Ma continuo a spiegare il motivo per cui noi, vescovi, sacerdoti, fedeli e amici della Tradizione Cattolica, se non cambiamo totalmente direzione, andremo tutti dritti all’inferno.
mercoledì 11 novembre 2015
SE L’ESISTENZA DELL’INFERNO È UNA VERITÀ INFALLIBILE, ANCHE CHE TU CI VADA È INFALLIBILE, A MENO CHE...
Ringraziamo Lisa della Sua gentilezza nel tradurre dallo Spagnolo questo prezioso intervento di P.Ramiro...
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Di P.
Ramiro M. Ribas:
...
Ringrazio Dio perché da molto tempo, e ancora più dopo aver passato alcuni
giorni dedicati totalmente allo spirito, sono arrivato a comprendere
chiaramente che noi, tanto i vescovi quanto i sacerdoti e i simpatizzanti della
Tradizione Cattolica (a qualunque gruppo apparteniamo), se non poniamo
urgentemente rimedio e cambiamo la rotta di 180 gradi, andremo tutti diritti
all’inferno.
Mi
direte: e perché? La riposta è semplice e chiara. Leggiamo con attenzione
perché è molto importante quello che si espone qui.
Abbiamo
già passato 50 lunghi anni dalla conclusione di quel nefasto Vaticano II,
immersi nella menzogna, l’errore e l’eresia, che hanno portato la società (un
tempo cristiana) a una totale corruzione e immoralità di costumi... ed è impossibile
che vivendo in mezzo a tanta immondizia, non sia toccato a ciascuno di noi di
sporcarsi, forse un poco, o molto... o moltissimo.
E
se a qusto aggiungiamo che la preghiera, le letture spirituali e la pratica
della virtù sono state sostituite da un computer dove lo schermo è diventato il
santuario particolare di ciascuno, la miscela che si produce è mortale.
Avevo molta voglia di chiarire (e rabbrividivo
al sospetto che qualcuno potesse pensare il contrario) che io non profano la
Santa Messa pronunciando in essa il nome di Francesco Bergoglio. Ci dice San
Giovanni nella sua seconda lettera che non dobbiamo ricevere e nemmeno salutare
colui che venga con una dottrina diversa, e Francesco insegna un’altra
dottrina, ed è idolatra, amorale, eretico e apostata... E nominarlo nella Santa
Messa, oltre a sporcare e profanare la cosa più santa che esiste, significa
unirci in comunione con qualcuno molto più eretico di Lutero, Ario, Calvino...
e di tutti gli eresiarchi messi insieme... e ciò sarebbe grave, molto grave.
Vorrei
chiarire che la Sede di Pietro è occupata, dall’anticristo, però sì, occupata,
e bene.
C’è
stato un tempo, non lontano, e si può leggere nei messali dell’epoca, che dopo
avere nominato il Papa, nella Santa Messa, si nominava anche il re cattolico
che regnava in Spagna, e in tempi più recenti il duce Francisco Franco. Si
nominavano perché erano cattolici. Oggi, anche se il trono di Spagna è
occupato, io non potrei nominare l’attuale re, perché al pari di Francesco è un
nemico della Chiesa.
Bisogna anche ricordare che le diverse orazioni
che la Liturgia contiene per il Papa, per il re e per i governanti, sono fatte
per pregare per Papi, re e governanti cattolici, ma non perché chiediamo a Dio
a che dia salute e protegga Francesco Bergoglio, e lo guardi dai suoi nemici,
che in questo caso saremmo noi, i tradizionalisti. O per chiedere che aiuti un
re massone. Fare oggi queste orazioni è ancora peggio che se nella vita di
Lutero la Chiesa avesse pregato per lui, perché Dio lo aiutasse, gli desse
salute, lo proteggesse liberandolo dai nemici, che in quel tempo erano i Papi
Leone X, Clemente VII, Paolo III... l’imperatore Carlo V, Sant’Ignazio de
Loyola, Santa Teresa di Gesù... e tutta la vera Chiesa Cattolica. Pregare in
questo modo implica grave colpa, e bestemmia.
