E
Tu, o Maestro infallibile, parla! Oh parla! In mezzo al dissolvimento
universale dell'ora presente, allo scetticismo di un secolo che dubita
di tutto, ad una società che si sfascia, a tante dottrine che si
combattono, a scuole che succedono a scuole, a sistemi che distruggono
sistemi, a opinioni che s'incalzano per finir tutte nel nulla...noi
abbiamo bisogno di una voce autorevole e sicura che riveli
quella verità la quale insegna la via che conduce alla vita! Oh parla
dunque, Maestro infallibile! Tu solo hai parola di verità e vita...Dove
andremo noi a cercarle lontano da te? Forse nei libri, nelle teorie, nei
sistemi dei filosofi? Nelle scuole di Parigi, d'Oxford, di Ginevra?
Nella politica, nelle massime del mondo? Ah! Tacete tutti...voci
dell'umana sapienza, voci di cattedre menzognere, voci di sette malvage,
voci discordi della pubblica opinione, della politica, degl'interessi
del mondo...tacete, tacete! Lasciate che ascolti la voce che viene da
Roma. Oh! Parla, parla dunque, Maestro infallibile, io ti ascolto in
ginocchio come si ascolta Iddio, e mi si paralizzi il braccio, muta
diventi la lingua, ciechi gli occhi, prima che mi dimentichi dei tuoi
insegnamenti! (San Pio X)
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Il presente articolo è stato estratto da un'edizione piuttosto datata dell'opera di Epiphanius Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia. Nel maggio del 2008, è stata pubblicata un'edizione accresciuta (pagg. 989 contro le 659 dell'edizione precedente) della stessa opera di cui consigliamo caldamente la lettura.Condanne emanate dalla Santa Sede PRIMA DEL CONCILIABOLO VATICANO II...
La
Santa Sede non tardò a scorgere nella Massoneria un'istituzione infesta
alla religione ed eversiva degli stessi ordinamenti civili: Clemente
XII con Lettera Apostolica In eminenti, del 28 aprile 1738, ne colpì gli aderenti con scomunica riservata al Pontefice, e ordinò ai Vescovi di procedere contro i massoni come verso persone vehementer sospette di eresia, dichiarando che, nell'opinione pubblica, dare il nome alla Massoneria equivaleva ad incorrere in una pravitatis et perversionis notam. Benedetto XIV (1675-1758) rinnovò la condanna con la Costituzione Providas, del 17 maggio 1751, come fecero Pio VII, Leone XII e altri Pontefici. Vanno ricordate perché di particolare importanza la Costituzione Apostolicæ Sedis di Pio IX (1792-1878) l'Enciclica Humanum genus di Leone XIII, e l'Allocuzione concistoriale del 20 novembre 1911 di San Pio X
(1835-1914). Il 27 giugno 1839, la Sacra Congregazione del Sant'Uffizio
dichiarò che nella condanna generale va compresa anche la Massoneria
scozzese d'Irlanda e la Massoneria nordamericana; e il 20 giugno 1894 vi
comprese talune associazioni umanitarie americane di emanazione
massonica. La Sacra Congregazione di Propaganda Fide ha emanato
istruzioni per i luoghi di missione. La disciplina vigente è compresa
nei cann. 684, 2335 e 2336 del Codice di Diritto Canonico; il primo
ammonisce gravemente i fedeli di guardarsi dal dare il nome ad
associazioni segrete, condannate, sediziose o sospette, o che comunque
si sottraggono alla vigilanza ecclesiastica; il secondo infligge la
scomunica ipso facto incurrenda riservata alla Santa Sede a chi dà il nome alla Massoneria; il terzo infligge pene speciali ai chierici.
Fotografia "pertinente", anche se di libera intepretazione, tratta dal Blog Opportune Innopportune..
Il
B'nai B'rith“Nelle Logge
B'nai B'rith tutti gli Ebrei sono ì benvenuti e si sentono a casa loro. Essi
erano "Fratelli" prima di avere gustato la poesia dei rituale di
iniziazione. Essi erano "Figli dell'Alleanza" per loro nascita e
l'Alleanza non è stala tracciata da qualche uomo riunito in Loggia, essa è
stata latta da Dio e Israele ai piedi del monte Sinai. Abramo, padre della
razza ebraica, è - potremmo dire in modo figurato – il fondatore della prima
Loggia, e scopre il suo rituale allorché innalza gli occhi verso la miriade di
stelle brillanti sotto la volta dei cieli e vede in esse l'opera di un
Creatore. Le stelle gli parlarono; esse dissero:
"Vedi, il tuo popolo saia
come le stelle del Cielo.... Che sia Benedetto..."
("Why
the B'nai B'rith?", B'nai B'rith Magazine, New York, May 1929, p.
274)
«B'NAI B'RITH . Associazione fraterna ebraica fondata negli Stati Uniti nel 1843. B'nai Berith in lingua ebraica significa i figli dell'Alleanza. Lo scopo di questa associazione è di mantenere la tradizione e la cultura ebraiche e di lottare contro l'antisemitismo.
La
dichiarazione di principio dei fondatori precisa che l'ideale dell'associazione
è “di unire gli Ebrei per i loro interessi più elevati, come pure quelli
dell'intera umanità [...] di difendere il patrimonio religioso e spirituale
dell'Alleanza grazie ad un'azione educativa e spirituale, specialmente presso i
giovani [...], di lottare contro l'antisemitismo dichiarato o latente”.
I membri si
chiamano “Fratelli”, ricevono un'iniziazione e si riuniscono in logge»10.
