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domenica 27 luglio 2014

San Roberto Bellarmino: “Chi non è Cristiano non è membro della Chiesa – ed un eretico manifesto non è un Cristiano, come insegnano chiaramente San Cipriano, Sant’Atanasio, Sant’Agostino, San Girolamo e molti altri: l’eretico manifesto non può perciò essere papa.”

Parole di S. Atanasio ai cristiani che soffrivano sotto gli ariani:
***
"Che Dio vi consoli! ... Quello che rattrista ... è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. E' un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica. Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi. Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta - quella che mantiene la sede o chi osserva la fede? È vero, gli edifici sono buoni, quando vi è predicata la fede apostolica; essi sono santi, se tutto vi si svolge in modo santo ... Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica, e se qualche esecrabile gelosamente cerca di scuoterla in varie occasioni, non ha successo. Essi sono quelli che si sono staccati da essa nella crisi attuale. Nessuno, mai, prevarrà contro la vostra fede, amati fratelli, e noi crediamo che Dio ci farà restituire un giorno le nostre chiese. Quanto i più violenti cercano di occupare i luoghi di culto, tanto più essi si separano dalla Chiesa. Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo. (Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, vol. 32, pp 411-412). "

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Risposta alla lettera, sul sito di Radio Spada, sul cosiddetto "papato materiale" di Carlo D.P. , autore di "Apologia del Papato", tengo anche a precisare che personalmente avrei preferito discutere della problematica del “Papato fasullo Conciliare” di persona o per telefono dato che personalmente io e Carlo di Pietro siamo conoscenti, di certo una chiarificazione su un nostro articolo su un altro Sito a noi gestori del Blog Non Possumus non è sembrata la maniera di comunicazione più corretta considerando anche il fatto che io personalmente ero fuori sede per un lungo periodo e quindi impossibilitato a rispondere. In questo articolo di Carlo di Pietro si sostiene che io metta in dubbio la cosiddetta “Tesi di Cassiciacum” dello stimato Monsignor Guerard Des Lauriers, autore tra l’altro del “breve esame critico” di Bacci e Ottaviani, in realtà questo è falso dato che suddetta Tesi a me personalmente mi ha arricchito molto facendomi comprendere appieno la dottrina cattolica sulla Materialità, sulla Formalità, La Sessio e la Missio ecc.. della Santa Chiesa Cattolica in riferimento alla persona fisica che assumerebbe L’ufficio oneroso, ma pieno di Grazia, del Pontificato nella Chiesa Cattolica. Come, per mail, spiegavo ad un noto Sacerdote, mi sono trovato a più riprese a difendere la Tesi di Cassiciacum quindi affibbiarmi una qualche etichetta di accusatore di tale Tesi è una falsità, personalmente penso che il Monsignore sia l’unico che si sia preso l’onere di insegnare dottrinalmente il ministero del Papato in questo tempo di crisi, ma questa Tesi di Cassiciacum rimane comunque una Tesi e non fa parte integrante del Magistero della Chiesa Cattolica in riferimento alla crisi del Papato degli ultimi 50 anni. Le nostre personali analisi si basano sull’oggettività che è sotto gli occhi di tutti e tengo a ribadire che coloro che oggi occupano illecitamente, in quanto modernisti ed eretici condannati, non possono avere nessuna autorità all’interno della Santa chiesa cattolica. L’uomo eretico è fuori di essa e non né fa parte figuriamoci se si debba pensare che il Signore possa dare a questi bellimbusti modernisti un qualche potere Sacerdotale in tutte le sue forme, Sacerdozio, Episcopato e Pontificato.

http://federiciblog.altervista.org/wp-content/uploads/2012/02/G.1987_2.jpg I miei personali dubbi sulla Tesi di Cassiciacum riguardano l’applicabilità ai giorni d’oggi in riferimento ai personaggi modernisti che hanno occupato il Soglio di Pietro. Monsignor Guerard Des Lauriers nella sua Tesi Mette in dubbio, giustamente, le Consacrazioni con il “nuovo rito” dell’apostata Montini e afferma che sino a Giovanni paolo II l’elezione solo “materiale” del Pontificato era salvaguardata dato che nel Conclave erano presenti una decina di Cardinali ancora Consacrati con il solo e vero rito che era quello pre-conciliare e che nessuno di essi abbia messo in dubbio tale procedura in riferimento alla persona fisica di Giovanni Paolo II, inoltre afferma che se questa situazione non sarebbe cambiata nel futuro, in virtù delle fasulle Consacrazioni Episcopali Conciliari, avremmo avuto una figura di Papa quindi un falso Papa, quindi la presenza di questa decina di cardinali avrebbe salvaguardato solamente la “materialità” dell’elezione di Giovanni Paolo II. Ora ad oggi noi abbiamo un cosidetto “nuovo Pontefice” tutto nuovo, consacrato Sacerdote e Vescovo col nuovo Rito e con Cardinali elettori, (quasi tutti fatti Vescovi col Nuovo Rito), che da anni hanno aderito alla falsa ed eretica dottrina conciliare, quindi seguendo l’insegnamento della Tesi ad oggi saremmo arrivati alla “figura di Papa” quindi né materialità né formalità. Forse questa Tesi andrebbe aggiornata ai tempi attuali in riferimento all’impostore eretico di Bergoglio e si spera che Don Ricossa nel XIII Convegno degli studi Albertari a Novembre a Milano, riesca a chiarite l’applicabilità della Tesi di Cassiciacum alla persona fisica del modernista Bergoglio. Inoltre sembra che ci si dimentichi, oltre che alle evidenti eresie degli impostori conciliari, che coloro che oggi occupano illecitamente la Sede Apostolica hanno da anni relazioni strette con la massoneria ed il comunismo, troppo lungo sarebbe scrivere della vicinanza dell’impostore Giovanni XXIII ed il suo pessimo successore Montini con i nemici della Santa Chiesa, quindi di Dio, ma il nostro Blog come anche altri siti trattano del problema massonico e comunista in combutta con i traditori della fede conciliari, basterebbe ascoltare la dotta conferenza di Carlo Alberto Agnoli per comprendere a che stato di corruzione sono giunti i riformatori conciliari, per quanto mi riguarda la cosiddetta vacanza Papale parte dall’impostore Giovanni XXIII che in combutta con i poteri luciferi di questo mondo ha indetto il 1° concilio della satanica e falsa chiesa conciliare basti pensare che questo personaggio si è affibbiato il nome di un anti papa. Tutto il discorso, per la dimostrazione della eresia formale, girerebbe intorno alla dimostrazione della cosiddetta “pertinacia” riguardo agli attuali abusivi occupanti della Santa Sede con una dichiarazione di condanna pubblica della Chiesa a queste persone. Ora come si può ancora attendere tale dichiarazione di condanna in quando i posti di governo sono occupati da eretici della stessa combriccola di Bergoglio? I condannati possono forse condannare un condannato? Questa procedura è sacrosanta ma non risulta applicabile ai giorni d’oggi in quanto chi dovrebbe formulare canonicamente questa presunta condanna è a sua volta condannato in quanto modernista e poi quale codice di diritto canonico si userebbe per tale procedura quello nullo conciliare o quello lecito di Benedetto XV del 1917?. La pertinacia, quindi la formalità nell’eresia, è abbastanza evidente, oggettiva, in quanto questi signori professano le stesse eresie da oltre 50 anni e il pensare che non sappiano appieno cosa stanno facendo è assurdo ed un insulto all’intelligenza, un conto è il proferire un eresia per breve tempo e poi smetterla ma un altro conto è passare 50 anni a proferire le stesse cose senza un barlume di ravvedimento. Il Signore ha detto “dalle loro opere li riconoscerete” e non “ dalla loro coscienza li riconoscerete”, e perché questo? Perché il potere li leggere le coscienze viene da Dio e non dagli uomini neanche se fossero validi Consacrati della Chiesa cattolica. Ebbene noi tradizionali, questi apostati conciliari, li abbiamo riconosciuti, la cosiddetta Chiesa Conciliare non è la Chiesa di Nostro Signore e i Consacrati ed i Sacramenti ivi amministrati non vengono da Dio ma dal suo acerrimo nemico, SATANA.

