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lunedì 30 gennaio 2012

"E’ una specie di nuovo tipo di parrocchia, con una struttura più semplice, più ad hoc. Si creano così una nuova forma di Chiesa, perché il mondo sta cambiando, come sta cambiando anche tutta la società". Cara Gerarchia collusa con la setta eretica Neocatecumenale, avete inteso bene che dice il perfido eretico che voi avete approvato in tutto? Un consiglio per voi, ANDATE A FARE LA CALZETTA...



Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina.
Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di improperi. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è gia da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato. Temerari, arroganti, non temono d'insultare gli esseri gloriosi decaduti, mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano contro di essi alcun giudizio offensivo davanti al Signore. Ma costoro, come animali irragionevoli nati per natura a essere presi e distrutti, mentre bestemmiano quel che ignorano, saranno distrutti nella loro corruzione, subendo il castigo come salario dell'iniquità. han gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato, adescano le anime instabili, hanno il cuore rotto alla cupidigia, figli di maledizione! Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaàm di Bosòr, che amò un salario di iniquità, Con discorsi gonfiati e vani adescano mediante le licenziose passioni della carne coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell'errore. Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che l'ha vinto.
( II Pietro, 2 ) 



"Poco fa vi è stato letto il Decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”, che non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede. E’ un altro elemento che vi mostra come la Chiesa vi accompagni con attenzione in un paziente discernimento, che comprende la vostra ricchezza, ma guarda anche alla comunione e all’armonia dell’intero Corpus Ecclesiae".

"Al tempo stesso, la progressiva maturazione nella fede del singolo e della piccola comunità deve favorire il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale, che trova nella celebrazione liturgica della parrocchia, nella quale e per la quale si attua il Neocatecumenato (cfr Statuti, art. 6), la sua forma ordinaria. Ma anche durante il cammino è importante non separarsi dalla comunità parrocchiale, proprio nella celebrazione dell’Eucaristia che è il vero luogo dell’unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della nostra maturità spirituale e ci unisce nell’unico pane che ci rende un unico corpo (cfr 1 Cor 10, 16s)".
LEGGIAMO COSA DICE IL PERFIDO ERETICO KIKO ARGUELLO NELLA SUA ULTIMA INTEVISTA, PROPRIO IN RIFERIMENTO A QUESTA PRESUNTA COMUNIONE ECCLESIALE ANCORA NON ATTUATA DALLA SETTA NEOCATECUMENALE E RECENTEMENTE RICHIAMATA DAL PAPA:


Sono ritornati nei loro Paesi i 1200 itineranti, famiglia in missione, sacerdoti e seminaristi del Cammino Neocatecumenale, che domenica scorsa hanno concluso un incontro internazionale a Porto San Giorgio, nelle Marche, con una Messa presieduta dal cardinale Cañizares, prefetto della Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino. Un incontro culminato venerdì 20 Gennaio con l’udienza in Vaticano con Benedetto XVI che ha inviato 17 “missio ad gentes” nelle zone più secolarizzate del mondo e nel quale è stata letta l’approvazione del Decreto delle celebrazioni del Direttorio catechetico del Cammino che segna le varie tappe dell’iniziazione cristiana. Roberto Piermarini di radio Vaticana ha chiesto a Kiko Argüello, iniziatore del Cammino neocatecumenale insieme a Carmen Hernandez, cosa lo ha colpito dell’incontro con il Papa:


R. – Il suo amore per noi e la sua parola che è stata così potente e forte nel parlare dell’Eucarestia. Ha ribadito l’Eucarestia della domenica che nel Cammino viene celebrata nella piccola comunità. Ha voluto dire che riconosce la forza e la potenza della comunità per la salvezza della Nuova evangelizzazione. La comunità fa presente, nell'amore vicendevole dello Spirito Santo, l’arrivo del regno di Dio. Oggi molti pagani, molte persone secolarizzate, forse non vanno in Chiesa ma sono molto stupite per come noi ci relazioniamo, per come ci amiamo. Ci sono stati molti casi di persone che ci hanno chiesto il Sacramento del Battesimo, e questo semplicemente vedendo come ci amiamo, perché notano, in noi, qualcosa di nuovo. Questo “qualcosa di nuovo” è la presenza dello Spirito Santo, perché Cristo dice: “Amatevi come io vi ho amato”.

D. “La maturazione progressiva nella fede del singolo e della piccola comunità deve favorire – ha detto il Papa al Cammino – l’inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale”. Come si attua nel Neocatecumenato questo inserimento?

R. – Ad un certo punto del Cammino, facciamo una pastorale di mediazione: invitiamo cioè le comunità a lavorare nella parrocchia, ad esempio nel fare la catechesi per i fanciulli o a visitare ai malati. Inoltre, celebriamo le grandi solennità nella grande assemblea della parrocchia. Il Natale, per esempio, lo festeggiamo con tutta la parrocchia, come pure il Giovedì Santo, il Venerdì santo, la Domenica delle Palme, la Pasqua ed anche la festa della parrocchia stessa. L’importante è che il parroco capisca di aver trovato una grande grazia con il Cammino, che è un dono, un carisma per la sua parrocchia. (queste sono emerite menzogne, ma d'altronde da un perfido eretico che cosa ci si può aspettare...CHE MENTA)
D. – Nell’incontro di questi giorni a Porto San Giorgio, molte famiglie in “missione a gentes” hanno raccontato la loro esperienza. Che cosa ti ha colpito della loro testimonianza?

R. – E’ stato davvero fantastico vedere che alcune famiglie in missione già da sei anni, erano ancora piene di gioia e dimostravano così la presenza di Cristo. Significa che Dio è con loro, che le aiuta, con i loro sei o dodici figli, con i problemi di lavoro che possono avere. Sono tutte consolate. Sono felicissime di questa missione, perché si rendono conto che al di fuori della comunità c’è tanta tenebra, ci sono persone distrutte. Non possiamo neanche immaginare quanta gente, in Europa, è distrutta. Molti hanno problemi con l’alcool, sono soli, e vengono da noi per farsi aiutare. Noi facciamo quindi le catechesi nelle nostre case, e questa gente – vicina o lontana che sia – viene da noi e la sera rimane anche dopo aver finito l’incontro, perché gli fa piacere rimanere in compagnia della comunità… 
D. – Questo quindi, é un nuovo modo di evangelizzare?

R. – Sì, è un nuovo modo di evangelizzare. Abbiamo visto che oggi, in molti casi, la struttura della parrocchia del secolo scorso, strutturata come un grande tempio, per i ‘lontani’ è ormai obsoleta: la gente non va in chiesa… e non si sa il motivo. Nelle nostre case, invece, le persone vengono, magari anche per via dell’amicizia e della vicinanza che viene loro data. Questo, allora, è una nuova presenza di Chiesa. Il cardinale tedesco Meisner ad esempio, ha voluto tre “missio ad gentes” a Colonia in alcune zone difficilissime. E’ una specie di nuovo tipo di parrocchia, con una struttura più semplice, più ad hoc. Si creano così una nuova forma di Chiesa, perché il mondo sta cambiando, come sta cambiando anche tutta la società. (Ecco qui, il perfido eretico svela che lui ha creato un nuova forma di Chiesa)
QUI SI PUO' LEGGERE IL PROGETTO DI NUOVA CHIESA DEL FALSO PROFETA ARGUELLO

