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domenica 22 settembre 2013

HORRIBLE FALL - III...


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  21 settembre 2013

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html
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Orribile caduta - III

Ai lettori dell’ultimo di questi “Commenti” di giugno è stato promesso un terzo articolo sull’orribile caduta della Fraternità San Pio X, che prendesse in considerazione cosa si possa fare. Proprio recentemente è apparso sul sito “Avec l’Immaculée” un articolo con alcune buone risposte a questa questione, a partire dalla domanda se i cattolici possano continuare a frequentare le Messe della FSSPX. Riassumo e adatto: -

Nel 1984, un indulto di Roma permise che, a determinate condizioni, fosse celebrata la Messa tridentina nel quadro della Chiesa ufficiale. Alla domanda se i cattolici potessero assistere a queste Messe, Mons. Lefebvre rispose subito dopo che non avrebbero dovuto assistervi, perché il loro reinserimento nella struttura ufficiale, a quelle condizioni, equivaleva all’accettazione del Vaticano II e delle conseguenti riforme. I sacerdoti celebranti le Messe dell’Indulto non sarebbero stati in grado di parlare liberamente, e avendo accettato implicitamente la nuova Messa, con l’indulto, rischiavano di scivolare nella nuova religione conciliare, trascinando con loro anche i fedeli.

Nel 2012, Mons. Fellay dichiara che la nuova Messa è stata promulgata legittimamente, cosa che equivale col dire che è legittima. Egli soffoca le critiche al Vaticano II e mentre continua a mantenere i sacerdoti e i fedeli nel maggior buio possibile circa quello che egli sta realmente facendo, porta avanti costantemente le idee della sua Dichiarazione pro-conciliare dell’aprile 2012. Quindi, come Mons. Lefebvre escluse la frequenza alle Messe dell’Indulto, adesso, come regola generale, dovrebbe essere esclusa la frequenza alle Messe della FSSPX, perché, anche se questa particolare Messa è ancora celebrata in conformità con la Tradizione, la FSSPX è stata in generale rimodellata come un ambito nel quale la nuova religione conciliare è sempre meno disapprovata, tale che vi è sempre più un certo rischio nell’assistere alle sue Messe.

Tuttavia, sacerdoti particolari della FSSPX sono molto diversi, dal genuinamente tradizionale al virtualmente conciliare. Vi è ovviamente più pericolo nell’assistere alle Messe dei secondi rispetto a quelle dei primi; ma se un sacerdote difende ed approva il nuovo corso imposto dal Quartiere generale della FSSPX o se perseguita ed esclude dai sacramenti chiunque prenda parte alla Resistenza, si è al cospetto di due indicazioni perché le sue Messe siano evitate, specialmente se non molto lontano vi è una Messa di un sacerdote resistente. In più devono entrare in giuoco le circostanze,. Se, per esempio, i propri figli rischiano di essere buttati fuori da una scuola ancora decente della FSSPX, questo può giustificare che si assista ancora alla Messa locale della FSSPX. Quando il tronco è marcio, possono esserci ancora per un tempo dei rami che portano foglie verdi.

Resta il fatto che il tronco della FSSPX è colpito a morte e, umanamente parlando, senza speranza di recupero. La Sinagoga, tra la morte di Nostro Signore sulla Croce e la distruzione di Gerusalemme nel 70 d. C., portava con sé la morte, ma non era ancora morta. Perciò gli Apostoli predicavano in essa e dei buoni Ebrei partecipavano ancora, fino a quando furono perseguitati tutti e infine cacciati. Oggi, se un cattolico si avvede che l’intero corpo della FSSPX, dalla testa ai piedi, è pervaso dal virus mortale di una dissimulata mentalità conciliare, egli deve agire per concorrere al salvataggio di quante più anime è possibile, prima che naufraghino nella fede insieme alla scialuppa che affonda.

Si faccia un tale una convinzione, con la lettura di quanto può reperire, a partire dallo scambio di lettere, dell’aprile 2012, fra i tre vescovi e Mons. Fellay. Parli con i sacerdoti e con i fedeli, per coordinare, per esempio, come realizzare dei rifugi per i sacerdoti che altrimenti non si sentiranno capaci di reagire. C’è molto da fare, ma sono pochi, almeno per il momento, quelli che sono disposti a farlo. Dio è con questi pochi.

Kyrie eleison.

