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domenica 22 gennaio 2012

Caro Joseph Ratzinger, "in arte" Benedetto XVI, non avete il diritto di imporci l'eresia, la blasfemia e il modernismo conciliare, ne va della nostra fede Cattolica Apostolica, che voi avete abbandonato da 50 anni...

"Se sia giusto davanti a Dio obbedire a voi più che a Lui, giudicatelo voi stessi". (Atti 4)

Noi non possiamo, NON POSSUMUS!...

"Bisogna tenere, assolutamente tenere, tenere ad ogni costo. E adesso vengo a quello che senza dubbio vi interessa; ma io dico: Roma ha perso la fede, cari amici, Roma è nell'apostasia. Queste non sono parole, non sono parole (sparate) in aria che vi dico, è la verità! Roma è nell'apostasia. Non si può più dare fiducia a questa gente. Hanno abbandonato la Chiesa, abbandonano la Chiesa, e sicuro, sicuro, sicuro. L'ho riassunto al cardinale Ratzinger in poche parole, perche diciamo che è difficile di riassumere tutta questa situazione; ma gli ho detto: "Eminenza, veda, anche se Voi ci accordaste un vescovo, anche se Voi ci accordaste una certa autonomia rispetto ai vescovi, anche se Voi ci accordaste tutta la liturgia del 1962, se ci accordaste di continuare i seminari della Fraternità, come lo stiamo facendo ora, noi non possiamo collaborare, e impossibile, impossibile, perche lavoriamo in due direzioni diametralmente opposte: Voi lavorate alla decristianizzazione della società, della persona umana e della Chiesa e noi invece lavoriamo alla cristianizzazione. Ecco che non ci si può capire. Allora gli ho detto: Per noi il Cristo è tutto; Nostro Signore Gesù Cristo è tutto è la nostra vita: La Chiesa è Nostro Signore Gesù Cristo, è la Sua sposa mistica. Il sacerdote è un altro Cristo; la sua Messa è il Sacrificio di Gesù Cristo è il trionfo di Gesù Cristo attraverso la croce. Il nostro seminario: vi si impara ad amare il Cristo, e si è tesi verso il regno di Nostro Signore Gesù Cristo: Ecco quello che siamo. E Voi, voi fatte il contrario. Voi mi avete appena detto che la società non deve essere cristiana, non può essere cristiana; che sarebbe contro la natura della società (di essere cristiana)!



Nella Settimana in cui la gerachia promuove il falso ecumenismo massonico, sono appena tornato dalla Messa Domenicale in cui il Parroco, alla fine di essa, ha pubblicizato il Venerdì nefasto della Chiesa Cattolica in cui venivano approvate le "PRASSI LITURGICHE" della setta eretica Neocatecumenale. Mi sono poi avvicinato a lui e gli ho detto che in molti sostengono che la messa Neocatecumenale non sia stata approvata dal Papa, chiaramente questa diceria è falsa e in un certo qual modo ridicola. Col Parroco abbiamo convenuto che la celebrazione neocatecumenale era già stata approvata con gli Statuti definitivi, difatti il Papa nel Suo discorso ha detto (cita proprio l'articolo 13 che si riferisce all'Eucarestia): "Ciò vale in modo specialissimo per la celebrazione dell’Eucaristia, che, essendo il culmine della vita cristiana, è anche il cardine della sua riscoperta, alla quale il neocatecumenato tende. Come recitano i vostri Statuti, “L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato post-battesimale, vissuto in piccola comunità” (art. 13 §1). Proprio al fine di favorire il riavvicinamento alla ricchezza della vita sacramentale da parte di persone che si sono allontanate dalla Chiesa, o non hanno ricevuto una formazione adeguata, i neocatecumenali possono celebrare l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo i primi Vespri della domenica, secondo le disposizioni del Vescovo diocesano (cfr Statuti, art. 13 §2)".
"Possono celebrare l’Eucaristia". Il punto nevralgico è proprio qui "possono celebrare, proprio in riferimento all'articolo 13 dello Statuto della setta che loro stessi, la Gerarchia, hanno approvato". Lo Statuto è stato approvato, quindi è diventato normativo per i neocatecumeni, ma anche per Gerarchia che glielo ha consegnato. Alla consegna dello Statuto c'erano due grosse anomalie: la dottrina non era stata ancora approvata, la celebrazione Eucaristica, e gli altri riti, non erano stati approvati. Ora è evidente che queste anomalie, secondo la Gerarchia modernista conciliare, sono state rimosse con l'approvazione successiva della dottrina eretica neocatecumenale, e con l'ultima approvazione delle celebrazioni presenti nel "direttorio catachetico". Quali sono queste celebrazioni rituali presenti nella dottrina eretica neocaecumenale?

  1. Fase di conversione o catechesi iniziali.
  2. Primi scrutinio.
  3. Convivenza : Shema'.
  4. Secondo scrutinio.
  5. Iniziazione alla preghiera.
  6. "Traditio".
  7. "Re-Traditio".
  8. Padre Nostro 1° Parte.
  9. Padre Nostro 2° Parte.
  10. Elezione 1° Parte.
  11. Elezione Parte intermedia e finale, dove viene fatto il bagnetto nel Giordano.




Ora questa celebrazioni rituali non sono comprese nei libri liturgici della Chiesa, ma sono contenute nel percorso iniziatico della setta Neocatecumenale, difatti il decreto firmato dagli insensati apostati Rylco e Clemens, afferma: "(Il Pontificio Consiglio per i laici) concede l’approvazione a quelle celebrazioni contenute nel Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa".
Quindi ricapitolando, le cosidetta Messa neocatecumenale era già stata approvata con lo Statuto definitivo e le restanti celebrazioni rituali sono approvate con il decreto dell' 8 Gennaio 2012, reso pubblico con la festicciola in Vaticano del 20 Gennaio 2012, in cui la Gerarchia ha approvato "l'eresia di fatto", in maniera completa.
Riguardo alle restanti celebrazioni rituali non ancora approvate, prima dell'8 Gennaio 2012, il Pontefice ha detto, come scritto anche nel Decreto, : " Poco fa vi è stato letto il Decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”, che non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede". Quindi il pontefice non dice che non sono celebrazioni ma asserisce, in quanto anche riti, che non sono strettamente atti liturgici, difatti poi continua nel Suo discorso alla setta, parlando dell'Eucarestia, che Lui considera "atto strettamente litirgico". Le restanti celebrazioni le intende come atti rituali, non strettamente liturgici, in questo Suo discorso sembra ignorare, se volontariamente non si sa, che tutto nel Cammino è rituale e celebrativo.
Per il resto del discorso, le solite raccomandazioni, vista la disubbidienza conclamata della setta: che la Messa deve essere pubblica, che devono rispettare le regolamentazioni dei libri liturgici, (comunque parliamo del nefasto Novus Ordo Missae, promulgato dal modernista massone e comunista Paolo VI che ha tentato di cancellare dalla faccia della terra la Vera Messa Santa e Cattolica della vera Chiesa, VETUS ORDO), ed infine che devono fare "comunella" con le Parrocchie, che ormai sono covi di modernismo, insegnato dalla più tenerà eta'....


Per quanto riguarda le disposizioni date al Cammino dal Papa per mano di Arinze.., che erano impositive, ora non lo sono più, anzi alcuni di quei punti sono spariti è chiaro che tale lettera sia stata rivista dall'Autore della stessa, il Papa, e riproposta in alcuni punti a mo' di consiglio; daltronde la blasfema celebrazione Neocatecumenale è normata e legittimata proprio dallo Statuto definitivo, e sopratutto dalla eretica dottrina, approvata, ancora nascosta in Vaticano.

La cosidetta "Messa Neocatecumenale" è il pernicioso "Novus ordo Missae" ulteriormente portato all'estremo, modificato con varie aggiunte e omissioni luterane, con aggiunta simboli e atti liturgici giudaici; talmente modificato da apparire come un rito a se stante. Basterebbe leggersi la catechesi di Carmen e Kiko Sull'Eucarestia per rendersene conto.