San Roberto Bellarmino: “Per quanto gli uomini non siano in grado o capaci di leggere i cuori, allorché testimoniassero che qualcuno sia eretico per virtù delle sue opere esterne essi allora lo giudicherebbero eretico puro e semplice, condannandolo come tale.”

La stessa Tesi afferma, giustamente, che in questi personaggi non opererebbe la Vera Missio e Sessio della Chiesa Cattolica ma una “Missio e Sessio” diabolica quindi e mi ripeto come uno che ha in se la “Missio e la Sessio” del diavolo possa ricevere da Dio l’autorità di parlare ed a governare a nome Suo, al contrario si può ben dire che il Signore permetta tale mostruosità a causa dei nostri peccati come un solenne castigo:

Nel 1523 Adriano VI disse pubblicamente, in riferimento alla avvenuta scissione protestante:

“Noi riconosciamo liberamente che Dio ha permesso questa persecuzione della chiesa a causa dei peccati degli uomini e particolarmente dei sacerdoti e dei prelati. La mano di Dio, infatti, non si è ritirata, egli potrebbe salvarci, ma il peccato ci separa da Lui e gli impedisce di ascoltarci. Tutta la Sacra scrittura ci insegna che gli errori del popolo hanno la loro sorgente negli errori del clero …Sappiamo che, da molti anni, anche nella Santa Sede sono stati commessi molti abomini: traffico di cose sacre, trasgressione dei Comandamenti in tale misura che tutto si è trasformato in scandalo. Non ci si può meravigliare che la malattia sia scesa dalla testa alle membra, dai papi ai prelati. Noi tutti, prelati ed ecclesiastici ci siamo sviati dalla via della giustizia. Da molto tempo nessuno fa più il bene. Per questo tutti noi dobbiamo onorare Dio e umiliarci davanti a Lui. Ciascuno di noi deve esaminarsi e vedere in che cosa è caduto molto più severamente di quanto non lo sarà da Dio nel giorno della Sua ira. Noi ci consideriamo tanto più impegnati a farlo perché il mondo intero ha sete di riforma.” (discorso di Adriano VI ai delegati della Dieta imperiale, dopo la scissione protestante nel 1523)

Tutti noi dovremmo fare un serio esame di coscienza per vedere se in qualche modo abbiamo contribuito al generarsi del solenne castigo che è stato il Conciliabolo Vaticano II indetto e perpetrato negli anni da impostori che occupano a sbaffo le Sacre mura del Vaticano.

Sono anche ben cosciente che questa soluzione, di difesa della fede, sedevacantista implica la problematica della lecita elezione di un nuovo Pontefice integralmente cattolico, ma questo non credo sia un mio problema, io mi fermo all’oggettività e lascio la risposta a tale quesito ad altri più dotti di me intanto negare l’oggettività rimane un assurdità e pur di dire che su quella sedia ci sia uno vestito di bianco si va' avanti con arzigogolamenti teologici che in 50 anni hanno prodotto solo confusione, l’unico soggetto atto all’interpretazione della oggettività rimane il magistero infallibile della chiesa se no faremo la fine dei protestanti dove ogni uno può dire la sua.

Intanto faccio notare che lo stesso Monsignor Guerard De Lauriers pensava che canonicamente la soluzione è irrisolvibile e anche accettando, secondo la Sua tesi, la lecita “materialita” nell’elezione dei modernisti Vaticanosecondisti. Difatti per la deposizione di Bergoglione bisognerebbe far partire l’iter canonico dell’ammonizione per poi, se il soggetto insiste, la totale deposizione dall’ufficio del Papato, da parte dei Cardinali e Vescovi residenti, in quanto diverrebbe un eretico pertinace e quindi fuori della Chiesa Cattolica:

INTERVISTA A MONS GUERARD DE LAURIERS
Sodalitium N. 13 – Maggio 1987

11) Sodalitium: Come prospettate l'ulterio­re svolgimento di questa crisi spaventosa?

Mons. G.: Svolgimento ulteriore, soluzio­ne... della "crisi": vale a dire della vacanza for­male della Sede Apostolica?

Si designa comunemente con la locuzione: "crisi della Chiesa" lo stato di privazione nella quale si trova la Chiesa militante [vale a dire il Corpo Mistico di Cristo sussistente in terra, il quale non è la "chiesa ufficiale" in quanto tale]. Questo stato di privazione ha una causa "per accidens", per rimozione della causa pro­pria. Questa causa "per accidens" è la vacanza formale della Sede Apostolica, almeno a parti­re dal 7 XII 1965.

Come può cessare questa “vacanza”? Il pro­cesso normale, canonico, è ben noto. Ciò che resta di Autorità nella Chiesa militante, se il Papa cade nell'eresia o lo scisma, è la persona morale [designata qui sotto con M] che costi­tuisce l'insieme gerarchizzato dei Vescovi resi­denziali professanti [quindi, integralmente la Fede cattolica. Questa persona morale M deve rivolgere al "papa" [ex-Papa] una ingiunzione; e deve convocare il Conclave, il che assicura, almeno in potenza, la Successione Apostolica, considerando quest'ultima dal punto di vista formaliter. [È quanto ac­cade quando muore il Papa: in particolare quando il Conclave, debitamente convocato, deve essere differito per cause estrinseche]. Se il "papa" persiste nel suo errore, ipso facto è fuori dalla Chiesa, e non è più papa in nessun senso, neppure materialiter. Se il "papa" abiura il suo errore, spetta al Conclave "decidere" l'alternativa: o questo "papa" pentito ritorna Papa formaliter: oppure, conformemente alla bolla di Paolo IV, questo "papa" ha alienato in se stesso, a causa dell'eresia, l'attitudine a di­ventare Papa formaliter che gli aveva conferi­to.

Davanti alla chiesa, il fatto di es­sere regolarmente eletto da un Conclave vali­do. La Chiesa non giudica mai il Papa. Ma spetta alla Chiesa [Conclave convocato da M] decidere se, si o no, esiste nel "papa" pentito "riviviscenza canonica" dell'attitudine eccle­siale ad essere Papa. Così la Chiesa giudica nel "papa" solo di ciò che, in quest'ultimo, spetta formalmente alla Chiesa.

