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mercoledì 22 gennaio 2014

FUORI DELLA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA NESSUNA SALVEZZA...

Domenica scorsa, in occasione della visita alla parrocchia romana del Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio, l'apostata Bergoglio ha invitanto i fedeli a trovare consolazione nelle sofferenze quotidiane: “quelli che sono cristiani, con la Bibbia, e quelli che sono musulmani con il Corano”, perché “uno solo è Dio: lo stesso”. Prendiamo spunto da questa ennesima eresia di Bergoglio, ripetuta anche dai suoi "illustri Pontefici conciliari", per  mettere in risalto la dottrina corretta nel fatto che fuori della Chiesa Cattolica non ci può essere nessuna salvezza figuriamoci nella falsa religione inventata dal falso profeta Maometto e nella falsa "nuova religione" conciliare..

 
Ringraziamo per la traduzione dal Francese e per il commento un nostro carissimo fratello nella retta fede cattolica:
Presentazione dello scritto di fratel M. Dimond o.s.b.

 http://www.palatina.diocesipa.it/Statua%20San%20Pietro.jpg

l'autore dello scritto che pubblichiamo,  fratel Michael Dimond o.s.b., È dal 1995 superiore del monastero benedettino della Santissima Famiglia New York.
Sono decenni che questa comunità di monaci benedettini cattolici è impegnata a educare le persone sui dogmi della vera Chiesa e a condannare le eresie che sono moneta corrente in questo periodo storico di Grande Apostasia.
Milioni di persone che si professano cattoliche sono infatti ingannate dalla contro-chiesa della setta Vaticano - II. Questa setta-con i suoi antipapi-è il principale nemico di Gesù Cristo al giorno d'oggi.
Essa è estremamente pericolosa per la salvezza delle anime poiché pretendendo di essere la Chiesa cattolica diffonde falsi dogmi- vere e proprie contro-verità- che sviano e fanno perdere milioni di anime.
Lo scritto di fratel Dimond-usando la Sacra Scrittura e l'insegnamento infallibile dei veri Papi cattolici- mostra la falsità diabolica di uno di questi contro - dogmi e cioè che si possa essere perfettamente salvi fuori della vera Chiesa di Cristo, fuori della Fede Cattolica.
Noi a questo scritto- tratto da un libro dello stesso autore molto più completo- possiamo solo aggiungere una constatazione storica:
è ben più di un secolo-ben prima che esplodesse la grande apostasia del conciliabolo Vaticano II- che i cattolici più coscienti e zelanti vengono perseguitati dagli eretici modernisti e ciò nel seno stesso della Chiesa cattolica.
Naturalmente non vi è spazio per citarli tutti, basti ricordare le sofferenze di un don D. Albertario, più volte denunciato dai modernisti alle massoniche forze dell'ordine di allora. Fino al punto di essere condannato ad anni di carcere, uscendone "con l'animo fiero ma debilitato fisicamente e moralmente" (riv. Sodalitium,  luglio 2007).
Oppure, mons. U.Benigni che dopo aver combattuto una buona battaglia della fede per molti anni, "condusse gli ultimi anni della sua vita nella povertà più assoluta, perseguitato dai suoi nemici (cattolici liberali), emarginato dalla gerarchia e abbandonato e disprezzato dal clero", morendo nell'isolamento nel 1934.
I cripto- modernisti (il "terzo partito" R. De Mattei, jaka book Milano due 1002 pag. 68-71) giunsero infatti fino al punto-facendo pressione sul Papa Benedetto XV- di far smantellare il "Sodalitium Pianum" voluto da San Pio X. Successivamente, dopo aver teso la mano all'eretico Bonaiuti, si opposero invano - nella persona del cardinal Gasparri - alla canonizzazione di papa Sarto voluta da Pio XII.
Etc. Etc.
La storia molti la conoscono ma non tutti ne traggono le dovute conseguenze: in effetti vi fu un'epoca tra la metà del 19º secolo e la metà del 20º in cui i Papi - ancora veri Papi cattolici -erano circondati e pressati dagli eretici modernisti. Una pressione sempre più forte che ha prodotto i suoi danni.
Sempre più, nei seminari e ovunque, si sono affermate nella Chiesa "opinioni dottrinali" eretizzanti o del tutto eretiche, in forme più o meno larvate che, poi, si sarebbero pienamente manifestate solo con il diabolico conciliabolo e conseguente Apostasia.
È nostro giudizio che quelle "opinioni dottrinali, che obiettivamente indeboliscono e contaminano la Santissima Fede cattolica,  siano in qualche modo ancora presenti nella Chiesa Cattolica in stato di deprivazione, nel mondo della Tradizione cattolica; per esempio riguardo al dogma dell'infallibilità papale e anche riguardo a quello dell’" Extra Ecclesiam nulla salus",  di cui parla fratel Dimond che salutiamo e ringraziamo fraternamente .

 http://1.bp.blogspot.com/-2qEb07SeEck/UCoyV-LDYzI/AAAAAAAAD88/EcbKs6L8uog/s1600/san%2Bpietro.jpg

Fuori della chiesa nessuna salvezza

-fratello Peter Dimond-
dal libro: "fuori della chiesa assolutamente nessuna salvezza"

contenuti:
la cattedra di Pietro dichiara!
Pochissimi si salvano
battesimo
peccato originale/peccato mortale
obiezioni
note

La cattedra di S. Pietro su "Fuori della chiesa nessuna salvezza"

Le dichiarazioni seguenti su "fuori della chiesa cattolica nessuna salvezza" vengono dalla più alta autorità nell'insegnamento della Chiesa cattolica: i decreti papali ex-cathedra (decreti della cattedra di San Pietro).
Di conseguenza, essi costituiscono l'insegnamento dato alla chiesa cattolica da Gesù Cristo e dagli Apostoli. Tali insegnamenti sono immutabili e sono classificati nel quadro del magistero solenne (autorità docente straordinaria della Chiesa cattolica).
Papa Innocenzo III,  Concilio Laterano IV, costituzione 1, 1215, ex-cathedra: "c'è una sola Chiesa universale dei fedeli, al di fuori della quale nessuno assolutamente può salvarsi, e nella quale Cristo è contemporaneamente sacerdote e sacrificio…"[1].

Papa Bonifacio VIII, Unam Sanctam, 18 novembre 1302, ex-cathedra: "La Fede ci obbliga di continuo a credere di ritenere che vi sia una sola santa Chiesa cattolica e nello stesso tempo apostolica, cui credere fermamente e  che confessiamo semplicemente, fuori della quale non c'è salvezza né remissione dei peccati… Di conseguenza noi dichiariamo, affermiamo e definiamo che è assolutamente necessario per la salvezza, per tutte le creature umane, essere sottomessi al pontefice romano."[2]

Papa Clemente V, Concilio di Vienna, decreto n° 30, 1311-1312, ex-cathedra: "in verità, poiché non c'è che una sola Chiesa universale dei regolari e dei prelati secolari e di quelli che dipendono da essi, esenti e non esenti, al di fuori della quale nessuno è salvato, e che per tutti non c'è che un solo Signore, una sola Fede e un solo Battesimo…"[3].

Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, Sess. 8, 22 novembre 1439, ex-cathedra: "Chiunque vuole essere salvato deve prima di tutto avere la fede cattolica, poiché se qualcuno non la conserva intera e inviolata, senza alcun dubbio perirà per tutta l'eternità."[4].
Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, "Cantate Domino", 1441, ex-cathedra: "Essa (la  Santa Chiesa Romana) crede fermamente, professa e predica che nessuno di quelli che si trovano al di fuori della Chiesa cattolica, non solamente pagani ma anche giudei o eretici e scismatici, potrà partecipare alla vita eterna, ma andrà nel fuoco eterno che è preparato per il diavolo ai suoi angeli a meno che prima della fine della sua vita non sia stato aggregato (associato) alla stessa Santa Chiesa Cattolica. La Chiesa professa anche che l'unità del corpo della Chiesa ha un tale potere che i sacramenti della Chiesa non hanno utilità per la Salvezza che per coloro che restano in essa, solo per essi digiuni, elemosine e tutti gli altri doveri della pietà e gli esercizi della milizia cristiana causano le ricompense eterne, e che nessuno può essere salvato, grandi che siano le sue elemosine, anche se egli versa il suo sangue per il nome di Cristo, se non è restato nel seno e nell'unità della Chiesa cattolica."[5].

Papa Leone X, Concilio Laterano V, sessione 11, 19 dicembre 1516,ex-cathedra: "non esiste in effetti che una sola Chiesa universale che include regolari e secolari, prelati e laici, esenti e non esenti, fuori della quale nessuno è salvato, e per tutti non esiste che un solo Signore una sola Fede."[6].

Papa Pio IV, Concilio di Trento, ”Iniunctum nobis”, 13 novembre 1565, ex-cathedra: "questa vera Fede Cattolica, al di fuori della quale nessuno può essere salvato, che io professo al presente con tutta la volontà e in piena sincerità…"[7].

Papa Benedetto XIV, “Nuper ad nos “, 16 marzo 1743, professione di Fede: "questa Fede della Chiesa cattolica, senza la quale nessuno può essere salvato, che io professo al presente con tutta la mia volontà e che conservo sinceramente…"[8].

Papa Pio IX, Concilio Vaticano I , sessione 2, Professione di Fede, 1870, ex-cathedra: questa vera Fede cattolica, fuori della quale nessuno può essere salvato, che io professo al presente con tutta la volontà e che io conservo sinceramente..."[9].

Quelli che muoiono nel peccato originale o in stato di peccato mortale, scendono immediatamente all'inferno

Come provato nel capitolo sul battesimo, affinché i bambini siano liberati dal peccato originale, non esiste alcun altro mezzo del sacramento del battesimo. La stessa cosa si applica ai lattanti; essi non possono essere salvati da alcun altro mezzo che il sacramento del battesimo. Dunque le definizioni seguenti affermano semplicemente quello che è già stato stabilito: nessun bambino può entrare nel Regno dei Cieli senza ricevere il Battesimo d'acqua; senza ciò, essi scendono nell'inferno.

Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, "Laetentur coeli", Sess. 6, luglio 1439, ex-cathedra: quanto alle anime di coloro che muoiono in effettivo stato di peccato mortale o solamente originale, esse scendono immediatamente all'inferno, per esservi  punite con pene tuttavia ineguali."[10].

Papa Pio VI, Auctorem Fidei, 28 agosto 1794: "26. La dottrina che rigetta come una favola pelagiana questo luogo degli inferni (che i fedeli chiamano comunemente il limbo dei neonati) nel quale le anime di quelli che muoiono con il solo peccato originale sono punite con la pena della dannazione, senza la pena del fuoco, come se quelli che cancellano la pena del fuoco introducessero con ciò questo luogo e questo stato intermedio, senza peccato senza pena, tra il regno di Dio e la dannazione eterna; ciò di cui fantasticavano i pelagiani, è condannata come falsa dottrina, temeraria e ingiuriosa per le scuole cattoliche."[11].

Qui, il Papa Pio VI condanna l'idea di certi teologi per cui il lattanti che muoiono nel peccato originale soffrono le fiamme dell'inferno. Nello stesso tempo, egli conferma che quei bambini vanno in una delle regioni inferiori (dell'inferno) definite il limbo dei bambini. Essi non vanno in cielo, ma in un luogo dell'inferno dove non c'è fuoco. Ciò è perfettamente in accordo con tutte le altre definizioni solenni della Chiesa, che insegnano che i piccoli che muoiono senza il Battesimo d'acqua vanno all'inferno, ma soffrono una punizione differente da quelle che ricevono coloro che muoiono in stato di peccato originale/peccato mortale.
 La loro punizione è la separazione eterna da Dio.

