Questo è quanto ha pubblicato, martedì 17 dicembre, il quotidiano dei vescovi, Avvenire, in un articolo intitolato: E la liturgia tornò al popolo.
L’articolo, a firma di tale Goffredo Boselli, di professione monaco, a Bose, ha voluto commemorare i cinquant’anni della Sacrosanctum Concilium, il documento sulla liturgia, sfornato per primo dal mai abbastanza esaltato Vaticano II.
Non è importante l’autore e ciò che dice, perché basta sapere che lavora a Bose per capire che di cattolico qui c’è poco o niente, è importante invece che le sue considerazioni siano state pubblicate da Avvenire, sancendo in maniera inequivocabile che esse sono condivise dai vescovi italiani.
È questo che commentiamo.
Il Boselli di Bose scrive: «il Concilio ha raggiunto un solo grande risultato: ha reso la liturgia più cristiana. Sì, la Chiesa cattolica celebra oggi una liturgia che, nei contenuti come nelle forme, è più fedele alla “verità del Vangelo”».
Se lo dice lui, e se lo condividono i vescovi, ci sarebbe da crederlo, e nel crederlo occorre segnalare che egli continua così: «Dicendo ciò non si intende minimamente pensare che prima del Vaticano II la liturgia non fosse cristiana. Dire questo sarebbe profondamente ingiusto nei confronti dei credenti che per secoli hanno celebrato la liturgia tridentina facendone la fonte della loro santificazione, ma lo sarebbe anche nei confronti dei cattolici che ancora oggi la celebrano.»
Cioè, un colpo al cerchio e un colpo alla botte: malamente assestati, però, perché la precisazione è più assurda della prima affermazione: «non si intende minimamente pensare che prima del Vaticano II la liturgia non fosse cristiana»… e infatti non l’abbiamo pensato, ma abbiamo perfettamente capito che per duemila anni “la liturgia era sicuramente meno cristiana”.
Intendiamoci, la cosa è anche possibile, perché no, ma allora ne deriva che la stessa Chiesa cattolica era meno cristiana. E questa non è una cosa da poco, soprattutto perché se la Chiesa è stata meno cristiana per duemila anni, sarà ben possibile che non lo sia stata affatto in questi ultimi cinquant’anni e che tuttora persista nel non esserlo.
Perché le profonde riflessioni di un qualunque “bosiano” sarebbero corrette, tali da meritare la condivisione dei vescovi italiani, e non sarebbero altrettanto corrette le riflessioni fatte qui da noi che siamo altrettanti uomini qualunque, sia pure non affetti dal morbo di Bose?
Tra l’altro, nella precisazione, il tipo afferma che il pensare che la liturgia prima del Vaticano II non fosse cristiana, «sarebbe profondamente ingiusto nei confronti dei credenti che per secoli hanno celebrato la liturgia tridentina facendone la fonte della loro santificazione, ma lo sarebbe anche nei confronti dei cattolici che ancora oggi la celebrano».
Una sorta di buona educazione e di buona volontà, forse anche uno spruzzo di carità cristiana, ma insieme il rafforzamento dell’idea che, fatti salvi i fedeli, per duemila anni la Chiesa ha sempre sbagliato, se non altro per la poca fedeltà al Vangelo.
Da dove viene una tale certezza, condivisa dai vescovi?
Dal pregiudizio modernista ed evoluzionista che dà per certo che gli Apostoli, i Padri e i papi che li hanno seguiti, non capissero bene cosa fosse la Chiesa e quale dovesse essere la corretta liturgia… non capissero cioè gli insegnamenti di Nostro Signore. Grazie a Dio è arrivato il Vaticano II, ed ecco che avremmo capito tutto.
Se non fosse stupido, bisognerebbe pensare che questo tizio, e i vescovi che lo approvano, hanno deciso di apostatare la Fede, demolire la Chiesa e portare alla perdizione le anime dei fedeli.
E questo è tanto vero che il tizio precisa: «In questo senso non è improprio affermare che con il Concilio è avvenuta una vera e propria conversione della liturgia». Il termine conversione esprime esattamente l’idea che prima ci fosse una diversione, che prima cioè la Chiesa non fosse rivolta a Dio e al Vangelo, ma ad altro.
Non poteva mancare una citazione di papa Bergoglio, una delle tante enormità uscite dalla bocca di questo esilarante successore degli Apostoli, che non riportiamo nemmeno perché in questo stesso sito se ne può trovare il commento di Servodio (Papa Bergoglio si confessa). Forse è anche in forza di questa citazione che Avvenire si è preoccupato di pubblicare l’articolo in questione: ah! l’anima dei cicisbei di corte!
