la caduta
di gran parte delle monarchie europee. Predisse il pontificato di
Giovanni Mastai Ferretti, il futuro Pio IX, ne indicò la durata esatta,
descrisse quello che il futuro Papa avrebbe fatto e le persecuzioni alle
quali sarebbe andato incontro: Mastai Ferretti non era neppure ancora
cardinale quando Anna Maria Taigi morì, e anche numerose altre profezie
di lei si avverarono solo molti anni dopo la morte della veggente. In
confessione rivelò al padre Ferdinando dell’Ordine dei Trinitari, nella
chiesa di San Crisogono a Roma, che proprio in quel momento il Padre
generale di quell’Ordine veniva ucciso insieme ai suoi frati dai
francesi che occupavano la Spagna, e descrisse dettagliatamente i
maltrattamenti che la soldataglia giacobina e atea stava infliggendo ai
martiri. Due mesi dopo lettere dalla Spagna riferirono l’eccidio e
confermarono in ogni dettaglio la visione</span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9ayiGPPjB6pqCgB_bJ5ok8EPc7JlppS-dH8gxZXT1uW-H2GmFjKYCfulPo0Rna9rZzh-E9tnGFVmhtEl-OuIIvjgxMBo7wr9CPIlrseysn1ZwJVPPoFCojYPJknFdJHnMrnWT-9KGe4w/s1600/Beata_Ana_Maria_Taigi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="234" data-original-width="420" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9ayiGPPjB6pqCgB_bJ5ok8EPc7JlppS-dH8gxZXT1uW-H2GmFjKYCfulPo0Rna9rZzh-E9tnGFVmhtEl-OuIIvjgxMBo7wr9CPIlrseysn1ZwJVPPoFCojYPJknFdJHnMrnWT-9KGe4w/s640/Beata_Ana_Maria_Taigi.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;"> MISTICA SUBITO RICONOSCIUTA: LA BEATA ANNA MARIA TAIGI</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">Anna Maria Riannetti era un’umile
ragazza nata a Siena il 29 maggio 1769. Era figlia di un farmacista che
fece fallimento e nel 1775 dovette trasferirsi con tutta la famiglia a
Roma, dove i suoi genitori lavorarono come domestici. Anna fu mandata in
una scuola per fanciulle povere retta dalle Suore Pie Filippine, e a
tredici anni dovette a sua volta andare a lavorare, dapprima in alcune
fabbriche, e successivamente a servizio. Nel 1790 sposò Domenico Taigi
che era servitore presso la potente famiglia Chigi, ed era di carattere
molto difficile. I due ebbero sette figli, di cui tre morirono in
giovane età. Devota alla Santissima Trinità, Anna Maria condusse una
vita veramente cristiana, curando la famiglia e assistendo quelli più
poveri di lei.</span></span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">All’inizio del 1791 e per
quarantasette anni, fino alla morte, Anna Maria Taigi iniziò ad avere
apparizioni della Madonna e ricevette molti doni miracolosi, fra i quali
un sole luminoso che le brillava davanti agli occhi, nel quale — ella
riferì — “c’era una figura seduta, di infinita dignità e maestà, la cui
testa era rivolta verso il cielo, come nell’immobilità dell’estasi;
dalla sua fronte uscivano due raggi luminosi verticali”. La figura umana
di Cristo all’interno di un cerchio luminoso corrisponde alla visione
dantesca nell’ultimo canto del Paradiso, ed autorizza a pensare che il
Sommo Poeta non si sia limitato a un descrizione di fantasia. Come alla
grande veggente Anna Maria Taigi, anche a Dante fu assai probabilmente
concesso di vedere una concreta realtà spirituale, come del resto egli
stesso afferma nella conclusione de La Vita nuova.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">C’erano pure, nel “sole” della
Taigi, le immagini di una corona di spine e di una croce. Sempre
equilibrata e piena di buon senso, la donna accolse questo dono senza
gloriarsene e se servì solo per il prossimo. Nel “sole” che sempre
l’accompagnava, di notte come di giorno, Maria Taigi vedeva con assoluta
precisione i destini delle anime e gli avvenimenti futuri. Vide spesso
grandi personaggi della Chiesa, sacerdoti e religiosi, precipitare
all’inferno, mentre persone umili e povere, semplici come bambini,
ascendevano diritte in paradiso.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">A differenza di quanto avverrà
più tardi per Maria Valtorta, il clero non la perseguitò con critiche
ossessive e diniego della Santa Comunione: fu subito creduta e
rispettata, prova evidente del fatto che la gerarchia ecclesiastica,
nonostante la convulsa epoca rivoluzionaria, aveva le idee più chiare di
oggi.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">Anna Maria Taigi fu beatificata
il 30 maggio 1920 e il suo corpo, assolutamente incorrotto, si conserva
nella basilica di San Crisogono a Roma.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<br />
<div style="box-sizing: inherit; color: #222222; margin-bottom: 30px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;">Floriana Castro</span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-47798834425219382742017-06-15T23:43:00.001+02:002017-06-15T23:45:30.963+02:00«In un batter d'occhio mi ritrovai in una regione bassa, nera e fetida, piena di muggiti di tori, di urli di leoni, di fischi di serpenti"...<div style="color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 16.5px; text-align: justify;">
<h3 class="post-title entry-title" style="font-stretch: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative; text-align: center;">
<span style="color: black;"><b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">L'inferno visto e raccontato da Santa Veronica Giuliani</span></span></b></span></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHpV8JAIB9LPqIfGevgb22thDw_PRpawzifW8lomxS2fM_f2Catrt-nTaA79DkWECMDS4_NVvJBg-ECKjVEOqsvHM1MEdI79-ZdSB8ORZOCCsUHoaGOFVAk54MRdHHRSIA0kFeBuree20/s1600/INFERNO.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="666" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHpV8JAIB9LPqIfGevgb22thDw_PRpawzifW8lomxS2fM_f2Catrt-nTaA79DkWECMDS4_NVvJBg-ECKjVEOqsvHM1MEdI79-ZdSB8ORZOCCsUHoaGOFVAk54MRdHHRSIA0kFeBuree20/s640/INFERNO.jpg" width="640" /></a><span style="color: black;"><b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span></b></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><i><span style="background-color: white;">«Parvemi che il Signore mi facesse vedere un luogo oscurissimo; ma dava incendio come fosse stata una gran fornace. Erano fiamme e fuoco, ma non si vedeva luce; sentivo stridi e rumori, ma non si vedeva niente; usciva un fetore e fumo orrendo, ma non vi è, in questa vita, cosa da poter paragonare. In questo punto, Iddio mi dà una comunicazione sopra l'ingratitudine delle creature, e quanto gli dispiaccia questo peccato. E qui mi si dimostrò tutto appassionato, flagellato, coronato di spine, con viva, pesante croce in spalla. Così mi disse: "Mira e guarda bene questo luogo che non avrà mai fine. Vi sta, per tormento, la mia giustizia ed il rigoroso mio sdegno". In questo mentre, mi parve di sentire un gran rumore. Comparvero tanti demoni: tutti, con catene, tenevano bestie legate di diverse specie. <br /><br />Le dette bestie, in un subito, divennero creature (uomini), ma tanto spaventevoli e brutte, che mi davano più terrore che non erano gli stessi demoni. Io stavo tutta tremante, e mi volevo accostare dove stava il Signore. Ma, contuttoché vi fosse poco spazio, non potei mai avvicinarmi più. Il Signore grondava sangue, e sotto quel grave peso stava. O Dio! Io avrei voluto raccogliere il Sangue, e pigliare quella Croce, e con grand'ansia desideravo il significato di tutto. In un istante, quelle creature divennero, di nuovo, in figura di bestie, e poi, tutte furono precipitate in quel luogo oscurissimo, e maledicevano Iddio e i Santi. Qui mi si aggiunge un rapimento, e mi parve che il Signore mi facesse capire, che quel luogo era l'inferno, e quelle anime erano morte, e, per il peccato, erano divenute come bestie, e che, fra esse, vi erano anche dei religiosi [...]