Questo processo canonico non può evi­dentemente svolgersi, che se la persona mo­rale M è una realtà. Ora, attualmente, i soli Vescovi di cui si sia sicuri che fanno parte della Chiesa militante [Corpo Mistico di Cristo, sus­sistente in terra] sono coloro i quali "procedo­no" da Mons. Ngo Dinh Thuc [cf 9 II]: in effet­ti, essi sono unanimi (alcuni di essi sono ancora timidi, e persino reticenti, quando si tratta di proclamare pubblicamente quanto, adesso, affer­mano [infine] privatamente), [al contrario di Mons. Lefebvre e di Mons. de Castro Mayer] nell'affermare la vacanza almeno formale della Sede Apostolica. Ma la mia opinione personale è: che, innanzitutto, l'insieme del "Vescovi-Thuc" non è gerarchizzabile né di diritto, né di fatto; che, secondariamente, questo insieme espressamente ordinato alla Missino, ed estra­neo alla Sessio, è metafisicamente e giuridicamente inabile a costituire la persona mo­rale M.

Ho designato sotto il nome di conclavismo l'opinione e la tendenza contraria, che ri­getto assolutamente.

In mancanza di M, non esiste una soluzio­ne "canonica"!

Gesù solo rimetterà la Chiesa in ordine, nel e col Trionfo di Sua Madre. Sarà allora evidente per tutti che la salvezza sarà ve­nuta dall'Alto.

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San Roberto Bellarmino: “Un papa chiaramente eretico cesserebbe d’essere sia papa che testa della Chiesa, proprio come egli cesserebbe d’essere Cristiano e membro della Chiesa: egli potrebbe quindi essere processato e sì punito dalla Chiesa. Questo è l’insegnamento di tutti gli antichi Padri, i quali istruiscono che gli eretici manifesti perdono immediatamente ogni giurisdizione.”

San Roberto Bellarmino: “Chi non è Cristiano non è membro della Chiesa – ed un eretico manifesto non è un Cristiano, come insegnano chiaramente San Cipriano, Sant’Atanasio, Sant’Agostino, San Girolamo e molti altri: l’eretico manifesto non può perciò essere papa.”

Papa Pio XII, “Mystici corporis Christi”, 29 Giugno 1943: “Poiché non ogni delitto commesso, per quanto grave, come invece lo scisma, l’eresia o l’apostasia, è tale che di sua natura separi l’uomo dal Corpo della Chiesa.”

Papa Innocenzo III, “Eius Esempio”, 18 Dicembre 1208: “Crediamo nei nostri cuori e confessiamo con le nostre bocche Una sola Chiesa, non quella degli eretici, ma la Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica, fuori della quale noi crediamo che nessuno sia salvato.”

Come si fa dunque a discernere la persona eretica?

San Roberto Bellarmino: “Per quanto gli uomini non siano in grado o capaci di leggere i cuori, allorché testimoniassero che qualcuno sia eretico per virtù delle sue opere esterne essi allora lo giudicherebbero eretico puro e semplice, condannandolo come tale.”

Con questo breve scritto cerco di chiarire la posizione del sottoscritto sulla questione della vacanza della Santa Sede e dello stato di privazione in cui si trova, dalla metà del secolo scorso, dalla chiusura del concilio Vaticano II, la Chiesa cattolica. Prima di passare alla risposta all’articolo di Carlo di Pietro ci tengo inoltre a ribadire che in me non ci è mai stata l’intenzione di accomunare la mia personale posizione con quella di Carlo di Pietro, quindi Carlo stia in pace nessuno ha voluto metterlo in difficoltà rispetto all’Istituto Mater Boni Consilii probabilmente tutto nasce da un fraintendimento, ma comunque il tutto può essere di stimolo per poter discutere da cattolici del problema “dell’ora presente” senza sbranarci.

Tenendo presente la "risposta" indirizzatami dal sito di Radio Spada…

Lettera sul Papato materiale agli stimati amici di NON POSSUMUS

Con l'enciclica "Pascendi Dominicis Gregis", del 1907, Papa San Pio X denunciò - più di un secolo orsono - la diffusa presenza nella Chiesa dell'eresia modernista con cui molti chierici (tra cui cardinali vescovi e teologi) facevano propria la visione della filosofia moderna e delle moderne scienze ad esse sottomettendo la Santissima Fede in Cristo e nella Chiesa e facendo dipendere da esse l'intendimento delle Sacre Scritture.

Ciò portò-nella sostanza-questi chierici a rinnegare la Fede cattolica, distorcendo le Sacre Scritture, disprezzando l'Insegnamento Infallibile, ribellandosi con ostinazione e astuzia alla Cattedra di S. Pietro.

Di tutto ciò erano stati già avvertiti e rimproverati dai Papi precedenti San Pio X (Pio IX e Leone XIII) ma "temerari quanto altri mai" continuarono a complottare per impossessarsi e sviare la Santa Chiesa cattolica.

Per questo furono bollati dalla suddetta enciclica di San Pio X in quanto: "nemici della Chiesa tra i più dannosi, volenti la sua distruzione, maestri di accortezza e astuzia, adagiati in una falsa coscienza".

"Il dizionario di teologia per laici" (cardinale P. Parente-A. Piolanti) definisce il modernismo sulla scia della "Pascendi":

"Eresia o meglio complesso di eresie sorte in seno alla Chiesa… Sotto l'influsso della filosofia della critica moderna… Il modernismo è un ibrido amalgama… In base a tre falsi sistemi filosofici:

1) agnosticismo (dal kantismo) che mette insieme soggettivismo-fenomenismo-relativismo (ne è gran maestro tale J. Ratzinger)

2) immanentismo che professa essere la coscienza umana contenitrice in sé di ogni verità (anche quella divina) che si sviluppa sotto lo stimolo del "sentimento religioso".

3) evoluzionismo radicale: per cui la vera realtà non è l'essere ma il divenire, dentro e fuori dell'uomo (ne deriva la dottrina dell'evoluzione dei dogmi che nella forma e nel significato si adattano ai bisogni dell’uomo e al giudizio della scienza)".

Questi acerrimi nemici della Chiesa colpiti da San Pio X, dopo la sua morte rialzarono la testa ed ebbero un tale nascosto successo, che dopo la morte di Pio XII, ultimo vero Papa, riuscirono a far eleggere un loro uomo come antipapa, eclissando così la Cattedra di Pietro.

Fu l'inizio della Grande Apostasia predetta dalla Sacra Scrittura e da Maria Santissima in diverse apparizioni profetiche.

Il conciliabolo Vaticano II rinnegò l'Insegnamento Infallibile bimillenario della Chiesa giungendo perfino a rigettare il vero significato della S. Scrittura.

Il fiume maleodorante dell'eresia che fino a quel momento era rimasto più o meno celato nelle arterie e vene della Chiesa gerarchica uscì allo scoperto inondando il gregge e l'intera società.

Ecco dunque alcune tra le eresie proclamate e indotte dal Vaticano II:

1) l'eresia della libertà religiosa nel foro esterno: assolutamente contraria al Vangelo (Marco 16:16) al Magistero infallibile della Chiesa (enciclica Quanta Cura e Sillabo

degli Errori Moderni-Pio IX). Tale falsa libertà storicamente ha aperto le porte all'indifferentismo religioso e al conseguente relativismo etico: mali gravissimi che hanno distrutto la civiltà cristiana.

