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martedì 10 luglio 2012

Pronto il Messale ibrido riformato ad uso per i cosidetti tradizionalisti soggetti a Roma...

Grazie alla traduzione del gentilissimo Paradosi, siamo in grado di segnalare questa interessante notizia: pare che abbiano cambiato, con delle cosidette "innovazioni" prese dal "Novus Orror Missae", il messale del 1962 di Giovanni XIII, lo stesso Pontefice aveva detto nella lettera ai Vescovi che: "Del resto le due forme dell’uso del Rito Romano possono arricchirsi a vicenda: nel Messale antico potranno e dovranno essere inseriti nuovi santi e alcuni dei nuovi prefazi. La Commissione "Ecclesia Dei" in contatto con i diversi enti dedicati all’ "usus antiquior" studierà le possibilità pratiche", quindi pare che siamo arrivati al dunque e la cosidetta "commissione" avrebbe terminato il lavoro e ha dato alle stampe il Messale di "Giovannone" con delle modifiche pro Novus Orror Missae, quindi in linea di massima siamo daccordo con i Padri Traditio con la loro analisi ma dissentiamo con l'affermazione di "pseudo-tradizionale, Neo-Fraternità San Pio X (NSSPX)", solamente nel caso che Fellay raggiunga l'accordo con gli assassini della fede cattolica faremo nostra questa affermazione perchè la Fraternità si ritroverebbe inserita nella nuova chiesa modernista, (al pari di quelli che si dicono tradizionali ma in realtà non lo sono perchè non rifiutano tutte le innovazioni anticattoliche), partorita nel conciliabolo e quindi ad ubbidire agli ordini di questa gente che da 50 anni ha ampiamente dimostrato che stà isozzando ciò che rimane della Chiesa Cattolica Apostolica Romana di Nostro Signore Gesù Cristo...
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Il Messale "modernizzato" di Benedetto-Ratzinger del 1962 è ora in stampa mentre il "Messale del 1962" verrà abolito; d'ora in poi sarà richiesto a chi utilizza il "Motu proprio" di utilizzare il nuovo "Messale ibrido del 2012".



Articolo perso Da: I Padri TRADITIO(Fonte originale)

Il Nuovo "Messale ibrido del 2012" sostituirà il "Messale del 1962" per le Comunità pseudo-tradizionali dal 2 Dicembre 2012.

Questo nuovo Messale includerà diverse funzionalità del Novus Ordo. Dopo soli cinque anni, tutte le Comunità dell' "indulto-Motu proprio" in "comunione" con papa Ratzinger-Benedetto saranno costrette ad usare tale nuovo "Messale ibrido".

Noi, padri Traditio, lo abbiamo notato ancora una volta. Avevamo già detto che la messa del "Motu proprio" del 2007,
e successiva istruzione applicativa "Universae Ecclesiae ,
denominata falsamente "Messa" di rito "straordinario", un termine ratzingeriano mai utilizzato nella storia della Chiesa cattolica, è stata una grande beffa per ingannare i cattolici tradizionali. Come le Messe protestantizzate transitorie del periodo 1964-1967 dopo il Concilio Vaticano II, il "Messale del 1962" è stato solo un ripiego fino alla pubblicazione del modernistico "Messale ibrido del 2012" di Benedetto-Ratzinger. E ora il messale pseudo-tradizionale è alle stampe del Nuovo Vaticano per sostituire il Messale del 1962 nel suo 50° anniversario. Voi che utilizzate il "Motu proprio" siete stati avvisati già nel 2007. Ora si dovrà utilizzare il modernista "Messale ibrido del 2012". Il Messale del 1962 è morto!
In accordo con il modernistico Motu Proprio di Benedetto XVI, e successiva istruzione applicativa "Universae Ecclesiae ,- Ratzinger "Summorum Pontificum" del 7 luglio 2007, il nuovo "Messale ibrido del 2012" sostituirà il "Messale del 1962" il 2 dicembre 2012, la Prima Domenica di Avvento. Questo modernizzato "Messale del 1962" comprenderà:

1) La preghiera del nuovo "Venerdì Santo", composta da Benedetto XVI-Ratzinger per placare gli ebrei. Essa contraddice l'antica preghiera del Venerdì Santo, così come la teologia cattolica.
2) I nuovi prefazi "del Novus Ordo protestante-massonico-pagano del 1969.
3) Le feste dei nuovi falsi "santi" del Novus Ordo.
4) Altri adattamenti al Novus Ordo.