"E come è possibile che sia stato permesso in seno alla Chiesa cattolica, di fondare i Seminari “Redemptoris Mater”, che solo apparentemente appartengono alla giurisdizione delle varie Diocesi dove sono impiantati, sotto la giuda dei Vescovi, ma di fatto fanno capo ai vari super-catechisti, che a loro volta sono comandati dalla triade Karmen, Kiko e Padre Mario? Infatti lo stesso Kiko conferma questa tesi dicendo non molto tempo fa, come da documenti allegati:“Cioè abbiamo bisogno di presbiteri, DI UN NUOVO CLERO, SOLAMENTE UN NUOVO CLERO SALVERA’ LA CHIESA.” - …Le abbiamo contate dopo…1.500 famiglie! Che lasciano tutto e partono…. Già il Papa ha inviato quest’anno 200 famiglie in Cina, Shangai, Australia… cioè noi stiamo vivendo in un evento impressionante, perché queste famiglie che vanno al mondo hanno bisogno di presbiteri , per questo penso che mi spenderò anche se
sono stanchissimo, mezzo morto, però anche spendersi perché sia possibile che il Signore susciti vocazioni, susciti presbiteri per portare avanti nuove comunità…”.
In definitiva per fare cosa? Kiko stesso lo spiega nello stesso documento e dice: “Cominceremo una specie di  parrocchia personale, con degli appartamenti, con tutto un progetto di missione ad gentes ( Perugia, 26 Settembre 2006, incontro con le Comunità NC Umbre). Nell’Annuncio di Quaresima 2006, fatto in Spagna, Kiko dice apertamente: che il tutto è gia stato progettato e organizzato, difatti dice: “ Il Sacerdote con il suo socio a metà di un grattacielo enorme, li messo, in un appartamento con due sorelle maggiori che li serviranno, abbatteremo i tramezzi, metteremo la moquette e pittureremo… in questa zona, ogni famiglia pagana – formata da non battezzati – visiterà le case, l’inviteremo a prendere un aperitivo, ad ascoltare la sacra Scrittura, sono Cristiani e se gli interessa conoscere la religione di certo non andranno in Chiesa, è gente che mai ci andrà, ma sei tu che vai da loro. E quando ci saranno diversi nuclei, ci sarà una catechesi nell’appartamento del Sacerdote e si costituisce una seconda comunità di pagani. Ma sempre ci sarà una prima Comunità “luce delle genti”, persone che hanno terminato il Cammino con i giovani, fantastici, che portano con loro anche i propri compagni di Università, capite? E’ necessario dare, presentare una nuova forma di parrocchia “una nuova presenza di Chiesa”.
In realtà basterebbe sentire come predicano questi Presbiteri e come stanno sovvertendo le varie Parrocchie dove operano, per capire chi e cosa sono"…

domenica 29 gennaio 2012

"E' impossibile che Dio accetti tutte queste bestemmie e sacrilegi che si fanno con­tro la Sua Gloria, la Sua Maestà! Ha molta pa­zienza, ma verrà un giorno, quando verrà io non lo so, verrà un giorno la punizione."

Splendida conferenza di Monsignor Levebvre del 1975, sull'identificazione del Novus Ordo Missae con la Messa di Lutero. Facciamo notare che quelle particolarità della Messa di Lutero (come l'intera Preghiera Eucaristica cantata, compresa la Consacrazione) che non furono inserite nel Novus Ordo, sono invece presenti nell'Eucarestia celebrata dal Cammino Neocatecumenale, ulteriormente protestantizzata rispetto alla Messa di Paolo VI. (Il sottolineato è originale, mentre il grassetto è stato inserito da noi per evidenziare la perfetta uguaglianza tra la dottrina di Lutero e quella di Kiko Arguello)

LA MESSA DI LUTERO
Marcel lefebvre Conferenza 
tenuta a Firenze il 15 Febbraio 1975

Parlerò questa sera della Messa di Lutero e della Messa del nuovo rito. Perché questo paragone fra la Nuova Messa e la Messa di Lutero? Per­ché lo dice la storia: la storia oggettiva non è di mia creazione. (Monsignore mostra un libro su Lutero, pubblicato nel 1911: "Dal Luteranesimo al Protestantesimo" - di Leon Cristiani). Questo libro tratta della riforma liturgica di Lutero. E' scritto in un tempo in cui l'autore non conosce­va né la nostra crisi, né il nuovo rito; l'ha  per ciò scritto senza secondi fini.
Prima di tutto vorrei fare la sintesi dei principi  fondamentali della Messa, per richiama­re alla nostra memoria la bellezza, la profonda grandezza spirituale della nostra Messa, il po­sto della nostra Messa nella nostra Santa Chiesa. Che cosa di più bello Nostro Signore Gesù Cristo poteva dare all'umanità, di più prezioso, di più santo, alla Sua Santa Chiesa, alla Sua Sposa, la Chiesa, sul Calvario, quando moriva sulla Croce? Il Suo Sacrificio.
Il Suo Sacrificio: la Sua Persona che conti­nua il Suo Sacrificio, Egli l'ha dato alla Chiesa nel momento in cui moriva sulla Croce. Da allora questo Sacrificio era destinato a perpetuarsi e a rimanere attraverso i secoli, nel modo in cui Egli l'aveva istituito, contemporaneamente al Sacerdozio.


Quando, nella Santa Cena, Gesù ha istituito il Sacerdozio, lo ha istituito per il Sacrificio, il Sacrificio della Croce, poiché questo Sacrificio è la sorgente di tutti i meriti, di tutte le grazie, di tutti i Sacramenti: e' la sorgente di tutta la ricchezza della Chiesa. Questo dobbiamo ricordarcelo, avere sempre presente questa realtà: realtà divina.
Dunque è  il Sacrificio della Croce che si rinnova sui nostri altari e il Sacerdozio è in rapporto, in relazione essenziale con il Sacrificio. Non si comprende il Sacerdozio senza il Sa­crificio, poiché  il Sacerdozio e' fatto per il Sacrificio. Potremmo anche dire: e' l'Incarnazione di Gesù Cristo attraverso i secoli:  usque ad  finem  temporum  il Sacrificio della Messa verrà offerto.


Se Gesù Cristo ha voluto questo Sacrificio, Egli ha voluto anche esserne la Vittima, se dun­que è il Sacrificio della Croce che continua, Egli ha voluto che la Vittima sia sempre la stessa, che sia Egli stesso la Vittima. Per essere la Vittima, Egli deve essere presente, realmente presente sui nostri altari. Se Egli non e' presen­te, se non vi e' la Presenza reale sui nostri al­tari, non c'è la Vittima, non c'è il Sacerdozio. Tutto e' unito: Sacerdozio, Sacrificio, Vittima, Presenza Reale, dunque: Transustanziazione.
Questo è il "cuore" del tesoro -  il più grande, il più ricco - che Nostro Signore abbia dato alla Sua Sposa, la Chiesa, e a tutta l'umanità'. E così possiamo comprendere come Lutero quando ha voluto trasformare, cambiare questi principi, abbia cominciato dall'attaccare il Sacerdozio: co­me fanno i modernisti. Poiché Lutero sapeva bene che se il Sacerdozio sparisse, non ci sarebbe più il Sacrificio, non ci sarebbe più la Vittima, non ci sarebbe più niente nella Chiesa, non ci sarebbe più la fonte di grazie.
Come ha fatto Lutero per dire che non ci sarebbe stato più? Ha detto: "Non c'è diffe­renza fra i preti e i laici. Il Sacerdozio è universale". Sono queste le idee che propagava. Diceva inoltre che ci sono tre muri che circondano la Chiesa per difenderla: il prime muro è questa differenza fra i preti e ì laici. (Monsignore leg­ge:) "L'affermazione che il Papa, i vescovi, i preti, i religiosi compongono lo stato ecclesiasti­co, mentre i principi, i signori, gli artigiani, i contadini compongono lo stato secolare, è una pura invenzione e una menzogna"- dice Lutero. Questa differenza fra i preti e i laici è dunque un'invenzione e una menzogna. Ecco le parole di Lutero: "In verità' tutti i cristiani appartengo­no allo stato ecclesiastico". Non c'è’ differenza, c'è soltanto la differenza della funzione, del servizio. Tutti i fedeli hanno il Sacerdozio, in­sieme al carattere battesimale; tutti i cristia­ni sono preti, e i preti non hanno un carattere speciale, non esiste un Sacramento speciale per i preti, ma il loro carattere sacerdotale deriva dal carattere del Battesimo.

sabato 28 gennaio 2012

Dichiarazioni di Canizares sull'Eucarestia Neocatecumenale: o questo signore mente, o è fuori di senno...