"Le messe delle comunità neocatecumenali si distinguono da sempre per almeno quattro elementi.
1. Vengono celebrate in gruppi ristretti, corrispondenti ai diversi stadi di avanzamento nel percorso catechetico. Se in una parrocchia, ad esempio, le comunità neocatecumenali sono dodici, ciascuna a un diverso stadio, altrettante potrebbero essere le messe, celebrate in locali separati più o meno alla stessa ora, preferibilmente la sera del sabato, a seconda degli spazi possibili e delle disponibilità dei sacerdoti. Anche se all'atto pratico magari non accade, per penuria di sacerdoti, resta il fatto che per la prassi neocatecumenale l'ideale rimane la celebrazione eucaristica a comunità separate, e laddove è possibile, si realizza.
2. L'ambiente e l'arredo ricalcano l'immagine del banchetto: una tavola con attorno i commensali seduti. Anche quando i neocatecumenali celebrano la messa non in una sala parrocchiale ma in una chiesa, l'altare lo ignorano. Collocano una tavola al centro e vi si siedono attorno in cerchio.
3. Le letture bibliche della messa sono precedute ciascuna da un'ampia "monizione" da parte dell'uno o dell'altro dei catechisti che guidano la comunità e sono seguite, specie dopo il Vangelo, dalle "risonanze", ossia dalle riflessioni personali di un congruo numero dei presenti. L'omelia del sacerdote si aggiunge alle "risonanze", spesso senza distinguersi da esse.
4. La comunione avviene anch'essa riproducendo il modulo del banchetto. Il pane consacrato – un grosso pane azzimo di farina di frumento, preparato e cotto con le regole minuziose stabilite da Kiko – viene spezzato e distribuito ai presenti, che restano ai loro posti. A distribuzione ultimata, viene mangiato contemporaneamente da tutti, compreso il sacerdote. Successivamente, questi passa dall'uno all'altro con il calice del vino consacrato, al quale ciascuno beve.
Di particolarità ve ne sono anche altre, ma bastano queste quattro per capire quanta diversità di forma e di sostanza vi sia tra le messe dei neocatecumenali e quelle celebrate secondo le regole liturgiche generali.

(Inoltre, come sappiamo, Carmen venne a contatto con il rinnovamento del Concilio, sia per lo studio della teologia a Valencia, sia più tardi a Barcellona per il contatto con l'eretico Padre Farnes, discepolo dell'altro eretico Dom Botte, uno dei padri del rinnovamento liturgico.
Padre Farnes Sherer, non solamente ha trasmesso a Carmen, e attraverso di lei a Kiko, e quindi al Cammino, il rinnovamento liturgico del Concilio, ma ha accompagnato di persona lo sviluppo del Cammino offrendo la sua specifica consulenza soprattutto nel dialogo con la santa Sede. Da anni, nonostante le difficoltà della età, si sposta in vari seminari Redemptoris Mater per trasmettere ai seminaristi e ai presbiteri il senso vivo dello spirito della liturgia nella Tradizione della Chiesa e nel rinnovamento del concilio vaticano II. Recentemente ha compendiato lo spirito del rinnovamento liturgico del Concilio Vaticano II, nel libro: P. FARNES SHERER, Vivir la eucaristia que nos mandò celebrar el Señor, Ed. STJ, Barcelona 2007).
E come il Novus Ordo Missae è nato al fine di sostituire la Santa Messa di sempre - come affermato dalle parole di Papa Paolo VI nel Concistoro del 25 Maggio 1976 - parimenti, con lo stesso criterio, Kiko e Carmen rielaborano il Novus Ordo, trasformandolo nella sincretistica ed eretica eucarestia luterano-giudaica del Cammino Neocatecumenale.


PAOLO VI NEL CONCISTORO DEL 24.05.1976:

“[…] Si osa affermare che il Concilio Vaticano II non è vincolante; che la fede sarebbe in pericolo altresì a motivo delle riforme e degli orientamenti post-conciliari, che si ha il dovere di disobbedire per conservare certe tradizioni. Quali tradizioni? È questo gruppo, e non il Papa, non il Collegio Episcopale, non il Concilio Ecumenico, a stabilire quali, fra le innumerevoli tradizioni debbono essere considerate come norma di fede! Come vedete, venerati Fratelli nostri, tale atteggiamento si erge a giudice di quella volontà divina, che ha posto Pietro e i Suoi Successori legittimi a Capo della Chiesa per confermare i fratelli nella fede, e per pascere il gregge universale, che lo ha stabilito garante e custode del deposito della Fede.
E ciò è tanto più grave, in particolare, quando si introduce la divisione, proprio la dove congregavit nos in unum Christi amor, nella Liturgia e nel Sacrificio Eucaristico, rifiutando l’ossequio alle norme definite in campo liturgico. È nel nome della Tradizione che noi domandiamo a tutti i nostri figli, a tutte le comunità cattoliche, di celebrare, in dignità e fervore la Liturgia rinnovata. L’adozione del nuovo “ Ordo Missae ” non è lasciata certo all’arbitrio dei sacerdoti o dei fedeli: e l’Istruzione del 14 giugno 1971 ha previsto la celebrazione della Messa nell’antica forma, con l’autorizzazione dell’Ordinario, solo per sacerdoti anziani o infermi, che offrono il Divin Sacrificio sine populo. Il nuovo Ordo è stato promulgato perché si sostituisse all’antico, dopo matura deliberazione, in seguito alle istanze del Concilio Vaticano II. Non diversamente il nostro santo Predecessore Pio V aveva reso obbligatorio il Messale riformato sotto la sua autorità, in seguito al Concilio Tridentino [...]"

Intanto, oggi 22 Gennaio, pare che il Cardinale Canizares abbia celebrato con il Cammino Neocatecumenale, Kiko, e i suoi eretici intineranti...

Ecco la conferma:

Il cardinale Antonio Cañizares, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, ha presieduto questa mattina nel centro internazionale del Cammino Neocatecumenale "Servo di Jahvè" a Porto San Giorgio, nelle Marche, la celerbazione eucaristica che ha concluso il grande incontro di 1200 catechisti e itineranti, famiglie in missione e rettori di seminari del Cammino. Un incontro portato avanti da Kiko Arguello e Carmen Hernández, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, e padre Mario Pezzi. Prendendo spunto dalla Parola della liturgia di oggi, il cardinale Cañizares ha affermato che il Regno di Dio "non è una struttura sociale o poltica ma è Dio stesso, Dio che viene, che è presente, la realtà più presente e più decisiva per l’umanità". "Noi nel volto di Cristo - ha detto il porporato - abbiamo visto che Dio è l’unico, Lui che ha amato l’uomo e ha misericordia dei peccatori. In Cristo abbiamo l’unica ragione della nostra esistenza". In una società che vive come se Dio non esistesse, ha detto il cardinale Cañizares, "Gesù Cristo è la vita e la speranza. Convertirsi è rimettere in discussione il proprio modo di vievere, andare contro corrente: convertirsi e accettare che solo Dio basta e converte il cuore dell’uomo". La conversione "è guardare a Cristo - ha detto ancora il cardinale Cañizares - e pensare come Lui e seguirlo e testimoniare al mondo una vita nuova. Che Dio sia il centro della nostra vita, seguire Gesù è la felicità. Come non annnunciarlo allora a tutti?" Il Signore, ha proseguito il porporato, "ha fatto un dono al Cammino Neocatecumenale, che Dio è vivo e presente e ci fa partecipare del suo amore. Il Cammino Neocatecumenale è un dono per la Chiesa perchè vi dà la gioia e la grazia di annunciare Gesù Cristo. Il mondo ha bisogno della vostra testimonianza". Al termine della celebrazione sono state consegnate le reliquie dei Santi alle 17 "missio ad gentes" composte da un sacerdote e 100 famiglie missionarie con i loro figli che andranno ad evangelizzare nelle zone più scristianizzate di Europa, Stati Uniti, Oceania e Africa. Il cardinale Cañizares ha ringraziato il Papa per l’incontro di venerdì scorso in Vaticano dove è stato consegnato il decreto di approvazione delle celebrazioni liturgiche del direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale. "Un segno - ha detto il porporato - dell’amore del Papa per la vostra missione di evangelizzazione nel mondo". (Da Porto San Giorgio, Roberto Piermarini)

