Nel libro I sogni di Don Bosco (Torino, editrice Elle Di Ci),
troviamo che il santo, nel suo sogno del 5 gennaio 1870, ebbe la visione
di terribili avvenimenti che sconvolgeranno la terra, in particolare in
Francia, Parigi, e in Italia, Roma.
Ma tu Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione?
Non dire: nemici, ma gli amici. Non senti che i tuoi figli domandano il
pane della Fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò?… Io
picchierò i pastori, Io disperderò il gregge, affinché
coloro che siedono sulla cattedra di Mosè cerchino dei buoni pascoli
e il gregge ascolti docile e si nutra.
Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano: la carestia, la pestilenza e la guerra faranno sí che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei mariti, morti su terra nemica!
E di te Roma, che sarà?… Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba!… Tu sei giunta a tale che non cerchi altri, né altro ammiri nel tuo Sovrano se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta nel Golgota!… Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; però con la sua sola parola, egli fa tremare il mondo!
Roma!… Io verrò quattro volte a te!… La prima volta, percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. La seconda volta, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. La terza volta, abbatterò le difese e i difensori, e per comando del Padre installerò il regno del terrore, dello spavento e della desolazione!
Ma i miei saggi fuggono, la mia legge è calpestata… perciò io ritornerò per la quarta volta. E allora guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano! Vi saranno prevaricazioni tra i dotti e gli ignoranti; e il tuo sangue e quello dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alle leggi del tuo Dio. La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove saranno, allora, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palazzi?… Saranno diventati la spazzatura delle piazze e delle strade!
E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere, tra il vestibolo e l'altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della Fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, sulle piazze, in ogni luogo, anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate, forse, che essa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che infrange l'ira di Dio e degli uomini?
Queste cose dovranno inesorabilmente venire, l'una dopo l'altra. Ma l'augusta Regina del Cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani. Ella disperde i suoi nemici come nebbia! Ella riveste il venerando vecchio di tutti i suoi antichi paramenti!
…Arriverà ancora un violento uragano. L'iniquità è consumata; il peccato avrà fine e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l'iride di pace comparirà sulla terra.
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa. Su tutto il mondo apparirà un sole cosí luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, né piú si vedrà fino all'ultimo dei giorni.
Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano: la carestia, la pestilenza e la guerra faranno sí che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei mariti, morti su terra nemica!
E di te Roma, che sarà?… Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba!… Tu sei giunta a tale che non cerchi altri, né altro ammiri nel tuo Sovrano se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta nel Golgota!… Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; però con la sua sola parola, egli fa tremare il mondo!
Roma!… Io verrò quattro volte a te!… La prima volta, percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. La seconda volta, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. La terza volta, abbatterò le difese e i difensori, e per comando del Padre installerò il regno del terrore, dello spavento e della desolazione!
Ma i miei saggi fuggono, la mia legge è calpestata… perciò io ritornerò per la quarta volta. E allora guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano! Vi saranno prevaricazioni tra i dotti e gli ignoranti; e il tuo sangue e quello dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alle leggi del tuo Dio. La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove saranno, allora, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palazzi?… Saranno diventati la spazzatura delle piazze e delle strade!
E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere, tra il vestibolo e l'altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della Fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, sulle piazze, in ogni luogo, anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate, forse, che essa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che infrange l'ira di Dio e degli uomini?
Queste cose dovranno inesorabilmente venire, l'una dopo l'altra. Ma l'augusta Regina del Cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani. Ella disperde i suoi nemici come nebbia! Ella riveste il venerando vecchio di tutti i suoi antichi paramenti!
…Arriverà ancora un violento uragano. L'iniquità è consumata; il peccato avrà fine e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l'iride di pace comparirà sulla terra.
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa. Su tutto il mondo apparirà un sole cosí luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, né piú si vedrà fino all'ultimo dei giorni.