L'ostinazione dei perversi

L'uomo perverso, anche quando è vinto dall'evidenza della verità, non cede e si ostina senza ragione, per dispetto, per ira, e per reazione interna. Non discute più, perché è sconfitto, ma non vuole cedere, perché la verità e l'evidenza più lo accendono d'ira!

[Brano tratto dal libro “La Sacra Scrittura”, volume II, Esodo - Levitico, Don Dolindo Ruotolo, Apostolato Stampa]



Il Cardinale Antonio Canizares è recentemente intervenuto sulla stampa a proposito del Cammino Neocatecumenale:

(Noi credevamo che Canizares fosse Prefetto del "Culto Divino", e non Prefetto del "culto di vino"... Probabilmente all'Eminenza piace "quello buono", perciò quando si pronuncia su questioni di "Liturgia Cattolica", non risulta essere molto "in sè"...)


Venerdì mattina, a Roma, il Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza 7000 membri del Cammino Neocatecumenale. E’ stato un incontro stupendo come un’aria fresca in tempo di siccità. Solo la fede vissuta in profonda comunione ecclesiale con Pietro, con il suo successore, il Papa, può provocare un’esperienza simile, tanto gratificante quanto stimolante.

Si è data lettura del Decreto per l’approvazione delle celebrazioni del Cammino Neocatecumenale contenute nel “Direttorio catechetico” del Cammino Neocatecumenale, sono state inviate, insieme a molti sacerdoti, molte famiglie, che hanno lasciato tutto per la missione in luoghi in cui non è facile predicare il Vangelo.
Il Papa, con una grande gioia che non è riuscito a nascondere, ha parlato del significato dell’incontro, della missione, del seguire Gesù Cristo, del vero significato e spirito della liturgia e, infine, benediceva le famiglie e i sacerdoti in missione, ai membri, responsabili, catechisti e fondatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko e Carmen.
C’è stata una particolare attesa: l’approvazione, tanto desiderata, delle celebrazioni, non liturgiche, che segnano le diverse tappe del Cammino dell’iniziazione cristiana.
Indubbiamente il Cammino Neocatecumenale è una delle nuove realtà ecclesiali, emerso ai margini del Concilio Vaticano II, per promuovere una nuova evangelizzazione del nostro mondo e rinnovare l’iniziazione cristiana, tanto urgente quanto necessaria. Penso che sia una delle iniziative più notevoli e diffuse, ispirata dallo Spirito Santo nella Chiesa, (Prima menzogna) che risponde sia alla naturalezza, sia alle esigenze dell’iniziazione cristiana, come alla necessità imperativa e urgente di rinnovare, promuovere e rafforzare, con forza e identità, una nuova pastorale di questa Iniziazione cristiana, sia per i provenienti dal paganesimo, sia per i già battezzati, non sufficientemente formati, avendo una cura completa per tutti quegli elementi che, presi insieme, integrano una vera Iniziazione cristiana di carattere catecumenale, secondo le linee guida e le direttive emanate dalla Chiesa nel Concilio Vaticano II, e nel magistero e nelle disposizioni successive della Chiesa.
Nel Cammino Neocatecumenale si percepisce la convinzione che il catecumenato è parte dell’essenza stessa del battesimo, il suo cuore, fondamentale sia prima di ricevere il Battesimo, sia dopo la sua ricezione: è un cammino per vivere in conformità con ciò che significa e contiene il sacramento del battesimo.
La Parola di Dio, l’Eucaristia, il battesimo, ricevuto o da ricevere, e la comunità cristiana sono il nucleo stesso  di questo cammino di fede, che è accompagnato da celebrazioni non strettamente liturgiche in ciascuna delle sue fasi o tappe. L’Eucaristia domenicale, anticipata abitualmente il sabato pomeriggio nelle comunità neocatecumenali, è come “l’anima e la forza” di tutto il Cammino.
 ECCO A VOI IL "SENSO DEL SACRO" DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE...

venerdì 27 gennaio 2012

"Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola... Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione".

fonte: Fides et Forma...GRANDI FUNERALI A CORTE!

S.E. il Cardinal Bertone
Aggiornamento: il Fatto Quotidiano pubblica oggi una seconda lettera di Mons. Viganò al Cardinal Bertone rivelando che l'autore degli articoli anonimi de "Il Giornale" era Marco Simeon e altri deprimenti particolari.


di Francesco Colafemmina

Molti di voi avranno visto ieri sera la trasmissione "Gli Intoccabili" condotta su La7 da Gianluigi Nuzzi. Argomento della trasmissione: la defenestrazione di Mons. Carlo Maria Viganò, ex segretario del Governatorato dello Stato Città del Vaticano ad opera del Cardinal Bertone e dei suoi accoliti. Purtroppo per il Cardinale e, ahimè, per il Santo Padre, a difendere la Santa Sede dall'accusa di essere una specie di piccola corte dei misteri, piena di inganni, invidie, ricatti, è stato chiamato in studio l'integerrimo professor Vian. Un uomo di cultura, equilibrato, un professore e un giornalista di altissimo profilo che tuttavia non ha una gran confidenza con il mezzo televisivo. Risultato: lo scandalo non può più essere arginato. Dunque tanto vale parlarne. E per farlo comincerò andando a ritroso...

All'inizio del settembre 2011 emerse la notizia pubblicata inizialmente da Panorama di un "corvo in Vaticano". Un misterioso anonimo autore di una missiva al vetriolo contro il Cardinal Bertone. Tale missiva cominciava con una citazione di San Giovanni Bosco: "Grandi funerali a corte!". La citazione riguardava un "minaccioso sogno" del Santo che preannunciava nel 1854, mentre si discuteva l'abolizione degli ordini religiosi, lutti nella famiglia di Vittorio Emanuele II. 
Solo dei fantasiosi lettori di Dan Brown poterono immaginare nel settembre scorso che dietro quella citazione vi fosse una tremenda minaccia di morte al Segretario di Stato. In realtà qualcuno preparava una vendetta e lo scombussolamento della "cricca" bertoniana in Vaticano.

Questo qualcuno era vicino a Carlo Maria Viganò, nominato nel luglio del 2009 segretario del Governatorato e poi "deposto" con una lettera di Bertone del 13 agosto del 2011 per essere spedito a Washington, in qualità di nunzio apostolico.

L'ALTRO OLOCAUSTO.. Volutamente taciuto da tutti...


Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza 

Comunicato n. 10/12 del 27 gennaio 2012, San Giovanni Crisostomo


Per non dimenticare: i crimini dei comunisti (e dei collaborazionisti scismatici)



Ecco cosa era il Comunismo, e come massacro' i cattolici Ucraini. 7.000.000 fatti morire di fame. Ed il massacro ordinato da Stalin di 20.000 ufficiali cattolici a Katyn volutamente e falsamente addebitato a Hitler. Dimenticati....non hanno nessun giorno della memoria. 
E noi europei ce ne disinterressiamo.  


I crimini dei regimi comunisti dell’Europa dell’Est, e in particolare le persecuzioni contro la Chiesa Cattolica, sono stati velocemente dimenticati dalla cultura ufficiale, in buona parte nelle mani degli ex-sessantottini che hanno perso il pelo rosso ma non il vizio di mentire.

