Nella chiesa di San Rocco a Torino, la notte di Natale, padre Chiaffredo
Olivero ha pensato bene di infondere pace e serenità nei fedeli ivi
raccolti, facendo pubblica dichiarazione di apostasia.
Il celebrante, al posto del Credo, ha fatto cantare un canto insulso e
melenso - composto da Jean Marie Benjamin, musicata da Riz Ortolani, e
interpretata da Claudio Baglioni per il film Fratello Sole, sorella Luna di Franco Zeffirelli del 1972 - ed ha così spiegato le ragioni della sua opinabilissima scelta:
Sapete perché non dico il Credo? Perché non ci credo. Se qualcuno di
voi lo capisce... Io che ho studiato un po' di anni, ho capito che era
una cosa che non capivo e che non potevo accettare. Cantiamo
qualcos'altro che dica le cose essenziali della nostra fede: Dolce
sentire.
Il video è stato pubblicato sul sito della chiesa di San Rocco (qui, si senta dal minuto 26:45).
Nota mia: il video è stato tolto ed in maniera maldestra e ipocrita è stato sostituito con un altro dove la frase incriminata è stata tagliata.
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Al posto della professione di fede del Simbolo
Niceno-Costantinopolitano, ecco cos'ha scelto la mente malata del
sacerdote apostata:
Dolce sentire come nel mio cuore
ora umilmente, sta nascendo amore.
Dolce è capire che non son più solo,
ma che son parte di una immensa vita,
che generosa risplende intorno a me:
dono di Lui, del suo immenso amor.
Ci ha dato il cielo e le chiare stelle,
fratello sole e sorella luna,
la madre terra con frutti, prati e fiori,
il fuoco, il vento, l'aria e l'acqua pura,
fonte di vita, per le sue creature:
dono di Lui, del suo immenso amor,
dono di Lui, del suo immenso amor.
Il contenuto teologico in questa canzoncina inconsistente da figli dei
fiori secchi è evidentemente nullo. Come nulla, a quanto pare, la fede
del sacerdote che si è permesso di sostituirla al Credo della Messa, per
il quale hanno versato il proprio sangue tanti Martiri cattolici.
La decisione di questo prete indegno è stata salutata da una risata,
completando il quadro di squallore e povertà intellettuale dei fedeli,
evidentemente assuefatti alla creatività liturgica del Novus Horror.
Il gruppo interconfessionale Spezzare il pane al quale don
Chiaffredo partecipa si riunisce una volta al mese a celebrare
l’eucaristia in rito ora cattolico ora protestante, con i presenti che
fanno tutti la Comunione. Don Fredo si è detto sicuro che questo è il
vero “pensiero personale” di papa Francesco, secondo quanto da lui detto
il 15 novembre 2015 durante la visita al tempio luterano di Roma.
Don Olivero ha aggiunto che il dogma della Transustanziazione va riletto
in chiave “spirituale” e che, stando a Gesù, la messa la può celebrare
chiunque e non solo un ministro ordinato. Don Olivero ha fatto queste
dichiarazioni scandalose ed eretiche sull’ultimo numero di Riforma (qui), il settimanale della Chiesa valdese. Ne ha riferito il vaticanista Sandro Magister nell’ultimo articolo apparso sul suo blog Settimo Cielo il 20 giugno 2017 (qui).
Non stupisce che, di fronte ad una dichiarazione pubblica di rifiuto
della professione di Fede Nicena, l'Ordinario del luogo non sia
intervenuto: la perdita della Fede è requisito indispensabile,
soprattutto sotto questo esecrando pontificato, per poter avere la cura d'anime nella neo-chiesa bergogliana.
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