Ma continuo a spiegare il motivo per cui noi, vescovi, sacerdoti, fedeli e amici della Tradizione Cattolica, se non cambiamo totalmente direzione, andremo tutti dritti all’inferno.
Ma continuo a spiegare il motivo per cui noi, vescovi, sacerdoti, fedeli e amici della Tradizione Cattolica, se non cambiamo totalmente direzione, andremo tutti dritti all’inferno.
Vediamo:
In
cosa si differenziano i matrimoni della Tradizione dai matrimoni della chiesa
modernista o tra pagani? In niente. Quasi tutte le spose indossano un vestito
disonesto e indecente, e lo stesso le damigelle, siano esse bambine, ragazze o
signore: scollature, gonne corte, vestiti aderenti, etc... e poi, tanto la
sposa che le damigelle, tutte a fare la comunione. Nemmeno gli uomini possono
fare la comunione, per il peccato di tollerare alle proprie spose e figlie
tanta spudoratezza... E lì stà il sacerdote a dare queste comunioni sacrileghe.
Il Santo Curato di Ars, Padre Pio, Sant’Antonio Maria Claret, San Giovanni Bosco,
e qualunque sacerdote veramente sacerdorte, li avrebbe cacciati tutti dalla
chiesa.
......
E dopo le nozze, il banchetto, con le sue conversazioni mondane, scherzi e
azioni di malgusto, incluso licenziose.
...
E dopo... il ballo... di Satana.
Però
poi sì (tutti quelli delle nozze, e il sacerdote con loro, dicono), noi siamo
della Tradizione... sì, della Tradizione, però della Tradizione del diavolo.
Non
solo nei matrimoni, ma in qualunque Messa, vanno a comunicare donne vestite in
maniera indecente... e comunicano... la loro propria dannazione, e di chi gli
dà la comunione.
Nelle
giornate e riunioni che la Tradizione organizza per i giovani, lo spirito
brilla per la sua assenza. L’unico scopo di questi ritrovi e di trovarsi
qualcuno con cui fidanzarsi.
Ci
sono volte in cui noi, vescovi e sacerdoti della Tradizione, predichiamo o
parliamo di queste cose?
Vediamo:
Predichiamo che: andare in spiaggia e in
piscina è peccato, e peccato molto grave, perché a parte l’ambiente corrotto,
impuro e carnale che si respira in questi luoghi, stare in costume da bagno
significa stare senza vestiti, il che comporta spudoratezza e sommo scandalo.
Predichiamo che: andare a ballare è un grave
peccato.
Predichiamo che: vestire scollata, aderente,
con gonne che non coprono bene le ginocchia, anche stando seduta, etc., è
peccato. Non si può stare senza maniche. Quando si portano maniche corte,
devono almeno coprire il gomito. Perché le donne indossano vestiti e magliette
con grandi aperture sul collo? Perché quando indossano la camicia, che è
l’ideale, lasciano aperti alcuni bottoni? Perché si mettono gonne tanto corte
che quando si siedono devono continuamente tirarle per cercare di coprirsi le
ginocchia? Etc. Etc. Maledetta vanità. Maledetta impudicizia.
Predichiamo che: perchè le donne non portano la
gonna? Si vergognano forse di essere donne? Il pantalone è il vestito dell’uomo
e la gonna della donna. La Sacra Scrittura, in Deuteronomio 22,5, dice che la
donna che si veste da uomo, così come l’uomo che si veste da donna, sono
abominevoli agli occhi di Dio. Come si vede, il passo è molto forte, e se ci
soffermassimo a pensare al significato di “essere abominevoli” agli occhi di
Dio, ne saremmo atterriti. E quando i pantaloni sono aderenti, o jeans (che per
la loro fattura lo sono sempre), è ancor più degradante e peccaminoso. Anche
l’uomo pecca se indossa pantaloni aderenti. I jeans sono un’aberrazione
rivoluzionaria, non dovrebbe indossarli nessuno e a maggior ragione nessuno che
sia di orientamento tradizionalista.
