Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

mercoledì 5 dicembre 2012

L'Fbi racconta Quando Siri nel 1958 divenne Papa Gregorio XVII...

Aggiornamento:
Visto che si mette in dubbio lo scritto di Rino di Stefano è utile per i dubbiosi riportare ciò che disse il Cardinal Siri nel 1988 nell'ultima intervista che concesse a Benny Lai, il più anziano dei Vaticanisti, riguardo la Sua presunta elezione a Pontefice: 
"Nell'ultima intervista, rilasciata a Benny Lai il 18 settembre 1988, chiedendo perdono a Dio per non avere accettato la candidatura nei conclavi cui aveva partecipato, Siri lasciò intendere di provare una profonda amarezza per i cambiamenti che avevano interessato la Chiesa dopo il pontificato di Pio XII:
« Ho fatto male, perché avrei evitato di compiere certe azioni... Vorrei dire, ma ho timore a dirlo, certi errori. Quindi ho avuto un grande rimorso e ho chiesto perdono a Dio. Ho commesso un errore, e oggi lo capisco. Spero che Dio mi perdoni. »
(Sergio Romano, Giuseppe Siri, principe vescovo di Genova, Il Corriere della Sera, 1 giugno 2006)..."
Questa intervista è riportata anche nell'ottimo Mensile "Fede e Cultura" (n.° 58 - Luglio 2012), di don Guglielmo Fichera. Quindi si può affermare che sicuramente si verificarono forti anomalie nei Conclavi a cui Siri partecipò e che le molte testimonianze ed indiscrezioni pervenute da vari fronti, non collegati fra loro, confermano l'accaduto. Pertanto tutti i tentativi di screditare queste informazioni, squalificando alcune delle fonti da cui provengono, (con discorsi di UFO o paragonando gli autori al pessimo Dan Brown), non sono assolutamente pertinenti, né consistenti riguardo alla vicenda del Cardinal Siri...

Prove concrete che Gregorio XVII è stato eletto
----------------------
Fonte : Rino di Stefano...
 Il cardinale Siri in un disegno dell'epoca



----------------------------
Alri articoli sul Cardinal Siri...

"Sono legato dal segreto. Questo segreto è orribile. Potrei scrivere libri sui diversi conclavi. Cose molto serie sono accadute in quelle occasioni. Ma non posso dire nulla”. Se tutto ciò fosse vero come la mettiamo?

-------------------------

CARD. SIRI: Al Concilio un Gruppo di “Contro-Impostazione”. C’è stata, dunque, una chiara volontà, da parte di questo gruppo, di manipolare e stravolgere il Concilio”...

-------------------------

The Pope in Red

(Il Giornale, Mercoledì 6 Aprile 2005)
Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, nel conclave del 26 Ottobre 1958 venne eletto papa con il nome di Gregorio XVII ma due giorni dopo, su pressione dei cardinali francesi, fu costretto a dare le dimissioni in quanto, secondo i servizi di sicurezza del Vaticano, la sua elezione avrebbe determinato l'assassinio di diversi vescovi dietro la Cortina di Ferro comunista. La notizia, ampiamente documentata, fa parte del dossier segreto "Cardinal Siri" compilato dal Federal Bureau of Investigation (Fbi) in data 10 aprile 1961 per il Dipartimento di Stato americano.
Il dossier è rimasto secretato fino al 28 Febbraio 1994 quando, scaduti i termini della classificazione grazie alla legge Freedom of Information Act, è stato possibile accedere al documento. Il primo a leggere quel dossier segreto fu Paul L. Williams, consulente dell'Fbi e giornalista investigativo, che nel 2003 diede alle stampe il libro "The Vatican Exposed: Money, Murder, and the Mafia", pubblicato negli Stati Uniti dalla Prometheus Books.


