Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 28 febbraio 2012

Grossi dubbi sulle apparizioni a Medjugorie, domande lecite che meriterebbero una risposta nella vera TRADIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA......

In attesa che, se è disponibile a farlo, il carissimo Don Camillo ci faccia pervenire la sua testimonianza rispetto a Medjugorje, pubblichiamo uno studio di Marco Corvaglia che da tempo cerca di mettere in guardia la gente sul fenomeno che accade da 25 anni a Medjugorje. Noi di questo blog abbiamo parecchi dubbi sul fenomeno e questi dubbi sono semplici: 


1.       Possibile che la Madonna non abbia mai parlato della deriva dottrinaria della Chiesa negli ultimi 50 anni dal concilio in poi?
2.     Possibile che la Madonna in 25 anni non abbia mai istruito i numerosissimi carismatici che il loro modo di pregare è protestante?
3.     Possibile che la Madonna in 25 anni non abbia mai detto di Celebrare con il Messale di San Pio V ma permetta di celebrare con il Novus Ordo Missae? Qui riportiamo un video di una Messa dei giovani in perfetto stile carismatico protestante.
4.   Possibile che la Madonna non corregga i vari testimoni che portano avanti questo fenomeno con varie contraddizioni? In questo articolo si parla del frate che svelerà i cosiddetti 10 segreti.
5.      Possibile che la Madonna in 25 anni non abbia mai messo in guardia la gente dalla deriva post conciliare che ha preso la chiesa?
6.      E che dire di questo fatto documentato su uno scellerato che si è proclamato Papa?
7.    Infine pare che la Madonna sia venuta a completare Fatima, ebbene in 25 anni non si è visto neanche un barlume di ciò che la madonna ha detto di compiere a Fatima. Nel 1960 aveva dato ordine a suor Lucia che il 3 messaggio fosse svelato per dare una dirittura secondo Dio al Concilio, questo non è mai avvenuto anzi chi oggi siede sul soglio di Pietro, come anche in passato, è responsabile, insieme ad altri modernisti, dell’affossamento del 3 segreto e questo è storia.
 
    «Persuasi che rarissimamente si trovano uomini privi di qualsiasi sentimento religioso, sembrano trarne motivo a sperare che i popoli, per quanto dissenzienti gli uni dagli altri in materia di religione, pure siano per convenire senza difficoltà nella professione di alcune dottrine, come su un comune fondamento di vita spirituale. Perciò sono soliti indire congressi, riunioni, conferenze, con largo intervento di pubblico, ai quali sono invitati promiscuamente tutti a discutere: infedeli di ogni gradazione, cristiani, e persino coloro che miseramente apostatarono da Cristo o che con ostinata pertinacia negano la divinità della sua Persona e della sua missione. Non possono certo ottenere l’approvazione dei cattolici tali tentativi fondati sulla falsa teoria che suppone buone e lodevoli tutte le religioni, in quanto tutte, sebbene in maniera diversa, manifestano e significano egualmente quel sentimento a tutti congenito per il quale ci sentiamo portati a Dio e all’ossequente riconoscimento del suo dominio. Orbene, i seguaci di siffatta teoria, non soltanto sono nell’inganno e nell’errore, ma ripudiano la vera religione depravandone il concetto e svoltano passo passo verso il naturalismo e l’ateismo; donde chiaramente consegue che quanti aderiscono ai fautori di tali teorie e tentativi si allontanano del tutto dalla religione rivelata da Dio». Pio XI, Mortalium animos, 6 gennaio 1928.

1 Ottobre 1981: "Tutte le religioni sono uguali davanti a Dio"
• «Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei. Ciò non significa che tutte le religioni siano uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, però, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte a immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza, se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano soltanto coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Soltanto Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale» (20.5.1982)
• «C’è un solo Dio e in Dio non esiste divisione. Siete voi nel mondo che avete creato le divisioni religiose. E tra Dio e gli uomini c’è un unico mediatore di salvezza: Gesù Cristo. Abbiate fede in Lui» (23.2.1982)

• «In tutte le religioni c’è del buono, ma non è la stessa cosa professare una religione o un’altra. Lo Spirito Santo non agisce con uguale potenza in tutte le comunità religiose» (25.2.1982)
• «Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei. Ciò non significa che tutte le religioni siano uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, però, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte a immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza, se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano soltanto coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Soltanto Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale» (20.5.19822)
• «Voi dovete rispettare la religione di tutti (= gli appartenenti alle altre religioni), ma anche conservare a ogni costo la fede cattolica per voi e per i vostri figli» (19.2.1984)

La “Madonna” di Medjugorje è per l’eguaglianza delle religioni - In effetti, l’apparizione ha detto che tutte le religioni si equivalgono: «In Dio non ci sono divisioni né religioni. Siete voi nel mondo che avete creato le divisioni»! Di conseguenza, noi dovremmo rispettare le religioni altrui, come disse la “Madonna” di Medjugorie: «... noi dobbiamo rispettare ogni uomo nella sua fede. Un uomo non dovrebbe mai venir disprezzato a causa delle convinzioni che nutre sul cammino della vita». E ancora: «... soprattutto, nel villaggio, i credenti si separano troppo dagli ortodossi e dai musulmani. E questo non è bene»... «perché tale rispetto della libertà religiosa è una parte integrante della nostra fede». «Voi non credete se non rispettate le altre religioni: musulmana e serba». «Tu non sei cristiana se non le rispetti»! Ora, questo parlare di “mancanza d’unità delle religioni”, è uno slogan massonico che, in bocca a una “Apparizione”, non può essere che di Satana. Si ricordino le violenti diatribe  ...
... di Gesù contro i Farisei e le condanne degli Apostoli contro i primi eretici e scismatici che laceravano la Chiesa. Si pensi a tutti i Dottori della Chiesa, ai Santi Papi e ai Vescovi che compirono il loro dovere di difesa della dottrina della Chiesa.
A Medjugorje, al contrario, le differenze di religioni e di dottrine false, non contano agli occhi dell’“Apparizione”.
C’è da chiedersi: come mai, a Medjugorie, la Madonna viene a garantire i temi della teologia e della pastorale post-conciliare e imporre con fermezza la “libertà religiosa” che i teologi cattolici hanno sempre rifiutato, perché eresia di origine massonica e satanica?
(DON LUIGI VILLA)