Papa Pio XI, Mitt Brennender Sorge, 14 marzo 1937: "il peccato originale è il peccato ereditario, benché non personale, dei discendenti d'Adamo, i quali “ hanno peccato in lui” (Rom.5:12). È la perdita della Grazia, e di conseguenza, della vita eterna, congiunta alla propensione al male, che ciascuno deve con l'aiuto della grazia, della penitenza, della lotta, dello sforzo morale, respingere e sormontare."[12].

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Il Credo Atanasiano

il simbolo di Atanasio è una delle confessioni più importanti della Fede cattolica. Esso contiene un riassunto magnifico della credenza cattolica nella Trinità e nell'Incarnazione, che sono i due dogmi fondamentali del cristianesimo.
Prima dei cambiamenti del 1971 nella Liturgia, il simbolo di Atanasio, composto da 40 enunciati ritmici, era utilizzato nell'Ufficio della domenica durante più di 1000 anni.
Il simbolo di Atanasio espone la necessità di credere nella Fede cattolica per essere salvati.
Esso termina con le parole: "tale è la Fede cattolica: se qualcuno non la crede fedelmente e fermamente,  non potrà essere salvato.
Il simbolo di Atanasio fu composto dal grande sant’ Atanasio stesso, come conferma il Concilio di Firenze.

Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, Sess.8 ,  22 novembre 1439, ex-cathedra: "in sesto luogo, una regola della Fede riassunta dal beatissimo Atanasio che inizia:
 "chiunque vuole essere salvato, deve prima di tutto avere la Fede Cattolica: colui che non la conserva integra e inviolata andrà, senza alcun dubbio, alla sua perdizione eterna."

Ora la fede cattolica consiste in questo: noi veneriamo un solo Dio nella Trinità e la Trinità nella Unità, senza confondere le persone né dividere la sostanza: altro in effetti è la persona del Padre, altra quella (la persona) del Figlio, altra quella (la persona) dello Spirito Santo; ma il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno una medesima divinità, una Gloria uguale, una stessa Eterna Maestà. E in questa Trinità niente è anteriore o posteriore, niente è più grande o meno grande, ma tutte tre le persone sono coeterne e coeguali, cosìcché in tutto, come già stato detto prima, si deve venerare tanto l'Unità nella Trinità quanto la Trinità nell'Unità.
Dunque colui che vuole essere salvato deve pensare questo della Trinità.
Ma è necessario alla salvezza eterna di credere  fedelmente anche nell'incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo… Gesù Cristo, figlio di Dio, è Dio e uomo… Tale la Fede cattolica: se qualcuno non la crede fedelmente e fermamente, non potrà essere salvato."[13]

La definizione qui sopra del simbolo di Atanasio a partire dal Concilio ecumenico di Firenze significa che questo Credo si qualifica come una dichiarazione della Cattedra di S. Pietro (una dichiarazione ex-cathedra). Negare ciò che è professato nel Credo di Atanasio equivale a cessare di essere cattolico.
Il credo dichiara e chiunque vuole essere salvato deve avere la fede cattolica e credere nella Trinità e nell'Incarnazione.
Prestate attenzione alla frase "chiunque vuole essere salvato" (quicumque vult  salvus esse).

Questa frase è in assoluto il prodotto dell’ inspirazione dello Spirito Santo. Essa ci dice che tutti quelli che possono "volere" devono credere ai misteri della Trinità e dell'Incarnazione per essere salvati.
Ciò non include il lattanti e quelli al di sotto  dell'età della ragione, poiché essi non possono volere! Il lattanti sono contati tra i fedeli cattolici poiché essi ricevono l'abito della Fede cattolica con il sacramento del Battesimo. Ma essendo al di sotto dell'età della regione, essi non possono fare alcun Atto di Fede nei misteri cattolici della Trinità e della Incarnazione; un atto che è assolutamente necessario per la salvezza di tutti quelli che sono al di sopra dell'età della ragione (per tutti quelli che vogliono essere salvati).
Non è notevole di vedere come Dio ha redatto l'insegnamento infallibile di questo Credo sulla necessità della credenza nei misteri della Trinità dell'Incarnazione in  maniera da escludere assolutamente i neonati?
Il Credo, di conseguenza, insegna che tutti al di sopra dell'età della ragione devono conoscere credere ai misteri della Trinità dell'Incarnazione per salvarsi-senza eccezione.
Questa credenza, da quel momento,elimina la teoria” dell' ignoranza invincibile” (che qualcuno avendo raggiunto l'età della ragione possa essere salvato senza conoscere il Cristo o la vera Fede); rendendo così i predicatori di questa eresia incapaci di professare questo Credo con onestà.

Risposta del Santo Ufficio al vescovo del Quebec, 25 gennaio 1703:
"Domanda: prima di conferire il Battesimo a un adulto il ministro è tenuto a spiegargli tutti i misteri della nostra Fede, soprattutto se egli fosse moribondo, dal momento che ciò confonderebbe il suo spirito ? O non sarebbe sufficiente che il moribondo promettesse che, dal momento in cui fosse guarito dalla sua malattia, egli si preoccuperebbe di ricevere una istruzione in maniera di mettere in pratica ciò che sarebbe a lui prescritto?

Risposta: la promessa non è sufficiente, e il missionario è tenuto, perfino per un uomo moribondo, se egli non si trova in uno stato d'incapacità totale, a spiegare i misteri della Fede che sono necessari alla salvezza per una necessità di mezzo, come lo sono principalmente i misteri della Trinità e dell'Incarnazione."[14].
Un'altra domanda fu posta nella medesima epoca e la risposta fu la stessa.
Risposta del Santo ufficio al vescovo del Quebec; 10 maggio 1703: "domanda n°2: è possibile battezzare un adulto incolto e stupido, come accade per un barbaro, se gli si è comunicata solamente la conoscenza di Dio e qualcuno dei Suoi attributi... anche se egli non crede esplicitamente in Gesù Cristo ?
Risposta: un missionario non può battezzare qualcuno che non creda esplicitamente nel Signore Gesù Cristo, ed è tenuto a istruirlo sul tema di tutte le cose che sono necessarie (alla salvezza) per necessità di mezzo, secondo la capacità di colui che deve essere battezzato."[15].

Il dogma che la credenza nella Trinità e nell'Incarnazione sia assolutamente necessaria alla salvezza di tutti di quelli che hanno l'età della ragione è anche l'insegnamento di San Tommaso d'Aquino, del Papa Benedetto XIV e del Papa San Pio X.

San Tommaso d'Aquino, Somma Teologica, parte II-II, questione 2, articolo 7: " dopo la legge della Grazia i grandi come i piccoli sono tenuti a credere esplicitamente i misteri del Cristo, soprattutto in rapporto alle cose che sono in tutta la Chiesa oggetto di solennità pubbliche e che sono proposte alla credenza di ciascuno, come gli articoli sull'Incarnazione di cui abbiamo parlato."[16]
San Tommaso d'Aquino, Somma Teologica, parte II-II, questione 2, articolo 8: "ma sotto la legge della Grazia tutti gli uomini sono tenuti a credere esplicitamente nel mistero della Trinità. [17]

Papa Benedetto XIV, Cum religiosi: 26 giugno 1754: "non abbiamo tuttavia potuto rallegrarci allorché ci fu riportato in seguito che a partire dall'istruzione religiosa preparatoria alla confessione e alla santa comunione, si percepiva molto spesso che queste persone ignoravano i misteri della Fede, perfino nelle materie da conoscere obbligatoriamente il quale  fatto li privava del diritto di ricevere questi sacramenti."[18]
Papa Benedetto XIV, cum religiosi: "vegliate affinché ciascun ministro attui con attenzione le misure previste dal santo Concilio di Trento...  i confessori debbono attuare questa parte del loro dovere ciascuna volta che qualcuno comparendo davanti al loro tribunale ignori ciò che obbligatoriamente occorre conoscere per essere salvati..."[19].

Dunque quelli che sono nell'età della ragione che sono ignoranti riguardo a questi misteri assolutamente necessari della fede cattolica-misteri che sono "necessità di mezzo"-ebbene costoro non possono essere annoverati tra gli eletti, come conferma il Papa San Pio X.

Papa San Pio X, Acerbo nimis, 15 aprile 1905: "così il nostro predecessore Benedetto XIV ha avuto ragione di scrivere: noi affermiamo che una grande parte di quelli che sono condannati ai supplizi eterni devono questa irreparabile disgrazia all'ignoranza dei Misteri della Fede, i quali debbono essere necessariamente conosciuti e creduti per essere ammessi nel numero degli eletti."[20].

Allora, quelli che credono che la salvezza sia possibile per coloro che non credono in Cristo e nella Trinità (cioè nella Fede cattolica nei termini dei suoi misteri più fondamentali) cambino la loro posizione e la rendano allineata con il dogma cattolico.
 Poiché non vi è sotto tutti i cieli un altro nome dato gli uomini per il quale possiamo essere salvati oltre quello del Signore Gesù Cristo (Atti 4:12).
 Che  cessino di contraddire il Simbolo di Atanasio e confessino che la conoscenza di questi misteri è assolutamente necessaria per la salvezza di tutti quelli che vogliono essere salvati. Essi debbono credere in questo simbolo fermamente affinché possano loro stessi possedere la Fede cattolica e professare il presente Credo con onestà come facevano i nostri antenati cattolici.
 Questi misteri essenziali della fede cattolica sono stati diffusi insegnati alla moltitudine per mezzo del Credo degli Apostoli:"io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, suo Figlio unico, nostro Signore; il quale è stato concepito di Spirito Santo, nato dalla Vergine Maria; ha sofferto sotto Ponzio Pilato, è stato crocifisso, è morto ed è stato sepolto; è disceso agli inferi, e il terzo giorno è risuscitato dai morti; è salito al cielo, si è seduto alla destra di Dio, padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e morti. Io credo nello Spirito Santo; nella santa Chiesa Cattolica, nella comunione dei santi; nella remissione dei peccati; nella resurrezione della carne, nella vita eterna amen.

Questo credo vitale comprende le verità centrali di Dio il Padre, Dio il Figlio (Nostro Signore Gesù Cristo-la Sua concezione, la crocefissione, l'ascensione, etc.) e Dio lo Spirito Santo. Esso contiene anche una professione di Fede nelle verità cruciali della Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati e la resurrezione dei corpi.

Pochissimi si salvano - la maggior parte delle persone, anche tra i cattolici, va all'Infernohttp://www.papalepapale.com/develop/wp-content/uploads/2013/05/inferno-1.jpg

I cattolici devono comprendere che pochissimi sono i salvati. Nostro Signore Gesù Cristo ci ha indicato la Via che conduce al Cielo è veramente difficile e stretta e pochi la trovano, allorché la via che conduce all'inferno è larga ed è presa dalla maggioranza delle persone (Matteo 7:13).
Matteo 7:13-"entrate per la porta stretta. Largo infatti, e spazioso e il cammino che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che lo intraprendono; ma angusta è la porta e stretto il cammino che conduce alla Vita, e sono pochi quelli che la trovano."
Luca 13:24 -"lottate per entrare per la porta stretta, poiché molti, vi dico, cercheranno di entrare e non potranno."
Le Sacre Scritture insegnano che la quasi totalità del mondo intero giace nell'oscurità, a tal punto che Satana è persino definito " il principe" (Giovanni 12:31) e "il dio" (2 Corinti 4:3) di questo mondo.
1 Giovanni 5:19 -"noi sappiamo che siamo da Dio e che il mondo intero giace nel potere del Malvagio".

