Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 24 gennaio 2012

Per gli increduli, per gli indecisi, per gli ignoranti volontari, per i papisti e per quelli che pensano di difendere la Vera Tradizione della Chiesa: vi è tutto chiaro ora? Tutto nella setta eretica Neocateumenale è stato approvato dalla Santa Sede...

 
Il Cardinale Cañizares: "L’azione di Dio nelle celebrazioni del Direttorio del Cammino neocatecumenale per l’iniziazione cristiana"

Venerdì scorso, nell’udienza in Vaticano di Benedetto XVI a 7000 membri del Cammino neocatecumenale, è stata resa nota l’approvazione della Santa Sede, delle celebrazioni liturgiche del Direttorio catechetico che segnano le varie tappe di questa esperienza ecclesiale di iniziazione cristiana nata in Spagna negli anni ’60 dagli iniziatori Kiko Arguello e Carmen Hernandez. Si conclude così l’iter per il riconoscimento del Cammino neocatecumenale dopo approvazione nel 2008 degli Statuti. Ma cosa rappresenta per la Chiesa l’approvazione di questo Decreto? Roberto Piermarini lo ha chiesto al Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il cardinale Antonio Cañizares:

R. – L’approvazione di questo Decreto sulle celebrazioni liturgiche del Cammino neocatecumenale, contenute nel Direttorio catechetico, è per tutta la Chiesa un riconoscimento di come l’iniziazione cristiana deve avere sempre un’unione tra Parola e celebrazioni: è la Parola di Dio, è l’azione di Dio, è Dio che ci parla e nelle celebrazioni Dio è riconosciuto, Dio agisce e queste celebrazioni marcano le diverse tappe del Cammino neocatecumenale che sono anche l’itinerario di ogni iniziazione cristiana. Se noi vediamo nel catecumenato antico come le diverse tappe sono segnate da celebrazioni specifiche per ciascun momento dell’itinerario, oggi si fa lo stesso, quindi non sono artificiali, non si tratta di una semplice metodologia inventata per gli uomini, ma corrispondono all’itinerario della conversione, all’itinerario della fede, all’itinerario del pieno inserimento della vita cristiana nella Chiesa.

D. – Come giudica il rapporto tra catechesi e liturgia nel cammino neocatecumenale?

R. - Penso che il rapporto sia esemplare. Perché alcuni vogliono fare l’iniziazione cristiana soltanto sulla base della catechesi, di qualcosa cha fa l’uomo e che sia conosciuto soltanto a livello intellettuale… la fede o la realtà del Credo, degli altri aspetti della vita cristiana. Quello che accade è che l’iniziazione cristiana è sempre un’azione della Madre Chiesa dove Dio agisce. La priorità è di Dio: Dio agisce l’uomo risponde. L’uomo compie un itinerario che deve essere illuminato dalla Parola di Dio, allo stesso tempo deve essere vissuto come azione di Dio e accoglienza dell’azione di Dio. Questo nel Cammino neocatecumenale è chiarissimo, è quello che risponde veramente all’iniziazione cristiana e anche oggi, ancora di più, (con questo Decreto) si sottolinea questo. Infatti, l’uomo ha la tentazione di credere che tutto sia frutto del suo agire, come se si trattasse soltanto di inserirsi in una società … No: è la Madre Chiesa che genera nuovi figli. E come si generano figli nel grembo della Madre Chiesa? Attraverso la Parola e le celebrazioni.


D. - Spesso quando si parla di liturgia si parla sempre di individuo, l’uomo e la liturgia. Ma quanto è importante invece la comunità cristiana nella liturgia, una piccola comunità cristiana come è nel cammino neocatecumenale?

