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lunedì 16 agosto 2010

Le confessioni del Card. Lienart, massone, sul letto di morte....sconcertante




Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X

  31 ottobre 2009
 Vescovi validi ?

La settimana scorsa il «Le Courrier de Tychique», bollettino di un Gallo combattente, ha forse apportato una notevole conferma della posizione equilibrata della Fraternità San Pio X sulla validità dei Sacramenti nella Nuova Chiesa.

Una «fonte affidabile» rivela che la massoneria, antica nemica della Chiesa, nei suoi piani per la Rivoluzione Conciliare, ha preso delle decisioni atte a condurre la Chiesa a invalidare i Sacramenti Cattolici, non alterandone la forma sacramentale, cosa che li avrebbe resi invalidi in maniera evidente, ma facendo in modo che il Ministro perdesse alla lunga la sua indispensabile intenzione sacramentale.
Card. Lienart
 
Questa «fonte affidabile» è un francese che ha avuto numerose conversazioni con un degno prete di Lilla che è stato confessore del Card. Lienart sul suo letto di morte. Paventando senza dubbio le fiamme dell’Inferno, il Cardinale, in agonia, chiese a questo prete di rivelare al mondo la sua confessione, liberandolo dal segreto della Confessione. Questo prete, in pubblico, continuò a mantenere una certa discrezione, ma si rivelò più aperto in privato, in particolare su ciò che il Cardinale gli aveva confessato a proposito del piano, in tre punti, della massoneria per distruggere la Chiesa. Che il Card. Lienart sia entrato o meno nella massoneria alla precoce età di 17 anni, non toglie nulla al fatto che egli rese un gran servizio alla massoneria col suo intervento nel secondo giorno del Concilio, quando, prendendo la parola senza permesso, chiese che i documenti preparati accuratamente dalle Commissioni preparatorie fossero tutti rigettati dall’assemblea.

Secondo la confessione del Cardinale, il primo obiettivo della massoneria era quello di corrompere la Santa Messa, alterandone il Rito in maniera tale che alla lunga l’intenzione del celebrante di «fare ciò che fa la Chiesa» finisse col perdersi. A poco a poco il Rito doveva portare i preti e i fedeli a vedere nella Messa un «memoriale» o un «pasto sacro» piuttosto che un Sacrificio propiziatorio. Il secondo obiettivo era quello di interrompere la Successione Apostolica con un nuovo Rito per la consacrazione episcopale che avrebbe finito col privare i vescovi della validità della loro consacrazione. La nuova formula non sarebbe invalida in sé, ma sarebbe sufficientemente ambigua da seminare il dubbio, e soprattutto il nuovo Rito nel suo insieme sarebbe di natura tale da dissolvere alla lunga l’intenzione sacramentale del vescovo consacratore. In tal modo, la Successione Apostolica si interromperebbe così dolcemente che nessuno se ne accorgerebbe. Non è esattamente ciò che temono oggi molti cattolici credenti?

Checché si possa dire della testimonianza di questo vecchio prete e del fedele con il quale ha parlato, si è costretti a constatare che i Riti del Novus Ordo per la Messa e per la consacrazione episcopale corrispondono esattamente a questo piano massonico svelato dal Card. Lienart alla sua morte (15 febbraio 1973). Fin dall’introduzione di questi nuovi Riti, alla fine degli anni 60 e all’inizio degli anni 70, molti Cattolici seri hanno messo in dubbio la loro validità. E già! Perché questi Riti non sono invalidi in sé – sarebbe troppo facile! Essi sono peggio! La loro formula sacramentale è sufficientemente cattolica da rassicurare molti celebranti sulla loro validità, ma nell’insieme li si è resi talmente ambigui e talmente passibili di una interpretazione non cattolica, che alla lunga essi invalideranno l’intenzione di ogni celebrante troppo «obbediente» o non incline alla preghiera e alla veglia.
Dei Riti modificati in maniera tale da apparire così validi in un primo tempo da essere accettati dalla maggior parte dei cattolici, ma ambigui a tal punto che a lungo andare invalidino i Sacramenti, costituiscono una trappola di una sottigliezza veramente satanica! Per evitarla, il cattolico deve, per un verso, interrompere ogni contatto con questi nuovi Riti, ma, per l’altro, non deve inficiare i buoni sentimenti cattolici avanzando delle accuse teologiche esagerate che contraddicono la buona dottrina cattolica. Questo equilibrio non sempre è facile da mantenere.

Kyrie eleison.

3 commenti:

  1. Caro mons. Williamson, quanto deve sopportare per aver detto la sua opinione su fatti storici del recente passato,ma che sono diventati oggetto di culto e di fede da parte di tutti !Vorrei però che si conoscessero nomi di chi ha rivelato e quando. In questi tempi di continua discordia e confusione ci sentiamo tutti noi fedeli cattolici, molto soli ! Soli i cattolici del Pakistan, soli i cattolici dell'India, soli i cattolici di Cina, fedeli alla Chiesa!Tutti costoro sono le ultime vittime per l'Agnello, prima della restaurazione ? Comunque dov'è la Chiesa che difende loro che tuona contro l'ingiustizia e l'omicidio che opprimono i nostri fratelli ? Papa Benedetto XVI si è limitato, per i cattolici cinesi,ad emettere una lettera piena di ambiguità, "un volemose bene" per tutti che comunque non ha potuto fare granchè effetto anche per la proibizione di diffusione in Cina. Ed allora che si fa? Siamo soli,ci deve bastare l'unione con Cristo stringendoci ancor più ai Sacramenti ed alla Tradizione, senza sperare in alcun aiuto dai vertici della Chiesa, intenti solo a barcamenarsi in dialettiche inutili con i poteri del mondo o a sciogliere la dottrina per avvicinarla di più alle masse, per tornare, con il numero ad un potere umano, non divino !

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  2. Grazie Gianluca per questa testimonianza!

    Pensa che proprio oggi ho inserito sul nostro blog un articolo sul Santo Sacrificio e qualcuno ha postato il link a questo tuo!

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  3. Carissimi Mic e Mario, ringrazziamo il Signore che suscita dei Sacerdoti Zelanti che non temono di avvisare il Grege del Signore dai pericoli dei lupi mascherati da pastori...

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