Questa è la chiara posizione di Marcel Lefebvre
Fideliter n°66 Setembre Ottobre 1988
Riguardo alla ripresa dei contatti con Roma. Porrò la questione sul piano dottrinale:"Siete d'accordo con le grandi encicliche dei Papi che vi hanno preceduto? Siete d'accordo con "Quanta Cura" di Pio IX, "Immortale Dei" e "Libertas" di Leone XIII, "Pascendi" di San Pio X, "Quas primas" di Pio XI, "Humani Generis" di Pio XII. Accettate ancora il giuramento antimodernista? Siete ancora per il Regno Sociale di NSGC? Se non accettate la dottrina dei vostri predecessori è inutile di parlare. Finche non avrete accettato di riformare il Concilio considerando la dottrina di questi Papi che vi hanno preceduto nessun dialogo è possibile. E’ inutile. Cosi le posizioni sono più chiare. (Conferenza tenuta al ritiro sacerdotale a Econe il 4 settembre 1987 "Sous la Banniere" n.133 ottobre 2007 p.4)
"Bisogna tenere, assolutamente
tenere, tenere ad ogni costo. E adesso vengo a quello che senza dubbio
vi interessa; ma io dico: Roma ha perso la fede, cari amici, Roma è nell'apostasia. Queste non sono parole, non sono parole (sparate) in aria che vi dico, è la verità! Roma è nell'apostasia. Non si può più dare fiducia a questa gente. Hanno abbandonato la Chiesa, abbandonano la
Chiesa, e sicuro, sicuro, sicuro. L'ho riassunto al cardinale Ratzinger
in poche parole, perche diciamo che è difficile di riassumere tutta
questa situazione; ma gli ho detto: "Eminenza, veda,
anche se Voi ci accordaste un vescovo, anche se Voi ci accordaste una
certa autonomia rispetto ai vescovi, anche se Voi ci accordaste tutta la liturgia del 1962, se ci accordaste di continuare i seminari della Fraternità, come lo stiamo facendo ora, noi non possiamo collaborare, e impossibile, impossibile, perche lavoriamo in due direzioni diametralmente opposte: Voi lavorate alla decristianizzazione della società, della persona umana e della Chiesa e noi invece lavoriamo alla cristianizzazione. Ecco che non ci si può capire.
Allora gli ho detto: Per noi il Cristo è tutto; Nostro Signore Gesù Cristo è tutto è la nostra vita: La Chiesa è Nostro Signore Gesù Cristo, è la Sua sposa mistica. Il sacerdote è un altro Cristo; la sua Messa è il Sacrificio di Gesù Cristo è il trionfo di Gesù Cristo attraverso la croce.
Il nostro seminario: vi si impara ad amare il Cristo, e si è tesi
verso il regno di Nostro Signore Gesù Cristo: Ecco quello che siamo. E
Voi, voi fatte il contrario. Voi mi avete appena detto che la società non deve essere cristiana, non può essere cristiana; che sarebbe contro la natura della società (di essere cristiana)!
Volevate appena adesso provarmi che Nostro Signore Gesù Cristo non può e non deve regnare nella società! Voi volete provare che la coscienza umana e libera di fronte a NSGC! "Bisogna lasciare loro la libertà e uno spazio vitale autonomo" come dite voi. Questa e la decristianizzazione. Ebbene noi invece siamo per la cristianizzazione. Ecco che non ci si può capire. Ed e questo, vi assicuro, e questo il riassunto. Non si può seguire quella gente la. La divinità di NSGC è contro l'ecumenismo e la libertà religiosa e l'apostasia. Non credono più nella divinità di NSGC che deve regnare. Perche? Perche questo va contro l'ecumenismo. Ecco. Questo va contro l'ecumenismo e la libertà religiosa.
La libertà religiosa e l'ecumenismo si toccano sono la stessa cosa. Perche se la società e cristiana, se Nostro Signore regna sulla società allora come potrà stare bene con gli ebrei con i protestanti con i musulmani con i buddisti, ecc? Non si potrà più fare dell'ecumenismo, non sarà più possibile. Allora nascondiamo la croce di Gesù Cristo, nascondiamo NSGC, non parliamo più di NSGC nella società, la società multireligiosa pluralista,ecc. No, questo non e possibile, non e possibile! Ugualmente per la personalità umana libera, è vero, viene scristianizzata anche essa. Essa deve credere, non è libera, deve credere, altrimenti è condannata. E NS che l'ha detto. E’ vero o non è vero? Allora se deve credere non è più libera. La libertà di coscienza, lo spazio sociale autonomo per tutti i sentimenti religiosi e le idee religiose che l'uomo può concepire nella sua coscienza: Vi chiedo un po. Evidentemente dietro tutto questo vi e la moralità che segue. Non ci sono solo le idee; dietro le idee c'e evidentemente lo spazio sociale autonomo? Fino all'ordine pubblico si è liberi, la società non c'entra.- E’ inconcepibile, inconcepibile.
Queste cose me le ha dette il 14 luglio per voler provare che lo Stato non dovrebbe avere religione. E che questo corrisponderebbe alla natura dello Stato. Allora gli ho detto:"Ma insomma, ci sono quindici secoli della Chiesa che vanno al contrario di quello che Voi dite. Insomma, Eminenza!
Comunque. E le unzioni dei re e dei principi, che cosa erano? Era la supplica la domanda rivolta a Dio di dare loro la fede cattolica, dare loro la forza di mantenere la fede cattolica nel loro paese, di diffondere il costume cristiano, le virtù cristiane, di difendere la Chiesa contro i suoi nemici,ecc.
Era questa l'unzione dei re. Gli si dava la spada, perche? Per difendere la cristianità contro i nemici della fede: Ah ma questo era un periodo singolare e anomalo. Questo poi... non e male. E’ anomalo. Noi (Ratzinger) ci rifacciamo al Vangelo. Rifarsi al vangelo, vi domando un pò, è facile a dire. E' assolutamente falso. Come se San Paolo non avesse detto:"oportet illum regnare" Deve regnare Tutto” e per il regno di NSGC nel vangelo, vediamo. Insomma comunque! O allora non c'e più vangelo.
Allora come volete che ci si possa fidare di questa gente. Non e più possibile.
Vediamo ora chi dei quattro Vescovi della Fraternità è fedele a questa posizione...
Come al solito i vari Blog cosidetti "Tradizionali" hanno pubblicato, con tanto di traduzione la risposta di Monsignor Fellay alla lettera che gli altri tre vescovi della Fraternità San Pio X gli avevano scritto il 7 Aprile 2012, noi per completezza di informazione le pubblichiamo tutte e due.Subito sotto si può leggere, per prima, la lettera che Monsignor Wiliamson, Monsignor de Gallarreta e Monsignor de Mallerais hanno scritto a Monsignor Fellay per esortarlo a non cedere alle lusinghe Vaticane in quanto la situazione dottrinaria della chiesa, dai tempi di Monsignor Lefebvre, non è assolutamente cambiata. (Un grazie vivissimo a Sempertraditio che ci ha tradotto la lettera dei tre vescovi)
LETTERA AL CONSIGLIO GENERALE DELLA FRATERNITA' S. PIO X
7 Aprile 2012
al Signor Superiore Generale,
al Signor Primo Assistente
al Signor Secondo Assistente
Da più mesi, come
molti sanno, il Consiglio generale della FSSPX considera seriamente delle
proposte romane in vista di un accordo partico, dato che le discussioni
dottrinali dal 2009 al 2011 hanno provato che un accordo dottrinale è
impossibile con la Roma attuale. Con questa lettera i tre vescovi della
Fraternità San Pio X che non fanno parte del Consiglio dottrinale vorrebbero
far sapere l'unanimità della loro opposizione formale a ogni accordo possibile.
Sicuramente, da entrambi i lati dela divisione attuale fra
la chiesa conciliare e la FSSPX molti desiderano che l'unità cattolica si
ricomponga. Onore a costoro, da una parte e dall'altra. Ma la realtà che domina
tutto, e alla quale tutti questi desideri sinceri devono cedere, è che dopo il
vaticano II le autorità ufficiali della Chiesa si sono separate dalla verità
cattolica, e oggi si mostrano determinate come sempre a restare fedeli alle
pratiche ed alle dottrine Conciliari. Le discussioni romane, il “preambolo
conciliare” ed Assisi III ne sono esempi lampanti.
Il problema posto ai Cattolici dal Concilio Vaticano II è
profondo. In una conferenza che sembra essere stata l'ultimo testamento
dottrinale di mons. Lefebvre, data a dei preti della sua Fraternità ad Econe
sei mesi prima della sua morte, dopo aver brevemente riassunto la storia del
cattolciesimo liberale uscente dalla Rivoluzione francese ha ricordato come i
Papi abbiano sempre combattuto questo tentativo di riconciliazione fra la
Chiesa ed il mondo moderno, e ha dichiarato che il combattimento della
Fraternità contro il Vaticano II è
esattamente lo stesso combattimento. Ha concluso:
“Più si analizzano i documenti del Concilio vaticano II e la
loro interpretazione data dalle autorità della Chiesa, più ci si rende conto
che non si tratta né di errori superficiali né di qualche errore particolare
come l'ecumenismo, la libertà religiosa,
la collegialità, ma piuttosto di
una perversione totale dello spirito, di tutta una nuova filosofia basata sul soggettivismo... e' molto
grave! Una perversione totale! E' davvero deprimente...”
Ora, il pensiero di Benedetto XVI è, a tal riguardo, migliore
di quello di Giovanni Paolo II? Basta leggere lo studio di uno di noi tre su La fede al pericolo della ragione per
rendersi conto che il pensiero del Papa attuale è ugualmente impregnato di
soggettivismo. C'è la fantasia soggettivistica dell'uomo al posto della realtà
oggettiva di Dio. E' tutta la religione moderna sottomessa al mondo moderno.
Come si può credere che un accordo pratico metta a posto tale problema?
Ma, ci si dirà, Benedetto XVI è veramente benevolo verso la
Fraternità e la sua dottrina. In quanto soggettivista può benissimo esserlo,
perchè i liberali soggettivisti possono tranquillamente tollerare anche la
verità, ma non se essa rifiuta di
tollerare l'errore. Ci accetteranno
entro il quadro del pluralismo relativista e dialettico, a condizione di
restare entro la “piena comunione” in
rapporto all'autorità e verso le altre “realtà
ecclesiali”. Ecco perchè le autorità romane possono tollerare che la
Fraternità continui ad insegnare la dottrina cattolica, ma non potrebbero mai
approvare che essa condanni la dottrina conciliare. Ecco perchè un accordo
semplicemente pratico farebbe tacere progressivamente, da parte della
Fraternità, ogni critica al Concilio ed alla nuova messa. Cessando di attacare
queste vittorie, che sono le più importanti di tutta la Rivoluzione, la povera
Fraternità cesserà necessariamente di opporsi all'apostasia universale della
nostra disgraziata epoca ed essa stessa affonderà in un pantano. In ultima
istanza, chi ci garantirà di rimanere come siamo e ci proteggerà dalla Curia
romana e dai vescovi? Il Papa Benedetto XVI?
Si fa un bel negare, ma un tale slittamento è inevitabile.
Non si vedono già nella Fraternità dei sintomi di questa diminuzione nella
confessione della fede? Oggigiorno, purtroppo, è il contrario che sarebbe “anormale”. Poco prima delle
consacrazioni del 1988, quando molte brave persone insistettero presso mons.
Lefebvre affinchè facesse un accordo pratico con Roma in modo da aprire un
grande campo di apostolato, disse il suo pensiero ai quattro consecrandi: “un grande campo d'apostolato potrà essere,
ma nell'ambigiutà, e seguendo due direzioni opposte alla fede, il che avrebbe finito per farci
impurtridire.” Come obbedire e continuare a predicare tutta la verità?
Come fare un accordo senza che la Fraternità “marcisca” nella contraddizione?
Un anno più tardi, Roma sembrò fare dei gesti di vera
benevolenza verso la Tradizione, ma monsignor Lefebvre continuò a rifiutare.
Aveva paura che non si trattasse che di “manovre
per separare da noi il più gran numero di fedeli possibile. Ecco la prospettiva
nella quale sembrano cedere ogni giorno un po' di più ed allo stesso tempo andare molto lontano. Noi dobbimo convincere la
nostra gente che non si tratta che di una manovra, che è pericoloso metterci
nelle mani dei vescovi conciliari e della Roma modernista. E' il più grande
pericolo che ci minaccia. Se noi lottiamo per 20 anni per resistere agli errori
conciliari, non è per metterci ora nelle mani di quelli che professano tali
errori.” Al seguito di mons. Lefebvre,
il compito della Fraternità è, più che denunciare gli errori chiamandoli col
loro nome, di opporsi alle autorità che li diffondono. Come potrebbe conciliare
un accordo e questa resistenza alle autorità pubbliche, fra le quali il Papa? E
dopo aver lottato per 40 anni, la Fraternità dovrà adesso mettersi nelle mani
dei modernisti e liberali dei quali abbiamo constatato la pertinacia?
Monsignore, padri, vogliate fare attenzione, conducete la
Fraternità ad un punto al quale non potrà più invertire il cammino, ad una
profonda divisione senza ritorno, e se voi arriverete ad un accordo, a delle
possenti forze distruttrici che non sopporterà. Se fino ad oggi i vescovi della
Fraternità l'hanno protetta, è precisamente perchè monsignor Lefebvre ha
rifiutato un accordo pratico. Dato che la situazione non è sostanzialmente
cambiata dato che la condizione emessa dal Capitolo del 2006 non si è
minimamente realizzata (cambiamento dottrinale di Roma che permetterebbe un
accordo pratico), ascoltate ancora il vostro Fondatore. Ha avuto ragione per 25
anni. Ha ragione ancora oggi. In suo nome, vi scongiuriamo: non impegnate la
Fraternità in un accordo puramente pratico.