Ma se certi ingnoranti non ne fossero ancora convinti, basta leggere le dichiarazioni stesse del diabolico ed eretico Kiko Arguello proprio rispetto nell'Eucarestia:

“Noi l'abbiamo finora sempre fatta da seduti, e non per disprezzo – ha affermato - ma perché per noi è sempre stato molto importante comunicarsi anche con il Sangue. Nelle comunità portiamo avanti infatti una catechesi basata sulla Pasqua ebrea , con il pane azzimo a significare la schiavitù e l'uscita dall'Egitto e la coppa del vino a significare la Terra promessa”. E qui, aprendo una lunga parentesi, l'iniziatore ha riassunto la sua catechesi sull'ultima cena, sul pane e sul vino: “Quando nelle cena della Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di schiavitù, quando si parla della Terra promessa scoprono il calice, la quarta coppa. In mezzo a questi due momenti c'è una cena, quella nel corso della quale Gesù disse “Questo è il mio Corpo” (a significare la rottura della schiavitù dell'uomo all'egoismo e al demonio) e “Questo è il mio Sangue” (a significare la realizzazione di un nuovo esodo per tutta l'umanità). Più tardi – ha continuato Kiko – i cristiani toglieranno la cena e metteranno insieme il pane e il vino [ma che diamine sta dicendo?] . Ora, nel Cammino abbiamo molta gente lontana dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni del pane azzimo (la frazione del pane) e del vino noi diamo visibilità a quei significati”. “Abbiamo scelto di fare la comunione seduti – ha affermato Kiko avvicinandosi al cuore della questione - soprattutto per evitare che si versasse per terra il Sangue di Cristo. La nostra paura era che se si versasse il Vino per terra: se fosse successo per tre volte, saremmo stati denunciati e ce la avrebbero vietata”. Invece, con il fedele seduto, questi ha il tempo – ha spiegato Kiko - di “accogliere il Calice con tutta calma e senza movimenti bruschi, di portarlo alla bocca, di comunicarsi con tranquillità e in modo solenne”. “Seduti come seduto era anche Gesù”, ha specificato Carmen alla sua destra. Dal canto suo padre Mario Pezzi rilevava che la decisione originaria di comunicarsi seduti era stata presa di comune accordo con la Congregazione per il Culto Divino e con il cardinal Mayer, prefetto fra il 1984 e il 1988.
.....
Arguello ha insomma messo in evidenza soprattutto il fatto che il papa avesse dato il suo via libera a quella sorta di compromesso che prevede da un lato la Comunione in piedi, come richiesta dalla Congregazione del Culto Divino, e che dall'altro però esenta il Cammino dalla processione [ma se l'ha chiesta il Papa stesso!], che la lettera di Arinze invece imponeva. “Ora è il papa a dover combattere con Arinze”, esclamava Kiko in conclusione, senza specificare nulla – ancora una volta – riguardo a presunte differenze fra “pane” e “vino”.

Che dire poi di queste affermazioni del Papa riguardo alla setta Neocatecumenale:

La Chiesa ha riconosciuto nel Cammino un particolare dono che lo Spirito Santo ha dato ai nostri tempi e l’approvazione degli Statuti e del “Direttorio Catechetico” ne sono un segno. Vi incoraggio ad offrire il vostro originale contributo alla causa del Vangelo. Nella vostra preziosa opera ricercate sempre una profonda comunione con la Sede Apostolica e con i Pastori delle Chiese particolari, nelle quali siete inseriti: l’unità e l’armonia del Corpo ecclesiale sono un’importante testimonianza a Cristo e al suo Vangelo nel mondo in cui viviamo”.

La Chiesa – ha detto – "ha bisogno di voi per la nuova evangelizzazione”.Questo alle famiglie...

“In questi decenni di vita del Cammino un vostro fermo impegno è stato di proclamare il Cristo Risorto, rispondere alle sue parole con generosità, abbandonando spesso sicurezze personali e materiali, lasciando anche i propri Paesi, affrontando situazioni nuove e non sempre facili. Portare Cristo agli uomini e portare gli uomini a Cristo: questo è ciò che anima ogni opera evangelizzatrice. Voi lo realizzate in un cammino che aiuta a far riscoprire a chi ha già ricevuto il Battesimo la bellezza della vita di fede, la gioia di essere cristiani”.

Stendiamo un velo pietoso su queste affermazioni che risultano evidentemente false e che non tengono conto di tanti drammi che questa setta ha prodotto in 50 anni della loro nefasta vita. Kiko Arguello disse una volta a Giovanni Paolo II che il Cammino non avrebbe avuto neanche vita se non ci fosse stato il Concilio Vaticano II, e Giovanni paolo II fece si con la testa, quindi è alla luce del Concilio che il Papa di oggi come quelli di ieri:

Difatti l’8 Maggio 1974, l'insensato Paolo VI li salutò dicendo:
"Salutiamo il gruppo di sacerdoti e di laici che rappresentano il movimento delle Comunità Neocatecumenali. Ecco i primi frutti del Concilio Vaticano II. Quanta gioia e quanta speranza ci date con la vostra presenza e con la vostra attività! Sappiamo che nelle vostre comunità voi vi adoperate insieme a comprendere e a sviluppare le ricchezze del vostro Battesimo e le conseguenze della vostra appartenenza a Cristo. Vivere e promuovere questo risveglio è quanto voi chiamate una forma di “dopo Battesimo” che potrà rinnovare nelle odierne comunità cristiane quegli effetti di maturità e di approfondimento, che nella Chiesa primitiva erano realizzati dal periodo di
preparazione al Battesimo. Voi lo portate dopo: il prima o dopo, direi, è secondario".


Assieme al saluto di Paolo VI, la Congregazione del Culto Divino pubblicò sulla Rivista ufficiale “Notitiae” la seguente Nota, sempre facendo riferimento al Concilio:
Tutte le riforme, nella Chiesa, hanno apportato nuovi principi e promosso nuove norme, che hanno tradotto in pratica gli intenti della riforma stessa. Così accadde dopo il Concilio di Trento; né poteva
essere diversamente ai giorni nostri. Il rinnovamento liturgico incide profondamente sulla vita della Chiesa. C’è necessità che la spiritualità liturgica germini nuovi fiori di santità e di grazia, nonché di
apostolato cristiano più intenso e di azione spirituale. Un modello eccellente di questo rinnovamento si trova nelle «Comunità neocatecumenali» che sorsero a Madrid, nel 1964, per iniziativa di alcuni giovani laici, con il permesso, l’incoraggiamento e la benedizione dell’eccellentissimo Pastore madrileno, Casimiro Morcillo. Le comunità hanno lo scopo di rendere visibile nelle parrocchie il segno della Chiesa Missionaria, e si sforzano di aprire la strada all’evangelizzazione di coloro che hanno quasi abbandonato la vita cristiana".


dice che la setta eretica neocatecumenale è un dono dello Spirito Santo e che tanto bene fà alla " Nuova Chiesa Conciliare"...

CARI INSENSATI, E' TUTTO CHIARO, O CONTINUATE A GIRARE LA FACCIA DALL'ALTRA PARTE, MENTENDO SPUDORATAMENTE SULLA REALTA' DEI FATTI?

Quindi questi Signori, che scrivono nei vari Blog cosidetti "difensori della Tradizione", che nel Web affermano che la messa Neocatecumenale non è approvata, mentono nella loro volontaria e vergognosa beata ignoranza pur di non vedere che il cancro della Chiesa non è la setta diabolica del Cammino Neocatecumenale ma la Gerarchia modernista partorita nel conciliabolo Vaticano II. Il Cammino si potrebbe definire come un raffreddore cronico, come una conseguenza del cancro che è la Gerarchia...

Ora dopo questi atti di apostasia ed eresia pubblica della Gerarchia rimane da chiedersi: ma questi signori hanno l'Autorità divinamente Assitita per imporci tali scempi? Per quanto riguarda i singoli atti, per esempio l'approvazione della setta diabolica ed eretica Neocatecumenale, il falso Ecumenismo, la libertà religiosa, il Novus ordo missae, ecc.. è chiaro che no, ma allo stesso tempo non si ha la certezza su questa autorità, quindi si potrebbe assumere una posizione prudenziale, senza escludere il peggio, daltronde, come rivelato, ci sarà l'apparizione dell'Anti Cristo che si siederà sul soglio più alto della Chiesa. E chi gli permetterà di sedere sulla sedia del Papa? Proprio questi Gerarchi modernisti che hanno occupato, diabolicamente, la Chiesa da 50 anni.