Secondo il resoconto di Wililams, tutto cominciò nel 1954 quando il conte Della Torre, editore dell' "Osservatore Romano", informò l'allora pontefice Pio XII delle simpatie che il cardinale Angelo Roncalli (che più tardi diventerà Papa Giovanni XXIII) nutriva per i comunisti. A quanto pare anche altri esponenti della cosiddetta «Nobiltà Nera', cioè l'aristocrazia vaticana, espressero Io stesso tipo di timori al Papa.
La notizia giunse ben presto nell'ambasciata americana di via Veneto dove agenti della Cia e dell'Fbi vennero immediatamente attivati per scoprire le eventuali simpatie del cardinale Roncalli. Le indagini, inoltre, vennero estese anche a Monsignor Giovanni Battista Montini, che più tardi salirà al trono di Pietro col nome di Papa Paolo VI.
Williams a questo punto racconta che Papa Pio XII, proprio per evitare che la Chiesa potesse uscire dai suoi canoni tradizionali, indicò il cardinale Giuseppe Siri come suo successore. Siri, come ben sanno i genovesi, era fortemente anticomunista e un intransigente tradizionalista in materia di dottrina della Chiesa. Inoltre era conosciuto anche come un ottimo organizzatore.
Dopo la morte di Pio XII venne dunque il giorno del conclave. Era il 26 Ottobre del 1958 e i cardinali si riunirono in assise nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa. Ciò che avvenne in quelle ore è rimasto nella più assoluta riservatezza e lo stesso Siri preferirà tacere per tutta la vita sul suo segreto piuttosto di rivelare quanto accadde.
Secondo gli agenti dell'Fbi, che quindi in qualche modo raccolsero le informazioni riservate di alcuni cardinali presenti nel conclave, al terzo ballottaggio Siri raggiunse i voti necessari e venne eletto Papa col nome di Gregorio XVII. La notizia venne subito ufficializzata con la tradizionale fumata bianca che annunciò al mondo l' "Habemus Papam". Non solo. Quello stesso giorno alle 18 la notizia venne annunciata con gioia dalla Radio Vaticana. L'annunciatore disse: "Il fumo è bianco...non c'è alcun dubbio. Un Papa è stato eletto".
Ma il nuovo Papa non fece alcuna uscita in pubblico. La gente in piazza San Pietro aspettava trepidante, ma la finestra non si apriva. Ad un certo punto a qualcuno vennero dei dubbi. Vuoi vedere che quel fumo non era poi così bianco? Forse era un po' grigio... A quel punto, per dissipare qualsiasi dubbio, Monsignor Santaro, segretario del conclave dei cardinali, annunciò che il fumo in effetti era bianco e che un nuovo Papa era stato eletto.

Ma l'attesa continuava senza alcun esito. Quella sera la Radio Vaticana annunciò che il risultato era incerto. L'indomani, il 27 Ottobre 1958, un quotidiano del Texas, "The Houston Post" pubblicò un articolo il cui titolo diceva "I cardinali hanno fallito a eleggere il Papa in 4 ballottaggi: confusione nei segnali di fumo ha causato un falso responso".
Ma, a quanto pare, quel responso era stato invece valido. Anche al quarto ballottaggio, secondo le fonti dell'Fbi, Siri ottenne i voti necessari per essere eletto pontefice. Ma i cardinali francesi, mostrando i rapporti confidenziali dei servizi di sicurezza del Vaticano, chiesero a Siri di rinunciare al papato in quanto la sua elezione "avrebbe causato disordini e l'assassinio di diversi vescovi dietro la Cortina di Ferro".
Lo stemma del VaticanoI cardinali proposero quindi di eleggere un "Papa di transizione" nella persona del cardinale Federico Tedeschini, ma l'interessato era in condizioni di salute troppo precarie per poter accettare. Infine il terzo giorno, l'assemblea si mise d'accordo per eleggere il cardinale Roncalli, Papa Giovanni XXIII.
Fin qui il racconto di Paul L. Wililams. Secondo un altro giornalista e scrittore francese, Louis Hubert Remy, nel conclave del 21 giugno 1963 un'altra volta Giuseppe Siri stava per essere "rieletto" Papa. Ma ancora una volta qualcuno fece osservare che la Chiesa sarebbe stata perseguitata se un personaggio come il cardinale genovese fosse mai stato eletto Pontefice. E ancora una volta Siri calò il capo lasciando il posto a Paolo VI.
Il 18 maggio 1985 Louis Hubert Remy, l'amico Francois Dallas e il Marchese de la Franquerie, personaggio molto conosciuto nella Curia romana, vennero ricevuti dal cardinale Siri nel suo studio di via San Lorenzo, a Genova. Ad un certo punto Remy domandò a Siri se era vero quanto si diceva circa la sua elezione a Papa. "Egli stette per lunghi attimi in silenzio, quindì alzò gli occhi al cielo con un senso di sofferenza e dolore, unì le mani e, pesando le parole con gravità, disse: ‘Sono legato dal segreto' - racconta Remy - Quindi, dopo un lungo silenzio, pesante per tutti noi, disse ancora: ‘Sono legato dal segreto. Questo segreto è orribile. Potrei scrivere libri sui diversi conclavi. Cose molto serie sono accadute in quelle occasioni. Ma non posso dire nulla".
E il suo segreto, sempre che siano vere le fonti che rivelarono quelle indiscrezioni, se lo portò nella tomba.