Con i nostri saluti più cordiali e fraterni, in Cristo e
Maria
Mgr. Alfonso de Gallareta
Mgr. Bernard Tissier de Mallerais
Mgr. Richard Williamson
Qui sotto si può leggere la risposta di Monsignor Fellay, tradotta..
Eccellenze,
la vostra lettera collettiva indirizzata ai membri del Consiglio
generale ha coinvolto tutta la nostra attenzione. Vi ringraziamo per la
vostra sollecitudine e la vostra carità.
Permettetemi a mia volta nello stesso intento di carità e giustizia di farvi le osservazioni seguenti.
Innanzitutto la lettera menziona la gravità della crisi che scuote la
Chiesa e analizza con precisione gli errori che pullulano
nell'ambiente. Ma la descrizione contiene due difetti rispetto alla
realtà della Chiesa: manca di soprannaturale e nel contempo manca di
realismo.(questa e buona, secondo Fellay ben tre Vescovi avrebbero mancanza di soprannaturale e di realismo)
Manca di soprannaturale. Leggendovi, ci si domanda seriamente se voi
credete ancora che la Chiesa visibile la cui sede è a Roma è la Chiesa
di Nostro Signore Gesù Cristo, una Chiesa certo sfigurata in modo
orribile a planta pedis usque ad verticem capitis, ma una Chiesa
che ha comunque ancora come capo Nostro Signore Gesù Cristo. Si ha
l'impressione che siete talmente scandalizzati che non accettate più che
ciò può ancora essere vero. Per voi Benedetto XVI è ancora papa
legittimo? Se lo è, Gesù Cristo può ancora parlare attraverso la sua
bocca? Se il Papa esprime un volontà legittima nei nostri confronti, che
è buona, che non dà un ordine contro i comandamenti di Dio, abbiamo il
diritto di trascurare, di rimandare indietro questa volontà? E
altrimenti su quale principio vi basate per agire in quel modo? Non
credete che se il Nostro Signore ci comanda, darà anche i mezzi di
continuare la nostra opera? Ebbene il Papa ci ha fatto sapere che la
preoccupazione di regolare la nostra situazione per il bene della Chiesa
era al cuore stesso del suo pontificato, e anche che sapeva che sarebbe
più facile per lui e per noi di lasciare la situazione così come è
adesso. Dunque è una volontà decisa e giusta quella che esprime.
Con l'atteggiamento che preconizzate, non c'è più posto né per i Gedeoni
né per i David, né per tutti coloro che contano sul soccorso del
Signore. Ci rimproverate di essere ingenui e di aver paura, ma è la
vostra visione della Chiesa che è troppo umana e anche fatalista; vi
vedete i pericoli, i complotti, le difficoltà, non vedete più
l'assistenza della grazia e dello Spirito Santo.
Se si vuole accettare che la divina Provvidenza conduce gli affari degli
uomini, lasciando loro la libertà, bisogna allora accettare che i gesti
di questi ultimi anni in nostro favore sono sotto la sua guida. Ora
indicano una linea, non completamente diritta, ma chiaramente in favore
della Tradizione. Perché improvvisamente questa linea cesserebbe,
mentre facciamo tutto per conservare la nostra fedeltà e accompagniamo i
nostri sforzi con una preghiera non comune? Il buon Dio ci
abbandonerebbe nel momento più cruciale? Ciò non ha molto senso.
Soprattutto non cerchiamo di imporgli una nostra qualsiasi volontà
propria, ma cerchiamo di scrutare attraverso gli eventi ciò che Dio
Vuole, essendo disposti a tutto, come Lui vorrà.
Nel contempo manca di realismo sia per quel che riguarda l'intensità degli errori che la loro ampiezza.
Intensità: nella Fraternità si sta facendo degli errori del Concilio
delle super-eresie, diventa come il male assoluto, peggio di tutto,
allo stesso modo in cui i liberali hanno dogmatizzato questo concilio
pastorale.
I mali sono già abbastanza drammatici senza che li si esageri ancor di
più (cf. Roberto de Mattei, Una storia mai scritta, pag.22; Mons, Gherardini, Un discorso da fare,
p.53, ecc). Non c'è più nessuna distinzione. Mentre Mons. Lefebvre ha
fatto più volte le distinzioni necessarie a proposito del liberale.(1)
Questa assenza di distinzione conduce uno o l'altro di voi a un
indurimento "assoluto". Ciò è grave perché questo ingigantimento degli
errori non è più nella realtà e sfocerà logicamente nel futuro in un
vero scisma.
E probabilmente questo è uno degli argomenti che mi spinge a non più
tardare a rispondere alle istanze romane.
Ampiezza: da una parte si attribuiscono alle autorità presenti tutti
gli errori e tutti i mali che si trovano nella Chiesa trascurando il
fatto che esse cercano almeno in parte di liberarsi dei più gravi (la
condanna della "ermeneutica della rottura" denuncia degli errori ben
reali). D'altra parte si pretende che TUTTI siano radicati in questa
pertinacia (« tutti modernisti», …. «tutti marci»). Ora ciò è
manifestamente falso. Una grande maggioranza è trascinata nel movimento,
ma non tutti.
(Chissà se Fellay ha letto questo chiaro discorso Papale che fa comprendere appieno che questi modernisti non hanno nessuna intenzione di tornare alla vera Tradizione della Chiesa, o forse si è dimenticato l'indizione dell'anno della fede conciliare indetto dal Pontefice modernista Benedetto XVI: )
Che si noti il passaggio che NOI NON ABBIAMO CERCATO un accordo pratico. Ciò è falso. Non abbiamo rifiutato a priori, come voi chiedevate, di considerare l'offerta del Papa, Per il bene comune della Fraternità, noi preferivamo di gran lunga la soluzione attuale di statu quo intermedio, ma chiaramente, Roma non lo tollera più.
In sé, la soluzione proposta della Prelatura personale non è una
trappola. Ciò che emerge innanzitutto da ciò che la situazione presenta
nell'aprile del 2012 è ben diverso da quella del 1988. Pretendere che
nulla sia cambiato è un errore storico. Gli stessi mali fanno soffrire
la Chiesa, le conseguenze sono ancora più gravi e manifeste di allora;
ma nello stesso tempo si può constatare un cambiamento di atteggiamento
nella Chiesa, aiutato dai gesti ed atti di Benedetto XVI nei confronti
della Tradizione. (questa è la barzelletta del 2012, potremmo fare un copioso elenco di fatti pubblici che dimostranoi che dal 1988 la situazione dottrinaria della Chiesa ex cattolica si è incancrenita, sopra ho messo uno di questi cancri dottrinari) Questo nuovo movimento, nato almeno una decina d'anni
fa, va rafforzandosi. Esso tocca un buon numero (ancora una minoranza)
di preti giovani, di seminaristi e anche già un piccolo numero di
vescovi giovani che si distinguono nettamente dai loro predecessori, che
si esprimono le loro simpatie e il loro sostegno, ma che sono ancora
piuttosto messi a tacere dalla linea dominante della gerarchia a favore
del Vaticano II. Questa gerarchia sta perdendo slancio. (per buttarsi da una rupe in mezzo al mare) Ciò è obiettivo e
mostra che non è più illusorio considerare un combattimento «intra
muros», della durata e della difficoltà del quale siamo consapevoli. Ho
potuto constatare a Roma come il discorso sulle glorie del Vaticano II
che ci si va ripetendo continuamente, se è ancora sulla bocca di molti,
tuttavia non è più in tutte le teste. Sono sempre meno coloro che ci
credono.
Questa situazione concreta, con la soluzione canonica proposta, è ben diversa da quella del 1988. E quando paragoniamo gli argomenti che Mons. Lefebvre portava avanti all'epoca, concludiamo che egli non avrebbe esitato ad accettare ciò che ci è proposto. Non perdiamo il senso della Chiesa, che era così forte nel nostro venerato fondatore. (forse gli ha parlato dalla tomba, ma per favore)
La storia della Chiesa mostra che la guarigione dei mali che la colpiscono abitualmente avviene gradualmente, lentamente. E quando un problema è finito, ce n'è un altro che comincia.... oportet haereses esse. Pretendere di attendere che tutto sia risolto per arrivare a ciò che chiamate un accordo pratico non è realista. E' molto probabile vedendo come si sviluppano le cose che la fine di questa crisi richiederà ancora decine d'anni. Ma rifiutare di lavorare sul campo perché ancora ci si trova dell'erba cattiva, che rischia di soffocare, di mettere a tacere l'erba buona trova curiosamente una lezione biblica: è Nostro Signore stesso che ci fa comprendere con la sua parabola dell'operaio che avrà sempre, sotto una forma o l'altra dell'erba cattiva da strappare e da combattere nella sua Chiesa...
Non potete immaginare quanto in questi ultimi mesi il vostro atteggiamento - ben diverso per ciascuno di voi - è stato duro per me. Esso ha impedito al superiore generale di comunicarvi e rendervi partecipi di queste grandi preoccupazioni, alle quali egli vi avrebbe associato così volentieri, se non si fosse trovato di fronte ad una incomprensione così forte e passionale. Quanto avrebbe desiderato poter contare su di voi, sui vostri consigli per sostenere questo passaggio così delicato della nostra storia. (appunto gli hanno scritto la lettera da noi sopracitata) È una prova grande, forse la più grande di tutta la sua funzione. Il nostro venerato Fondatore ha dato ai vescovi della Fraternità una carica e dei doveri precisi. Egli ha mostrato che il principio che nella nostra società fa unità è il superiore generale. Ma già da un certo tempo, voi tentate, ciascuno in maniera diversa, di imporgli il vostro punto di vista persino sotto forma di minacce e perfino pubblicamente. Questa dialettica tra verità/fede e autorità è contraria allo spirito sacerdotale. Almeno egli avrebbe sperato che cercaste di comprendere gli argomenti che lo spingono ad aire come ha agito in questi ultimi anni, secondo la volontà della divina provvidenza.
(Chissà se Fellay ha letto questo chiaro discorso Papale che fa comprendere appieno che questi modernisti non hanno nessuna intenzione di tornare alla vera Tradizione della Chiesa, o forse si è dimenticato l'indizione dell'anno della fede conciliare indetto dal Pontefice modernista Benedetto XVI: )
"Come sapete, il prossimo mese di ottobre si celebra il cinquantesimo anniversario dell'inizio del concilio Vaticano II, la cui Dichiarazione Nostrae Aetate
continua a essere la base e la guida dei nostri sforzi per promuovere
maggiore comprensione, rispetto e cooperazione tra le nostre due
comunità.
Questa Dichiarazione non solo assunse una netta posizione contro ogni forma di antisemitismo, ma gettò anche le basi per una nuova valorizzazione teologica del rapporto della Chiesa con l'ebraismo, e mostrò la sua fiducia nel fatto che l'apprezzamento dell'eredità spirituale condivisa da ebrei e cristiani avrebbe portato a una comprensione e a una stima reciproca sempre più grandi (n. 4)".
Questa Dichiarazione non solo assunse una netta posizione contro ogni forma di antisemitismo, ma gettò anche le basi per una nuova valorizzazione teologica del rapporto della Chiesa con l'ebraismo, e mostrò la sua fiducia nel fatto che l'apprezzamento dell'eredità spirituale condivisa da ebrei e cristiani avrebbe portato a una comprensione e a una stima reciproca sempre più grandi (n. 4)".
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Al punto cruciale tra tutti della questione, quello della possibilità di
sopravvivere nelle condizioni di un riconoscimento della Fraternità da
parte di Roma, noi non arriviamo alla stessa vostra conclusione.Che si noti il passaggio che NOI NON ABBIAMO CERCATO un accordo pratico. Ciò è falso. Non abbiamo rifiutato a priori, come voi chiedevate, di considerare l'offerta del Papa, Per il bene comune della Fraternità, noi preferivamo di gran lunga la soluzione attuale di statu quo intermedio, ma chiaramente, Roma non lo tollera più.
Ratzinger con gli eretici fondatori della setta Neocatecumenale...
Questa situazione concreta, con la soluzione canonica proposta, è ben diversa da quella del 1988. E quando paragoniamo gli argomenti che Mons. Lefebvre portava avanti all'epoca, concludiamo che egli non avrebbe esitato ad accettare ciò che ci è proposto. Non perdiamo il senso della Chiesa, che era così forte nel nostro venerato fondatore. (forse gli ha parlato dalla tomba, ma per favore)
La storia della Chiesa mostra che la guarigione dei mali che la colpiscono abitualmente avviene gradualmente, lentamente. E quando un problema è finito, ce n'è un altro che comincia.... oportet haereses esse. Pretendere di attendere che tutto sia risolto per arrivare a ciò che chiamate un accordo pratico non è realista. E' molto probabile vedendo come si sviluppano le cose che la fine di questa crisi richiederà ancora decine d'anni. Ma rifiutare di lavorare sul campo perché ancora ci si trova dell'erba cattiva, che rischia di soffocare, di mettere a tacere l'erba buona trova curiosamente una lezione biblica: è Nostro Signore stesso che ci fa comprendere con la sua parabola dell'operaio che avrà sempre, sotto una forma o l'altra dell'erba cattiva da strappare e da combattere nella sua Chiesa...