"Come un successore di Pietro ha potuto, in così poco tempo, causare più danni alla Chiesa che la Rivoluzione dell' ' 89? (... ). Abbiamo veramente un papa oppure un intruso seduto sulla cattedra di Pietro? Beati coloro che sono vissuti e che sono morti senza doversi porre una simile questione!".
Tale è l'interrogativo che si pone mons. Lefebvre in Cor Unum, bollettino interno della Fraternità, l'8 novembre 1979. Si tratta del defunto papa Paolo VI - come già nell'estate calda del 1976 - ma si tratterà anche ben presto di Giovanni-Paolo II, ed oggi Benedetto XVI.
"Come può avvenire, date le promesse di Nostro Signore Gesù Cristo al suo Vicario, che questo medesimo Vicario possa nello stesso tempo, da sé o per mezzo di altri, corrompere la fede dei fedeli?".
Alcuni dicono: professa delle eresie, ha promulgato la libertà religiosa, ha firmato l'art. 7 del Novus Ordo Missae; ora una eretico non può essere papa, dunque non è papa, dunque non gli si deve l'obbedienza. Si tratta di una logica semplice e comoda che riposa su di una opinione teologica che degli autori seri hanno sostenuto in astratto. Ma, in concreto, si può affermare l'eresia formale di un papa? Chi avrà l'autorità per farlo? Chi farà al pontefice le monizioni necessarie per constatarlo? Inoltre questo ragionamento, in pratica, "mette la Chiesa in una situazione inestricabile. Chi ci dirà dov'è il futuro papa? Come potrà essere designato, dal momento che non vi sono più cardinali" poiché il papa non è papa? "Questo spirito è uno spirito scismatico". D'altra parte "la visibilità della Chiesa è troppo necessaria perché Dio possa ometterla per dei decenni".
Alla "logica teorica" di un Padre Guérard des Lauriers, Tesi di Cassiciacum, mons, Lefebvre preferisce "una sapienza superiore: la logica della carità e della prudenza".
"Forse un giorno, fra trenta o quarant’anni, una sessione di cardinali riunita da un futuro papa studierà e giudicherà il pontificato di Paolo VI, Giovanni Paolo II e oggi Benedetto XVI; forse dirà che vi sono elementi che avrebbero dovuto saltare agli occhi dei contemporanei, delle affermazioni di questo papa assolutamente contrarie alla Tradizione.
Preferisco, sino ad ora, considerare come papa colui che, per lo meno, è sul soglio di Pietro; e se un giorno si scoprisse in modo certo che questo papa non era papa, avrò tuttavia fatto il mio dovere.
Al di fuori dei casi in cui usa del suo carisma di infallibilità, il papa può errare. Perché dunque scandalizzarci e dire: "Allora non è più papa", come Ario si scandalizzava delle umiliazioni del Signore che durante la sua Passione diceva "Mio Dio perché mi hai abbandonato?" e ragionava: "Allora non è Dio!". Non sappiamo fino a dove un papa "trascinato da non so quale spirito o da quale formazione, sottomesso a quali pressioni o per negligenza" possa condurre la Chiesa a perdere la fede; ma "noi constatiamo i fatti. Preferisco partire da questo principio: dobbiamo difendere la nostra fede; su questo punto il nostro dovere è fuor di dubbio".
(Tratto da Marcel Lefebvre: una vita, di mons. Bernard Tissier de Mallerais, Clovis, Etampes, 2002, p. 532 s.)

ANCHE NOI CONSTATIAMO I FATTI E PRENDIAMO COME NOSTRO IL PRINCIPIO DI DIFENDERE LA NOSTRA FEDE CHE QUESTA GERARCHIA CORROTTA DAL MODERNISMO CERCA DI TOGLIERCI.

ANATEMA A QUESTA NEFASTA GIORNATA... 20 GENNAIO 2012...

42 commenti:

  1. il profeta KiKKO ha aggiunto un altro passaggio dopo il bagnetto nel giordano: il matrimonio spirituale.
    Mah!

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  2. Ed ecco un altro mattone posto alla base della costruzione per l'Anticristo! Complimenti Ratzinger! Come maneggiatore di folle non sei da meno del predecessore Woityla, l'ecumenista. Quest'ultimo papa riesce a conciliare ecumenicamente una pseudo-messa neocatecumenale con una messa tradizionale e riesce perfino a far gridare "Osanna" per questa sua geniale trovata, ai poveri cattolici che ancora credono in lui, come papa.
    Direi meglio di Woityla che decretò una scomunica a mons Lefebvre che non aveva i presupposti per esserlo, ma tutti credettero che fosse una scomunica reale. Ci volle Ratzinger, ben preparato sui vari passaggi per togliere quel che mai fu reale. E quanto plauso per lui che fu così "generoso"! Ma ora con questa trovata ha superato il predecessore entusiasmatore di folle mondiali.Peccato però che abbia scontentato i cattolici veri, e scontentato il Capo, Re dei Re, Signor dei Signori, che non è il Principe del mondo, ma il Creatore di tutto.
    L'approvazione della setta e della scimmiottatura di messa saranno la sua pietra d'inciampo. D'ora in poi il cristiano cattolico si interroghi su quali parole potranno essere accolte provenienti da questa persona che ha saputo tacere per anni della sua collusione eretica con i fondatori del cammino neocat.Da parte mia ho cessato da tempo di ascoltare i vari messaggi mostrati dai media:SONO SOLO FUMO PER INGANNARE MEGLIO I FEDELI. Resta solo da pregare, pregare, pregare con Rosario e chiedendo di resistere all'apostasia in atto.Amen

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  3. E pensare che in cuor mio avevo sperato su Ratzinger, ha emanato il motu proprio, ha revocato la scomunica ai cosiddetti lefebvriani, e invece eccolo qui ad approvare la messa neocat.. peccato.. sono triste e demoralizzato, la Chiesa non tornerà mai più indietro, mai più :( Andrea

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    Risposte
    1. Forse ti sbagli, Andrea.La Chiesa avrà modo di tornare indietro, ma con bagni di sangue come già sta succedendo nel mondo, fuori Europa, per ora....
      Comunque sono sempre più convinto che abbiano ragione:

      http://radiocristiandad.wordpress.com/2011/03/30/juan-pablo-ii-y-benedicto-xvi-nacidos-de-vientre-judio-todo-cuadra/

      da leggere finchè sarà su internet;molti riferimenti sono già stati sbarrati!

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    2. Carissimo Andrea,
      non devi dimenticare mai che la Chiesa, ha uno Sposo divino, Cristo, il Quale ha promesso:"Ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo." E la Chiesa ha anche una Madre Santissima, che non la abbandona mai e che ha promesso:"Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà."

      Perciò, stando a queste due eccelse promesse, noi avremo sempre l'aiuto e la Presenza del nostro Santissimo Signore Gesù il Quale ci precederà sempre, fino alla fine dei tempi...e alla fine dei tempi avremo anche il trionfo del Cuore della nostra Mamma Maria Santissima.

      Perciò non essere triste o demoralizzato, pensa sempre che Dio conosce tutto, e stende la sua ombra su tutti i secoli, e su tutti i drammi di tutti i tempi...non esiste cosa o avvenimento che resti fuori dal Suo controllo...Egli ha in mano tutti i secoli e li guarda tutti insieme come se fossero una cosa sola, e li contempla tutti in un battito di ciglio...Poichè Lui è fuori dal tempo, lo sovrasta e lo domina...Non esiste niente che sfugga al suo occhio e tutto è regolato dalla Sua Provvidenza d'Amore...

      Anche le stesse crisi nella Chiesa, sono penetrate dal suo sguardo e lui ne conosce già la fine. Egli sa quando e come finiranno. Ma tutto questo serve alla nostra santificazione, perchè quando all'uomo viene tolta una cosa buona (il diritto alla fede autentica), allora nell'uomo scatta il desiderio di cercare con tutto il cuore quello che gli viene sottratto. Così attraverso il dolore di desiderio, e la ricerca del cuore, l'uomo raggiunge quell'amore per Dio, che Dio stesso desiderava per lui...Ed il male si trasforma in bene ed in azione divina di Grazia.