Trascrivo un articolo su alcune norme di
decenza apparso qualche anno fa in una rivista di Tradizione Cattolica. È molto
chiaro: “Avviso importante: un’altro anno ritorna il calore dell’estate e con
l’alzarsi delle temperature si avverte in molte persone una tendenza pericolosa
nell’uso dei capi d’abbigliamento. Per questa ragione non è superfluo ripassare
alcuni principi di etica sull’argomento: l’indecenza è un peccato, peccato di
scandalo e occasione di peccato per il nostro prossimo, dovendosi attribuire
alla persona che lo causa buona parte di responsabilità nella colpa altrui. In
nessun caso è permesso portare un vestito indecente. Non potrà essere
qualificato come decente un vestito che non copra le ginocchia quando la
persona sta seduta, o che lasci vedere, incluso mediante aperture o
trasparenze, ciò che il pudore impedisce di mostrare, ovvero, le gambe al di
sopra delle ginocchia. Lo stesso vale per gli indumenti, maschili o femminili,
che segnino le forme del corpo, così come l’uso del pantalone corto negli
uomini. In quanto alle scollature, spalle e schiena scoperti, trascriviamo qui
a seguito ciò che diceva il Cardinale Vicario del Papa Pio XI: “Un vestito la
cui scollatura scende più di due dita sotto al collo e che non copra le braccia
almeno fino al gomito, non potrà essere etichettato come decente.” A
prescindere da queste norme generali, la visita a una chiesa richiede un modo
di vestire adeguato alla santità del luogo.” L’articolo è esaustivo e non
lascia nessun dubbio su cosa significhi vestire decentemente e ciò che invece è
disonesto. Chi non segue queste norme, sappia che pecca e che induce al
peccato.
Predichiamo che: in nessuna casa, e ancora meno
in quelle tradizionaliste, si deve nè si può avere la televisione. Peccare e
vedere la televisione è lo stesso. Vedere la televisione e peccare è lo stesso.
È degradante sedersi a vedere lo strumento immorale, perverso e idolatrico
preferito dal demonio.
Predichiamo che: internet è un’arma molto pericolosa
per l’anima, e che va utilizzato solo per lavoro, il minimo possibile. I
bambini e i giovani non devono mai stare soli davanti a uno schermo connesso
alla rete. Attenzione, massima cura e preacauzioni per tutti quelli che
utilizzano la rete.
Predichiamo che: è un grande inganno il
seguente: non ho la televisione, però ho dei video e vedo solo i film.
Ascoltate bene: praticamente tutti i film sono saturati di mondo, demonio e
carne, e fanno molto danno a chi li vede. Anche i film religiosi o di santi,
hanno deformato la vita del santo e la trama è sempre da romanzo rosa. Un santo
non starebbe mai in presenza di donne vestite in maniera indecente, come accade
nei film, ma le correggerebbe sul posto.
E ancor peggio, tutti i film, anche quelli sui
santi, contengono una e più volte la scena dei baci tra la coppietta di turno,
scena che prolifera di continuo in ogni luogo, che sia nel metro, in autobus o
per strada. Guardare è un peccato molto grave, perché si sta indulgendo all’impudicizia,
ed è ugualmente peccato quando i fidanzati, o quello che sono, lo fanno, ed è
peccato vederlo fare. Stare pronti col telecomando per saltare le scene
indecenti non vale, perché porsi volontariamente in pericolo è già peccato, e
poi sempre vedi qualcosa o te lo immagini senza vederlo. Non si può nemmeno
andare a cinema, teatri, etc., perché come abbiamo detto tutto è saturato di
peccato e inoltre stai dando i tuoi soldi a impresari che prima o poi
proietteranno su quello stesso schermo spettacoli disgustosi.
Predichiamo che: l’arte se non è pura e onesta
non è arte, bensì sporcizia e oscenità. Per questo, attenzione con musei,
gallerie e altri luoghi dove si espongono opere d’arte. Ci sono sempre quadri e
sculture che non possiamo vedere.
Predichiamo che: attenzione con quello che si
legge, di cui si parla e si ascolta. Per esempio: musica. Oggi tutte le canzoni
sono impure, e ancora peggio...