Il suo modello:
Papa Gregorio XVI

Papa Gregorio XVIMa perché il cardinale Siri avrebbe deciso di chiamarsi Gregorio XVII, riferendosi così al pontefice Gregorio XVI? Basta dare un'occhiata alla biografia di quest'ultimo per capire la vicinanza che Siri doveva sentire nei riguardi di Bartolomeo Alberto, diventato sacerdote con il nome di fra Mauro Cappellari e quindi papa Gregorio XVI dal 2 Febbraio 1831 all'1 Giugno 1846.
Gregorio XVI passò infatti alla storia come uno dei pontefici più conservatori e antiliberali che la Chiesa abbia mai avuto. E Siri, come chi lo conosceva sapeva bene, era assolutamente conservatore e ostile ad ogni innovazione nell'ambito della dottrina cattolica. Sua, tra l'altro, è la frase che "l'Aids è un castigo di Dio".

Un'immagine di Roma nei primi anni del 1800Ma vediamo di sapere qualcosa di più intorno a Gregorio XVI. Bartolomeo Alberto nacque a Belluno nel 1765 e nel 1783 entro nel convento dei Camaldolesi di San Michele di Murano dove fu ordinato sacerdote nel 1787 col nome di fra Mauro Cappellari. Già nel 1799 si fece un certo nome pubblicando un volume nel quale esaltava il trionfo della Santa Sede e della Chiesa contro gli assalti degli innovatori, a difesa del potere temporale e dell'infallibilità papale, attaccando le tesi dei febroniani e dei giansenisti.
Fu proprio per questo che nel 1814 venne chiamato a Roma dove nel 1823 divenne vicario generale dei camaldolesi. Fu Leone XII nel 1826 a nominarlo cardinale con il titolo di San Callisto e prefetto di Propaganda Fide. Nel 1829 fu quindi candidato al conclave e, subito dopo la morte di Pio VIII, uno dei più lunghi conclave della storia vaticana (14 Dicembre 1830-2 Febbraio 1831) lo elesse papa col nome di Gregorio XVI.
Erano tempi molto caldi. Nel luglio di quello stesso anno scoppiò una rivoluzione in Francia le cui idee immediatamente si propagarono in Italia provocando le insurrezioni di Bologna, Pesaro, Urbino, Fano, Fossombrone, Sinigaglia e Osimo che decretarono la fine del potere temporale dei papi e proclamarono, a Bologna, lo Statuto costituzionale provvisorio delle province italiane.
La risposta di Gregorio XVI non si fece attendere. Il papa si rivolse all'imperatore austriaco che immediatamente inviò un esercito in Italia per sedare la ribellione. Per cui gli austriaci, aiutati dalle truppe dei Sanfedisti, i militari fedeli al papa, ristabilirono in poco tempo il potere pontificio.
Culturalmente parlando Gregorio XVI era quello che si dice un uomo colto, visto che era un noto orientalista e un fine teologo. Tuttavia la sua intransigenza e ostilità verso qualunque riammodernamento dello stato pontificio, le cui strutture accusavano il segno degli anni e dei tempi, provocarono una serie di ribellioni che ogni volta finivano in un bagno di sangue. Un esempio sono i moti di Romagna del 1843 e 1845.
Come si può leggere su "Riassunti di Storia d'Italia", "il suo pontificato fu caratterizzato dalla condanna del cattolicesimo liberale del Lamennais (enciclica Mirari vos, 1832) e delle dottrine del tedesco G. Hermes, sostenitore di un indirizzo teologico a base razionalista (breve del 26 Settembre 1835) e da aspri contrasti con alcuni Paesi europei (rottura delle relazioni diplomatiche con Spagna e Portogallo per la legislazione anticlericale dei governi di Maria Cristina e Maria da Gloria, 1835-1840; frizione con la Prussia per la questione dei matrimoni misti; scontro con il governo russo, che mirava a riportare all'ortodossia la chiesa rutena greco-uniate)".
Per quanto riguarda i pochi aspetti positivi di questo pontefice, di lui si può dire che incentivò l'azione dei missionari cattolici in particolare in Inghilterra e nell'America del Nord. A Roma, invece, ricostruì la basilica di S. Paolo fuori le Mura, fondò l'Orto botanico, il Museo Etrusco e una Scuola di Agricoltura. Morì infine a Roma il primo Giugno del 1846, assai poco rimpianto. Il suo successore Pio IX, salito al soglio pontificio lo stesso mese, il 20 Settembre del 1870 vedrà i bersaglieri di La Marmora entrare in Roma dalla breccia di Porta Pia.