2) Eresia ecumenista che legittima gli eretici ortodossi definendoli "vera Chiesa locale" ed estendendo a costoro e agli eretici protestanti, distruttori della Fede cattolica, la via della salvezza (Giovanni Paolo II, Padeborn-Germania), Condannata dalla Chiesa: Pio XI " Mortalium Animos" 6 gennaio 1918.

3) "Dialogo" interreligioso che partendo da immaginarie insignificanti "elementi comuni" scade nel sincretismo, nel relativismo, nell’ irenismo e-conclusivamente-nell’apostasia ! Ma Gesù Cristo resta l'unica verità che salva e divide (Matteo 10:34-39).

4) Eresia della separazione tra Stato e Chiesa e della conseguente promozione dello Stato laico e rinnegamento della Regalità sociale di Cristo (Sillabo, Pio IX; enciclica Quas Primas, Pio XI). Si è arrivati all'assurdo che gli apostati sono giunti a far pressione su Stati cattolici, che nella loro costituzione avevano la Santa religione come religione di Stato, affinché divenissero “laici”, modificando la costituzione o cancellando i concordati con la Chiesa cattolica: tale è il caso dell'Ecuador e della Spagna.

4) Eresia Liturgica: stravolgimento della Santa Messa in direzione dell'eresia protestante ( Oscuramento: della Messa in quanto sacrificio espiatorio; del sacerdozio ministeriale; della stessa realtà della transustanziazione). Tutto ciò in palese violazione delle S. Scritture e delle norme del Magistero infallibile poste a salvaguardia del sacro rito (solenne bolla Quo Primum, 1570, San Pio V).

5) Eresia della negazione sostanziale del dogma dell'inferno, che esiste ma… è vuoto! Infatti ne è stato tratto fuori (Giovanni Paolo II, catechesi 28 luglio 1999 e Benedetto XVI, catechesi 18 ottobre 2006) perfino Giuda-“il figlio di perdizione” (Giovanni 17,12).

6) Eresia del rifiuto dell'ammonizione fraterna: (mai più scomuniche! Urlava Giovanni Paolo II). Rifiuto dell'azione medicinale tesa alla salvezza delle anime-tale atteggiamento è eretico poiché nega direttamente il Vangelo (Matteo 6,48 e 7,5) e cancella quella opera di misericordia spirituale che si chiama "ammonire i peccatori", che è biblicamente fondata (Giacomo 5:19-20).

Ma le eresie che germinano subito dal fico maledetto del conciliabolo modernista sono letteralmente centinaia (sostituzione dell'uomo a Dio-stravolgimento dei diritti di consacrazione episcopale e presbiterale-servilismo verso il giudaismo per cui l'antico patto è ancora valido riproposizione della vecchia eresia che ci sia una salvezza fuori della Chiesa (battesimo di desiderio) eccetera).

La grande apostasia secondo- vaticanista ha eclissato la vera Chiesa di Cristo che priva del suo Pontefice è divenuta un piccolo gregge (Luca 12:32). La Sacra Scrittura lo aveva profetizzato (Daniele 9:26,27; 2Ts 2: 7-11; Ap.16: 13; 17: 6 , 8-12) e anche Maria Santissima è apparsa diverse volte ( Quito – Lourdes – Fatima – La Salette ) avvertendo l'umanità dell'approssimarsi degli eventi apocalittici.

Tra tutti il più catastrofico e significativo: "l'abominio di desolazione", " l'uomo di peccato" che si siede nel luogo santo-cioè l'apostasia, gli anti-papi della falsa chiesa, che siedono nel Vaticano dov’è la tomba di Pietro: "il luogo santo" (il luogo più sacro della cristianità).

Ora c'è chi dice erroneamente, contro l'Insegnamento Infallibile, che l’ eretico può essere Papa - sia pure "materiale".

Dicendo ciò costoro vanno contro le Sacre Scritture ( 1 Cor. 5:13; Tito 3:10, 11; Ap. 13:11-18; 19:20), contro l'Insegnamento Infallibile - derivante da Esse - della Chiesa (bolla di Paolo IV Cum Ex Apostolatus, 1559; Papa Pio VI Auctorem Fidei 29-08-1784), contro i santi: San Bellarmino, San Francesco di Sales, Sant'Antonino e, infine, contro la legge della Chiesa: il codice di diritto canonico articolo 188 § 4.

In particolare San Bellarmino in “De Romano Pontefice “ afferma:

"un Papa manifestatamente eretico cessa automaticamente (per se) di essere Papa e la testa, nello stesso modo che cessa di essere un cristiano e un membro della Chiesa.

Per questo fatto può essere giudicato e punito dalla Chiesa. Questa è l'insegnamento di tutti gli antichi Padri che insegnano che gli eretici manifesti perdono immediatamente qualsiasi giurisdizione…

Poiché in prima istanza è dimostrato mediante argomenti autoritativi e logici che l’ eretico manifesto è deposto Ipso facto (per lo stesso fatto). L'argomento autoritativo è fondato su San Paolo (Tito 3:10) il quale ordina che un eretico venga evitato dopo due avvertimenti cioè dopo essersi mostrato manifestatamente - il che significa prima di sentenza giudiziale o scomunica alcuna.

E ciò è quel che scrive San Girolamo, aggiungendo che gli altri peccatori sono esclusi dalla Chiesa mediante sentenza di scomunica, ma gli eretici esiliano loro stessi e si separano mediante la loro medesima azione dal Corpo di Cristo".

Ora tra le tante eresie enunciate pubblicamente e testualmente mostrate dagli antipapi modernisti (chi non fu colpito dalle visite e preghiere in sinagoghe e moschee o dal bacio di Wojtyla al Corano ?!).

Prendiamo come esempio tre frasi pubblicate da altrettanti pseudo-papi:

1) Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis, ( 6) 04-03-79: "il fermo credo degli aderenti alle religioni non-cristiane, un credo che è anche effetto dello Spirito della Verità operante anche fuori dei confini del Corpo Mistico".

Attribuire le credenze e riti delle false religioni allo Spirito Santo di Dio!

Da parte di uno che ben conosce le Sacre Scritture e i Sacri Dogmi della Fede cristiana: ci può essere una bestemmia più grande, (Marco 3:28,29), una eresia più consapevole? Confondere l'istigazione di Belial con la Grazia preveniente del Signore! È veramente incredibile quanto queste persone siano possedute dallo spirito di menzogna!

2) Benedetto XVI, Dio e il mondo, (versione inglese), 2000, pagine 209:

"è certamente possibile leggere il Vecchio Testamento come se non fosse diretto verso Cristo; non è indirizzato [infatti ] senza equivoci a Cristo. E se gli ebrei non possono vedere le promesse come adempiute in Lui non è solamente malafede da parte loro, ma genuinamente a causa dell'oscurità dei testi…

Vi sono delle perfettamente buone ragioni dunque, per negare che il Vecchio Testamento si riferisca a Cristo e affermare: no, ciò non è quel che ha detto.

E vi sono anche delle buone ragioni per riferirsi a lui-questo il motivo della disputa tra ebrei e cristiani ( una pennellata di genuino agnosticismo non può mancare nel”miglior” Ratzinger…)".