Non potete immaginare quanto in questi ultimi mesi il vostro atteggiamento - ben diverso per ciascuno di voi - è stato duro per me. Esso ha impedito al superiore generale di comunicarvi e rendervi partecipi di queste grandi preoccupazioni, alle quali egli vi avrebbe associato così volentieri, se non si fosse trovato di fronte ad una incomprensione così forte e passionale. Quanto avrebbe desiderato poter contare su di voi, sui vostri consigli per sostenere questo passaggio così delicato della nostra storia. (appunto gli hanno scritto la lettera da noi sopracitata) È una prova grande, forse la più grande di tutta la sua funzione. Il nostro venerato Fondatore ha dato ai vescovi della Fraternità una carica e dei doveri precisi. Egli ha mostrato che il principio che nella nostra società fa unità è il superiore generale. Ma già da un certo tempo, voi tentate, ciascuno in maniera diversa, di imporgli il vostro punto di vista persino sotto forma di minacce e perfino pubblicamente. Questa dialettica tra verità/fede e autorità è contraria allo spirito sacerdotale. Almeno egli avrebbe sperato che cercaste di comprendere gli argomenti che lo spingono ad aire come ha agito in questi ultimi anni, secondo la volontà della divina provvidenza.
Noi preghiamo per ciascuno di voi, perché in questo combattimento ben
lungi dall'essere terminato ci ritroviamo tutti insieme, per la più
grande gloria di Dio e per l'amore della nostra cara Fraternità.
Si degni il Nostro Signore risorto e la Nostra Signora di proteggervi e
benedirvi.
Bernard Fellay
Niklaus Pfluger
Alain-Marc Nély
_______________________________
1. «Non è perché un Papa è liberale che non esiste, (…). Dobbiamo restare su una linea salda e non smarrirci nel corso delle difficoltà che viviamo. Si sarebbe tentati appunto, di soluzioni estreme, e di dire: "No, no, il papa non è solamente liberale, il Papa è eretico! Il Papa è forse probabilmente più che eretico, dunque non c'è un Papa!" Ciò non è esatto. Non è perché qualcuno è liberale , che è necessariamente eretico e che per conseguenza è fuori dalla Chiesa. Bisogna saper fare le distinzioni necessarie. Questo è molto importante per restare in una via sicura, per restare nella Chiesa. Se no, dove andremmo? Non c'è più un Papa, non ci sono più cardinali, perché se il Papa non fosse Papa, quando ha nominato i cardinali, questi cardinali non possono più nominare un Papa perché non sono cardinali. E allora? È un Angelo del cielo che ci porterà un Papa? È assurdo! E non è solamente assurdo, è pericoloso! Perché allora saremo condotti, forse, a delle soluzioni che sono veramente scismatiche» (Conferenza a Angers 1980). vedere anche Fideliter n°57, p.17 sui limiti da conservare.
1. «Non è perché un Papa è liberale che non esiste, (…). Dobbiamo restare su una linea salda e non smarrirci nel corso delle difficoltà che viviamo. Si sarebbe tentati appunto, di soluzioni estreme, e di dire: "No, no, il papa non è solamente liberale, il Papa è eretico! Il Papa è forse probabilmente più che eretico, dunque non c'è un Papa!" Ciò non è esatto. Non è perché qualcuno è liberale , che è necessariamente eretico e che per conseguenza è fuori dalla Chiesa. Bisogna saper fare le distinzioni necessarie. Questo è molto importante per restare in una via sicura, per restare nella Chiesa. Se no, dove andremmo? Non c'è più un Papa, non ci sono più cardinali, perché se il Papa non fosse Papa, quando ha nominato i cardinali, questi cardinali non possono più nominare un Papa perché non sono cardinali. E allora? È un Angelo del cielo che ci porterà un Papa? È assurdo! E non è solamente assurdo, è pericoloso! Perché allora saremo condotti, forse, a delle soluzioni che sono veramente scismatiche» (Conferenza a Angers 1980). vedere anche Fideliter n°57, p.17 sui limiti da conservare.
Dobbiamo aspettare e conoscere tutti docvumenti sia della FSSPX che della S.Sede. Conosciuti ed analizzati i documenti stessi, dopo aver conosciuto anche la decisione che prendera' Mons. Fellay e tutta la Fraternita' stessa, ognuno di noi sapra' quale strada seguire e quale battaglia combattere per la Chiesa di Nostro Signore. Per adesso preghiamo la Madonna e lo Spirito Santo, affinche' se qualcuno sta' sbagliando, venga illuminato. E non mettiamo i carri davanti ai buoi. Gesu' non ha abbandonato mai, non credo lo fara' proprio adesso in un momento così tragico. Forse questa e' un altra dura prova alla quale nostro Signore sottopone la nostra fede in Lui. Ricordiamoci sempre quando Gesu' ed i Suoi Apostoli stavano di notte sulla barca e venne quasi un ciclone che stava per affondare la barca stessa mentre Gesu' sembrava dormire, Gli Apostoli svegliarono il Maestro e Questi rispose UOMINI DI POCA FEDE ma qui non ci sono anche io? - Il Signore mette sempre alla prova la fede degli uomini, e cosi' anche la Sua Chiesa. Quante dure prove ha superato nei secoli la Chiesa? E Dio non ha per caso sempre vinto? La vera Chiesa di Cristo e' e sara' sempre vincente, perche' non e' degli uomini, ma viene dal Sangue di Nostro Signore. Cerchiamo di avere fiducia nel Signore e preghiamo la Madre SS.ma. Christus vincit, Christus regnat, et Christus imperat, per omnia secula et seculorum. Sia lodato Gesu' Cristo ora e sempre.
RispondiEliminaFate bene a pregare ma sottomettetevi alla Santa Chiesa e al Papa
Eliminail Signore non è fuori dalla Chiesa.
Il Signore NON è con la Chiesa conciliare, con chi strizza l'occhio alla massoneria, al mondo, agli eretici, alle commistioni multireligiose, agli ebrei nemici di Cristo e siluratori del cattolicesimo.
EliminaIl Signore è con chi gli resta fedele.
Noi ci sottomettiamo volentieri a chi gli resta fedele.
Faccio un'osservazione interessante: da un lato se parla chiaramente con il Cammino Neocatecumenale, Focolari, luterani, anglicani, ecc e, dall'altro, con tutti i tradizionalisti è gestito in segreto. Incredibilmente, l'ambiguità e la soluzione stessa ermeneutica di Benedetto XVI, se può vedere in questa forma di trattare non-cattolici e cattolici, cioè il magistero ha assorbito l'ambiguità dei testi conciliari e per questa forma di trattamento lui stesso testimonia qualcosa che ha possibilitato la ermeneutica della rottura. Voglio dire che, mentre gli ortodossi sono stati trattati in segrete, gli eterodossi ed eretici hanno la completa libertà, come la ermeneutica della rottura. Di questo si può solo concludere che o Roma non ha avuto il coraggio di difendere la vera interpretazione del Concilio (che dice esistere), come non ce il coraggio di trattare con i tradizionalisti nel chiaro, o favorisce l'ermeneutica della rottura, come è chiaramente favorevole agli eretici e ai movimenti eterodossi. Una cosa è certa, Roma afferma l'ermeneutica della continuità e nega l'ermeneutica della rottura in teoria, ma in pratica, riffiutta il primo e sceglie la seconda, perché questo è ciò che si vede nella decisione di trattare con i tradizionalisti in segretto e trattare con eretici e eterodosse nel chiaro!
EliminaAncora dico, la forma di trattamento della Roma attuale, è la stessa forma di tratamento che S. Pietro ha dato ai gentile e gli ebrei: con i Gentili, Pietro mangiava carne, per non offendere gli ebrei e in loro presenza, non mangiava carne in modo da non offendere gli ebrei e finiva per offendere i gentili. La procedura di San Pietro era reprobabile, per questo S. Paolo gli ha fatto la famosa correzione che tanti santi hanno commento. Ma chi farà la correzione di Benedetto XVI, che si occupa al chiaro con gli eretici e eterodosse, e con gli ortodossi nel buio?
Anna Rita, la Chiesa senza Pietra di fondamento, non può esistere per definizione.
EliminaE dunque;
il Pontefice, fondamento e capo della Chiesa sappiamo che non obbedisce pienamente a Cristo, poichè sorvola definizioni solenni e il Magistero precedente.
Quando non obbedisce a Cristo, si deve rifiutare l'errore e possiamo essere certi di essere noi nella piena obbedienza a Cristo.
Ma quando è il Papa a obbedire, e rivolere la FSSPX e la tradizione nella Chiesa denota una chiara obbedienza a Cristo(!), essendo Papa legittimo, va seguito e appoggiato.
Non si deve escludere a priori sempre e comunque qualsiasi azione giunga dalla Chiesa post concilio e fare di tutta l'erba un fascio.
Nelle azioni giuste e buone vi è Dio!
Lo stesso Magistero di Gesù ci insegna i comportamenti da adottare e come funziona il corpo mistico.
I fedeli hanno il dovere di vedere, in buona Fede, nelle azioni giuste di un Papa legittimo, Cristo stesso...
E aggiungo non certo di vederci trappole...
E' quello che ha espresso Fellay che è persona di grande cultura dottrinale.
Tutto qui.
E' commovente la semplicità di Ghergon. In tempi non sospetti avrebbe senz'altro ragione, ma oggi occorre che le colombe aprano gli occhi e si facciano astuti come serpenti. Il resto è aria fritta. Non perdiamo tempo a ripetere lezioncine di catechismo per principianti. Torniamo all'essenziale: l'insegnamento di san Massimo il Confessore sull'unico criterio per trovare la fede cattolica. E' una delle cose più importanti in assoluto che siano mai state dette in proposito. Paradosi l'ha riportato ampiamente: non l'avete letto? Se l'avete letto frettolosamente forse non l'avete capito. Peccato! Ne è stato riportato un pezzetto anche più sotto. E' sufficiente per illuminare la crisi dell'Autorità papale e mettere in fuga tutti gli scrupoli del demonio...
EliminaMi fa piacere di averla commossa e la ringrazio di avermi dato della colomba, lei è un angelo e mi fa arrossire...
EliminaMa mi spieghi però, se queste sono solo lezioncine per principianti, mi potrebe spiegare il criterio dottrinale con il quale lei le sorvola con tanta non chalance?
Ghergon, le lancio un'epiteto doloroso ma forse necessario..
EliminaHa un'ostinazione da neocatecumenale !
Sto provvedendo ad una traduzione. Dove posso inviare il testo? C'è una mail?
RispondiEliminacruccasgianluca@gmail.com
RispondiEliminaGrazie mille Semper Tradiditio...
Bravi e corretti! Cosa che Chiesa e post-concilio non si degna di fare.
RispondiEliminaE' giusto, corretto e interessante pubblicare anche la lettera dei tre Vescovi.
Grazie!
Non ci sono dubbi: mons Fellay è nella trappola!
RispondiEliminaOra non resta che vedere che succederà.
Paradosi
Eh già!
RispondiEliminaCVCRCI
Ma non perdete il vostro tempo!!Fellay accetterà l'accordo e fa bene perchè diversamente sparirebbe.Inutile dire la FSSPX sta tradendo il suo fondatore perchè ciò è falso.Lefebrve si mise quasi d'accordo con il Card.Ratzinger anche se cambiò idea all'ultimo momento.E' ora di smetterla con questa faccenda che non ha più senso,basta ribellione.Volevate la Messa Tridentina?L'avete avuta!Volete discutere il Vaticano II?Bene vi è stato concesso.Cosa altro volete?Convertire Roma?Siate realisti,lo dico per voi altrimenti finirete in un ghetto peggiore di quello in cui siete.
RispondiEliminaFellay lo ha compreso perchè non è stupido.E' l'ultima chance lo ha capito e ha fatto bene.La FSSPX sarà,probailmente, una prelatura personale tipo l'Opus Dei.Una sorta di movimento.Se convive pacificamente con tutta la Chiesa può solo fare del bene a se stessa e alla Chiesa.Cari Gianluca e Annarita cerdo che sia finito il tempo della protesta e di pensare che la FSSPX sia una sorta di armacontro il Cammino Neocatecumenale.Queste due realtà ecclesiali potranno e dovranno convivere pacificamente anzi magari anche interagire.Rassegnatevi succederà questo,mettetevi l'anima in pace voi e la vostra amica Maria Guarini(Mic)la vostra battaglia contro il Cammino è stata inutile,avete sprecato il vostro tempo.Una battaglia sbagliata e inutile cari Annarita e Gianluca che è ora di chiudere.
Io direi di ripensare il vostro rapporto con il Cammino e di considerare l'ipotesi di rientrarvi.Se non vi interessa rientarre nel Cammino potte anche aderire alla FSSPX e seguire la loro spiritualità ma nella Chiesa.
Credo che cade anche la vostra accusa di settarismo del Cammino in quanto la FSSPX sarà un movimento con prelatura personale.Non sarà nelle parrocchie,sarà una sorta di riserva indiana.Spero che non accuserete anche loro di essere una setta!!insomma Annarita e Gianluca,basta!!Chiudete questo blog che non ha più alcun senso di esistere se non come blog anticattolico.
Pasquale Troisi
Hahahahhhh....
Eliminae ti pareva che non faceva la solita predica scalcinata a "gianluca e annarita".....grazie perchè mi fai divertire...
Pasquale, ma guarda che sei incredibile...ma chi kaspita ti ha detto che per noi "la FSSPX sia una sorta di arma contro il Cammino Neocatecumenale"?? Ma perchè scrivi le stupidaggini? MA tu credi che noi stiamo a pensare al Cammino tutto il giorno come fai tu?? MA CHI VI PENSA PROPRIO?!
Combattere il Cammino, che è la peggiore eresia attualmente presente nel carrozzone-ecumenico-conciliare, è solo una delle cose che portiamo avanti, e continueremo a farlo, perchè è diritto e dovere di ogni cristiano proteggere la propria fede dal lupi rapaci come il tuo kapo eretico, ed avvertire il prossimo dei pericoli che ci sono in giro.