"New York, 13 ottobre 1843. Al Caffè Sinsberner (nel quartiere del Lower
East Side, a Manhattan, N.d.A.) 12 ebrei, emigrati dalla Germania, tengono una
misteriosa riunione. Essi progettano di creare un'obbedienza massonica
riservata ai soli ebrei. Curioso. Dal momento che la massoneria si proclama al
di sopra di tutte le religioni e di tutte le razze, perché costoro non si
uniscono ad una loggia già esistente?
Sembra che
in quella metà del XIX secolo, la società protestante newyorchese non fosse
esente da un certo antisemitismo. Si può supporre che i dodici fondatori del
B'nai B'rith fossero già frammassoni affiliati a logge americane, dal momento
che essi sceglieranno un rituale che è un misto di Rito di York e di rito
americano degli Odd Fellows (società segreta fondata nel 1788 a Londra,
N.d.A.)”11.
Un anno dopo
la sua fondazione il B'nai B'rith apre una seconda loggia a New York e una
terza a Baltimora. Nel 1882 approda in Germania, patria di Lutero, com'era
naturale, giacché “il Giudaismo è una religione del libero esame. A parte
l'unicità di Dio e la legge dell'amore, tutto il resto, come aveva detto
Hillel, non è che un commento che può essere discusso”12.
Sciama
quindi in Europa centrale, all'Est, ma solo nel 1932 apre una sede in Francia,
paese latino e cattolico. Il B'nai B'rith, praticamente ignoto al grande
pubblico e sul quale i giornalisti amano sorvolare, è senza dubbio una delle
società segrete, attualmente note, di vertice.
Sembra
infatti che massoneria, Pilgrims' Society, Commissione Trilaterale, CFR,
eccetera, non fungano che da cinghie di trasmissione di questo colossale
organismo aristocratico ebraico. Significativa la dichiarazione resa nel 1975
dal 19° presidente mondiale del B'nai B'rith, David M. Blumberg13 , in un opuscolo dal titolo Un modo di
essere ebreo:
“Il posto
dei B'nai B'rith è unico fra le organizzazioni ebraiche [...]. Essi contano più
membri di qualsiasi altra organizzazione ebraica. Si menzionano questi fatti
non per orgoglio, ma semplicemente per indicare che abbiamo una
responsabilità particolare nella famiglia delle organizzazioni ebraiche nei
riguardi del nostro popolo e dell'umanità [...]”14.
Israele,
secondo i suoi rabbini e le sue guide, ha un destino religioso e una missione
da compiere presso i goim (i non ebrei) che consiste nell’illuminarli coi
principi talmudici - dai quali derivano i tanto declamati Diritti dell'Uomo -
nell'attesa dell'epoca messianica che vedrà la divinizzazione del popolo
ebraico:
“L'Ebre
potrebbe essere definito dalle sue responsabilità davanti a Dio, davanti alla
storia, davanti al suo popolo, davanti all'umanità.
[...]
L’etica ebraica è una di quelle che danno all'uomo il posto più elevato nella
creazione. E per lui che il mondo, e tutto ciò che contiene, esiste. E affinché
egli si realizzi, concretando così l'epoca messianica, che l'universo è stato
creato [...]. D'altra parte la storia ebraica è un richiamo costante a questa
responsabilità degli Ebrei.
Da Abramo
che intercedeva per Sodoma e Gomorra ai sacrifici presentati al Tempio per le
settanta nazioni del mondo, non mancano nei nostri testi biblici gli esempi di
intervento degli Ebrei in favore dei fratelli non ebrei. Da allora, a torto o a
ragione, il mondo non ebreo ha spesso (troppo spesso) considerato il popolo ebreo
responsabile di tutti gli avvenimenti (soprattutto quelli cattivi). La
tradizione ebraica ci impone di essere un esempio per tutte le nazioni, di
comportarci come un popolo di sacerdoti, sottolinea chiaramente quale deve
essere il nostro ruolo nell'umanità [...]. È questo senso di responsabilità
che ha suscitato il B'nai B'rith e che spiega la sua lunga storia15.
Naturalmente,
fini così elevati presuppongono lo spiegamento di mezzi proporzionati; si
comprendono allora meglio le dimensioni che lo storico britannico Paul Goodman16, presidente della prima loggia del B'nai
B'rith fondata a Londra nel 1910 e citato con fierezza dalla rivista del B'nai
B'rith del Distretto n. 19, dell'Europa continentale, attribuiva all'Ordine
massonico internazionale del B'nai B'rith:
“Questo
raggruppamento di Ebrei profondamente impegnato nel mondo Nuovo e Antico,
strettamente unito in una sola associazione e motivato da un ideale comune,
rappresenta la più grande forza organizzata dei tempi moderni lottante per la
promozione degli interessi del Giudaismo”17.
Il B'nai
B'rith è oggi un'aristocrazia ebraica di 600mila affiliati originari di 48
paesi (in Italia con una sede a Livorno e un'altra dell'ADL - sua diretta
filiazione - a Roma) ai quali si sono aggiunti, dopo l'apertura nel 1990 di
proprie logge a Mosca, la Russia, la Lituania, la Lettonia e gli ex Paesi
dell'Est. Esso è “la più potente delle organizzazioni ebraiche [...] composta
di logge18 entro le quali i
membri si ripartiscono in commissioni specializzate”, secondo Tribune Juive
del 23 dicembre 1985, la quale precisava anche: “(il B'nai B'rith) è inoltre
rappresentato in seno alla maggior parte delle organizzazioni internazionali come
l'ONU, l'UNESCO, (è presente pure il Consiglio d'Europa, con funzioni
consultive, N.d.A.) in veste di ONG e ha pure le sue entrature in Vaticano. La
sua influenza spingei candidati alla presidenza degli Stati Uniti a presentarsi
innanzi ad esso prima di ogni elezione”.
