Cosa pensare nelle relazioni che il Papa intrattiene con i governi e i personaggi liberali ?
Ma allora, si esclamerà, che dobbiamo pensare delle relazioni e delle cortesie che la Chiesa intrattiene con i governi e personaggi liberali, o, ciò che è lo stesso, con il liberalismo stesso?
Risposta.
Noi dobbiamo considerare che si tratta di relazioni e cortesie ufficiali: niente di più. Queste relazioni non presuppongono nessuna affezione particolare per le persone che ne sono oggetto, ben meno l'approvazione dei loro atti e infinitamente meno ancora l'adesione alle loro dottrine o la loro approvazione.
Questo è un punto che occorre chiarire, poiché è proprio su ciò che i settari del liberalismo erigono grandi discorsi di teologia liberale per combattere la santa intransigenza cattolica.
Conviene prima di tutto sottolineare che ci sono due ministeri nella Chiesa di Dio: uno che chiameremo apostolico, relativo alla propagazione della Fede e alla salvezza delle anime, l'altro che potremmo ben definire diplomatico, avente per ambito le relazioni umane con i poteri della terra.
Il primo è il più nobile: è per definizione il principale ed essenziale. Il secondo è inferiore subordinato al primo, di cui è unicamente l'ausiliare. Nel primo la Chiesa è intollerante e intransigente; essa va diretta al suo fine, e si rompe piuttosto che piegarsi: Frangi non flecti.
Si veda la storia delle sue persecuzioni. Si tratta dei diritti divini e dei doveri divini, di conseguenza in ciò non ce n'è attenuazione né compromesso possibile.
Nel secondo ministero, la Chiesa è condiscendente, benevolente e piena di pazienza. Essa discute, sollecita, negozia, fa delle lodi allo scopo di addolcire, tace qualche volta per meglio riuscire,torna indietro a quanto sembra, ma per meglio avanzare e trarre miglior risultato dalla situazione. In quest'ordine di relazioni il suo motto potrebbe essere:Flecti non frangi. Si tratta qui di relazioni umane, e si comportano di conseguenza una certa flessibilità e ammettono l'uso di competenze speciali.
Su questo terreno tutto quello che non è dichiarato malvagio e proibito, dalla legge comune nelle relazioni ordinarie per gli uomini, è lecito buono. Più chiaramente: la Chiesa crede di potersi servire e si serve in effetti in questa sfera di tutte le risorse di una "onesta diplomazia".
Chi oserà farle un rimprovero ove essa accrediti degli ambasciatori presso dei governi malvagi e persino dei principi infedeli e ne accetti da parte loro, oppure che essa faccia o riceva dei doni, delle cortesie e onori diplomatici, o ancora che essa offra delle onorificenze, dei titoli, delle decorazioni ai loro rappresentanti, e onori le loro famiglie, con cortesie e graziose maniere di parlare , magnificando le loro feste con la presenza dei suoi legati?
Ma ecco che subito gli stupidi e i liberali ci prendono di petto: "ebbene! Per qual motivo dovremmo detestare il liberalismo e combattere governi liberali, visto che il Papa tratta con loro, li riconosce, e li riempie di onori?". Malvagi o sciocchi! L'uno e l'altro forse, ascoltate questo paragone e giudicate.
Padre di famiglia, voi avete cinque o sei figlie che voi allevate nella più rigorosa onestà; davanti a casa vostra o semplicemente separate da un muro divisorio, vivono delle creature infami. Voi raccomandate continuamente alle nostre figlie di non avere alcuna relazione con queste donne malviventi. Voi proibite loro perfino di guardarla e di salutarle. Voi volete che le giudichino perverse e corrotte, e che aborriscano la loro condotta, le loro idee, prendendo cura di non rassomigliar loro in nulla, né nel loro linguaggio, né nelle loro opere, né nelle loro acconciature.