Predichiamo che: non si deve comprare in luoghi
dove sono affissi manifesti indecenti, quadri disonesti, o si vendono cose
immorali, che siano periodici, riviste, film, dischi, libri, preservativi,
pillole abortive etc., che siano in farmacie, distributori di benzina,
ristoranti, negozi di alimentari, di vestiti o grandi magazzini, con manichini
che sono pornografia pura, come quelli del Corte Inglés, che oltretutto riveste
le sue facciate di enormi cartelli molte volte vergognosi...
Predichiamo che: i genitori devono educare i
propri figli alla virtù, per la vita eterna, e devono inculcargli fin da
piccoli la vocazione per la vita religiosa. Che non gli lascino fare quello che
vogliono, ma solo quello che devono fare. Che non gli consentano nessun
capriccio. Che non gli lascino vedere niente di sconveniente. Non possono
comprare ai propri figli, bambini o adolescenti, telefoni con internet. Devono
proibire loro di andare in locali da ballo e in altri luoghi mondani e
peccaminosi. Non possono permettere che vestano in maniera indecente nè che si
fidanzino prematuramente. Essere veri genitori oggi è molto difficile, e se non
si opera in questo modo i genitori andranno all’inferno per colpa dei figli, e
i figli per colpa dei genitori. Oggi per salvarsi nello stato matrimoniale
bisogna essere eroi e martiri, e si deve remare controcorrente, in un fiume in
piena, giorno e notte.
Predichiamo che: i metodi naturali sono metodi
naturali... di contraccezione. Si utilizzano per lo stesso motivo degli altri: non
avere discendenza. E questo va contro l’essenza del matrimonio ed è un peccato
molto grave.
Predichiamo che: la vita religiosa è quanto di
più grande e bello possa esistere, perché anticipa il Regno dei Cieli in questo
mondo.
Predichiamo che: dobbiamo apostatare da tanti idoli
che ci siamo fabbricati, che idolatriamo, e che stanno occupando il posto del
vero Dio, ovvero il dio sensualità, il dio benessere, il dio sport, il dio
fama, il dio denaro, la dea politica, la dea democrazia, la dea tecnica, la dea
scienza, la dea moda... il supremo culto del corpo... idolatrare cantanti,
calciatori, o qualunque altra persona... o quegli dei che abbiamo molto
radicati: il potente dio superbia e la potente dea vanità.
Predichiamo che: etc... etc... etc... Ho
elencato brevemente alcune delle cose più evidenti e ovvie, però ce ne sono
moltissime di più.
In conclusione, la questione è urgente. Il tempo
stringe. Nostro Signore ha detto che se il nostro occhio è causa di peccato,
dobbiamo cavarcelo, e che se non facciamo penitenza periremo tutti, ovvero,
tutti ci condanneremo... e invece di eliminare dalla nostra vita ciò che
offende Dio, invece di fare penitenza, facciamo il contrario, pecchiamo con...
spiagge, piscine, film, riviste... più tutto quello che ho detto finora e tutto
quello che c’è ancora da dire. Se il semplice atto di non fare penitenza è
sufficiente per condannarsi, che condanna meriterà colui che fa tutto il
contrario?
Internet per molti, sacerdoti inclusi, ha
sostituito il santuario, la preghiera; e senza preghiera lo spirito si
deteriora e la fede si raffredda.
Considerato ciò, credo sarete d’accordo con me,
se non si dà una svolta alla vita e non si sradicano tante cose cattive, alle
quali ci siamo abituati, e che già non consideriamo cattive (è questa la grande
disgrazia, vedere come buono il peccato) e alle quali ci leghiamo
volontariamente, è impossibile salvarsi. Non ci inganniamo. È impossibile!
Che fare?
1.
Bisogna separarsi energicamente da tutto ciò che macchia la nostra anima
e offende Dio, che come abbiamo visto sono molte, molte cose. Dobbiamo fuggire
da tutto quello che non è gradito a Dio.