È un triste fatto della storia che la maggior parte delle persone nel mondo siano di cattiva volontà e non vogliano la Verità. Ecco perché il mondo intero giace nell'oscurità ed è sulla via della perdizione; è come all'inizio… Come fu allorquando solo otto anime ( Noè e la sua famiglia) sfuggirono alla collera di Dio nel diluvio che ricoprì la terra intera, e quando gli israeliti rigettarono la Legge di Dio e caddero nell'idolatria molte e molte volte.

La Verità è che non è difficile arrivare fino al Cielo; bisogna veramente credere in Dio, accettare per intero la sua Verità (la Fede Cattolica), non comprometterla, e  voler fare opere buone.
Come ha detto Cristo, "il mio gioco è piacevole e il mio fardello leggero" (Matteo 11: 30).
La ragione per cui pochissimi arrivano alla salvezza non è perché il cammino sia duro, ma perché essi rifiutano di credere le cose semplici facili che il Signore ha rivelato; e di fare le cose semplici facili che Egli ha comandato. Quelli che fanno ciò che Dio vuole che credono in ciò che ha detto, si rendono conto di essere molto più felici di quanto fossero prima.
Ma la triste verità è che quasi tutte le persone sono di cattiva volontà. I santi e i dottori della Chiesa hanno uniformemente insegnato che una piccolissima percentuale di persone sono salvate. Infatti, perfino nei periodi storici di Fede, essi insegnavano che la maggior parte dei cattolici adulti erano perduti.

San Leonardo di porto Maurizio (1676-1751), sul piccolo numero dei salvati: "consultiamo in primo luogo i teologi riconosciuti per un insegnamento basato su un esame concreto, obiettivo e senza esagerazioni della realtà… Mi contento qui di citare Suarez il quale, dopo aver consultato tutti teologi, dopo aver studiato attentamente la questione, ha scritto queste parole: "il parere più comune ritiene che tra i cristiani (cattolici) ci siano più condannati che predestinati". Se poi all'autorità dei teologi voi volete aggiungere quella dei padri greci e latini, voi troverete che quasi tutti dicono la medesima cosa.
È il parere di San Teodoro, di San Basilio, di Sant’Efrem, di San Giovanni Crisostomo. Ben più, secondo Baronius, era un'opinione comune tra i padri greci che questa verità fosse stata espressamente rivelata a San Simeone Stilita e che fosse per assicurarsi la Salvezza che egli si era deciso, in seguito a questa rivelazione, a vivere per 40 anni in cima a una colonna, esposto a tutte le avversità del clima, modello per tutti di penitenza e di santità.
Consultate ora i padri latini, e ascolterete San Gregorio dirvi in termini chiari: "molti giungono alla Fede, ma pochi al Regno dei Cieli". "Sono pochi coloro che si salvano", dice Sant'Anselmo, e Sant'Agostino afferma con ancora più chiarezza: "sono pochi coloro che si salvano in paragone a quelli che si perdono". Il più terribile tuttavia il San Girolamo che, poco prima della morte, in presenza dei suoi discepoli, pronunciò questa spaventosa sentenza: "su 100.000, la cui vita è stata sempre malvagia, voi ne troverete a malapena uno che merita l'indulgenza".
Quando Leonardo da porto Maurizio utilizza il termine "cristiano", egli vuol indicare i cattolici, non gli eretici. San Leonardo ripete l'insegnamento uniforme dei Padri e dei Dottori: la maggior parte dei cattolici adulti (senza includere anche il mondo non- cattolico) sono perduti.
Se tale era il parere riguardo alla salvezza dei cattolici nelle epoche in cui la Fede prosperava, che direbbero essi al giorno d'oggi ? Se voi avete avuto difficoltà ad accettare le Verità presentate su questo sito secondo il principio che "è veramente troppo duro da credere che così tante persone possano aver torto o essersi sbagliate", vi occorre considerare l'insegnamento di Nostro Signore mostrato qui sopra. Considerate quanto la nostra epoca attuale mostri la piena verità dell'insegnamento del piccolo numero dei salvati.
"Lucia trovò Jacinta seduta tutta sola, rigida e molto pensierosa, che guardava nel vuoto. " A cosa pensi Jacinta ?"-"Alla guerra che verrà. Tante persone moriranno, e la quasi totalità di loro andrà all'inferno " (Our Lady of Fatima p.94;…p.92 in certe versioni).
Jacinta di Fatima, che ebbe visioni di avvenimenti futuri, dichiarò che, tra quelli che sarebbero morti nella seconda guerra mondiale, la quasi totalità tra essi sarebbe andata all'inferno.

Sant'Anselmo: "se tu vuoi essere certo di essere nel numero degli eletti, sforzati di essere una persona rara, non della maggioranza. E se tu vuoi essere ben sicuro della tua salvezza, sforzati di essere nel piccolissimo numero di quelli… Non seguire la grande maggioranza dell'umanità, ma segui quelli che prendono il cammino stretto, che rinunciano al mondo, che si danno alla preghiera, e che non abbandonano mai i loro sforzi giorno in notte, affinché possano raggiungere la beatitudine eterna." (père Martin von Cochem, the Four Last Things,p.221).

Il sacramento del battesimo
il sacramento del battesimo è la sola via nella chiesa

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/07/Italia_del_nord_(probabilm),_pannello_coi_sacramenti_del_battesimo_e_cresima,_4-5_secolo.JPG

La Chiesa Cattolica sempre insegnato che ricevere il sacramento del battesimo è la sola via nella Chiesa di Cristo, al di fuori della quale non c'è salvezza.

Papa Giulio III, concilio di Trento, sui sacramenti del Battesimo e della Penitenza, Sessione 14, cap.2, ex-cathedra: "d'altronde si discerne che, per diversi aspetti, questo sacramento differisce dal Battesimo. In effetti oltre al fatto che la materia e la forma, che costituiscono l'essenza del sacramento, siano molto differenti, è assolutamente evidente che non occorra che il ministro del Battesimo abbia giurisdizione,

poiché la Chiesa non giudica nessuno che non sia prima  entrato nella Chiesa per la porta del Battesimo. "Sta forse a me giudicare quelli che sono di fuori …? “(1 Cor. 5: 12).

Accade diversamente da quelli che sono della famiglia della Fede che il Signore Cristo ha costituito una volta per tutte membri del suo corpo per mezzo del bagno del battesimo (1Cor. 12:13).[21].

Questa definizione particolarmente significativa poiché è la prova che è solamente per mezzo del Battesimo d'acqua che si è integrati nel Corpo della Chiesa. Il significato di questa volontà diviene più chiaro nei capitoli seguenti, dove è provato che l'adesione al Corpo è necessaria alla salvezza.

Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, Exultate Deo, 22 novembre 1439, Ex-cathedra: "il primo posto tra tutti i sacramenti è tenuto dal Santo Battesimo, che è la porta della vita spirituale; a causa di esso noi diveniamo membra del Cristo e del Corpo della Chiesa. E come per il primo uomo la morte è entrata in tutti (Romani 5:12), se noi non rinasciamo per mezzo dell'acqua dello spirito noi non possiamo, come afferma la Verità, entrare nel Regno dei Cieli (Giovanni 3:5). La materia di questo sacramento è l'acqua vera e naturale…"[22].

Papa Pio XII, Mystici Corporis, 29 giugno 1943: "ma i soli che fanno parte delle membra della Chiesa sono quelli che hanno ricevuto il Battesimo di rigenerazione e professano la vera Fede"[23].
Papa Pio XII, Mystici Corporis, 29 giugno 1943: "... Egli (il Cristo) indicò così il Battesimo (Giovanni 3:5) come mezzo per i futuri credenti per essere inseriti nel Corpo della Chiesa."[24].
Papa Pio XII, Mediator Dei, 20 novembre 1947: "in effetti, allo stesso modo che il bagno battesimale distingue tutti i cristiani e li separa da quelli che l'acqua santa non ha affatto purificato e che non sono membra del Cristo, così il sacramento dell'ordine separa i preti dagli altri fedeli del Cristo che non hanno ricevuto questo dono"[25].

Il sacramento del Battesimo è necessario alla salvezza

Per meglio mostrare che il sacramento del Battesimo è necessario alla salvezza, si citeranno altre dichiarazioni infallibili della cattedra di S. Pietro.
Papa Paolo III, concilio di Trento, sessione 7, canone 5 sul sacramento del Battesimo, ex cathedra:
 "se qualcuno afferma, che il (sacramento del) Battesimo è libero, cioè non è necessario per la salvezza (vedere Giovanni 3:5): sia anatema"[26]

Questa definizione dogmatica infallibile dalla cattedra di Pietro condanna chiunque affermi che il sacramento del Battesimo non sia necessario per la salvezza. Il sacramento del Battesimo è necessario alla salvezza di  tutti, innanzitutto, poiché, come il Concilio di Trento definisce, tutti gli uomini (eccetto la Santa vergine Maria) sono stati concepiti in uno stato di peccato originale in ragione del peccato di Adamo, il primo uomo.
Il sacramento del Battesimo è anche necessario alla salvezza di tutti poiché è il mezzo mediante il quale si è segnati come membra di Gesù Cristo e incorporati nel suo Corpo Mistico. E nella definizione veritiera che tutti gli uomini furono concepiti nello stato di peccato originale, il concilio di Trento ha specificatamente dichiarato che la Santa vergine Maria era un'eccezione al suo decreto sul peccato originale[27]
 .
 Ma definendo la Verità che il sacramento del Battesimo è necessario alla salvezza, il Concilio di Trento non ha fatto alcuna eccezione, assolutamente.

Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Exultate Deo, 22 novembre 1439, ex cattedra:
 "il Santo Battesimo, che è la porta della vita spirituale;  per mezzo di esso noi diveniamo membra del Cristo e del corpo della Chiesa. E poiché a causa del primo uomo la morte è entrata in tutti ( Romani 5:12 ), se non rinasciamo dall'acqua e dallo spirito noi non possiamo, come dice la Verità, entrare nel Regno dei Cieli (Giovanni3:5). La materia di questo sacramento è l'acqua vera e naturale “ [28].
Papa Innocenzo III, concilio del Laterano 4, costituzione 1, 1215, ex-cathedra: "il sacramento del Battesimo che si effettua nell'acqua invocando la Trinità indivisa, cioè il Padre in Figlio e lo Spirito Santo, legittimamente conferito secondo la forma della Chiesa sia ai bambini che  agli adulti, serve alla Salvezza[29].
Papa Benedetto XIV, Nuper ad nos, 16 marzo 1743, professione di fede: "allo stesso modo, (io professo) che il Battesimo è necessario alla Salvezza, e che dunque, se c'è pericolo di morte, esso deve essere conferito senza alcuna dilazione, e che chiunque l'abbia conferito in qualunque momento sia ciò avvenuto, esso è valido se amministrato con la materia, la forma e l'intenzione richieste[30].
Papa Pio XI , Quas Primas, 11 dicembre 1925: "questo Regno, i Vangeli ce lo presentano come un Regno nel quale gli uomini si preparano a entrare facendo penitenza, e nel quale nessuno può entrare se non per mezzo della Fede e del Battesimo il quale, benché si tratti di un rito esteriore, rappresenta e realizza, tuttavia, la rigenerazione interiore..."[31].
Noi vediamo qui che non si può entrare nel Regno dei Cieli senza la Fede e il rito esteriore del Battesimo (il Sacramento del Battesimo).

I neonati non possono essere salvati senza battesimo.