Com'è che dici? "Se non vi interessa rientare nel Cammino potete anche aderire alla FSSPX e seguire la loro spiritualità....."
Ohhh, GRAZIE PASQUALE, per la concessione...hai altri permessi da concederci?..
Quanto all'accusa di settarismo, il criterio di individuazione di una setta non sta tanto nella sua collocazione fisica appartata (che se poi è stabilita canonicamente non ha più niente di settario, perchè è giustificata da motivi superiori), ma nel suo atteggiamento SETTARIO verso gli appartenenti interni e verso la realtà ecclesiale, che si pretende di frequantare ma a proprio uso e consumo. Infatti se il Cammino invece di portare il protestantesimo in tutte le parrocchie avesse richiesto la prelatura personale, sarebbe rimasto eretico, ma almeno avrebbe cessato di essere settario.
Comunque Pasquale, lascia perdere il Cammino, che oggi è FUORI TEMA. Non mettere altri post sul Cammino in questo articolo, perchè mi costringi a censurarti. Per favore.
Credo che queste parole di Mons.Fellay andrebbero incorniciate.Bravo Fellay
RispondiEliminaha dato una risposta ottima a chi nella FSSPX non vuole rientrare nella Chiesa.Cari Annarita e Gianluca leggete con attenzione e riportatele alla vostra amica Maria Guarini:
"La vostra concezione della Chiesa – continua Fellay – è troppo umana e fatalista, voi vedete i pericoli,i complotti, le difficoltà, ma non vedete più l’assistenza della grazia e dello Spirito SantoIl superiore della San Pio X invita i tre confratelli a non trasformare «degli errori del Concilio in super-eresie, facendole divenire un male assoluto, allo stesso modo in cui i liberali hanno dogmatizzato un concilio pastorale.
I mai sono già abbastanza drammatici e noi non dobbiamo esagerarli».
Infine, Fellay invita Tissier de Mallerais, de Gallareta e Williamson ad ammettere che la proposta della prelatura personale è ben diversa dalle proposte di accordo ricevute da Lefebvre nel 1988: «pretendere che nulla sia cambiato è un errore». E invita a considerare che problemi anche gravi nella Chiesa non si risolvono dall’oggi al domani, ma lentamente e gradualmente".
Bravo Fellay questo si che è un parlare da Vescovo cattolico.Cari Annarita e Gianluca dietro blog come il vostro e come quello della vostra amica Maria Guarini(Mic)c'è proprio una profonda sfiducia nello Spirito Santo.Sono anni che ve lo ripeto.Anche nel vostro attaccare il CNC c'è grande sfiducia nello Spirito Santo.Ve lo ha ripetuto uno che voi,fino a qualche giorno fa osannavate come un eroe ma credo che fra qualche giorno apostroferete come minimo "protestante".Insomma è ora di farla finita cari amici!Sottomettetevi sotto la potente mano di Dio perchè Dio resiste ai superbi.Bravo Fellay!Ritornate nel Cammino e nella Chiesa
Pasquale Troisi
Il tal Pasquale che gioisce lodando Mons Fellay... fa pensare..
EliminaIl superiore della fraternità di Londra, durante una sua omelia, ha paragonato questa situazione all'iceberg che spaccò in due il Titanic facendolo poi affondare.
Che il Signore ci guardi.
Oremus
Ma come non gioire quando si vede che finalmente Mons.Fellay si apre allo Spirito Santo?Ascoltatelo e imitatelo è l'unico che sembra ragionare nella FSSPX.Non c'è altra possibilità che rientare nella Chiesa.Non riuscite a capire che la vostra battaglia è del tutto sbagliata?E' un errore continuare su questa strada senza sbocchi.Che facciamo ribellioni su ribellioni?Annarita e Gianluca ne hanno fatto una sfida personale ma si sbagliano.Pensino alla propria conversione e santificazione.C'è lo Spirito Santo che guida la Chiesa parafrasando Mons.Fellay.La vostra guerra è finita arrendetevi!
EliminaIl perchè tu gioisci te l'ho scritto più in basso. Altro che "Spirito Santo"!...
Eliminala risposta di Mons Fellay è scandalosa e dimostra la sua malafede...
RispondiEliminaahimè come è triste vedere tante pecorelle fuori dal gregge ,che per inganno diabolico e luciferino misto di prurito religioso hanno perso di vista il buon pastore IL NOSTRO SIGNORE GESU CRISTO il QUALE HA DETTO UN SOLO GREGGE UN SOLO PASTORE UN SOLO OVILE,NON C'è CHIESA SENZA PONTIFICATO E NON PUO ESSERCI PONTIFICATO SENZA CHIESA, la storia non la conduce la confraternità lefreviana, opus dei,cnc, rinnovamento ecc.,è lo Spirito Santo di Dio,che ha dato vita alla chiesa che la nutre la protegge dalle insidie del Diavolo padre della menzogna bugiardo diffamatore colui che accusa l'uomo davanti a dio notte e giorno.Dira Paolo si è ottenebrata la loro mente ottusa iniziando a vaneggiare nei pensieri e da saggi per la parola loro annunciata sono diventati stolti.per invidia e disobbedienza è entrato il peccato nel mondo.Obbedienza a Cristo e alla sua chiesa quella di sempre ma soprattutto quella di oggi,e quella che sarà,Signore benedici e sostieni con il tuo amore e potenza il nostro papa Benedetto,tutti i consacrati e l'intera umanità.buo cammino verso la Pentecoste.
EliminaPrecisazioni dell' Anonimo11 maggio 2012 15:13
Eliminaahimè come è triste vedere tante pecorelle fuori dal gregge ,che per inganno diabolico e luciferino misto di prurito religioso hanno perso di vista il buon pastore IL NOSTRO SIGNORE GESU CRISTO.la storia non la conduce la confraternità lefreviana, opus dei,cnc, rinnovamento ecc.,
è lo Spirito Santo di Dio,che ha dato vita alla chiesa che la nutre la protegge dalle insidie del Diavolo padre della menzogna. E' questo ultimo che ispira il sorgere di falsi profeti qua e là che radunano masse di fedeli ignari e li intruppano in sette!
falsi profeti che "rinnovano" nella "continuità", dicono, ma confondono soltanto poichè la loro ispirazione è il diavolo, padre della menzogna. Le loro parole non sono "sì o no", ma circonvolute frasi per sembrare dotti ed imprigionare gli ignoranti.
Guai a lasciarsi prendere dall'entusiasmo per questo o per quello!
Per una congrega od un'altra, per una comunità od un'altra !
Specialmente nei tempi di raccolta del buon grano, conta soltanto essere fedeli al Cristo.
Attenti a non ascoltare quelli che dicono "il Cristo è qui" o "è là" !
La risposta di monsignor Fellay è ottima e dimostra la malafede degli altri vescovi...
Eliminaall' Anonimo12 maggio 2012 22:10
EliminaEtichetta: neocatecumenal-fellayano
Povero Fellay ora diventerà improvvisamente un protestante modernista!!Quanto male questi blog fanno alle anime.Ora Fellay sarà considerato peggio di Giuda invece mi sembra l'unico che ragiona.Speriamo che non lo fanno fuori.
RispondiEliminaPasquale Troisi
Mons. Fallay non è nessun "protestante modernista", e nemmeno in mala fede come qualcuno ha scritto...è solo una persona che non ha esperienza diretta di cosa sia avere a che fare con la Chiesa conciliare, perchè è cresciuto protetto nell'ambiente tradizionale, senza aver accumulato le esperienze, le ferite ed i disincanti di chi è dovuto vivere suo malgrado nel degredo spirituale del concilio. E neanche sospetta cosa significa subire l'ambiente modernista ed ingannevole della gerarchia conciliare. Forse un pò ingenuo e troppo fiducioso nelle "buone" intenzioni si chi lo aspetta...fisucioso fino alla supponenza...
EliminaMa fra poco capirà per esperienza personale cosa intendeva chi cercava di fermarlo... il guaio è che se ne porterà dietro tanti, che rischieranno di essere rovinati. Voglia il Signore proteggerli dal marasma in cui si stanno mettendo.
E tu smattila, Pasquale, di fingere pietà per una persona che consideri TUO NEMICO, perchè voi del Cammino detestate con tutte le vostre forze la Chiesa preconciliare, la tacciate e la accusate di PAGANESIMO, BIGOTTISMO ED IPOCRISIA nelle vostre predicazioni protestanti.
CERTO CHE TU SEI CONTENTO CHE LUI ABBIA CEDUTO AL COMPROMESSO CON VOI MODERNISTI, ED ANCOR PIU' CONTENTO SE LA FRATERNITA'DOVESSE DIVIDERSI, INDEBOLENDOSI, PERCHE' NON ASPETTATE ALTRO PER CORROMPERLI COL FIATO MORTIFERO DELLA VOSTRA PREDICAZIONE ERETICA E TRAVIARLI CON LA VOSTRA CONTRO TESTIMONIANZA DILAGANTE. COSI'CONFIDATE DI DISTRUGGERE L'ULTIMA TRADIZIONE ANCORA VIVENTE. MA DIO NON VE LO PERMETTERA': SI RISERVERA'UN "RESTO" PER SE'...A CUI NOON POTRETE NUOCERE.
No Annarita io non considero nessuno mio nemico è una proiezione della tua mente.Sei tu che sei entrata in questa dinamica di contrapposizione,di guerra personale per cui vedi nemici dapertutto.Chi non la pensa come te lo consideri un nemico da combattere,un modernista.Questo è fondamentalismo religioso,fanatismo,integralismo non cattolicesimo.
EliminaNè Fellay nè tu nè Maria Guarini(Mic)sono per me nemici anzi, forse non credi,sono fratelli in Cristo.Sei tu,casomai, che vedi me come un nemico.Secondo me vivi la fede in modo sbagliato e ti sei costruita una serie di convinzioni per uscire forse dai tuoi problemi dal tuo stato di depressione.Questa si chima alienazione,fuga dalla realtà.Tutta questa ossessione religiosa,probabilmente,
va a compensare qualche vuoto,qualche mancanza che hai.Per questo ora che la FSSPX si accorda con la Santa Sede ti senti il mondo crollare addosso.Vivi la fede in modo identitario,fondamentalista vedendo nemici da combattere ovunque.La fede non è questo,la fede è anzitutto amare Dio e i fratelli non una valvola di sfogo per le nostre frustrazioni o nevrosi.Secondo me non ti rendi pienamente conto di quello che dici.Io non credo che Mons.Fellay sia così stupido e ingenuo come lo dipingi nè penso che la Chiesa sia il covo di modernisti pronti ad azzanare Fellay.
Mi sembra una visione della Chiesa irreale.I tuoi problemi personali condizionano e limitano pesantemente la tua capacità di percepire la realtà.Ti sei cotruita un mito,una idolatria della FSSPX ma in fondo credo sia una compensazione di qualche mancanza tua profonda.Annarita ravvediti sei fuori strada.Rientra nella Chiesa in umiltà e ubbidenza del Vicario di Cristo.
La FSSPX non è l'ultima tradizione è solo un gruppo scismatico
che ha compreso i suoi errori,finalmente,e ha deciso di ritornare nella Chiesa.Non ci sarà alcun resto che Dio si riserverà,perchè non c'è bisogno di alcun resto.Dio è presente nella Chiesa che assiste con lo Spirito Santo.E' in questa che noi,anche tu, dobbiamo stare non fuori.Ti prego basta con le esternazioni isteriche e apodittiche.Torna con i piedi per terra nella realtà.
Pasquale Troisi
Tu sei un ignorante patentato. La FSSPX è CHIESA CATTOLICA, RIMASTA CATTOLICA dopo che tutto il resto della Chiesa di Roma ha rinnegato la fede di sempre, aderendo allo sciagurato Concilio dei modernisti, già scomunicati tutti da Sua Santità Papa Pio X.
EliminaMons. Lefebvre che l'ha fondata le ha inculcato semplicemente di continuare quello che la Chiesa era sempre stata da diciotto secoli, prima che arrivassero i filo protestanti come te ed i massoni a rivoluzionare la fede, infarcendola di eresie vecchie e nuove. Ed il motto di Lefebvre è sempre stato: "VI HO TRASMESSO QUELLO CHE ANCH'IO HO RICEVUTO". E' la chiesa conciliare che ha fatto SCISMA rispetto alla fede cattolica, CONTRADDICENDOLA IN TUTTI I SUOI ASPETTI E COMINCIANDO UNA NUOVA CHIESA, CHE NON E' QUELLA FONDATA DA GESU' CRISTO, CON UNA TEOLOGIA NUOVA, CON UNA LITURGIA NUOVA, CON UNA PASTORALE NUOVA, CON UN SACERDOZIO NUOVO, CON UN CATECUMENATO NUOVO.
Quello che ho detto sulla situazione generale non è irreale, sei tu che non ti informi, perchè non te ne frega niente, intento come sei ad adorare idolatricamente il tuo kapo eretico. Se non lo sai, nonostante il Papa abbia emesso il Motu Proprio per la liberalizzazione della Messa Antica, il 90% dei vescovi boicottano queste celebrazioni impedendo nelle proprie diocesi che vengano officiate. Informati prima di parlare, sempre ammesso che ti interessi o che tu invece non ne gioisca...
Quanto a quello che ti permetti di sparare sulla sottoscritta, non hai nessuna autorità nè conoscenza della mia persona per esprimerti in questo pietosissimo modo, degno della peggior cialtroneria.
Evidentemente non ti basta più rovinare la vita di quei pazzi di catecumenali che si fanno fare gli SCRUTINI DA TE, e che mettono le loro vite nelle tue mani e alla mercè del tuo "discernimento", adesso pretendi di fare SCRUTINI SUL WEB, IN DIRETTA, AGLI ESTRANEI, SPARANDO SENTENZE DI PSICOLOGIA DA QUATTRO SOLDI, ED INVENTANDO SCEMPIAGGINI SULLA VITA ALTRUI, CHE SONO SOLO IL FRUTTO DELLA TUA MENTE MALATA.