Tutte le comunità pseudo-tradizionali in "comunione" con la setta del Novus Ordo saranno costrette ad utilizzare il nuovo "Messale ibrido del 2012". Queste comunità sono:

Fraternità di San Pietro (FSSP)
Istituto di Cristo Re (ICR)
Istituto del Buon Pastore (IBP)
Fraternità di San Giovanni Maria Vianney (FSJV)

E che dire di Fellay e della sua pseudo-tradizionale, Neo-Fraternità San Pio X (NSSPX)? Nel 2007 Fellay ha accettato pubblicamente e con tutto il cuore il grande inganno del "Motu proprio" sulla Messa da parte di Benedetto-Ratzinger e la sua falsa dicitura di "Messa di rito straordinario", tra cui, almeno in alcuni siti NSSPX, la preghiera giudaizzata del Venerdì Santo. Ora che Fellay ha impegnato il suo destino con Ratzinger-Benedetto (sia che la relativa documentazione formale venga firmata o meno), alcuni siti NSSPX inizieranno ad utilizzare il Messale ibrido del 2012 per poi farlo sempre più.

Naturalmente i sacerdoti cattolici veramente tradizionali non prestino attenzione a questo falso "Messale ibrido del 2012." Essi continueranno ad utilizzare il Messale completamente tradizionale del 1954 o le versioni precedenti. Questi sacerdoti coraggiosi - indipendenti, SSPV, CMRI, e i restanti - non devono ballare alla danza del nuvo papa modernista. Ma, per Fellay, sarà impossibile raggiungere l'obiettivo della sua vita ed essere accettato nella setta del Novus Ordo, se non accoglie il "Messale ibrido del 2012" di Ratzinger.

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Questa è la nuova preghiera del Venerdi' Santo, fatta da Benedetto XVI, per la conversione dei sempre "perfidi Ebrei".
Oremus et pro Iudaeis, ut Deus et Dominus noster illuminet corda eorum, ut agnoscant Iesum Christum salvatorem omnium hominum.Oremus. Flectamus genua. Levate.Omnipotens sempiterne Deus, qui vis ut omnes homines salvi fiant et ad agnitionem veritatis veniant, concede propitius, ut plenitudine gentium in Ecclesiam Tuam intrante omnis Israel salvus fiat. Per Christum Dominum nostrum. Amen
Preghiamo anche per gli Ebrei, affinché Dio nostro Signore illumini i loro cuori e riconoscano Gesù Cristo salvatore di tutti gli uomini.Preghiamo. Inginocchiamoci. AlzateviO Dio onnipotente ed eterno, che vuoi che tutti gli uomini siano salvati e pervengano alla conoscenza della verità, concedi benigno che, entrando la pienezza delle genti nella Tua Chiesa, tutto Israele sia salvo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 
 Questa invece è la tradizionale preghiera per i "perfidi Ebrei" della messa di San Pio V:

 Oremus et pro perfidis Judaeis ut Deus et Dominus noster auferat velamen de cordibus eorum; ut et ipsi agnoscant Jesum Christum, Dominum nostrum.
Omnipotens sempiterne Deus, qui etiam judaicam perfidiam a tua misericordia non repellis: exaudi preces nostras, quas pro illius populi obcaecatione deferimus; ut, agnita veritatis tuae luce, quae Christus est, a suis tenebris eruantur. Per eumdem Dominum...Amen
Preghiamo anche per i perfidi Ebrei, affinché il Signore e Dio nostro tolga il velo dai loro cuori ed anche essi riconoscano il Signore nostro Gesù Cristo.
Dio onnipotente ed eterno, che non allontani dalla tua misericordia neppure la incredulità degli ebrei, esaudisci le nostre preghiere, che ti presentiamo per l'accecamento di quel popolo, affinché riconosciuta la luce della tua verità, che è Cristo, siano liberati dalle loro tenebre. Per il nostro Signore...Amen

15 commenti:

  1. La preghiera del venerdì santo mostra il passaggio da una dichiarazione esplicita (gli ebrei devono convertirsi a Cristo rigettando il velo nei loro cuori) ad una implicita (si prega affinché pure l'Israele sia salvo).