L'insegnamento della Chiesa cattolica già citato mostra che nessuno può essere salvato senza il sacramento del Battesimo.
Evidentemente, di conseguenza, ciò significa che neppure i bambini e i lattanti  possono andare in cielo senza Battesimo, poiché sono concepiti nello stato di peccato originale, che non può essere cancellato senza il Sacramento del Battesimo.
Ma questa Verità della Chiesa cattolica è negata da molte persone oggigiorno. Essi osservano l'orribile tragedia dell'aborto-i milioni di bambini abbattuti- e ne traggono che questi bambini debbano essere in Cielo.

Ma una tale conclusione è eretica.

La peggiore conseguenza dell'aborto è il fatto che si impedisce a questi bambini di entrare in Cielo... e non che essi non possano vivere in questo mondo pagano. Satana gioisce dell'aborto, poiché egli sa che queste anime  non potranno mai andare in cielo senza il sacramento del Battesimo; se invece fosse come molti oggi credono, allora Satana non sarebbe dietro l'aborto.
La Chiesa insegna che i bambini abortiti e i bambini che muoiono senza Battesimo vanno immediatamente all'inferno, ma che essi non soffrono per le fiamme dell'inferno. Essi vanno in un luogo dell'inferno definito il limbo dei bambini.
 La definizione più specifica della Chiesa che prova come non vi sia  alcun mezzo  per un bambino d'essere salvato senza il sacramento del Battesimo è la seguente- del Papa Eugenio IV:
Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, sessione 11, 4 febbraio 1442, ex cattedra: "riguardo ai bambini, a ragione del pericolo di morte che può sovente incontrarsi, in modo che non sia possibile portar loro soccorso o altro rimedio che con il sacramento del Battesimo, con il quale sono strappati alla dominazione del diavolo e sono adottati come bambini di Dio, la Chiesa avverte che non bisogna differire il Battesimo per 40 o addirittura 80 giorni o altra durata, come fanno certuni..."[32].

Papa Eugenio IV definisce dalla cattedra di Pietro che non c'è altro rimedio per i lattanti al fine di essere strappati alla dominazione del diavolo (cioè, il peccato originale) che il sacramento del Battesimo. Ciò significa che chiunque insegni ostinatamente che i lattanti possono essere salvati senza ricevere il sacramento del Battesimo è un eretico, poiché insegna che c'è un altro rimedio, che non sia il sacramento del Battesimo,  contro il peccato originale dei bambini.

Papa Martino V, Concilio di Costanza, sessione 15, 6 luglio 1415-condanna degli articoli di John Wyclif-articolo 6: "quelli che definiscono che i lattanti dei fedeli che muoiono senza battesimo sacramentale non saranno salvati, sono in ciò stupidi e presuntuosi"-condannato [33].

Questa è una proposizione affascinante del Concilio di Costanza. Disgraziatamente questa proposizione non si trova nel Denzinger, che non contiene che qualche decreto del Concilio, ma si trova in una collezione completa del Concilio di Costanza. L'Arcieretico John Wyclif affermava che le persone (come noi) sono stupide poiché insegnano che i bambini che muoiono senza Battesimo d'acqua (cioè senza sacramento) non possono essere salvati. Egli fu anatematizzato per aver sostenuto tale affermazione, tra molte altre.
Ed ecco ciò che il concilio di Costanza affermò a proposito delle proposizioni anatematizzate di John Wyclif, come recita il paragrafo 6 qui sotto:
Papa Martino V, concilio di Costanza, sessione 15, 6 luglio 1415: "... Dopo una lettura e un esame attento dei libri e opuscoli di John Wyclif, di pessima memoria, da parte dei dottori e dei maestri dello studio generale di Oxford (Università)... Per questa ragione, nel nome di nostro Signore Gesù Cristo, questo Santo sinodo (concilio) riprova e condanna i detti articoli con questo decreto perpetuo: sotto pena di anatema, è vietato a tutti e a ciascuno dei cattolici, infine, predicare, insegnare, proporre o sostenere i detti articoli o sia pure uno solo tra essi."[34].
Allora quelli che criticano i cattolici che non fanno che affermare il dogma secondo il quale nessun bambino piccolo può essere salvato senza il Sacramento del Battesimo, predicano nei fatti l'eresia anatematizzata di John Wyclif.
Ecco qualche altra definizione dogmatica su questo soggetto.
Papa S.Zosimo, concilio di Cartagine, canone sul peccato e la grazia, 417 AP-JC: "è stato anche deciso: chiunque afferma che il Signore ha detto "nella dimora di mio padre ci sono molti posti" (Giovanni 14:2) perché si comprenda che nel Regno dei Cieli si trova un certo luogo, nel suo centro o altrove, ove vivano beati i piccoli bambini che hanno lasciato questa vita senza Battesimo senza il quale non possono entrare nel regno dei cieli che è la vita eterna, che sia anatema."[35].
Papa Paolo III, concilio di Trento, sul peccato originale, sessione 5, ex- cathedra: "se qualcuno nega che i neonati, appena partoriti dalla loro madre, debbano essere battezzati, anche se generati da parenti battezzati; o ancor più affermi che certamente sono battezzati per la remissione dei peccati, ma che essi non portano nulla del peccato originale proveniente da Adamo che è necessario espiare con il Bagno di Rigenerazione per ottenere la vita eterna, dal cui consegue che per essi la forma del Battesimo per la remissione dei peccati non ha un significato vero, ma falso: che sia anatema."[36].
Ciò che questo vuol dire è che qualsiasi persona che affermi che i neonati non hanno bisogno del "bagno di rigenerazione" (Battesimo di acqua) per ottenere la vita eterna, insegna una eresia.

Concernente i battesimi validi da parte di membri delle sette non cattoliche.

La Chiesa cattolica ha sempre insegnato che chiunque (compreso un profano o un non cattolico) può validamente battezzare se costui impiega la materia e la forma corrette e se ha l'intenzione di fare ciò che fa la Chiesa.

Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, Exultate Deo, 1439: "ma in caso di necessità può battezzare non soltanto un prete o un diacono, ma anche un laico o una donna, e perfino un pagano e un eretico, a patto che si osservi la forma della Chiesa e abbia l'intenzione di fare ciò che fa la Chiesa"[37].
La Chiesa ha sempre insegnato che i bambini battezzati da eretici e scismatici divengono cattolici, membri della Chiesa e soggetti al Pontefice romano, benché quelli che l'hanno battezzati siano degli eretici fuori dalla Chiesa cattolica.
Ciò accade perché il bambino, essendo al di sotto dell'età della ragione, non può essere un eretico o scismatico. Egli non può avere un ostacolo che impedirebbe al Battesimo di renderlo membro della Chiesa.

Papa Paolo III, concilio di Trento, sessione 7, canone 13 sul sacramento del Battesimo: "se qualcuno afferma che i neonati, per il fatto di non fare atto di Fede, non debbano essere contati tra i fedeli, dopo che essi hanno ricevuto il Battesimo... Che sia anatema."[38].
Ciò significa che tutti bambini battezzati, ovunque siano, anche quelli che sono battezzati nelle chiese eretiche non cattoliche da ministri eretici,  sono membri della Chiesa cattolica. Essi sono allo stesso tempo sottomessi al Pontefice romano (se ne esiste uno), come abbiamo visto prima nell'insegnamento di Papa Leone XIII.
Dunque,  questo lattante battezzato cattolico, quando diventerà un non cattolico, separandosi dalla sua appartenenza alla Chiesa e dalla soggezione al Pontefice romano ?
Dopo che questo bambino avrà raggiunto l'età della ragione, lui o lei diventerà un eretico o uno scismatico, quando romperà la sua appartenenza alla Chiesa e rifiuterà la soggezione al pontefice romano rigettando ostinatamente tutto l'insegnamento della Chiesa cattolica o perdendo la Fede nei misteri essenziali della SS Trinità e dell'Incarnazione.

Papa Clemente VI, Super Quibusdam, 20 settembre 1351: "... Noi chiediamo: 1° se voi credete, tu e la Chiesa degli armeni che ti ubbidisce, che quelli che hanno ricevuto nel Battesimo la stessa Fede cattolica e che  in seguito si sono allontanati o si allontaneranno dalla comunione della Fede con questa stessa Chiesa Romana, che è l'unica sola cattolica, siano scismatici ed eretici ove essi restino ostinatamente separati dalla sede di questa Chiesa Romana.  2° Noi chiediamo se voi credete, tu e gli armeni che ti obbediscono, che nessun uomo nella condizione di pellegrino può essere salvato infine al di fuori di questa Chiesa e senza obbedienza ai Pontefici romani."[39].
Dunque, occorre essere chiari su questi punti:
1) i non- battezzati (giudei, musulmani, pagani, etc.) debbono tutti aderire alla Chiesa cattolica, ricevendone il Battesimo e la Fede cattolica o essi saranno tutti perduti.
2) tra quelli, coloro che sono battezzati bambini,  essi sono fatti cattolici, membri della Chiesa e soggetti al Pontefice romano per mezzo del Battesimo.
Essi non rompono la loro adesione (che già possiedono) se non quando rifiutano ostinatamente qualsiasi tra i dogmi cattolici o credono in qualcosa di contrario ai misteri essenziali della Trinità o dell’Incarnazione. Nell'insegnamento del Papa Clemente VI qui sopra, noi vediamo chiaramente questo secondo punto insegnato : tutti quelli che ricevono la Fede cattolica con il Battesimo perdono questa Fede e divengono degli scismatici e eretici, se essi diventano "ostinatamente separati dalla Fede di questa Chiesa romana".

Il fatto è che tutti protestanti che rigettano la Chiesa cattolica o i suoi dogmi sui sacramenti, il papato ed eccetera, si sono ostinatamente separati dalla Fede della Chiesa romana e hanno dunque rotto la loro appartenenza alla Chiesa di Cristo. Stessa cosa per gli "ortodossi" che si ostinano a rigettare i dogmi sul papato e sull'infallibilità papale. Essi hanno bisogno d'essere convertiti alla Fede cattolica per la salvezza loro.

Le maggiori obiezioni contro "fuori della chiesa nessuna salvezza"

1) Voi non potete giudicare
obiezione:-"Voi non potete giudicare se tutti i non cattolici vanno all'inferno. Voi non siete il Dio. Voi dovete lasciare a Lui tali giudizi.

Risposta:-Dio ci ha già rivelato il Suo giudizio. Dire che non si può essere sicuri o "che non si può giudicare" se tutti quelli che muoiono come non- cattolici vanno all'inferno, significa veramente rigettare il giudizio di Dio in quanto falso, e questa è eresia, bestemmia orgoglio della peggiore specie. È giudicare, scandalosamente, come probabilmente degni del cielo quelli che Iddio ha esplicitamente rivelato che non saranno salvati. Per dirlo semplicemente: dire che non si può giudicare che tutti quelli che muoiono come non-cattolici vanno all'inferno (quando Dio ha rivelato invece proprio ciò), è giudicare nel modo più gravemente colpevole,  in una maniera direttamente contraria alla Verità rivelata e al giudizio rivelato di Dio.

Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, Cantate Domino, 1441, ex-cathedra: "Essa (la Santa Chiesa romana) crede fermamente, professa e predica che nessuno di quelli che si trovano fuori della Chiesa cattolica, non solamente pagani ma anche giudei o eretici e scismatici, può divenire partecipante alla vita eterna, ma andrà nel fuoco eterno che è preparato per il diavolo e i suoi angeli, a meno che prima della fine della loro vita quelli non entrino a far parte della Chiesa stessa."[40].
E quest'eresia "Voi non potete giudicare" è incredibilmente diffusa oggigiorno.
Il 15 dicembre 2003 io ebbi una conversazione con  "un monaco tradizionalista" fratello Giardina del monastero di Cristo Re in Alabama. Gli domandai se credeva che tutti quelli che muoiono come non cattolici potessero essere salvati. Rispose che non lo sapeva che non poteva giudicare. Gli domandai allora se credeva fosse possibile che dei rabbini che rigettano in Cristo potessero essere salvati; mi rispose che era possibile poiché lui non poteva giudicare.
Rifiutando di approvare ciò che Dio ha indicato, sotto il pretesto eretico del "non si può giudicare", questa persona è caduta in un rifiuto del Vangelo e della Necessità del Cristo.
Al contrario, il grande San Francesco Xavier mostra come un cattolico debba comportarsi, affermando come tutti quelli che muoiono fuori dalla Chiesa siano assolutamente perduti; come era accaduto ad un corsaro pagano che era morto sul  battello su cui egli aveva viaggiato.
San Francesco-Xavier, 5 novembre 1549: "il corsaro che ha comandato la nostra nave è morto qui a Cagoxima. Egli ha svolto il suo lavoro per noi, nell'insieme, come abbiamo sperato… Lui stesso ha scelto di morire nelle sue superstizioni: non ci ha proprio lasciato la possibilità di ricompensarlo con quella bontà che noi possiamo, dopo la morte, fare agli amici che muoiono nella professione della Fede cristiana raccomandando le loro anime a Dio, poiché questo povero compagno, con le sue proprie mani, ha gettato la sua anima nell'inferno, dove non c'è Redenzione."[41].

2) l'argomento che il battesimo è impossibile da ricevere per certuni

obiezione-i partigiani del battesimo di desiderio affermano che per certe persone il comandamento d'essere battezzati è del tutto impossibile da attuare
risposta-Dio non comanda cose impossibili (de fide). E così, non è impossibile, per nessun uomo, farsi battezzare.

Catechismo del concilio di Trento, sul battesimo, "gli autori ecclesiastici convengono che quando nostro Signore, dopo la Sua Resurrezione, disse ai suoi Apostoli:” andate, insegnate a tutte le nazioni, battezzatele nel Nome del Padre, e del Figlio, dello Spirito Santo,…” Nello stesso momento, l'obbligo di ricevere il Battesimo fu imposto a tutti gli uomini che vorranno salvarsi."[43]
Papa Paolo III, concilio di Trento, sessione 6, capitolo 11 sulla giustificazione, ex-cathedra: "… Nessuno deve usare questa espressione temeraria e vietata sotto pena di anatema da parte dei Padri, cioè che per l'uomo giustificato i Comandamenti di Dio siano impossibili da osservare. Poiché Dio non comanda cose impossibili, ma comandandole Egli ti invita a fare ciò che tu puoi e ad domandare ciò che tu non puoi…" [42].
Note
1)   i concili ecumenici-i decreti, tomo ii-1, le edizioni du Cerf, Paris, 1994; pagina 495,Denzinger-simboli e definizione della fede cattolica- Enchiridion  Symbolorum,éditions du Cerf, 1996, referenza 802
2)    Denzinger-Symboles et definitions de la Foi catholique-Enchiridion Symbolorum-éditions du Cerf,1996,réference 870 et 875
3)   Les conciles oecumeniques-les decrets,tome II-1,les éditions du Cerf,Paris 1994 pag.799.
4)   Les conciles Oecumeniques-les decrets,tome II-1,les éditions du Cerf,Paris,1994 pag.1129
5)    Les conciles oecumeniques-les decrets,tome II-1,les éditions du Cerf,Paris1994,pag.1183.
6)   Les conciles oecumeniques-les décrets,tome II-1,les éditions du Cerf ,Paris 1994,pag.1319
7)    Denzinger-Symboles et définitions de la Foi catholiques-Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, Paris 1996 référence 1870
8)    Denzinger- Symboles et Définitions de la Foi catholiques-Enchiridion Symbolorum éditions du Cerf 1996,références 2525 et 1862
9)    Les conciles oecumeniques- les décrets tome II-2,les éditions du Cerf , Paris 1994,pag. 1633
10)Les conciles oecumeniques-les décrets,tome II-1,les éditions du Cerf, Paris,1994;pag.1083
11)Denzinger-Symboles et définitions  de la Foi catholique-Enchiridion Symbolorum,éditions du Cerf,1996 référence 2626
12) The Papal Encyclicals de Claudia Carlen ,Raleigh:the Pierian Press,1990, vol.3(1903-1939 uomini),pag.530
13)Les Conciles Oecumeniques-Les Decrets,Tome II-1,les Eéditions du Cerf ,Paris 1994;pag.1141/Denzinger-Symboles et Définitions de la Foi catholique-Enchiridion Symbolorum ,éditions du Cerf,Paris, 1996 référence 75
14) Denzinger-Symboles et définitions de la Foi catholique-enchiridion Symbolorum éditions du Cerf, Paris, 1996 référence 2380
15) Denzinger  Symboles et définitions de la Foi catholique, Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf,1996, référence 2381
16) Saint Thomas d’Aquin, Somme Théologique, partie II-II, Question 2, article 7; Abbé Drioux, Librairie ecclesiastique et classique d’ Eugene Belin, Tome 7; 1862, Paris ,page 75
17) Saint Thomas d’ Aquin, Somme Theologique, partie II-II, question 2, article 8, Abbé Drioux, librairie ecclesiastique et classique d’Eugene Belin, tome 7, 1862, Paris, page 79
18) The Papal Encyclicals de Claudia Carlen, Raleigh, The Pierian Press 1990, Vol. 1( 1740 -1878 ), pag.45
19) The Papal Encyclicals de Claudia Carlen , Raleigh, the Pierian Press, 1990, vol. 1(1740- 1878), pag.46
20) The Papal Encyclicals, de Claudia Carlen, Raleigh: the Pierian Press, 1990, vol. 3(1903-1939) , pag. 30
21) Les Conciles Oecumeniques-les Décrets,tome II-2 se,les éditions du Cerf, Paris,1994,pag. 1433;Denzinger-Symboles,et dèfinitions de la F.i catholiqueEnchiridion Symbolorum,éditions du Cerf, 1996, référence 1671
22) Les Cociles Oecumeniques- Les Décrets,tome II-1 les éditions du Cerf, Paris, 1994, pag.1111; Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholiques-Enchiridion Symbolorum,éditions du Cerf, 1996, référence 1314
23) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique , -Enchiridion Symbolorum Saintéditions du Cerf, 1996,référence 3802; Lettre encyclique, Mystici Corporis Christi, papa  Pio XII, éditions Bonne Presse, 29 juin 1943;pag. 13
24) Lettre Encyclique Mystici Corporis Christi,Papa Pio XII, éditions Bonne Presse, 29 juin 1943; pag.16
25) The Papal Ecyclicals, de Claudia Carlen, Raleigh: the Pierian Press, 1990. Vol. 4(1939- 1958),pag. 127
26) Les Conciles Oecumeniques- les Décrets, tome II-2, les éditions du Cerf, Paris, 1994, pag.1395; Denzinger-Symboles et définitions de la Foi catholique, Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, Référence 1618
27) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi Catholique-Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf,1996, référence 1516
28) Les Conciles Oecumeniques,- les Décrets, tome II-1, les éditions du Cerf, 1994, pag.1111; Denzinger- Symboles et définitios de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum,éditions du Cerf,1996, référence 1314
29) Les Conciles Oecumeniques- les Décrets, Tome II-1, les éditions du Cerf, Paris, 1994, pag. 495 et 496; Denzinger-Symboles et définitios de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf,1996, référence 802
30) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique, Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, référence 2536
31) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, référence 3678; the papal Encyclicals, de Claudia Carlen, Raleigh: the Pierian Press, 1990vol. 3(1903-1939), pag.274
32) les conciles Oecumeniques-les Décrets, Tome II-1-les éditions du Cerf, Paris 1994, référence 1179; Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique-Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996 référence 1349
33) Les Conciles Oecumeniques- Les décrets, tome II-1, les éditions du Cerf, Paris 1994, pag. 871
34) Les Conciles Oecumeniques- les décrets, tome II-1, les editions du Cerf, Paris 1994 ;pag.869 et 871
35) DenzingerSymboles et définitions de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996,  référence 224
36) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, référence 1514
37) DenzingerSymboles et définitions de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, 1996, référence 1315
38) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, référence 1626
39) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, référence  1050 et 1051
40) Les Conciles Oecumeniques- les décrets, tome II-1, les éditions du Cerf, Paris, 1994, pag.1183; DenzingerSymboles et définitions de la Foi catholique,- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, référence  1351
41) The Life and Letters of st. Francis Xavier by Henry James Coleridge, S.J. (Originally published: London: Burns and Oates, 1874 ) Second Reprint, New Delhi: Asian Educational  Services, 2004, vol.2 pag. 281
42) Denzinger- Symboles et définitions de la Foi catholique- Enchiridion Symbolorum, éditions du Cerf, 1996, référence  1536
43) Catéchisme du Conciles  de Trente sur Internet, Chapitre 15, du Sacrament du Bapteme § 2 de l’institution du Bapteme :http //catechisme.free.fr/cat1 part2 chap15. Ctm Catechisme du Concile de Trente;  Editions Saint-Rémi, Cadillac, 2004; pag. 194

31 commenti:

  1. Grazie, grazie e ancora grazie per questo articolo che rispolvera la memoria del catechismo riguardo alla salvezza !

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  2. Ho letto il post. Mi chiedo però questo: se è così, allora Gesù è morto praticamente per nulla. Se penso a tutti gli uomini del Vecchio Testamento, da Adamo in poi, che si sono succeduti, nessuno di loro era battezzato (Abramo, Mosè, Noè, Giacobbe, Isacco, tanto per citare i primi che mi vengono in mente); da Gesù in poi, soltanto i pochi cristiani raggiunti dagli Apostoli si sono potuti salvare dai primi secoli ad oggi; ed oggi, a fatica, i pochi cattolici che ci sono si possono salvare....Voglio e posso credere che la Misericordia di Gesù vada ben oltre quello che possiamo pensare, fermo restando che, fosse per me, vorrei una umanità di soli cattolici. La mia è una semplice riflessione. Ciao

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  3. nell'antico testamente il battesimo era la circoncisione, Nostro Signore infatti porta a compimento le scritture, si fa circoncidere ed istituisce il battesimo che sostituisce la circoncisione...tutti i nomi che hai scritto ( Abramo,Mosè ecc...piu' ad esempio San Giuseppe ) erano inattesa della morte e resurrezione di Gesù nel Limbo nel quale Gesù è sceso aprendo a tutti i giusti le porte del Paradiso.
    Allora bisognava seguire la legge naturale e non commettere il male per potersi salvare e morendo andare appunto nel limbo, dopo la venuta di Gesù questo non basta ma serve ciò che il catechismo la Chiesa e ad esempio questo articolo ci riorda...( difficile essere esauriente in poche righe ) Se segui la tua riflessione devi giungere a dire che la Chiesa non ha saputo cogliere il messaggio di Cristo e quindi la Misericordia di Gesù va ben oltre (come dici tu) la Misericordia della Chiesa.
    Ricordiamoci però che non può esserci misericordia senza giustizia.

    saluti

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  4. Emanuele, mi sembra che tu sappia poco di dottrina...Tutti gli uomini prima di Cristo sono salvati dal fatto che erano "prima di Cristo" !
    Dopo Cristo tutto è cambiato poichè la Sua Venuta è stato lo sconvolgimento totale.
    Infatti la Vecchia Alleanza è stata azzerata dal ripudio giudaico verso il Messia ed è stata creata la Nuova; Lui disse che con la Sua Venuta avrebbe creato la divisione nel mondo e solo chi avesse accettato il battesimo e le Sue Parole sarebbe stato salvo.
    Sono parole del Vangelo, ovvero Sue. Se non si crede al Vangelo, anche le Sue Parole sono nulla.
    Ora si permettono anche ,gli pseudo-papi, di interpretare e voler fraintendere le frasi evangeliche (vedi il novello "teologo" Ratzinger).
    Ora si insiste più sulla Misericordia Divina e della Giustizia divina NON si parla più, proprio perchè la realtà è talmente dura che è "meglio" non parlarne.
    Ma il Vangelo è sempre stato molto chiaro !
    Frasi emblema: "molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti"
    "Guardatevi di passare per la porta stretta, poichè è larga invece la porta che conduce alla perdizione (eterna)".