Se queste sono le cose che dici ai tuoi poveri seguaci, calunniandoli miseramente, comincia a tremare pensando a quando comparirai davanti al Padreterno, perchè DIO E' VINDICE DEL SANGUE DEGLI OPPRESSI.
FATTI UN PIACERE: VATTI A NASCONDERE...
E' mia opinione che avere una prelatura non sarà la fine del mondo.
EliminaAnzi sarà una benedizione.
Se Fellay accetta il Concilio, non sarò d'accordo, ovvio, ma sull'avere spazio ed armi alla pari, si.
Poi una cosa deve essere presa in considerazione: se con un prossimo Papa le cose dovessero cambiare e la Chiesa tornare sui suoi passi contro la FSSPX, cosa si deve temere...l'annullamento?
Ricordiamo che esiste la Divina Provvidenza.
Si tornerà al punto da capo, nelle cappelle di fortuna nelle vecchie strutture...
Ma quanto bene si sarà fatto ai fedeli smarriti nel modernismo fino a quel giorno...se dovrà arrivare
Credere nella divina Provvidenza è cosa buona, ma togliere i parafulmini dai campanili prevedendo la tempesta è somma stoltezza. Caro Ghergon, non si deve stare attaccati alla FSSPX per fare del bene, ma unicamente per aderire alla Verità: punto e basta. Se la Fraternità si spaccherà a causa dell'accordo pratico con Roma, tre vescovi conserveranno la fede e l'altro vescovo conserverà i soldi. Questa la sintesi finale, se vuol capire.
EliminaQuindi la FSSPX non avrebbe fra i suoi compiti quello del "fare del bene" e quello apostolato(?!)...è una singolare concezione del cattolicesimo la sua che io da cattolico però, perdoni, non posso approvare, ma devo dire che apprezzo ugualmente i suoi sforzi di sintesi.
EliminaLa prima e fondamentale opera da compiere, come dice il Vangelo di Giovanni, non io, è credere nel Figlio di Dio e in Colui che l'ha mandato. Le opere vengono dopo per esplicitare la fede. Senza la fede non è possibile piacere a Dio, dice la lettera agli Ebrei, nemmeno se si facessero tutte le opere di bene possibili. Diversamente saremmo giustificati dalla Legge, come pretendevano i farisei. Non mi sembra una singolare concezione del cattolicesimo!!!
EliminaCarissimi Gianluca e Anna Rita,
RispondiEliminaconosco e frequento l'ambiente della Tradizione dal 1980. Per prima cosa, la cara Anna Rita, accetta una piccola "Correzione fraterna". Quando, su chiesaepostconcilio, hai usato la frase "Chiesa tradizionale" era chiaro e lampante che era un termine, per così dire " traslato", semplificativo. Un modo per indicare in un due parole "L'ambiente cattolico interessato e legato alle forme liturgiche, alle devozioni e agli insegnamenti della Chiesa cattolica presenti prima del Concilio Vaticano II".
Purtroppo, scrivendo "Chiesa *tradizionale*", hai dato il destro a farti beccare.
Detto ciò senti, forse ti farò crollare un mito, ma sappi che essere tradizionalista, purtroppo, non è *NECESSARIAMENTE* sinonimo nè di essere santo, nè, ovviamente, men che meno di essere "Concepiti senza il peccato originale".
Inoltre se è vero, come è vero, che la FSSPX è nata per combattere la crisi, è altrettanto vero che, purtroppo, la crisi è entrata anche al suo interno. Perchè, per quanto vogliamo farvi da ostacolo, ripeto per la terza volta, PURTROPPO, siamo figli del nostro tempo, con tutti i suoi limiti. E della stessa crisi. O Nessun istituto può dire: siamo l'Arca di Noé, da noi la crisi non è entrata.O meglio, siamo l'ARCA DI nOé, NEL SENSO CHE ABBIAMO IMBARCATO DI TUTTO E DI PIù. Ne consegue che, anche nella "Chiesa tradizionale" (nell'accezione che hai usato tu) si possono prendere, magari in perfetta buona fede, cantonate solenni. Da una parte e dall'altra. Se interessa, ne riparleremo.
Ciao
Anonimo,
Elimina(non so se sei la persona che ieri ho invitato qui, se sei tu, benvenuto)ti ringrazio dell'osservazione, ma sapevo bene quando ho usato il termine "Chiesa tradizionale" di semplificare molto (il significato che gli hai attribuito tu corrisponde alla mia intenzione), ma ho dovuto farlo perchè per rispondere a Mic ho dovuto fare una distinzione con il termine "tradizione" che aveva usato lei. Lei aveva detto, rammaricandosi per le nostre posizioni diverse dalle sue: "Se volevano dividere la tradizione ci sono riusciti", ma a me il ternine Tradizione suonava strano, perchè LA TRADIZIONE, che è la stessa DOTTRINA CATTOLICA DI SEMPRE, è indivisibile! Semmai divisibili potranno essere i fedeli che la seguono...per questo ho adottato l'espressione "Chiesa tradizionale".
Che poi, guarda...che abbian voluto prendere la mia espressione per "spaccare il capello in quattro", proprio non mi importa...non mi interessanoo le polemiche volutamente cercate per pura rivalità ideologica... non spreco neanche tempo ad andare a chiarire...
Quanto al falso mito "della santità o immacolatezza" dell'ambiente tradizionale, sfondi una porta aperta...mai pensata una cosa simile. Santi ed immacolati sono gli insegnamenti della Dottrina Cattolica di sempre, eredità delle dolci Parole uscite dalla santissima bocca di Nostro Signore Gesù Cristo, non certo le persone fisiche che cercano di viverli...
Né è nostra abitudine idealizzare le persone come sostiene Pasqualuccio quando ci accusa con frasi del tipo: "colui che fino a qualche giorno fa osannavate come un eroe ma credo che fra qualche giorno apostroferete come minimo "protestante"". Mai osannato come eroe nessuno, se non chi ha DIMOSTRATO CONCRETAMENTE, FINO ALL'ULTIMO ISTANTE DI VITA, FINO ALLA MORTE, LA SUA ASSOLUTA FEDELTA' A CRISTO, e sto parlando di Mons. Lefebvre.
Quindi è ovvio che tutti siano passibili di errore, laddove non ci si attenga fedelmente alla Dottrina, al Vengelo, alla Tradizione, al Magistero infallibile. Comunque mi fa piacere riparlarne, quando vuoi...
Carissimi amici lefebvriani
RispondiEliminala situazione è molto complessa.
I tre vescovi hanno ragione nel dire che i modernisti sono ancora una maggioranza nella Chiesa e che i pericoli sono tantissimi,dall'altra parte bisogna ammettere che qualcosa sta cambiando all'interno della Chiesa. Oggi sempre più sacerdoti cattolici celebrano la santa Messa tradizionale, si discute sul concilio (cosa impensabile fino ad alcuni anni fà), alcuni ordini religioni si schierano apertamente a favore della Tradizione e la Tradizione in genere sta prendendo sempre più piede. Nonostante questo, noi cattolici tradizionalisti all'interno della Chiesa abbiamo bisogno di voi lefebvriani per far trionfare la Sacra Tradizione.
Comprendo i timori dei vostri tre vescovi, forse si dovrebbe aspettare ancora qualche anno per arrivare ad un buon accordo, ma sono sicura che la Tradizione non potrà trionfare completamente senza il vostro operato all'interno della Chiesa.
La cosa peggiore è la divisione all'interno della stessa fraternità. Con la divisione la fraternità non riuscirebbe più a portare la Sacra Tradizione ne all'interno, ne all'esterno della Chiesa.
Qualunque scelta facciate, fatela uniti altrimenti ci sarà un grave danno alla Tradizione.
Preghiamo insieme la santa Vergine, debellatrice di tutte le eresie affinchè ci liberi dal modernismo.
Dopodomani sarà la festa della Madonna di Fatima, preghiamo affinchè in questo giorno santo la fraternità faccia la scelta più giusta per la maggior gloria di Dio.
Ricordiamoci sempre delle parole di Maria: "Alla fine il mio cuore Immacolato trionferà"
Si infatti la Russia si è convertita!
EliminaNon chiami nessuno qui lefevriano lei sarà tradizionalista(?) io, come altri di questo blog, sono cattolico 100%.
Poi lei in questo post si contraddice perchè l'afferamaione " noi cattolici tradizionalisti all'interno della Chiesa abbiamo bisogno di voi lefebvriani per far trionfare la Sacra Tradizione" si scontra con quella:"Alla fine il mio cuore Immacolato trionferà".
CVCRCI
"noi cattolici tradizionalisti all'interno della Chiesa abbiamo bisogno di voi lefebvriani per far trionfare la Sacra Tradizione."
EliminaSignora, non chiami se stessa "tradizionalista", perchè chi è veramente tale ESCE DALLA CHIESA CONCILIARE SCUOTENDO LA POLVERE DAI PROPRI SANDALI, E VA DOVE TROVA LA TRADIZIONE.
"La cosa peggiore è la divisione all'interno della stessa fraternità. Con la divisione la fraternità non riuscirebbe più a portare la Sacra Tradizione ne all'interno, ne all'esterno della Chiesa."
Questo è un ragionamento CARNALE. L'efficacia dell'azione degli uomini non dipende da quello che fanno gli uomini stessi, o da COME lo fanno, ma dalla Grazia di Dio. Dio agisce usando i deboli, non i forti. Dio non agisce con chi confida nelle sue possibilità o nella propria presunta "testimonianza", Dio agisce con chi si rifugia in lui e va avanti contro tutte le apparenze contrarie, confidando solo nel braccio divino!
L'importante non è IL FARE, non è il DOVE FARLO, non è il COME FARLO, non è il QUANTO FARE, e non è IN QUANTI FARLO, l'importante è ESSERE! PERCHE' IL FARE, CIOE' IL CAMBIARE LE SITUAZIONI, APPARTIENE A DIO, NON ALL'UOMO.
All'uomo compete restare fedele a Dio, senza lasciarsi incantare dalle chimere di grandi missioni impossibili, all'uomo compete testimoniare assoluta fedeltà a Dio, e Dio allora, usando quella fedeltà, opera il cambiamento.
"Dopodomani sarà la festa della Madonna di Fatima, preghiamo affinchè in questo giorno santo la fraternità faccia la scelta più giusta per la maggior gloria di Dio."
Signora, dopodomani la "Fraternità" non farà nessuna scelta...la scelta è stata già fatta da un pezzo...non dalla Fraternità, ma da una sola persona.
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EliminaMah, io credo che Monsignor Fellay stia agendo, come deve fare un cattolico, non penso che una posizione "quietista" possa dare frutti.
EliminaIl cattolico è il fermento del mondo, deve credere le Verità Rivelate, con la fede, e praticarle con le Opere, cambiando il mondo, convertendolo, insegnando, difendendo, cusotodendo, tramandando il deposito di fede...e un azione ed una collaborazione con Dio continua che deve essere precisa e puntigliosa specialmente in una situazione come quella di oggi, dove è essenziale una diffusione della tradizione.
il loro intento ero proprio questo farci rientrare per spaccare, ci sono riusciti grazie a Mons Fellay prima ancora che il tutto sia reso pubblico ed ufficiale.
RispondiEliminaA dire il vero è proprio questo punto che contiene qualcosa di realmente scandaloso, cioè che qualcuno, che non è certo monsignor Fellay, abbia divulgato corrispondenza privata in un momento così delicato.
EliminaMi domando se è questa la moralità dei chierici contrari all'accordo...
Il gossip.
Inoltre è desolante leggere della tristezza e della sofferenza di Fellay che non ha amai avuto nessun CONSIGLIO da parte degli altri vescovi fino all'ultimo...che è come dire, fai quello che vuoi tanto per noi sei già fuori(ammutinati ad libitum)...ma il comportamento corretto tra uomini di Dio è ben altro...
"Non potete immaginare quanto in questi ultimi mesi il vostro atteggiamento - ben diverso per ciascuno di voi - è stato duro per me. Esso ha impedito al superiore generale di comunicarvi e rendervi partecipi di queste grandi preoccupazioni, alle quali egli vi avrebbe associato così volentieri, se non si fosse trovato di fronte ad una incomprensione così forte e passionale. Quanto avrebbe desiderato poter contare su di voi, sui vostri consigli per sostenere questo passaggio così delicato della nostra storia."
Se la corrispondenza tra vescovi è stata divulgata, non scandalizziamoci come verginelle. Un tempo si diceva che in amore e in guerra tutto è lecito. Non è proprio vero, ma è comprensibile: quando è in gioco un bene superiore, le regole del galateo possono e debbono andare a farsi benedire. Diversamente si farebbe il gioco degli ipocriti. D'altronde, se si dice il vero e il pericolo incombe senza alternative, che male c'è a giocare a carte scoperte? Virtus non timet quod facit. E' invece piuttosto ridicolo piagnucolare sul modo di scoprire il gioco quando il gioco stesso è scorretto. Che poi Felley non sia mai stato informato, aiutato e consigliato dai colleghi... non è una trovata sinceramente geniale. Dice il Salmo 17 al Signore Dio: " Con gli uomini giusti tu sei giusto, con gli astuti tu sei astuto". Vorrà dire che il Signore ha trovato dei buoni imitatori nei tre vescovi dissenzienti.