I presidenti
americani, dal canto loro, non sono immemori dei benefici ricevuti: il 35 % dei
funzionari governativi di Bill Clinton con posizioni di responsabilità, ad
esempio, apparteneva al B'nai B'rith (per avere le dimensioni si tenga presente
che la componente ebraica della popolazione americana è dell'ordine del 3 %); l'alto
iniziato George W. Bush Sr. ai tempi, politicamente delicati, della guerra del
Golfo, aveva dato l'incarico di rappresentare gli Stati Uniti alle Nazioni
Unite a Morris B.Abram (1918-2000), ex presidente dell'American Jewish
Committee e direttore della Conferenza delle Organizzazioni ebraiche americane,
entrambi afferenti al B'nai B'rith19.
Il B'nai
B'rith (in inglese: “Sons of the Covenant”, Figli dell'Alleanza) ha il suo
quartier generale internazionale a Washington, DC. al numero 1640 di Rhode Island
Averrue ed è presente nel mondo in 58 paesi suddivisi in sette distretti,
ciascuno amministrato da un governatore. Alla fine di agosto del 1981, a
Gerusalemme, in King David Street, è stata attivata una branca amministrativa
importantissima, significativamente chiamata World Center.
La prima
loggia B'nai B'rith, in ogni caso, era presente in quella città fin dal 1888.
Il B'nai B'rith americano possiede potenti organizzazioni giovanili come la
B'nai B'rith Youth Organization (BBYO) e la Hillel, strutture specializzate
rivolte, la Hillel in particolare, agli studenti universitari, il cui compito
istituzionale consiste nel coltivare e tenere viva l'identità ebraica e
sionista. Il potere del B'nai B'rith si estende all'importante Anti-Defamation
League, sopra ogni società, consiglio o associazione visibile od occulta
ebraica, si chiami Alleanza Israelita Universale, Consiglio Mondiale Ebraico,
Fondo Sociale Ebraico, British Israel, Consiglio delle Sinagoghe, Leghe contro
l'Antisemitismo, associazioni fra paesi europei e Israele o la cosiddetta
“lobby ebraica” americana afferente all'AIPAC , eccetera.
Segnaliamo
inoltre che l'emblema ufficiale dello Stato di Israele, fatto adottare nel 1949
dal “fratello” Haim Weizmann, primo presidente di Israele, reca al suo centro
la menorah, il candelabro a sette braccia, simbolo adottato dal B'nai
B'rith.
Il B'nai
B'rith funge da esecutivo al più oligarchico Gran Kahal (Gran Sinedrio)20 , che sembrerebbe coincidere, almeno
nella descrizione, con l'entità che F.C. Knuth, nella sua opera “The Empire
of The City”, delinea in questi termini:
Riproduzione
fotografica delle pagine 214 e 215 da l’Almanacco massonico d'Europa del
1966, il cui frontespizio è già stato riprodotto in questo studio, comprovante
la natura massonica del B'nai B'rith. Sulla stessa pagina compare l'AMORC della
quale lo storico massone D. Ligou, curatore del Dizionario citato,
scrive: “[...] nel 1916 a New York, Haney Spencer Lewis (1883-1939) fonda
l'ordine rosacruciano AMORC [...] composto di dodici gradi, con direzione
mondiale a S. José in California”.
Nel 1939 gli
succederà nel ruolo di Imperator dell'Ordine il figlio Ralph-Maxwell
(1904-1987), membro anche dell'Ordine Cabalistico della Rosacroce. Gli scopi
mondialisti dell'AMORC sono espliciti in un libro dello stesso Ralph Lewis,
intitolato Frammenti di Saggezza Rosacruciana:
“Le
differenze di condizioni sociali spariranno. Con questa sparizione si
estenderanno i conflitti e i malintesi che nascono da rivalità inutili, dovute
al desiderio di dominazione e di supremazia. Il mondo sarà allora diviso non in
Stati politici, ma in zone. Gli abitanti di ciascuna zona saranno in diritto di
eleggere un rappresentante. Questi ultimi costituiranno un Congresso o
Consiglio mondiale. A sua volta, questo Congresso mondiale eleggerà dei
dirigenti esecutivi di un solo Stato mondiale. Questo Congresso adotterà
una Costituzione le cui clausole non avranno per scopo che il mantenimento e il
progresso dei diritti inalienabili dell'umanità21.
“Il numero
magico di 400 (membri) - un tempo simbolo della ricchezza e dei privilegi
dominanti - appare qui in un ruolo affatto nuovo [...]. Uomini che possiedono
milioni di dollari e che sono presenti fra noi dominano sul destino, la vita e
la morte dei loro compatrioti per mezzo di un'organizzazione che si innalza
contro lo spirito e la lettera della Costituzione degli Stati Uniti. Non v'è un
solo uomo su mille fra i loro compatrioti che abbia inteso parlare di questa
organizzazione. Lo scopo comune a tutti questi uomini è strettamente connesso
col fatto che le loro grandi fortune sono invariabilmente legate alle
operazioni di "The City", la cittadella della Finanza Internazionale.
Questi
uomini esercitano non solo un'influenza pianificata immensa, e ciò nel segreto
più completo, ma operano anche grazie al contributo di sussidi immensi messi a
loro disposizione da Cecil Rhodes e Andrew Carnegie (1835-1919)”22.