In Romania numerosi vescovi e preti fedeli a Roma, perseguitati dai comunisti con la collaborazione degli scismatici eterodossi, furono internati nel lager di Sighet: http://www.memorialsighet.ro/  

Sarebbe auspicabile che nelle scuole della repubblica italiana si iniziasse a parlare degli orrori dei lager comunisti e del martirio del clero cattolico. 
Sull’argomento pubblichiamo alcuni brani tratti dal libro “Catene e torture” di Mons. loan Ploscaru (1911-1998). Vescovo cattolico unito romeno, Mons. Ploscaru per 15 anni fu detenuto nelle carceri del regime comunista romeno. 

Pellegrinaggio al Memoriale delle Vittime del comunismo e al Cimitero dei poveri di Sighet
«Gli arresti si facevano, nella maggioranza dei casi, di notte e questo secondo un metodo russo, lungamente sperimentato. La notte amplifica i sentimenti, irrobustisce la convinzione dell’inutilità della resistenza, deprime l’individuo e lo porta sull’orlo della disperazione. Ma la notte ha anche un altro ruolo. Difende quelli che arrestano — attivisti, militari e agenti della Sicuritate — perché non siano riconosciuti e accusati dei fatti commessi. La notte dà loro il coraggio di attaccare in branco, dà loro un sentimento di invincibilità, ma pur nascondendosi in questo modo nell’ignoranza, non possono negare il dramma che vivono in quanto esseri umani.
Fuggiti per paura dell’arresto, tanti hanno trascorso molto tempo nei boschi, sotto i ponti, in cantine con pareti doppie, cappelle e molti altri posti nei quali hanno vissuto un vero e proprio calvario perché non volevano rinunciare alla loro fede.
C’era bisogno di un vero eroismo per poter resistere perché non è semplice lasciare alle spalle una famiglia, moglie, figli — i quali hanno diritto a una vita normale, ma devono essere abbandonati alla mercè delle autorità che sono arrivate a intimidirli, a minacciarli e spesso anche a arrestarli. E questo solo perché nelle loro vene scorre il tuo stesso sangue. Quante volte la tensione emotiva ha raggiunto il culmine nelle famiglie dei preti, quando la moglie — per salvare i figli - insisteva col marito per un compromesso. Col tempo, molti uomini consideravano inutile la lotta per la fede».
«Noi che siamo passati attraverso la prigione, non possiamo lanciare un sasso contro un fratello che ha temuto la morte. Chi non ne ha paura? La teologia morale ci insegna che la paura grave (oscuramento della mente davanti a un male imminente) rende invalido l’atto. Ora, la deportazione, la prigione e la morte, non sono forse motivo di paura grave?
Il parroco Ionità Pop di Lupeni ha raccontato come procedeva la Sicuritate locale. Il loro capo. Al. Cosma. era figlio di un ex prete greco cattolico di Urìcani. I “Clienti” erano chiamati alla Sicuritate dove erano trattati bene. Gli si proponeva un comportamento nuovo, una ricompensa, un lavoro e molte altre cose. Nel caso “l’Invitato” non accettasse, con tutta la gentilezza era trattenuto fino di notte. Quindi era liberato. Per le strade nelle quali si sapeva che doveva passare, lo aspettavano dei ‘Battitori” che lo sfiguravano, lasciandolo a volte addirittura morto. Questa procedura era usata in tutta la regione.

giovedì 26 gennaio 2012

Caro Castellucci....

Ecco alcune parole tratte da un’ intervista di Castellucci: dopo aver detto di aver scelto la “religione (in quanto) tema trattato in modo isterico, dogmatico”, per “liberare questo campo da una ingerenza professionale, dei professionisti dello spirito” (evidente allusione polemica alla Chiesa, ndr), prosegue: “il volto di Gesù… è riportare sulla terra …tutto un sistema metafisico, fare incontrare l’escatologico…la escatologia in senso letterale, quindi la merda…illuminare la merda con la luce divina, ma anche il contrario, gettare un po’ di merda sul volto di Dio.”

Caro Castellucci ecco dove andrai se non fermi il tuo blasfemo spettacolo e non ti penti pubblicamente di quello che hai fatto e che stai facendo...


 

L'INFERNO VISTO DAI SANTI...

LA MASSONERIA AMERICANA È ESOTERICA E LUCIFERIANA - di Don Curzio Nitoglia, 18 gennaio 2012

 

Prologo
●In ambiente teo/conservatore italiano (specialmente “Alleanza Cattolica”) si è diffusa l’idea che la massoneria latina è incompatibile con la Religione cattolico-romana in quanto atea ed anticlericale, mentre la massoneria anglo/americana non è né atea e neppure anticlericale e quindi compatibile col Cattolicesimo.
●Ora anche la ‘Conferenza Episcopale Tedesca’ nel 1983 ha precisato che pure la massoneria non apertamente atea ed anticlericale è soggettivista e relativista e quindi incompatibile con il Cattolicesimo.
●Un recente saggio sulle origini e i Rituali segreti della massoneria statunitense ci dimostra come la massoneria nordamericana sia anche atea, anticattolica, e persino luciferiana. Cerco di riassumere il saggio in questione e di porgerne il succo al lettore perché possa farsi un’idea appropriata non solo della massoneria americana, ma anche del teo/conservatorismo che pretende coniugare le radici americane (di cui la massoneria è parte capitale assieme al calvinismo e al giudaismo) con la civiltà europea e col Cattolicesimo, in funzione, ieri anti/sovietica ed oggi anti/islamista. Certamente l’islam e il bolscevismo sono incompatibili colla Religione cattolico-romana, ma non lo è di meno la massoneria anche americana e il teo/conservatorismo, che è una sua recente creatura politica, particolarmente pericolosa per l’ambiente cattolico tradizionale.
*
I Rituali massonici statunitensi dell’Ottocento
●Padre Paolo Siano in Fides Catholica (Frigento, 2/2011, pp. 22-83) dedica un lungo “saggio”, molto ben documentato (intitolato “Laicità illuministica ed Illuminismo esoterico nella Massoneria nordamericana), alla massoneria statunitense e dimostra che essa è non solo soggettivista e relativista, ma persino esoterica, gnostica, cabalistica e luciferista.
●Infatti, se si scava a fondo, l’Illuminismo radicale francese e non solo quello moderato inglese ha influito sulla massoneria americana (specialmente di ‘Rito scozzese’) e l’ha tinta di un profondo esoterismo cabalistico e gnostico sino a farla giungere al Prometeismo e al Luciferianismo.
●I due Rituali - consultati da padre Paolo Siano - del Supreme Council 33° grado dello Scottish Rite e del Southern Jurisdiction insegnano che il 30° grado del ‘Rito Scozzese Antico Accettato’, Cavaliere Kadosh, s’ispira ai Templari (cosiddetti “deviati”). I massoni Kadosh sarebbero i neo/Templari, cavalieri che lottano contro il Papato e i Dogmi della Chiesa romana[1].

mercoledì 25 gennaio 2012

Nei giorni in cui si svolge il satanico spettacolo del regista "anti-Dio" Castellucci, nei giorni del falso ecumenismo portato avanti dalla Gerarchia, corrotta dal modernismo, e dopo l'approvazione, da parte della stessa Gerarchia della Chiesa, di tutti i riti liturgici della setta eretica Neocatecumenale, la Voce di Dio si fà sentire...CHISSA' SE L'ASCOLTERANNO?...