EliminaCaro Ghergon,
Eliminasono in gioco centinaia di migliaia di cattolici che per 50 anni hanno seguito la Tradizione attraverso la Fraternità. Tenere loro all'oscuro di tutto, pretendendo che accettino a scatola chiusa qualunque risultato, senza che si pongano legittime domande e che le pongano a nessuno, non mi pare un comportamento da pastori solleciti del bene delle anime, e nemmeno rispettoso del libero arbitrio e della dignità dei fedeli. Quindi, visto che le dichiarazioni ufficiali non corrispondevano alle intenzioni private, ben venga il portare alla luce le intenzioni dei cuori.
Quanto al piagnisteo di Fellay verso i tre confratelli, è inammissibile che tutti siano stati tenuti all'oscuro del testo del Preambolo, tranne il Superiiore Generale. A mio avviso avrebbe dovuto rivelarlo a tutti i Superiori nazionali e ai tre Confratelli. Ora, come si può lamentarsi della non vicinanza e del non sostegno di persone a cui non si da alcuna fiducia, col tener loro nascosto ogni paramentro di riflessione e ragionamento. Evidentemente si è voluto nascondere quello che già si sapeva non potesse essere moralmente accettato.
Ma allora, in realtà, CHI ha alzato un muro, verso CHI??
Leggendo alcuni commenti pro fellay, si comprende chiaramente che c'è qualcosa che non quadra.
RispondiEliminaPUNTO PRIMO: come possiamo fidarci di un papa che ha quasi fatto santo Martin Lutero e che i suoi dicorsi puzzano di mondialismo, sionismo e protestantesimo pratico??? quindi cosa ne facciamo di una pseudo approvazione di un papa che di fatto è caduto nell' eresia???
PUNTO SECONDO: al tempo di Cristo, la sinagoga era la chiesa ufficiale, ma non mi sembra che NS Gesù è sceso a patti con lei, ma invece è voluto morire in croce(che strano vero??? NSGC non raggionava come monsignor fellay).
PUNTO TERZO: credo che stiamo dimenticando che Dio è Onnipotente e che può tutto; rammentate che anche se rimanesse un solo vescovo veramente cattolico nel mondo, il Signore Dio lo utilizzerebbe per far rinascere l'antico splendore della sua Santa Chiesa(chi può affermare il contrario???).
PUNTO QUARTO: nella chiesa ufficiale i gerarchi non sono a maggioranza modernista, ma sono al 99% tutti modernisti a parte l'1% di veri gerarchi cattolici sparsi nel mondo.
PUNTO QUINTO: il vaticano a tradito N.S.G.C., quindi il Cristo farà giustizia sul vaticano.
PUNTO SESTO: i veri cattolici se ne ridono del motu proprio, perchè e chiaro che il papa ci vuole fare contenti e scemi. Ai veri cattolici non è sufficiente la messa tridentina, ma tutto ciò che riguarda il deposito della fede: la filosofia,la teologia, la morale, il catechismo, i dogmi, ecc.. ecc...
PUNTO Settimo: MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI.
PS: personalmente non sono sedevacantista, ma sono un povero cattolico che nei suoi limiti vuole seguire gli insegnamenti di Dio racchiiuso nel magistero infallibile della Chiesa.
nto me piace st'omo!
EliminaCVCRCI
1 e 6 se il Papa è legittimo si ha un dovere morale di presupporre la sua buona fede.
Elimina2 Ma se "La Chiesa Cattolica è la società dei veri cristiani, cioè dei battezzati che professano la fede e la dottrina di Gesù Cristo, partecipano ai suoi sacramenti e ubbidiscono ai Pastori stabiliti da Lui" come si può dire che ora è una sinagoga con la quale Dio non scende a patti...
Caro Ghergon, la fede e le opere di Roma vanno così bene che a lei non sorge mai un piccolo dubbio?
EliminaN.V.S.T.
RispondiEliminaAnzitutto trovo inquietante e strano il metodo seguito da Mons. Fellay. Come capo di una fraternità che si è distinta per la disobbedienza per 40 anni, ora vorrebbe che i suoi figli e anche i colleghi vescovi gli obbedissero a scatola chiusa. L'accordo col Vaticano non può essere oggetto di obbedienza, ma di coscienza, perciò, prima di firmare, sarebbe corretto e onesto che il Superiore informasse e consultasse TUTTI i membri della fraternità. Dalle vicende degli ultimi mesi si ricava l'impressione che Mons. Fellay abbia gestito tutta la faccenda in modo volpino e doppio. Solo un mese fa rimproverava un suo prete della Corsica per avere fatto cresimare i suoi fedeli da un vescovo conciliare, mettendone in dubbio la validità in quanto modernista, ed ora vorrebbe accettare l'accordo col capo dei vescovi modernisti, sempre che non l'abbia già firmato. Ciò dimostra che il suo sdegno era tutta una finzione, perché già da allora sapeva bene che sarebbe arrivato dove voleva arrivare. Perché allora tutta quella commedia? Già due anni fa nel convegno di studi cattolici a Rimini, in ottobre, Mons. Fellay tenne un comportamento che non mi piacque affatto. Il sabato sera, nella conferenza frequentata per lo più da un pubblico esterno, si mostrò molto conciliante col Papa,incline ad un cauto ottimismo per i progressi realizzati da ambo le parti, minimizzando le difficoltà residue e incolpando degli errori dottrinali e delle altre difficoltà ecclesiali i collaboratori del Papa. (SEGUE)
RispondiElimina(CONTINUA)
EliminaLa mattina seguente, alla Messa cui assistevano quasi escusivamente i fedeli tradizionali, tuonò contro il Papa e gli errori del Vaticano II, professando un'atteggiamento inflessibile. Rimasi fortemente perplesso e sospettoso. Ora che la vicenda sembra conclusa, mettendo clero e fedeli di fronte a fatto concluso, provo delusione e amarezza, a meno che non risulti chiaramente che il Papa ha dato ragione ai Lefebvriani e non i Lefebvriani al Papa. Infatti il mondo percepirà la vicenda in questi termini e vorrà sapere, in soldoni, chi ha vinto. Se sul piano dottrinale il Vaticano non è indietreggiato di un millimetro, allora, dopo 40 anni, è finita la battaglia per la fede. Anzi: per 40 anni ci si è sbagliati. Si fa ora il passo cher si doveva fare allora. Lefebvre ha perso e non ha capito niente, ma in compenso Fellay ci ha guadagnato una prelatura personale e molto altro. Domani si faranno ponti d'oro per lui e si brinderà per il figliol prodigo che è tornato alla casa del padre, ma dopodomani la fraternità dovrà umiliarsi nel sedersi accanto a focolarini, neocatecumenali ed eretizzanti alla pari, senza potere pretendere di insegnare la vera dottrina. Accettare per essere accettati nel gran bazar delle religioni. Chi vorrà fare diverso sarà gradualmente tacitato, emarginato e poi ferocissimamente perseguitato. Saranno proprio i viù vicini di casa, gli ex fratelli, ad accanirsi contro i dissenzienti. (SEGUE)
Due sole cose, Michele,
Eliminacon cui non concordo:
1)non "una fraternità che si è distinta per la disobbedienza per 40 anni", ma una fraternità che si è distinta per fedeltà alla Chiesa Romana di sempre.
2)"L'accordo col Vaticano non può essere oggetto di obbedienza, ma di coscienza"...Più che di "coscienza", parola che oggi assume un significato pericolosamente soggettivista, di "adesione oggettiva alla Dottrina cattolica". (Nel senso che il Voto sacerdotale di Obbedienza va sciolto prima di tutto verso Dio, poi verso gli uomini, ma solo quando sono fedeli a Dio, altrimenti è dovere cristiano DISUBBIDIRE.)
Per tutto il resto del tuo intervento concordo anche con le singole virgole, specialmente con la richiesta finale ai tre vescovi di ripetere la loro dichiarazione pubblicamente di fronte a tutta la Chiesa. E mi piacerebbe molto che questo intervento, preso per intero, diventasse un nuovo articolo da proporre a tutti come riflessione generale su tutta la questione. Grazie per averlo scritto.
Gentile Annarita,
Eliminaio sono invece perfettamente d'accordo con lei. Il mio riferimento all'obbedienza era ironico. Mi sono messo dal punto di vista dei superiori della fraternità che ora cominciano a far leva sul concetto di obbedienza all'istituzione (l'hanno già fatto con don Floriano). In questo senso dico che, avendo disobbedito all'istituzione per 40 anni, non possono dare lezione di obbedienza a nessuno. L'obbedienza vera è solo alla Verità. E' logico che quando parlo di coscienza, non la intendo in senso soggettivista, ma come giudizio personale informato alla Verità rivelata e interpretata attraverso il magistero ecclesiale di sempre: ci mancherebbe! Grazie comunque della opportunità di un chiarimento. Aggiungo per i tanti che sperano che la Fraternità, nuovamente riconosciuta canonicamente, possa contribuire efficacemente alla restaurazione della tradizione nella Chiesa: non sarà la FSSPX a riportare la Tradizione nella Chiesa conciliare, ma sarà la Chiesa conciliare a portare nella Fraternità il modernismo, la confusione e l'apostasia. Questo è il tranello preparato da Roma e Mons. Fellay ci sta cascando, non so se consapevolmente o meno. Da tanti segni esterni e da tante gole profonde in Vaticano, di cui ho la sfortuna di sentire l'eco, so per certo che Roma è in mala fede. Questo è inquietante, perché se una madre insidia e divora i propri figli (come la Vedova Gerusalemme nelle Lamentazioni di Geremia: profezia escatologica?) allora c'è da chiedersi veramente se sia autentica madre....
Gentile Annarita,
Eliminaio invece concordo perfettamente con lei. Il mio discorso sull'obbedienza era puramente ironico. Mi sono messo dal punto di vista dei superiori della FSSPX, che si stanno dando da fare per obbligare i loro sacerdoti (come hanno tentato di fare espellendo don Floriano)in nome di un'obbedienza alla propria istituzione che loro hanno negato per 40 anni alla Chiesa istituzionale. In questo senso Mons. Fellay non può dare lezioni di virtù a nessuno. Quanto alla coscienza, naturalmente non la intendevo nel senso recente soggetivista, ma in quello classico, di adesione oggettiva del giudizio alla Verità rivelata e interpretata dal Magistero ecclesiale di sempre: ci mancherebbe! Grazie comunque per l'occasione del chiarimento. Aggiungo per i tanti che si illudono che il riconoscimento canonico della Fraternità contribuisca efficacemente alla restaurazione nella Chiesa: non sarà la Fraternità a riportare la Tradizione nella Chiesa conciliare, ma sarà la Chiesa conciliare a portare il modernismo, la confusione e l'apostasia dentro la Fraternità. Questo è il tranello preparato da Roma e Mons. Fellay ci sta cascando, non so se consapevolmente o meno. Purtroppo, da tanti segni esterni e da gole profonde in Vaticano di cui ho la sfortuna di sentire l'eco, so con certezza che Roma è in mala fede. E se una madre insidia e divora i propri figli (come la Vedova Gerusalemme nelle Lamentazioni di Geremia: profezia escatologica?) allora c'è da chiedersi seriamente se questa Roma sia una madre autentica...
Ottime analisi di Michele, decisamente condivisibili !
EliminaMolti sacerdoti della fraternità (spero in buona fede), pur non essendo convinti fino in fondo della bontà dell'accordo, accetteranno per obbedienza, illudendosi non solo di potere fare un gran bene come prima e più di prima, riservandosi in cuore di uscire dalla Fraternità qualora venissero delusi. Impossibile! Questa è l'ora delle scelte definitive. Le tenebre avanzano, il quadro geopolitico traballa, la crisi finanziaria ed economica divora tutte le nazioni e la chiesa cattolica plaude al nuovo ordine mondiale che si cela, incipiente dietro la maschera dei governi tecnici. Dice il Papa al presidente Monti: "Complimenti: avete cominciato bene!" Gli fanno eco le professioni di lealtà dei vescovi italiani alla pressione fiscale. La chiesa non difende più i deboli, preoccupata solo di mantenere i benefici della gerarchia e di far dimenticare gli scandali del clero. Stesso atteggiamento e stessi pericoli nelle altre chiese nazionali. Chi domani vorrebbe uscire da Babilonia, non potrà più, perché si troverebbe sul lastrico. Chi capisce che bisogna rifiutare la trappola dell'accordo, lo faccia ora, subito, per potere tentare di organizzare un'opposizione efficace su tutti i fronti, anche se il martirio non verrebbe prima o poi risparmiato. Gli altri intrappolati saranno dapprima vezzeggiati, poi scaricati e infine sacrificati comunque, ma con disonore. (SEGUE)
RispondiEliminaNon trovo condivisibile la sua analisi.
EliminaCosa significa che sarà impossibile uscire?
Le tenebre avanzano?
E quindi?
E' proprio perchè le tenebre avanzano che bisogna tentare di uscire alla luce!
Lo sa che almeno il 90% dei cattolici moderni, se non di più, non sa nemmeno cosa sia la Messa antica e non conosce minimamente chi siano i lefevriani?
Pensa che la buona battaglia sia il nascondersi nell'oscurità, nell'oblio, nel segreto per pochi eletti?
Io non lo credo proprio.
Saluti
Ci rinuncio, signor Ghergon. La sua solidità è a prova di bomba.
EliminaMa io non sono solido sig. Michele.
EliminaAppoggio solo fellay che sta dimostrando una fede limpida e intelligente, un umiltà da primato, al contrario dei tre vescovi, in piena crisi di panico...
Monsignor Fellay sta seguendo in maniera letterale il Magistero della Chiesa Cattolica, che è quello che ogni buon tradizionalista deve fare sempre in ogni frangente, perchè il Magistero è la voce e il comando eterno di Dio, bussola e guida per intraprendere la via.
I tre vescovi stanno seguendo invece alla lettera solo i propri convincimenti personali che NON sono la voce di Dio, in questo caso non sono nemmeno in linea con la più elementare dottrina...