24 commenti:

  1. Da quanto si deduce nella lettura, il card. Siri era uomo di polso fermo e decisamente ligio alla Tradizione.
    Se un uomo siffatto decise di cedere il posto ad altri come papa, non fu certo per vigliaccheria, ma perche' sottoposto a pressioni inusitate e perche' vi furono di certo minacce di ritorsioni su altri ecclesiastici. Infatti quando si vuole far cedere un personaggio di carattere non si agisce su di lui direttamente ma si agisce su persone a lui legate affettivamente.

    Per ridurre al silenzio un personaggio ecclesiastico si manovra sulla sua fedelta' alla chiesa minacciando i suoi sottoposti e quelli che lui ama.

    Quindi le tesi che vengono racolte nel libro ed il racconto diretto sono molto verosimili e fanno riflettere su come e dove sia andata la Chiesa con questi cambi clamorosi al vertice di essa.
    Si puo' dedurre inoltre che Roncalli e Montini siano stati due personaggi di "ripiego", se possiamo dire.
    E cio' fu comunque dimostrato nei fatti successivi alla loro elezione non suggerita dallo Spirito, bensi' dalla politica e dalla ragione umana.

    Gli altri a seguire furono votati dalla ormai maggioranza di cardinali elettori nominati sia da Roncalli, sia da Montini.
    Di che "pasta" fossero lo possiamo immaginare e possiamo pure immaginare le motivazioni delle elezioni di Woityla e poi di Ratzinger, a seguire.

    Comunque basterebbe soltanto la rinuncia di Siri, spinta da minacce ad invalidare le elezioni a seguire dei successivi papi.
    Bisognerebbe riprendere tutto dalla elezione di Siri e ricominciare daccapo.
    Poiche' cio'e' impossibile a compiersi, si puo' solo prendere atto della invalidita' di Roncalli e di Montini e quindi della invalidita' delle nomine cardinalizie effettuate da questi due essendo papi non formalmente.
    Se la nomina dei successivi(Luciani,Woityla,Ratzinger)si fosse ottenuta per merito dei voti della schiera di cardinali nominati invalidamente dai precedenti, si avrebbe ragione di ritenere invalide pure queste nomine papali.
    In questa altra situazione, oltre alla ipotesi di Cassiciacum, sarebbe ancor piu' "pesante" tale ipotesi e la "sede vacante" sarebbe una realta' che dovrebbe essere recepita da ogni cattolico informato dei fatti.