Ideo et vos estote parati,
quia qua nescitis ora Filius hominis venturus est , (Quindi anche
voi siate preparati, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora
piú impensata), (Matteo, XXIV, 44).
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Commenti settimanali di
S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X
26 maggio 2012
Dottrina
compromessa
Sono stati scritti interi libri a proposito della libertà religiosa, com’è insegnata dal Vaticano II nella sua Dichiarazione del 1965, Dignitatis Humanae. Eppure l’insegnamento rivoluzionario di questo documento è chiaro: data la dignità naturale di ogni singolo essere umano, nessuno Stato o gruppo sociale né qualsivoglia potere umano può costringere o forzare un uomo o un gruppo di uomini ad agire, in privato o in pubblico, contro la propria convinzione religiosa, fintanto che venga rispettato l’ordine pubblico (DH § 2).
Di contro, la Chiesa cattolica ha sempre insegnato, fino al Vaticano II, che ogni Stato in quanto tale ha il diritto e anche il dovere di impedire ai propri cittadini di praticare in pubblico qualsiasi falsa religione, cioè ogni religione non cattolica, purché tale costrizione sia utile e non dannosa per la salvezza delle anime. (Ad esempio, nel 2012 la libertà è così ampiamente venerata che una tale coercizione scandalizzerebbe i cittadini di quasi tutti gli Stati e finirebbe col far disprezzare e non apprezzare la religione cattolica. In questo caso, come ha sempre insegnato la Chiesa, lo Stato può astenersi dall’usare il suo diritto di impedire la pratica delle false religioni).
Ora, il punto esatto su cui queste due dottrine si contraddicono può sembrare piuttosto limitato – se uno Stato possa o meno impedire la pratica pubblica delle false religioni – ma le sue implicazioni sono enormi: Dio è il Signore o il servo degli uomini? Infatti, se per un verso l’uomo è una creatura di Dio ed è sociale per natura (infatti gli uomini si mettono insieme in ogni tipo di associazione e specialmente negli Stati) anche le società e gli Stati sono creature di Dio, tali che devono servire Lui e la Sua unica vera religione, reprimendo in ogni modo le false religioni nel pubblico dominio (che è di competenza dello Stato), fintanto che aiutano così e non ostacolano la salvezza delle anime.
Per altro verso, se la libertà umana è un valore tale che ogni individuo debba essere lasciato libero di corrompere i suoi concittadini con la pratica pubblica e il proselitismo di qualsivoglia falsa religione (salvo che non disturbi l’ordine pubblico), per cui questa falsa religione debba essere libera di fiorire nel dominio pubblico (come accade oggi per esempio per le sette protestanti nell’America Latina), allora la differenza tra le false religioni e l’unica vera religione è meno importante della dignità umana. Cioè la vera religione non è poi così importante; il valore di Dio paragonato al valore dell’uomo non è poi così importante. Tale che il Vaticano II come sottovaluta Dio così sopravvaluta l’uomo, rimpiazzando in definitiva la religione di Dio con la religione dell’uomo. Nessuna meraviglia che Mons. Lefebvre abbia fondato la Fraternità San Pio X per sostenere la dignità e il valore trascendente di Dio, di Nostro Signore Gesù Cristo, in un mondo e in una Chiesa impazziti, ubriacati dalla dignità dell’uomo.
Ed ecco che ai primi del mese un capo religioso dichiara pubblicamente: “Molta gente ha una comprensione del Concilio che è una comprensione sbagliata”. La libertà religiosa, dice, “è usata in vari modi. A ben guardare, ho davvero l’impressione che non molti conoscano cosa il Concilio dica realmente su di essa. Il Concilio presenta una libertà religiosa che è molto, molto limitata: molto limitata”. Alla domanda se lo stesso Vaticano II, nell’insieme, appartenga alla Tradizione cattolica, risponde: “Vorrei sperarlo”.
Voi stessi potete ascoltare questa intervista, rilasciata in inglese e accessibile su YouTube sotto il titolo “Traditionalist leader talks about his movement, Rome”. C’è da sorprendersi se il “suo movimento” sta attraversando la più grave crisi dei suoi 42 anni di esistenza?