2. E dopo aver compiuto il primo punto, bisogna
fare una buona confessione generale di tutta la nostra vita, perché c’è una
quantità di peccati che non abbiamo mai confessato, e non serve dire: “Io sono
una persona matura e, a mio parere, vedere, leggere o parlare della tale cosa
impura, non mi danneggia”. Chi parla in queso modo, ha ragione a dire che non
ne riceve danno, perché è già definitivamente danneggiato. E ancora peggio chi
dicesse che: “Per me questo non è peccato”. La verità è che per te non è
peccato perché sei già posseduto dal peccato, e il vizio ti ha reso cieco per
vedere la realtà.
Facendo queste due cose potremo iniziare una
nuova vita, limpida, chiara, piena di Dio. Per questo sto ultimando un Esame di
Coscienza completissimo, preso dai Santi Padri e dai Dottori della Chiesa, da
scritti di santi, da messali antichi, da devozionari antichi e moderni, e da
molti esami di coscienza già pubblicati. Sarà molto completo, e siccome i
peccati sono numerati, sarà molto facile confessarsi; basta prendere nota dei
numeri che si sono violati e poi dirli al confessore. In pochi giorni, quando
sarà terminato, verrà pubblicato in questa stessa pagina di Apostolato
Eucaristico (http://wwwapostoladoeucaristico.blogspot.com.es/ , in lingua spagnola, n.d.t.).
Consiglio di fotocopiarlo e farne un libretto, perché sarà uno strumento
utilissimo per la nostra vita spirituale e per la nostra salvezza. Ci aiuterà
sempre a confessarci bene, molto bene.
Nella pagina di Apostolado Eucaristico ci sono
inoltre alcuni miei sermoni che trattano dei temi più importanti per la nostra
salvezza, che consiglio di ascoltare, perché credo siano molto chiarificatori e
utili.
Il sacerdote non può, per rispetto umano o per
paura, trasformarsi in un tranquillizzatore di coscienze come praticamente
siamo diventati tutti. Al contrario, invece, deve mettere il dito nella piaga e
correggere con carità divina e fermezza i fedeli, e dire sempre la verità, a
costo di essere perseguitato e aborrito. Se non facciamo così, noi sacerdoti
saremo condannati per l’eternità e avremo addosso il peso di tutti i fedeli che
Dio ci aveva affidato.
Per questo... al modo dei Maccabei, lancio un
grido alle persone di buona volontà, dentro e fuori dalla Tradizione...
... Io e quelli della mia casa scegliamo il
cammino tracciato in questo scritto, vogliamo servire il Dio dei nostri padri,
vogliamo seguire la dottrina immutabile dei nostri antenati, vogliamo dare, se
sarà necessario, la vita per la Verità, che è Nostro Signore Gesù Cristo,
vogliamo aggrapparci alla Tradizione della vera e unica Chiesa Cattolica,
vogliamo separarci da tutto ciò che offende ed è sgradito a Dio, infinitamente
buono e giusto...
Se qualcuno è disposto a seguire in questo modo
Dio, sa di poter contare su di me in maniera incondizionata e su tutto.
Altrimenti, mi dispiace, ma io non posso perdere la mia anima per nessuno e per
niente!
L’occasione è unica, urgente, e lo ripeto
ancora una volta: se non cambiamo vita adesso e non seguiamo pienamente la
Legge del Signore, separandoci da tutto ciò che lo offende e lo disgusta,
saremo condannati per sempre, per molto che siamo della Tradizione, che ci confessiamo
e ci comunichiamo, perché ci si confessa e si comunica per cambiare e non per
seguire attaccati ai nostri mali e ai nostri peccati.
Semplicemente, se non facciamo così, saremo
modernisti con la messa in latino.
Che la santissima Vergine Maria, debellatrice di
tutte le eresie, ci protegga e ci auti nella buona battaglia che combattiamo
contro le forze del male, oggi poderosissime. In Lei confidiamo, in Lei poniamo
la nostra speranza e la nostra vita.
Vi benedico dal più profondo dell’anima:
P.
Ramiro M. Ribas
7 Novembre, Primo sabato del mese, Anno di
Grazia 2015.
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