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martedì 3 agosto 2010

Le sette, come quella Neocatecumenale, sfidano la Chiesa...

Le sette sfidano la Chiesa
Qualche anno dopo la mia ordinazione sacerdotale per mantenermi aggiornato sotto il profilo culturale frequentavo i corsi di Dottrina Sociale alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Al pomeriggio, all'uscita dalle lezioni, proprio in Piazza S. Giovanni puntualmente venivo fermato da qualche seguace del Reverendo Moon, fondatore della chiesa dell'unificazione. Prendevo la metropolitana e arrivavo alla stazione Termini dove spesso vedevo gli Hare Krisna, con le loro teste rapate con il codino posteriore e i costumi bianchi o zafferano, vendere la loro letteratura religiosa. Prendevo l'autobus per arrivare all'istituto Don Guanella a Via della Bufalotta, dove ero ospite, e il pullman era composto da un gran numero di testimoni di Geova che seduti o in piedi leggevano molto compitamente le loro riviste edite dalla loro società Torre di Guardia. I Testimoni di Geova sarebbero scesi qualche fermata dopo la mia ...
... per recarsi alla loro Bethel cioè la sede nazionale della loro organizzazione. Sono parroco di un piccolo centro rurale di neppure mille abitanti: S. Maria Nova nel comune di Campagna nella provincia e diocesi di Salerno. I centri vicini più grandi sono Eboli e Battipaglia dove la stragrande maggioranza degli abitanti non ha mai sentito nominare ne sa dove si trova la località S. Maria Nova che pure dista pochi chilometri. Ebbene dagli Stati Uniti sono arrivati degli spilungoni americani: i Mormoni che periodicamente distribuiscono le loro pubblicazioni ai miei parrocchiani.
Qualche tempo fa in zona anche i Pentecostali hanno messo una loro tenda e per una settimana hanno predicato il loro "Evangelo". Ormai la "cattolica" Italia è diventata come l'America Latina, è invasa dalle sette sia di matrice pseudo cristiana sia di provenienza orientale. Per setta intendo un gruppo religioso che è privo degli elementi fondamentali di un'autentica comunione ecclesiale. La setta può essere considerata come un gruppo che si è staccato da una Chiesa o Religione e che segue un ideale carismatico o una particolare dottrina. Negli Atti degli apostoli i primi cristiani erano considerati dagli Ebrei una setta (At. 24,5.14). In Gesù Cristo non è venuto a porsi in contrapposizione all'Ebraismo perché egli non è venuto ad abolire la Legge o i Profeti ma a dargli compimento (Mt. 5,17). Pertanto il termine "setta" utilizzato da alcuni ebrei nei riguardi della Chiesa primitiva va interpretato nel giusto concetto di segnale del Cristo.
Generalmente le Sette non traggono origini dai misteri fondamentali del Cristianesimo, ad esempio quasi tutte le sette di matrice cristiana rifiutano la verità della Santissima Trinità. Vi è inoltre la mancanza di comunione con il Gesù storico e con la Chiesa delle origini e pretendono di porsi in rapporto diretto con Dio. Nelle sette viene meno la dimensione storica fondata sull'incarnazione di Cristo e quella comunionale della rivelazione rappresentata dalla Chiesa.
Mancando la dimensione dell'incarnazione di Cristo vengono meno i sacramenti che non sono più strumenti della grazia, annullando il sacramento dell'ordine sacro crolla tutta la successione gerarchica. Il fenomeno della diffusione delle sette in Italia, riguarda non solo le metropoli o i grossi centri urbani, ma anche le comunità rurali o disseminate nelle campagne, che circondano i centri più densamente abitati e sono esposti a gravi assalti da parte dei nuovi movimenti religiosi alternativi che mirano ad allontanare la popolazione dalla retta pratica della fede cattolica. Sotto sotto c'è sempre l'eterna battaglia tra il bene e il male, dentro di noi e fuori di noi, tra la vera Chiesa di Gesù Cristo, pur con tutti i suoi limiti umani e istituzionali, e le pseudo chiese. In un libro-intervista, Mons. Dino Foglio che per oltre 25 anni fu coordinatore nazionale dei gruppi del Rinnovamento dello Spirito in Italia affermava con decisione: "Quando sento un fratello o una sorella che critica la Chiesa, gli dico che egli non vive in uno spirito comunionale e gli ricordo la risposta che Erasmo da Rotterdam diede a Lutero, quando questi lo invitò ad abbandonare la Chiesa Cattolica: ” Sopporto questa Chiesa in attesa che diventi migliore, perché anche lei sopporta me in attesa che io diventi migliore".
Oggi, come non mai prima, i nemici del Cattolicesimo si servono di ingenti capitali economici e di personale ben addestrato, dei mass-media (programmi radio-televisivi, riviste, dépliants, opuscoli di facile lettura e di modico prezzo), facendo leva su un facile anticlericalismo e su una formazione cristiana non approfondita. Da parte nostra, come cristiani, dobbiamo anzitutto opporre la santità di vita, come ha fatto S. Domenico di Guzmann nelle sue missioni popolari con i Catari e gli Albigesi, e come hanno fatto tutti i grandi evangelizzatori nella storia della Chiesa. Ma oggi è anche necessaria una proposta della fede cattolica attraverso i mass-media (a questo riguardo è esemplare l'attività di apostolato di Radio Maria), anche noi dobbiamo diffondere in mezzo al nostro popolo opuscoli, dépliants, riviste che difendono e diffondono la fede cristiana. La nostra "guerra" non è mai contro le persone, gli erranti, che vanno profondamente amati ma contro gli errori, le idee sballate e pervertite che poi a loro volta creano dei comportamenti errati e cattivi.
Questo opuscolo, che presenta a grandi linee la storia e le dottrine delle sette religiose più diffuse in Italia, lo affida alla protezione di San Michele Arcangelo che per la sua fedeltà a Dio ha sconfitto l'ingannatore e a Sant'Antonino Esorcista nostro patrono e grande evangelizzatore in questa terra della Campania che proprio nella nostra Chiesa di S. Maria Nova si è santificato esercitando potentemente i carismi della guarigione dei corpi e della liberazione dagli spiriti maligni.
Don Marcello Stanzione

1 commento:

  1. NEL TITOLO C'E' UN GRAVE ERRORE: "LE SETTE COME I NEOCATECUMENALI SFIDANO LA CHIESA"!?!?!

    MA COSA SI E' BEVUTO IL PERSONAGGIO CHE L'HA SCRITTO?
    NON CERCHIAMO SEMPRE COLPE "FUORI" DALLA CHIESA (BUON ESEMPIO DATO DAL PAPA ULTIMAMENTE) E NON RENDIAMOLA ALTRESI' COLPEVOLE INGIUSTAMENTE SENZA ACCORGERCI DEI MERITI SOCIALI E UMANI CHE HA APPORTATO...
    MA SE NON APRIAMO MENTE E CUORE AI FRATELLI COME HA FATTO CRISTO, CHE CASPITA DI CRISTIANI SAREMO MAI?

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