. Mi pareva di essere trasportata in un luogo deserto, oscuro e solitario, ove non sentivo altro che urli, stridi, fischi di serpenti, rumori di catene, di ruote, di ferri, botti così grandi, che, ad ogni colpo, pensavo sprofondasse tutto il mondo. E io non aveva sussidi ove rivolgermi; non potevo parlare; non potevo invitare il Signore. Mi pareva che fosse luogo di castigo e di sdegno di Dio verso di me, per le tante offese fatte a Sua Divina Maestà. E avevo davanti di me tutti i miei peccati [...]. Sentivo un incendio di fuoco, ma non vedevo fiamme; altro che colpi sopra di me; ma non vedevo nessuno. In un subito, sentivo come una fiamma di fuoco che si avvicinava a me, e sentivo percuotermi; ma niente vedevo. Oh! Che pena! Che tormento! Descriverlo non posso; e anche il sol ricordarmi di ciò, mi fà tremare. Alla fine, fra tante tenebre, mi parve di vedere un piccolo lume come per aria. A poco a poco, si dilatò tanto. Mi sembrava che mi sollevasse da tali pene; ma non vedevo altro». Un'altra visione dell'inferno è del 17 gennaio 1716. La Santa racconta che in detto giorno fu trasportata da alcuni angeli nell'inferno: «In un batter d'occhio mi ritrovai in una regione bassa, nera e fetida, piena di muggiti di tori, di urli di leoni, di fischi di serpenti [...]. Una grande montagna si alzava a picco davanti a me ed era tutta coperta di aspidi e basilischi legati assieme [...]. La montagna viva era un clamore di maledizioni orribili. Essa era l'inferno superiore, cioè l'inferno benigno. Infatti, la montagna si spalancò e nei suoi fianchi aperti vidi una moltitudine di anime e demoni intrecciati con catene di fuoco. I demoni, estremamente furiosi, molestavano le anime le quali urlavano disperate. A questa montagna seguivano altre montagne più orride, le cui viscere erano teatro di atroci e indescrivibili supplizi.</span></i></span></span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><i><span style="background-color: white;">Nel fondo dell'abisso vidi un trono mostruoso, fatto di demoni terrificanti. Al centro una sedia formata dai capi dell'abisso. Satana ci sedeva sopra nel suo indescrivibile orrore e da lì osservava tutti i dannati. Gli angeli mi spiegarono che la visione di Satana forma il tormento dell'inferno, come la visione di Dio forma la delizia del Paradiso. Nel frattempo, notai che il muto cuscino della sedia erano Giuda ed altre anime disperate come lui. Chiesi agli angeli di chi fossero quelle anime ed ebbi questa terribile risposta: "Essi furono dignitari della Chiesa e prelati religiosi». E in quell'abisso, ella vide precipitare una pioggia di anime... Ed ecco altre visioni della Santa: «Come Dante, anche la nostra Santa, appena su la soglia, ode urli, voci lamentevoli, bestemmie e maledizioni contro Dio. Vede mostri, serpenti, fiamme smisurate. È menata per tutto l'inferno. Precipitano giù, con la furia di densa grandine, le anime dei nuovi abitatori. E a quest'arrivo, si rinnovano pene sopra pene ai dannati. In un luogo ancora più profondo trova ammucchiate migliaia di anime (sono quelle degli assassini), sopra le quali incombe un torchio con una immensa ruota. La ruota gira e fà tremare tutto l'inferno. All'improvviso il torchio piomba su le anime, le riduce quasi a una sola; cosicché ciascuna partecipa alla pena dell'altra. Poi ritornano come prima. Ci sono parecchie anime con un libro in mano.<br /><br />I demoni le battono con verghe di fuoco nella bocca, con mazze di ferro sul capo, e con spuntoni acuti trapassano loro le orecchie. Sono le anime di quei religiosi bastardi, che adattarono la regola a uso e consumo proprio. Altre anime sono rinchiuse in sacchetti e infilzate dai diavoli nella bocca d'un orrendo dragone che in eterno le digruma. Sono le anime degli avari. Altre gorgogliano tuffate in un lago d'immondizie. Di tratto in tratto sgusciano fulmini. Le anime restano incenerite, ma dopo riacquistano lo stato primiero. I peccati che hanno commesso sono i più gravi che mai vivente può immaginare. Tutte le strade dell'inferno appaiono sparse di rasoi, di coltelli, di mannaie taglienti. E mostri, dovunque mostri. E una voce che grida: "Sarà sempre così. Sempre, sempre, sempre". Veronica è condotta alla presenza di Lucifero. Egli ha d'intorno le anime più graziate dal cielo, che nulla fecero per Iddio, per la sua gloria; e tiene sotto i piedi, a guisa di cuscino, e pesta continuamente le anime di quelli che mancarono ai loro voti. "Via l'intrusa che ci accresce i tormenti"!, urla furibondo ai suoi ministri. Levata dall'inferno, Veronica ripete esterrefatta: "O giustizia di Dio, quanto sei potente!"».</span></i></span></span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;"><i><a href="http://cordialiter.blogspot.it/2017/06/linferno-visto-e-raccontato-da-santa.html">http://cordialiter.blogspot.it/2017/06/linferno-visto-e-raccontato-da-santa.html</a></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;"><i>------------------</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;"><i>Subito sotto un anticipo di inferno sulla terra... </i></span></span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYGUhpZJWZJTuwoJhXxV_CqjFeldXVIDOyNe93lRBhfkjFi74K7H867KHo1srgVsPzC8MsdM0A5r7OwMZuHM3d3mjfAf4AO45Ar1LALjrJIx4oCG7wg1Cpa6cGvUq7wZ73Zv4s2j1HN00/s1600/Middle-Easts-Most-Electrifying-Gay-Pride-Tel-Aviv.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="750" height="418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYGUhpZJWZJTuwoJhXxV_CqjFeldXVIDOyNe93lRBhfkjFi74K7H867KHo1srgVsPzC8MsdM0A5r7OwMZuHM3d3mjfAf4AO45Ar1LALjrJIx4oCG7wg1Cpa6cGvUq7wZ73Zv4s2j1HN00/s640/Middle-Easts-Most-Electrifying-Gay-Pride-Tel-Aviv.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background-color: white;"><i><br /></i></span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-84062175980424744002017-06-06T00:53:00.001+02:002017-06-06T00:53:58.480+02:00Non ci si può scordare di tutto ciò...<div style="text-align: justify;">