E
interessante osservare la convergenza di queste righe con una testimonianza
raccolta dal Virion sulla funzione storica degli Stati Uniti, guidati da questo
nucleo ristretto:
“I troni
marittimi di Inghilterra, Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, (nazioni)
protestanti e bibliche, rimasero tranquillamente per misericordia divina e così
anche la loro figlia, la repubblica degli Stati Uniti, che, con soli due secoli
di vita, cullando una dozzina di razze sotto l'antica Legge di Dio, a due
riprese ha messo le sue forze al servizio della libertà e ha consacrato la sua
economia a fornire i mezzi per impedire il ritorno della barbarie medioevale e
della tirannia spirituale
(ossia del cattolicesimo, N.d.A.)”23.
Qualche
notizia sull' Anti - Defamation League
espressione
di antisemitismo e antisionismo potenzialmente nocivi ai fini istituzionali
dell'associazione, e di combatterli con ogni mezzo. Più esattamente lo statuto
originario diceva:
“Oggetto
immediato della Lega è arrestare, facendo appello alla ragione e alla coscienza
e, se necessario, anche alla legge, la diffamazione del popolo ebraico. Suo
scopo ultimo è similmente assicurare giustizia ed equo trattamento a tutti i
cittadini, ponendo per sempre fine all'ingiusta e iniqua discriminazione
operata contro di essi e allo scherno di una qualche setta o gruppo di
cittadini”.
Quando si
passa alle modalità d'azione, esistono peraltro posizioni assai critiche, come
quella pubblicamente espressa da Noam Chomsky:
“[...] Uno
dei gruppi di pressione più brutti e più potenti degli Stati Uniti [...]. Il
suo impegno primario consiste nell'adottare ogni tecnica, per quanto disonesta
e ignobile, per diffamare, ridurre al silenzio e distruggere chiunque osi
criticare lo Stato Santo (Israele, N.d.A.)”.
L’organizzazione
dell'ADL americana, articolata su circa 30 uffici periferici, più quelli di
Vienna e Gerusalemme, a metà degli anni '90 prevedeva una troika
direttiva comprendente Melvin Salbert in veste di presidente nazionale, Abraham
H. Foxman direttore nazionale, Peter E Wilner direttore nazionale aggiunto,
Maxwell Greenberg, presidente onorario. Fra i vice-presidenti onorari era Edgar
Miles Bronfman, titolare della Seagram, multinazionale dell'alcool, e di una
sostanziosa fetta del pacchetto azionario del gigante della chimica, la
multinazionale Du Pont de Nemours. Membro fondatore del “Rockefeller Council”,
Bronfman oltre che alto responsabile del B'nai B'rith, è presidente del
Consiglio Mondiale Ebraico e membro del CFR.
Dietro la
troika si schieravano 144 dirigenti rigorosamente israeliti, di cui la metà più
uno doveva appartenere per statuto al B'nai B'rith. Questa commissione era
affiancata da un esecutivo i cui componenti sono eletti o cooptati a vita.
L'ADL si
compone di 8 divisioni: amministrazione, diritti civili - a cui appartiene il
famoso dipartimento Research and Fact Finding (Ricerca e reperimento dei
fatti), che sorveglia gruppi estremisti e potenzialmente ostili, presieduto da
Irwin Suall - servizi comunitari, comunicazioni, sviluppo, affari legali e
internazionali, leadership e programmi.
La divisione
delle comunicazioni è incaricata della diffusione dei testi e della propaganda;
la divisione affari internazionali ha autorità sugli uffici succursali in
Europa, (l'equivalente britannico dell'ADL è l’Institute for Jewish Affairs
di Londra) Medio Oriente e America Latina.
La divisione
affari internazionali, guidata da Kenneth Jacobson, è ulteriormente ripartita
nelle sottosezioni dell'istruzione, dell'istruzione superiore nei campus, degli
affari interreligiosi, affidata al rabbino Leon Klenicki, uomo di collegamento
col Vaticano, della radiotelevisione e film e un centro internazionale per
studi sull'olocausto.
L'ADL gode
dell'appoggio di una delle più antiche e ricche famiglie americane, quella dei
Moore, dei quali fa parte il vescovo episcopaliano di New York City Paul Moore,
presidente della cattedrale di St. John The Divine, notorio centro New Age,
sede attuale del “Tempio della Comprensione”, ma soprattutto del Lucis Trust.
Uno dei più
generosi finanziatori dell'ADL è sempre stato il mercante di grano di
Minneapolis Dwayne Andreas, che fino dal 1966 al 1999 ha guidato una delle
“cinque sorelle” del cartello mondiale del grano, la Archer Daniels Midland,
proveniente dalla concorrente Cargill (le altre sono: la Continental
Grain controllata dalla famiglia israelita dei Fribourg; la Louis-Dreyfus
francese guidata da una famiglia israelita di tradizioni bancarie e con sede a
Stanford negli Stati Uniti; la Bunge Corp. argentina, massimo
conglomerato noto nel paese sudamericano come “piovra”, con sedi a New York,
Ginevra e Curagao, multinazionale fagocitata dalla famiglia ebraica degli
Hirsch. È utile citarne, anche se a distanza, una sesta: la André, di
proprietà di una famiglia calvinista svizzera di Losanna).
Andreas,
assai prossimo ad Edgar Bronfman, è membro del Bilderberg Club e ha esercitato
una presenza discreta, ma efficace, a fianco di tutti i presidenti americani
dopo Truman. Il grano infatti è un'arma strategica nei riguardi dei paesi
poveri, come lo fu, efficacissima, nei decenni del comunismo reale in URSS,
disastrosi sul piano della produzione agricola, come ciascuno ricorda.