Kyrie eleison.
Londra, Inghilterra
Sono stati scritti interi libri a proposito della libertà religiosa, com’è insegnata dal Vaticano II nella sua Dichiarazione del 1965, Dignitatis Humanae. Eppure l’insegnamento rivoluzionario di questo documento è chiaro: data la dignità naturale di ogni singolo essere umano, nessuno Stato o gruppo sociale né qualsivoglia potere umano può costringere o forzare un uomo o un gruppo di uomini ad agire, in privato o in pubblico, contro la propria convinzione religiosa, fintanto che venga rispettato l’ordine pubblico (DH § 2).
Di contro, la Chiesa cattolica ha sempre insegnato, fino al Vaticano II, che ogni Stato in quanto tale ha il diritto e anche il dovere di impedire ai propri cittadini di praticare in pubblico qualsiasi falsa religione, cioè ogni religione non cattolica, purché tale costrizione sia utile e non dannosa per la salvezza delle anime. (Ad esempio, nel 2012 la libertà è così ampiamente venerata che una tale coercizione scandalizzerebbe i cittadini di quasi tutti gli Stati e finirebbe col far disprezzare e non apprezzare la religione cattolica. In questo caso, come ha sempre insegnato la Chiesa, lo Stato può astenersi dall’usare il suo diritto di impedire la pratica delle false religioni).
Ora, il punto esatto su cui queste due dottrine si contraddicono può sembrare piuttosto limitato – se uno Stato possa o meno impedire la pratica pubblica delle false religioni – ma le sue implicazioni sono enormi: Dio è il Signore o il servo degli uomini? Infatti, se per un verso l’uomo è una creatura di Dio ed è sociale per natura (infatti gli uomini si mettono insieme in ogni tipo di associazione e specialmente negli Stati) anche le società e gli Stati sono creature di Dio, tali che devono servire Lui e la Sua unica vera religione, reprimendo in ogni modo le false religioni nel pubblico dominio (che è di competenza dello Stato), fintanto che aiutano così e non ostacolano la salvezza delle anime.
Per altro verso, se la libertà umana è un valore tale che ogni individuo debba essere lasciato libero di corrompere i suoi concittadini con la pratica pubblica e il proselitismo di qualsivoglia falsa religione (salvo che non disturbi l’ordine pubblico), per cui questa falsa religione debba essere libera di fiorire nel dominio pubblico (come accade oggi per esempio per le sette protestanti nell’America Latina), allora la differenza tra le false religioni e l’unica vera religione è meno importante della dignità umana. Cioè la vera religione non è poi così importante; il valore di Dio paragonato al valore dell’uomo non è poi così importante. Tale che il Vaticano II come sottovaluta Dio così sopravvaluta l’uomo, rimpiazzando in definitiva la religione di Dio con la religione dell’uomo. Nessuna meraviglia che Mons. Lefebvre abbia fondato la Fraternità San Pio X per sostenere la dignità e il valore trascendente di Dio, di Nostro Signore Gesù Cristo, in un mondo e in una Chiesa impazziti, ubriacati dalla dignità dell’uomo.
Ed ecco che ai primi del mese un capo religioso dichiara pubblicamente: “Molta gente ha una comprensione del Concilio che è una comprensione sbagliata”. La libertà religiosa, dice, “è usata in vari modi. A ben guardare, ho davvero l’impressione che non molti conoscano cosa il Concilio dica realmente su di essa. Il Concilio presenta una libertà religiosa che è molto, molto limitata: molto limitata”. Alla domanda se lo stesso Vaticano II, nell’insieme, appartenga alla Tradizione cattolica, risponde: “Vorrei sperarlo”.
Voi stessi potete ascoltare questa intervista, rilasciata in inglese e accessibile su YouTube sotto il titolo “Traditionalist leader talks about his movement, Rome”. C’è da sorprendersi se il “suo movimento” sta attraversando la più grave crisi dei suoi 42 anni di esistenza?
