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martedì 12 luglio 2011

Il coraggio di un vero Vescovo Cattolico Apostolico Romano... "Il pensiero di Benedetto XVI" - parte prima...

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  9 luglio 2011

Il pensiero di Benedetto XVI - I


“Commenti Eleison” del 18 giugno ha promesso una serie di quattro numeri in cui si dimostra come sia “disorientato” il “modo di credere” di Papa Benedetto XVI. Essi presenteranno infatti una sintesi del prezioso studio scritto due anni fa da Mons. Tissier de Mallerais, uno dei quattro vescovi della Fraternità San Pio X, sul pensiero del Papa. Lo studio del vescovo, La fede in pericolo per la ragione, che lui definisce "senza pretese", mette a nudo il problema fondamentale del Papa: come credere nella Fede cattolica in modo tale da non escludere i valori del mondo moderno. In esso si dimostra che un tale modo di credere è necessariamente disorientato, anche se il Papa in qualche modo crede ancora.  
 
Lo studio si divide in quattro parti. Dopo un'importante Introduzione all'“ermeneutica della continuità” di Benedetto XVI, Mons. Tissier si sofferma brevemente sulle radici filosofiche e teologiche del pensiero del Papa. Espone poi i frutti di questo pensiero a riguardo del Vangelo, del dogma, della Chiesa e della società, della Regalità di Cristo e dei Fini Ultimi. Infine conclude con un giudizio misurato sulla nuova fede del Papa, molto critico, ma del tutto rispettoso.
 
Iniziamo con uno sguardo all'Introduzione:- 
 
Il problema di fondo per Benedetto XVI, come per tutti noi, è costituito dallo scontro tra la Fede cattolica e il mondo moderno. Per esempio, egli vede che la scienza moderna è amorale, che la società moderna è secolarizzata e la cultura moderna è multi-religiosa. Egli precisa che lo scontro è fra fede e ragione, fra la Fede della Chiesa e la ragione come elaborata dall'Illuminismo del XVIII secolo.  Tuttavia, egli è convinto che queste possano e debbano essere interpretate in modo tale da armonizzarle tra loro. Da qui la sua incisiva partecipazione al Vaticano II, un Concilio che ha tentato anch'esso di riconciliare la Fede col mondo di oggi. Ma i tradizionalisti sostengono che il Concilio ha fallito, perché i suoi principi sono inconciliabili con la Fede. Da qui l'“ermeneutica della continuità” di Papa Benedetto, ossia un sistema di interpretazione che dimostrerebbe che non v'è rottura fra la Tradizione cattolica e il Vaticano II
Benedetto XVI col fondatore eretico della setta Neocatecumenale, questa sarebbe la continuita' del pensiero post Conciliare con la Tradizione? Assurdo ed evidentemente contraddittorio...
 
I principi dell'“ermeneutica”  di Benedetto XVI risalgono ad uno storico tedesco del XIX secolo, Wilhelm Dilthey (1833-1911). Dilthey sosteneva che le verità sorgono dalla storia, così che esse possono essere comprese solo nella loro storia, e le verità umane non possono essere comprese senza il coinvolgimento del soggetto umano in questa storia. Ne consegue che per perpetuare nel presente il nucleo delle verità del passato, occorre depurarle da tutti gli elementi che appartengono al passato, ormai irrilevanti, e sostituirli con gli elementi importanti del presente. Questo doppio processo di purificazione e di arricchimento, Benedetto XVI lo applica alla Chiesa. Da un lato, la ragione deve purificare la Fede dagli errori del passato, per esempio dall'assolutismo, dall'altro, la Fede deve muovere la ragione a moderare i suoi attacchi contro la religione e a ricordare che i suoi valori umanistici di libertà, uguaglianza e fraternità sono tutti originati dalla Chiesa. 
 
Altro esempio di "rottura" dottrinaria: l'incontro annuale, da quaranta anni a questa parte, con i rappresentanti della setta massonica, quindi diabolica, del B'nai B'rith...
Il grande errore del Papa sta nel ritenere che le verità della Fede cattolica, su cui è  stata edificata la civiltà cristiana e si fonda il debole resto rimasto, abbiano la loro origine nella storia umana, mentre in realtà esse originano dal seno eterno dell'immutabile Iddio. Esse sono verità eterne, dall'eternità per l'eternità. “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”, dice Nostro Signore (Mt. XXIV, 35). Né Dilthey né, come sembra, Benedetto XVI potrebbero concepire delle verità così al di sopra della storia umana, né al di sopra di qualche loro condizionamento storico.
Se il Papa pensa che facendo simili concessioni alla ragione infedele possa attrarre i suoi adepti alla Fede, bisogna farlo ricredere.
Essi semplicemente disprezzeranno la Fede ancor di più! 