21 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Più che un vaneggiare mi sembra un argomentare ASSAI LOGICO. A partire da certi presupposti ci sono logiche conseguenze.
    Se uno vuole criticare mons. Williamson ne critichi i presupposti (confutandoli, se può) non il ragionare che si appoggia su di essi che è molto lineare e consequenziale.
    E SMETTIAMOLA di definire esplicitament o implicitamente "pazzo" chi non è d'accordo con altri!!!

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  3. nop-imn-pip-pop-pap-zic-truc-vac è sempre lo stesso mentecatto che ostinatamente entra a provocare, come scrisse in un commento tempo fa ad Albino che rispondeva garbatamente.

    Sembra ,comunque,al di là di quel che può supporre,che, le ribattute alle sue frasi senza senso, svolgano ottimo lavoro di propaganda per aprire gli occhi ai prosciuttati

    Se prosegue così,l'innominabile non fa altro che portare acqua al mulino della verità

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  4. (Chiedo scusa a Mardu, che ringrazio di cuore per la sua costante presenza ed il suo premuroso contributo, per aver tolto la sua risposta al "pazzoide alfabetico", ma era necessario per non perdersi dietro alle mosche, che non vanno mai inseguite ma solo scacciate con uno "sciò!" .... nel nostro caso lo "sciò" è un clik degli amministratori, che può a volte farsi aspettare, ma appena possibile arriva...Vi chiedo la carità di replicare a simili trollaggini nel seguente modo: inserendo un commento totalmente diverso dai concetti provocatori del disturbatore e ignorandolo completamente, così sembrerà a chi legge quello che realmente è: un povero matto che parla da solo. Grazie a tutti.)

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  5. Nella mia cittá la VO viene fatta una volta al mese, ma io sento la necessitá di andare a Messa piú spesso. Cosí vado anche alle NO. Purtroppo è cosí. Luisa L

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    1. Beata lei Luisa che, almeno una volta al mese, la messa VO ce l'ha.
      Nella mia città non c'è nemmeno quella e per trovarne una, prefestiva il sabato pomeriggio, devo farmi 70 chilometri tra andata e ritorno. E, quando il sabato non posso andare, la domenica, per potervi assistere, devo andare da un' altra parte e percorrerne 200. Cordialmente,
      Albino

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  6. Messa V.O ovvero messa vera ?
    Ci sono per 1/2 Italia secondo canone di S.Pio V. Non tutte le domeniche, però.
    http://www.sodalitium.biz/index.php?pid=4 La consiglio per spurgare tutte le frustrazioni e le messe "no, però sì"

    Personalmente scelgo di non andare più alla nuova messa-mensa per non avere la nausea durante e dopo.
    In Sicilia, in vacanza anni fa, ne ho avuto la saturazione completa con cori urlati e stonati di gente che "partecipava", manifestando appieno il carattere assembleare della cerimonia.
    A che serve una cerimonia con una scimmiottatura di celebrazione?
    Con magari una comunione con Ostia che è reale forse che sì o forse che no ?
    Anche se il sacerdote, poverino, fosse in buona fede da ignoranza totale sul sovvertimento.
    Piuttosto un rosario o preghiere per i defunti.

    Siamo ridotti, in tutto il mondo,così !
    Cosa credete che facciano in Cina ? Certo, ci sono le messe dell'ANP fedele al governo con rito più tradizionale che nelle messe nascoste della chiesa sotterranea.
    Quale sarà la più vera messa in Cina? Quella tradizionale ancora, ma di fedeli al governo o quella dei fedeli al "papa" o pseudo-papa che non li difende mai. della ex chiesa cattolica ?
    Non so rispondere.
    Ma andando in Cina mi pongo il problema.
    Dio che sa leggere nei cuori sa cosa sarebbe meglio; noi lo cerchiamo...
    Ma in Italia, perbacco, una messa come si deve, vera,santa e rinnovazione reale del S.Sacrificio, cerco di non farmela mai sfuggire !

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  7. Vado a Messa NO in due monasteri. Uno di Benedettini e l'altro di suore di clausura. Cantano loro, canti gregoriani. Si fa quel che si puó. Luisa L

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  8. I canti gregoriani bastano ed avanzano per innalzare l'anima !
    Meglio così !
    E' vero, ovunque nel mondo si fa quel che si può e l'Italia pure è diventata terra di missione, ma non come intende Bergoglio-seminare il modernismo- ma ristrutturare quel che va lui distruggendo sempre più quel poco che era rimasto.