<strong><a href="http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=28709#more-28709"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">L’EDITORIALE DEL VENERDI</span></span></a></strong></div>
<a href="http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=28709#more-28709"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></a><div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=28709#more-28709"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">di <strong>Arai Daniele</strong></span></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlEwFYwfDRYXlxZWf6grqLg_b-JtpTJhqMdgZTDJ3u1d-dwbUBqK3QxoDMy59QyZsxru9_6bM97L8nZv9oMWUC0wUCxxfVOFN5k_l-TqQx6c1z9q5xvlmbb9H2cMdC76TsNrplAl26wTA/s1600/roncalli_montini-massoneria.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="632" data-original-width="866" height="466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlEwFYwfDRYXlxZWf6grqLg_b-JtpTJhqMdgZTDJ3u1d-dwbUBqK3QxoDMy59QyZsxru9_6bM97L8nZv9oMWUC0wUCxxfVOFN5k_l-TqQx6c1z9q5xvlmbb9H2cMdC76TsNrplAl26wTA/s640/roncalli_montini-massoneria.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">È visione generale consolidata e di buon senso che se tutta la Chiesa
accetta l’elezione di un papa senza fiatare, senza sollevare sospetti
sul conclave elettore, l’elezione è da ritenersi valida. Ma non è nessun
dogma.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Infatti, la Bolla «Cum ex apostolatus», di Papa Paolo IV, definisce
che non vale questo generale riconoscimento se si scopre che il «papa
eletto» era deviato dalla fede prima di tale elezione. Allora il
conclave che lo ha eletto, anche se avesse avuto l’unanimità dei
cardinali, va ritenuto nullo, non avvenuto, con la conseguente nullità
dell’eletto alla carica. Si trattava, perciò, di un chierico deviato
occulto, che riuscì ad ingannare i cardinali sulle sue condizione di
uomo fedele e lucido, non deviato da eresie (come il modernismo, né da
sette massoniche).<span id="more-28709"></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Tale tipo di «papa» poteva e può ingannare i cardinali e la
moltitudine per qualsiasi durata di tempo, ma non il Signore, da Chi
proviene immediatamente l’autorità pontificale, mai da loro avuta. Basta
considerare la loro opera di continua e crescente demolizione della
Chiesa.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">È appena uscito a Roma un libro che tratta dei «papi» eletti in
questo modo. Un libro «sui generis» perché è una raccolta di scritti
contrari alla certezza generale della legittimità dei «papi conciliari»:
«La Chiesa Tradita – scempio della Fede Latina, di Michele Arcangelo,
pubblicato da BastogiLibri (Esoterica-massonica). In esso sono
riprodotte pagine di altri libri, come sia del noto «Nichitaroncalli –
Controvita di un papa», di Franco Bellegrandi.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poiché il tema del nuovo libro è il grande tradimento alla Chiesa,
che si perpetua nell’apatia generale, ne parliamo qui, ritornando sulla
spaventosa realtà dello scempio per corrompere la fede, in atto in
Vaticano dall’elezione di Roncalli a quella ancora più bislacca di
Bergoglio.pio per corrompere la fede, in atto in Vaticano dall’elezione
di Roncalli a quella ancora più stramba di Bergoglio.</span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">UNA TESTIMONIANZA DI VITALE IMPORTANZA SUL GRAN DELITTO</span></span></b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">“Qualche mese dopo la morte di papa Pacelli, incontrai a Palazzo
Farnese, sfolgorante per un ricevimento del l’ambasciatore di Francia,
il cardinale Eugenio Tisserant, che mi onorò della sua confidenza. Il
vecchio cardinale che aveva conservato sotto la porpora il coraggio e la
schiettezza dell’antico ufficiale degli Spahis, mi raccontò, sdegnato,
camminando a scatti sotto ai soffitti dorali del più bel palazzo
rinascimentale di Roma, come già nelle ultime settimane di malattia di
Pio XII alcuni esponenti del vertice vaticano avevano cominciato ad
apertamente disobbedire. E mi narrò ancora, arrotando quel suo italiano
gallico pronunciato con spigliatezza militaresca, nella gran barba
bianca che gli scendeva a lambire la croce pettorale, come la suora
tedesca addetta alla persona del Papa, l’indimenticabile Suor
Pasqualina, al secolo Josephine Lenhert di Einsberg, ebbe a subire
l’estremo affronto dei nemici di Pacelli. Pio XII agonizzava. Alla suora
che era corsa in Vaticano per rifornirsi di biancheria per il Papa, fu
negata l’automobile di servizio per ritornare al più presto a Castel
Gandolfo, al capezzale del Pontefice morente. L’eruditissimo porporato
francese. Decano del Sacro Collegio, Bibliotecario e Archivista di Santa
Romana Chiesa, si distingueva fra i cardinali, per una personalità
“tutta d’un pezzo”. Era rispettato e temuto in Vaticano per due precise
ragioni: il suo coraggio rude e senza mezzi termini che gli faceva
esporre chiaramente le sue opinioni davanti a chiunque, e il fatto di
essere a conoscenza di una quantità di segreti “scomodi”, legati al
passato di molte personalità vaticane. Possedeva infatti, l’ex-ufficiale
cardinale francese, un suo archivio, vasto e continuamente aggiornato e
arricchito, contenente documenti di grande valore storico e spesso di
delicatezza esplosiva, messo insieme, con competenza e metodo, in quasi
mezzo secolo di attività al servizio della Santa Sede. Conosceva,
quindi, uno per uno, l’eminentissimo cardinale dalla gran barba, i
nemici di Pio XII e del “Pacellismo”. In quell’archivio era documentato,
per esempio, il “credo” marxista dell’allora monsignor Giovanbattista
Montini, sostituto della Segreteria dì Stato di Pio XII. Che nel 1945 si
era legato in amicizia con il segretario del partito comunista
italiano, Palmiro Togliatti, appena rientrato in Italia dall’Unione
Sovietica. L’ignaro monsignor Giuseppe De Luca, insigne; latinista,
intimo del leader marxista di cui condivideva l’amore per i classici
italiani, aveva tenuto a battesimo quella pericolosa amicizia che per
Togliatti fu il primo, insperato successo, conquistato senza muovere un
dito, sul territorio italiano, appena liquidato il fascismo. Presto,
quel segretissimo connubio fra il diavolo e l’acqua santa aveva maturato
i suoi frutti. Attraverso circoli protestanti dell’Università di
Uppsala e loro legami con l’ortodossia russa, il Sostituto della
Segreteria di Stato di Pio XII fece sapere al Cremlino che non tutta la
Chiesa e non tutto il Vaticano approvavano per il futuro gli indirizzi
politici di papa Pacelli”. Queste iniziative segretissime di
Giovanbattista Montini non sfuggirono però all’allora monsignor Tardini.