Pur non
essendo né WASP (ovvero anglosassone puro sangue), né ebreo, Andreas non ha
fatto mai mancare il suo generoso sostegno all'ADL, soprattutto negli anni '70
quando venne creata l'ADL Foundation.
Quando
Andreas mosse i primi passi per entrare in politica il suo maestro fu l'allora
presidente dell'ADL Benjamin Epstein, come testimoniò egli stesso in un
discorso tenuto nel 1987: “Ben Epstein - che possa egli riposare in pace - del
quale fui amico per vent'anni, a lui onore perenne, fu il mio mentore e guida
in tema di rapporti diplomatici. Lavorai con lui per settimane su questo tema,
di come espandere il commercio verso l'URSS”24.
Per inciso
si noti che le famiglie WASP, presenti essenzialmente nella società segreta
superiore de L'Ordine, non hanno mai considerato su un piano di uguaglianza
quelle dell'alta finanza ebraica, escludendole, di fatto, dai loro cenacoli. Il
B'nai B'rith, infatti, è stato formato come massoneria a sé, disgiunta dal Rito
Scozzese britannico. I suoi finanziatori in America, vale a dire soprattutto i
Rothschild e il Cecil Rhodes Trust (noto anche come British Round Table Group),
mantengono forti legami col British Foreign Office e relativi servizi segreti.
Non per
questo il B'nai B'rith nella sua storia è rimasto arroccato su se stesso,
infiltrando anzi ed esercitando una potente influenza su tutti i rami della
massoneria.
La
conclusione cui sono pervenuti gli studiosi più seri del fenomeno mondialista,
specie di scuola francese, è univoca: il B'nai B'rith è con probabilità che
sfiora la certezza, uno degli ordini supremi.
B'nai
B'rith e Vaticano II
Non si può
trattare del B'nai B'rith senza un breve excursus nel campo dove, con credibile
certezza, esso ha raccolto i risultati più vistosi, ponendo le premesse
definitive per il compimento dell'azione secolare della Controchiesa, dopo un
lungo e metodico lavorio di penetrazione e conversione agli ideali terreni
ebraici della Chiesa cattolica, approdato nel Concilio Vaticano II25.
Scriveva
all'uopo Elia Eberlin: “Israele compie infaticabilmente la sua missione storica
di redenzione della libertà dei popoli; (è) il Messia collettivo dei diritti
dell'uomo”26.
Parlare di
un Messia, e quindi di un dio, collettivo, è proclamare - come si è
ripetutamente ricordato - la sola realtà della divinizzazione dell'uomo e di
conseguenza dell'unica religione dell'Umanità. Con tutte le conseguenze che
questo comporta:
“L'Umanità
nella sua totalità è allora il solo Dio personale e il Cristo è la
realizzazione o la perfezione di questa persona divina”.
E un cammino
“attraverso il caos del mondo verso il Cristo-cosmico”27, proclamava
l'eretico Teilhard de Chardin col plauso e sostegno di un cardinale di Santa
Romana Chiesa, il gesuita Henri de Lubac.
Non
s'intende qui descrivere e commentare gli intrighi che hanno dato vita alle due
principali, assolutamente rivoluzionarie e sconvolgenti, Dichiarazioni Dignitatis
Humanae e Nostra Aetate del Vaticano II, peraltro sufficientemente
presi in considerazione nel libro del padre Wiltgen le Rhin se jette dans le
Tibre28. Ci limiteremo quindi solo a qualche aspetto.
Segnaliamo
fra l'altro che Nostra Aetate Award è diventato il nome di un prestigioso
premio assegnato dall’Institute for Christian-]ewish Understanding
americano, per premiare coloro che hanno favorito il dialogo ebreo-cristiano.
Finora il premio è stato assegnato al cardinale di Parigi Jean-Marie Lustiger,
“primo porporato della Chiesa cattolica a dichiarare apertamente la propria
irrinunciabile identità ebraica”29, al Gran Rabbino di Francia
René-Samuel Sirat, presidente della Conferenza europea dei Rabbini, al
cardinale John O' Connor, al senatore Joseph I. Lieberman (n. 1942), membro del
C F R , al cardinale di Baltimora William H. Keeler (decorato anche
dell'Americanism Award, ordine d'onore dell'Anti-Defamation League del B'nai
B'rith), a Krister Stendahl della chiesa luterana svedese, al rabbino Mordecai
Waxman, al cardinale Edward J. Cassidy e al rabbino Irving (Yitz) Greenberg.
Ebbene,
prima della discussione e dell'approvazione dei due documenti succitati venne
fatto circolare fra i Padri del Concilio uno scritto anonimo30
intitolato l'azione giudaico-massonica nel Concilio che, però, a dire di
mons. Graber, “fece poca impressione”. Lo scritto intendeva mettere in guardia
i Padri contro un'azione condotta dal B'nai B'rith mirante, attraverso il
gesuita cardinale Bea, ad un pronunciamento del Concilio nel senso di
scagionare il popolo ebraico da ogni responsabilità sulla morte di Cristo, da
imputarsi invece a tutta l'umanità, anche se palesemente in contraddizione con
l'insegnamento del Divin Maestro (Mt. 22, 1-14), e col racconto dei testimoni
della Sua Passione e della Scrittura.