      Stai tranquillo, fratello mio, perchè tutto concorre al bene di coloro che amano Dio. E se saremo uniti a Cristo nelle sofferenze, accettate per amore di Lui, saremo poi uniti anche alla sua Resurrezione.

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  4. Attenzione però che radio cristianidad è sedevacantista e tutti i sedevacantisti non perdono occasione, anche in Italia per attacare la FSSPX, come anche sul link postato da Mardu, oltre ad essere una tesi insostenibile, s'impegnassero a convertire Roma, perchè se un fratello è nell'errore, fosse anche il Papa va corretto e questo lo insegna il Vangelo (Antiochia), lasciarlo nell'errore invece non è nello spirito di Carità ed è passibile di colpa da parte di chi invece lo sa!
    Questo tradimento da parte della FSSPX, sempre sbandierato dai sedevacantisti, non mi sembra cattolico.
    CVCRCI

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    1. Eccome se hai ragione riguardo alla correzione del fratello! Si continua anche con la tristezza dentro perchè il papa è il Papa e non vuole correggersi con le nostre misere parole e dibattiti...Ma riguardo alle ipotesi accreditate dal sito sulle genealogie ...mmm! penso proprio abbiano ragione.

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  5. Cara Anna Rita, per la sostituzione del Card. Levada su Vatican Insider si parla del teologo della liberazione GHERARD LUDWIG MULLER vescovo di Ratisbona.

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  6. Io comprendo certe amarezze, ma non comprendo quando si vuole volutamente distorcere la realtà dei fatti....
    il Papa non ha approvato alcuna liturgia neocat... ed è indecente questo attacco al Pontefice, definirlo con termini di disprezzo come "in arte Benedetto XVI" indegno davvero di chi ama davvero mons. Lefebvre...
    ad ogni modo se vi interessa LA VERITA' e non le vostre interpretazioni, l'agenzia dei Vescovi americani ha ribadito quanto segue:

    Fonti Vaticane citate da CNA confermano: sono state approvate solo le preghiere dei momenti di catechesi neocatecumenale
    In relazione a quanto detto nei giorni scorsi, anche su questo blog, a proposito delle "celebrazioni" del Cammino Neocatecumenale.
    La Catholic News Agency degli Stati Uniti riporta questa notizia, con dichiarazioni di un officiale del Vaticano. Traduco solo qualche passo che può interessare e chiarire, il resto lo potete leggere al sito originale.



    Città del Vaticano, 21 gennaio 2012 / 05:15 pm (CNA).-
    L'approvazione vaticana delle forme di "celebrazione" del Cammino Neo-catecumenale, concerne le preghiere non liturgiche all'interno delle loro catechesi e non la Messa o altre liturgie della Chiesa...

    Testo preso da: Fonti Vaticane citate da CNA confermano: sono state approvate solo le preghiere dei momenti di catechesi neocatecumenale

    l'approvazione per le pratiche non liturgiche di questo gruppo, è venuta attraverso un'altra autorità. E' stato il Pontificio Consiglio per i Laici che ha emesso il decreto di approvazione - dopo aver consultato la Congregazione per il Culto divino - per quelle "celebrazioni" presenti nel loro Direttorio Catechistico.


    In questo procedimento: "Il Cammino Neocatecumenale non ha ottenuto nessun nuovo permesso di alcun tipo", ha affermato l'officiale, che è esperto del processo di approvazione di preghiere e liturgie.


    "Essenzialmente, il Pontificio Consiglio sta solo approvando le cose che si trovano nel Direttorio Catechistico del Cammino Neocatecumenale, e in nessun modo tocca le realtà contenute nei libri liturgici".


    Ha affermato che il decreto serve semplicemente come assicurazione che "non c'è nulla di erroneo nelle preghiere che essi usano nel contesto dei loro incontri di catechesi".


    "La liturgia della Chiesa è definita in maniera stretta come: culto pubblico della Chiesa, e tale è la Messa e la Liturgia delle Ore, ha spiegato l'officiale a CNA. Le norme della Chiesa per la liturgia, ha affermato, "si trovano nei libri liturgici approvati e il Cammino Neocatecumenale è tenuto a osservarli non differentemente da ogni altro gruppo all'interno della Chiesa Cattolica".


    Ciò che il decreto ha approvato sono "quelle cose nel Direttorio non incluse nei libri liturgici", il che è "equivalente ad approvare le preghiere, per es., che si fanno negli incontri dei Cavalieri di Colombo [associazione americana cattolica] o di una confraternita o le preghiere che un gruppo quale le Missionarie della Carità recitano dopo la Messa".



    Testo preso da: Fonti Vaticane citate da CNA confermano: sono state approvate solo le preghiere dei momenti di catechesi neocatecumenale http://www.cantualeantonianum.com/2012/01/fonti-vaticane-citate-da-cna-confermano.html#ixzz1kHk2bV9i
    http://www.cantualeantonianum.com

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  7. Allora Caterina:
    benchè siamo sempre stati in conflitto di opinioni, tuttavia nè io nè Gianluca riteniamo di avere qualcosa di personale contro di te, infatti non ci siamo mai permessi di venire nel tuo blog, in "casa tua", ad insultarti gratuitamente, come tu ti stai permettendo di fare oggi con somma maleducazione, ed anche con un evidente veleno verbale. Quindi, poichè mi interessa che i lettori abbiano un quadro chiaro della situazione, risponderò al tuo screanzato ed inconcludente "contributo", anche se meriterebbe di essere solo censurato.

    Andiamo al sodo: innanzitutto la CNA americana non è portavoce di un bel niente, e non è l'organo di rappresentanza di nessuna Santa Sede, nè di nessun altro organo ufficiale della Chiesa. Perciò il fatto che vada diffondendo le presunte parole di un presunto "officiale del vaticano", anonimo, privo di un nome ed un cognome, risulta la pagliacciata più clamorosa e ridicola che abbia sentito. Davvero per giungere ad imbonire le folle con le più misere bugie, questa gente è anche disposta a passare per dei pagliacci.

    Senza contare che i vescovi americani, farebbero bene a scavarsi una bella fossa di dieci metri per dieci e nascondervicisi tutti per la vergogna, per aver omertato in anni ed anni tutti i delitti di pedofilia dei loro consacrati, facendoli proliferare. Pertanto è gente inattendibile.

    Inoltre non so se la frase "le preghiere dei momenti di catechesi neocatecumenale" sia tua, dei vescovi americani, dell'ufficiale gentiluomo, o di cantuale Antonianum, ma mi dispiace dirvi a tutti quanti, che questa frase NON SIGNIFICA NULLA, NON ESISTONO "LE PREGHIERE DEI MOMENTI DI CATECHESI"! Ecco Caterina, questa è l'attendibilità delle tue fonti e di quanto vai scrivendo in giro. L'officiale vaticano, poi, che non ha neanche il coraggio di qualificarsi, per quanto ci riguarda, è il più inattendibile di tutti.

    Mi dispiace constatare che per la paura di ammettere la totale iniquità di questa Gerarchia conciliare, partendo da Benedetto XVI, fino all'ultimo prelato connivente con tutto questo schifo di storia delle approvazioni, (perchè ammettere questa verità lampante vi fa troppo soffrire e non volete fare i conti con la vostra fede, che forse ne vacillerebbe) preferite diffondere un sacco di confusione e di bugie nel web, per mettere a tacere la vostra coscienza e quella di tanti poveracci che vi leggono e ci cascano. Ed oltretutto vi permettete di farlo con una grande presunzione perchè la realtà della prassi neocatecumenale NON LA CONOSCETE, E SI CAPISCE DA COME PARLATE, perchè usate frasi che non significano nulla.