Kyrie eleison.
Londra, Inghilterra
ECCO IL "LEADER RELIGIOSO", CHE DIFENDE LA LIBERTA' RELIGIOSA DEL CONCILIABOLO, A CUI FA RIFERIMENTO MONSIGNOR WILLIAMSON!
FONTE: MIQ...
L’anziano Arcivescovo Marcel Lefebvre ebbe a scrivere in modo
pertinente il 29 giugno 1976, in occasione della sospensione a divinis
comminatagli da Paolo VI, la riflessione:
“Che la Chiesa Conciliare è una Chiesa scismatica, perché rompe con la Chiesa Cattolica quale è sempre stata. Essa ha i suoi nuovi dogmi, il suo nuovo sacerdozio, le sue nuove istituzioni, il suo nuovo culto, tutti già condannati dalla Chiesa in molti documenti, ufficiali e definitivi.
“Questa Chiesa Conciliare è scismatica, perché ha preso per base per il suo aggiornamento, principi opposti a quelli della Chiesa Cattolica, come la nuova concezione della Messa espressa ai numeri 5 della Prefazione al [decreto] Missale Romanum e 7 del suo primo capitolo, che attribuisce all’assemblea un ruolo sacerdotale che non può esercitare; come similmente il naturale — vale qui a dire divino — diritto di ogni persona e di ogni gruppo di persone alla libertà religiosa.
“Questo diritto alla libertà religiosa è blasfemo, perché attribuisce a Dio scopi che distruggono la Sua Maestà, la Sua Gloria, la Sua Regalità. Questo diritto implica libertà di coscienza, libertà di pensiero, e tutte le libertà massoniche.
“La Chiesa che afferma tali errori è al tempo stesso scismatica ed eretica. Questa Chiesa Conciliare è, pertanto, non cattolica. Nella misura in cui Papa, vescovi, preti e fedeli aderiscono a questa nuova Chiesa, essi si separano dalla Chiesa Cattolica.”
QUINDI LEFEBVRE AVREBBE "CAPITO MALE" IL PRINCIPIO DELLA LIBERTA' RELIGIOSA, PER COME VIENE ESPOSTA DAL CONCILIO!... E POI SI HA IL CORAGGIO DI DICHIARARE CHE SI SEGUONO GLI INSEGNAMENTI DI MONSIGNOR LEFEBVRE...MA PER FAVORE!...
Eh già. Tutti cretini. Da Pio VII a Lefebvre, passando per Clemente XVI e Pio X. I furbi chi sarebbero, quindi? I Teilhard e i Lubac e i Bugnini... O Gaypride sesto... o Adipe Ventitré! Allegria!
RispondiEliminaRiccardo
Che aspettano a buttarlo fuori a calci.....dalla Fraternità???
RispondiEliminaE' fin troppo chiaro che la Fraternità si sta spaccando. La Roma conciliare non unisce ma rompe!
RispondiEliminaParadosi
Tra due furbastri che si alleano, chi ci rimette è il fedele cattolico che aveva riposto fiducia nell'autorità dell'uno o dell'altro !
RispondiEliminaFellay ha proprio uno sguardo sinistrorso. bocca verso sinistra, occhio sinistro dilatato...brrr, mi ricorda un bleso bocchistorta, occhialuto, che concionava in televisione vomitando odio contro cattolici e destre.
Comunque sono molto, molto dispiaciuto e compartecipe della sofferenza di chi aveva riposto in questo la sua fiducia.
Coraggio, ora è meglio che si sia svelato appieno il personaggio.
Il fatto è che la Roma conciliare potrebbe ben poco, se la volontà di rompere la Fraternità non venisse dall'interno, da parte di chi dovrebbe tutelarla e non traghettarla a destra e manca a proprio piacimento, pur di raggiungere ai propri scopi di "riscatto morale" agli occhi del mondo.