Un'approvazione
in tal senso avrebbe avuto come logica conseguenza di fare apparire i quasi
venti secoli di cristianesimo come un'era di persecuzione ingiusta e senza fine
da parte dei cattolici nei riguardi degli ebrei: un debito incommensurabile e
imperdonabile che avrebbe richiesto da parte cattolica un lungo e proporzionato
itinerario di riparazione.
Il 19 novembre 1963 il quotidiano francese Le Monde annunciava: “l'organizzazione ebraica internazionale B'nai B'rith ha manifestato il desiderio di stabilire relazioni più strette con la Chiesa Cattolica. Tale Ordine ha sottoposto ora al Concilio una dichiarazione nella quale si affenna la responsabilità dell'intera umanità per la morte di Cristo.
Se tale
dichiarazione verrà accettata dal Concilio - ha dichiarato Label Katz,
Presidente del Consiglio Internazionale dei B'nai B'rith - le comunità
giudaiche cercheranno i mezzi per collaborare con le autorità della Chiesa”.
Azione
intrapresa e portata a termine da parte ebraica soprattutto ad opera di tre
personaggi: Jules Marx Isaac, scrittore e storico francese affiliato al B'nai
B'rith, principale teorico e promotore della campagna contro l'insegnamento
tradizionale della Chiesa”.
Label Katz,
allora presidente del B'nai B'rith, e Nahum Goldmann, presidente del Consiglio
Ebraico Mondiale. Ad essi se ne affiancarono altri, come il massone polacco
Joseph Lichten, agente dell’ADL, operante in stretta collaborazione col
cardinale Bea, membro della Commissione internazionale per le Relazioni
religiose col Giudaismo, delegato a Roma per il B'nai B'rith e che sarebbe
stato presente in veste di delegato del Congresso Mondiale Ebraico alla
cerimonia per l'intronizzazione del connazionale Giovanni Paolo II32;
Marc Tanenbaum, unico rabbino presente al Concilio (1926-1992) appartenente
all'American Jewish Committee e sponsor di rilievo del Lucis Trust.
Il susseguirsi
degli avvenimenti è noto: il 20 novembre 1964, nel corso della terza sessione
conciliare, l'assemblea dei vescovi, arcivescovi e cardinali, approva a
larghissima maggioranza uno schema concernente il nuovo atteggiamento della
Chiesa Cattolica nei riguardi degli ebrei e del giudaismo. Sotto la copertina
di un necessario ecumenismo all'insegna della fraternità e delle comuni
origini, gli ebrei da “perfidi”, come per molti secoli erano stati definiti
nelle preghiere del Venerdì Santo, divenivano i “fratelli maggiori” dei
cattolici, riconoscendo in tal modo che la Chiesa per due millenni si era
ingannata e doveva ora procedere a fare ammenda.
La
decisione, ratificata il 14 ottobre 1965, era per un cattolico di allora
sbalorditiva, come incredibile appare a tutt'oggi che i Padri conciliari
avessero potuto ignorare l'essenza dell'ebraismo talmudico moderno.
I 1651 Padri
conciliari avevano così votato la riforma dell'insegnamento cattolico di
sempre, conformemente alle direttive di Jules Isaac (e quindi del B'nai B'rith)
che nei suoi libri e in ogni sua lettera, resi pubblici e in libera vendita,
non facevano mistero di considerare:
-
l'evangelista Matteo uno spudorato mentitore e falsario specie là dove narra la
Passione evidenziando le responsabilità giudaiche nella morte di Nostro Signore
Gesù Cristo;
- i Padri
della Chiesa come bugiardi e aguzzini che avevano diffuso nel mondo l'odio per
gli ebrei su base teologica e quindi precursori di Hitler e dei suoi scherani;
- la Chiesa
come il più pericoloso focolaio di infezione antisemita la cui secolare
dottrina aveva inculcato l'odio per la razza ebraica sfociato logicamente nella
Shoà di Auschwitz e dei 6 milioni di morti vittime dei nazionalsocialisti.
Né
mostravano, i reverendi Padri, di conoscere il pensiero di insigni autori
talmudici, anche recenti, come Elia Benamozegh, quando affermava:
“La
religione cristiana è una falsa religione che si presume divina. Non v'è per
essa e il mondo che una via di salvezza, tornare a Israele”; o quello di A.
Memmi:
“La vostra
religione è agli occhi degli ebrei una bestemmia e una sovversione. Il vostro
Dio è per noi il Diavolo, vale a dire il condensato del male sulla terra”33; ovvero quanto proclamava lo scrittore
ebreo Vladimir Rabi:
“Tra giudei
e cristiani esiste una divergenza insormontabile. Essa riguarda Gesù. Ammesso
che sia storicamente esistito, per il giudeo egli non è Dio, né figlio di Dio.
Tutt'al più si potrebbe ammettere, come ultima concessione, la tesi di Giuseppe
Klausner: né Messia, né profeta, né legislatore, né fondatore di una religione,
né Janna (antico dottore della legge, N.d.A.), né rabbi fariseo; per la nazione
ebraica, Gesù è un grande moralista e un artista in parabole [...].
Il giorno in
cui verrà liberato dai racconti dei miracoli e del misticismo, il libro di
morale di Gesù Cristo sarà uno dei più preziosi gioielli della letteratura
ebraica di tutti i tempi. Talvolta mi capita di immaginare, nell'ultimo secolo,
l'ultimo ebreo vivente, in piedi davanti al suo Creatore come è scritto nel
Talmud; il giudeo, legato dal giuramento, resta in piedi fin dal Sinai.
Immagino
dunque quest'ultimo israelita che sarà sopravvissuto agli oltraggi della storia
e ai richiami del mondo: che dirà dunque per giustificare la sua resistenza
all'usura del tempo e alla pressione degli uomini? Lo sento, egli dice: “Non
credo alla divinità di Gesù Cristo”.