L'eretico Ratzinger attribuisce il rifiuto dei giudei verso il Cristo alla presunta oscurità delle Sacre Scritture (come se la responsabilità dell'eresia giudaica non fosse da attribuire all'infedeltà dell'uomo ma a Dio "che non si esprime con chiarezza"!).

E ciò viene detto dopo 2000 anni di esegesi e predicazione cattolica e, soprattutto, dopo che Nostro Signore Gesù Cristo ha chiaramente attribuito a Se Stesso tutte le profezie messianiche dell'Antico Testamento ( Lc 4:17-21; Lc 24:25-27; Gv 12:16- Gv 12:41,42)!!

Sconfessare il Signore stesso! Vi può essere un'eresia più grave, cosciente e spudorata?

3) Francesco: intervista a Repubblica con E. Scalfari 01-10- 2013:

"io credo in Dio, non in un Dio cattolico, non esiste un Dio cattolico…".

Cosa vuol dire "io credo in Dio - non in un Dio cattolico…" se non che Dio non ha espresso Se Stesso (il Suo essere-la Sua identità-i Suoi propositi-i Suoi Comandamenti-la Sua Via di Salvezza) unicamente nella Verità Dogmatica creduta dalla Santa Chiesa cattolica fino Papa Pio XII ?

Che cos'è questa se non una completa e radicale pubblica eresia ?

E quale "fede" mostra Bergoglio se non un miscuglio di Deismo e protestantiche eresie (Gc. 2:19,20) ?

Ma queste sono solo tre pubbliche dichiarazioni, su migliaia di discorsi e di gesti (e omissioni!) apertamente rigettanti il Credo e la Tradizione della Santa Chiesa di Cristo e quindi formalmente eretiche.

Non occorre essere "eruditi e dotti" per comprendere che costoro non sono veri successori dell'Apostolo Pietro ma occorre solo confrontare un buon catechismo cattolico con la loro predicazione e le loro azioni.

Questo è un punto fondamentale poiché ne derivano tremende eppur reali conseguenze.

Se costoro, da G. Roncalli in poi, non sono veri papi allora tutti i loro provvedimenti di governo sono nulli. Essendo eretici prima della loro elezione-in quanto accaniti promotori e partigiani dell’apostatico ed eretico conciliabolo ( e autori essi stessi di loro personali eresie)-anche tale elezione è nulla, dato che un eretico non può essere eletto papa.

Dunque? Dunque come preannunciato da Maria Santissima a Quito (1610), a Fatima (13/05/1917), e a La Salette ( 19/09/1846 ) - i messaggi sono sostanzialmente concordi-vi sarebbe stata una grande apostasia-"la Fede sarà pressoché spenta"-e la vera Chiesa cattolica "eclissata".

Solo un piccolo gregge resiste di fronte alla Grande Apostasia-la più grande nella storia dell'umanità-cioè coloro che avranno mantenuto la Fede integra: solo loro rimangono fedeli a Gesù Cristo (Lc 12:32).

Questa è la realtà attuale… Di cui le Sacre Scritture e più recentemente Maria Santissima ci rivelano il più profondo significato.

Ma l'autore di "Apologia del Papato" non sembra avere, obiettivamente, alcuna chiarezza su tutto ciò. Almeno considerando la "risposta" in questione…

Egli esprime in tre punti-distanti nel testo-la sua opinione sugli anti- papi post-conciliabolo e di conseguenza, indirettamente, sullo stato della Chiesa.

Ecco i tre punti:

1) pagina 2, § 2, egli dice: "… Provo a fornire alcune soluzioni( mah !) nel caso in cui-Dio non voglia - e i soggetti che siedono in Vaticano sul Trono che fu destinato a S. Pietro e ai suoi successori, siano eretici formali e non solamente materiali. Che siano eretici materiali ce lo dice la Chiesa, dunque

non è ammissibile nessuna ipotesi contraria, questo se si vuol conservare la fede ( 2Tm 4,7). Che siano eretici formali va, invece, provato."

Dunque gli occupanti della Santa Sede sono sicuramente "eretici materiali" cioè predicano certamente l’ eresia; ma l'autore di A.P. non sa (Dio non voglia! Esclama attonito al solo pensiero) se ne siano consapevoli (cioè se siano eretici formali), fatto che, per l'appunto, occorre, secondo lui, "provare".

2 ) pagina 3, § 3 e 4: l'autore dice: "… Ho potuto di persona constatare che i soggetti moderni (cioè i modernisti! Non era più preciso scrivere modernisti?) Sono bene informati, dispongono della letteratura idonea alla comprensione del problema, letteratura che, con evidente colpevolezza (dicono: il Concilio Vaticano II l’ha superata) viene solitamente snobbata, il problema grave è che tale letteratura non è semplicemente umana-e invece "Bocca di Dio" trattandosi del Magistero della Chiesa che va da San Pietro fino a Pio XII".

Insomma il nostro autore constata di persona che i modernisti disprezzano (snobbano, dice lui) il Magistero della Chiesa da San Pietro a Pio XII. Conoscono bene l'insegnamento della Parola di Dio (S. Pietro) e della Chiesa (Pio XII) ma non hanno-"con evidente colpevolezza"- nessuna intenzione di seguirlo!

Il nostro dice: " è un problema grave"…eh sì… Tanto più in quanto tra i "soggetti moderni" occorre annoverare anti-cardinali, anti-vescovi e relativi antipapi.

Il nostro interlocutore aggiunge, prendendo spunto da Sant'Alfonso, che non è assolutamente presupponibile una qualche "ignoranza" dei suddetti soggetti, cosa che "renderebbe indispensabili le monizioni dell'autorità"(che infatti non sono necessarie). E chiarisce aggiungendo "ma questo (lo stato di ignoranza) in coscienza, mi è proprio impossibile dirlo per gli occupanti della Santa Sede oggigiorno. Sono colti e sono stati troppe volte coinvolti in tutte le diatribe - a loro direttamente indirizzate a cominciare dalle lodevoli proteste pubbliche e parimenti notorie di Mgr Lefebvre, di Mgr Castro Mayer, l’ abbé di Nantes, Mgr Thuc, Mgr De Lauriers, i Card. Ottaviani e Bacci etc etc… Per poter dire che non sanno.".

Ora, invece, alla terza pagina del suo scritto, l'autore di A.P. sa: al punto uno non sapeva, ora sa. Infatti afferma che tali eretici "materiali", in realtà, essendo consapevoli della loro scelta di rigettare la vera Tradizione della Chiesa e il suo Insegnamento Infallibile, sono, "è impossibile non dirlo", degli eretici formali.

3) pagina 4 § 1, l'autore di A.P. afferma: "sostenere oggigiorno che un antipapa siede sullo scranno di S. Pietro, ma farlo senza alcuna dichiarazione della Chiesa è ben più grave del modernismo stesso, anche per questo "la tesi" … esclude ciò ".