Non a caso fra i due prelati contraddistinti da temperamenti opposti –
tanto razionalmente ambiguo il primo, quanto aperto ed estroverso il
secondo – non corsero mai buoni rapporti. E nell’archivio del cardinale
Tisserant, insieme ad altri importanti documenti del delicato “affaire”,
finirono i rapporti segreti dell’arcivescovo di Riga a Pio XII, nei
quali sono descritti, con dovizia di documentazione, i contatti che
Giovanni Battista Montini ebbe, all’insaputa del Papa, con emissari
dell’Unione Sovietica e degli Stati satelliti, e gli esiti scottanti
dell’inchiesta segreta che Pio XII aveva subito affidata a un ufficiale
dei Servizi Segreti francesi. Coslui era riuscito a impossessarsi di una
raccolta di lettere attribuite a Montini che segnalavano alla K.G.B. –
la polizia politica sovietica – i nomi e i movimenti dei sacerdoti, in
gran parte gesuiti, che, in quegli anni esercitavano clandestinamente il
loro ministero fra le popolazioni dei paesi comunisti oppresse dalla
persecuzione religiosa.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">“Quell’ufficiale racconterà più tardi allo scrittore francese Pierre
Virion che “…trasecolò quando gettò gli occhi su quelle lettere
delatorie, vergate su carta intestata della Segreteria di Stato di Sua
Santità” (2). Peraltro, non appena Pio XII lesse quelle carte ebbe un
collasso. Costretto a Ietto per molti giorni dispose l’immediata
partenza di Montini per Milano, la prima diocesi vacante che in quel
momento di terribile angoscia si trovò sottomano. Il futuro Paolo VI
lasciò così da un’ora all’altra il suo ufficio in Vaticano che lo
equiparava, di fatto, a Segretario di Stato. Infatti Pio XII aveva
lasciato vacante quella carica, dopo la morte, nei 1944, del cardinale
Maglione.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">(2) Pierre Virion confiderà l’episodio alla vaticanista Gabriella de
Montemayor incontrata a Roma nel giugno 1974 che ne riceverà conferma
da un alto magistrato romano, il dottor Giulio Lenti, a sua volta
informato da mons. Domenico Tardini cui era legato da antica amicizia.
Infatti mons. Tardini era stato subito convocato da papa Pacelli
sconvolto da quella rivelazione. Il segretario del cardinal Tisserant,
monsignor Georges Roche, annota l’episodio nel suo libro “Pie XII devant
l’histoire”, edito da Laffont di Parigi.</span></span></li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">“Montini, il futuro Paolo VI … “Si lasciò alle spalle Roma e il gran
dolore inferto al cuore del Papa, e raggiunse Milano in ossequio
all’antica norma vaticana <em>‘‘promoveatur ut removeatur”.</em> Era il
tardo autunno del 1954. Per ottenere l’ambito “Galero»” cardinalizio,
l’amletico monsignore di Concesio dovrà attendere, da quel giorno,
l’elezione al Soglio di Pietro del suo “precursore” Roncalli. (3).</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">(3) – Trentotto anni dopo scriverà Antonio Spinola in “Pio XII,
l’ultimo papa” (le Scie Mondadori, ottobre 1992, p.357, 358): “Allo
spirare di quello stesso 1954, il papa nominava Montini arcivescovo di
Milano. Aveva voluto allontanarlo da se? Nell’agosto era morto nella
capitale lombarda il benedettino cardinale Schuster, titolare
dell’arcidiocesi ambrosiana, e già all’inizio del novembre successivo il
pontefice lo aveva sostituito proprio con Montini… Felice non era
Montini anzi appariva come smarrito a un amico, il camaldolese padre
Anselmo Giabbani che lo incontrò in quei giorni, “Il suo volto”
testimoniò il frate, “era cambiato. Perfino il tono della voce era
diverso, e i gesti meno espressivi”. Si parla di un vero e proprio
esilio inflitto al monsignore che aveva osato “tradire” – il termine era
molto forte – la battaglia antisocialista oltre che anticomunista di
Pacelli. Suor Pasqualina aveva visto piangere il papa, deluso per
l’atteggiamento aperturista di Montini. Il Monsignore aveva già attirato
l’attenzione del prosegretario del Sant’Uffizio, cardinale Ottaviani,
un capofila, insieme a Gedda. di quanti accusavano Montini di trescare
con Fanfani e di aspirare a una democrazia cristiana autonoma dal
Vaticano. Si andava oltre volendo far credere che il monsignore avesse
perfino assistito a certe messe nere. Fu padre Lombardi a darne notizia
al papa”.</span></span></li>
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">MILIONI PER FAR SPARIRE LA TESTIMONIANZA DI VITALE IMPORTANZA</span></span></b></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">“Il Vaticano del nuovo corso tentò ogni mezzo, naturalmente, per
entrare in possesso di quella raccolta di documenti. Messo alle strette,
il cardinale Tisserant dovette congegnare il suo prezioso archivio, non
prima però di averlo fatto fotocopiare dal suo segretario, l’abate
Georges Roche. Per anni, dopo la morte di Tisserant, il Vaticano tallonò
invano il Roche e la nipote del defunto cardinale por poter acquistare,
a peso d’oro, quello scomodo doppione in giro per il mondo. Finalmente,
il cementiere Carlo Pesenti, che era riuscito a comprare dal Roche per
450 milioni di lire il prezioso archivio, lo cedette al Vaticano, nella
persona di Mons. Benelli, in cambio di un prestito agevolato di 50
miliardi in franchi svizzeri. Infatti Pesenti aveva bisogno, all’epoca,
per il suo gruppo di banche e per l’acquisto di due, istituti di
credito, a Monaco di Baviera e a Montecarlo, di prestiti in valuta
dall’Istituto per le Opere di Religione (Mons. Marcinkus, Mons. De
Bonis, Dott. Strobel). L’interesse del Pesenti era quello di poter
disporre di quell’istituto vaticano sia come mallevadore o cofideiussore
di questo credito e di lucrare sulla differenza fra il cambio ufficiale
e il cambio “nero”. Dunque, il fronte antipacelliano, progressista e
fautore del “dialogo” e delle “aperture”, era già una consistente,
sconcertante realtà, alcuni anni prima della morte di Pio XII.»</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">* * *</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il libro di Bellegrandi aggiunge a pagina 56-7 un’informazione dello
stesso Cardinale, di capitale importanza per chiarire il dubbio posto
all’inizio dell’articolo, determinante per riconoscere l’invalidità
dell’elezione di Roncalli, perché massone:</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">“Per lo meno a Roma, in circoli bene informati si conoscono i nomi
dei cardinali massoni. Un mio amico sacerdote, Don Enrico Pompilio,
cappellano militare col grado di maggiore dell’arma dei Carabinieri, mi
confidò di aver avuto da un monsignore francese, celebre conferenziere
incontrato in un congresso, una gravissima rivelazione circa
l’improvvisa e tragica e scandalosa morte del cardinale Jean Danielou.