  

 O Gesù, per i disprezzi, l'abiezione, gli obbrobri che ricevette il Tuo Santo Volto nella Tua dolorosa Passione, e ogni giorno riceve nel SS. Sacramento, ottieni alle anime nostre, per intercessione di Maria, nostra tenera Madre, di camminare nella via della santità, perché feconda sia la nostra riparazione e la luce del Tuo Santo Volto rischiari le tenebre che avvolgono l'umanità, e trionfi il Tuo eucaristico Regno. 


Milano, 25 gen. - (Adnkronos/Ign) - Uno sciame sismico ha fatto tremare questa notte tutto il Nord Italia. Diverse scosse sono state avvertite dalla Lombardia al Veneto allarmando i cittadini che hanno iniziato telefonare ai Vigili del Fuoco. Non risultano al momento danni a persone o cose.

La più forte, di magnitudo di 4.9, è stata registrata alle ore 09.06 e ha avuto epicentro nella pianura padana emiliana, in provincia di Reggio Emilia. Secondo quanto accertato dall'Istituto di geofisica, i comuni più vicini all'epicentro sono Poviglio, Bresciello e Castel di Sotto.

Il terremoto è stato avvertito anche a Milano in diverse parti della città. Il terreno ha tremato per qualche istante, e alcuni edifici sono stati fatti evacuare e molte persone si sono riversate per le strade. In molti casi è stato infatti attivato il sistema di allarme che ha lanciato l'ordine di evacuazione

Poco prima un evento sismico è stato avvertito dalla popolazione in provincia di Verona. Le località più prossime all'epicentro sono Marano di Valpolicella, Fumane e Negrar. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, non risultano al momento danni a persone e/o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico, dice ancora la nota, è stato registrato alle ore 08.26 con magnitudo di 2.9.

"Si sono infiltrati infatti tra voi alcuni individui - i quali sono gia stati segnati da tempo per questa condanna - empi che trovano pretesto alla loro dissolutezza nella grazia del nostro Dio, rinnegando il nostro unico padrone e signore Gesù Cristo".


(Giuda - Capitolo 1)

 [3]Carissimi, avevo un gran desiderio di scrivervi riguardo alla nostra salvezza, ma sono stato costretto a farlo per esortarvi a combattere per la fede, che fu trasmessa ai credenti una volta per tutte. [4]Si sono infiltrati infatti tra voi alcuni individui - i quali sono gia stati segnati da tempo per questa condanna - empi che trovano pretesto alla loro dissolutezza nella grazia del nostro Dio, rinnegando il nostro unico padrone e signore Gesù Cristo.

I falsi dottori. Il castigo che li minaccia

[5]Ora io voglio ricordare a voi, che gia conoscete tutte queste cose, che il Signore dopo aver salvato il popolo dalla terra d'Egitto, fece perire in seguito quelli che non vollero credere, [6]e che gli angeli che non conservarono la loro dignità ma lasciarono la propria dimora, egli li tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno. [7]Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.

Le loro bestemmie. La loro perversità

[8]Ugualmente, anche costoro, come sotto la spinta dei loro sogni, contaminano il proprio corpo, disprezzano il Signore e insultano gli esseri gloriosi. [9]L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! [10]Costoro invece bestemmiano tutto ciò che ignorano; tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione, questo serve a loro rovina. [11]Guai a loro! Perché si sono incamminati per la strada di Caino e, per sete di lucro, si sono impegolati nei traviamenti di Balaàm e sono periti nella ribellione di Kore. [12]Sono la sozzura dei vostri banchetti sedendo insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; come nuvole senza pioggia portate via dai venti, o alberi di fine stagione senza frutto, due volte morti, sradicati; [13]come onde selvagge del mare, che schiumano le loro brutture; come astri erranti, ai quali è riservata la caligine della tenebra in eterno.
[14]Profetò anche per loro Enoch, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue miriadi di angeli per far il giudizio contro tutti, [15]e per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà che hanno commesso e di tutti gli insulti che peccatori empi hanno pronunziato contro di lui». [16]Sono sobillatori pieni di acredine, che agiscono secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce parole orgogliose e adùlano le persone per motivi interessati.

Esortazioni ai fedeli. L'insegnamento degli apostoli

[17]Ma voi, o carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. [18]Essi vi dicevano: «Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni». [19]Tali sono quelli che provocano divisioni, gente materiale, privi dello Spirito.
I FALSI DOTTORI E LORO DISCENDENTI...
 
Lutero: “Dichiaro che tutti i lupanari (che Dio riprova comunque severamente), tutti gli assassini, omicidi, stupri, adulteri, sono meno abominevoli che la messa papista”. (Werke, t.XV pg. 774) Le messe sono “la somma dell’idolatria e dell’empietà”. E’ un male introdotto da Satana in persona. “In verità, è ben sulla messa, come su una roccia, che è edificato tutto il sistema papista, con i suoi monasteri, i suoi episcopi, le sue collegiate, i suoi altari, i suoi ministeri, la sua dottrina, vale a dire con tutto il suo ventre. Tutto questo non mancherà di crollare quando cadrà la loro messa abominevole e sacrilega”. (Contra Henricum, Regem Angliae, 1522, Wittemberg, Lutero, Werke, t. X, pg. 220)
 


Calvino: “Satana ha accecato quasi tutto il mondo di questo errore pestilenziale, che si crede la Messa essere un sacrificio e un’oblazione per impetrare la remissione dei peccati… Questa abominazione della Messa essendo stata presentata su un vassoio d’oro (cioè sotto il nome di parola di Dio), ha talmente ubriacato, ha talmente stordito e istupidito tutti i Re e i Popoli della terra, dai più grandi fino ai più piccoli, che essendo più bestie che i bruti, costituiscono l’inizio e la fine della loro salvezza in questa sola esecrazione. Certo Satana non avanzerà mai una macchina più forte per combattere e abbattere il regno di Gesù Cristo”. (Calvino, L'institution de la religion chretienne, edit. De la Societé Les belles lettres, Paris 1937, t. IV, pp: 49 e 58)


Cranmer: “Ma a che serve sopprimere rosari, pellegrinaggi, perdoni e tutto il resto del loro papismo, fino a quando non si saranno strappate le due radici principali? Fin tanto che queste sussisteranno, continueranno ad innalzare tutti gli antichi ostacoli alla mietitura del Signore, e provocheranno la corruzione di tutto il suo gregge. Il resto non è che rami e foglie; tagliati questi torneranno a spuntare dall’albero o sfrondarlo o tagliare le erbe cattive, lasciando il tronco in piedi e le radici nel suolo; ma il corpo stesso dell’albero, o piuttosto le radici delle erbe cattive, è la dottrina papista della transustanziazione, della presenza reale della carne e del sangue di Cristo nel sacramento dell’altare (come lo chiamano), e il sacrificio e l’oblazione di Cristo compiuto dal prete, per la salvezza dei viventi e dei morti”. (CW, t. I, pg 6) “Il papa Onorio ha ordinato che “di tanto in tanto i preti prendano grande cura di insegnare al popolo a inchinarsi quando elevano il pane, chiamato ostia, e a fare lo stesso quando il prete porta l’ostia ai malati”, Queste sono le regole e le ordinanze di Roma, sotto pretesto di santità, per condurre il popolo all’errore e all’idolatria, conducendolo non attraverso il pane a Cristo, ma da Cristo al pane. Ma tutti coloro che amano il Cristo stesso, che si guardino dal pensare che sia presente corporalmente nel pane; che elevino al contrario il loro cuore fino al cielo e che lo adorino assiso alla destra del Padre. Che lo adorino in se stessi, loro che sono nel tempio, dove vive e dimora spiritualmente, ma che si guardino dall’adorarlo come se fosse presente corporalmente nel pane. Perché non vi è né spiritualmente, come è nell’uomo, né corporalmente, come si può dire di una cosa che è nell’immagine che la rappresenta”.
(CW.,t.I, pg. 238)
ECCO UN DEGNO DISCENDENTE DI QUESTI DELINQUENTI, UCCISORI DELLA FEDE CATTOLICA...
I riformatori protestanti, COME QUESTO MONSIGNORE, cambiano la messa perché hanno in odio la Messa come Sacrificio Propiziatorio e la Transustanziazione (la presenza sostanziale di Gesù Cristo, corpo-sangue-anima-divinità, nella Santissima Eucarestia).