Caro Ghergon, lei sa benissimo che i tre vescovi si ostinano soltanto nella professione di fede cattolica. Lo sa benissimo anche mons. Fellay: sa bene che Roma non è più cattolica come hanno ampiamente dimostrato i colloqui dottrinali (De Galarreta era testimone!). Ciò nonostante, anziché tirarne le conseguenze come avrebbe fatto Mons. Lefebvre, dopo avere raccolto tutte quelle prove che al suo tempo mancavano, egli vuole l'accordo pratico, meramente pratico, con Roma da cui ha tutto da guadagnare. E' doloroso constatare come lei appoggi consapevolmente la menzogna. Lei faccia quel che vuole: Benedetto XVI le permette di essere neocatecumenale e cattolico, luterano e cattolico, criptogiudeo e cattolico, arlecchino e cattolico. Io continuo a rimanere cattolico e basta, con la stessa fede di quando sono stato battezzato e cresimato prima del Vaticano II. Io e lei non abbiamo la stessa fede: non le permetto di ingannare nessuno coi suoi fervorini del diavolo. Dio giudicherà.
EliminaProfessione di Fede? La professione di Fede incorpora il Papa come elemento fondante, caro amico, non confonda le idee alle persone.
EliminaLe ho chiesto sopra di darmi il criterio teologico e magisteriale che la porta ad anteporre le sue privatissime elucubrazione alla Dottrina chiara e limpida di Cristo, e ricevo solo offese gratuite.
Mi creda, se non sa dove andare a parare, cerchi almeno di essere educato col prossimo.
Saluti
Evidentemente, Signor Ghergon, lei non ha letto, o non ha capito quanto è stato riportato degli scritti di san Massimo il Confessore. Il criterio per trovare la Chiesa cattolica (detto in soldoni) è cercarla dove si professa la fede di sempre, quella ortodossa, trasmessa dagli apostoli. Ciò non contraddice l'infallibilità petrina, anzi, la definisce. Compito dei successori di Pietro è trasmettere e custodire la verità ortodossa, la fede di sempre, non di mutarla col pretesto di approfondimenti. Ciò fa il paio con la famosa sentenza di san Vincenzo di Lerino: la fede professata sempre, ovunque e da tuttti. Ne consegue che il Papa è tale in quanto servo di questa fede, non padrone, così che noi dobbiamo obbedirgli quando avesse il capriccio di dar sfogo alle sue innovazioni intellettuali. Quando usa il carisma proprio e specifico, cioè di riconoscere la verità, come Pietro ha fatto davanti a Gesù, ma non nella famosa disputa con san Paolo, Pietro gode di tutta la sua autorità per cui è costituito come fondamento ed esige obbedienza; diversamente, se non vuole obbedire alla Verità rinunciando con libero arbitrio all'uso del carisma, è doveroso, e non solo lecito, disobbedirgli. Questa non è una mia privatissima elucubrazione, ma la dottrina costante e definita della Chiesa, costantemente insegnata dai santi dottori ed esplicitata nel Vaticano I. Se poi lei si sente offeso dal richiamo alla verità, non è colpa mia. Forse negli ambienti che lei frequenta non gliel'hanno insegnata tutta bene. Anche lei è una vittima del (post)concilio. Questa è l'occasione per raddrizzare le idee.
EliminaMichele, lei mi da' respiro e conforto ! Purtroppo sono tempi in cui bisogna parlar chiaro per tutti!
EliminaGrazie di quanto scrive, che condivido in toto.
La ringrazio per aver ripetuto per l'ennesima volta le cose che tutti sappiamo...d'altronde visto gli entusiasti plausi rinfrescare le nozioni base di catechismo fa sempre bene.
EliminaAbbiamo già detto quali sono i casi in cui è possibile disobbedire al Papa e tutti siamo concordi con San Vincenzo di Lerino o con San Massimo confessore.
Ma questo con l'accordo cosa c'entra?
Nessun Santo intese mai "fare fuori" il Papa.
Senza Papa non esiste la Chiesa.
Tre vescovi non fanno un Papa e nemmeno la Chiesa!
Saluti!
Un papa in odore di eresia non può essere nè ascoltato, nè obbedito! vero?! E' quanto è sempre stato detto, confermato e sciorinato a più riprese presso la FSPPX.
Eliminaquindi non tiriamo fuori la storiella contraddittoria che bisogna obbedirgli come Capo della Chiesa, altrimenti ci autotacciamo, ipso facto, di ipocriti. Ovvero bisogna disobbedire quando pare a noi ed obbedire quando , pure, pare a noi....
Insomma un papa "dottrinalmente" marionetta, spendibile secondo le circostanze.
Ma questa non è certo una visione cattolica sul papa, semmai una visione gallicana ovvero Roma non è la Sede del papato, ma la sede è la Francia di turno.
Mi dispiace ma per un cattolico vero questi compromessi verbali e dottrinali dovrebbero fare orrore!
L'accordo firmato (?) da Fellay arriva dopo 40 anni in cui si è potuto constatare che la sfiducia di Mons. Lefebvre per il Card. Ratzinger non era un fatto personale,dovuto a pregiudizi privati, ma una sfiducia motivata e consapevole verso tutta una gerarchia apostata. Forse sarebbe stato il caso oggi di tirare finalmente le somme di una perdita di fede che si è aggravata pertinacemente e si è consolidata e diffusa in tutte le membra della Chiesa. Alcuni vescovi ucraini greco cattolici si sono recentemente assunti la responsabilità di dichiarare, o semplicemente e più correttamente, come dicono alcuni, di costatare la sede vacante. E' vero che resterebbe inspiegabile questa opzione nel quadro del Mysterium iniquitatis, per cui solo Cristo potrebbe ovviare con un intervento diretto per ristabilre un'Autorità cattolica, ma resterebbe altrettanto inspiegabile un papato eretico che porta la Chiesa all'autodistruzione. Personalmente non possiedo alcuna competenza e diritto per invocare questa terribile soluzione senza probabile possibilità di ritorno, anche perché non necessaria. Desidererei però che i tre vescovi dissenzienti della Fraternità San Pio X comunicassero unanimemente a tutta la Chiesa e non solo al Superiore il loro rifiuto all'accordo con un atto solenne di ammonimento al successore di Pietro come fece san Paolo negli Atti degli Apostoli e un severo richiamo alla penitenza per la disobbedienza alla Tradizione e al Magistero precedente. (FINE)
RispondiEliminaEra scritto che sul trono di Pietro siederà l'Anticristo.
EliminaOvvero sul trono di quella che sarà la chiesa siederà proprio colui che è contro la vera Chiesa.
L'ostinazione modernista dei papi, dal postconcilio in poi, fa sì che loro siano i precursori di questa apostasia generale della gerarchia ecclesiastica.
Che poi in senso dottrinale la sede sia vacante o meno, non è cosa su cui il fedele cattolico debba soffermarsi per incasellarsi in una comunità ponendo in essa ogni fiducia.
Da quando la Chiesa non ha più capo che esercita il suo ministero,tutti e tutte le comunità sono allo sbando, abbandonate a sè stesse, quindi con ricadute, rialzi ed errori ancora.
Importante non è PORRE FIDUCIA TOTALE IN QUESTO O QUEL PERSONAGGIO, importante è attaccarsi alla tradizione e seguire gli insegnamenti di sempre.
Le teorizzazioni o le impostazioni delle comunità tradizionali sono transitorie e fugaci. Importante è la fedeltà al Magistero di sempre.
Se una comunità per amor di compromesso umano ritorna nel fiume dell'eresia postconciliare, NON E' DA SEGUIRE.
Bisogna seguire la tradizione sempre, ma proprio la tradizione ci dice anche che il corpo mistico è fondato su Pietro.
EliminaQuesta non è un opinione.
Senza Pietro il corpo affonda...poi possiamo disquisire sul mistero di iniquità, e queste saranno sempre opinioni.
In linea di massima concordo col tuo discorso, ma devo dire che la parte del messaggio de la Salette dove si afferma che sul trono di Pietro siederà l'Anticristo è stata condannata dalla Chiesa Cattolica tradizionale.
Probabilmente è sincera, ma va intesa con debita cautela.
"In linea di massima concordo col tuo discorso, ma devo dire che la parte del messaggio de la Salette dove si afferma che sul trono di Pietro siederà l'Anticristo è stata condannata dalla Chiesa Cattolica tradizionale. Probabilmente è sincera, ma va intesa con debita cautela."
EliminaScusa Ghergon,
mi riporti qualche fonte dove sia possibile appurare questa doppia sentenza della Chiesa preconciliare sul Messaggio de La Salette?
Come è possibile approvare ufficialmente una rivelazione di cui si "consta la soprannaturalità", ed estrometterne una sola frase, che non risulta "di gradimento" perchè contenete un concetto imbarazzante??
Una rivelazione o è tutta autentica, o è tutta fasulla. Cos'è questa novità dell'approvazione "a pezzi"?
A questo posso rispondere io.
EliminaEsiste un messaggio pubblico approvato dalla Santa Chiesa ed uno "apocalittico" non riconosciuto ufficialmente, per vari motivi che ora non sto qui a riportare. Il messaggio apocalittico fu scritto da Melania nel 1851 e consegnato a Papa Pio IX, il quale lo lesse decidendo poi di non renderlo pubblico. Negli anni successivi, Melania decise comunque di pubblicarlo, ottenendo anche un imprimatur del vescovo di Lecce nel 1879, ma attenzione, già in quel periodo e negli anni seguenti ne circolarono così tante versioni, molte redatte ad hoc per attaccare la Chiesa, che la Santa Sede si vide costretta dapprima a vietare e poi ad inserire il libro contenente il segreto nell'indice dei libri proibiti. La versione pubblicata nel 1879 è sempre stata oggetto di controversie, si sospettava che non fosse quella consegnata a Pio IX ed infatti è così, visto il ritrovamento, nel 1999, dell'originale del segreto. L'originale spedito a Pio IX non parla di Roma diventata sede dell'Anticristo, contrariamente a quello pubblicato nel 1879: perchè? Possibile dimenticarsi un fatto simile? E' quindi lecito chiedersi quali frasi sono da attribuire alla Santa Vergine e quali a Melania, certamente una santa creatura, ma sempre creatura. L'originale del messaggio è stato pubblicato nel libro di Antonio Galli, "scoperti in Vaticano i segreti di La Salette", Sugarco edizioni 2007.
Patrizia
Amici vedo che il discorso prosegue qui e allora riporto quanto ho scritto nell'altro post, mi piacerebbe dipanare questo dilemma...
RispondiEliminaIl punto cruciale è: la Fraternità riconosce il pontefice come Vicario e CAPO della Chiesa Cattolica?
Ufficialmente si da sempre.
Se si, ci sono degli obblighi verso il Papa, poichè sembra sia stato lui per primo a cercare le trattative.
Non si deve obbedire solo di fronte ad un ordine palesemente sbagliato o eretico...
Sembra invece che malgrado il discorso "accordo buono o meno, ci sarà non ci sarà", il punto sia voler escludere a priori qualsiasi tipo di accordo perchè la Chiesa è eretica...
Ma se è così come si può dire che Ratzinger è Pontefice di una chiesa legittima? Non lo si può dire...
"Se si, ci sono degli obblighi verso il Papa, poichè sembra sia stato lui per primo a cercare le trattative."
EliminaGHERGON,
se sia stato il Papa a fare il primo passo chiedendo i colloqui in realtà non è certo, ci sono voci discordanti. Infatti, anche per quanto riguarda la revoca delle scomuniche, si era detto che fosse stata una iniziativa del Papa, ma poi venne fuori che era stato Mons. Fellay a fargliene richiesta, il che è tutto dire, perchè significa che le ha sempre considerate valide!!
"Non si deve obbedire solo di fronte ad un ordine palesemente sbagliato o eretico..."
Appunto! L'ordine (o richiesta, o condizione) di rientrare in un carrozzone ecumenico, avente una dottrina non più cattolica, formando degli accordi in cui ci si impegna ad accettare CON UNA PROFESSIONE DI FEDE TUTTO QUANTO DETTO E FATTO DAL CONCILIO IN POI, (pena il non rientro) e' palesemente sbagliato ed eretico! E non si deve obbedire. E si deve escludere a priori qualsiasi accordo, perchè si tratta di un atto palesemente ECUMENICO. Quindi se sarà concesso il rientro canonico, vuol dire che Fellay ha accettato il magistero post conciliare, pur di rientrare, tradendo la dottrina cattolica.
E purtroppo questo atto ecumenico non c'è solo da parte di Benedetto, che accetta tutti nel carrozzone conciliare, ma anche da parte di Fellay, il quale ha recentemente affermato, riVolto a Roma:
"ACCETTATECI COME SIAMO, NOI SIAMO PRONTI"!!
Questa frase è allucinante, perchè presuppone non solo che un cattolico supplichi di essere accolto dai non cattolici per poterci convivere insieme, ma anche l'essere disposto a non pestare i piedi ai non cattolici, avallando le loro aberrazioni e rinunciando a proporre l'unica vera fede, e presuppone anche il principio che Roma accetti gente di fede diversa dalla propria, e che quindi PRATICHI SFACCIATAMENTE L'ECUMENISMO. E SI DIVENTA COMPLICI DI ECUMENISMO, CHE VA CONTRO IL PRIMO COMANDAMENTO.
Tutto questo disastro solo per aver cercato di dialogare con i modernisti.
Sì Ghergon, nonostante tutto Ratzinger continua ad essere Pontefice, perchè è Pontefice di tutta intera la Chiesa cattolica, quella legittima (legata alla dottrina di Cristo)e quella illegittima conciliare che ha sposato tutte le eresie esistenti oggi ne mondo. Però siccome propone cose sbagliate, come l'ecumenismo e a prodessione di fede ecclesiastica nel magistero fasullo, non va obbedito.
