Estratti di corrispondenze interne dei Carbonari, massoni italiani del XIX secolo, pubblicati dai papi Gregorio XVI e Pio IX:
Quel che noi dobbiamo chiedere, quel che noi dobbiamo cercare e attendere, come gli Ebrei attendono il Messia, è un papa adatto ai nostri bisogni. […] fate sì che il clero marci sotto la nostra bandiera credendo sempre di avanzare sotto il vessillo delle chiavi apostoliche. […] voi avrete predicato una rivoluzione in tiara e piviale, marchiando con la croce e la bandiera, una rivoluzione che dovrà essere spronata solo un pochettino per appiccare il fuoco ai quattro angoli del mondo.
Ecco ancora un estratto di una lettera di “Nubius” a “Volpe” (nomi in codice per conservare il segreto, che è la regola in massoneria), del 3 aprile 1824:
Le nostre spalle sono state caricate di un pesante fardello, caro Volpe. Noi dobbiamo compiere l’educazione immorale della Chiesa e giungere, con modesti mezzi ben graduati pur se abbastanza mal definiti, al trionfo dell’idea rivoluzionaria tramite un papa. In questo progetto, che mi è sempre parso di un calcolo sovrumano, noi proseguiamo ancora a tentoni.
Mons. Lefebvre diceva in una Conferenza spirituale ad Ecône il 21 giugno 1978:
Con quale Chiesa abbiamo a che fare? Si ha a che fare con la Chiesa cattolica o si ha a che fare con un’altra Chiesa, con una Contro-Chiesa, con una contraffazione della Chiesa? Ora, io credo sinceramente che noi abbiamo a che fare con una contraffazione della Chiesa e non con la Chiesa cattolica. Essi non insegnano più la fede cattolica. Essi insegnano altro, essi conducono la Chiesa in qualcos’altro che la Chiesa cattolica. Non è più la Chiesa cattolica. Essi sono assisi sulla sede dei loro predecessori… ma non continuano i loro predecessori. Essi non hanno più la stessa fede, né la stessa dottrina, né la stessa morale dei loro predecessori. Allora, non è più possibile. E principalmente, il loro grande errore è l’ecumenismo. Essi insegnano un ecumenismo che è contrario alla fede cattolica. […] La Chiesa è occupata da questa Contro-Chiesa che noi conosciamo bene e che i papi (18) conoscevano perfettamente e che hanno condannato nel corso dei secoli: da quattro secoli la Chiesa non ha cessato di condannare questa Contro-Chiesa che è nata soprattutto col protestantesimo, che si è sviluppata col protestantesimo e che è all’origine di tutti gli errori moderni, che ha distrutto ogni filosofia e che ci ha condotto a tutti gli errori che conosciamo e che i papi hanno condannato: liberalismo, socialismo, comunismo, modernismo, sillonismo. Ne moriamo. I papi hanno fatto di tutto per condannare tutto questo, ed ecco che oggi coloro che siedono nei posti di quelli che li hanno condannati, sono d’accordo con questo liberalismo e con questo ecumenismo. Questo non si può accettare. E più le cose si chiariscono più ci accorgiamo che questo programma, […] tutti questi errori sono stati elaborati nelle logge massoniche.
Sacra Bibbia “Diodati”, Matteo 16:15-18: “Ed egli disse loro: E voi, chi dite che io sono? E Simon Pietro, rispondendo, disse: Tu sei il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente. E Gesù, rispondendo, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, poiché la carne ed il sangue non t’hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è ne’ cieli. Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa pietra io edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non la potranno vincere.”
San Francesco di Sales: “Orbene, allorché il Papa fosse esplicitamente eretico, si ritroverebbe, ipso facto, spogliato della sua dignità sicché fuori della Chiesa.”
Sant’Antonino: “Se il Papa divenisse un eretico, si separerebbe dalla Chiesa. Per tal sol fatto ed assente alcun altro giudizio non potrebbe dunque simultaneamente essere un eretico e rimanere papa.”