    Da questa posizione, oggi si è arrivati ad una più estrema ancora: l'Israele è comunque salvo anche prescindendo da Cristo perché lo attende nell'Escaton.
    In questo modo, la fede in Cristo è valida SOLO per i Cristiani, il che è totalmente antitradizionale.

    Ma c'è un altro lato che deriva dalla non accettazione del messale "tridentino" riformato del 2012: il rifiuto dei santi fatti nel postconcilio in quanto molto probabilmente intaccati da un vizio nella procedura di canonizzazione o beatificazione. Essi in buona parte non sarebbero dei veri santi!

    E qui si tocca - per aliam viam - il senso dell'autorità nella Chiesa conciliare, un'autorità di fatto impotente, incapace di creare il bene ed attiva, di fatto, nel distruggere quanto di tradizionale ancora rimane.

    A monte del rifiuto del messale riformato, c'è, dunque, il rifiuto in blocco dell'autorità della Chiesa conciliare, il rifiuto di tale Chiesa spogliandola delle sue caratteristiche cattoliche e attribuendole, al più, caratteristiche puramente settarie di chiesuola eretica.

    Questi eventi costringeranno senza dubbio la Fraternità san Pio X a prendere posizione in tal senso. Se non lo facessero saranno disciolti nel multicolore marasma conciliare, divenendo uno dei tanti pittoreschi elementi folcloristici del suo pantheon...

    Paradosi

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  2. I "santi" e "beati" cattolici che un tradizionalista rifiuta di riconoscere come tali sono in buona parte quelli fatti da Giovanni Paolo II. Ne posso citare alcuni: José Maria Ecrivà de Balaguer (tutto fuorché santo) e Giovanni XXIII (reo di essersi illuso con il concilio). Poi un tradizionalista rifiuta pure Giovanni Paolo II che ritiene essere una personalità che ha messo in dubbio - nei fatti - la fede cattolica, se non un apostata, quasi.

    Com'è possibile, per un tradizionalista, accettare un messale nel quale c'è la commemorazione di questi santi o beati e nello stesso tempo dichiarare "non santi" costoro?

    Il fatto d'introdurre un messale "aggiornato" è prassi normale nella Chiesa di sempre. Ma questi aggiornamenti tengono conto della situazione conciliare e postconciliare, rifiutata in blocco dai tradizionalisti.

    Ne consegue implicitamente o esplicitamente che la Chiesa conciliare sia ritenuta di fatto una chiesa scismatica per un tradizionalista cattolico, una chiesa "altra" e che le sue autorità siano totalmente ininfluenti sulle comunità tradizionaliste.

    Il nuovo messale "tridentino" ibrido contribuirà a spingere la Fraternità san Pio X al di fuori dalla comunione con la Roma modernista-vatican secondista.
    Di fatto siamo davanti alla creazione di una nuova chiesa (la conciliare) e al proseguo della chiesa tradizionale cattolica nei cosiddetti lefebvriani che non accetteranno alcun accordo con la Roma apostata.

    Paradosi

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  3. Condivido le apprensioni per l'inquietante notizia secondo cui il nuovo messale sarebbe in stampa. Certamente dovrà essere rifiutato, perché è l'inizio di contaminazioni che preludono certamente a modifiche ben più invasive (o, anche, è un rigurgito del Concilio, i cui padri ebbero almeno il buon gusto di non guastare il vechcio messale, limitandosi ad elaborarne a tavolino un altro). Suggerisco però di prendere con le pinze le notizie del sito "I Padri TRADITIO" innanzitutto perché non cita mai le fonti, in secondo luogo perché è avvezzo a sparate che poi regolarmente si rivelano senza fonamento (era loro la notizia, ribadita con pertinacia più volte, che Fellay avrebbe annullato il capitolo della FSSPX).

