sabato 2 febbraio 2013

I FAUTORI DELLE "NOVITA'" ETERODOSSE CONCILIARI, NON HANNO NESSUNA AUTORITA' DA PARTE DI DIO...

 
"Ecco qual è la nostra posizione. Noi continuiamo ciò che i papi hanno insegnato e hanno fatto prima del Vaticano II. Noi ci opponiamo a ciò che adesso hanno fatto i papi Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II, perché hanno compiuto una rottura con i loro predecessori. Noi preferiamo la Tradizione della Chiesa all’opera di pochi papi che si oppongono ai loro predecessori".

 "Scomunica da parte di chi? Da una Roma modernista, da una Roma che non ha più perfettamente la fede cattolica. Non si può dire che quando c’è una manifestazione come quella di Assisi, si è sempre cattolici. Non è possibile. Non si può dire che quando vi è Kyoto e le dichiarazioni che sono state fatte ai giudei in Sinagoga e la cerimonia che ha avuto luogo a Santa Maria in Trastevere l’anno scorso in piena Roma, non si può dire che si sia ancora cattolici. È scandaloso. Non si è più cattolici.
Allora saremo scomunicati da dei modernisti, da della gente che è stata condannata dai papi precedenti. Allora, cosa potrà mai fare una cosa così? Noi siamo condannati da della gente che è condannata e dovrebbe essere condannata pubblicamente. La cosa ci lascia indifferenti. In tutta evidenza la cosa non ha valore.
Dichiarazione di scisma: scisma con chi, col Papa successore di Pietro? No, scisma col Papa modernista, sì, scisma con le idee che il Papa diffonde dappertutto, le idee della Rivoluzione, le idee moderne. Sì. Noi siamo in stato di scisma con questo. Noi non l’accettiamo. Certo.
Noi non abbiamo personalmente alcuna intenzione di rompere con Roma. Noi vogliamo essere uniti alla Roma di sempre e siamo convinti di essere uniti alla Roma di sempre, perché nei nostri seminari, nelle nostre predicazioni, in tutta la nostra vita e nella vita dei cristiani che ci seguono, noi continuiamo la vita tradizionale com’era prima del Concilio Vaticano II e che è stata vissuta per venti secoli. E allora, non vedo perché saremmo in rottura con Roma perché facciamo ciò che Roma stessa a consigliato di fare per venti secoli. Questo non è possibile".

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Nel pregevolissimo editoriale di Radicati Nella Fede, come in altre occasioni, si condanna in maniera pertinente la deriva modernista che la Chiesa cattolica ha preso negli ultimi 50 anni, esattamente dal diabolico conciliabolo Vaticano II. Ma come fanno in molti, che condannano le dottrine eterodosse portate avanti dai modernisti, non si nominano mai i fautori di queste dottrine. Molti si chiederanno, perchè nominarli? La risposta è semplice: "bisogna avvisare i fedeli di chi siano i lupi che promuovono tali dottrine eterodosse, che mettono in pericolo la salvezza eterna sia dei fedeli che si affidano a codesti personaggi, che degli stessi lupi, che senza un contraddittorio pertinente secondo Dio, rimarrebbero nei loro perniciosi errori. Il nostro dire non vuole essere un condannare ciò che si fà a Vocogno ma si ha la sensazione che pur di mantenere una fantomatica "unità" con chi oggi governa nella Chiesa, si taccia sui nomi delle persone che da oramai 50 anni stanno cambiando la fede di tutta la Chiesa Cattolica.
Di questo editoriale colpisce questa bellissima affermazione:
"Hanno iniziato la rivoluzione dicendo che la pastorale non era fatta per salvare le anime, perché quelle le salva Dio, anzi sono già salvate! Hanno detto e fatto l'esatto contrario di quello che la Chiesa ha detto e fatto per diciannove secoli... ma... con quale autorità?".
Ora per rimanere fedeli a ciò che abbiamo affermato subito sopra, proponiamo la figura di uno di questi "lupi", traviatori della Chiesa Cattolica Apostolica Romana che è l'unica Chiesa fondata da nostro Signore Gesù Cristo.
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  Il modernista Domenicano svizzero Charles Morerod ha partecipato come rappresentante del Vaticano ai colloqui (ignobili) dottrinali con la Fraternità San Pio X, fra i rappresentanti vaticanosecondisti, nel periodo 2009-2011, ed è stato nominato poi vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo. Mons. Morerod ha recentemente firmato un documento ignobile e anticristiano circa l'uso di chiese e cappelle della diocesi da parte « di altre religioni, confessioni, o gruppi religiosi, così come da parte della Fraternità San Pio X » ( 20 gennaio 2013 - disponibile qui, in francese ).
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L'uso delle Chiese è permesso agli eretici e scismatici e non è permesso a chi è cattolico, fà sorridere il divieto di utilizzo delle chiese da parte dei rappresentanti delle false religioni quando gli stessi Pontefici "Conciliari" hanno insozzato le medesime con incontri blasfemi come Assisi 1986 e 2011...
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[...] 2. Uso da parte di altre chiese cristiane e comunità ecclesiali
2.1 In base alle indicazioni del Direttorio per l'applicazione dei principi e delle norme sull'ecumenismo, del 25 marzo 1993 (n. 137), l'autorizzazione per l'immissione chiese e cappelle a disposizione delle comunità di altre confessioni cristiane può essere concessa per motivi di necessità pastorale.