    (CONTINUA)

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  8. <<<
    Ripeto: la frase "sono state approvate solo le preghiere dei momenti di catechesi neocatecumenale" non ha alcun senso logico e reale, perchè durante le catechesi non si fanno preghiere, ma si ascolta solo la predicazione. Non credo che si sia mosso un Decreto di Approvazione per dare il permesso di fare la piccola invocazione allo spirito con cui cominciano sempre prima di predicare... TU NON CONOSCI NULLA DEL CAMMINO, PERO' APRI BOCCA E LE DAI FIATO....E VAI A DARE ASCOLTO E CREDITO A CHI NE SA ANCHE MENO DI TE (se fosse possibile)!

    Allora per capirci: l'altro ieri sono stati approvati tutti quei momenti rituali, (non compresa la grande Liturgia della Chiesa: Santa Messa, Liturgie degli altri Sacramenti, Liturgia delle Ore), i quali costituiscono tutte le fasi di passaggio che segnano il percorso del neocatecumenato, oltre a tutti i momenti comunitari come le convivenze mensili, i giri di esperienze, gli scrutini, la lavanda "neocatecumenale" dei piedi, e tutte quelle particolarità che designano lo spirito del Cammino.

    Ma non si vuole capire che questo E' GRAVISSIMO: perchè la caratteristica primaria ed essenziale di quei riti è che si fondano sul principio gnostico dell'ARCANO! Sul principio che la Salvezza venga dalla conoscenza progressiva dei misteri e non da Sangue di Cristo! Quindi è imprescindibile che quei riti restino SEGRETI a tutti quelli che non li facciano! Quindi la Chiesa APPROVANDO TUTTO CIO' HA APPROVATO LO GNOSTICISMO GIUDAICO SU CUI è FONDATA TUTTA L'ERESIA NEOCATECUMENALE.

    LA CHIESA HA APPROVATO L'ARCANO GNOSTICO DEL CAMMINO! LO VOGLIAMO CAPIRE, O NO?? ESATTAMENTE COME HA APPROVATO LA DOTTRINA GNOSTICA DEL CAMMINO (ALTRO CHE CORREZIONI!!)SULLA QUALE QUESTI RITI "NON STRETTAMENTE LITURGICI" SI FONDANO! ED ESATTAMENTE COME CON GLI STATUTI DEFINITIVI, IN CUI E' STATA INSERITA L'EUCARESTIA NEOCATECUMENALE ALL'ARTICOLO 13, E' STATA APPROVATA LA LORO EUCARESTIA LUTERANO-GIUDAICA, DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE, GIA' DA QUATTRO ANNI!!

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    1. Clap,clap,clap,clap,clap,clap.
      CVCRCI

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    2. Ecco cos'è il parlare chiaro ! Annarita insegna ! La papòfila ad oltranza, oltre ogni limite di fede e rispetto, che qui si è inserita,si spera abbia recepito nella sua altezza nuvolare...:-))

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    3. Caterina63 fa pena.
      Più sotto ho scritto qualcosa che riguarda il suo modo di pensare.
      Tra i tradizionalisti e i progressisti, la sua posizione è il tipico esempio di conservatorismo (che quindi ai dati dei fatti non risulta né caldo per la verità come i primi né freddo come i secondi). Trattasi di quel tiepido che ripugna pure a Dio.

      Paradosi

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  9. mentre Caterina63 si serve di fonti di dodicesima mano, perchè non leggere l'intervista a radio Vaticana della fonte principale di questo decreto di Approvazione, nientemeno che il prefetto in persona Card. Canizares?

    http://www.news.va/it/news/il-cardinale-canizares-lazione-di-dio-nelle-celebr

    Glielo potete spiegare voi quale interpretazione dare a questo decreto? credete forse davvero che Kiko ricercasse adesso un'approvazione che aveva già ottenuto (si veda infatti che Canizares ieri ha celebrato per 1200 itineranti a Porto San Giorgio)?

    A legger bene l'annuncio di avvento che voi stessi avete riportato, Kiko parlava proprio di questo.

    RispondiElimina
  10. Grazie anonimo, stavo proprio per dirlo...
    La dimostrazione che la liturgia neocatecumenale era stata già approvata con gli statuti dell 2008, l'ha data per ben due volte lo stesso Canizares: la prima volta quando il giorno seguente all'approvazione degli statuti andò a Porto San Giorgio a celebrare l'eucarestia neocatecumenale alla presenza di migliaia di itineranti, e fece scalpore l'omelia che pronunciò allora, oltre alla dichiarazione successiva a quella celebrazione, in cui sostenne che quel modo di celebrare la liturgia eucaristica era "a posto", assolutamente legittimo. E già sarebbe bastata quella volta, ad un "buon intenditore" per capire che l'approvazione c'era già stata.

    Oggi, addirittura, dopo le parole del Santo Padre che specificava che l'approvazione odierna riguardava tutto il bagaglio "non liturgico", il suo gesto di tornare pubblicamente a celebrare alla catecumenale, dimostra chiaramente l'avallo di tutta la Chiesa a quello stile celebratico, poichè mai un cardinale smentirebbe il papa nello stesso giorno della consegna di un Decreto. Oltretutto, avendo Benedetto XVI concesso loro pubblicamente ed apertamente il permesso di celebrare tutti i sabati per proprio conto (smentendo la sua lettera del 2005, e pur sapendo che mai essi hanno obbedito ai cambiamenti di quella lettera)dimostra che il via libera a quella celebrazione, c'era stato 4 anni fa e ieri l'altro è stato confermato dal Papa in persona.

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  11. Comunque anonimo....
    lasciamo stare cosa Kiko ricerchi o non ricerchi...
    Sicuramente avrebbe molto gradito che la sua pessima celebrazione eucaristica, pietosa caricatura di un Sedèr pasquale ebraico, venisse apertamente lodata dal Papa in persona, ma in questo senso gli è andata male...non ha ottenuto la somma mistificazione di sentir chiamare "cattolica" quell'aberrazione luterano-giudaica che è la sua eucarestia ebrea. In compenso ha ottenuto l'approvazione di tutto l'arcano gnostico/giudaico su cui si fonda l'eresia giudaizzante neocatecumenale.

    Il che vuol dire che da oggi in poi, tutta la catechesi gnostica del Direttorio catechetico è confermata come cattolica, la catechesi sull'eucarestia con tutte le scempiaggini di comparazione col Seder pasquale sarebbero "cattoliche"....

    .. perfino la famosa MERKAVA', IL CARRO DI FUOCO, il momento clou degli itineranti a Porto San Giorgio, quando tutti sono presi da una pazzia frenetica collettiva e si alzano in piedi per essere destinati a qualunque nazione in missione, momento di somma esaltazione psichica, in cui Kiko fa credere che tutto sia azione dello Spirito che "passa" (mentre la maggior parte delle conbinazioni degli invii, sono decise da lui prima, a tavolino)...ecco anche questo, che non è "strettamente liturgico" (ma per lo gnostico Kiko lo è, è così lo insegna!)da l'altro ieri anche questo è "kattoliko"...

    RispondiElimina
  12. Ma non si deve dire il falso!!!
    Il Papa e la chiesa hanno approvato le celebrazioni "interne" al cammino.
    Non la Celebrazione Eucaristica del cammino!

    Non potete mentire!!!
    Non voi!!
    Leggo questo blog assiduamente. Mi costa. Mi ha causato una rivoluzione interiore. Mi ha aperto gli occhi sulla luminosa realtà della Fraternità di San Pio X. Sulla bellezza del rito antico.
    Sono, anche grazie a questo blog, consapevole dell'orrore di certe celebrazioni.
    Non avete bisogno di forzare la realtà delle cose. Sono già evidenti.
    La Chiesa si è compromessa irrimediabilmente con questi NC.
    Ma non dovete dire che ha approvato la loro celebrazione eucaristica!!

    Roberto Castella

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    1. Roberto, te lo rispiego in un'altra maniera:
      se ti vai a rileggere il discorso del Papa di l'altro ieri, il Papa gli nomina l'articolo 13 del loro statuto, in cui si parla della loro eucarestia. Poi il Papa aggiunge che HANNO IL PERMESSO DI CELEBRARLA ogni sabato per conto proprio, fatta come la fanno loro, perchè secondo LUI FATTA con quelle modalita' SERVE PER RIAVVICINARE I LONTANI AI SACRAMENTI.
      Capito adesso?