    Nel momento in cui le informazioni scritte dal card. Siri diverranno accessibili,allora le ipotesi del libro saranno validate e piu' nessuna scusa potra' essere sostenuta dai sedenti sulla cattedra di San Pietro abusivamente!
    Non ho altro da aggiungere. Grazie della lettura.
    Mardunolbo

    RispondiElimina
  2. L'articolo raccoglie e rafforza le voci sulle irregolarità del conclave del 1958: informazioni che, se non attenuano l'amarezza per l'odierna situazione ecclesiale, donano pace alle nostre coscienze e rinnovata energia alla nostra volontà di resistere alla odierna apostasia.

    RispondiElimina
  3. Ogni volta che leggo simili cose, per quanto questa in particolare l' avessi già udita da altre fonti, rimango sempre più amareggiato. L' unica speranza è che tutto ciò non sia vero, ma ho paura che sia destinato a restare solo una speranza.
    Albino

    RispondiElimina
  4. Pero'....sempre se tutto fosse vero, perche' rinunciare ad una nomina .? La Chiesa e' nata sulle persecuzioni!Piu' segno divino di questo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Sisi-Nono,
      che la Chiesa cresca per le persecuzioni è vero, ma altrettanto vero è che non tutti riescono a gungere a questo, pur essendo ottime persone, perchè se occorre una grandissima fede per sacrificare la propria vita per amore di Cristo, bisogna essere dei giganti per sopportare che il peso della propria testimonianza porti la morte non a se stessi, ma ad altri....

      Neanche Pio XII riuscì ad affrontare una simile cosa, contro Hitler ed il nazismo...E questo articolo vuole soltanto porre una verosimilissima possibilità di lettura della storia, attraverso la vicenda di Siri, e certamente non condannare il Cardinale....
      Se a te venissero a dire che ti controllano e che se continui ad andare alla Messa Antica, ne pagherebbero le spese tua moglie ed i tuoi figli....tu che faresti?...

      Elimina
  5. Cari amici, vorrei dire alcune cose su quest’articolo, il disturbatore infesta ancora.

    Premetto che:

    1) Nel post sugli ebrei, io nono difendevo gli ebrei, qui invece mi arrogo il compito di difendere il Romano Pontefice, col l’ausilio dei pochi mezzi a mia disposizione;

    2) Ho la più alta stima e il massimo rispetto per la memoria del Card. Siri, del quale non conosco molto. Ma che apprezzo per l’istituzione dei cappellani di fabbrica e per la cura che ha avuto come assistente dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID);

    3) Questa stima e questo rispetto sono la leva che mi spinge a difendere anche lui.

    Le fonti che avete citato sono avariate:

    1) Rino Distefano (citato come fonte) è un tale giornalista che asserisce di essere stato rapito dagli UFO;

    2) Il Sig. Paul L. Wiliams è un giornalista alla maniera di Dan Brown, ossia uno dei tanti che spara contro Nostra Madre Chiesa pretendendo di avere ragione. Leggendo la recensione del suo libro su: http://www.edizioniariele.it/ilviandante_18.htm:

    a. La casa autrice è tutt’altro che cattolica anzi si può ben dire che raccoglie tutto il pattume dell’universo spacciandolo per verità. Il libro di Wiliams fa parte di questo pattume;

    b. Wiliams si spinge oltre la mancata elezione di Siri, ci serve un timballo di porcherie che serve a discreditare la Chiesa, non solo quella postconciliare;

    c. Nella sua ricostruzione storica (facendo fede a quello che leggo nella recensione) dimentica che i Patti lateranensi sono il frutto delle cosiddette leggi eversive postunitarie con le quali i savioia (s minuscola) hanno espropriato la Chiesa di quasi tutti i beni. Il risultato è stato la distruzione di moltissimo patrimonio artistico culturale, il sottosviluppo del sud e la nascita della mafia. Se i curatori del blog lo volessero, potrei mettere insieme alcuni appunti e discutere di questo atto gravissimo per lo sviluppo dell’Italia;

    3) Ammesso che il dossier dell’FBI esista davvero, ho parecchi dubbi che la stessa sia riuscita a penetrare il conclave. Non è riuscita a prevenire gli attentati dell’11 settembre figuriamoci spiare lo Spirito Santo! Probabilmente si tratta di una ipotesi fatta da qualche analista nulla di più.