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  9. "Quando un cristiano - ha sottolineato - è chiuso nel suo gruppo, nella sua parrocchia, nel suo movimento, è chiuso, si ammala. Se un cristiano esce per le strade, nelle periferie, può succedergli quello che succede a qualche persona che va per la strada: un incidente… Tante volte abbiamo visto incidenti stradali… Ma io vi dico: preferisco mille volte una Chiesa incidentata e non una Chiesa ammalata! Una Chiesa, un catechista che abbia il coraggio” di rischiare “per uscire e non un catechista che studi, sappia tutto, ma chiuso sempre e ammalato. E alle volte è AMMALATO NELLA TESTA…”.

    papa Francesco

    http://it.radiovaticana.va/news/2013/09/27/il_papa_ai_catechisti:_siate_creativi,_non_abbiate_paura_di_andare/it1-732424

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    1. Bergoglio continua a parlare di periferie senza avvedersi che è il centro il vero malato, ed il centro è l'Europa che inesorabilmente si sta scristianizzando e rifiuta le sue radici cristiane. Per assurdo, l'unica nazione che le difende è la Russia, che per anni ha cercato di eliminare la propria religione. Pur includendone altre, i russi hanno capito che avere una forte identitá religiosa e difenderla li rende un popolo piú potente. Noi europei siamo deboli e la nostra debolezza si esprime soppratutto in questo rifiuto. Le periferie vicine e lontane sono abitate da "l'altro", che non ha nessuna intenzione di convertirsi. Sono perplessa "sull'ammalato nella testa", lo trovo offensivo come quando diede delle zitelle alle suore. Dovrebbe limitarsi e ricordarsi che spesso gli incidenti sono mortali. Luisa L

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  10. "... non aver paura di uscire dai nostri schemi per seguire Dio, perché Dio va sempre oltre. Ma sapete una cosa? Dio non ha paura! Sapevate questo voi? Non ha paura! E’ sempre oltre i nostri schemi! Dio non ha paura delle periferie. Ma se voi andate alle periferie, lo troverete lì. Dio è sempre fedele, è creativo. Ma, per favore, non si capisce un catechista che non sia creativo. E la creatività è come la colonna dell’essere catechista. Dio è creativo, non è chiuso, e per questo non è mai rigido. Dio non è rigido! Ci accoglie, ci viene incontro, ci comprende. Per essere fedeli, per essere creativi, bisogna saper cambiare. Saper cambiare....".

    papa Francesco

    http://it.radiovaticana.va/news/2013/09/27/il_papa_ai_catechisti:_siate_creativi,_non_abbiate_paura_di_andare/it1-732424

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    1. E allora? Cosa c'è di sbagliato?

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    2. Di sbagliato c'è tutto!
      Questi testi sono completamente un pasticcio perché sono un affastellamento di concetti idealistici e di generalizzazioni! Per questo qualcuno diceva che Bergoglio è un gran pasticcione nel suo modo di argomentare. Oltre che pasticcione è pure pericoloso!

      Prima di tutto ci sono concetti idealistici: bisogna abbandonare il proprio nido per andare nelle "periferie", abbandonare la propria chiesa per andare in contesti non ecclesiali a predicare. E chi dice che le persone sono capaci, chi dice che le persone ne abbiano la forza, chi dice che le persone lo possano VERAMENTE fare? La debolezza umana è sempre presente e la possibilità di perdersi pure!
      Dov'è, qui, la prudenza del pastore? Dov'è la sua capacità di discernimento?
      Tra un certo numero di persone alcuni possono andare nelle cosiddette "periferie" ma altri - oggi la maggioranza - corrono il notevole rischio di perdersi!

      L'idealismo bergogliano è tutto qui: credere che una persona possa andare nelle "periferie" (ossia in zone scristianizzate) e che possa resistere nella sua identità e, per giunta, possa convertire. Idealismo irresponsabile!!!

      Per giunta ci sono delle generalizzazioni. Esistono - eccome! - comunità cristiane chiuse a guscio, contrarie ad ogni forma di confronto con l'esterno, per le quali c'è la necessità assolute di aprirle perché vivono proprio su un altro pianeta!
      Ma pensare che questo lo si deve fare a tutti - pensiamo ad esempio ad un monastero cistercense - è una emerita cavolata!
      Dipende da luoghi e da persone, da situazioni e situazioni. Qui Bergoglio generalizzando e non facendo le dovute distinzioni appare a tutti per quel che è: uno che ragiona come un grezzone!
      Trovo tutto questo molto molto pericoloso!

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    3. "Esistono - eccome! - comunità cristiane chiuse a guscio, contrarie ad ogni forma di confronto con l'esterno, per le quali c'è la necessità assolute di aprirle perché vivono proprio su un altro pianeta!"