      Poi te lo spiego anche in un altro modo ancora:
      1)con l'approvazione dello statuto definitivo, si approva in modo normatico tutto quello che nel testo dello statuto viene menzionato. L'eucarestia neocatecumenale viene citata all'articolo 12 e 13, perciò è parte integrante del testo di approvazione;

      2) l'eucarestia neocatecumenale, viene insegnata, esattamente nel modo in cui viene celebrata, nella famosa catechesi sull'eucarestia (c'è il link nel thread)fatta da carmen e Kiko che viene ppredicata ai catecumeni quando cominciano il Cammino. Quella catechesi, scandalosa, perchè critica e bolla completamente la messa antica cattolica, facendo parte del direttorio catechetico approvato dalla Chiesa nel 2010, fa parte della dottrina del Cammino che è diventata la base per la nuova evangelizzazione e per l'iniziazione cristiana che si sta cominciando in tutte le diocesi. Più approvata di così!

      3)Non è immaginabile, per chi conosce il Cammino, pensare che si approvino i vari passaggi del Cammino senza approvarne il primo e fondamentale:l'eucarestia neocatecumenale, che più di tutto forma il catecumeno a crescere in quel percorso iniziatico.

      4) Il gesto del Card. Canizares, prefetto del Culto Divino, che oggi è andato a celebrarla con tutti i neocatecumenali, dimostra chiaramente che l'approvazione del 2008 comprendeva anche l'eucarestia.

      In definitiva: tutti ci aspettavamo una approvazione esplicita, verbale, manifesta, dichiarata da parte del Culto Divino, che non c'è mai stata, nè mai ci sarà, perchè la Chiesa l'ha già fatta in modo IMPLICITO, approvando tutto il materiale dello statuto.

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    2. A. RITA scrive: " tutti ci aspettavamo una approvazione esplicita, verbale, manifesta, dichiarata da parte del Culto Divino, che non c'è mai stata, nè mai ci sarà, perchè la Chiesa l'ha già fatta in modo IMPLICITO, approvando tutto il materiale dello statuto".

      QUOTO. Si tratta di quello che è definito come il SILENZIO ASSENSO.

      Paradosi

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  13. ...E DA L'ALTRO IERI, SECONDO QUESTA CHIESA CONCILIARE, è CATTOLICO CHE IL DIRETTORIO NON VENGA PUBBLICATO, NON VENGA PIU' FATTO CONOSCERE ALL'ECUMENE CATTOLICO, PER LO STESSO PRINCIPIO DELL'ARCANO CHE E' STATO APPROVATO SU TUTTE LE CELEBRAZIONI "NON LITURGICHE" CHE SEGNANO IL PERCORSO DEL NEOCATECUMENATO!

    E POI CI SI SCANDALIZZA SE CI SI RIVOLGE A QUESTA GERARCHIA CON UN TONO CHE HA ABBANDONATO IL COSIDDETTO "RISPETTO UMANO"?...

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  14. indegno davvero di chi ama davvero mons. Lefebvre...
    Perchè lei, invece, Sig,ra caterina amerebbe Lefebvre?
    CVCRCI

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  15. Noi cattolici abbiamo il dovere di difendere la fede a viso aperto.
    Scriveva Papa Leone XIII:
    "Cedere all’avversario o tacere, mentre dovunque si alza tanto clamore per opprimere la verità, è proprio dell’inetto oppure di chi dubita che sia vero quello che professa. L’uno e l’altro atteggiamento sono ignobili e ingiuriosi a Dio; l’una cosa e l’altra contrastanti con la salvezza individuale e collettiva: sono soltanto giovevoli ai nemici della fede, perché l’arrendevolezza dei buoni aumenta l’audacia dei malvagi. Per questo è ancor più da condannare l’inerzia dei cristiani perché il più delle volte si possono confutare gli errori e le malvagie affermazioni facendolo spesso con poco sforzo; ma farlo sempre occorre un impegno molto più grande. Per ultimo, nessuno è dispensato dall’usare quella forza che è propria dei cristiani, perché con essa si spezzano spesso le macchinazioni e i piani degli avversari. Ci sono poi dei cristiani nati per la disputa: quanto più grande è il loro coraggio, tanto più certa è la vittoria con l’aiuto di Dio. Confidate: io ho vinto il mondo (Gv 16,33). E nessuno può opporre l’obiezione che il custode e il garante della Chiesa, Gesù Cristo, non ha bisogno certamente dell’opera degli uomini. Ma non è per mancanza di potenza, bensì per la grandezza della sua bontà che egli vuole che qualcosa si faccia pure da noi per l’opera della salvezza che egli ci ha procurato, e per ottenerne frutti sempre maggiori.
    Gl’impegni più importanti di questo dovere sono di professare la dottrina cattolica a viso aperto e con costanza, e di propagarla come ciascuno può. Infatti, come è stato affermato tante volte e con verità, niente è così dannoso per la dottrina cristiana che il non essere conosciuta. Basta da sola a dissipare gli errori quando è appresa rettamente; se la mente con semplicità e non vincolata da falsi pregiudizi la comprende, la ragione dichiara di dovere assentire. Per vero, la virtù della fede è un grande dono della grazia e della bontà divina. Ma i mezzi con i quali si raggiunge la fede non sono generalmente altri che l’ascolto: Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?.. La fede dipende dunque dalla predicazione, e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo (Rm 9,14-17).
    Poiché dunque la fede è necessaria per la salvezza, ne consegue che si deve assolutamente predicare la parola di Cristo."
    Se una cosa è sbagliata, è sbagliata e va denunciata per non farsene complici, perchè come diceva S.Caterina da Siena,"l’esagerata compassione è a volte una grande crudeltà."
    Patrizia

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    1. Patrizia! Da quanto tempo ci mancavano le tue sagge citazioni! Ricordo sempre questa che hai citato ancora: "l'esagerata compassione è a volte una grande crudeltà". Penso al grande proverbio adattissimo al campo medico:-il medico pietoso rende la piaga verminosa- (per non voler agire nettamente e con decisione dove si deve).

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  16. Grazie, Patrizia, bentornata!
    (Mi sei mancata...) :))

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  17. Ben ritrovati carissimi amici!
    Patrizia

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  18. Ormai cosa si poteva aspettare dal Sovrano Pontefice Benedetto XVI, visto che ha quasi fatto santo martin lutero nel suo discorso in germania.
    Occorre lottare con ogni mezzo lecito e gridare forte la verità così come San Michele Arcangelo nella sua gloriosa battaglia contro l'infernale diavolo gridò: CHI COME DIO?; ed è proprio così che anche noi cattolici nella battaglia contro l'infernale modernistica gerarchia ecclesiastica dobbiamo gridare: NON POSSUMUS.

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  19. Caterina63 è il tipico esempio della cattolica che non vuole vedere la realtà e la camuffa.

    Lei dice di "amare la Chiesa". Ma che "amore" per la Chiesa si può mai avere se si ha bisogno di fare piroette sempre più rocambolesce per salvare l'insalvabile???

    Detto terra terra: lei e questo sito rappresentano due diverse linee.

    1) Una ha il coraggio di vedere la realtà e di tirare le conseguenze, per quanto dolorose possano essere.

    2) Un'altra non ha il coraggio di vedere la realtà (anche se sotto sotto la intuisce) e s'inventa le cose per addormentare la coscienza.

    Sulla prima si può costruire qualcosa di concreto e la fede ha bisogno di questo, non di frottole.

    Sulla seconda si può arrivare pure ad impazzire, nello strenuo continuo tentativo di dissociare idea da realtà. Quest'impostazione mentale, infatti, è molto ideologica e non si allontana dagli ideologismi che si trovavano nel marxismo e nel nazionalsocialismo.

    Paradosi

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    1. Sono d'accordo...
      è un problema di atteggiamento verso la realtà, che è parecchio diffuso tra i cristiani nel web...

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  20. Cari fratelli tutti,
    sento il dovere ed il bisogno di chiedere perdono a tutti per l'intemperanza delle mie risposte...riconosco che nella mia prima risposta a Caterina ci sono dei tratti in cui mi sono espressa in modo sgarbato...potevo dire le stesse cose senza rendere insulto per insulto...mi scuso pubblicamente con Caterina per questo.