Cosi parla un Monsignore di spicco della Curia di Trento, la città dove si svolse l'ultimo grande Concilio Dogmatico della Chiesa Cattolica e patria di San Simonino...
«“Tu sei crocefisso e trafitto come Gesù l'appeso, in ignominia e vergogna come Gesù”. Per i partecipanti al rito sembra che l'infante cristiano avesse perduto la sua identità (se mai l'aveva posseduta ai loro occhi) e si fosse trasformato in Gesù “crocifisso e appeso”»
(Ariel Toaff, Pasque di sangue, ed. il Mulino, 2007, p. 196) 

Parole contro il rito antico e la Messa che si celebra a Trento nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, ogni domenica ore 18.30.
Di seguito il testo, tratto dal sito del quotidiano "IlTrentino":
http://locali.data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/gloc/trentino-corriere-alpi/2010/11/17/jpg_2757772.jpg«Un orrore quella messa in latino»
TRENTO. Ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana, dirige il Museo diocesano ed è tra i fondatori dell'Istituto di scienze religiose. A sentir parlare della messa in latino inorridisce, lui che fu tra i fautori del passaggio al messale in italiano. Monsignor Iginio Rogger ha parole taglienti nei confronti del rito - a quanto pare di gran "moda" - celebrato da don Rinaldo Bombardelli in via del Suffragio. «Intanto non chiamatela messa tridentina: è un termine tecnico abusivo. Il Concilio non aveva l'attrezzatura e la cognizione scientifica per poter metter mano alla cosa. Trasferì alla Santa Sede il compito della riforma liturgica, che infatti fece Pio V in termini molto più sfumati rispetto a quanto questi settari tendono ad asserire. Per dire, nel 1563 ogni diocesi che avesse voluto non assumere il messale di Pio V, altamente ufficiale, ma avesse voluto conservare i suoi vecchi libri liturgici lo avrebbe potuto fare. Bastava poter dimostrare che i testi liturgici fossero in uso da almeno 200 anni. Ma un po' per comodità, un po' per carenza di studiosi la gran parte delle Diocesi, compresa Trento, non adottò quella facoltà di pluralismo. In realtà la conoscenza della storia del rito liturgico nel 500 era molto magra e anche Lutero non trovò che ritornare alle scritture.
Perché "settari"...
Se quel parroco non parroco che ha già tentato di bonificare a modo suo la celebrazione liturgica della Val dei Mocheni - che gli era stata assegnata - ha i suoi hobby, lasciamoglieli. Ricordo che inorridii quando fece una messa con il messale di Pio V. Proprio in quella valle, dove nel 1965 reintroducemmo l'italiano, sostituendolo al latino. All'epoca andai tra la popolazione a sondare. Il parroco di allora, santa persona, mi disse: qui sono tutti contenti. E sentenziò: al manco se capis qualcos. Ne capivano più i mocheni di Fierozzo a quei tempi...
Come spiega questo interesse oggi?
A quanto pare quelli il latino lo capiscono tutti: beati loro. Non vado certo a fargli l'esame. Io mi leggo il mio breviario in latino perché so cosa vuol dire. Ma con la gente la grande novità, che poi non è novità per niente, è che la celebrazione si faccia nella lingua che tutti capiscono. Per esprimere la propria fede. Non credo che questo messale latino avrà grande successo. Quelle 15 persone che si fanno una santa causa anche di bazzecole secondarie lei le trova sempre.
Un passo indietro...
Se uno vuole proprio farsi notare celebri in latino. Invece la grande fatica di tutti noi, pur tradotta in un linguaggio curato, è di appropriare alla gente la liturgia in italiano. Vestirla in modo che la gente la senta propria. E' qui che siamo tutti in arretrato. Se vogliamo ci sono anche le disquisizioni di papa Ratzinger con i lefebvriani: siamo capaci di litigare invece che di andare d'accordo... La settimana dell'unità comincia domani: ci confrontiamo con le altre Chiese cristiane che hanno altra lingua, altra forma e altro calendario. Che qualcuno oggi non riconosca quello che si è fatto...
Ci spieghi lei cosa è stato fatto negli ultimi 50 anni?
Fu impresa non da poco dal'65 in poi l'introduzione della liturgia riformata: non è stata fatta per capriccio o dilettantismo dei singoli. Io ero vicario episcopale per la liturgia con monsignor Gottardi. Ci furono difficoltà allora, risolte con il dialogo. Ma la cultura sta evolvendosi. Se vogliono, prendano il messale di Paolo VI, che è in latino, e aiuta a capire perché si canta "Santo, Santo, Santo" e chi deve cantare. Perché si tratta di un'acclamazione, non di una giaculatoria. 
Di Luca Marognoli © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Concilio Vaticano II: Il Concilio dei Papi e Vescovi modernisti...E il fondamento liturgico degli Anglicani, recentemente rientrati, nella nuova Chiesa Conciliare...

 Ecco come Kiko, RECENTEMENTE APPROVATO IN TUTTO DALLA GERARCHIA MODERNISTA DEL VATICANO e degno figlio di questi delinquenti della fede autenticamente Cattolica, fa celebrare ancora oggi l‟Eucaristia in tutte le sue comunità

Il rinnovamento è ripulire da tutto il rivestimento che c‟era, perché il nucleo e il contenuto che era nascosto sia visto in tutto il suo splendore. Così si cominciano a recuperare le cose realmente importanti. “Si sta recuperando l‟assemblea, si abbandonano gli altari laterali e le messe simultanee. Tuttavia non ci sarà una vera assemblea se non sorgeranno comunità che vivano dello Spirito per esultare in comunione. “Si recuperano i segni: si comincia a comunicare con il pane e non con l‟ostia che non sembra più pane, si beve il calice. “Il Concilio Vaticano II ha stabilito che si recuperino i segni in tutta la loro ricchezza di segni. Si recupera l‟abbraccio di pace, nonostante che risulti difficilissimo alla gente dato che non siamo né assemblea né comunità” (OR, p. 327).

martedì 24 gennaio 2012

Per gli increduli, per gli indecisi, per gli ignoranti volontari, per i papisti e per quelli che pensano di difendere la Vera Tradizione della Chiesa: vi è tutto chiaro ora? Tutto nella setta eretica Neocateumenale è stato approvato dalla Santa Sede...

 
Il Cardinale Cañizares: "L’azione di Dio nelle celebrazioni del Direttorio del Cammino neocatecumenale per l’iniziazione cristiana"

Venerdì scorso, nell’udienza in Vaticano di Benedetto XVI a 7000 membri del Cammino neocatecumenale, è stata resa nota l’approvazione della Santa Sede, delle celebrazioni liturgiche del Direttorio catechetico che segnano le varie tappe di questa esperienza ecclesiale di iniziazione cristiana nata in Spagna negli anni ’60 dagli iniziatori Kiko Arguello e Carmen Hernandez. Si conclude così l’iter per il riconoscimento del Cammino neocatecumenale dopo approvazione nel 2008 degli Statuti. Ma cosa rappresenta per la Chiesa l’approvazione di questo Decreto? Roberto Piermarini lo ha chiesto al Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il cardinale Antonio Cañizares:

R. – L’approvazione di questo Decreto sulle celebrazioni liturgiche del Cammino neocatecumenale, contenute nel Direttorio catechetico, è per tutta la Chiesa un riconoscimento di come l’iniziazione cristiana deve avere sempre un’unione tra Parola e celebrazioni: è la Parola di Dio, è l’azione di Dio, è Dio che ci parla e nelle celebrazioni Dio è riconosciuto, Dio agisce e queste celebrazioni marcano le diverse tappe del Cammino neocatecumenale che sono anche l’itinerario di ogni iniziazione cristiana. Se noi vediamo nel catecumenato antico come le diverse tappe sono segnate da celebrazioni specifiche per ciascun momento dell’itinerario, oggi si fa lo stesso, quindi non sono artificiali, non si tratta di una semplice metodologia inventata per gli uomini, ma corrispondono all’itinerario della conversione, all’itinerario della fede, all’itinerario del pieno inserimento della vita cristiana nella Chiesa.