Nel prossimo si dirà  delle radici filosofiche e teologiche del pensiero di Benedetto XVI.              
                                    
Kyrie eleison

Londra, Inghilterra

6 commenti:

  1. "...Dilthey sosteneva che le verità sorgono dalla storia, così che esse possono essere comprese solo nella loro storia, e le verità umane non possono essere comprese senza il coinvolgimento del soggetto umano in questa storia. Ne consegue che per perpetuare nel presente il nucleo delle verità del passato, occorre depurarle da tutti gli elementi che appartengono al passato, ormai irrilevanti, e sostituirli con gli elementi importanti del presente. Questo doppio processo di purificazione e di arricchimento, Benedetto XVI lo applica alla Chiesa...."ECCO PERCHE' QUESTO PAPA SI PERMETTE DI DARE INTERPRETAZIONI DEI VANGELI, UNICHE DA 2000 ANNI DI STORIA E ASSURDE NELLA LORO ILLOGICITA' ECONTRARIE A QUANTO DA SDEMPRE SOSTENUTO SULLA RESPONSABILITA' GRAVE E REALE DEL POPOLO EBRAICO SULLA MORTE DI GESU'.

    "....Il grande errore del Papa sta nel ritenere che le verità della Fede cattolica, su cui è stata edificata la civiltà cristiana e si fonda il debole resto rimasto, abbiano la loro origine nella storia umana...."
    SE E' TALE IL PENSIERO DEL PAPA, SI COMPRENDE PERCHE' VENGANO TOLLERATI PERSONAGGI COME RAVASI ED ALTRI CHE AFFERMANO COME LA RESURREZIONE DI LAZZARO ED ALTRI FENOMENI PRODIGIOSI DEL VANGELO, SIANO SOLO SIMBOLISMI O RAFFIGURAZIONI PER INDURRE ALLA FEDE DI CRISTO!
    I VANGELI SAREBBERO STORIA UMANA PARAFRASATA SOLO PER INDURRE AD UNA FEDE. CIO' E' ABERRANTE E FRUTTO DI UNA MENTE DISTORTA E SENZA FEDE REALE NEL CRISTO E SENZA FIDUCIA NEI VANGELI. VOLGIA IL CIELO CHE NON SIA COSI' REALE L'ANALISI DI MONS LEFEBVRE E DI MONS TISSIER DE MALLERAIS. CI TROVEREMMO DI FRONTE ALL'APOSTASIA PIENA DEL VERTICE DELLA CHIESA!

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  2. Questo modo di pensare sembrerebbe proprio quello condannato nella Pascendi 9,40,41 e sillabo I,VII.
    CVCRCI

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  3. Parole di Nostro Signore Gesù Cristo alla STIGMATIZZATA Catalina Rivas in un'apparizione del 1996:

    "… Quasi tutti i Miei sacerdoti sono dotti, ma non trovano la Mia scienza tanto soddisfacente da mettere in secondo piano la conoscenza umana. […] Se Francesco era tanto semplice da rifuggire tutti gli studi non classici, i Miei attuali seguaci pensano a cose che molte volte sono umane e si confondono dicendo che la scienza umana è utile e persino necessaria al sacerdote. Ma dove hanno sepolto la preziosa perla del sacerdozio, della Mia dottrina? […] Quanti dottorati nella terra, ma quante riprovazioni nel Cielo! Rifletteteci e non fatevi ingannare: chi ha sete venga a Me e beva .." (http://profezie3m.altervista.org/ptm_mess_rivas.htm

    illuminanti eh?

    Marco (Roma)

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  4. Afferratevi bene alla sedia: ecco un bel piatto forte! Trattasi di una "bella" chiesa conciliare. L'edificio è innovativo sotto tutti i punti di vista. Facciamo un gioco: provate a indovinare quali cose mancano e quali sono state variate...

    http://www.youtube.com/watch?v=JcA1CmYo7lM

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  5. Bellissimo, Marco, davvero illuminante e reale è proprio ciò che sta accadendo si è perso il lume della ragione e l'abbandono della filosofia perenne ha fatto volgere gli uomini di chiesa alle favole.
    CVCRCI

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  6. Caspita, che chiesa conciliare! C'è proprio tutto lo spirito del Concilio. di tutto fuorchè il sacro...
    "ma noooooo" diranno i papòfili ad oltranza, imitando Joseph Ratzinger," che esagerazione, non era questo che portava lo spirito del Concilio..." Già; porta incontri con B'rnai-B'rith, massoneria altra, elogi all'Onu,affratellamento per la pace con ogni possibile religione,disprezzo per la comunità San Pio X,chiese ibride come questa di Udine, pronte alla revisione verso la religione Universale ed altre "splendide perle" analoghe.

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