 Ricordiamoci questa parola fondamentale di Gesù: “Nessuno viene al Padre se non per me”.
Tutti questi rappresentanti religiosi saranno confortati nell’idea che la loro religione è ugualmente gradita a Dio. Ma questo è falso poiché come dice Nostro Signore: “Chi non crederà sarà condannato”. (Mc 16,16)
Per questo un tale atteggiamento nei loro confronti è direttamente contraria alla vera virtù di carità che ci spinge a volere il bene più grande del nostro prossimo che è la sua salvezza eterna.
« La dottrina cattolica – ricordava San Pio X - ci insegna che il primo dovere della carità non consiste nel tollerare convinzioni errate, per quanto sincere siano, né nell'indifferenza teorica o pratica per l'errore od il vizio in cui vediamo piegati i nostri fratelli, ma nello zelo per il loro miglioramento intellettuale e morale, più che nel loro benessere materiale. Questa stessa dottrina ci insegna che la fonte dell'amore si trova nell'amore di Dio, Padre comune e fine comune di tutta la famiglia umana, e nell'amore di Gesù Cristo. No, Venerabili fratelli, non c'è vera fraternità fuori dalla carità cristiana.» (San Pio X, Enciclica Notre Charge apostolique all’episcopato francese, 25 agosto 1910). Confortare gli infedeli o gli eretici nelle loro false idee è quindi mancare gravemente alla carità.

I dubbi sono reali e meriterebbero una risposta per poter credere che la Madonna appaia a Medjugorjie in perfetto stile modernista...

 

Medjugorje: Cattolicesimo Geneticamente Modificato [Parte 1]

( di Marco Corvaglia )


1. Medjugorje New Age: padre Petar
VassulaVassula Ryden
Come vedremo, vari francescani carismatici di Medjugorje, compreso padre Petar Ljubicić - il sacerdote che, secondo la veggente Mirjana, dovrà svelare al mondo i dieci segreti - sono aperti sostenitori della sedicente mistica Vassula Ryden (a dire il vero, anche uno dei medici che hanno esaminato i veggenti di Medjugorje, il dottor Philippe Loron, aderente al movimento carismatico e stretto collaboratore del dottor Joyeux, è un seguace di questa donna e ha scritto anche un libro in proposito: P. Loron, J’ai vu écrire Vassula ["Ho visto Vassula scrivere"], F.-X. de Guibert, 1994).
Vassula è nata in Egitto nel 1942 da una famiglia originaria della Grecia, e si dichiara ortodossa.
In realtà il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (sotto la cui giurisdizione la donna ricade, in quanto ortodossa residente negli USA) la considera un’eretica (comunicazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli del 16 marzo 2011: originale; traduzione inglese).

A dire di Vassula, Gesù le detta, tramite una sorta di “scrittura automatica” (modalità tipicamente New Age), dei messaggi. In quei momenti la donna usa una grafia (definita "ieratica" dai suoi seguaci) contraddistinta da caratteri grandi e lineari, come quelli di una bambina.
Tali messaggi sono stati pubblicati in dodici volumi, con il titolo La vera vita in Dio, in 40 lingue, e vengono diffusi anche tramite una stazione radio di proprietà della donna: True Life in God Radio.

Il celebre mariologo francese René Laurentin, che negli anni Ottanta, con i suoi numerosi libri, fu il responsabile e l'iniziatore della propaganda mondiale per Medjugorje, è un acceso fan anche di Vassula, e ha scritto due libri elogiativi su di lei (Quand Dieu fait signe, F.-X. de Guibert, 1993 e Qui est Vassula, F.-X. de Guibert, 1994).

Egli ci fa conoscere l'inizio dei presunti fenomeni soprannaturali di Vassula:

continua sul sito
http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/medjugorje-cattolicesimo-geneticamente-modificato.html
Questo sarebbe il Frate che svelerà i cosidetti "10 segreti" della Madonna...

Video di una  Messa dei giovani in perfetto stile protestante carismatico, assolutamente non cattolica.

 Apparizioni “preannunciate” e gestite dai Carismatici

«Mi rivolgo a Voi, o Vergine Immacolata e Madre di Dio e della Chiesa, Madre di questo popolo che Vi cerca, che Vi prega e che Vi ama. Mi rivolgo a Voi, io Vostro umile servitore, Vescovo di Mostar, ed in faccia al mondo professo la mia profonda ed incrollabile fede nella Vostra intercessione che fa di Voi la Mediatrice presso Dio Onnipotente per tutti i bisogni dei Vostri figli in questa valle di lacrime. Io professo la mia profonda ed incrollabile fede nel Vostro amore verso noi peccatori, in quell'amore che Voi avete manifestato nelle Vostre apparizioni e nei soccorsi che ci avete accordato. Io stesso, in passato, ho guidato dei pellegrinaggi a Lourdes. È con la forza datami da questa fede che io, Vostro servitore, Vescovo di Mostar, davanti a tutte le folle che Vi hanno invocato, scopro ed accetto il Vostro grande segno divenuto certo ed evidente al termine di questi sei anni. Di un segno speciale, io stesso non ne avevo bisogno; è stato tuttavia necessario per tutti coloro che hanno creduto in cose che non erano affatto vere. Questo segno consiste nel fatto che, dopo sei anni, Voi siete rimasta silenziosa, nonostante l'annuncio ripetuto secondo il quale stavate per darci un segno. Già nel 1981, i "veggenti" dicevano: "Ci sarà un segno visibile e durevole sulle colline delle apparizioni; questo segno sta venendo, lo si vedrà fra un po' di tempo; attendete ancora un po'; ancora un po' di pazienza ". E ancora: "Il segno avrà luogo per la Festa dell'Immacolata Concezione del 1981, per Natale, per Capodanno, ecc... ". Io Vi ringrazio, o Maria, d'aver dimostrato a sufficienza, con il Vostro silenzio durato sei anni, se Voi avete parlato o meno, se siete veramente apparsa, se avete confidato dei messaggi o dei segreti, se avete promesso o meno un segno particolare».
0 Vergine Santa, degnatevi di far sì che la si smetta di diffondere dei messaggi che non sono vostri
«Vergine SS.ma, Madre di Gesù Cristo e Madre nostra, degnateVi di intercedere affinché scenda la pace su questa turbolenta Provincia ecclesiastica, in questa Diocesi di Mostar. Intervenite specialmente in favore di questo paese e di questa parrocchia dove un'infinità di volte ci si è serviti del Vostro santo Nome per diffondere messaggi presentandoli come se provenissero da Voi. O Vergine SS.ma, degnateVi infine di accettare, in riparazione, le preghiere sincere delle anime devote che vivono lontane dal fanatismo e dalla disubbidienza alla Chiesa. Accordate a noi tutti di ritrovare l'autentica verità. O Vergine diletta, umile ed ubbidiente ancella del Signore, degnateVi di far sì che la nostra Medjugorje cammini con passo sicuro dietro il Pastore di questa Chiesa locale, e che tutti noi possiamo glorificarVi e pregarVi nella verità e nell'amore. Amen».
+ Pavao Zanic + Ex Vescovo di Mostar (Deceduto nel 1993)

lunedì 27 febbraio 2012

IL SANTISSIMO SACRAMENTO E LA DEVOZIONE A MARIA SANTISSIMA, LE DUE COLONNE CHE SALVERANNO LA CHIESA....