La prima osservazione che va fatta su questa frase è che un cattolico non è libero di sostenere ciò che vuole, forzando la realtà (e la Verità) dentro filosofiche umanissime” tesi”. Un cattolico deve sostenere (su qualsiasi problema) ciò che afferma di Gesù Cristo e l'Insegnamento Infallibile della Chiesa e cioè, nella fattispecie, che un eretico ( formale) non può assolutamente essere Papa (come già mostrato). Questa è la Verità e non solo non serve ma è addirittura dannoso lambiccarsi il cervello per sostituire alla Verità “tesi” producenti solo confusione (e debolezza contro l’eresia) tra i fedeli.

Del resto se al punto (1) l'autore di A.P. affermava di non sapere, al punto (2) chiarisce che sì, effettivamente "i soggetti moderni" cioè gli eretici modernisti occupanti la Santa sede sono eretici formali, ostinati manifesti.

Salvo che al punto (3), in ossequio ai suoi amici chierici, "dotti ed eruditi"( e alla loro “tesi”), non lo sa più !

Egli giunge ad affermare che sostenere ciò che oggi (da più di cinquant'anni!) è manifesto (anche secondo lui!) - e cioè che i falsi pontefici conciliari siano degli eretici-pertinaci e notori-"è ben più grave" dell'eresia modernista (sic!) la quale, d’altra parte, come affermava San Pio X, raggruppa-da più di un secolo-" i più dannosi, radicali, accorti, astuti e velenosi nemici della Chiesa".

Ma ben al di là di ogni umana confusione, colpevole opportunismo, orgoglio malcelato e falsa erudizione si erge Eterna la Parola di Dio e della sua Chiesa: "se non ascolta la Chiesa abbilo in conto di un pagano e di un pubblicano" (Mt 18:17), "dunque eliminate in mezzo a voi chi è il malvagio" (1 Cor 5:13), "l'uomo eretico, dopo uno o due ammonizioni, evitalo, sapendo che un siffatto s'è fuorviato e pecca essendo condannatore di se stesso" (Tit 3:10,11); Leone XIII" Satis Cognitum": "… È assurdo pensare che chi sia fuori della Chiesa abbia potere nella Chiesa"; canone diritto canonico 188 § 4: "ogni ufficio rimane vacante, per tacita rinuncia " Ipso Facto" e senza alcuna dichiarazione se: § 4 il chierico pubblicamente si sia allontanato dalla fede cattolica" (anche il Papa è definito "chierico", canone 108 § 3).

D'altra parte su tali antipapi (l'ultimo è rimasto probabilmente un laico data la sopraggiunta (18 Giugno 1968- Pontificalis Romani - Paolo VI ) invalidità delle ordinazioni sacerdotali) c'è da osservare che essendo eretici formali anche prima della loro elezione, quest'ultima è invalida come definisce l’Enchiridion Iuris Canonici ( S.Sipos, Pecs, 1940, pagina 187): "può essere eletto (al papato) ogni maschio sano di mente, membro della Chiesa. Sarebbero invalidamente eletti le donne, i bambini, i non sani di mente, i non battezzati, gli eretici e gli scismatici".

Come si vede contrariamente a ciò che suppone la "Tesi di Cassiciacum" non solo gli antipapi, “l’uomo eretico”, hanno posto un "obicem" (ostacolo) alla loro elezione (non avendo intenzione di predicare la Verità di Cristo e di fare il bene della Chiesa), non solo non sono "materia apta" a divenire veri papi (2 Tm 3: 12,13) in quanto eresiarchi incalliti, ma la loro stessa elezione è assolutamente invalida in quanto già, prima di essa, eretici formali.

Infine come abbiamo già chiarito, in caso di eresia (formale) qualsiasi cristiano, dal semplice battezzato al Papa, non è più tale ed è " ipso facto" escluso dalla Chiesa.

Quindi essendo questa la situazione del Papato e della Chiesa e pensando che la Tesi di Cassiciacum contenga in essa degli insegnamenti cattolici non ne posso ad oggi accettare l’applicazione riguardo i modernisti conciliari conciliari. Essendo la vera Chiesa di coloro che possiedono integra la vera Santissima Fede cattolica ridotta a un piccolo gregge deprivato della Cattedra di Pietro, l'unico vero rimedio alle tenebre imperanti verrà da Cristo stesso, Capo presente nella sua Chiesa, il cui Ritorno, considerando i segni e le profezie, è più prossimo che mai.

Chi confida nell'uomo-siano pure "dotti" e "eruditi"-resterà deluso, mettendo a rischio mortale la propria anima, ciò a qui bisogna fare riferimento è solamente il Magistero infallibile della Chiesa sino al 1958.

Vieni signore Gesù !

Amen.

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PREGHIERA DI LEONE XIII

ESORCISMO BREVE

Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come gia’ avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’e’ piu’ posto per essi nei cieli. Ma e’ caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti. Si, e’ caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui. Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’ eterna morte.
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empieta’ e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità la Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge(1).
Pertanto, omai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa. Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.

10 commenti:

  1. A dire il vero Don Ricossa rispose già a suo tempo alla questione riguardante le consacrazioni episcopali secondo il nuovo rito, in relazione alla materialità dell'eletto al Soglio di Pietro (di cui a tutt'oggi anche Don Curzio Nitoglia fa il suo cavallo di battaglia contro la Tesi di C.). Per es. in Sodalitium n. 58/2005 (on line), p. 41, e poi di nuovo in Sodalitium 63/2009 (on line), p. 46 in un articolo dal titolo: "Una valida consacrazione episcopale è necessaria per essere Papa?".

    Nel primo breve intervento scriveva: "D'altra parte non è vero che, poiché i vescovi conciliari non sono validamente consacrati, non potrebbero perciò in nessun modo occupare materialmente le sedi episcopali e, in caso di abiura degli errori, anche formalmente. È risaputo, infatti, che nella Chiesa la giurisdizione non è il potere d’ordine, e che un laico può essere eletto Papa o nominato Vescovo di una diocesi senza possedere ancora il carattere sacerdotale o episcopale. In questo caso, è sufficiente che detto laico (o semplice chierico o sacerdote) accetti di essere ordinato, almeno sub conditione. Pertanto, i vescovi che occupano le sedi episcopali pur non avendo ricevuto validamente la consacrazione episcopale, conservano la nomina canonica a tale sede episcopale e, quindi, sono ancora “vescovi materialiter” per quel che riguarda la giurisdizione anche se non fossero vescovi per quel che riguarda il potere d’ordine. Lo stesso vale per un eventuale eletto al Soglio di Pietro in un futuro conclave: anche se non avesse ricevuto una valida consacrazione episcopale, sarebbe sempre la persona canonicamente designata al pontificato. Infine, si dimentica che tutti i vescovi in comunione con Giovanni Paolo II (e quindi tali solo materialiter) che sono stati consacrati col rito orientale o un altro rito tradizionale sono realmente vescovi quanto al potere d’ordine; quindi non è vero che la cosiddetta “chiesa conciliare” non avrebbe o non avrà più tra poco dei vescovi validamente consacrati tra i propri ranghi. La conclusione, pertanto, che detta associazione [di non meglio spec. "tradizionalisti" e "sedevacantisti" francese] pretende portare dal fatto che il nuovo rito di consacrazione episcopale può essere invalido è del tutto priva di fondamento, e non intacca minimamente la tesi detta di Cassiciacum".