Come si ricorderà quel cardinale di Francia, famoso per la sua
erudizione, fu trovato morto a Parigi, nell’appartamento di una giovane
ballerina. Non si chiarirono mai i retroscena di quella morte. Ebbene,
quel Monsignore francese rivelò a Don Pompilio a cui era legato da
antica amicizia, che il cardinale Danielou fu soppresso, fisicamente e
moralmente, dalla massoneria perché stava per render noto l’elenco di
tutti gli eminentissimi cardinali affiliati alla setta.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">“Roncalli per la massoneria doveva essere un mezzo, una pedina. Non
appare un caso che due anni dopo la sua elezione al pontificato, nel
1960, promuoverà una serie di studi sulle società esoteriche e
iniziatiche e i loro rapporti con la Chiesa. Iniziando quel processo che
avrebbe portato al superamento della scomunica contro la Massoneria.
Alcuni avvenimenti, noti e meno noti, conferiscono credibilità al
presupposto di Roncalli-massone. Per esempio, il fatto che si sapeva in
anticipo dell’elezione del patriarca di Venezia nel Conclave del 1958.
Oggi, a distanza di anni da quel Conclave, in presenza dello scollamento
in accelerazione progressiva delle strutture millenarie della Chiesa
impresso dal Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, qualcuno ha deciso di
rivelare importanti e probanti documenti. Uno di questi è la lettera del
cardinale Eugenio Tisserant a un abate docente di diritto canonico, in
cui il cardinale francese dichiara illegittima l’elezione di Giovanni
XXIII, appunto perché “voluta” e “preparata” da forze “estranee” allo
Spirito Santo. (Cfr. “Vita” del 18 settembre 1977 pag. 4 “Le profezie
sui papi nell’elenco di San Malachia”, de “Il Minutante”).</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">“Qua e là, nel lungo itinerario dell’attività diremmo così pre-papale
di Roncalli, traspariscono a volte riflessi illuminanti, che ci fanno
apparire Angelo Giuseppe Roncalli la pedina “Rosa-Croce” dei
fratelli-muratori.»</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">* * *</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Roncalli eletto, non si preoccupò nemmeno più di nascondere le sue
spurie amicizie. Al massimo è andato agli archivi vaticani per
ricuperare il dossier col suo nome e quello di Montini; lo avrebbe
confessato scherzando più tardi!</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">In questo libro, sulla sua controvita, ben poco sfugge della
condizione di Roncalli come non eleggibile. Ma tant’è, il «conclavismo»,
dei conclavi di apparenza canonica che prendono per molti un valore
«assoluto», vige nella contro chiesa per la somma disgrazia dei popoli.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Eppure la Costituzione Apostolica di Papa Paolo IV, definisce
infallibilmente la non applicabilità di questo criterio generale di
fronte alla scoperta, tardiva quanto si vuole, della deviazione del
«papa eletto» già da prima di tale elezione. Tale conclave che lo ha
eletto, anche fosse col voto unanime dei cardinali, è nullo, non
avvenuto, col conseguente «decadimento» del presunto eletto.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">La ragione è che la Chiesa riconosce che, mancando le condizioni di
fede del chierico così eletto, costui non può aver mai ricevuto il
potere delle chiavi da Dio.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ma nel mezzo dell’apostasia che impera, non c’è documento che possa
bucare la spessa cappa di menzogne alleata alla più completa
indifferenza generale, per ristabilire la verità … ciò, almeno fino ad
ora.</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-19797851398908248092017-04-30T22:21:00.002+02:002017-04-30T22:21:15.314+02:00"Uscite da essa, o popolo mio, affinché non vi associate ai suoi stessi peccati e non siate colpiti dai suoi stessi flagelli. Ché sono giunti fino al cielo i peccati di lei; si è ricordato Dio delle sue iniquità".<h2 class="post-title" style="text-align: center;">
<a href="http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=28322#more-28322"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">NEL SUO 1º «MAESTRO» ROMANO SI SVELÒ LA «GESTA DELL’ANTICRISTO BABILONICO»!</span></span></a></h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVFbwpRDJZivkCH7gLElMQnnshbD97NyPIg8OpjuxEDn6VWbrSX2-LdhMi4aCAiIF5GzBnNK_i5uklwZJ3NTgoiiX8R3A2XVz2kUiD0B4xeSRPeYqAimyTmHWaCg3iiCqVmcEL6CH_9ww/s1600/Roncalli-.-missing-link.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVFbwpRDJZivkCH7gLElMQnnshbD97NyPIg8OpjuxEDn6VWbrSX2-LdhMi4aCAiIF5GzBnNK_i5uklwZJ3NTgoiiX8R3A2XVz2kUiD0B4xeSRPeYqAimyTmHWaCg3iiCqVmcEL6CH_9ww/s640/Roncalli-.-missing-link.jpg" width="640" /></a></div>
<h2 class="post-title" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ivo Marsaudon, il suddetto frammassone Francese ed autore, <b>sostenne
anche che Angelo Roncalli, Antipapa Giovanni XXIII, divenne un massone
di trentatreesimo grado durante la sua esperienza in Francia come
nunzio. </b>Maria Ball Martinez scrisse che, <b>dalle loro postazioni,</b> <b>le
guardie repubblicane Francesi notarono "il nunzio, Roncalli, lasciare
la sua residenza in abiti civili per frequentare gli incontri serali del
Giovedì della loggia massonica del Grande Oriente di Francia. </b>Mentre
un tale drammatico conflitto di lealtà snerverebbe qualunque uomo
medio, sia egli un Cattolico od un frammassone, Angelo Roncalli sembra
avere addomesticato la questione." </span></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: x-small;"><i><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">[12] Maria Ball Martinez, Il minare la Chiesa Cattolica [The undermining
of the Catholic Church], 1999, Hillmac, Messico, pagina 117.</span></i></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><strong>L’EDITORIALE DEL VENERDI</strong></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">di <strong>Arai Daniele</strong></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Qualcuno mi dirà, ma con tanti gravi problemi vissuti oggi, devi
sempre tornare a parlare del chierico mediocre ed equivoco Roncalli
divenuto «papa santo»? Sì, lo devo, perché dalla prima menzogna nel
massonica nel Luogo Santo deriva necessariamente tutta la confusione