E logico che
questa professione di fede sia di scandalo per il cristiano. Ma la professione
di fede del cristiano non è forse di scandalo per noi giudei? Per noi [...] la
conversione al cristianesimo implica la più grande bestemmia, ossia la credenza
nella divinità di un uomo”34.
E con
altrettanta franchezza Rabi riconosceva che il libro Jésus et Israel35 di Jules Isaac, pubblicato per la prima
volta nel 1948 e che attaccava direttamente la storicità dei quattro
evangelisti, era “l'arma di guerra più indovinata contro un insegnamento
cristiano particolarmente nocivo”. Bisogna giocoforza ammettere che qualcosa
nel Vaticano II si era svolto in modo molto strano...
Perno di
tutta l'operazione tesa a rovesciare le millenarie posizioni della Chiesa
sull'ebraismo fu il cardinale Agostino Bea (1881-1968), alfiere presso i Padri
conciliari delle idee che Jules Isaac aveva esposto nel suo citato libro Jésus
et Israel, peraltro ampiamente confutato fin dal 1949 dal domenicano padre
Pierre Benoit nella Revue Biblique (n. 56, 1949, pp. 610-613).
Bea, già dal
1961, e col placet di Giovanni XXIII, aveva fondato e presiedeva il
novello “Segretariato per l'Unione dei Cristiani”, organismo che, oltre ad un
riavvicinamento con gli ebrei, perorava il decentramento del potere nella
Chiesa mediante forme di collegialità democratica. Cosa - si è visto -
perfettamente realizzata.
Come non
poterono i Padri conciliari non ravvisare in questo attacco frontale
all'Autorità di Pietro la stessa strategia impiegata dalla massoneria per
abbattere le monarchie cattoliche in Europa? Anche allora si iniziò decentrando
il potere del re verso principi, duchi, baroni e conti, affiancando
successivamente il monarca con un parlamento che doveva ufficialmente
“aiutarlo” nella direzione degli affari dello Stato, ma in realtà contribuiva
non poco a spogliarlo dei suoi poteri. L'azione massonica di corruzione
capillarmente svolta fra il popolo e sfociata in rivoluzioni, seguite da
costituzioni e referendum, fece il resto, fino al crollo delle monarchie,
sostituite da forme democratiche facilmente controllabili da persone di fiducia
della massoneria e quindi del giudaismo.
L'articolo
di Look
Il 25
gennaio 1966 su Look, popolare rivista illustrata americana, che al tempo
tirava sette milioni e mezzo di copie36,
apparve un editoriale consacrato all'atteggiamento degli ebrei di fronte al
Concilio intitolato “Come gli Ebrei hanno cambiato il pensiero cattolico”.
Vi si
trovava un esteso e dettagliato rapporto sulle trattative segrete condotte da
Bea a New York coi dirigenti del B'nai B'rith e del Comitato Ebraico Americano,
il tutto corredato da foto di Bea a colloquio con rabbini e dirigenti del B'nai
B'rith e firmato dal capo-redattore della rivista, J. Roddy. Ecco u n passaggio
significativo di quell'editoriale:
“L’affermazione
(fatta a Roma) che gli Ebrei s'erano infiltrati nella Chiesa inquietava gli
antisemiti. Poiché, effettivamente, fra i prelati di origine ebraica che
lavoravano a Roma alla dichiarazione sugli Ebrei, c'erano Mons. Baum e Mons.
Òsterreicher, che facevano parte dello stato maggiore di Bea, e Bea stesso,
secondo il quotidiano Al Gomhuria del Cairo, era un ebreo chiamato Béhar.
Né Baum, né
Òsterreicher erano con Bea nel tardo pomeriggio del 31 marzo 1965, allorché una
limousine venne a cercare il cardinale all'Hotel Plaza di New York per condurlo
sei blocchi più distante, agli uffici del Comitato Ebraico americano. Là un moderno
Sanhedrin attendeva il capo del Segretariato per l'Unità dei Cristiani. La
riunione fu tenuta segreta alla stampa. Bea non voleva che né la Santa Sede, né
la Lega araba sapessero che si trovava colà per ascoltare le domande sulle
quali gli Ebrei volevano una risposta (Bea non agiva certo a titolo personale,
come Look voleva fra credere, ma in virtù di un alto mandato, N.d.A.).
Look dà
quindi un saggio dei temi di discussione nel corso di quell'incontro, dove il
cardinale si era dimostrato un partigiano convinto delle tesi di Jules Isaac,
poi passa ad illustrare gli sforzi frenetici condotti a Roma dai responsabili
delle grandi organizzazioni ebraiche (B'nai B'rith, Consiglio Mondiale Ebraico
e Comitato Ebraico Americano) per fare trionfare il loro punto di vista”37
Ma chi era
Agostino Bea? E chi era Giovanni XXIII? Molti hanno voluto attribuire a Bea
origini ebraiche, ma non esistono certezze in tal senso. Gesuita tedesco, già
confessore di Pio XII e amico di Giovanni XXIII, Bea era professore di Sacra
Scrittura e rettore dal 1930 al 1940 del Pontificio Istituto Biblico. I suoi
stretti contatti con l'alta massoneria ebraica sono noti e documentati: come
l'incontro col presidente del B'nai B'rith Label Katz avvenuto il 16 febbraio
1963 a Roma (cfr. Civiltà Cattolica, 18 luglio 1964) nel corso del quale
Bea ricevette un memoriale contenente le tesi del Decreto sugli ebrei presentate
poi ufficialmente dal Segretariato per l'Unione dei Cristiani al consesso
plenario del Concilio.