    Concludo con una affermazione:
    Se tutto quello che è stato ipotizzato fosse vero, Siri avrebbe rifiutato per ragion di stato immanente (degli uomini) o avrebbe accettato sicuro dell’assistenza della Spirito trascendente?

    Come ne esce la figura di Siri se avesse rifiutato il sogli papale per ragion di stato?

    Come un eretico e Siri non lo era!

    Un po’ di rispetto ad un grande uomo!

    Non si può raccogliere la spazzatura per avvalorare le proprie tesi!

    Cari saluti, Avamposticulturali

    RispondiElimina
  6. Concordo con l'anonimo delle 12:52. Infatti , se tutto fosse vero, metterebbe non pochi dubbi sul cardinal Siri. Infatti le motivazioni della presunta rinuncia non porterebbero splendore ne' al Cardinale ne' alla Chiesa. Una rinuncia per evitare persecuzioni? Queste tesi non convincono...anche se possono affascinare per la tesi complottista. Purtroppo ci vogliono prove concrete

    RispondiElimina
  7. Per Avamposticulturali e per Si_si_No_no,
    mi auguro che abbiate ragione.
    Albino

    RispondiElimina
  8. Se Siri ha realmente rifiutato di essere Papa ha peccato in maniera gravissima, rigettando il volere e il comando di Dio e consegnando la Chiesa nelle mani del nemico, diventando così il primo responsabile dello sfascio attuale. Speriamo non sia vero!
    GM

    RispondiElimina
  9. Tutto molto interessante, ma coi "se" e coi "Ma" non si fa la storia, e il rammarico o il rimpianto, come il recriminare, sono il passatempo di chi non ha fede, giacché personalmente credo che Dio scriva diritto sulle righe storte degli uomini. Sempre personalmente mi interrogo che se è vero l'assioma che ogni nazione ha il governo che si merita, forse questo governo della Chiesa è quello che noi cattolici romani ci meritiamo. Facciamoci santi perché proprio la Storia insegna Dio si è servito dei Santi pere rinnovare la Chiesa e il mondo.

    RispondiElimina
  10. Preferisco la prudenza....esiste anche un video su youtube sulla famosa doppia fumata. Possiamo solo fare ipotesi ma non possiamo dare un giudizio finale! Il problema e' che regna una tale confusione che confonde tutti noi. Pero' , quando si indaga occorre essere prudenti e vagliare attentamente. Dare dei giudizi temerari non e' la soluzione.

    RispondiElimina
  11. Se quanto scritto fosse vero, nullo sarebbe il Vaticano II, nulle le elezioni degli ultimi cinque papi, nulle le beatificazioni e canonizzazioni fatte da loro. Così si spiegherebbe la crisi e l'apostasia della chiesa conciliare. Ma... non vedo prove. Dove sarebbe pubblicato il documento del FBI? Dico l'originale e non il libro di P.L. Williams. Qualcuno ha verificato la notizia alla fonte? Non ci vorrebbe molto, penso, e ne varrebbe la pena: per l'autorevolezza della fonte saremmo costretti a constatare la Sede Vacante! Ma nessuno si è mosso. Anche il nostro Cruccas parlava del Diario del Card. Siri come di fonte certa. L'ho sollecitato più volte a spiegare di che si tratta e dov'è, ma deve ancora rispondere. Mi chiedo e gli chiedo allora: a che pro continuare a reclamizzare questa ipotesi di tanto in tanto, se dalla precedente reclame non è emerso uno straccio di novità?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ennesima bufala fantasiosa. Come gli attentati a Don Villa o le trame massoniche.

      Elimina
    2. Può provare ciò che afferma sugli attentati a don Villa e sulle trame massoniche?
      Albino

      Elimina
  12. A proposito della rinuncia al soglio di Pietro, non dimentichiamo che già in passato fu eletto un papa, Celestino V, che poi si dimise per i contrasti all' interno delle famiglie e della curia di Roma (almeno, così avevo letto). E questo Celestino V è oggi venerato come santo. Non mi azzarderei quindi a colpevolizzare Siri di aver provocato con la sua rinuncia lo sfascio attuale (ammesso, beninteso, che la notizia sia vera). Albino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto bravo anch'io ho pensato a Celestino V.