morale nel mondo, fino al dominio della <em>«grande meretrice assisa su acque copiose destinata a perdizione»!</em></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il fatto è che tutti i problemi umani e sociali sono derivati da guai
di segno religioso e soprattutto se riguardano la Chiesa di Dio e la
rappresentanza della Sua Autorità in terra; essa è ordinata al bene
del’uomo, se manca o peggio, se è alterata, allora il male e la menzogna
si diffondono ovunque, senza la voce di un giudice moralmente superiore
che le possa frenare; peggio, con la presenza di voci d’apparenza
papale o superiore essi sono accelerati. Vedi Bergoglio e i birilli
europei nel caso delle migrazioni forzate e molto altro che rovina
l’Europa e il mondo!</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Allora riprendo proprio dall’inizio: dalla banda dei quattro modernisti a Roma<span id="more-28322"></span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nel suo libro «I quattro del Gesù. Storia di una eresia», Giulio
Andreotti racconta la saga di un gruppo di seminaristi, di cui è sorto
uno che fu lo strumento per l’introduzione dell’eresia nella Sede
Romana.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ecco i nomi di tali deviati, di cui uno fu capace di realizzare tale
sortilegio: Angelo Roncalli, Giulio Belvederi, zio della moglie di
Andreotti, Alfonso Manaresi ed Ernesto Buonaiuti erano quattro
seminaristi, stretti da amicizia e dalla comune visione religiosa
modernistica.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Gli ultimi due hanno portato le loro idee eretiche così avanti da
essere censurati e scomunicati (Manaresi e il Buonaiuti). Belvederi e
Roncalli furono invece salvati dai loro protettori, nel caso di
quest’ultimo dall’allora vescovo di Bergamo Giacomo Radini Tedeschi, in
odore di modernismo. Un altro compagno di Roncalli a Bergamo fu Nicola
Turchi, che tradusse in italiano lo storico Duchesne, anch’esso
censurato.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Negli anni precedenti l’evento di Fatima, si diffondeva nei seminari
cattolici la turpe deviazione modernistica, giustamente condannata dal
Papa San Pio X. La sua natura eterodossa derivava dall’eresia
consistente nel separare la Religione dalla Storia, che equivale pure a
separare la Fede dalla vita civile e dal destino dell’uomo.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Un suo vettore futuro sarebbe il professor Roncalli, futuro Giovanni
23, quello che avrebbe archiviato nel 1959 la terza parte del Segreto
della Madonna di Fatima come inopportuna; attitudine ostile allo spirito
cristiano, che ritiene prezioso ogni segno celeste e molto grave la
responsabilità di testimoniarlo appena esso è riconosciuto dalla Chiesa
come un nuovo divino intervento nella storia della vita umana in terra.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHuefPd1zf6MX6SkoudC8cdy08MZwrDocDPtF_tsG4EB7RtIa4LruEEqz76vsFBVxADgdq3Z0_m5u1dbquXdP58ISswO_wi-23foiwCuQKMXu_xIV8vN_9-eppXyusqD2NpE7dfbCQ72E/s1600/ROCALLI-MONTINI.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHuefPd1zf6MX6SkoudC8cdy08MZwrDocDPtF_tsG4EB7RtIa4LruEEqz76vsFBVxADgdq3Z0_m5u1dbquXdP58ISswO_wi-23foiwCuQKMXu_xIV8vN_9-eppXyusqD2NpE7dfbCQ72E/s640/ROCALLI-MONTINI.jpeg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Tali segni illuminarono la storia della Chiesa di Dio, fin dalla sua
origine, aiutando a identificarla correttamente; confortando e
sostenendo i fedeli nelle prove che essa sempre attraversò, Sì . Il
cristiano legge la storia dell’umanità alla luce di Gesù Cristo, sua
ragione e guida; ricordandosi innanzitutto che il mondo fu creato per
essere l’impero dell’Uomo-Dio e della sua Chiesa, la cui missione è
salvare gli uomini attraverso il culto del Bene, del Vero, del Bello –
in Dio Uno e Trino.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poiché la fede in Dio e l’amore per i Suoi disegni avveratisi nella
storia sono intimamente legati, si sa che la visione storica modernista,
per cui la religione va asservita alla mentalità e ai bisogni sociali
ei tempi, come accusato nella «Pascendi», spegne il soprannaturale della
Storia, e così anche la fede, facendo dimenticare il fine della vita
dell’essere umano. È il tentatico di escludere Dio dalla Storia umana!</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Poiché tutto ciò riguarda Roncalli, di cui è possibile dimostrare che
era pervaso da una mentalità modernista, che da nunzio e patriarca non
nascondeva e nemmeno più la sua vicinanza alla Massoneria, la
conclusione è ovvia: l’apparato clericale del tempo di Pio XII era
composto in buona parte da modernisti camuffati o da chierici ciechi di
fronte ai veri pericoli.</span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Così la Chiesa Cattolica in breve tempo è rimasta alla mercé dei
modernisti, che hanno provveduto ad occupare i suoi ruoli gerarchici, i
centri di governo, di studio e di insegnamento, e tutti i suoi
possedimenti e beni esteriori, quindi a demolirla dall’interno con un
processo volutamente graduale, durato oltre quarant’anni affinché non si
levassero reazioni pericolose, per edificare al suo posto la loro
chiesa conciliare con la loro dottrina, il loro diritto canonico, i loro
riti, il loro calendario, il loro clero, e finalmente i loro «santi
papi»!</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">È tale chiesa conciliare, ed essa soltanto, che ha potuto
“beatificare” colui che iniziò la trasmutazione clericale, il gran
demolitore della Fede, Angelo Roncalli! Il fatto che Andreotti parli
apertamente del recupero di tale eresia prova come la sua scalata nella
Cristianità fosse devastante; essa sostituì la Chiesa tradizionale con
un’altra, conciliare e modernista.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Potrebbe Andreotti, modernista di prima leva, legato al nuovo potere,
non festeggiare la vittoria dei suoi correligionari? Questo corso è da
allora in atto attraverso l’apertura effettuata dai loro «pontefici»
sostenuti dai poteri delle legge e delle sinagoghe!</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Come si è detto, si tratta della perversa vittoria della chiesa
conciliare ed ecumenista, che ha preso possesso si una maestosa e
impressionante struttura religiosa che lascia emozionati per i suoi
tesori artistici e capacità di apostolato gli abitanti della terra.