Le vostre figlie buone docili hanno il dovere evidente di seguire i vostri ordini che sono quelli di un padre di famiglia prudente e avveduto. Ma ecco che una controversia sorge tra voi e il vostro vicinato su un punto di interesse comune. Un confronto sui confini o una condotta d'acqua per esempio, e voi, padre di famiglia onorevole, voi siete tenuto, restando del tutto onorevole, a intraprendere colloqui con una di queste creature infami senza che per questo essa cessi essere infame, o perlomeno con qualcuno che la rappresenti. Voi dovete trattare quest'affare e ottenere degli incontri. Voi vi parlate e usate l'uno verso l'altro delle formule di cortesia in uso nella società e cercate di comprendervi e di concludere un accordo sulla questione disputata.
Le vostre figlie avranno qualche ragione di esclamare subito: "poiché nostro padre è entrato in relazioni con le nostre vicine cattive, allora questo significa che non sono così cattive come lui pretende. Potremmo dunque, anche noi, avere dei rapporti con loro, supponendo che siano di buoni costumi, le loro acconciature modeste e lodevole e onorevole la loro maniera di vivere"?.
Allora, non parlerebbero stupidamente le vostre figlie tenendo questo linguaggio? Applichiamo ora la parabola.
La Chiesa è la famiglia delle persone per bene, ma è circondata da governi più o meno perversi o interamente pervertiti. Essa dunque dice ai suoi piccoli: "detestate le massime di questi governi; combattetele; la loro dottrina non è che errore, le loro leggi non sono che iniquità".
Tuttavia, nello stesso tempo, nelle questioni in cui sono impegnati interessi propri e talvolta i loro, essa si trova nella necessità di trattare con i capi o rappresentanti di questi malvagi governi, e, di fatto, essa tratta con loro, riceve i loro complimenti, e usa verso di loro delle formule diplomatiche in uso in tutti paesi, patteggia con loro su degli argomenti di interesse comune, sforzandosi di ottenere il miglior risultato possibile per se stessa in mezzo a tali vicini. Agire in questo modo è male ?
No, senza alcun dubbio. Ma non è ridicolo che dei cattolici subito approfittandosi di questa condotta ce la presentino come l’approvazione di dottrine che la Chiesa non cessa di condannare, e come l'approvazione di atti che essa non cessa di combattere ?
Vediamo, forse che la Chiesa approva il Corano, trattando da potenza a potenza con i seguaci del Corano ? Approva forse essa la poligamia poiché riceve i doni e le ambasciate del Gran-turco ?
Ebbene ! E nello stesso modo che la chiesa approva il liberalismo, quand'essa decora i suoi re o i suoi ministri, quando essa invia loro le sue benedizioni, semplici forme di cortesia cristiana che il Papa accorda anche protestanti.
È un sofismo pretendere che la Chiesa autorizzi con tali atti ciò che mediante altri atti essa non cessa di condannare. Il suo ministero diplomatico non annulla il suo ministero apostolico; ed è in quest'ultimo che occorre cercare la spiegazione delle contraddizioni apparenti del suo ministero diplomatico.
Così si comporta il Papa con i capi delle nazioni, così il vescovo con quelli della diocesi, così il curato con quelli della parrocchia. Ciascuno sa fino a che punto giungano queste relazioni ufficiali diplomatiche e quale ne sia il vero significato, solo i disgraziati settari del liberalismo e coloro che ne sono intaccati l'ignorano o fingono di ignorarlo.
cari amici, è proprio vero che al peggio non c'è mai fine...
RispondiEliminain questi tempi di grande travaglio purtroppo qualsiasi notizia, bella o brutta, che riguardi la Santa Chiesa non è mai OT, e di belle non se ne vedono....oggi sono spiacente di darvene una molto triste; come se non bastassero le sciagure incalzanti, capita di leggere pure che abbiamo un papa ex-drogato! incredibile ma vero, leggete qui:
http://social-news.net1news.org/papa-francesco-confessa-da-giovane-fumavo-marijuana.html
ora si capisce l'altro fattore remoto delle "bergogliate" che fioccano ogni giorno da S. Marta.....sulla testa delle pecore sgomente ed allibite....
supplichiamo che Dio abbia pietà dei suoi figli, frastornati, narcotizzati nelle coscienze e lungo 4-5 decenni messi in mano (non si sa quando e come, da quel tremendo giro di boa del 1962) a pastori corrotti e semi-incoscienti del male che stanno facendo, a se stessi prima che alle anime che dovrebbero guidare!