    Credo sia sufficiente per comprendere che il buonumore e l'ottimismo ad oltranza di questi tempi sono mortiferi e demoniaci.

    Per il resto, è ovvio che bisogna affidarsi alla Misericordia. Ma se uno pretende di affidarsi solo a quella , facendo della dottrina sterpaglia da bruciare, allora è sulla strada larga e molto battuta da sempre...

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    1. "Molti sono chiamati ma pochi gli eletti" non significa quello che intendi tu! Per chiamata, non si parla di salvezza, ma si parla di adempiere nella nostra vita il disegno eterno che DIo ha per noi. Cioè immetterci nel binario di Dio. Ognuno di noi come membro del corpo di Cristo abbiamo un destino, stabilito da Dio. Ma nel suo immenso amore, abbiamo la libertà discegliere se attuarlo oppure no. E' una chiamata speciale al servizio, una totale rinuncia a se stessi, per Dio, per la Chiesa e per l'umanità. Questo non ha nulla a che vedere con la salvezza. Infatti Dio, parla di "chiamata", ossia la chiamata ad essere suo discepolo. Come quando chiamava i 12. La parola "molti" indica tanti. Molti chiamati, ma pochi attuano il disegno meraviglioso di Dio. La fede è la chiave, perché avere fede, significa abbandonare completamente se stessi nella fedeltà di DIo, di Colui che è. Quando siamo completamente abbandonati nella Fede, è lo Spirito che compie ogni cosa, nel cammino. Non escludete lo Spirito Santo dal vostro cammino.

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  5. Mi permetto di far notare che, significativamente, il Simbolo Atanasiano fu abolito dalla recita dell'Ufficio Domenicale nel 1962, con la riforma di Giovanni XXIII, il quale ne limitò la recita alla sola festa della Ss.ma Trinità. Come si vede, già da prima del Concilio i soliti noti erano già all'opera...

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  6. Pienamente d'accordo con voi che oggi si insiste solo sulla Misericordia e non sulla Giustizia, che si può parlare di Dio ma non di Satana (figuriamoci di Asmodeo e soci.....), del paradiso, e non dell'inferno, tutto per essere autorizzati a fare più o meno i cavoli propri che non quelli Suoi. E' però anche vero che finchè siamo su questa Terra, abbiamo sempre la possibilità di salvarci, anche nel momento stesso della morte, poichè Lui ha tutta un'eternità per esercitare la Sua Giustizia. Per cui visto che la situazione degli uomini oggi è quella che è, l'unica è pregare e offrire ogni piccolo o grande sacrificio, dato che le parole, pur giuste che uno gli dica, non hanno nessun apparente effetto positivo, anzi. Si toccano di più le persone con un solo goccio di amore che non con mille parole giuste, pur dottrinalmente e evangelicamente corrette. A che giova all'uomo dimostrare di avere ragione su un altro, quando poi ne perde l'amicizia?

    Un abbraccio a tutti

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  7. Catechismo Maggiore (detto di San Pio X)

    117. Perché le anime dei santi Padri non furono introdotte nel paradiso prima della morte di Gesù Cristo?
    Le anime dei santi Padri non furono introdotte nel paradiso prima della morte di Gesù Cristo, perché pel peccato di Adamo il paradiso era chiuso, e conveniva che Gesù Cristo, il quale con la sua morte lo riaprì, fosse il primo ad entrarvi.

    CCC (compendio 2005)
    25. Che cosa sono «gli inferi », nei quali Gesù discese?
    632-637
    Gli «inferi» - diversi dall'inferno della dannazione - costituivano lo stato di tutti coloro, giusti e cattivi, che erano morti prima di Cristo. Con l'anima unita alla sua Persona divina Gesù ha raggiunto negli inferi i giusti che attendevano il loro Redentore per accedere infine alla visione di Dio. Dopo aver vinto, mediante la sua morte, la morte e il diavolo «che della morte ha il potere» (Eb 2,14), ha liberato i giusti in attesa del Redentore e ha aperto loro le porte del Cielo.

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  8. Catechismo Maggiore (detto di San Pio X)

    166. Per salvarsi basta l’essere comunque membro della Chiesa cattolica?
    No, non basta per salvarsi l’essere comunque membro della Chiesa cattolica, ma bisogna esserne membro vivo.

    167. Quali sono i membri vivi della Chiesa?
    I membri vivi della Chiesa sono tutti e solamente i giusti, quelli cioè, che sono attualmente in grazia di Dio.

    168. E quali ne sono i membri morti?
    Membri morti della Chiesa sono i fedeli che trovansi in peccato mortale.

    169. Può alcuno salvarsi fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana?
    No, fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana nessuno può salvarsi, come niuno poté salvarsi dal diluvio fuori dell’Arca di Noè, che era figura di questa Chiesa.

    170. Come dunque si sono salvati gli antichi Patriarchi, i Profeti e tutti gli altri giusti dell’antico Testamento?
    Tutti i giusti dell’antico Testamento si sono salvati in virtù della fede che avevano in Cristo venturo, per mezzo della quale essi già appartenevano spiritualmente a questa Chiesa.

    171. Ma chi si trovasse, senza sua colpa, fuori della Chiesa, potrebbe salvarsi?
    Chi, trovandosi senza sua colpa, ossia in buona fede, fuori della Chiesa, avesse ricevuto il Battesimo, o ne avesse il desiderio almeno implicito; cercasse inoltre sinceramente la verità e compisse la volontà di Dio come meglio può; benché separato dal corpo della Chiesa, sarebbe unito all’anima di lei e quindi in via di salute.

    172. E chi essendo pur membro della Chiesa cattolica non mettesse in pratica gl’insegnamenti di essa, si salverebbe?
    Chi, essendo pur membro della Chiesa cattolica, non mettesse in pratica gli insegnamenti di essa, ne sarebbe membro morto e perciò non si salverebbe, perché per la salute di un adulto si richiede non solo il battesimo e la fede, ma le opere altresì conformi alla fede
    .
    173. Siamo noi obbligati a credere tutte le verità che la Chiesa c’insegna?
    Si, noi siamo obbligati a credere tutte le verità che la Chiesa c’insegna, e Gesù Cristo dichiara che chi non crede è già condannato.

    174. Siamo altresì obbligati a fare tutto quello che la Chiesa comanda?
    Si, siamo obbligati a fare tutto quello che la Chiesa comanda, perché Gesù Cristo ha detto ai Pastori della Chiesa: «Chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza voi, disprezza me».

    175. Può sbagliare la Chiesa nelle cose che ci propone a credere?
    No, nelle cose che ci propone a credere, la Chiesa non può sbagliare, perché secondo la promessa di Gesù Cristo ella è perennemente assistita dallo Spirito Santo.

    176. La Chiesa cattolica è dunque infallibile?
    Si, la Chiesa cattolica è infallibile, epperò quelli che rifiutano le sue definizioni perdono la fede e diventano eretici.

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  9. Grazie per aver inserito questi punti del catechismo, fa sempre bene a tutti quanti. Il mio augurio è che ognuno di noi riesca a portare avanti il messaggio di Gesù con molto amore e con molta fede in Lui.

    Ciao a tutti

    RispondiElimina
  10. Sì... amore nella verità, sempre.

    "Difendere la verità, proporla con umiltà e convinzione e testimoniarla nella vita sono pertanto forme esigenti e insostituibili di carità.
    [...] In Cristo, la carità nella verità diventa il Volto della sua Persona, una vocazione per noi ad amare i nostri fratelli nella verità del suo progetto. Egli stesso, infatti, è la Verità (cfr Gv 14,6)."
    (Incipit dell'Enciclica "Caritas in veritate" di Benedetto XVI)

    Un fraterno saluto anche a te Emanuele. Uniti nella preghiera.

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  11. Sì... amore nella verità, sempre.

    "Difendere la verità, proporla con umiltà e convinzione e testimoniarla nella vita sono pertanto forme esigenti e insostituibili di carità.
    [...] In Cristo, la carità nella verità diventa il Volto della sua Persona, una vocazione per noi ad amare i nostri fratelli nella verità del suo progetto. Egli stesso, infatti, è la Verità (cfr Gv 14,6)."
    (Incipit dell'Enciclica "Caritas in veritate" di Benedetto XVI)

    Un fraterno saluto anche a te Emanuele. Uniti nella preghiera.

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  12. Risposta a Iota Unum da parte di un mio carissimo amico:

    Stat Veritas
    come vediamo tutti l'articolo 171 del cosiddetto catechismo maggiore (manipolato dai modernisti ) afferma il contrario del dogma proclamato all'articolo 169: tipica procedura modernista: si afferma solennemente e subito dopo si nega subdolamente. Da una parte la Verità di Cristo: chi non crede e non si battezza in acqua (lavacro di rigenerazione) non può salvarsi, dall'altra il "sì però" modernista: tutto sommato le " brave persone" se hanno il “desiderio implicito” (di che ? Se sono invincibilmente ignoranti…) e cercassero la verità (ma quale ? Se non sanno nulla…) E compissero la volontà di Dio (ma quale Dio se non sono stati evangelizzati ? ) Allora possono essere salvati anche fuori dalla Chiesa. E cioè senza battesimo e senza credere nella Santissima Trinità e in Cristo.
    Se no, (s) ragionano i modernisti, il Signore distruggerebbe degli innocenti !
    Ma chi è fuori dall'Arca di salvezza è innocente agli occhi del Signore ? Se vi fossero innocenti al di fuori, l’Onnipotente non li farebbe entrare in qualsiasi modo ? Certo che sì, la sua mano non si è accorciata! Lo Spirito Santo, o un Angelo, raggiungerebbe il- senza -colpa, lo spingerebbe in cammino per raggiungere la Fede e il Battesimo. Oppure più ordinariamente,il Signore invierebbe un missionario come accadde all'eunuco di Candace e a milioni d’altri.
    Non si sa che l’Eterno ha diverse volte addirittura resuscitato i morti affinché quelle persone ricevessero il battesimo e fossero salvate ?
    No ! La Chiesa non ha avuto bisogno di inventare "battesimi impliciti" oppure salvifiche "invincibili ignoranze" perché ha sempre conosciuto la bontà e l'onnipotenza del proprio Signore e Dio e non fa tutta questa fatica (di certi facilitatori) per credere al suo Salvatore. L'insegnamento infallibile dei veri Papi cattolici ha sempre proclamato di stessi requisiti per la Salvezza eterna senza i quali si è condannati eternamente: UN SOLO SIGNORE – UNA SOLA FEDE – UN SOLO BATTESIMO !
    Questo i veri Papi e non gli apostoli del relativismo come l’apostata anti-papa Ratzinger…
    Firmato: stat veritas

    RispondiElimina
  13. le " brave persone" se hanno il “desiderio implicito” (di che ? Se sono invincibilmente ignoranti…)DESIDERIO IMPLICITO A MIO MODO DI VEDERE E' DESIDERIO DI FARSI BATTEZZARE SE SI CONOSCESSE BENE.... e cercassero la verità (ma quale ? Se non sanno nulla…)O SI CERCASSE QUALE RELIGIONE SIA VERA , compissero la volontà di Dio (ma quale Dio se non sono stati evangelizzati ? ) PUR ADEMPIENDO ,SENZA SAPERLO BENE, I COMANDAMENTI SCRITTI DENTRO CIASCUNO (non uccidere, non dire falsa test., non rubare, ecc. )Allora possono essere salvati anche fuori dalla Chiesa. E cioè senza battesimo e senza credere nella Santissima Trinità e in Cristo...
    L'esempio sono le terre di missione ,come l'Asia, dove molti sono entrati "in contatto" con il cristianesimo, ma non lo conoscono veramente e non sanno come avvicinarsi; oppure hanno una vita talmente tribolata che non riescono ad avvicinarsi al più vicino missionario.