Il sogno delle due colonne...
Tra i sogni di Don Bosco, uno dei più noti è quello conosciuto con il titolo di «Sogno delle due colonne». Lo raccontò la sera del 30 maggio 1862.
«Figuratevi — disse — di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile.
A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici.
In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “AUXILIUM CHRISTIANO RUM”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’OSTIA di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “SALUS CREDENTIUM”.
Il comandante supremo della grande nave, che è il Romano Pontefice, vedendo il furore dei nemici e il mal partito nel quale si trovano i suoi fedeli, convoca intorno a sé i piloti delle navi secondarie per tenere consiglio e decidere sul da farsi. Tutti i piloti salgono e si adunano intorno al Papa. Tengono consesso, ma infuriando sempre più la tempesta, sono rimandati a governare le proprie navi.
Fattasi un po’ di bonaccia, il Papa raduna intorno a sé i piloti per la seconda volta, mentre la nave capitana segue il suo corso. Ma la burrasca ritorna spaventosa.
Il Papa sta al timone e tutti i suoi sforzi sono diretti a portare la nave in mezzo a quelle due colonne, dalla sommità delle quali tutto intorno pendono molte àncore e grossi ganci attaccati a catene.
Le navi nemiche tentano di assalirla e farla sommergere: le une con gli scritti, con i libri, con materie incendiarie, che cercano di gettare a bordo; le altre con i cannoni, con i fucili, con i rostri. Il combattimento si fa sempre più accanito; ma inutili riescono i loro sforzi: la grande nave procede sicura e franca nel suo cammino. Avviene talvolta che, percossa da formidabili colpi, riporta nei suoi fianchi larga e profonda fessura, ma subito spira un soffio dalle due colonne e le falle si richiudono e i fori si otturano.
Frattanto i cannoni degli assalitori scoppiano, i fucili e ogni altra arma si spezzano, molte navi si sconquassano e si sprofondano nel mare. Allora i nemici, furibondi, prendono a combattere ad armi corte: con le mani, con i pugni e con le bestemmie.
A un tratto il Papa, colpito gravemente, cade. Subito è soccorso, ma cade una seconda volta e muore. Un grido di vittoria e di gioia risuona tra i nemici; sulle loro navi si scorge un indicibile tripudio.
Senonché, appena morto il Papa, un altro Papa sottentra al suo posto. I piloti radunati lo hanno eletto così rapidamente che la notizia della morte del Papa giunge con la notizia della elezione del suo successore. Gli avversari cominciano a perdersi di coraggio.
Il nuovo Papa, superando ogni ostacolo, guida la nave in mez zo alle due colonne, quindi con una catenella che pende dalla prora la lega a un’ancora della colonna su cui sta l’Ostia, e con un’altra catenella che pende a poppa la lega dalla parte opposta a un’altra àncora che pende dalla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata.
Allora succede un gran rivolgimento: tutte le navi nemiche fuggono, si disperdono, si urtano, si fracassano a vicenda. Le une si affondano e cercano di affondare le altre, mentre le navi che hanno combattuto valorosamente con il Papa, vengono anch’esse a legarsi alle due colonne. Nel mare ora regna una grande calma».

L'ecumenismo di Benedetto XVI...

Numero CCXLI www.dinoscopus.org  

      25 Febbraio 2012

L'ecumenismo di Benedetto - I

Pochi anni fa, in Germania, è apparso uno studio prezioso sull’ecumenismo conciliare, scritto da un certo Dr. Wolfgang Schüler. In “Benedetto XVI e l’auto-comprensione della Chiesa cattolica” egli sostiene che l’ecumenismo sorto dal Vaticano II ha trasformato la comprensione che la Chiesa ha di se stessa, e con una serie di citazioni testuali, egli prova che Joseph Ratzinger, come prete, Cardinale e Papa, ha promosso in maniera consistente questa trasformazione, dal Concilio fino ad oggi. Né si è vergognato di averlo fatto.

In ordine logico – ci vorrà più di un “Commenti Eleison” – vedremo qual è la visione che la vera Chiesa ha di se stessa, e quindi, con l’aiuto del Dr. Schüler, come questa sia cambiata a partire dal Concilio e come Benedetto XVI abbia promosso in modo consistente tale cambiamento. Infine trarremo le conclusioni che ne emergono per i cattolici che desiderano mantenere la vera fede.

La vera Chiesa cattolica ha sempre considerato se stessa come un tutto organico, una società unica, santa, cattolica e apostolica, composta da esseri umani uniti dalla Fede, dai sacramenti e dalla gerarchia romana. Questa Chiesa è talmente una che nessuna parte può staccarsi o andar via da essa senza cessare di essere cattolica (Cf. Gv XV, 4-6). Per esempio, quella Fede che è l’elemento primario del credente cattolico non può essere considerata in maniera frammentaria, ma dev’essere assunta o tutt’intera (almeno implicitamene) o niente. Questo perché è per l’autorità di Dio, che ha rivelato gli articoli della Fede cattolica, che io credo in essi, tale che se non credo in uno solo di tutti questi articoli non faccio altro che rigettare la Sua autorità, così che anche continuando a credere in tutti gli altri articoli il mio credo non poggerà più sull’autorità di Dio, ma solo sulla mia scelta.