RispondiEliminaE' la fede e la fedeltà che stanno tragicamente venendo meno! In favore di una sudditanza all'insulso giudizio di una "Gerarchia cattolica" che di reale non ha più neanche il nome. La Fede ed il primato di Dio vengono meno, si cerca l'interesse pratico, quello umano, e si giustifica dicendo che "NON TUTTE LE SCELTE RIGUARDANO LA FEDE"! (Sic!)
Quando si affermano queste cose, vuol dire che la fede è barattata con l'utile umano, e si finisce per cedere la primogenitura, o peggio il Deposito della Fede, per l'eterno piatto di lenticchie. La Fede sta venedo meno, non si vede più in modo lucido quello che sta accadendo: si cerca di rabbonire le menti ed i cuori dei fedeli, con argomentazioni e giustificazioni che non stanno in piedi. Si cerca di tenerli buoni, nascondendo fatti concreti, e dando delle ragioni talmente aleatorie ed illogiche, che non sono buone neanche per convincere i bambini.
Si cerca di zittire tutti, con la scusa della preghiera, del silenzio orante, della fiducia...MA CHI DA QUELLA CHIESA è VENUTO, E LA CONOSCE BENE PER ESPERIENZA DIRETTA, NON VIENE INCANTATO FACILMENTE DA QUESTE ESORTAZIONI DI BUONISMO, CHE ODORA DI IPOCRISIA DA CHILOMETRI DI DISTANZA.
CHI CONOSCE LA NEO-CHIESA, PER ESSERCI NATO, CRESCIUTO, E DANNEGGIATO, SA GIA' COME ANDRA' A FINIRE. Già da ora, prima ancora di entrarci a contatto, già il linguaggio usato ed i contenuti presentati DIFFERENZIANO paurosamente da quelli di pochissimi mesi fa. Perchè il compromesso RICHIEDE NECESSARIAMENTE un abbassamento della guardia. Esso è già in atto. Figurarsi l'entrata effettiva: il dissolvimento di tutto, con danni spirituali PERMANENTI.
Occorrerebbe la prudenza e l'umiltà di ascoltare le testimonianze di chi viene da lì, e non confidare in una "grazia di stato" che se non è assicurata neanche per i Papi, non lo è per nessun altro al mondo!
La posta in gioco è altissima: qui si "compra" e si "vende" con una particolare moneta: le anime. Si paga in "anime". Il mercato della salvezza eterna...di questo si renderà conto a Dio.
Nell'analisi non c'è una grinza, mi pare.
EliminaFellay ha uno sguardo strano, questo l'ho notato anche io. Se si fa il fermo video lo si sorprende in espressioni tese, nevrotiche, direi.
Non è un uomo sereno.
Viceversa il povero monsignor Lefebvre aveva un atteggiamento imperturbabile. L'unica cosa che gli si poteva leggere in viso era un gran dolore.
Temo molto per la Fraternità.
Come il movimento francescano si divise e si spaccò appena morto Francesco, al punto che i francescani odierni non ne hanno neppure la veste, figuriamoci lo spirito!, così temo che possa succedere per la Fraternità.
Roma è sempre lì che divide per imperare. Una pessima sorte, questa, che la accomuna con il Divisore per antonomasia: il Demonio.
Paradosi
Grazie A.Rita credo che non si possa esprimere meglio di cosi',a parole cio che è nel cuore di tutti quelli che hanno capito la situazione attuale della Fraternita' Siamo in molti ad essere senza parole difronte a cio' che sta accadendo ci sentiamo traditi e portiamo nel cuore un profondo dolore ma,nonostante cio'per grazia di Dio ci sentiamo profondamente forti e sereni e continuiamo la Buona Battaglia certi di non essere mai abbandonati da Nostro Signore Gesu'Cristo tenendoci stretti per mano a Maria Santissima. Che grande grazia è il vedere in mezzo a tante tenebre tante persone che condividono gli stessi identici sentimenti,e che dritti e imperterriti senza timori,per amore di Gesu',per amore della Verita'e della Santa Chiesa Cattolica vanno avanti....uniti nella preghiera. Lucia
EliminaINTERESSANTE ANCHE SECONDA PARTE DEL VIDEO:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=9dtQEtbnxsA&feature=relmfu
Mons. Lefebvre era un uomo pieno di dolore per l'oneroso fardello riguardante la Fede.