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    1. La prudenza ci vuole sempre, per carità, ma questa notizia è stata anticipata dalla stessa intenzione papale di farcire il messale tradizionale con elementi del messale modernista. Per cui, si potrebbe dire, ce la dovevamo aspettare!

      Poi nella mentalità modernista, è particolarmente odioso avere un libro liturgico che per decenni è rimasto invariato. I conciliari hanno fatto del "mobilismo perenne" il loro stile ecclesiale. Quanto toccano sentono il bisogno irrefrenabile di cambiarlo. Per cui, anche qui, dobbiamo aspettarci delle variazioni!

      Paradosi

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  4. Se la notizia è vera, è da considerarsi come una grazia in questa settimana fatidica. Grazia da aggiungersi alle dichiarazioni di Mons. Di Noia, mons. Mueller e Mons. Bux che tenta di giustificare il precedente (vedi MIL) con un' esegesi assolutamente modernista, che dice e non dice e scandalosamente vela il falso col vero non creduto: tattica pericolosissima e spudorata. E' l'ultimo treno, forse che la divina Provvidenza manda ai sacerdoti capitolari perché aprano gli occhi di fronte all'inganno e reagiscano come si deve. Speriamo che Mons. Fellay non abbia blindato il capitolo e le ultime novità siano potute arrivare agevolmente agli occhi e alle orecchie della Fraternità. Preghiamo.

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    Risposte
    1. I preti conciliari sono marci, non tanto perché sono moralmente deboli (in tutte le epoche ci sono state debolezze di tal sorta, anche se oggi la cosa è assai peggiorata) quanto perché hanno basi spirituali e dogmatiche totalmente false. E questa diabolica falsità è arrivata fino alla cattedra papale, tutto avvolgendo come un'oscura nube tossica. Roma non è più il faro di verità e non si può unirsi ad essa pensando di rimanere esenti dalla peste modernista che la sta cadaverizzando.

      Paradosi

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  5. Temo che anche in questa edizione stuprata del Vetus Ordo si ripeta lo scempio operato nel NO. Nel 1970 ci si attendeva il ripristino di tanti bei Prefazi antichi che erano caduti in disuso, come quello della Dedicazione della chiesa, citato dal Beato Card. Ildefonso Alfredo Schuster assieme ad altri Prefazi e Orazioni nel Liber Sacramentorum: si constatò che i prefazi nuovi erano appunto...nuovi, intrisi delle nuove dottrine conciliari e che, di quelli medievali, auspicati da Schuster, non c'era manco l'ombra. Se le cose continuano così, avremo queste nuove creazioni moderniste inserite come toppe grezze nel tessuto antico appositamente per inquinare l'originale. Ragione in più per rifiutare questa liturgia, che si presenta come l'antica restaurata, ma che è una bastarda pericolosa.

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  6. Nei tempi di crisi e di disorientamento, come quelli che stiamo vivendo, l'unica cosa che si può fare è conservare le tradizioni antiche e non togliere e aggiungere nulla alla liturgia.

    Poi nella misura in cui la Chiesa guarisce dai suoi mali, si può iniziare a vagliare e provare a fare alcune piccole modifiche (che sono sempre esistite nella storia della Liturgia).

    E' come un malato al quale è richiesto di stare a letto per non peggiorare e non far ammalare gli altri. Poi, pian piano, può alzarsi e iniziare a muoversi.

    Muoversi in accordi verso la Roma modernista, oggi, è un autentico suicidio. La cattolicità non è data da un timbro di curia ma dall'autenticità di vita. Se viene meno l'autenticità possiamo avere tutti i timbri che vogliamo ma non combiniamo nulla!

    La liturgia è un campo molto delicato e ci vuole poco per alterarla. L'introduzione dei nuovi santi è di suo già un'operazione rischiosa, considerato che molti di essi sono dubbiosi.