Papa Paolo IV, nella sua bolla “Cum ex Apostolatus officio”, insegnò la medesima cosa, ovvero: nessun Cattolico può accettare una persona come papa allorché essa sia manifestamente eretica. San Roberto Bellarmino, è il santo che fece la dichiarazione più eclatante nella storia della Chiesa, ossia: diventasse il papa un eretico, egli cesserebbe d’essere papa.
San Roberto Bellarmino: “Un papa chiaramente eretico cesserebbe d’essere sia papa che testa della Chiesa, proprio come egli cesserebbe d’essere Cristiano e membro della Chiesa: egli potrebbe quindi essere processato e sì punito dalla Chiesa. Questo è l’insegnamento di tutti gli antichi Padri, i quali istruiscono che gli eretici manifesti perdono immediatamente ogni giurisdizione.”
San Roberto Bellarmino: “Chi non è Cristiano non è membro della Chiesa – ed un eretico manifesto non è un Cristiano, come insegnano chiaramente San Cipriano, Sant’Atanasio, Sant’Agostino, San Girolamo e molti altri: l’eretico manifesto non può perciò essere papa.”
Papa Pio XII, “Mystici corporis Christi”, 29 Giugno 1943: “Poiché non ogni delitto commesso, per quanto grave, come invece lo scisma, l’eresia o l’apostasia, è tale che di sua natura separi l’uomo dal Corpo della Chiesa.”
Papa Innocenzo III, “Eius Esempio”, 18 Dicembre 1208: “Crediamo nei nostri cuori e confessiamo con le nostre bocche Una sola Chiesa, non quella degli eretici, ma la Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica, fuori della quale noi crediamo che nessuno sia salvato.”
Come si fa dunque a discernere la persona eretica?
San Roberto Bellarmino: “Per quanto gli uomini non siano in grado o capaci di leggere i cuori, allorché testimoniassero che qualcuno sia eretico per virtù delle sue opere esterne essi allora lo giudicherebbero eretico puro e semplice, condannandolo come tale.”
Sono dichiarazioni di santi , logiche e condivisibili , ma non sono diritto canonico. L'unico documento atto allo scopo sarebbe la famosa bolla di Paolo IV :
RispondiEliminaPapa Paolo IV, nella sua bolla “Cum ex Apostolatus officio”, insegnò la medesima cosa, ovvero: nessun Cattolico può accettare una persona come papa allorché essa sia manifestamente eretica.
Questo è vero , ma come più volte specificato , a livello di diritto canonico si applica al caso di eresia precedente l'elezione.
NON ESISTE ALCUN DOCUMENTO CHE TRATTI DELLA DEPOSIZIONE DI UN PAPA VALIDAMENTE ELETTO.
Inoltre sarebbe messa in discussione la promessa di assistenza divina.
Ecco perchè di fronte all'apostasia , il sedevacantismo è una scorciatoia di comodo
>Angheran ghin go prosegue la sua filastrocca ed insiste a NON LEGGERE CHE CHI E' ERETICO NON PUO' ESSERE PAPA.
RispondiEliminaE la citazione di santi è solo e semplicemente per dare valore inequivocabile a quanto qualsiasi fedele , esperto di catechismo, può capire: un eretico è fuori dalla chiesa e non può definirsi cattolico....ovvio che un eretico (non cattolico) non può essere papa!
Ovvio ancora che nell'accidente (dei giorni nostri, purtroppo) che un eretico diventa papa, C'E' QUALCOSA CHE NON QUADRA IN CHI L'HA ELETTO, ovvero non ha ascoltato illuminazione dello Spirito.
Se poi venisse eletto uno che si manifesta eretico, dopo, la sua elezione diventa "ipso facto" nulla, anche se degli angheranidi dicessero il contrario per stare attaccati morbosamente "alla legge" , proprio come i farisei...