R. – Quando dico che è la Madre Chiesa, il grembo della Chiesa dove sono generati i nuovi cristiani, gli uomini nuovi, volevo dire che è la comunità, che è la Chiesa, presieduta da Pietro, dove si generano nuovi cristiani e per questo la Parola di Dio, la liturgia e la comunità cristiana sono inseparabili. Come si fa l’iniziazione cristiana se non si vive nel grembo materno della Chiesa, della comunità? Come si può vivere quello che Dio ha donato all’uomo non per se stesso, per l’individuo, ma per viverlo in una nuova realtà che è la realtà dei nuovi figli, uomini nuovi che sono stati trasformati dalla grazia di Dio? E questa è la vita di tutta la realtà che è vissuta nel Cammino neocatecumenale. L’iniziazione cristiana è l’iniziazione di tutta la Chiesa, è l’iniziazione alla fede, l’iniziazione alla vita morale, l’iniziazione alla liturgia, alla preghiera … e questa è la Chiesa. Quando si fa l’iniziazione cristiana è la Chiesa stessa che si dona ai catecumeni, e per questo la realtà della comunità è veramente imprescindibile per realizzare l’iniziazione cristiana.



D. – Come giudica questo rapporto tra liturgia e Nuova evangelizzazione, visto che ci stiamo avvicinando al Sinodo su questo tema?

R. – La Nuova evangelizzazione non è possibile senza liturgia e non è possibile senza l’Eucaristia che è il centro e il culmine di tutta la liturgia. L’Eucaristia è sempre fonte e culmine della evangelizzazione e anche della Nuova evangelizzazione. Intendere la Nuova evangelizzazione come un’opera di propaganda, l’opera di una società religiosa per infondere i suoi principi e non comprendere la Nuova evangelizzazione come l’azione di Dio che chiama l’uomo e che dà la grazia e il dono della conversione e della fede, è sbagliato: questo non è possibile. Non è possibile una nuova evangelizzazione senza liturgia, non è possibile una Nuova evangelizzazione senza l’Azione di Dio che si attua durante la liturgia; non è possibile una Nuova evangelizzazione dove la priorità di Dio non sia veramente sottolineata. La priorità di Dio è la liturgia, è Dio che agisce, è Dio che prende l’iniziativa, è Dio che salva, è Dio che fa sorgere una nuova creatura, un uomo nuovo e per questo dobbiamo insistere sempre, sempre sul fatto che la Nuova evangelizzazione senza liturgia non ha nessun futuro.

© Copyright Radio Vaticana

9 commenti:

  1. la Nuova evangelizzazione senza liturgia non ha nessun futuro!

    Parole Sante!
    CVCRCI

    RispondiElimina
  2. si, ottimo! Ma quale liturgia???

    RispondiElimina
  3. Caro Stefano, la liturgia conciliare di Paolo VI detta N.O. e' durata 40 anni, la V.O. dura da 1500 anni per non dire da San Pietro, siamo gia' arrivati alla liturgia Neocat. regalo del Concilio Vat.II. presto passeremo alla quarta liturgia poi alla quinta e non si sa dove si finisce. Quello che conta che la Chiesa di Cristo divulga e tramanda sempre la stessa dottrina cattolica. Nostro Signore prima o poi ci dara' una Gerarchia degna di questo nome che ristabilira' l'ordine liturgico della S.Messa. Il Signoire non ha mai abbandonato il Suo popolo. A volte l'ha messo dure prove di fede, quello che conta che i veri cattolici non perdano la fede in Cristo. Nella storia della Chiesa abbiamo visto tutto ed il contrario di tutto, ora siamo ad una dura prova e dobbiamo superarla pregando per la chiesa e per tutti coloro che hanno arrecato e continuano ad arrecare danni. Preghiamo perche' Ges' ci ha detto che dobbiamo convertire a Dio tutti gli uomini fino alla fine dei tempi e della terra. Obbediamo e preghiamo la nostra Madre SS.ma. Non dimentichiamo cio' che ha detto la Madonna di Fatima ai pastorelli o alla Salette. Abbiamo un grande mezzo, il Santo Rosario. Grazie.