RispondiEliminaFu praticamente lui che iniziò la "reconquista" della fede cattolica.
Amo definirla così: reconquista.
Così come Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona iniziarono la riconquista della Spagna per riportarla al cristianesimo, dopo il dominio islamico, così dovette fare Lefebvre, solo, con la sua coscienza terribilmente angosciata per doversi ergere contro il papa a difesa del cattolicesimo!
Ma come Isabella di Castiglia, anche Lefebvre è morto ed ha lasciato il testimone ad altri.
Quindi c'è da indagare se la Chiesa, dopo l'azione di Lefebvre sia cambiata o no o vi siano indizi di miglioramento che possano indurre ad un riaccostamento tra le due comunità.
Se non c'è cambiamento verso la dottrina e la tradizione della Chiesa, la chiesa odierna non è più cattolica ed è errore con tradimento voler riaccostare le due comunità nel nome di una giustizia umana secondo diritto ecclesiale.
Non mi sembra che la reconquista si sia fermata per il fatto che i "moriscos" erano quasi sconfitti. E' proseguita fino alla definitiva cacciata loro e la cristianizzazione della Spagna.
Lo stesso deve essere fatto con la chiesa ex cattolica. (con le armi della dottrina, ovviamente..altrimenti il modernista o neocat. che passa di qui ha modo come di solito di prenderci per pazzi!)
Ricordo una frase di Manzoni:
"non far tregua coi vili
il santo Vero mai non tradir
nè proferir mai verbo
che plauda al vizio
o la virtù derida....."
Ecco uno dei futuri colleghi con i quali mons. Fellay potrà avere a che fare:
RispondiElimina"«Quando due persone omosessuali si assumono la responsabilità l’una dell’altra, – ha detto ora, a Mannheim, il cardinale, secondo quanto si legge sul quotidiano Tagespiel (18/5), davanti a un pubblico che non credeva alle proprie orecchie – se hanno un rapporto fedele e a lungo termine, bisogna considerare questa relazione nello stesso modo delle relazioni eterosessuali». "
Questa è la Chiesa conciliare.
No comment.
Paradosi
se rimanesse isolato come caso andrebbe bene sennò forse anke altri cattolici addormentati si svegliano
EliminaFaccio anche notare che l'interpretazione "limitata" di DH che Fellay avrebbe imparato nelle Neoroma è smentita dal Papa in persona nel messaggio del 1° gennaio 2011:
RispondiElimina"Si potrebbe dire che, tra i diritti e le libertà fondamentali radicati nella dignità della persona, la libertà religiosa gode di uno statuto speciale.
La libertà religiosa è, in questo senso, anche un’acquisizione di civiltà politica e giuridica. (...) Essa è un bene essenziale: ogni persona deve poter esercitare liberamente il diritto di professare e di manifestare, individualmente o comunitariamente, la propria religione o la propria fede, sia in pubblico che in privato, nell’insegnamento, nelle pratiche, nelle pubblicazioni, nel culto e nell’osservanza dei riti. Non dovrebbe incontrare ostacoli se volesse, eventualmente, aderire ad un’altra religione o non professarne alcuna. In questo ambito, l’ordinamento internazionale risulta emblematico ed è un riferimento essenziale per gli Stati, in quanto non consente alcuna deroga alla libertà religiosa, salvo la legittima esigenza dell’ordine pubblico informato a giustizia.[7] L’ordinamento internazionale riconosce così ai diritti di natura religiosa lo stesso status del diritto alla vita e alla libertà personale, a riprova della loro appartenenza al nucleo essenziale dei diritti dell’uomo, a quei diritti universali e naturali che la legge umana non può mai negare"