      Elimina
  13. Ma Celestino non ha consegnato la Chiesa al demonio, qui grazie a questa azione siamo entrati alla fine dei tempi; le responsabilità e il contesto sono diversi (sempre che sia tutto vero)
    GM

    RispondiElimina
  14. Un tempo c'era il diritto di "veto" concesso a taluni sovrani cattolici, i quali, nel contesto di un conclave, potevano vietare ai cardinali di eleggere un "papabile" loro sgradito. Tale diritto fu usato, per l'ultima volta, da Francesco Giuseppe per impedire l'elezione del cardinale Rampolla nel conclave del 1910, nel quale sarebbe poi stato eletto Sarto-Pio X, e verrà poi, subito dopo, abolito irrevocabilmente dallo stesso nuovo pontefice. In questa storia di Siri, della quale ho già tra l'altro letto e sentito dire più volte, si sarebbe in sostanza trattato, sempre che la vicenda sia effettivamente vera, di obbedire ad un "veto" per di più posto non da un re cattolico, ma addirittura dall'atea e comunista Unione Sovietica. C'è da nutrire molta, ma molta, perplessità...
    Tommaso Pellegrino - Torino

    RispondiElimina
  15. il video del cardinale Siri e il bianco fumeta del 26 OTT 1958
    http://www.youtube.com/watch?v=sy-Day-PB58

    RispondiElimina
  16. quanto segue è stato pubblicato nel gennaio 1958 nella rivista italiana Espresso ed è stato nuovamente pubblicato nel libro Il Pentagono Vaticano di Carlo Falconi alla fine de capitolo "Il delfino di Genova"
    My email thomascarter555@yahoo.ca

    l'intero capitolo può essere letto qui
    http://duquedegandia.blogspot.kr/2010_02_01_archive.html

    "Secondo alcuni intimi, poi, avrebbe gia scelto il suo futuro nome: «Se dovessi venir eletto Papa — avrebbe detto — prenderei ii nome di Gregorio. E da tempo che i Papi non assumono piu questo nome. Eppure e tutto un programma di energia e di intransigenza. Basterebbe pensare al compito svolto da Gregorio VII alla sua epoca». Ma qualche mese fa (nel dicembre '57), in una conferenza sui rapporti tra Chiesa e Stato, a Genova, e caduto in un lapsus che farebbe ritenere già sorpassata quella scelta: infatti, piu volte, anziche dire Innocenzo IV, disse Innocenzo XIV.""

    RispondiElimina
  17. Prendo brevemente da altra fonte, che credo in tutta evidenza ben attendibile e informata, un racconto plausibile di come andò il conclave del '58: «Il Collegio Cardinalizio fu tanto ben guidato e orientato che oggi, a distanza di anni da quel Conclave, si è data perfino una versione più attendibile al piccolo mistero delle tre "fumate", bianca, nera e poi ancora bianca, che uscirono, a breve distanza una dall'altra, dal fumaiolo della Sistina, gettando lo scompiglio nella folla pigiata a naso in aria in piazza San Pietro. Sarebbe stato eletto nell'ultima votazione, a dispetto dei programmi, l'armeno cardinale AGAGIANIAN. Di qui la prima fumata bianca. Subito seguita dalla nera, non appena l'eletto, cedendo a immediate pressioni, avrebbe declinato la nomina, lasciando via libera a Roncalli annunciato dall'ultima fumata binaca» (Franco Bellegrandi, "Nichitaroncalli. Controvita di un papa", Roma 2009 [2], p. 26).

    RispondiElimina
  18. Come vediamo, da quanto descritto in modo vario, sulla Terra si alternano vicende umane, che ci ricordano che gli uomini cercano sempre di provare ad imporre il loro progetto: nella Chiesa confidiamo nella correzione e nella protezione della Provvidenza Divina!

    RispondiElimina
  19. E' una bufala:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Ipotesi_sull'elezione_papale_di_Giuseppe_Siri

    RispondiElimina
  20. In efetti credo che in realtà Siri semplicemente abbia rifiutato la candidatura prima del conclave e non che fu eletto Papa e poi successivamente rinunciò.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.