    L'introduzione dei prefazi modernisti (composti ex novo con la mentalità moderna, quindi prevalentemente antropocentrica) sono delle pezze completamente stonanti, una specie di "cavallo di Troia" conciliare.

    Attraverso quest'operazione si cercherà di traghettare le comunità "tradizionali" unite a Roma verso il concilio. Mi chiedo come reagirà l'abbé Laguerie, che ha sempre ritenuto possibile l'autonomia tradizionalista anche nel contesto conciliare!

    Da questo punto di vista, almeno!, sono molto più indipendenti le comunità orientali unite a Roma. Infatti non hanno una messa modernista (e nessuno gliela può imporre) e non sono obbligati a credere a certe cose che sembrano essere divenute dogma con il Concilio Vaticano II nella Chiesa latina....

    Paradosi

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  7. Potremo nominare questo nuovo Messale, il "Messale tradizionale imbastardito". E' realmente il suo vero nome!

    Paradosi

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  8. Se la notizia verra' confermata, verra' utilizzata la liturgia x spezzare quanto di dottrinalmente buono vi sia nelle comunita' ecclesia dei.
    Benedetto XVI dimostrerebbe cosi' di amare il suo concilio e spezzare definitivamente lle reni alla resistenza cattolica.
    Meta' dei tradizionalisti (ecclesia dei) soggiogati al concilio, la fraternita' spezzata e ridotta all'insignificanza, con l'aggiunta x chi nn abassera' la testa di una nuova e definitiva scomunica.

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  9. Purtroppo sarà così.
    Gli Anonimi non potrebbero adottare un nickname?
    Cominciano a diventare parecchi e non sempre è facile distinguere.

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  10. Già 15 anni fa avevo capito che il Vaticano non ha la minima intenzione di mettersi in crisi e di tornare indietro. E' il mistero del peccato che regna, incancrenito, dietro le mura leonine.

    E non è solo questione di liturgia, del Concilio o del rapporto con gli ebrei.

    La agenzia Ansa ieri riportava che il Vaticano non rende obbligatorio ai vescovi di denunciare alle autorità i casi di pedofilia nel clero, rendendo così nuovamente la manovra di pulizia morale "ad libitum" e di fatto inefficace.

    E' un sistema che è attentissimo a dare un'immagine positiva di sé e, mentre con una mano lavora in questo senso, con l'altra opera esattamente al contrario.

    Ciò che il Vaticano tocca, altera, spacca, distrugge come fosse una colossale forza negativa.

    Oramai da Roma possiamo solo che avere contro-testimonianze, illusioni, apparenze e inganni. Ma di questo se ne rende perfettamente conto solo chi lo paga duramente o chi ci sbatte la testa.

    Gli altri continuano a vivere sulla superficie e sull'apparenza pensando che sia tutto bene.

    Vedrete, perciò, che ci sarà pure qualcuno tra i cosiddetti "tradizionalisti" che osannerà il Nuovo Messale ibrido 2012.

    Il Titanic affonda ma l'orchestra continua a suonare...

    Paradosi

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    1. Tra i sacerdoti che continueranno sicuramente ad utilizzare il messale tradizionale non "ibrido" vi è L' Istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia, che professa la tesi detta di "Cassiciacum" scritta dal teologo (Poi consacrato Vescovo) Guerard des Lauriers o.p.. Tesi che illustra la "Vacanza Formale" (Non materiale) della Santa Sede

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    2. Peccato che la Tesi di Cassiciacum, oggi, sostenga che la vacanza sia diventata anche materiale.

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  11. E non si può far niente affinché la Chiesa torni alla Messa tridentina e al Magistero pre-VaticanoII? Possibile che dei papi post-conciliari possano essere dei Santi (vedi San Giovanni Paolo II, San Giovanni XXIII e il Beato Paolo VI)? Come possono fare dei miracoli (certo sempre per intercessione) se sono fuori dalla Chiesa di Dio (tradizionalista)? Poi quali sono gli elementi massonici inseriti da Giovanni XXIII? Vi prego rispondete. Grazie

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