Se si presenta la necessità pastorale di cui sopra, chiese e cappelle cattoliche possono essere messe a disposizione di cristiani-cattolici, evangelico-riformati, luterani, ortodossi e anglicani.
3. Uso da parte di membri della Fraternità San Pio X
3.1 La scomunica dichiarata il 30 giugno 1988 per quanto riguarda i vescovi della Fraternità, è stata revocata con decreto della Congregazione per i Vescovi, del 21 gennaio 2009.

3.2 In sua lettera "riguardo alla remissione della scomunica dei quattro Vescovi consacrati dall'Arcivescovo Lefebvre" , del 10 marzo 2009, Papa Benedetto XVI ha scritto ai vescovi: « Il fatto che la Fraternità San Pio X non possieda uno stato canonico nella Chiesa non è, in fin dei conti, basato su ragioni disciplinari ma dottrinali. Finché la Fraternità non ha uno statuto canonico nella Chiesa, i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa» [suspensio a divinis].
3.3 Per le ragioni di cui sopra, è vietato ai sacerdoti della Fraternità San Pio X utilizzare le chiese e le cappelle cattoliche per tutti i servizi sacerdotali, in particolare per la somministrazione dei sacramenti.
4. Uso da parte di comunità religiose non cristiane
4.1 Le richieste da parte delle comunità appartenenti a religioni non cristiane per l'uso di una chiesa o di una cappella riceveranno una risposta negativa. [...]

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Quindi l'unica risposta da dare al pregevolissimo editoriale di Radicati Nella Fede é la seguente: "QUESTI ASSASINI DELLA FEDE NON HANNO NESSUNA AUTORITA' DA PARTE DI DIO, MA CE' L'HANNO DA PARTE DI SATANA, DI CUI SONO SERVI"...

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Parole di S. Atanasio ai cristiani che soffrivano sotto gli ariani:
"Che Dio vi consoli! ... Quello che rattrista ... è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. E' un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica. Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi. Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta - quella che mantiene la sede o chi osserva la fede? È vero, gli edifici sono buoni, quando vi è predicata la fede apostolica; essi sono santi, se tutto vi si svolge in modo santo ... Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica, e se qualche esecrabile gelosamente cerca di scuoterla in varie occasioni, non ha successo. Essi sono quelli che si sono staccati da essa nella crisi attuale. Nessuno, mai, prevarrà contro la vostra fede, amati fratelli, e noi crediamo che Dio ci farà restituire un giorno le nostre chiese. Quanto i più violenti cercano di occupare i luoghi di culto, tanto più essi si separano dalla Chiesa. Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo. 

(Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, vol. 32, pp 411-412). " 

2 commenti:

  1. Da quel che si evidenzia, proprio i nuovi fedeli cattolici che arrivano dal protestantesimo, dall'ebraismo e dall'islamismo, sono i più forti accusatori delle depravazioni eretiche postconciliari.
    Es: Williamson, Magdi Allam, don Levi

    Ma i "nostri" gerarchi vaticani non l'hanno ancora capita....

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  2. Ma gli svizzeri tutti con questi occhietti spalancati, fra l'allucinato, il "candido" ed il "quindi quello che dico non fa una piega perchè io non mi sbaglio mai"?.......

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