Infatti, la parola “eretico” deriva dal greco hairein, “scegliere”, perché il credo di un eretico è ormai una sua mera scelta, egli ha perso la virtù soprannaturale della fede, così che se rifiuta anche un solo articolo di Fede, egli non è più cattolico. Una famosa frase di Agostino recita: “in molto sei con me, in poco non lo sei, ma per quel poco che non lo sei, quel tanto che lo sei non ti è di alcuna utilità”

Ad esempio, un protestante può credere in Dio, può anche credere nella divinità dell’uomo Gesù di Nazareth, ma se non crede nella Presenza Reale di Dio, in Corpo, Anima e Divinità, sotto le specie del pane e del vino dopo la consacrazione della Messa, egli ha un concetto profondamente diverso e manchevole dell’amore di Gesù Cristo e del Dio in cui crede.
Si può dire quindi che un vero protestante e un vero cattolico credono nello stesso Dio? Il Vaticano II dice che si può e costruisce il suo ecumenismo sulla base di presunte credenze più o meno condivise tra i cattolici e tutti i non cattolici.
Al contrario, il Dr. Schüler, con una serie di confronti, illustra che ciò che pur appartenendo a due credi diversi può sembrare una stessa credenza, non lo è affatto. Ecco un esempio: le molecole di ossigeno unite all’azoto sono sempre le medesime come quando sono unite all’idrogeno, ma vi è una bella differenza nei due casi: nell’uno è l’aria che respiriamo (O + 4N), nell’altro è l’acqua che beviamo (H2O)!
Continuate a seguire.
Kyrie eleison.
Londra, Inghilterra 25 febbraio 2012

domenica 26 febbraio 2012

Entro l'anno 2012 la Commissione su Medjugorje esprimerà un giudizio ufficiale del Vaticano...

 I presunti "Veggenti" che parlano con la Madonna...

 
  Presunta "apparizione" a Napoli...

Fonte: Pontifex...
INTRODUZIONE: Con ogni probabilità, entro la fine di quest'anno - 2012 - la Commissione di studio nominata da Papa Benedetto XVI per pronunciarsi sulle apparizioni di Medjugorje, depositerà il suo articolato parere. Il Presidente della Commissione, cardinal Ruini, è stato recentemente sentito da Papa Benedetto XVI che voleva essere aggiornato in merito. Come noto, le apparizioni di Medjugorje sono "sub judice". La Chiesa cattolica, poiché le apparizioni sono ancora in corso, non si è pronunciata e, al momento, la posizione della Santa Sede non è un "si" ma non è neanche un "no". Da quanto è possibile apprendere, la commissione potrebbe decidere in questo senso, ossia congelare ancora la situazione, con un giudizio sospensivo identico a quello del 1991. In ogni caso, sulle apparizioni della Madonna a Medjugorje, deciderà la Congregazione per la Dottrina della Fede alla quale, appunto, la Commissione instaurata presenterà il suo parere motivato....
 ... APPROFONDIMENTI: Al proposito non va dimenticato che, quando il Santo Padre - nel 2010 - decise di istituire la Commissione internazionale su Medjugorje, fu lo stesso direttore della Sala Stampa vaticana a dire che "non è la commissione stessa che prende delle decisioni, delle pronunce definitive, ma essa offre il risultato del suo studio, un suo voto alla Congregazione che poi adotterà le decisioni del caso".
Nel 1991, per volere del vescovo di Mostar, l'allora Pavao Žanić (14 settembre 1980 succeduto - 24 luglio 1993 ritirato) costituì una commissione diocesana sugli accadimenti di Medjugorje e, successivamente, tutti gli studi condotti furono demandati alla decisione finale a cura della Conferenza Episcopale Jugoslava, che si espresse con un "non constat de supernaturalitate".
Questa espressione che, tradotta in italiano, significa "non consta la soprannaturalità" è stata interpretata dai modernisti come una sorta di "indecisione", mentre dai cattolici fedeli al Magistero - quindi in comunione con Roma - come un avallo di quanto fu già dichiarato dal vescovo Žanić che, con autorevolezza, ravvisava la non autenticità dei fenomeni riscontrati e la presunta cattiva fede dei cosiddetti veggenti.
Avevo già fatto presente, qualche mese fa, in un articolo leggibile cliccando qui, che da indiscrezioni ricevute, durante l'Anno della Fede il Papa avrebbe dovuto affrontare probabilmente due decisioni difficili:
1) La canonizzazione di Giovanni Paolo II;
2) Il pronunciamento sui fenomeni di Medjugorje.
In merito al "caso Medjugorje", questo fu quanto appresi e pubblicai:
"Apparentemente rientranti nelle normali "cose di Chiesa", sia la canonizzazione di Giovanni Paolo II che il riconoscimento dei fenomeni straordinari di Medjugorje rappresentano paradossalmente e di fatto, due vere "palle al piede" per il Pontefice cui, con la giusta prudenza, l'aiuto dello Spirito Santo ed il dovuto rispetto dell'ortodossia cattolica, sicuramente saprà fare fronte in maniera esemplare.
Sempre altri rumors parlano di due correnti fortemente contrapposte all'interno della stessa Chiesa cattolica e, se da un verso ci sono coloro i quali invitano il Pontefice a riconoscere Medjugorje ed a canonizzare Giovanni Paolo II, dall'altro ci sono gli ostruzionisti che, assolutamente, sono fermamente contrari e promettono battaglia.
Detta così, in 2 righe di testo, la situazione può sembrare di facile soluzione, ma purtroppo la realtà dei fatti è ben più greve e sta interessando gli studi più sfrenati da parte dei teologi progressisti, favorevoli, e di quelli conservatori più in linea con l'ortodossia cattolica, contrari.
I primi sostengono che è meglio procedere positivamente, affermando che sia il riconoscimento dei fenomeni di Medjugorje che la canonizzazione di Giovanni Paolo II, porterebbero nuovo slancio alla Chiesa, alla luce proprio della "nuova evangelizzazione.
 
I secondi, dal canto loro, ritengono Medjugorje un luogo sì santo, ma nel senso in cui "dove abbonda il male, sovrabbonda il bene"; ritengono i veggenti poco affidabili, prevedibili e condizionati (vessati), sostenendo che a Medjugorje avvengono tanti miracoli solo ed esclusivamente perché la Madonna è mossa dalle incessanti preghiere e dalla dimostrata pietà popolare, sebbene ingenua, di tanti fedeli che si recano sul posto per pregare e chiedere grazie".
Dunque veggenti = no , Madonna = si"
Conclusi l'articolo dicendo che:
"Sul riconoscimento delle apparizioni di Medjugorje, il Santo Padre dovrà decidere coniugando il pregresso avvenuto presso la Diocesi di Mostar, le decisioni della Commissione Internazionale di inchiesta su Medjugorje e lo stesso fenomeno di massa che investe di autorità imprecisa, già da anni, la veridicità sui fatti di Medjugorje.
Nell'"ambaradan o ambaradam" teologico, non mancheranno forti pressioni e grandissimi interessi.
Insomma, due "brutte gatte da pelare" per Benedetto XVI; queste due prove potranno dare slancio alla "nuova evangelizzazione" come creare ulteriori fratture e, comunque, scontenteranno qualcuno.
Non ci resta che pregare, avere fede ed essere fiduciosi".