D. – Come giudica il rapporto tra catechesi e liturgia nel cammino neocatecumenale?

R. - Penso che il rapporto sia esemplare. Perché alcuni vogliono fare l’iniziazione cristiana soltanto sulla base della catechesi, di qualcosa cha fa l’uomo e che sia conosciuto soltanto a livello intellettuale… la fede o la realtà del Credo, degli altri aspetti della vita cristiana. Quello che accade è che l’iniziazione cristiana è sempre un’azione della Madre Chiesa dove Dio agisce. La priorità è di Dio: Dio agisce l’uomo risponde. L’uomo compie un itinerario che deve essere illuminato dalla Parola di Dio, allo stesso tempo deve essere vissuto come azione di Dio e accoglienza dell’azione di Dio. Questo nel Cammino neocatecumenale è chiarissimo, è quello che risponde veramente all’iniziazione cristiana e anche oggi, ancora di più, (con questo Decreto) si sottolinea questo. Infatti, l’uomo ha la tentazione di credere che tutto sia frutto del suo agire, come se si trattasse soltanto di inserirsi in una società … No: è la Madre Chiesa che genera nuovi figli. E come si generano figli nel grembo della Madre Chiesa? Attraverso la Parola e le celebrazioni.

domenica 22 gennaio 2012

Caro Joseph Ratzinger, "in arte" Benedetto XVI, non avete il diritto di imporci l'eresia, la blasfemia e il modernismo conciliare, ne va della nostra fede Cattolica Apostolica, che voi avete abbandonato da 50 anni...

"Se sia giusto davanti a Dio obbedire a voi più che a Lui, giudicatelo voi stessi". (Atti 4)

Noi non possiamo, NON POSSUMUS!...

"Bisogna tenere, assolutamente tenere, tenere ad ogni costo. E adesso vengo a quello che senza dubbio vi interessa; ma io dico: Roma ha perso la fede, cari amici, Roma è nell'apostasia. Queste non sono parole, non sono parole (sparate) in aria che vi dico, è la verità! Roma è nell'apostasia. Non si può più dare fiducia a questa gente. Hanno abbandonato la Chiesa, abbandonano la Chiesa, e sicuro, sicuro, sicuro. L'ho riassunto al cardinale Ratzinger in poche parole, perche diciamo che è difficile di riassumere tutta questa situazione; ma gli ho detto: "Eminenza, veda, anche se Voi ci accordaste un vescovo, anche se Voi ci accordaste una certa autonomia rispetto ai vescovi, anche se Voi ci accordaste tutta la liturgia del 1962, se ci accordaste di continuare i seminari della Fraternità, come lo stiamo facendo ora, noi non possiamo collaborare, e impossibile, impossibile, perche lavoriamo in due direzioni diametralmente opposte: Voi lavorate alla decristianizzazione della società, della persona umana e della Chiesa e noi invece lavoriamo alla cristianizzazione. Ecco che non ci si può capire. Allora gli ho detto: Per noi il Cristo è tutto; Nostro Signore Gesù Cristo è tutto è la nostra vita: La Chiesa è Nostro Signore Gesù Cristo, è la Sua sposa mistica. Il sacerdote è un altro Cristo; la sua Messa è il Sacrificio di Gesù Cristo è il trionfo di Gesù Cristo attraverso la croce. Il nostro seminario: vi si impara ad amare il Cristo, e si è tesi verso il regno di Nostro Signore Gesù Cristo: Ecco quello che siamo. E Voi, voi fatte il contrario. Voi mi avete appena detto che la società non deve essere cristiana, non può essere cristiana; che sarebbe contro la natura della società (di essere cristiana)!



Nella Settimana in cui la gerachia promuove il falso ecumenismo massonico, sono appena tornato dalla Messa Domenicale in cui il Parroco, alla fine di essa, ha pubblicizato il Venerdì nefasto della Chiesa Cattolica in cui venivano approvate le "PRASSI LITURGICHE" della setta eretica Neocatecumenale. Mi sono poi avvicinato a lui e gli ho detto che in molti sostengono che la messa Neocatecumenale non sia stata approvata dal Papa, chiaramente questa diceria è falsa e in un certo qual modo ridicola. Col Parroco abbiamo convenuto che la celebrazione neocatecumenale era già stata approvata con gli Statuti definitivi, difatti il Papa nel Suo discorso ha detto (cita proprio l'articolo 13 che si riferisce all'Eucarestia): "Ciò vale in modo specialissimo per la celebrazione dell’Eucaristia, che, essendo il culmine della vita cristiana, è anche il cardine della sua riscoperta, alla quale il neocatecumenato tende. Come recitano i vostri Statuti, “L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato post-battesimale, vissuto in piccola comunità” (art. 13 §1). Proprio al fine di favorire il riavvicinamento alla ricchezza della vita sacramentale da parte di persone che si sono allontanate dalla Chiesa, o non hanno ricevuto una formazione adeguata, i neocatecumenali possono celebrare l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo i primi Vespri della domenica, secondo le disposizioni del Vescovo diocesano (cfr Statuti, art. 13 §2)".
"Possono celebrare l’Eucaristia". Il punto nevralgico è proprio qui "possono celebrare, proprio in riferimento all'articolo 13 dello Statuto della setta che loro stessi, la Gerarchia, hanno approvato". Lo Statuto è stato approvato, quindi è diventato normativo per i neocatecumeni, ma anche per Gerarchia che glielo ha consegnato. Alla consegna dello Statuto c'erano due grosse anomalie: la dottrina non era stata ancora approvata, la celebrazione Eucaristica, e gli altri riti, non erano stati approvati. Ora è evidente che queste anomalie, secondo la Gerarchia modernista conciliare, sono state rimosse con l'approvazione successiva della dottrina eretica neocatecumenale, e con l'ultima approvazione delle celebrazioni presenti nel "direttorio catachetico". Quali sono queste celebrazioni rituali presenti nella dottrina eretica neocaecumenale?

  1. Fase di conversione o catechesi iniziali.
  2. Primi scrutinio.
  3. Convivenza : Shema'.
  4. Secondo scrutinio.
  5. Iniziazione alla preghiera.
  6. "Traditio".
  7. "Re-Traditio".
  8. Padre Nostro 1° Parte.
  9. Padre Nostro 2° Parte.
  10. Elezione 1° Parte.
  11. Elezione Parte intermedia e finale, dove viene fatto il bagnetto nel Giordano.