    RispondiElimina
  4. Smantellare la tradizione liturgica durata 1500 anni è stata senza mezzi termini un'azione diabolica.

    Lo spazio liturgico visibile nella foto di questo thread, chiesa neocatecumenale, è realmente uno spazio stile "vaticano II". In Vaticano sono stretti da un ricatto: se non approvano questa "messa" in questo spazio liturgico INEVITABILMENTE sono contro il Vaticano II, al suo spirito.

    Ed è per "paura" di gran parte dell'episcopato progressista (francese, tedesco, americano) che si trovano a decidere in favore dei neocat, fosse pure "obtorto collo".

    Ma facendo così, evidentemente, introducono una contraddizione palese nella Chiesa in cui, da un lato, si ammette il "rito straordinario" e, dall'altro, si ammette quanto si oppone al "rito straordinario".

    Ci troviamo davanti ad un corpo malato che vuole e non vuole, afferma e nega, fa per alzarsi e poi crolla di nuovo.

    Da che mi consta, non è MAI esistito nella storia della Chiesa un periodo così DECADENTE E ASSURDO. Neppure con l'arianesimo, se non altro perché, allora, quasi tutti divennero uniformemente ariani!

    A chi attribuire la responsabilità? Come sempre ai vescovi e al papa.

    Paradosi

    RispondiElimina
  5. "...agli increduli, agli indecisi, agli ignoranti volontari, ai papisti e per quelli che pensano di difendere la Vera Tradizione della Chiesa: vi è tutto chiaro ora? Tutto nella setta eretica Neocateumenale è stato approvato dalla Santa Sede... "

    E tu cosa credevi cachera!!
    (Totò docet)

    RispondiElimina
  6. Hahah..e vabbè, allora "cachera"!...
    Però un conto era pensarlo prima, aspettandosi come tutti la prassi giuridica valida per tutti...un conto è continuare a pensarlo anche adesso, negando pure l'evidenza... eh! ;))

    RispondiElimina
  7. No lo so, ma io sospetto fortemente che il Papa, non ha fornito alcuna soluzione ai problemi della Chiesa. Ma mettere gli stessi problemi in un altro modo.

    Il Consicilio è stato chiesto di parlare meglio l'uomo moderno, quindi, che necessità ha di una "nuova evangelizzazione", se il concilio, è una "nuova evangelizzazione"? Sui problemi del consiglio, ce il discorso del ermeneutica della continuità e di rottura, senza alcuna dimostrazione di continuità con l'insegnamento precedente. E per quanto riguarda la liturgia, abbiamo avuto il riconoscimento della libertà della Messa di San Pio V come forma straordinaria del Rito Romano a vivere con il nuovo Rito chiamado ordinario e anche la cosiddetta "riforma della riforma". Onestamente, non vedo in questo soluzione, ma una nova comprensione dei problemi e la loro ricollocazione per la Chiesa.

    Un saluto dal Brasile

    RispondiElimina
  8. nell'ultima foto,

    l'altare, il tavolo della mensa, è circondato da file di banchi che si compongono in 2 file di 3 a destra, 2 file di 3 al centro, 2 file di 3 a sinistra, ovvero

    il celebrante è al centro di 6 6 6 ,

    nel medesimo trono, il celebrante si trova ad avere 6 posti a destra e 6 a sinistra mentre fronte a lui le 6 file di banchi,

    nemmeno il soffitto scherza,

    dalla foto sembrerebbe di forma esagonale ed a poterlo vedere bene chissà cos'altro ancora

    RispondiElimina
  9. mi sbagliavo, il soffitto è ottagonale, su 4 lati si trova ad avere 6 triangoli, di fatto, da ognuno di questi lati si osservano 3 file di 6 triangoli,

    gli altri 4 lati che delimitano una croce, all'interno contengono 6 travetti ciascuno in modo che sotto uno di questi lati abbia a trovarsi di fronte ancora una volta un 6 6 6

    come Chiesa, molto allegra non appare a mio avviso

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.