    Non pongo limite alla Divina Provvidenza, che può dare illuminazione speciale a queste persone , che quindi, pur non essendo battezzate, hanno effettivamente in loro questa ricerca della Verità e si comportano rettamente secondo il Decalogo.

    Il catechismo è validissimo e pone i fondamenti del retto comportarsi. Si aggiungono anche delle osservazioni e paragrafi che di necessità sono sintetici e non possono essere trattato di teologia completo.
    A mio parere, quindi, c'è sotto un mistero particolare per alcuni non battezzati e , quindi, non cristiani, che possono però (e chi lo può dirimere??) salvarsi secondo un particolare disegno di Dio.
    A noi spetta solo di seguire il catechismo, visto che siamo tutti battezzati e viviamo in nazione di origine cristiana, senza tormentarci troppo sulle popolazioni non cristiane.
    A meno che non si voglia andare in missione per contribuire alla salvezza loro...
    ;-)
    Da sempre il Signore agisce potentemente se solo un uomo comincia la sua opera. Poi interviene Lui per portare a compimento. Non conoscevo gli esempi portati da "stat veritas" e sono un ulteriore contributo a colmare la mia ignoranza; e sono sicuro di questi esempi che rafforzano il fatto che la Divina Provvidenza può agire in modo che non ci aspettiamo, e non possiamo neanche conoscere, con migliaia di uomini che vivono lontano dal cattolicesimo.
    Al solo fine di far loro conoscere la Via della Salvezza.
    Se loro si incamminano, dopo il Signore farà il resto !
    Ne sono certo !

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  14. Consiglio vivamente l'attenta lettura del seguente capitolo tratto da L'idea cristiana della Chiesa avverata nel Cattolicismo, Genova 1862 del P. Perrone::

    http://progettobarruel.comlu.com/novita/14/Perrone_Chiesa_salvezza.html

    Cordiali saluti

    C.S.A.B.

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    Risposte
    1. Grazie molte , C.S.A.B. !
      Ho letto l'articolo cui s'invia e, benchè sia in antico italiano, se ne capisce bene il senso. E' un vero e proprio piccolo trattato di teologia che spiega come possa arrivare la salvezza anche ai non battezzati.
      Trattandosi inoltre di vecchio scritto , certamente con "imprimatur" vescovile, è sano e di compendio al catechismo.

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    2. L'idea cristiana della Chiesa avverata nel Cattolicismo del Padre Perrone è munita di Nihil obstat e di Imprimatur; P. Giovanni Perrone 1794-1876, nella Compagnia di Gesù dal 1815, Professore di teologia ad Orvieto, poi di teologia dogmatica al Collegio Romano. Fu consultore di varie sacre Congregazioni, si oppose agli errori di Hermes e fece parte della commissione nominata da Pio IX per definire il dogma dell'Immacolata Concezione. Le sue Praelectiones theologicae ebbero 34 edizioni, il Compendio delle stesse 47 edizioni. Tra i suoi allievi spicca il cardinal Johann Baptist Franzelin.Vale la pena di leggere il necrologio pubblicatone dall'Unità Cattolica:

      «Siamo dolentissimi di dover annunziare la morte del principe dei teologi moderni, il reverendissimo Padre Giovanni Perrone della Compagnia di Gesù, mancato ai vivi in Roma in eta di 82 anni, dopo di aver illustrato la Chiesa universale e l'inclita Compagnia di Gesù colla sua dottrina e colle sue virtù. Il Perrone e gloria del Piemonte, essendo nato in Chieri nel 1794, ed avendo fatto i suoi studi nel Seminario Arcivescovile di Torino, dove fu laureato in teologia nella nostra Universita. Nel 1815 andò a Roma, e, ricostituita la Compagnia di Gesù da Papa Pio VII, egli fu dei primi ad esservi ammesso. Destinato da' suoi superiori, i quali non tardarono a conoscerne l'ingegno ed il nobilissimo carattere, a professore di teologia nella Casa di Orvieto, vi dimorò per sette anni, finchè la stessa obbedienza nol ricondusse in Roma, ove fu chiamato ad occupare la Cattedra di teologia che prima di lui aveano illustrato Bellarmino, Vasquez, e tanti altri insigni.
      Il Perrone continuò le sue lezioni di teologia nel Collegio Romano con grandissimo plauso e numerosa frequenza di studenti ed uditori, intervenendo alle medesime non solo gli allievi del Collegio Romano, ma anche quelli di altri Collegi ecclesiastici di Roma, come il Germanico, fino al 1848; e, non contento d'insegnare dalla cattedra, nel 1835 cominciò la pubblicazione de' suoi trattati, che poi ridusse in compendio, e che ebbero l'onore di oltre una quarantina
      di edizioni.
      Venne il 1848, e la rivoluzione, che non lascia star tranquillo nessuno, trovo l'umile religioso nella sua cella e in mezzo ai suoi libri. Ma era un Gesuita, quindi convenne che si avviasse per la strada dell'esilio. E il Perrone riparò in Inghilterra finchè il turbine rivoluzionario non si calmò in Italia, e colà dove i suoi lavori gli avevano procacciato grande riputazione, ebbe varie conferenze con ministri protestanti, i quali avvicinandolo furono i primi a riconoscerne i grandi meriti.
      Ritornato Pio IX in Roma, il Perrone ebbe dal Pontefice nobilissimi incarichi. Era giunta l'epoca opportuna per definire l'immacolato concepimento di Maria Vergine, ed egli ebbe parte grandissima nei lavori preparatorii alla promulgazione di quel domma. Fatto dappoi rettore del Collegio Romano, se cessò dall'insegnamento cattedratico non cessò di difendere co' suoi libri la dottrina cattolica.
      Caro ai Pontefici Leone XII, e Gregorio XVI, fu carissimo a Pio IX, il quale al pari dei suoi predecessori l'onorò di una stima e di un affetto meritatissimi, e lo avrebbe sollevato ai piu alti onori della Chiesa, se non avesse trovato nell'umiltà del figlio di sant'Ignazio un ostacolo insuperabile.
      Ci dispensiamo dal far l'elenco delle opere del Perrone, essendo troppo note; piuttosto inviteremo i nostri lettori ad associarsi al dolore che Pio IX e la Compagnia di Gesù provano per sì grande perdita, e a pregare Iddio che riceva presto ne' suoi tabernacoli l'anima di colui, il quale fu così fedele dispensatore de' talenti ricevuti, e spese l'intiera sua vita per la sua gloria e per la difesa della sua Chiesa.» (Cit in Civ. Catt. s. IX vol. XII Firenze 1876 pag. 105.)

      Cordialità

      C.S.A.B.

      Elimina
  15. L'art 171 del Catechismo Maggiore di San Pio X e ciò che ha osservato Mardunolbo si ritrovano espresse anche successivamente, nel n.1260 del CCC: « Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale ».59 Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato. È lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità.

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  16. Esatto iota unum! Non scordiamoci mai il "buon ladrone" che sicuramente non era battezzato ma che Gesù stesso portò in Paradiso.

    Uniti nella prehiera

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  17. Ricordiamoci sempre che Dio ci ama follemente, tutti, allo stesso modo, cattolici, musulmani, buddisti, atei.... Sta a noi che abbiamo ricevuto di più, essendo cattolici, sacrificarci di più affinchè tutte le persone che incontriamo nella nostra vita possano salvarsi e godere della loro compagnia, un giorno, in Cielo. Il nostro compito è questo e non altri. Amare, amare, amare, ed è bello vivere così.

    RispondiElimina
  18. Per il cattolico Mardunolbo e gli altri fratelli : caro amico in Cristo (l’amicizia tra noi può essere presupposta…credo ) ecco alcune citazioni tratte dall'insegnamento infallibile della Vera Chiesa Cattolica e della sua Tradizione che possono aiutarci nel nostro scambio di idee riguardo al tema decisivo della Salvezza Eterna :

    Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, "Cantate Domino ", 1441 ex cathedra: la Santa romana Chiesa crede fermamente, professa e predica che tutti coloro che sono al di fuori della Chiesa cattolica, non solo pagani, ma anche giudei o eretici e scismatici, non possono partecipare alla vita eterna e andranno nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e i suoi angeli, a meno che non si uniscano alla Chiesa prima della fine della loro vita, che l'unità di questo corpo ecclesiale è di tale importanza che solo per coloro che dimorano in essa i sacramenti della Chiesa contribuiscono alla salvezza; e solo per essi fare digiuni, elemosine e le altre opere di pietà e pratiche della milizia cristiana producono ricompense eterne, e che nessuno può essere salvato, non importa quanto egli abbia dato in elemosina anche se abbia versato il sangue nel nome di Cristo, se non ha perseverato nel seno e nell'unità della Chiesa cattolica.
    Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, "Exultate Deo", 22 novembre 1439, ex cathedra: "… Il Santo Battesimo, che è la porta verso la vita spirituale, tiene il primo posto tra tutti i sacramenti, attraverso di esso noi siamo fatti membra di Cristo, del corpo della Chiesa. E poiché la morte è entrata nell'universo attraverso il primo uomo, "a meno che non siamo nati di nuovo d'acqua e di spirito Santo non possiamo" come dice la Verità "entrare nel Regno dei cieli (Giovanni 3:5). La materia di questo sacramento è l'acqua vera e naturale."

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  19. Secondo San Tommaso (questione 14 De Veritate, a. 2, ad 1 e ad 3; quod libetale II, q. 4, a. 5.) , Tre modi principali rientrano nel piano della Provvidenza per procurare ai pagani la conoscenza dei misteri sovrannaturali: l'invio di un missionario, in ministero di un angelo, l'ispirazione interiore.
    Ma, cari amici, tutti e tre questi modi in ossequio alla Parola di Dio e alla sua Volontà ( di salvare quella determinata” brava persona " ) devono sfociare nel Sacramento del Santo Battesimo per produrre l'incorporazione nel Corpo Mistico di Cristo (cioè la Santa Chiesa) e quindi far camminare la persona nella Via della Salvezza.
    Papa San Gregorio Magno, 590 d.c.: "il perdono dei peccati è conferito su di noi solo con il Battesimo di Cristo"
    Papa Paolo III, Concilio di Trento, canone 5 sul Sacramento del Battesimo, ex cathedra: "se qualcuno dice che il Battesimo è facoltativo, cioè non è necessario per la Salvezza ( Gv. 3:5): sia anatema".
    Dalla vita di Sant'Isacco Jogues (missionario con i suoi compagni tra i selvaggi dell'America del Nord, catturato, nel 1642, e martirizzato con loro ):
    "anche se, con ogni probabilità, potrei scappare dagli Irochesi sia attraverso gli europei o attraverso gli altri selvaggi che vivono attorno a noi, se io lo volessi, ho deciso di vivere su questa croce sulla quale nostro Signore mi ha fissato in Sua compagnia , e di morire con la sua Grazia… Chi avrebbe potuto istruire i prigionieri che vengono costantemente portati ? Chi avrebbe potuto battezzarli quando morivano e rafforzarli nei loro tormenti ? Chi avrebbe potuto versare l'Acqua Sacra sulle teste dei bambini … Credo infatti che ciò non sia avvenuto senza una singolare provvidenza della divina bontà, che io sia dovuto cadere nelle mani di questi selvaggi… I quali attraverso di me, anche se indegno, potessero essere istruiti, potessero credere ed essere battezzati essendo diversi di loro preordinati per la Vita Eterna.”.