Angheran ghin gò- Angheran ghin gò.....tre galline sul comò
Concordo totalmente con mardunolbo e secondo te Angheran, come può guidare la Chiesa un "papa" eretico: me lo spieghi? "Inoltre sarebbe messa in discussione la promessa di assistenza divina". Assolutamente no, perchè l'assistenza Divina un Papa ce l'ha purchè rimanga docile alla Sua azione, obbedendoLe, altrimenti se non lo sarà, l'Assistenza Divina in lui verrà meno e la stessa identica cosa vale anche per coloro che lo eleggono. Difatti, S. Caterina si raccomandava al Papa, pregandolo di eleggere dei prelati virtuosi, altrimenti in caso contrario sarebbe stato grande vituperio nei confronti di Dio e guastamento della S. Chiesa, aggiungendo anche di non meravigliarsi se poi Dio ci manda le discipline e i flagelli Suoi, perchè è giusto così e quanti prelati virtuosi e coraggiosi abbiamo ai tempi odierni? Ricordiamo anche ciò che disse S. Vincenzo di Lérins:"Dio, alcuni Papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge" e a proposito di assistenza Divina, leggere qui, soprattutto riguardo il Papa (e i Vescovi): http://www.preghiereagesuemaria.it/santiebeati/rivelazioni%20di%20santa%20brigida.htm
RispondiEliminaGrazie Gyl !
RispondiEliminaMai come in questi tempi di confusione è necessario chiarire ai dubbiosi che vagano nei blog per cercare certezze che nessuno può dare.
Ma che un papa possa essere eretico finchè "la legge" canonica lo permette, questo no e poi no !
Prego, mardunolbo!
RispondiEliminaPurtroppo, ci sono più "papolatri" rispetto ai "papisti" e noi diciamo "NO" ai pastori-idolo!
Aggiungo anche questo, così chiudiamo il cerchio. Ecco una lettera di sant'Alfonso Maria de Liguori introdotta e commentata nel libro di Theodule Rey-Mermet, Il santo del secolo dei lumi (pagine 753-755). Alla morte di Clemente XIV, il cardinale Castelli chiese al suo santo amico una lettera che aiutasse il conclave nella scelta del successore e Alfonso, confuso da questa sollecitazione, non si tirò indietro. Fu letta nel conclave che avrebbe eletto Pio VI ? Non lo sappiamo, ma quelle pagine restano una testimonianza importante della visione della Chiesa universale, in questo doloroso periodo, di Alfonso de Liguori.
RispondiElimina“Amico mio e Signore, circa il sentimento che si desidera da me intorno agli affari presenti della Chiesa e circa l’elezione del Papa che sentimento voglio dar io miserabile ignorante, e di tanto poco spirito qual sono? Dico solo che vi bisognano orazioni e grandi orazioni, mentre, per sollevare la Chiesa dallo stato di rilassamento e confusione in cui si trovano universalmente tutti i ceti, non può darvi rimedio tutta la scienza e prudenza umana, ma vi bisogna il braccio onnipotente di Dio. Tra’ vescovi, pochi sono quelli che hanno vero zelo delle anime. Le comunità religiose quasi tutte, e senza quasi, sono rilassate; poiché nelle religioni, nella presente confusione delle cose, L’osservanza è mancata e l’ubbidienza è perduta. Nel clero secolare vi è di peggio: onde vi è necessità precisa di una riforma generale per tutti gli ecclesiastici, per indi dar riparo alla grande corruzione de’ costumi, che vi è ne’ secolari. E perciò bisogna pregar Gesù Cristo che ci dia un Capo della Chiesa, il quale, più che di dottrina e di prudenza umana, sia dotato di spirito e di zelo per l’onore di Dio, e sia totalmente distaccato da ogni partito e rispetto umano; perché se mai, per nostra disgrazia, succede un Papa che non ha solamente la gloria di Dio avanti gli occhi, il Signore poco l’assisterà, e le cose, come stanno nelle presenti circostanze, andranno di male in peggio. Sicché le orazioni possono dar rimedio a tanto male, con ottenere da Dio che egli vi metta la sua mano e dia riparo...