    E mi scuso con tutti voi, perchè ho come la sensazione di aver dato "la stura" ad una sorta di "tutti contro uno" che, se può essere condivisibile nei contenuti, non è piacevole mettendosi nei panni di chi lo riceve...e la dignità di una persona va sempre rispettata e tutelata. Spero di non ricascarci in futuro...

    Abbiate pazienza con me e perdonate i miei difetti...

    RispondiElimina
  21. "bastonando" te stessa, bastoni anche tutti noi che ci siamo accodati con entusiasmo nel trovare il vero,finalmente !...:-( tante volte ho letto con sgomento le frasi elucubrate e cervellottiche della papòfila.Ogni tanto un rimbrotto ci vuole...

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  22. No no Mardu...
    io sono contentissima del vostro entusiasmo nel cercare e trovare la verità dei fatti...siamo qui proprio per questo. Anche parlare chiaro va benissimo, figurati! Ma io ieri ho reso "male per male", usando termini come "screanzato" e "somma maleducazione", cosa che non va bene.
    L'errore è stato mio, non vostro... :-))

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  23. Tanto, visto che a Caterina63 hai rotto il "giocattolo" (VaticanoII, papa "tradizionale", ecc.) che tu le dica "carina carina" o che tu le dica "screanzata" alla fine poco conta...

    A quegi esseri non importa il rapporto personale. Tu sei importante SOLO E NELLA MISURA in cui rifletti l'immagine che LEI VUOLE VEDERE.

    Se non rifletti quell'immagine ti odia a prescindere.

    Ed è proprio questo il "settarismo puro" di quella gente.

    Ma dovresti averlo già visto dai kikiani, no?

    Paradosi

    RispondiElimina
  24. Catarina63 non ha diritto a quello che dice. Il problema dello kiko, precede la questione liturgica. L'errore di principio è iniziata nel l'approvazione dei loro catechismo: adesso, come evitare che la liturgia stessa prende la singolarità (settaria), che vi è stato concesso nel catechismo?

    Parvore errore in principio, magnus errore et fine.

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    1. Bravissimo Ghederson!
      Infatti la conseguenza è inevitabile! Perchè tutto parte dalla DOTTRINA. Per rigettare la liturgia eucaristica neocatecumenale, sarebbe occorso non tanto "emendare" quelle catechesi, ma ELIMINARE tutta la catechesi sull'eucarestia dal direttorio neocatecumenale.

      Ovviamente questo non è stato mai fatto dalla Chiesa, altrimenti le alte grida di Kiko le avreste sentite anche voi in Brasile!...
      E' vero invece che QUELLA eucarestia è contenuta negli articoli 12 e 13 dello statuto definitivo, ed è parte fondamentale ed irrinunciabile delle catechesi iniziali del direttorio catechetico neocatecumenale, approvato dalla Chiesa conciliare nel 2010.

      Infatti il Papa ha loro detto che possono celebrarla tutti i sabati, come hanno sempre fatto. E non poteva che dirlo, perchè ha già approvato la dottrina che comprende proprio QUELLA eucarestia.

      Elimina
    2. Grazie Rita,

      Vi ringrazio per le gentili parole.

      Il caso di Kiko, Carmen, è un esempio di applicazione del principio di conciliare:

      “Non c’è nessun tempo in cui la Chiesa non si sia opposta a questi errori; spesso li ha anche condannati, e talvolta con la massima severità. Quanto al tempo presente, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa che si debba andare incontro alle necessità odierne, esponendo più chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando.” Discorso di apertura del Concílio Vaticano II – Papa Giovanni XXIII

      In pratica questo significa che l'errore di Kiko riceve la misericordia, ma Kiko stesso non la riceve. Perché non è fatto conoscere a lui, che la sua dottrina è in contrasto con la dottrina cattolica e che lui doveva aderire con fede divina e cattolica (ma non è dato nemmeno sapere). Quindi, l'applicazione della misericordia nell'errore di Kiko, rende suo errore accessibile a una multitudine di persona (mentre, la sana dottrina cattolica diventa inaccessibile a tutti). CosÍ il magistero che dovrebbe essere il custode della fede, diventa la custode e propagatore di errore (che è una carenza enorme di carità e una contraddizione mostruosa rispetto a qualsiasi periodo precedente al conciliare). Per questo S. Agostino diceva: "Che la morte è peggio per l'anima di libertà di errore?"

      Dopo l'adesione a questo principio, tutte le pre-conciliare condannazione, perdono la loro ragione di esistere. Così è permesso la coesistenza della dottrina cattolica, con quello che una volta non era consentito, in modo che si può chiedere:

      Dov'è la sana dottrina? C'è ancora persiste nella stessa o insieme a altra dottrina?

      Ben dice san Paolo, che gli uomini non sopporteranno la sana dottrina, e ti lasciano per il prurito di novità. Ma la domanda, che ho fatto, San Gregorio Magno risponde:

      "Il potere dei miracoli, dice, sarà rimosso e portato via la grazia della guarigione, la scompaiono profezia, è diminuito il dono di una grande astinenza, l'insegnamento della dottrina deve tacere , i prodigi miracolosi cessare. Questo non significa che non ci sarà niente, ma non tutti questi segnali brillano apertamente, in mille modi nei primi giorni. Volontà anche nel corso di una visione meravigliosa. In questo stato di umiliazione della Chiesa, crescono la ricompensa del bene che conterrà le esso, in vista solo le cose celesti, in caso di malattia, non vedendo più attraente nella Chiesa c'è tempo, non avranno nulla apretendere, se mostrano come sono. " (Mor. 1, XXXV)

      Come hai detto molto bene, cara A-Rita, tutto parte della dottrina, ma per il Vaticano II, parte della dottrina cattolica insieme a qualsiasi altra dottrina, per cui abbiamo il Cammino Neocatecumenale e una miriade di altre cose uguali. Poi il Papa esce a dire che non ce una rottura tra il Concilio e la tradizione, ma continuità. Per lui Hegel è nato a due mila anni, è stato un’Apostolo di Cristo…

      Uno dei problemi di oggi è che, in gran parte perso il senso diciò che è vero. Indietro quando una cosa ha avuto un significato opposto di quello che è stato definito come vero, sapevamo che cosa fosse bugia. Ma oggi, quando molte cose hanno il significato opposto di quel significato vero in passato, non è più vero, ma l'evoluzione o il progresso. Semplicemente non c'èmenzogna più, perchè anche come un "errore", riceve la misericordia...

      E 'l'ora ed il potere delle tenebre ...

      Un saluto Dal Brasile

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    3. Bravo Gederson anche con un italiano niente male.....
      CVCRCI

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    4. Caro Stefano,

      Vi ringrazio per le gentili parole e che Dio ci aiuti.

      Un saluto dal Brasile

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  25. Non ti devi scusare anzi,
    "e la dignità di una persona va sempre rispettata e tutelata"


    La dignità di una persona NON VA sempre rispettata, magari non è il caso di Caterina, perchè la dignità umana va vista sotto due aspetti:
    1) Ontologica o radicale per la quale tutti siamo uguali poichè così costituiti in dignità da Dio ad esempio sopra gli animali
    2) Totale-morale o pratica che dipende dall'agire, se l'azione di una persona è malvagia, come spiega San Tommaso la sua dignità decade e non gli si deve rispetto perchè esso dipende dalle azioni.
    Discorso più complesso per quelli costitutiti in dignità superiore come per esempio il papa il re ecc.
    CVCRCI

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  26. "Soltanto colui che si arrabbia senza motivo è colpevole; chi si adira per un motivo giusto non incorre in nessuna colpa. Poiché, se mancasse la collera, non progredirebbe la conoscenza di Dio, i giudizi non avrebbero consistenza ed i crimini non sarebbero repressi.
    Ed ancor più: chi non si incollerisce quando lo esige la ragione, commette un peccato grave, poiché la pazienza non regolata dalla ragione propaga i vizi, favorisce le negligenze e porta al male, non soltanto i cattivi ma, soprattutto, i buoni."
    San Giovanni Crisostomo - Hom. XI in nath, 344-407
    Queste parole di San Giovanni Crisostomo non sono un atto d'accusa verso qualcuno, ma un richiamo per tutti: non si può difendere l'indifendibile.
    Patrizia

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