***
Tornando alla Conferenza Episcopale Jugoslava, fu proprio da quanto emerse - molta indecisione e pareri contrastanti - che, per prudenza, si decise di inviare tutto il dossier a Roma e di chiedere alla Congregazione per la Dottrina della Fede di istituire una Commissione Internazionale di Indagine, della quale fanno parte il cardinal Ruini, oltre che teologi esperti in mariologia, anche il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il salesiano Angelo Amato; Jozef Tomko, Prefetto emerito di Propaganda Fide; Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo e Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, Julian Herranz, Presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi.

Farebbero bene a pregare e offrire sacrifici per uscire dalla comunione con le Gerachie moderniste post-Conciliabolo, che stanno distruggendo la fede di milioni di persone...

I cattivi "amici" sono più pericolosi dei demoni

La vita dell'uomo sopra questa terra, è una battaglia ha detto il santo Giobbe; non tanto materiale, per le croci e per le preoccupazioni della vita, quanto spirituale, per gli assalti che continuamente subisce la nostra anima. E necessario che noi non ci troviamo impreparati, nella terribile lotta che deve glorificare Dio nei nostri cuori e che deve formare il nostro merito nel Cielo. [...] Il demonio non è il solo a tentarci; si è associato nella lotta quello che è suo, e spesso è più pericolosa la lotta che viene dai suoi affiliati. Il mondo, con le sue seduzioni e con le sue menzogne, la carne con le sue pretese e con la sua sete di desideri materiali e di piaceri, sono nemici ugualmente pericolosi. Temiamo anzi di più i demoni visibili e viventi, perché essi ci fanno minore spavento e più facilmente ci seducono. Le occasioni pericolose, i cattivi amici, quelli che ci lusingano con un falso amore, quelli che c'ingannano con false dottrine, quelli che ci strappano dalla fede della Chiesa, sotto pretesto di darci un regno pieno di gloria e di felicità, sono tutti demoni peggiori di quelli dell'abisso infernale! Quante volte i cattivi non ci ripetono: Ti darò ogni bene, se cadendo mi adorerai? Lo ripete il libertino alla povera fanciulla imprudente, lo ripete la donna all'uomo inesperto, lo ripetono i settari, i massoni, i socialisti, gli anticlericali a quelli che vogliono ingannare!...

[...] non dobbiamo credere che il demonio per tentarci debba comparirci sensibilmente. Quei desideri perfidi, quei fantasmi impuri, quelle illusioni pericolose, sono suggestioni diaboliche che bisogna cacciare da noi prontamente; non diamo spazio da parte nostra, a miserie, turbando lo spirito con i romanzi, con i teatri, con gli spettacoli, con i balli, con le conversazioni licenziose; desideriamo solo Dio, amiamo solo Dio, serviamo a Lui solo fedelmente e la nostra vittoria sarà sicura e degna della corona immortale!
[Don Dolindo Ruotolo, “Vita di N. S. Gesù Cristo”, Apostolato Stampa]
 
 http://www.fssp.org/objet/Imax0.jpg
Offrendo la nostra Quaresima per l'Unità Cattolica
In questo tempo quaresimale, alcuni tra i nostri amici hanno preso l'iniziativa di offrire le loro lotte e sacrifici per la riconciliazione e l'unità tra tutti i cattolici.

In un momento in cui il dialogo tra la Fraternità San Pio X e la Santa Sede raggiunge un punto decisivo per il futuro, il Distretto di Francia [della FSSP] incoraggia i suoi amici a raddoppiare il loro fervore nella preghiera.
 --------------------------------
INTERESSANTE RICHIESTA DA PARTE DI CHI E' SCESA A PATTI CON LE NEFANDEZZE CONCILIARI, pregare affinche la Fraternità San Pio X faccia la loro scellerata scelta di stare con i piedi in due staffe, L'ERESIA E L'ORTODOSSIA. Chiaramente bisogna pregare per l'unità della chiesa ma solo della chiesa Cattolica Apostolica Romana che professa la fede integrale secondo l'ortodossia delgi Apostoli professata per 1958 anni, quindi noi pregheremo affinche i Gerarchi della "nuova Chiesa Conciliare" rigettino tutte le riforme conciliari che rigettano tale fede, inoltre pregheremo affinche la Comunità San Pietro esca dal suo stato di ipocrita compromesso con gli assassini della fede che oggi governano la chiesa di Roma, difatti tutte le altre professioni di fede cosidette cristriane sono false ed eretiche.
Ora per comprendere meglio una di queste scelte ipocrite parleremo brevemente dell'inità della Chiesa Apostolica Romana parlando della Messa detta UNA CUM:

L’anziano Arcivescovo Marcel Lefebvre ebbe a scrivere in modo pertinente il 29 giugno 1976, in occasione della sospensione a divinis comminatagli da Paolo VI, la riflessione:
“Che la Chiesa Conciliare è una Chiesa scismatica, perché rompe con la Chiesa Cattolica quale è sempre stata. Essa ha i suoi nuovi dogmi, il suo nuovo sacerdozio, le sue nuove istituzioni, il suo nuovo culto, tutti già condannati dalla Chiesa in molti documenti, ufficiali e definitivi.
“Questa Chiesa Conciliare è scismatica, perché ha preso per base per il suo aggiornamento, principi opposti a quelli della Chiesa Cattolica, come la nuova concezione della Messa espressa ai numeri 5 della Prefazione al [decreto] Missale Romanum e 7 del suo primo capitolo, che attribuisce all’assemblea un ruolo sacerdotale che non può esercitare; come similmente il naturale — vale qui a dire divino — diritto di ogni persona e di ogni gruppo di persone alla libertà religiosa.
“Questo diritto alla libertà religiosa è blasfemo, perché attribuisce a Dio scopi che distruggono la Sua Maestà, la Sua Gloria, la Sua Regalità. Questo diritto implica libertà di coscienza, libertà di pensiero, e tutte le libertà massoniche.
“La Chiesa che afferma tali errori è al tempo stesso scismatica ed eretica. Questa Chiesa Conciliare è, pertanto, non cattolica. Nella misura in cui Papa, vescovi, preti e fedeli aderiscono a questa nuova Chiesa, essi si separano dalla Chiesa Cattolica.”
 
 Elevation of the Host
 Cosi' recita il Vetus Ordo sulla Messa detta Una Cum...

per la Chiesa

...allargate le mani In primis, quæ tibi offérimus pro Ecclésia tua sancta cathólica: quam pacificáre, custodíre, adunáre et régere dignéris toto orbe terrárum: una cum fámulo tuo (inchina il capo al nome del Papa e, quando è presente, del Vescovo) Papa nostro N.…, et Antístite nostro N. (a Roma: una cum fámulo tuo Papa nostro N.) et ómnibus orthodóxis, atque cathólicæ, et apostólicæ fidei cultóribus...