Eppure, tutto ciò oggi è miseramente svuotato di spiritualità, come un
castello di carte esposto all’intemperie.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><strong>LA GRANDE MERETRICE (Ap 17)</strong></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">1 Poi uno dei sette angeli dalle sette coppe s’avvicinò a me e mi
disse: «Orsù, voglio mostrarti il castigo della grande meretrice, che
sta assisa su acque copiose; 2 con essa i re della terra hanno
fornicato e col vino della sua prostituzione si sono inebriati gli
abitanti della terra». 3 Mi trasportò quindi in spirito nel deserto,
dove vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, piena di nomi
blasfemi, con sette teste e dieci corna. 4 La donna era vestita di
porpora e di scarlatto, tutta adorna di gioielli d’oro, pietre preziose e
perle; teneva in mano una coppa d’oro, ricolma di abominazioni e
impurità della sua prostituzione. 5 Sulla fronte portava scritto un
nome simbolico: «La grande Babilonia, la madre delle meretrici e delle
abominazioni della terra». 6 E potei scorgere come la donna fosse
ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla
io fui preso da grande meraviglia. 7 Ma l’angelo mi disse: «Perché ti
meravigli? Ora ti spiego il mistero della donna e della bestia dalle
sette teste e dieci corna, sulla quale ella siede. 8 La bestia, che
hai vista, era e non è più; sta per risalire dall’Abisso, per poi
andarsene in perdizione. Al vedere la bestia che era e non è più e che
riapparirà, rimarranno stupiti gli abitanti della terra, il cui nome non
si trova scritto, sin dall’origine del mondo, sul libro della vita. 9
Qui occorre la mente che ha sapienza: le sette teste sono sette colli su
cui è adagiata la donna;</span></span></li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">10 sono anche sette re, dei quali i primi cinque sono passati, uno
c’è e l’altro non è venuto ancora; ma quando apparirà, rimarrà per poco
tempo. 11 La bestia che era e non è più è l’ottavo; anch’essa è del
numero dei sette, ed è destinata alla perdizione. 12 Le corna che hai
viste sono dieci re, i quali non hanno ricevuto ancora un regno;
riceveranno la regalità insieme alla bestia per una sola ora. 13 Di
comune accordo trasmetteranno la loro potenza e autorità alla bestia. 14
Faranno guerra all’Agnello, ma l’Agnello li sconfiggerà, poiché egli è
il Signore dei signori e Re dei re, e quelli con lui sono i chiamati,
gli eletti e i fedeli». 15 E aggiunse: «Le acque su cui hai visto assisa
la meretrice sono popoli, folle, nazioni e lingue. 16 Le dieci corna
che hai visto e la bestia prenderanno in odio la meretrice, la
renderanno desolata e nuda, ne divoreranno le carni e la daranno alle
fiamme. 17 Dio infatti guiderà le loro menti a portare a compimento il
suo piano col far trasmettere di comune accordo alla bestia la loro
potestà regale, in modo che si compiano le parole di Dio. 18 La donna
che hai vista è la grande città che esercita il suo potere regale sui re
della terra».</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><strong>18 LA ROVINA DI BABILONIA</strong></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">1 Dopo ciò vidi un altro angelo scendere dal cielo con grande
potestà; la terra fu illuminata al suo splendore. 2 Gridò con voce
possente: «E’ caduta, è caduta Babilonia, la grande! E’ diventata
rifugio di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere di ogni
uccello impuro,carcere di ogni animale immondo e detestabile. 3 Ché dal
vino provocante della sua fornicazione bevvero tutte le genti; con essa i
re della terra fornicarono, con il lusso sfarzoso di lei arricchirono i
mercanti della terra». 4 Udii ancora un’altra voce dal cielo che disse:</span></span></li>
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><strong>«Uscite da essa, o popolo mio, affinché non vi associate ai
suoi stessi peccati e non siate colpiti dai suoi stessi flagelli. 5 Ché
sono giunti fino al cielo i peccati di lei; si è ricordato Dio delle sue
iniquità. </strong>6 Come essa v’ha dato, così ripagatela; rendetele il
doppio in proporzione delle sue opere; nella coppa in cui lei ha
versato mescete doppia misura per lei. 7 Per quanto di gloria e di
sfarzo s’è data, altrettanto a lei date di lutto e tormento. Poiché dice
in cuor suo: “Io siedo regina e vedova non sono e lutto non vedrò
giammai”, 8 per questo in un sol giorno verranno i suoi flagelli: morte,
lutto e fame; dalle fiamme sarà divorata. Sì, forte è il Signore Dio, è
Lui che l’ha giudicata».</span></span></li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><strong>LAMENTI SU BABILONIA</strong></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><ul style="text-align: justify;">
<li><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">9 Allora i re della terra che, abbandonandosi ai piaceri, avranno
fornicato con essa, piangeranno e faranno lamento per lei, al
contemplare il fumo del suo incendio; 10 e da lontano, perché presi dal
terrore del suo supplizio, diranno: «Guai, guai, o città grande, o
Babilonia, città potente, ché in un momento è giunto il tuo castigo!».
11 E i mercanti della terra piangono e fanno lamento su di lei, perché
nessuno compra più la loro merce: 12 merce d’oro e d’argento, di pietre
preziose e perle, di bisso e di porpora, di seta e di scarlatto; ogni
specie di legno odorifero, ogni specie di oggetti d’avorio, di oggetti
di legno prezioso, di bronzo, ferro e marmo; 13 cinnamomo e spezie;
profumi, mirra e incenso; vino e olio; semola e frumento; bestiame e
pecore, cavalli e cocchi; schiavi e vite umane. 14 «I frutti, anelito
della tua anima, sono fuggiti lontano da te; e ogni segno di opulenza e
fasto è scomparso lontano da te; queste cose nessuno più troverà». 15 I
mercanti, dunque, che essa aveva arricchito in tale commercio, da
lontano, perché presi dal terrore del suo supplizio, piangeranno e
faranno lamento dicendo: 16 «Guai, guai, o città grande, tu che vestivi
di bisso, di porpora e di scarlatto, tu che ti ornavi di gioielli d’oro,
di pietre preziose e perle; 17 ecco: in un sol momento è andata in fumo
tanta ricchezza!». 18 E ogni nocchiero e tutti quelli che viaggiano in
mare, i marinai e quanti trafficano nel mare, lontano si fermarono e al
vedere il fumo del suo incendio gridano: «Chi uguagliava la grande
città?». 19 E gettandosi polvere sulle loro teste gridano piangendo e
facendo lamenti: «Guai, guai, o città grande! Della sua opulenza si
arricchirono quanti in mare possedevano navi. Sì, in un sol momento s’è
compiuta la sua rovina!». 20 «Rallegrati per essa, o cielo, e voi,
santi, apostoli e profeti, perché Dio ha preso la vostra vendetta su
lei!». 21 Poi un angelo possente sollevò una pietra grande come una mola
e la gettò nel mare dicendo: «Con tale impeto sarà sommersa Babilonia,
la grande città, e più non apparirà.»</span></span></li>
</ul>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Quello che volevo dire è che se quei chierici pervertiti dal
modernismo si ritenevano capaci, nell’importanza che attribuivano alla
loro misera cultura naturalista, di separare la storia dell’uomo dal suo
senso cristiano e soprannaturale, è perché alienarono nella loro anima
il senso dei «novissimi». Quale spavento mortale sarà per loro poi
doversi confrontare con la «realtà» dei «guai apocalittici». Ma per
qualche grande capo in Vaticano sarà troppo tardi, già in questo mondo.