E questa citazione permette di dire al “bosiano”: «Riconoscere senza mezzi termini che il Concilio è stato anzitutto “rilettura del Vangelo alla luce della cultura contemporanea”, come fa papa Francesco e con lui la stragrande maggioranza degli studiosi del Vaticano II, è possibile solo se si parte dal presupposto che nel cristianesimo la fedeltà al Vangelo non si dà senza fedeltà all’uomo concreto.»
Capita, che profondità di pensiero.
Ma, di grazia, cos’è quest'uomo concreto?
Forse che per duemila anni la Chiesa, che non capiva molto, avrebbe tenuto conto di un uomo immaginario? Tenuto conto, diciamo, perché non può darsi in nessun caso questa supposta fedeltà, la fedeltà è solo rivolta a Dio, non all’uomo.
La verità è che il “bosiano”, e con lui i vescovi italiani, quando parlano di “uomo concreto” intendono l’uomo così com’è, così com’è oggi: ateo, contrario alle leggi di Dio e della Sua Chiesa, peccatore impenitente e orgoglioso di esserlo; e sono convinti che è a quest’uomo che si deve fedeltà.
E questo lo conferma subito il tizio dicendo: «la fedeltà della Chiesa al Vangelo è sempre in se stessa fedeltà evangelica della Chiesa all’uomo concreto. Conseguenza immediata di questo è la necessaria fedeltà evangelica della Chiesa al tempo nella quale essa vive.»
Ecco cosa raccomandano i vescovi italiani, appoggiandosi a papa Bergoglio: se la Chiesa vuole essere fedele al Vangelo, dev’essere fedele all’uomo e al tempo in cui vive. Questa non è una bestialità, è semplicemente un’apostasia, e un’apostasia che conduce dritto dritto al trionfo dell’Anticristo.
Signore Gesù, salvaci dalla perdizione a cui ci vogliono condurre gli attuali uomini di Chiesa e preserva la Tua Chiesa dalle loro malefatte.
Semplicemente incredibile! Qui non solo si è perso il lume della retta ragione (illuminata dalla fede) ma si è persa proprio la fede stessa che, sola, regge e conduce i cristiani e la Chiesa. Questi uomini di Chiesa fanno la corte al mondo attuale sperando di averne in qualche modo parte. A loro si riservano degli onori, sì, ma nella misura in cui, in nome di Dio, giustificano le persone accomodandole nelle loro situazioni, non convertendole al Vangelo.
RispondiEliminaEd è perciò, che come il papa argentino, possono essere elette "uomo dell'anno". Viene in mente quanto ha detto Cristo: c'è veramente da preoccuparsi quando tutti diranno bene di voi!
La maggioranza dorme, ha spento il cervello o lo ha semplicemente bevuto, come accade a qualche avventore che qui interviene ciarlando di una "nuova Chiesa al passo coi tempi"...
Quindi c'è da diffidare di P. Pio perché tanti dicono bene di lui?
Eliminaangela
Allora c'è da affidarsi totalmente al Bergoglio, perché tanti dicono bene di lui?
EliminaCristo si riferiva alle lodi e al successo quando si è in vita, da disprezzare perché conducono alla superbia e facilmente spingono al peccato. SAN Pio è nella gloria del Cielo insieme a Dio e ai Suoi Angeli. Ora si può ben parlarne bene e venerarlo come è giusto che sia.
EliminaEcco di nuovo che il mio intervento viene cancellato! Ma perché diamine?
EliminaQuando rispondendo ad Angela dicevo: "Quindi non c'è da diffidare di Bergoglio poiché tutti dicono bene di lui" era chiaro il fatto che. dire bene di una persona, non è sufficiente per attribuirlgli automaticamente l'etichetta di "bravo e buono". Eppure qui mi si cancella anche se, pur modestamente, porto acqua al mulino di questo blog. Ma allora vi meritate che la gente vi ringhi contro, eh scusate!! Prima di cancellare le capite le cose che cancellate o capite altro? Scusate dello sfogo ma quando ce vo' ce vo'...
Anonimo 14.31,
Eliminami pareva di aver detto altre volte che tranne i commenti volgari e demenziali qui non si "cancella" niente. Ti sembriamo persone che si creano problemi per un commento critico nei confronti di Bergoglione??
Ho spiegato a più riprese che il sistema automatico del blog manda alcuni commenti, non so con quale criterio, nella pagina interna degli spam. Sono andata a controllare ed ho trovato il tuo commento lì, ora è pubbllicato.
Prima di pensare che noi siamo prevenuti contro qualcuno, anonimo per giunta, non credi che sia il caso di segnalare semplicemente la scomparsa di un tuo commento, senza stracciamenti di vesti?....(Buon Natale)
Incredibile, tristemente incredibile...ma vero!
RispondiEliminaPreghiamo che aprano gli occhi quanti più possibile.
La deriva della chiesa è spaventosa e molti, che ritengono di essere cattolici "tradizionali" solo perchè seguono la messa di sempre, si perdono, poi, in giustificazioni sulle frasi "papali" !