  I cardinali Ottaviani e Bacci, sottoscrivendo il “Breve Esame Critico del Novus Ordo Missae”, denunciavano come quel rito rappresenti “un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio Tridentino”, concludendo che “è evidente che il Novus Ordo non vuole più rappresentare la fede di Trento”...

Eccone un esempio...

 

 Invece cosi' recita, sul punto dell'Una Cum, il modernista Novus ordo Missae nei suoi nuovi canoni, in cui è stato eliminato questo essenziale passaggio: "et ómnibus orthodóxis, atque cathólicæ, et apostólicæ fidei cultóribus" ...

sabato 25 febbraio 2012

"L'azione della rivoluzione e delle sette segrete (COME IL CAMMINO NEOCATECUMENALE), è essenzialmente satanica: tutto in esse è menzogna, fatale sequela di errori" (Beata Maria Deluil-Martiny)

IL LIBRO-TESTIMONIANZA SULLA SETTA DIABOLICA NEOCATECUMENALE, IMMEDIATAMENTE FATTO SPARIRE  DAL MERCATO, NOI LO PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE...

"NEOCATECUMENALI SUL VIALE DEL TRAMONTO"... 

 Benedetto XVI saluta "calorosamente" l'eretico Kiko Arguello...

"L'azione delle sette segrete è essenzialmente satanica"
A Gesù Cristo appartiene ogni potenza; al Nome di Gesù Cristo ogni ginocchio si piega anche negli abissi. Le nazioni gli furono date in retaggio. Mentre Egli lascia che il mostro infernale si dibatta ai suoi piedi in fugaci e falsi successi, Egli vince e trionfa. Gli Angeli cantano già la sua vittoria definitiva!

L'azione della rivoluzione e delle sette segrete è essenzialmente satanica: tutto in esse è menzogna, fatale sequela di errori, cieche tendenze verso la distruzione, unite ad una radicale incapacità di edificare qualcosa di durevole per la felicità, anche solo temporale, dei popoli. Le loro idee e le loro massime portano il marchio della bestia infernale; è l'eco della rivolta dell'angelo decaduto che cerca di trascinare con sé l'uomo che Dio ha tanto amato. Ma, chi è come Dio, Sorelle? Le porte dell'inferno non prevarranno contro la Chiesa da Lui fondata. Il trionfo finale non è per coloro che portano l'insegna del dragone, ma per noi che portiamo il nome di Gesù Cristo sulle nostre fronti e il suo amore nei nostri cuori!

La Provvidenza procede per vie incomprensibili allo spirito umano; solo lassù avremo la gioiosa sorpresa, l'ammirazione del grande disegno divino, di cui ora si scorge soltanto qualche linea, senza vederne l'insieme. Bisognò che Gesù soffrisse ed entrasse così nella sua gloria; bisogna che la Chiesa e le anime passino per la stessa via. La Chiesa non vive soltanto un giorno: quando i Martiri cadevano come fiocchi di neve d'inverno, sembrava che tutto fosse perduto, invece il loro sangue fecondava l'avvenire. Non viviamo per noi, ma dobbiamo vedere tutto attraverso i disegni di Dio. I nostri dolori, quand'anche raggiungessero il colmo e dovessimo essere noi stesse sacrificate nella catastrofe, acquistano e preparano i trionfi futuri della Chiesa. Noi lavoriamo per quelli che verranno dopo di noi; essi raccoglieranno, ad majorem Dei gloriam, il frutto delle nostre lacrime e forse del nostro sangue.

La Chiesa procede di lotta in lotta, di conquista in conquista, sino all'eternità beata. Sbaglierebbe chi volesse, nel momento presente giudicare l'insieme delle cose. Noi abbiamo la promessa e la sicurezza della vita eterna e, quel che conforta, Dio trionfa tanto più grandiosamente quanto più a noi è costata la vittoria. Torna più comodo vivere in un tempo di pace relativa; ma il vivere in tempi turbolenti è più stimolante, più nobile e meritorio. Il nostro compito è di dissodare, lavorare e smuovere faticosamente il terreno; altri raccoglieranno la messe... ma questa, feconda e copiosa, sarà certamente collocata nei granai del Padre celeste. Gli sforzi di Satana si faranno perciò sempre più furibondi e disperati, e la santità dei giusti sempre più fulgida, sino a che il tempo non sarà più e Satana sarà ricacciato per sempre nell'abisso.
[Brano tratto dalla lettera circolare dell'8 dicembre 1882 della Beata Maria Deluil-Martiny, zelantissima Fondatrice delle “Figlie del Cuore di Gesù]
 
 20 Gennaio 2012: scandalo e connivenza: il Papa concede definitivamente tutte le cosidette "approvazioni" giuridiche per la sopravvivenza della setta eretica neocatecumenale...
---------------------------------------

Ho 60 anni e sono sposato; siamo entrambi insegnanti e genitori di quattro figli. Con la presente testimonianza voglio rendere un servizio al Cammino neocatecumenale, non denigrarlo.

Ho amato ed apprezzato per molti aspetti questa realtà, anche se ne siamo usciti insieme io e mia moglie dopo 22 anni, entrambi profondamente distrutti nella persona.
Ne sono usciti anche i nostri figli, che insieme a noi "sin dal loro concepimento" erano stati formati nel Cammino.
La mia intenzione è solo quella di unire la mia voce a quella di tantissimi altri, tra cui sacerdoti e vescovi più credibili ed autorevoli di me, allo scopo di contribuire a far luce sui numerosi e spesso nascosti aspetti negativi del Cammino (in genere se ne conoscono solo gli aspetti più appariscenti, legati a liturgie accattivanti e suggestive), che ha bisogno di rinnovarsi in alcuni contenuti dottrinali e nei metodi formativi che mortificano al persona; che deve uscire da una gestione autarchica, verticistica ed autoritaria, tanto da configurarsi a tutti gli effetti come una "chiesa nella Chiesa".

venerdì 24 febbraio 2012

IL FALSO ECUMENISMO DI BENEDETTO XVI: "D'altra parte questa unità non significa quello che si potrebbe chiamare ecumenismo del ritorno: rinnegare cioè e rifiutare la propria storia di fede. Assolutamente no! Non significa uniformità in tutte le espressioni della teologia e della spiritualità, nelle forme liturgiche e nella disciplina. Unità nella molteplicità e molteplicità nell'unità"

“Ma sappiate questo, che negli ultimi giorni, verranno tempi pericolosi....” (2 Tim. 3:1).
“Perché verrà un tempo in cui non sopporteranno più la sana dottrina; ma per prurito di udire, si ammucchieranno dei maestri secondo le loro passioni, e si distoglieranno dall’ascolto della verità per rivolgersi piuttosto alle favole” (II Tim. 4:3-4).