Per noi vale che <strong>siamo usciti da essa, per non essere «una cum» i suoi peccati e non essere colpiti dai suoi stessi flagelli.</strong></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><em>«Sic transit gloria mundi»!</em></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13893239996464584559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5166655743253851327.post-55323966476034679022017-04-16T22:03:00.002+02:002017-04-16T22:03:44.628+02:00 DOMÍNICA RESURRECTIÓNIS " Santa Messa "Non Una Cum" gli apostati idioti vaticanosecondisti...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMXGCL5UWosE6_FUo-W2fn4yB20ptVK4i2sgPGHlZkj4vm-qq3Q4N_FeeVXRsgF6HLaLmArdOnC8Dqk6TODbjSzQAiR0-cLiDnd-T8VG9p9k6dZE7zJfrIAIGNSUoVgG4qup2n3Z4Bz3g/s1600/17904368_1340053056074457_516989266781274797_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMXGCL5UWosE6_FUo-W2fn4yB20ptVK4i2sgPGHlZkj4vm-qq3Q4N_FeeVXRsgF6HLaLmArdOnC8Dqk6TODbjSzQAiR0-cLiDnd-T8VG9p9k6dZE7zJfrIAIGNSUoVgG4qup2n3Z4Bz3g/s1600/17904368_1340053056074457_516989266781274797_n.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
------------
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/S3Mai-zhs_s" width="640"></iframe>
------------</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0; margin-top: 0; text-align: justify; text-autospace: none;">
<b>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">EPISTOLA</span></span></b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Léctio <b>Epístolæ </b>B. Pauli Ap. ad <i>Corínthios, I</i>, 5,
7-8 </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
Fratres: Expurgáte vetus ferméntum ut sitis nova conspérsio, sicut estis
ázymi.
Étenim Pascha nostrum immolátus est Christus. Ítaque epulémur: non in
ferménto véteri, neque in ferménto malítiæ, et nequítiæ: sed in ázymis
sinceritátis et veritátis. <b><br />
M. - Deo grátias.</b> </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Fratelli, togliete via il lievito vecchio, per essere pasta
nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato
immolato! <br />
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di
malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità. <b><br />
M. - Deo
grátias. </b></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b> </b></span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>GRADUALE </b><i>
</i></span></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>
Sal</i>.
117, 24 et 1 - Hæc dies, quam fecit Dóminum: exsultémus et lætémur in ea.
Confitémini Dómino, quóniam bonus: quóniam in sæculum
misericórdia eius. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
<i>
</i></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>
Ps.
117, 24 e 1 - Questo è il giorno che fece il Signore: esultiamo e
rallegriamoci in esso. Lodate il Signore, poiché è buono: eterna è la sua
misericordia. </i></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>
ALLELÚIA</b> </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>
I Cor</i>. 5,7 - Allelúia, allelúia. Pascha nostrum immolátus est
Christus. </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>
I Cor.
5,7 - Allelúia, allelúia. Il Cristo, Pasqua nostra, è stato immolato. <b> </b></i></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
<b>
</b></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>
SEQUÉNTIA </b></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Víctmæ pascháli láudes: ímmolent Christiáni. Agnus redémit oves:
Christus ínnocens Patri reconciliávit peccatóres. Mors et vita duéllo
conflixére miràndo: dux vitæ mórtuus, regnat vívus. Dic nobis, María, quid
vidísti in via? Sepúlcrum Christi vivéntis: et glóriam vidi resurgéntis.
Angélicos testes, sudárium, et vestes. Surréxit Christus spes mea: præcédit
vos in Galilæam. Scímus Christum surrexísse a mórtuis vere: tu nobis, victor
Rex, miserére.
Amen. Allelúia.<b> </b></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>
Alla Vittima pasquale, lodi offrano i Cristiani. L’Agnello ha redento le
pécore: Cristo innocente, al Padre ha riconciliato i peccatori. La morte e
la vita si scontrarono in mirabile duello: il Duce della vita, già morto,
regna vivo. Dicci, o Maria, che vedesti per via? Vidi il sepolcro del Cristo
vivente: e la gloria del Risorgente. I testimoni angelici, il sudario e i
lini. È risorto il Cristo, mia speranza: vi precede in Galilea. Noi sappiamo
che il Cristo è veramente risorto da morte: o Tu, Re vittorioso, abbi pietà
di noi. Amen. Allelúia.<b> </b></i></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
<b>
</b></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>
EVANGÉLIUM </b></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Sequéntia S. <b>Evangélii </b>secundum <i>Marcum</i>, 16, 1-7
</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">In illo témpore: María Magdaléne, et María Iacóbi, et Salóme,
emérunt arómata, ut veniéntes úngerent Iesum. Et valde mane una sabbatórum,
véniunt ad monuméntum, orto iam sole. Et dicébant ad ínvicem: Quis revólvet
nobis lápidem ab óstio monuménti? Et respiciéntes vidérunt revolútum lápidem.
Erat quippe magnus valde. Et introëúntes in monuméntum vidérunt iúvenem
sedéntem in dextris, coopértum stola cándida, et obstupuérunt. Qui dicit
illis: Nolíte expavéscere: Iesum quæritis Nazarénum, crucifíxum: surréxit,
non est hic, ecce locus ubi posuérunt eum. Sed ite, dícite discípulis eius,
et Petro, quia præcédit vos in Galilæam: ibi eum vidébitis, sicut dixit
vobis. <b><br />
M. - Laus tibi, Christe.</b> </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome
comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il
primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse
dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del
sepolcro?".Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via,
benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto
sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse
loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È
risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. Ora andate, dite
ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete,
come vi ha detto". <b><br />
M. - Laus tibi Christe. </b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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