Ora questa celebrazioni rituali non sono comprese nei libri liturgici della Chiesa, ma sono contenute nel percorso iniziatico della setta Neocatecumenale, difatti il decreto firmato dagli insensati apostati Rylco e Clemens, afferma: "(Il Pontificio Consiglio per i laici) concede l’approvazione a quelle celebrazioni contenute nel Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa".
Quindi ricapitolando, le cosidetta Messa neocatecumenale era già stata approvata con lo Statuto definitivo e le restanti celebrazioni rituali sono approvate con il decreto dell' 8 Gennaio 2012, reso pubblico con la festicciola in Vaticano del 20 Gennaio 2012, in cui la Gerarchia ha approvato "l'eresia di fatto", in maniera completa.
Riguardo alle restanti celebrazioni rituali non ancora approvate, prima dell'8 Gennaio 2012, il Pontefice ha detto, come scritto anche nel Decreto, : " Poco fa vi è stato letto il Decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”, che non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede". Quindi il pontefice non dice che non sono celebrazioni ma asserisce, in quanto anche riti, che non sono strettamente atti liturgici, difatti poi continua nel Suo discorso alla setta, parlando dell'Eucarestia, che Lui considera "atto strettamente litirgico". Le restanti celebrazioni le intende come atti rituali, non strettamente liturgici, in questo Suo discorso sembra ignorare, se volontariamente non si sa, che tutto nel Cammino è rituale e celebrativo.
Per il resto del discorso, le solite raccomandazioni, vista la disubbidienza conclamata della setta: che la Messa deve essere pubblica, che devono rispettare le regolamentazioni dei libri liturgici, (comunque parliamo del nefasto Novus Ordo Missae, promulgato dal modernista massone e comunista Paolo VI che ha tentato di cancellare dalla faccia della terra la Vera Messa Santa e Cattolica della vera Chiesa, VETUS ORDO), ed infine che devono fare "comunella" con le Parrocchie, che ormai sono covi di modernismo, insegnato dalla più tenerà eta'....

venerdì 20 gennaio 2012

L'apostasia della Gerarchia Conciliare è compiuta...





Pontificium Consilium pro Laicis

Protocollo N. 1743/11/AIC110

Decreto
Con decreto dell’11 maggio 2008, il Pontificio Consiglio per i Laici ebbe ad approvare in modo definitivo lo statuto del Cammino Neocatecumenale e successivamente, dopo aver debitamente consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede, con decreto del 26 dicembre 2010, diede la sua approvazione alla pubblicazione del  Direttorio Catechetico come sussidio valido e vincolante per le catechesi del Cammino Neocatecumenale.
Ora, visti gli articoli 131 e 133 § 1 e § 2  

...Articolo 131.
Il Consiglio è competente in quelle materie, che sono di pertinenza della Sede apostolica per la promozione ed il coordinamento dell'apostolato dei laici e, in generale, in quelle che concernono la vita cristiana dei laici in quanto tali...

...Articolo 133.
§ 1. Spetta ad esso di animare e sostenere i laici affinché partecipino alla vita e alla missione della Chiesa nel modo loro proprio, sia come singoli che come membri appartenenti ad associazioni, soprattutto perché adempiano il loro peculiare ufficio di permeare di spirito evangelico l'ordinamento delle realtà temporali.
§ 2. Favorisce la cooperazione dei laici nell'istruzione catechetica, nella vita liturgica e sacramentale e nelle opere di misericordia, di carità e di promozione sociale...

della Costituzione Apostolica “Pastor Bonus” sulla Curia Romana, il Pontificio Consiglio per i Laici, avuto il parere favorevole della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, concede l’approvazione a quelle celebrazioni contenute nel Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa.
Dal Vaticano, l’8 gennaio 2012, festa del Battesimo del Signore.

Stanisław Card. Ryłko
Mons. Josef Clemens

Articolo 12 e 13 dello statuto definitivo che aveva gia' sancito l'approvazione della celebrazione blasfema neocatecumenale: STATUTO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE
 Art. 12
[Veglia pasquale]
§ 1. Cardine e fonte della vita cristiana è il mistero pasquale, vissuto e celebrato in modo eminente nel Santo Triduo,42 il cui fulgore irradia di luce l’intero anno liturgico.43 Esso costituisce pertanto il fulcro del Neocatecumenato, in quanto riscoperta dell’iniziazione cristiana.
§ 2. «La veglia pasquale, centro della liturgia cristiana, e la sua spiritualità battesimale, sono ispirazione per tutta la catechesi».44 È per questo motivo che, durante l’itinerario, i neocatecumeni sono iniziati gradualmente45 ad una più perfetta partecipazione a tutto ciò che la santa notte significa, celebra e realizza.
§ 3. In questo modo il Neocatecumenato stimolerà la parrocchia ad una celebrazione più ricca della veglia pasquale. 46

Art. 13
[Eucaristia]
§ 1. L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato postbattesimale, vissuto in piccola comunità.47 L’Eucaristia infatti completa l’iniziazione cristiana.
§ 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopoi primi vespri della Domenica. Tale celebrazione ha luogo secondo le disposizioni del Vescovo diocesano. Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli.

 § 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.
§ 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e la dignità dei segni liturgici.





Ulteriore mandato missionario per le famiglie portatrici della dottrina eretica neocatecumenale che ingrosserà le fila della setta...

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI ALLA COMUNITÀ SETTARIA ED ERETICA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE Aula Paolo VI Venerdì, 20 gennaio 2012..




DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
ALLA COMUNITÀ ERETICA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE

Aula Paolo VI
Venerdì, 20 gennaio 2012

Cari fratelli e sorelle,

anche quest’anno ho la gioia di potervi incontrare e condividere con voi questo momento di invio per la missione. Un saluto particolare a Kiko Argüello, a Carmen Hernández e a Don Mario Pezzi, e un affettuoso saluto a tutti voi: sacerdoti, seminaristi, famiglie, formatori e membri del Cammino Neocatecumenale. La vostra presenza oggi è una testimonianza visibile del vostro gioioso impegno di vivere la fede, in comunione con tutta la Chiesa e con il Successore di Pietro, e di essere coraggiosi annunciatori del Vangelo.

Nel brano di san Matteo che abbiamo ascoltato, gli Apostoli ricevono un preciso mandato di Gesù: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19). Inizialmente avevano dubitato, nel loro cuore c’era ancora l’incertezza, lo stupore di fronte all’evento della risurrezione. Ed è Gesù stesso, il Risorto – sottolinea l’Evangelista – che si avvicina a loro, fa sentire la sua presenza, li invia ad insegnare tutto ciò che ha comunicato loro, donando una certezza che accompagna ogni annunciatore di Cristo: “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Sono parole che risuonano forti nel vostro cuore. Avete cantato Resurrexit, che esprime la fede nel Vivente, in Colui che, in un supremo atto di amore, ha vinto il peccato e la morte e dona all’uomo, a noi, il calore dell’amore di Dio, la speranza di essere salvati, un futuro di eternità. 
 

In questi decenni di vita del Cammino un vostro fermo impegno è stato di proclamare il Cristo Risorto, rispondere alle sue parole con generosità, abbandonando spesso sicurezze personali e materiali, lasciando anche i propri Paesi, affrontando situazioni nuove e non sempre facili. Portare Cristo agli uomini e portare gli uomini a Cristo: questo è ciò che anima ogni opera evangelizzatrice. Voi lo realizzate in un cammino che aiuta a far riscoprire a chi ha già ricevuto il Battesimo la bellezza della vita di fede, la gioia di essere cristiani. Il “seguire Cristo” esige l’avventura personale della ricerca di Lui, dell’andare con Lui, ma comporta sempre anche uscire dalla chiusura dell’io, spezzare l’individualismo che spesso caratterizza la società del nostro tempo, per sostituire l’egoismo con la comunità dell’uomo nuovo in Gesù Cristo. E questo avviene in un profondo rapporto personale con Lui, nell’ascolto della sua parola, nel percorrere il cammino che ci ha indicato, ma avviene anche inseparabilmente nel credere con la sua Chiesa, con i santi, nei quali si fa sempre e nuovamente conoscere il vero volto della Sposa di Cristo.