File:Pio XI legge davanti al microfono il mess al congresso eucaristico di Dublino dell'Irlanda nel 1932.jpgNecessariamente, quindi, non solo la Chiesa di Cristo deve sussistere oggi e in ogni tempo, ma anzi deve sussistere quale fu al tempo apostolico, se non vogliamo dire — il che è assurdo — che Cristo Signore o sia venuto meno al suo intento, o abbia errato quando affermò che le porte dell’inferno non sarebbero mai prevalse contro la Chiesa .
E qui si presenta l’opportunità di chiarire e confutare una falsa opinione, da cui sembra dipenda tutta la presente questione e tragga origine la molteplice azione degli acattolici, operante, come abbiamo detto, alla riunione delle Chiese cristiane.
I fautori di questa iniziativa quasi non finiscono di citare le parole di Cristo: « Che tutti siano una cosa sola… Si farà un solo ovile e un solo pastore », nel senso però che quelle parole esprimano un desiderio e una preghiera di Gesù Cristo ancora inappagati. Essi sostengono infatti che l’unità della fede e del governo — nota distintiva della vera e unica Chiesa di Cristo — non sia quasi mai esistita prima d’ora, e neppure oggi esista; essa può essere sì desiderata e forse in futuro potrebbe anche essere raggiunta mediante la buona volontà dei fedeli, ma rimarrebbe, intanto, un puro ideale. Dicono inoltre che la Chiesa, per sé o di natura sua, è divisa in parti, ossia consta di moltissime chiese o comunità particolari, le quali, separate sinora, pur avendo comuni alcuni punti di dottrina, differiscono tuttavia in altri; a ciascuna competono gli stessi diritti; la Chiesa al più fu unica ed una dall’età apostolica sino ai primi Concili Ecumenici. Quindi soggiungono che, messe totalmente da parte le controversie e le vecchie differenze di opinioni che sino ai giorni nostri tennero divisa la famiglia cristiana, con le rimanenti dottrine si dovrebbe formare e proporre una norma comune di fede, nella cui professione tutti si possano non solo riconoscere, ma sentire fratelli; e che soltanto se unite da un patto universale, le molte chiese o comunità saranno in grado di resistere validamente con frutto ai progressi dell’incredulità. 


IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DEL FALSO ECUMENISMO PORTATO AVANTI DAI PONTEFICI POST CONCILIO, COMPRESO IL PRESENTE, BENEDETTO XVI...

Da tempo andavo cercando un discorso del Papa che dicesse chiaramente ciò che pensa del nuovo corso ecumenico portato avanti dal Conciliabolo modernista Vaticano II, dato che nei Suoi numerosi discorsi rimaneva in un certo senso un po nebuloso, ebbene ciò che il Papa ha detto a Colonia nel 2005 credo che sia il discorso più chiaro sul Suo pensiero ecumenico del nuovo corso. In questo discorso parla molto chiaramente che l'ecumenismo non prevede il ritorno alla Chiesa Cattolica rigettando, quindi convertendosi, tutte le eresie professate da chi è separato dalla Chiesa. In questo discorso appare chiaramente che esiste una profonda rottura teologica con la Dottrina pre Conciliabolo, anzi per essere più chiaro si professa una dottrina ecumenica che definire eretica è un eufemismo. In definitiva questo Pontefice che ha coniato il termine "ERMENEUTICA DELLA CONTINUITA'" dimostra con i Suoi discorsi eterodossi che questa continuità è inesistente, anzi clamorosamente questi modernisti predicano una presunta continuità ma si smentiscono pubblicamente con false tesi teologiche che non porteranno mai l'unità della Chiesa secondo Dio, quindi noi rimaniamo fedeli a ciò che hann insegnato, per la materia ecumenica, ai Pontefici pre conciliari che agivano secondo Dio e non secondo il principe di questo mondo cioè il diavolo:
...A tali condizioni è chiaro che la Sede Apostolica non può in nessun modo partecipare alle loro riunioni e che in nessun modo i cattolici possono aderire o prestare aiuto a siffatti tentativi; se ciò facessero, darebbero autorità ad una falsa religione cristiana, assai lontana  dall'unica Chiesa di Cristo. Ma potremo Noi tollerare l’iniquissimo tentativo di vedere trascinata a patteggiamenti la verità, la verità divinamente rivelata? Ché qui appunto si tratta di difendere la verità rivelata. Gesù Cristo inviò per l’intero mondo gli Apostoli a predicare il Vangelo a tutte le nazioni; e perché in nulla avessero ad errare volle che anzitutto essi fossero ammaestrati in ogni verità, dallo Spirito Santo; forse che questa dottrina degli Apostoli venne del tutto a meno o si offuscò talvolta nella Chiesa, diretta e custodita da Dio stesso? E se il nostro Redentore apertamente disse che il suo Vangelo riguardava non solo il periodo apostolico, ma anche le future età, poté forse l’oggetto della fede, col trascorrere del tempo, divenire tanto oscuro e incerto da doversi tollerare oggi opinioni fra loro contrarie? Se ciò fosse vero, si dovrebbe parimenti dire che la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e la perpetua permanenza nella Chiesa dello stesso Spirito e persino la predicazione di Gesù Cristo da molti secoli hanno perduto ogni efficacia e utilità: affermare ciò sarebbe bestemmia. Inoltre, l’Unigenito Figlio di Dio non solo comandò ai suoi inviati di ammaestrare tutti i popoli, ma anche obbligò tutti gli uomini a prestar fede alle verità che loro fossero annunziate « dai testimoni preordinati da Dio » , e al suo precetto aggiunse la sanzione « Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; ma chi non crederà, sarà condannato ». 