Ma Bea era
in contatto anche con Willen Visser't Hooft, membro del Bilderberg e fondatore,
grazie a finanziamenti della Fondazione Rockefeller38,
dell'ultraprogressista Consiglio
mondiale
delle Chiese (WCC). Inoltre, stando alle informazioni della riservata rivista
massonica francese Renaissance traditionnelle al n. 29 del gennaio 1977,
Bea era in rapporto anche col Gran Maestro delle Logge Unite di Germania
Friedrich A. Pinkerneil39.
Un altro
capitolo di questi incontri venne minuziosamente narrato dalla diffusissima
rivista illustrata americana Look nei suoi numeri del 25 gennaio e 1° maggio
1966, articoli mai smentiti e che confermano il ruolo essenziale di Bea nel
processo di riavvicinamento fra potentati ebraici e Chiesa Cattolica.
Altro fatto
singolare, diligentemente annotato dal Moncomble: alla morte del cardinale Bea,
avvenuta nel novembre 1968, la Neue Zurcher Zeitung, quotidiano di
Zurigo, pubblicava il 21 novembre 1968 una partecipazione funebre a spese della
“Internationale Stiftung HUMANUM” (Fondazione Internazionale HUMANUM), una
fondazione patrocinata da tre massoni: Herbert Rohrer, Valerio Crivelli e il
Bilderberg Max Kohnstamm (n. 1914).
Inserzione a
pagamento, listata a lutto, apparsa all'indomani della morte di Giovanni XXIII
sul quotidian(4 giugno 1963). Vi si legge: “La GRAN LOGGIA OCo messicano EL
INFORMADOR di Guadalajara CIDENTALE MESSICANA dei Massoni liberi e accettati,
in occasione della morte del PAPA GIOVANNI XXIII rende pubblico il suo
cordoglio per la scomparsa di questo grande uomo, che venne a rivoluzionare le
idee, i pensieri e i modi di applicazione della liturgia cattolica romana. LE
ENCICLICHE “MATER ET MAGISTRA” e “PACEM IN TERRIS” hanno rivoluzionato i
concetti in favore dei DIRITTI DELL'UOMO E DELLA SUA LIBERTÀ. L'umanità ha
perduto un grande uomo e noi Massoni riconosciamo in LUI i suoi elevati
principi, il suo umanitarismo e la sua condizione di GRAN LIBERALE.
Guadalajara, Jalisco, Messico, 3 giugno 1963. GRAN LOGGIA OCCIDENTALE
MESSICANA".
Dr. José Guadalupe Zuno Hdez
Il massone
d'alto grado olandese Kohnstamm - come non finisce di sorprendere il caso! - fu
una delle venti personalità che David Rockefeller riunì il 23 giugno 1972 a
Tarrington (New York), per creare la Commissione Trilaterale per la gestione
del mondo secondo i canoni tecnocratici. Dal 1954 al 1974 il nostro personaggio
si ritrova in veste di vicepresidente di quel “Comitato d'azione per gli Stati
Uniti d'Europa” presieduto da Jean Monnet.
Kohnstamm è
membro del Club di Roma, dell'Istituto Internazionale di Studi Strategici di
Londra, figura di spicco dei circoli Bilderberg, ex segretario privato del
principe Bernardo d'Olanda e animatore, fin dal 1977, degli incontri annuali di
una sorta di parlamento bilaterale Europa - Giappone (simile nei fini
istituzionali al Bilderberg), denominato Hakone40.
Il B'nai
B'rith assicura oggi una presenza forte e reale all'interno della Chiesa: basti
pensare che nel 1991 il processo di beatificazione di Isabella di Castiglia,
detta “la Cattolica”, che, assieme al consorte re Ferdinando d'Aragona,
completò la Reconquista della Spagna, cacciando i Mori da Granada nel
1492, ma anche un numero assai elevato di ebrei dalla Spagna negli anni
successivi, venne interrotto. L'annuncio della capitolazione di Roma fu dato il
28 marzo di quell'anno dal Cardinale Felici. Facciamo notare inoltre che la
Spagna, di sua iniziativa, ha deciso di versare 1,5 milioni di dollari ai Fondi
in favore dei sopravvissuti all'Olocausto, a titolo di indennizzo per...
l'espulsione degli ebrei sefarditi dalla Spagna ad opera di Isabella la
Cattolica!41
Nel corso
della Festa del libro del B'nai B'rith in Francia, Guy Konopnicki, socialista e
militante dei Verdi, denunciando un libro di fonte cattolica dal titolo L'imposture
antiraciste, dichiarava: “Ho Fersan (l'autore del libro, N.d.A.) nel mio
collimatore, fra di noi c'è una lotta metafìsica, quella della Sinagoga contro
la Chiesa”42.
"Non
dimentichiamo che c'è stato il Concilio Vaticano II, che gli ordini sono stati
scalzati e la continuità della Tradizione non esiste più".
(Elémire
Zolla, Radio 2, trasmissione del 18 dicembre 1992 condotta da
Cavallini-Ceccarini)
Ed il cerchio per comprendere si chiude così....
RispondiEliminaBeninteso sempre per coloro che ancora ragionano con la loro testa, quindi di prendere in esame dati e fatti raccontati e trarne le logiche conclusioni !
Per tutti gli altri che non vogliono sapere, non vogliono leggere, non vogliono capire, non so che dire, se non raccomandarli al Signore.