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  20. Queste citazioni tratte dalla Parola di Dio, dalla Tradizione ed alla vita dei Santi potrebbero essere ripetute, mutate negli autori e nei fatti, con lo stesso significato moltissime volte poiché corrispondono tutte all'insegnamento di Cristo ripetuto fedelmente nell’ infallibile insegnamento dei veri Papi cattolici:
    La Provvidenza di Dio Onnipotente, in un modo o nell'altro, conduce tutti i meritevoli della terra ad essere incorporati nel Mistico Corpo di Cristo che è la Chiesa mediante il Sacramento del Santo Battesimo in acqua senza il quale non c'è Salvezza.
    Veramente il Signore ha resuscitato i morti affinché potessero essere battezzati e salvati !

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  21. Riguardo al signor iota unum…
    E alla frase(con annessi e connessi…) "… La vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere…":
    Vediamo cosa pensa di questo sillogismo il teologo cattolico Romano Amerio: "… La citazione di quel luogo di Efesini ( Ef. 1, 10) non può valere nel senso dato nella lettera ( Tertio Millennio Adveniente di G.P.II ), che è un senso theilhardano, ma vale solo se intesa sub condicione della conversione a LUI: le cose infatti non tornano a Cristo, Principio di tutto, ed Egli in sé non le ricapitola, per se stesse, ma solo se partecipano alla sua vita, della sua Grazia, se a Lui, loro Principio e Ragione, si convertono, come esorta l'Apostolo più avanti, nella stessa Epistola citata nella Lettera: "dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’ uomo nuovo, creato secondo Dio nella Giustizia e nella Santità vera" (Efesini 4, 23-24).
    Tanto è vero che non tutte le cose anelano al Cristo e che non tutte le cose tornano a Lui, e che egli, per queste cose non sue, neppure prega: "non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato" (Gv. 17-9b). Non tutto il mondo, quindi, ritorna al suo Principio. Oppure anche le cose dell'inferno ritornano al loro Principio? Ma l'inferno è proprio questa scissione dal suo Principio. Etc. Etc.".
    Da questa breve citazione, di un dottore cattolico da rimpiangere, emergono, signor iota unum, almeno due considerazioni:
    1) pur essendo nostro Signore Gesù Cristo morto per tutti, solo alcuni fanno tesoro del Suo Sacrificio, tutti gli altri, di fatto, lo disprezzano seguendo un'altra “ vocazione": quella del padre loro, che all'inizio seguì anche Eva madre nostra nella carne. Di certo noi dobbiamo pregare e sperare che prima della fine della loro vita molti di loro possano pentirsi e tornare alla Vera Fede cattolica.
    E perché a noi che siamo dei poveri peccatori è concesso di attingere a quel Tesoro, cosa di cui ringraziamo ardentemente Cristo tutti i giorni, e a loro non è concesso ? Il Signore questo lo sa, e noi certamente dobbiamo attendere alla nostra salvezza” con timore e tremore “.
    In ogni caso anche su questo tema così tremendo Romano Amerio fa riflessioni profonde: credo che lei, signor iota unum, farebbe bene a studiarle dato che si pregia di portare il nome di una sua opera.
    Ma mi tolga una curiosità: perché lei che è evidentemente un modernista accanito (dato che sembra non ascoltare) frequenta un sito cattolico ? È stato incaricato da qualcuno?
    Firmato: STAT VERITAS

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  22. credo di avere già risposto ricordando che l'articolo del Catechismo Maggiore è stato ripreso anche dall'attuale, rimanendo intatto tutto il discorso sulla necessaria "minima" condizione del battesimo per salvarsi (come espresso non da me che non sono nessuno, ma appunto dal Catechismo stesso di San Pio X che ho all'inizio citato nei diversi articoli relativi).
    Tuttavia, chi ha redatto i due numeri sia del Catechismo Maggiore che dell'attuale ha evidentemente tenuto conto di quelle persone che pur non essendo battezzate, lo sono senza propria colpa e che perciò, anche se sono soltanto guidate dalla legge naturale della coscienza che Dio inscrive nei cuori di ogni uomo, POSSONO (cioè, non è detto che lo siano sempre e comunque) essere salvate ugualmente per delle vie che solo il Signore conosce. Non mi pare evidentemente perciò di avere affermato alcunchè di modernista, riportando questi articoli di due diversi catechismi che mi paiono del tutto condivisibili. Tra l'altro chi legge qua sa che in tutti i miei modesti interventi più volte, anzi moltissime, ho riportato stralci della Dottrina e del Vangelo che lo ricordano. Nel caso invece in cui mi si voglia tacciare di esserlo, pazienza, l'importante è ciò che si è davvero davanti a Dio. In ultimo, il mio nick "iota unum" è ripreso dal Vangelo di Matteo, capitolo 5, vv. 17-18, anche se lo studioso Amerio lo ha usato per farne il titolo di una sua opera. "Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà UN SOLO IOTA o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto".
    Una preghiera vicendevole.

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  23. Ribadisco ciò che ,credo di aver scritto in precedenza; la salvezza di ogni uomo passa attraverso il battesimo.
    E' comunque mistero come altri uomini che per ragioni particolari non sono riusciti ad essere battezzati, possano salvarsi.
    Che possano salvarsi, appunto lo citano santi tra cui San Tommaso.
    A noi non è dato conoscere le modalità pratiche e spirituali in cui la Divina Provvidenza agisce su questi uomini.
    Ma è dato di credere che la Divina Provvidenza agisca per certo visto che Gesù è arrivato sulla Terra per tutti (anche se la salvezza è ,purtroppo, per pochi che scelgono ).
    In questo mistero che circonda la salvezza umana, l'unica cosa valida e pratica è evangelizzare e battezzare.
    Per questo da secoli i missionari si stabiliscono là dove il Vangelo non è conosciuto, per portare la salvezza della Chiesa e dei Sacramenti.

    Detto questo, sconsiglio di avvoltolarsi in queste diatribe che spettano a persone che abbiano fatto oggetto di studi approfonditi teologici, molta parte della loro vita.
    Noi conosciamo solo quel che è stato fornito dalla Chiesa in dottrina riconosciuta da secoli ed espressa in forma sintetica nel catechismo. A tale ci adeguiamo.

    Ma...non è il caso di porre limiti a Dio ed alla Divina Provvidenza, insistendo sulla dottrina riservata a noi cattolici.
    Quando saremo di Là, sapremo se il buddista ignaro del cristianesimo, ma buono e desideroso di conoscere la verità piena di Dio, sarà salvato o no.
    Non mi pongo il problema se non per cercare di evangelizzare il più possibile !
    Il resto del mistero di salvezza, appartiene a Dio e solo a Lui.
    Noi ne vediamo solo qualche barlume segnalatoci dalla dottrina, da seguire.

    RispondiElimina
  24. Bravi Iota unum e Mardunolbo. Il vero senso del nostro essere cattolici è chiedere la salvezza di tutti, per i quali noi dobbiamo pregare, a cominciare e a maggior ragione dal papa. Se Gesù ci comanda di "non giudicare e non condannare", e che "con la stessa misura con cui misuriamo lo saremo anche noi", che accadrà quando ci troveremo di fronte a Lui? A lui solo il Giudizio

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  25. Il papa è eretico manifesto, quindi non cattolico. Posso anche pregare per lui, ma preferisco pregare per quelli che non conoscono il cristianesimo e la cattolicità.
    Bergoglio è arrivato all'apice per ragioni elettive tramite cardinali di dubbia fede, a loro volta eletti da papi di dubbia dottrina e di certa apostasia (dalle parole e dagli atti).
    Quindi la ragione umana (quindi fallibile certo, ma unica logica da seguire) mi suggerisce di distogliere mente e spirito da chi dovrebbe essere capo ,ma è senza autorità poichè eretico !
    La salvezza con la preghiera preferisco chiederla per gli umili e gli ignoranti.
    Chi arriva al soglio di Pietro e si pone domande come "chi sono io per giudicare i gay" non è degno di sedere colà e dovrebbe avere l'umiltà primaria di allontanarsi alla svelta dal posto che non gli compete e dalla chiesa che non gli appartiene.
    Che poi altre volte parli in modo consono al suo stato, non pregiudica le sue vergognose posizioni in altri momenti.
    La dottrina "errante" e "modulata" non è della chiesa cattolica ma è degli eretici protestanti e, come diceva S. Pio X, dei modernisti.
    I modernisti sono finti cattolici.
    Bergoglio fa parte della schiera dei finti cattolici che prima dicono una cosa giusta , poi un'altra sbagliata, cioè, in una parola, dei "modernisti".

    Il vero senso del cattolicesimo è l'esempio personale e la evangelizzazione (cioè la missionarietà nella vita)del prossimo. La preghiera verso gli altri viene dopo aver compiuto la propria missione giornaliera e ciascuno la adempie come si sente destinandola ai più miseri, come dicevo sopra.
    Bergoglio non mi sembra affatto un misero...

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  26. La Chiesa oggi è trapassata da molte eresie, ha i nemici massonici al loro interno, e a questo aggiungiamo che all'esterno i nemici sono di più. In altre parole è molto malata. Il nostro compito è quello di aiutarla, che consiste nel pregare di più per Lei, perchè altro non possiamo fare. Se siamo chiamati ad amare il nostro nemico, tanto più con la Chiesa: non è criticandola, separandomi, giudicandola che si dimostra amore; è il malato che ha bisogno di più cure; ed è così che si dimostra più fede: se anche la situazione si aggravasse sempre più, e nonostante tutto arrivasse poi dopo Papa Francesco il falso papa, almeno so di avere fatto la cosa giusta; anche Gesù, nonostante le Sue preghiere di Dio, non ha potuto niente per salvare Giuda: ma so che moltiplicò le preghiere per lui, offrì le sue sofferenze, si sacrificò di più, che non di meno, pur sapendo che lo avrebbe tradito e che per mezzo suo si sarebbe compiuta la Redenzione. Questo è l'esempio che io debbo e voglio seguire. L'amore.

    Sapete che non entro in polemica con nessuno, Satana gode già fin troppo dei suoi risultati e a me non va di certo di dargli ulteriori motivi di allegria. E' dura vedere ridotta in questa condizioni la Chiesa. Ma ho già parlato troppo.

    Preghiamo



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    1. povero Emanuele! ...crede che un papa falso debba ancora venire, e non si accorge che sta già a S. Marta, con tutto quel che fa e dice e ciò che dovrebbe dire e NON dice, provocando nel gregge un caos mai visto in 20 secoli !

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  27. Si, è così, verrà il falso papa, e anche l'anticristo.

    Buon fine settimana


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