E che c'è di male? Ci sono stato Papi che hanno commesso crimini anche durante il papato. Questo è solo un atteggiamento da moralisti che non ha più spazio nella CC.
EliminaNoi dobbiamo considerare che si tratta di relazioni e cortesie ufficiali: niente di più. Queste relazioni non presuppongono nessuna affezione particolare per le persone che ne sono oggetto, ben meno l'approvazione dei loro atti e infinitamente meno ancora l'adesione alle loro dottrine o la loro approvazione.
RispondiEliminabenedette parole chiare e forti, quali oggi non si usano più !
ora è evidente che di fronte alle immagini del card. Bergoglio che con somma disinvoltura va a celebrare (!) un rito religioso insieme con gli ebrei, (v. foto diffusa in tutto il web) c'è da restare allibiti per il rapido degrado del sacro dovere di custodia del Depositum Fidei, snobbato dagli alti pastori lungo questi terribili 5 decenni di liberalismo selvaggio, in una frana inarrestabile verso l'apostasia, col loro dimostrare al mondo un falso amore e falsa pace =irenismo nei confronti dei diversi credenti che sono tutti, o lontani o nemici del Vero Dio che è Gesù Cristo Figlio del Padre Onnipotente, preannunciato dai Profeti dell'AT, i quali credettero nel Messia venturo: quella Fede di Abramo che dagli ebrei crocifissori di Gesù fu rigettata, quando essi non lo vollero riconoscere come Messia, Re dei Giudei e Salvatore del mondo......vera fede nel Vero Dio Trinitario, tuttora rifiutata dagli ebrei moderni, con i quali però i papi conciliari hanno condotto fraterni e "comprensivi dialoghi" attanagliati da complesso di colpa e inferiorità verso i fratelli "maggiori"....
( fino al punto di accantonare la beatificazione di Pio XII, sgradita ai rabbini, questo bisogna ricordarlo a onor del vero).
Ho fatto solo un esempio, ma ce ne sarebbero altri, ripensando alle famigerate visite alle moschee, ai vari "buon ramadan", "S. Giovanni benedica l'islam" ecc. ecc.
si torna purtroppo sempre ai tristi documenti conciliari che hanno rotto con le loro "aperture" e nefasti possibilismi ed INCLUSIVISMI, le mura difensive (RIGORE dottrinale + anatemi per gli erretici) attorno alla santa città del cattolicesimo, facendo entrare i nemici di Cristo, per cercare quel falso amore fraterno-massonico -ciò che ci unisce (chi a che cosa? dimenticando la "spada" portata da Gesù), inclusione menzognera che pretende di far abbracciare i seguaci di Cristo-Verità con i seguaci (convinti e incoercibili) di tutte le false religioni e credenze idolatriche.
La deleteria "libertà religiosa" che mai era stata avallata o teorizzata da concili o papi in 19 secoli e mezzo, ha fatto strage della dottrina cattolica, e della vera e solida Fede nelle coscienze di due generazioni e mezzo!
(...ma anche negli anziani, il relativismo dottrinale, supportato dalla messa moderna, aperta a tutte le derive e profanazioni, ha favorito il graduale OBLIO delle verità di fede, i dogmi che stanno a fondamento della fede cattolica, come Roccia eterna su cui è fondata la casa.......e così le antiche certezze franano, distrutte dal "tutto è permesso...ognuno crede come vuole.....ciò che era male ieri diventa bene oggi ecc....il panta-rèi che divora le mille diverse SOGGETTIVE verità, impegnate a sostituire la Verità eterna, ad oscurarla e rinnegarla grazie ai cattivi maestri, sempre osannati dal mondo in cerca di novità, il "prurito" che profetizzò s. Paolo sulle false dottrine)
niobe
Tutto vero, Niobe !
RispondiEliminaTristemente tutto vero !