    Nelle conclusioni del secondo, ancora al tempo di Ratzinger quando riemerse la questione, scriveva: "Per concludere, vorremmo ricordare – con brevità e chiarezza – l’opinione del nostro Istituto e della nostra rivista a proposito delle questioni che sono state più volte sollevate e delle quali abbiamo parlato in questo articolo: 1) La riforma liturgica voluta da Paolo VI dopo il Vaticano II, con una finalità ecumenica, non può venire dalla Chiesa Cattolica e, quindi, dalla sua legittima autorità. 2) Per questo fatto, i nuovi riti del sacramento dell’Ordine non godono di quelle garanzie proprie a ogni rito della Chiesa Cattolica: santità, liceità, validità. 3) Giacché Joseph Ratzinger è stato consacrato Vescovo con il nuovo rito, la sua consacrazione episcopale è dubbia. 4) Aver ricevuto la consacrazione episcopale non è indispensabile per essere il Sommo Pontefice (Pio XII). Joseph Ratzinger non è formalmente Papa non perché la sua consacrazione episcopale è dubbiosamente valida, e neppure perché sarebbe formalmente eretico,ma perché non ha l’intenzione oggettiva e abituale di realizzare il bene ed il fine della Chiesa. Voler applicare il Vaticano II e le sue riforme è infatti incompatibile con la realizzazione delfine della Chiesa. 5) Eletto al Sommo Pontificato, Joseph Ratzinger è ancora ‘papa’ materialmente. 6) L’unica autorità che potrebbe dichiarare che Joseph Ratzinger non è ‘papa’ materialmente è quella della Chiesa, ovvero – durante la sede vacante – il collegio dei Cardinali oppure il Concilio generale imperfetto".

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  2. Ottimo commento e don Ricossa scrive in modo logico ed ineccepibile chiarendo molti dubbi.
    Il fatto aggiuntivo, però, che non viene mai sollevato da alcuno, mi sembra, è quale impatto possa avere su una elezione papale , il fatto che gli elettori siano o eretici (massoni o altro) oppure atei , quindi totalmente fuori dalla chiesa "ipso facto".
    Infatti pur dibattendosi questioni importanti e basate su logica e filosofia, non si può neanche trascurare questa terribile situazione ,prima accennata, ma molto verosimile !
    Ovvio che nel caso che TUTTI i cardinali, ovvero la maggioranza sufficiente, fosse di adepti a sette, non accoglierebbero l'influsso dello Spirito Santo e non sarebbero in grado di eleggere un papa credente ed ortodosso nella dottrina.
    E questa sembrerebbe la situazione attuale e spiegherebbe molte cose, saltando di botto la tesi di Cassiciacum, anzi, completandola.

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  3. L'articolo pubblicato da G. mostra con assoluta chiarezza , basandosi sulla S. Scrittura, sull'insegnamento Infallibile e - non ultimo ! - sulle Profezie di Maria SS. che l'uomo eretico non può essere Papa. E inoltre che non vi è - data l'eresia manifesta e pertinace - c nessun bisogno di alcuna monizione canonica per la sua pubblica denuncia in quanto tale (eretico), disconoscimento e scomunica ipso facto. Come mostrato.
    Dunque chi continua ad affermare che un eretico manifesto e ostinato può essere validamente eletto Papa - mentre in realtà è un vero antipapa e satanico servitore - si mette fuori della Fede Cattolica ed è quindi un eretico lui stesso.
    La stessa c.d. Tesi di Cassiciacum è una tesi che come minimo favorisce l'eresia in quanto fa dipendere la validità dell'elezione di un Papa unicamente da una condizione giuridica ( idoneità/validità dei cardinali elettori [ peraltro - nella situazione attuale - tutti secondo-vaticanisti ed eretici anche loro ! ] ) e non dal fatto che il candidato sia eminentemente adatto al Sacro Ufficio in quanto Difensore, cultore e promotore della Vera Fede Cattolica. Lo stesso C.D.C., art.188 definisce l'ineleggibilità degli eretici( e scismatici).
    La tesi arriva ad affermare, dominata dalla sua impostazione filosofica, per esempio, che l'elezione di Wojitila sarebbe stata valida ( !! ) in quanto presenti nel conclave diversi "validi " cardinali . Papa "valido " uno dei più grandi eresiarchi mai esistiti !" Da non seguire" ma esercitante una valida Autorità sulla Chiesa di Cristo e su milioni di anime ! Ci rendiamo conto dell'enorme ambiguità favorente l'eresia di simile modo di ragionare e la sua enorme distanza dall'insegnamento di Cristo e del Magistero ?
    La Fede Cattolica è messa dalla Tesi completamente in sordina come se non avesse nessuna influenza sulla validità o meno dell'elezione.
    Ma come ampiamente e ripetutamente mostrato nell'articolo non è assolutamente così !
    Come si può, possedendo la Santissima Fede Cattolica, dire "...chi sono io per giudicare il cuore di Bergoglio ( o Montini o Ratzinger etc etc ) ? La risposta di qualsiasi cattolico non potrebbe che essere " non so chi tu sia ma certo non sei dei nostri ! ".

    Che dire infine ? La Verità non vien fuori dai dibattiti ma solo da Gesù Cristo Nostro Signore e dall'insegnamento infallibile della sua Chiesa, illustrante quello del Signore.
    Ora, tutti andiamo incontro al Signore, volenti o nolenti; chi avrà esaltato e messo in pratica la Sua Parola ( e combattuto i suoi nemici ) per un Giudizio di approvazione e benedizione ( sia pure con timore e tremore ), chi invece avrà messo in secondo piano la Sua Parola osannando umani maestri, lasciandosi guidare da limitate filosofie, per un Giudizio di riprovazione. Vieni Signore Gesù.
    Viero D. M

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  4. Giusto per rimanere in topic – considerato che il testo, come detto da Gianluca, è stato già battuto su Radio Spada – riporto, anche in risposta a Viero, dei passi espunti dalla risposta rivolta da Carlo di Pietro (che non conosco personalmente) ai gestori del presente blog. Anche in essa si dà di nuovo ragione delle differenze esistenti tra i “sostenitori” della Tesi di C. e coloro che non la condividono. Il fatto che anche Carlo di Pietro sia convinto della bontà di ciò che sostiene non vuol dire ovviamente che si debba per forza convenire con lui se si è convinti del contrario, sebbene gli vada per onestà riconosciuta buonafede e di essersi messo con serietà a giorno della questione. Di certo oggi né lui né alcuno possiede l'autorità ecclesiale necessaria per imporsi al consenso dei fedeli una volta per tutte. Valga quindi per ognuno, di fronte a Dio, almeno la testimonianza di una retta coscienza. (Si sa poi che Santa Caterina da Siena e San Vincenzo Ferrer si santificarono entrambi, di quale santità!, nonostante ritenessero ognuno di militare sotto le insegne del vero Papa, dicendo anti-Papa quello dell’altra quando di certo solo uno poteva esserlo realmente. Sebbene oggi la cosa sia più un po' più complicata, auguro, a vantaggio di tutti, a me stesso e a ciascuno di piacere a Dio almeno un po’ di quanto Gli piacquero ognuno di quei due nonostante la malaugurata congiuntura).