Aggiungo: Amico, anch’io desidererei, come V. S. Ill.ma, vedere riformati tanti sconcerti presenti; e sappia che su questa materia mi girano mille pensieri nella mente, che bramerei di farli noti a tutti; ma rimirando poi la mia meschinità, non ho animo di farli comparire in pubblico, per non parere ch’io volessi riformare il mondo. Le partecipo non però con confidenza, per mio sfogo, i miei desideri. Bramerei primieramente che il Papa venturo (giacché ora mancano molti Cardinali che si han da provvedere) scegliesse, fra quelli che gli verranno proposti, i più dotti e zelanti del bene della Chiesa, ed intimasse preventivamente a’ Principi, nella prima lettera in cui darà loro parte della sua esaltazione, che, quando gli domanderanno il Cardinalato per qualche loro favorito, non gli proponessero se non soggetti di provata pietà e dottrina; perché altrimenti non potrà ammetterli in buona coscienza. Bramerei inoltre che usasse fortezza in negare più benefizi a coloro che stanno già provveduti de’ beni della Chiesa, per quanto basta al loro mantenimento secondo quel che conviene al loro stato. Ed in ciò si usasse tutta la fortezza avverso gl’impegni che s’affacciano.
Bramerei, di più, che s’impedisse il lusso nei prelati, e perciò si determinasse per tutti (altrimenti a niente si rimedierà) si determinasse, dico, il numero della gente di servizio, giusta ciò che compete a ciascun ceto de’ prelati: tanti camerieri e non più; tanti servitori e non più; tanti cavalli e non più; per non dare più a parlare agli eretici. Di più, che si usasse maggior diligenza nel conferire i benefizi solamente a coloro che han servito la Chiesa, non già alle persone particolari. Di più, che si usasse tutta la diligenza nell’eleggere i vescovi (da’ quali principalmente dipende il culto divino e la salute dell’anime) con prendersi da più parti le informazioni della loro buona vita e dottrina necessaria a governare le diocesi; e che, anche per quelli che siedono nelle loro chiese, si esigesse da’ metropolitani e da altri, segretamente, la notizia di quei vescovi, che poco attendono al bene delle lor pecorelle. Bramerei ancora che si facesse intendere da per tutto che i vescovi trascurati, e che difettano o nella residenza o nel lusso della gente che tengono al loro servizio, o nelle soverchie spese di arredi, conviti e simili, saranno puniti colla sospensione o con mandar vicari apostolici a riparare i loro difetti; con darne l’esempio da quando in quando, secondo bisogna. Ogni esempio di questa sorta farebbe stare attenti a moderarsi tutti gli altri prelati trascurati. Bramerei ancora che il Papa futuro fosse molto riserbato nel concedere certe grazie che guastano la buona disciplina; come sarebbe il concedere alle monache l’uscir dalla clausura per mera curiosità di vedere le cose del secolo, il concedere facilmente a’ religiosi la licenza di secolarizzarsi, per mille inconvenienti che ne vengono. Sovra tutto desidererei che il Papa riducesse universalmente tutti i religiosi all’osservanza del loro primo Istituto, almeno nelle cose più principali. Or via, non voglio più tediarla. Altro non possiamo fare che pregare il Signore, che ci dia un Pastore pieno del suo spirito, il quale sappia stabilir queste cose da me così accennate in breve, secondo meglio converrà alla gloria di Gesù Cristo”.
EliminaAlfonso perse il suo inchiostro, perché il papa che, il 15 febbraio, sarebbe uscito al 265° scrutinio da un conclave troppo condizionato dalla politica, sarà suppergiù l’antitesi di questo ritratto.
Di situazioni incresciose la Chiesa ne subì parecchie e molti furono compromessi col potere del mondo, ma MAI OSARONO MODIFICARE LA DOTTRINA E LA TEOLOGIA COME FANNO ADESSO ! Questo è il punto fondamentale che i cattolici non comprendono. Infatti la giustificazione ricorrente è che spesso nella chiesa vi sono state tempeste. Oppure si ricorre al ricordo di papi guerreschi o seguaci di re (coma lo spostamento ad Avignone).