Mi sento di sottoscrivere quanto ha scritto chiarissimamente Anna Rita, ecetto l'ultimo capoverso che riformulerei così.
Elimina<<Che Ratzinger sia il legittimo Pontefice della Chiesa Romana e universale non è sufficientemente chiaro. Benché molti gravi indizi accumulatisi negli ultimi 40 anni contro gli ultimi 5 papi facciano sospettare la mancanza di autorità, esistono altre gravi controindicazioni che oscurano e impediscono un giudizio definitivo sulla questione. Personalmente, seguendo l'antico adagio "In dubio pro reo" continuo a ritenere Benedetto XVI vero papa fino a prova contraria. In questo clima di dubbio tuttavia, mancando la certezza della fede cattolica nella Sede Romana, ritengo sommamente temerario e imprudente, come minimo, fare accordi con un potenziale nemico, alleato di Satana. Quindi papa Benedetto, in queste cose, non va obbedito.
Scusate ma questa storia mi pare viziata. Ora Mons. Fellay "diminuisce" i suo colleghi e pare quasi sorpreso della loro rigidita'. Spinge verso un accordo a qualunque costo, e anche contro la volonta' dei 3 vescovi.
RispondiEliminaMi pare assurdo amche giustificare la situazione dicendo che Roma nn tollera piu' la posizione di stallo della fraternita'. Quindi o di qua' o di la'. Ma per piu' di vent'anni mi pare siano andati avanti cosi'.
Rimane evidente che il gioco di Roma sia sempre stato quello di dividere la Fraternita' e ridurre al silenzio le comunita' poi obbedienti.
Fellay invece fara' di piu'? E sulla base di che cosa? Carisma? Autorita?
Suvvia.
Sara' partecipe anche lui della prossima beatificazione di Lutero?
Mi spiace scrivere queste cose, ma vedere tanti anni di resistenza buttati via cosi' mi pare assurdo. In cambio di cosa?
Solo una spiegazione:
RispondiEliminaRispetto umano, solo maledetto rispetto umano!
CVCRCI
APPELLO PUBBLICO A MONS. FELLAY ED AI SUOI ASSISTENTI SUL POST "UN RECENTE PROVVEDIMENTO DI MONS. FELLAY CHE IMPENSIERISCE".
RispondiEliminaTornate nella Chiesa di Cristo.La ribellione non serve a nessuno tatomeno a voi.Complimenti al coraggio di Mons.Fellay qualunque sia l'esito.
RispondiEliminaPasquale Troisi
Pasquale, la ribellione non l'abbiamo fatta noi, ma l'hanno fatta i tuoi gerarchi modernisti con il papa in testa contro Dio e i suoi insegnamenti.
RispondiEliminaVoi caro pasquale siete i rivoluzionari non noi. Infatti noi abbiamo alle spalle 2000 anni di fedeltà alla Gloriosa Tradizione Cattolica, invece voi avete alle spalle 50 anni di ignominosa ribellione.
Torna Pasquale alla vera e unica Chiesa di Cristo e abbandona tu la ribellione.
E quale sarebbe la vera Chiesa dato che anche la FSSPX torna nella vera Chiesa?
EliminaPasquale Troisi
"Se anche l'universo intero comunicherà con loro [gli eretici], io non comunicherò". (san Massimo il Confessore).
EliminaNel momento in cui Massimo diceva questo ai suoi persecutori il papa di Roma stava per accogliere l'eresia monotelita ed era l'ultima Chiesa rimasta fedele all'Ortodossia.
"E quale sarebbe la vera Chiesa, dato che pure il papa sta per accettare il monotelitismo?" Gli chiesero i suoi diabolici persecutori.
La vera Chiesa è là ove si è sempre insegnato con fedeltà l'ortodossia e la verità, rispose loro san Massimo.
Tieni e porta in casa, ignorante ed eretico!
Paradosi
Te lo spiegherà la vita, quando il Signore dirà basta di tutte le rivoluzioni moderniste che state portando avanti, ed "abbandonando gli uomini alla durezza del loro cuore, affinchè seguano il proprio consiglio", permetterà che si auto distruggano, come ha profetizzato anche la Santa Vergine a Fatima.
EliminaAllora fra le ceneri di intere nazioni decimate, compresa la tua cara chiesa conciliare che sarà confusa e dispersa, un Papa finalmente obbedirà a Dio consacrando LA RUSSIA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, ed Ella opererà per fermare la guerra e, in mezzo alla devastazione generale, si ricostituirà la Chiesa Cattolica, radunando i superstiti (fedeli alla dottrina cattolica di sempre)che saranno rimasti in vita per volontà diretta del Signore.
Non sono creazioni mentali, sono profezie approvate dalla Chiesa!(e non venire a dire che "non è obbligatorio credeci": quando questo succederà, vedrai che sarà LA REALTA' ad obbligarti a crederci!)
Forse noi saremo tra i morti, o forse saremo tra i vivi, non sappiamo. E anche tu non sai se sopravviverai o no. Quindi, cerca di capire adesso, e convertiti, perchè domani potrebbe essere TARDI.
Mi permetto di aggiungere che nulla vieta di pensare che la Russia,(ora alleata di Cina sulla questione dello strapotere economico Usa e del suo perfido sistema gestionale sulle nazioni) dopo aver spazzato le nazioni europeee, ebbre di omosex e d'aborti,sia convertita da una bella consacrazione come si doveva decenni fa.
EliminaSì ma dopo devastazioni terribili per via della guerra all'Iran che ormai si sono ficcati in testa di fare .Chi? Usa ed Israele.
http://www.doncurzionitoglia.com/ammiraglio_cinese_e_difesa_iran.htm
http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/5950-una-testimonianza-autorevole.html
Fellay deve scegliere tra la guerra (emarginazione, persecuzione sino al martirio) e il disonore: sceglierà il disonore, e avrà anche la guerra.
RispondiEliminaRiccardo da Aosta
Mons. Lefebvre nell'omelia di Zaitzkofen,7 luglio 1985:"Siate i figli della santissima Vergine Maria,Madre del Sacerdote eterno,vostra Madre:Lei sara' la vostra consolazione,il vostro aiuto,il vostro soccorso,nelle difficolta'e nelle prove,e anche la vostra gioia e la vostra forza.Che vi aiuti anche san Pio x per conservarvi sempre nella verita',per farvi evitare tutti gli Errori Moderni,perche'restiate dei veri sacerdoti cattolici,luce del mondo." Speriamo che questa preghiera di Mons.Lefebvre,in questo momento cosi'cruciale e di fitte tenebre,sia accolta in cielo.
RispondiEliminabenissimo dopo che abbiamo parlato noi e abbiamo condiviso vari argomenti e pensieri propri non so ancora quanto c'e di ispirato dallo SPIRITO SANTO PARACLITO in tutti i post che pubblicchiamo. il mio invito è uno meditiamo e riflettiamo sulla Parola di Dio di questa 6 settimana dopo Pasqua e sono certo che sarà qualcosa di sublime ed illuminante a riguardo fdi tutti cio che ci diciamo lasciamo la parola ALL'UNICO MAESTRO GESU CRISTO QUESTO SOPRATTUTTO PER I FRATELLI LEFREVIANI sperando che sia un sacerdote anche lefreviano e noin un laico a farmi comprendere cosa ancora oggi Cristo chiede alla sua Chiesa concretamente.non accetto commenti di laici a spezzare la parola facessero i papà.grazie scusate tanto
EliminaUgro-finnico? Malgascio? Basco? Eritreo? Seminole?
EliminaMolto bene, Anonimo
Eliminache cerchi un Sacerdote, anche lefrebvriano, che ti faccia comprendere "cosa ancora oggi Cristo chiede alla sua Chiesa concretamente".
Domani sarai accontentato. Ti invito a leggere l'articolo di domani, con il commento di un Vescovo lefrebviano che spiega proprio quello che vai cercando.
Comunque, qui, col tuo permesso, noi continuiamo a parlare e se vogliamo anche a spezzarci la Parola...perchè un cristiano laico, prima di essere "papà", è un battezzato e un cresimato, e come tale può parlare di Dio, della sua Parola, di dottrina, di morale, di fede, di quello che vuole, soprattutto in un contesto come questo, in cui nessuno impone niente a nessuno, ma c'è semplice libertà di espressione e di confronto reciproco.
Inoltre, visto che nella chiesa conciliare i laici spezzano la Parola continuamente, e con la benedizione della Santa Sede, (ci manca solo che gli assegnino anche le omelie) dovranno tacere tutti, prima che qualcuno zittisca noi. Saluti.
(infatti in un contesto come questo in cui nessuno impone niente a nessuno evviva la libertà di essere e sentirsi figli di Dio nella chiesa) come la chiamate voi modernista ma comunque di CRISTO perchè probabilmente al Signore cosi piace,alcuni secoli fa vi avrebbero messo al rogo solo per un semplice post pubblicato, oggi lo fate grazie a questa chiesa che voi chiamate moderenista,avendo anche la presunzione di detenere la verità colpendo gli altri usando il Vangelo, e vi ricordo carissimi che questo è un grave peccato non contro la Chiesa ma lo Spirito Santo.A riguardo San Giovanni ci dona le sue belle tre lettere buona meditazione,soprattutto la 2 e la 3,per i fratelli lefreviani del blog.Ah dimenticavo ma,e piu semplice ritornare ad essere la chiesa post conciliare o quella primitiva in una società pagana?saluti Napoli.
EliminaCaro anonimo incongruente ed irriflessivo,
Eliminaalcuni secoli fa non occorreva affato esprimersi come stiamo facendo oggi, perchè la Dottrina non era stata attaccata dall'interno della Chiesa, ed era ancora cattolica.
E siccome i nostri post sono cattolici, dubito fortemente che avrebbero messo al rogo gente che si esprimesse cattolicamente.
Noi non parliamo grazie al modernismo imperante nella Chiesa che secondo lei ce lo permette, ma parliamo in un contesto come questo di Internet, che non è un sistema interno alla Chiesa, ma un social network in cui - ancora granze a Dio! - esiste libertà di comunicazione e di espressione.
Se poi a lei dispiace tanto che il vostro modo modernista di trattare le Scritture, cioè tramite la libera interpretazione, vi si rivolga contro, vorrà dire che "chi è colpa del suo mal, pianga se stesso"...ma quanto al fatto di considerare "peccato contro lo Spirito Santo" l'applicazione delle Scritture a fatti e persone concrete, temo che lei debba dare una bella ripassata alla dottrina cattolica, perchè le si sono alquanto confuse le idee.
Peccato contro lo Spirito Santo è IMPUGNARE LA VERITA' RIVELATA, come i filo protestanti ed i giudaizzanti penetrati nella Chiesa di oggi sogliono fare ogni giorno della loro vita, in modo impenitente, e questo E' QUELLO CHE NOI DENUNCIAMO QUI. Non le piace? Vada altrove.
Quanto sei ingenua chi e il lupo chi e l'agnello? il Papa o Mons.Lefevre? chi è che divide e disperde il gregge di Cristo IL LUPO O L'AGNELLO? chi e che accusa e tenta l'uomo usando in modo mirabile la Parola di Dio? il lupo o L'agnello?vedi tentazioni di Cristo nel deserto.bene se ci sarà un martirio rallegrati pure, inizieranno da Roma da Pietro e coloro che voi dite modernisti, stare fuori da questa Chiesa alla fine non è poi un male,il Cristiano non e chiamato a perdere la vita vero?la deve salvare vero? cara A.rita chi e il lupo CHI E L'Agnello chi si espone per amore del Vangelo a 360 gradi nel mondo denunciando violenze, abusi, aborti ,ladrocini,guerre, sfruttamenti, eutanasie o chi sta nel suo piccolo e recintato orticello? potete non pubblicare questo post,leggete però (prima lettera di San Giovanni cap.2 versetti da 18 a 20)chi e il lupo chi e l'Agnello?
EliminaComunque sia, la parrocchia tradizionalista saint Nicolas du Chardonnet, il prossimo mese invita mons. Tissier de Mallerais il quale presenterà il suo nuovo libro sul pensiero eretico di Benedetto XVI. Che ne dica Fellay!
RispondiEliminaParadosi
E' VERO QUEL CHE DICE PATRIZIA (POCO SOPRA IL 14 MAGGIO) SU LA SALETTE. ANCH'IO HO LETTO QUELLO CHE DICONO SIA IL TESTO ORIGINALE, SPEDITO A PIO IX E DISSEPPELLITO DAGLI ARCHIVI NEL 1999: E' MOLTO PIU' BREVE E CHIARO ED ANCHE UN PO' DIVERSO NEI CONTENUTI. PUO' DARSI CHE MELANIA RIPUBBLICANDOLO A SENSO DOPO MOLTI ANNI, SENZA AVERE CONSERVATO L'ORIGINALE, LO ABBIA AMPLIATO E INTERPRETATO. MA PUO' DARSI ANCHE CHE NELLA PRIMA VERSIONE AVESSE DIMENTICATO DI SCRIVERE QUALCHE INFORMAZIONE IMPORTANTE, RICUPERATA DOPO. C'E' POI ANCHE IL SOSPETTO CHE LA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, ANALOGAMENTE CON QUANTO FATTO PER IL TERZO SEGRETO DI FATIMA, NE ABBIA CENSURATO UNA PARTE (QUELLA RELATIVA ALL'INSEDIAMENTO DELL'ANTICRISTO A ROMA) RITENUTA SCOMODA. IL SOSPETTO RIMANE, PERCHE' NON SONO STATE MOSTRATE LE FOTO DELLA PRIMA VERSIONE 1851.
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