    «***Lettera sul Papato materiale agli stimati amici di NON POSSUMUS***, di Carlo di Pietro (http://radiospada.org/2014/06/lettera-sul-papato-materiale-agli-stimati-amici-di-non-possumus/). “[...] Come fa presente mons. Sanborn, è necessario che il soggetto sia imputabile, va rilevata la notorietà, dunque la pertinacia, ciò secondo diritto, altrimenti si potrebbe precipitare nell'inconcludente baratro del conclavismo, come è già risibilmente più volte accaduto; clava utilizzata dai modernisti per denigrare la odierna necessità teologica del sedevacantismo, diversamente si dovrebbe credere che le porte degli inferi hanno prevalso sulla Prima Sedes, che la preghiera di Gesù non ha valore, che la Pastor Æternus mente, e così via. Ciò è inammissibile, questo se si vuol conservare la fede [...] È importante sottolineare che il soggetto che fa defezione dalla fede (CJC, can 188, 1917) deve comunque essere dichiarato (o riconosciuto) tale (es. antipapa) dalla Chiesa (sebbene egli è già privo della facoltà di governare ed insegnare; sant'Alfonso, Verità della Fede, Marietti), non certo si arriva alla definizione per “presunzione” o per “sentito dire” o per presunta “illuminazione”. Va, inoltre, valutato teologicamente il tipo di «vizio». [...] Sostenere oggigiorno che un antipapa sieda sullo Scranno di san Pietro, ma farlo senza alcuna dichiarazione della Chiesa, è ben più grave del modernismo stesso, anche per questo la Tesi, che resta la risposta equilibrata al problema, esclude ciò. [...] pertanto ringrazio vivamente per la collaborazione che c’è e che vi sarà, ribadisco la mia tanta stima per voi, esorto a non prendere posizioni pubbliche contro la Tesi (in questo caso, sono certo involontariamente), già usando alcuni stralci dei miei scritti [...] auspico che il presente scritto sia allegato al vostro editoriale qui semplicemente e cordialmente "corretto" [rettifico: più che "corretto", "integrato" per meglio precisare la mia intenzione. Mi scuso se ho dato adito a fraintendimenti, valuterò ed eventualmente rimedierò nelle future edizioni del testo, se Dio vorrà]”».

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  5. Mah ! Da quel che comprendo, la diatriba si svolge in merito a chi possa definire un papa eretico, quindi non-papa.
    Mons. G.de Lauriers fece una teoria per far comprendere o "giustificare" la situazione esistente tuttora.
    Alcuni sposarono questa teoria, altri la rigettarono e poi la ripresero. Altri la rigettarono e la rigettano tuttora (vedi d.Nitoglia e la comunità Fsspx).
    Che questi papi non si comportino da papi ma da antipapi lo riconoscono tutti, pur con i distinguo:
    "papa sì ma non si obbedisce"
    "non papa poichè invalidamente eletto"
    "non papa poichè non si comporta formalmente da papa"
    Gira e rigira il problema non si risolve argomentando e disquisendo poichè è un problema talmente enorme che ci vuole la mano del Signore per risistemare la Chiesa.
    Fermarsi alla propria personale convinzione non permette comunque di arrivare alla soluzione auspicata da tutti:ROVESCIARE QUESTI PSEUDO-PASTORI, ANNICHILIRE IL LORO POTERE ABUSATO E RIPRISTINARE UNA CHIESA CATTOLICA DEVOTA ALLA TRADIZIONE ED ALLA DOTTRINA AUTENTICA DI SEMPRE.
    Ma chi mai potrebbe farlo, umanamente ?
    Io non vedo una soluzione, stante le situazioni episcopali.
    Intravedo però una soluzione umana ma terribile: una guerra che devasti talmente il mondo che si torni ad adorare Dio e consacrare la propria vita con pastori sconvolti che torneranno a fare i pastori rinnovando la Chiesa ed eleggendo un papa come si deve.
    Che vi sia una guerra per avere l'uomo abbandonato Dio o perchè Dio stesso decide di falciare l'umanità per i milioni di aborti e vite spente nel 90% delle nazioni, il risultato non cambierebbe e sarebbe forse l'unico.
    A meno che...
    A meno che non sia arrivato il giorno in cui dopo la catastrofe, l'umanità ,stremata, non ricerchi un dittatore cui consegnarsi e che sarà l'ultimo e definitivo Anticristo.
    In questo disgraziato caso non potremmo vedere alcuna situazione migliorata per la Chiesa, ma anzi i pochi restati fedeli alla dottrina e tradizione patiranno supplizi e morte.

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  6. Leggendo su un altro blog tradizionalista che Papa Francesco prova dolore venendo a conoscenza delle critiche mossegli (non solo a lui, ma alla sua attuale linea pastorale) sui blog tradizionalisti, confesso che mi sento un poco in colpa e credo che sia meglio per me ripensare il tutto. Sinceramente mi scuso se a qualcuno posso aver mosso, inavvertitamente, critiche eccessive ed ingiustificate (sia al Santo Padre che a sacerdoti, religiosi/e, Vescovi, Cardinali) e rimetto tutto alla Divina Misericordia ed alla Provvidenza, che a tutto sa porre rimedio (scrivendo dritto anche sulle righe storte, come insegna Don Bosco).
    Con questo mio post saluto il direttore di questo blog , lo ringrazio per l' impegno e la dedizione alla Chiesa Cattolica e mi ritiro dall'agone di una lotta di cui forse ho mal interpretato i termini.
    Il Signore vi benedica tutti, e la Santa Vergine vi protegga sempre, grazie.

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    1. Dove si mostrerebbe il dolore del Bergoglio ,"papa francesco" alle critiche dei tradizionalisti ?
      Nel seguitare a frequentare evangelisti, eretici vari, giudei kippati, atei e quant'altro e bastonando pesantemente i francescani "tradizionali" ?
      A questo Cattolico è sensibile ?
      Boh, non sto a giudicare la sensibilità individuale, ma che si facciano critiche anche ad uno definibile giustamente pseudo-papa, mi pare doveroso e salvifico per tutti quelli che cercano di rimanere cattolici.

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  7. Guarda caso però , su Radio Spada si censura la semplice informazione che Don Nitoglia ha abbandonato da tempo la Tesi di Cassiciacum , dopo averla sostenuta per anni.
    E questo in un post dove si annuncia un convegno su di essa. Evidentemente i convegni è meglio farli a porte chiuse , un semplice spiffero potrebbe mettere in crisi il castello di carte sedevacantista.

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  8. Angheran ghin gò, Angheran ghin gò...
    Se ti prende Mardunò, se ti prende Mardunò...
    Ti sculaccia sul popò, ti sculaccia sul popò...

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  9. Grazie Anonimo, infatti Angheran ghin-gò omette, come ogni falso predicatore, che l'abbandono della tesi di Cassiciacum da parte del Nitoglia è cosa talmente risaputa negli ambienti CATTOLICI (detti di tradizione) che non è il caso di rimenarla ogni volta.
    Tra l'altro si omette di dire per carità (che forse io non ho) che il Nitoglia che ha abbandonato la tesi non ha però abbandonato la sua abitazione e presenza da indipendente dalla comunità di FSSPX da cui proviene e si sente figlio. Strana contraddizione ed incoerenza....

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