RispondiEliminaNessuno però sa o vuole ricordare che nessun papa osò modificare alcunchè del sacro e delle Scritture.
Abbiamo avuto un Ratzinger che, novello teologo del tubinga, addirittura scrisse che i Vangeli peccano di eccesso di zelo contro gli ebrei (non ha scritto "peccano" ma si intende così).
Lui ha capito tutto, come ha capito, lui solo, che nella grotta di Betlemme non c'era alcun asino,nè bue.
Eh, già perchè Giuseppe, secondo la sua visione da novello teologo, era così bamba da far camminare sua moglie incinta dalla Galilea a Betlemme...
Povero Giuseppe e povera Maria, come sono stati ridotti da questi super-uomini eletti papi !
Non parliamo poi del titolo del libro: "Gesù di Nazareth". Come dire quell'uomo nato a Nazareth !!!! Come dire Leonardo da Vinci ....
".... addirittura scrisse che i Vangeli peccano di eccesso di zelo contro gli ebrei (non ha scritto "peccano" ma si intende così)". Oh, perbacco! E secondo Ratzinger i Vangeli "peccherebbero" di eccesso di zelo, che equivale al fanatismo, sic?! Ecco il “non giudicate per non essere giudicati”: in questo caso, Ratzinger ha emesso un grave giudizio nei confronti dei Sacri Vangeli che sono purissima VERITA’, mettendosi al posto del Creatore per emettere questa fasulla sentenza; in pratica è come se lui dettasse regole a Gesù e ai SS.mi Apostoli sul loro atteggiamento zelante nei confronti degli ebrei e in questo caso, è azzeccatissima la frase di Bergoglio: “Chi sono io per giudicare? “. Dunque, a questo punto devo dedurre che sempre secondo Ratzzzzinger, Gesù che è mite e umile di cuore, per eccesso di zelo "peccò" anche contro i mercanti del Tempio? Gesù, per eccesso di zelo “peccò” morendo inchiodato alla Croce, S. G. Battista e tutti i Santi Martiri, compreso S. Polieucto “peccarono” per eccesso di zelo (San Polieucto, ufficiale della 12° Legione romana di stanza a Melitene (Armenia), subì il martirio sotto l'imperatore Decio, nel 258 circa. Con la promulgazione di un decreto si prescrisse, sotto pena di morte, la rinuncia a Cristo, ma San Polieucto, senza timore, confessò pubblicamente Cristo e, nello zelo della sua fede, scagliò a terra gli idoli durante una processione e si recò nel tempio degli idoli a distruggerne i simulacri. Persistette nella sua scelta anche davanti alle esortazioni del suocero governatore. Mantenendo la promessa fatta al suo amico Nearco, da lui convertito a Cristo, il Santo si dimostrò fermo nel suo credo e per questo morì decapitato). Mamma mia, quanti "peccatori" per eccesso di zelo abbiamo avuto nella Chiesa: San Pio V, S. Giovanni Bosco (che chiamò Maometto "il più famoso impostore"), S. Francesco di Sales, D. Dolindo Ruotolo – del quale è in corso la Causa di Beatificazione - che chiamò i protestanti col loro vero nome (falsi profeti e lupi rapaci) e tanti altri Santi che non facevano sconti agli eretici, insegnando nella verità la Parola di Dio e la dottrina cattolica acciocchè illuminassero e alimentassero le nostre anime nella vera fede in Cristo Gesù e quindi, nella vera Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica. Ma Ratzzzzinger si è forse dimenticato che a Gesù piacciono gli zelanti e non i tiepidi? Questo è veramente il colmo, perchè questa gente tende in un certo senso a "umanizzare" la Sacratissima Parola di Dio, falsificandola e piegandola alle proprie farneticazioni e Gesù è stato molto chiaro quando ha detto di parlare SI SI, NO NO.
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