      Esatto...tipo quelle che vanno proprio "alle periferie"... come i neocat che vanno in tutte le nazioni, in tutte "periferie esistenziali" e sono chiusi come dei ricci, ripiegati nel sistema della loro setta, impermeabili di fronte alla vera dottrina cattolica, da essi rifiutata in partenza e per scelta (indotta dal cattivo insegnamento dei catechisti, a loro volta traviati dal loro Kapo eretico).

      Anzi, direi che è proprio la loro chiusura settaria che dà loro la forza di partire per le periferie, perché paradossalmente solo un ambito mentale ristretto come quello, che porti con sé falsi concetti di eroismo evangelizzatore (oltretutto eretico) può spingere a fare quello che la maggior parte delle persone non ha la forza di fare. Ma non per questo può definirsi buono e gradito a Dio.

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  11. Che poi le esortazioni di Bergoglio siano sfasate lo si capisce anche da un altro particolare. Chi parte per le periferie non solo non è detto che incontri Dio - che lì vi abiterebbe secondo Bergoglio - ma può anche essere che perda tutto, come è successo a diversi catechisti neocatecumenali i quali, lasciato il lavoro per andare ad "evangelizzare" in regioni lontane sono andati incontro ad un fallimento e hanno perso tutto.

    Questo modo assurdo di ragionare, tipicamente ideologico e per nulla religioso, non tiene conto delle persone e delle situazioni. Parte in quarta illustrando una teoria che infiamma le menti giovanili ma che, alla prova dei fatti, può molte volte zoppicare o essere totalmente ERRATA.

    Qui si vede che razza di personaggio hanno eletto a papa!
    Teologicamente è zero (l'ultima lettera di Ratzinger a Oddifreddi brilla in confronto agli scialbi e inconsistenti discorsi bergogliani), pastoralmente è avventato (se non sventato), spiritualmente è accecato.
    Dio abbia pietà della Chiesa cattolica!

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  12. La differenza tra gli assurdi e pericolosi consigli bergogliani e l'atteggiamento prudenziale sempre avuto dalla Chiesa nel passato lo si vede nella tradizione monastica.

    Quando un monaco entra in monastero e vuole divenire eremita o missionario (anticamente esistevano i monaci missionari, si pensi a san Patrizio o agli evangelizzatori degli Slavi, Cirillo e Metodio), l'abate fa di tutto per trattenerlo.

    Non si nasce né eremiti, né missionari! L'abate trattiene il monaco ardente in comunità perché non c'è nulla di più formativo che portare pazienza con e per i fratelli.
    Quando anni fa un monaco, in un monastero tradizionale, disse al suo superiore "voglio partire", l'abate gli rispose: "No! E' pericoloso, puoi farti del male!".
    Solo dopo molto esercizio e divenuto veramente forte il monaco può iniziare a lasciare il monastero.
    Quel che vale per il monastero - che è una piccola chiesa - vale anche per la Chiesa in generale.

    Ma chi volta le spalle alla tradizione e obbedisce a criteri umanistici o, forse, massonici ha fatto già scisma con il criterio antico.
    Ecco allora gli sconclusionati consigli bergogliani che finiranno per rovinare la Chiesa cattolica, già fin troppo rovinata.
    Che possono portare dei giovani lanciati allo sbaraglio? La loro vanità e presunzione di "sapere" con l'idea di essere comunque assistiti da Dio? Ma ci rendiamo conto delle assurdità che va dicendo quell'uomo vestito di bianco???????

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  13. Bergoglio quando, con linguaggio da verduriera, parla di gente "malata nella testa" si riferisce ai tradizionalisti? Sarebbe un chiaro indice di dove sta vreramente!

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    1. No ... è un chiaro indice di dove state veramente voi...

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  14. E' il 27 aprile 2014 la data in cui il papa proclamerà santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Lo ha annunciato papa Francesco durante un concistoro di cardinali in corso in Vaticano.

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2013/09/30/Papa-Roncalli-Wojtyla-santi-27-aprile_9381931.html

    Ora non potrete più dire nulla contro il Concilio!

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    1. Ho letto anch' io questa notizia. E ho anche letto il particolare non da poco che il secondo "miracolo" attribuito a Roncalli non è ancora stato ufficialmente definito come tale. Il che la dice lunga sul significato vero di queste canonizzazioni.
      Si tratta di una vera e propria fuga in avanti, al solo scopo di blindare il Concilio.
      E se un domani saltasse fuori che quello non era un miracolo? Dove è andata a finire la prudenza della Chiesa? Ma!?
      Albino

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