Quindi rigettiamo con forza questi auspici modernisti e mai pregheremo affinché queste dottrine non secondo Dio vadano a termine:
 ...Orbene, in quest’unica Chiesa di Cristo nessuno si trova, nessuno vi resta senza riconoscere e accettare, con l’ubbidienza, la suprema autorità di Pietro e dei suoi legittimi successori. E al Vescovo Romano, come a Sommo Pastore delle anime, non ubbidirono forse gli antenati di coloro che sono annebbiati dagli errori di Fozio e dei riformatori? Purtroppo i figli abbandonarono la casa paterna, ma non per questo essa andò in rovina, sostenuta come era dal continuo aiuto di Dio. Ritornino dunque al Padre comune; e questi, dimenticando le ingiurie già scagliate contro la Sede Apostolica, li riceverà con tutto l’affetto del cuore. Che se, come dicono, desiderano unirsi con Noi e con i Nostri, perché non si affrettano ad entrare nella Chiesa, « madre e maestra di tutti i seguaci di Cristo »?
Ascoltino le affermazioni di Lattanzio: a « Soltanto… la Chiesa cattolica conserva il culto vero. Essa è la fonte della verità; questo è il domicilio della fede, questo il tempio di Dio; se qualcuno non vi entrerà, o da esso uscirà, resterà lontano dalla speranza della vita e della salvezza. E non conviene cercare d’ingannare se stesso con dispute pertinaci. Qui si tratta della vita e della salvezza: se a ciò non si provvede con diligente cautela, esse saranno perdute e si estingueranno »

Ci possono anche bollare come sedevacantisti,che non siamo, ci possono anche accusare di non essere ubbidienti, ma questo a noi poco interessa la cosa importante e porre in risalto il fatto che questa Gerarchia predica dottrine in netta rottura con la Chiesa pre conciliare che ha definito in maniera infallibile e irriformabile il pensiero dottrinario per l'ecumenismo...
A NOI SPETTA CREDERE NELLA PROVVIDENZA DIVINA CHE FERMERÀ' TUTTI QUESTI SCEMPI CHE PORTANO ALLA PERDIZIONE LE ANIME:


...La Provvidenza procede per vie incomprensibili allo spirito umano; solo lassù avremo la gioiosa sorpresa, l'ammirazione del grande disegno divino, di cui ora si scorge soltanto qualche linea, senza vederne l'insieme. Bisognò che Gesù soffrisse ed entrasse così nella sua gloria; bisogna che la Chiesa e le anime passino per la stessa via. La Chiesa non vive soltanto un giorno: quando i Martiri cadevano come fiocchi di neve d'inverno, sembrava che tutto fosse perduto, invece il loro sangue fecondava l'avvenire. Non viviamo per noi, ma dobbiamo vedere tutto attraverso i disegni di Dio. I nostri dolori, quand'anche raggiungessero il colmo e dovessimo essere noi stesse sacrificate nella catastrofe, acquistano e preparano i trionfi futuri della Chiesa. Noi lavoriamo per quelli che verranno dopo di noi; essi raccoglieranno, ad majorem Dei gloriam, il frutto delle nostre lacrime e forse del nostro sangue.

La Chiesa procede di lotta in lotta, di conquista in conquista, sino all'eternità beata. Sbaglierebbe chi volesse, nel momento presente giudicare l'insieme delle cose. Noi abbiamo la promessa e la sicurezza della vita eterna e, quel che conforta, Dio trionfa tanto più grandiosamente quanto più a noi è costata la vittoria. Torna più comodo vivere in un tempo di pace relativa; ma il vivere in tempi turbolenti è più stimolante, più nobile e meritorio. Il nostro compito è di dissodare, lavorare e smuovere faticosamente il terreno; altri raccoglieranno la messe... ma questa, feconda e copiosa, sarà certamente collocata nei granai del Padre celeste. Gli sforzi di Satana si faranno perciò sempre più furibondi e disperati, e la santità dei giusti sempre più fulgida, sino a che il tempo non sarà più e Satana sarà ricacciato per sempre nell'abisso...
[Brano tratto dalla lettera circolare dell'8 dicembre 1882 della Beata Maria Deluil-Martiny, zelantissima Fondatrice delle “Figlie del Cuore di Gesù”]

VENIAMO ORA AL TESTO INCRIMINATO...




INCONTRO ECUMENICO DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
Arcivescovado di Colonia Venerdì, 19 agosto 2005
Il Suo predecessore precedentemente nell'enciclica "Ut unum sint" ripeteva l'eresia del "sussistere eliminando il concetto di "essere", ricordiamo ai lettori che fu proprio Ratzinger che durante il conciliabolo introdusse il concetto eretico del "sussistere"
"Il Concilio dice che "la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui" e nel contempo riconosce che "al di fuori del suo organismo visibile si trovino parecchi elementi di santificazione e di verità, che, quali doni propri della Chiesa di Cristo, spingono verso l'unità cattolica""Perciò le Chiese e Comunità separate, quantunque crediamo che abbiano delle carenze, nel mistero della salvezza non sono affatto prive di significato e valore. Lo spirito di Cristo infatti non ricusa di servirsi di esse come di strumenti di salvezza, la cui efficacia deriva dalla stessa pienezza di grazia e di verità che è stata affidata alla Chiesa cattolica"
Qui un altro strafalcione:
. Avviene ad esempio che - nello stesso spirito del Discorso della montagna - i cristiani appartenenti ad una confessione non considerino più gli altri cristiani come nemici o stranieri, ma vedano in essi dei fratelli e delle sorelle. D'altro canto, persino all'espressione fratelli separati, l'uso tende a sostituire oggi vocaboli più attenti ad evocare la profondità della comunione - legata al carattere battesimale - che lo Spirito alimenta malgrado le rotture storiche e canoniche. Si parla degli "altri cristiani", degli "altri battezzati", dei "cristiani delle altre Comunità". Il Direttorio per l'applicazione dei principi e delle norme sull'ecumenismo designa le Comunità alle quali appartengono questi cristiani come "Chiese e Comunità ecclesiali che non sono in piena comunione con la Chiesa cattolica". Tale ampliamento del lessico traduce una notevole evoluzione delle mentalità. La consapevolezza della comune appartenenza a Cristo si approfondisce. L'ho potuto constatare molte volte di persona, durante le celebrazioni ecumeniche che sono uno degli eventi importanti dei miei viaggi apostolici nelle varie parti del mondo, o negli incontri e nelle celebrazioni ecumeniche che hanno avuto luogo a Roma. La "fraternità universale" dei cristiani è diventata una ferma convinzione ecumenica. Relegando nell'oblio le scomuniche del passato,(CAPITO BENE QUESTA AFFERMAZIONE? NELL'OBLIO LE SCOMUNICHE DEL PASSATO IN VIRTÙ' DEL FALSO ECUMENISMO MASSONICO CONCILIARE) le Comunità un tempo rivali oggi in molti casi si aiutano a vicenda; a volte gli edifici di culto vengono prestati, si offrono borse di studio per la formazione dei ministri delle Comunità più prive di mezzi, si interviene presso le autorità civili per la difesa di altri cristiani ingiustamente incriminati, si dimostra l'infondatezza delle calunnie di cui sono vittime certi gruppi.