Parole di S. Atanasio ai cristiani che soffrivano sotto gli ariani:
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"Che Dio vi consoli! ... Quello che rattrista ... è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. E' un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica. Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi. Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta - quella che mantiene la sede o chi osserva la fede? È vero, gli edifici sono buoni, quando vi è predicata la fede apostolica; essi sono santi, se tutto vi si svolge in modo santo ... Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica, e se qualche esecrabile gelosamente cerca di scuoterla in varie occasioni, non ha successo. Essi sono quelli che si sono staccati da essa nella crisi attuale. Nessuno, mai, prevarrà contro la vostra fede, amati fratelli, e noi crediamo che Dio ci farà restituire un giorno le nostre chiese. Quanto i più violenti cercano di occupare i luoghi di culto, tanto più essi si separano dalla Chiesa. Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo. (Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, vol. 32, pp 411-412). "
Risposta alla lettera, sul sito di Radio Spada, sul cosiddetto "papato materiale" di Carlo D.P. , autore di "Apologia del Papato", tengo anche a precisare che personalmente avrei preferito discutere della problematica del “Papato fasullo Conciliare” di persona o per telefono dato che personalmente io e Carlo di Pietro siamo conoscenti, di certo una chiarificazione su un nostro articolo su un altro Sito a noi gestori del Blog Non Possumus non è sembrata la maniera di comunicazione più corretta considerando anche il fatto che io personalmente ero fuori sede per un lungo periodo e quindi impossibilitato a rispondere. In questo articolo di Carlo di Pietro si sostiene che io metta in dubbio la cosiddetta “Tesi di Cassiciacum” dello stimato Monsignor Guerard Des Lauriers, autore tra l’altro del “breve esame critico” di Bacci e Ottaviani, in realtà questo è falso dato che suddetta Tesi a me personalmente mi ha arricchito molto facendomi comprendere appieno la dottrina cattolica sulla Materialità, sulla Formalità, La Sessio e la Missio ecc.. della Santa Chiesa Cattolica in riferimento alla persona fisica che assumerebbe L’ufficio oneroso, ma pieno di Grazia, del Pontificato nella Chiesa Cattolica. Come, per mail, spiegavo ad un noto Sacerdote, mi sono trovato a più riprese a difendere la Tesi di Cassiciacum quindi affibbiarmi una qualche etichetta di accusatore di tale Tesi è una falsità, personalmente penso che il Monsignore sia l’unico che si sia preso l’onere di insegnare dottrinalmente il ministero del Papato in questo tempo di crisi, ma questa Tesi di Cassiciacum rimane comunque una Tesi e non fa parte integrante del Magistero della Chiesa Cattolica in riferimento alla crisi del Papato degli ultimi 50 anni. Le nostre personali analisi si basano sull’oggettività che è sotto gli occhi di tutti e tengo a ribadire che coloro che oggi occupano illecitamente, in quanto modernisti ed eretici condannati, non possono avere nessuna autorità all’interno della Santa chiesa cattolica. L’uomo eretico è fuori di essa e non né fa parte figuriamoci se si debba pensare che il Signore possa dare a questi bellimbusti modernisti un qualche potere Sacerdotale in tutte le sue forme, Sacerdozio, Episcopato e Pontificato.
I miei personali dubbi sulla Tesi di Cassiciacum riguardano l’applicabilità ai giorni d’oggi in riferimento ai personaggi modernisti che hanno occupato il Soglio di Pietro. Monsignor Guerard Des Lauriers nella sua Tesi Mette in dubbio, giustamente, le Consacrazioni con il “nuovo rito” dell’apostata Montini e afferma che sino a Giovanni paolo II l’elezione solo “materiale” del Pontificato era salvaguardata dato che nel Conclave erano presenti una decina di Cardinali ancora Consacrati con il solo e vero rito che era quello pre-conciliare e che nessuno di essi abbia messo in dubbio tale procedura in riferimento alla persona fisica di Giovanni Paolo II, inoltre afferma che se questa situazione non sarebbe cambiata nel futuro, in virtù delle fasulle Consacrazioni Episcopali Conciliari, avremmo avuto una figura di Papa quindi un falso Papa, quindi la presenza di questa decina di cardinali avrebbe salvaguardato solamente la “materialità” dell’elezione di Giovanni Paolo II. Ora ad oggi noi abbiamo un cosidetto “nuovo Pontefice” tutto nuovo, consacrato Sacerdote e Vescovo col nuovo Rito e con Cardinali elettori, (quasi tutti fatti Vescovi col Nuovo Rito), che da anni hanno aderito alla falsa ed eretica dottrina conciliare, quindi seguendo l’insegnamento della Tesi ad oggi saremmo arrivati alla “figura di Papa” quindi né materialità né formalità. Forse questa Tesi andrebbe aggiornata ai tempi attuali in riferimento all’impostore eretico di Bergoglio e si spera che Don Ricossa nel XIII Convegno degli studi Albertari a Novembre a Milano, riesca a chiarite l’applicabilità della Tesi di Cassiciacum alla persona fisica del modernista Bergoglio. Inoltre sembra che ci si dimentichi, oltre che alle evidenti eresie degli impostori conciliari, che coloro che oggi occupano illecitamente la Sede Apostolica hanno da anni relazioni strette con la massoneria ed il comunismo, troppo lungo sarebbe scrivere della vicinanza dell’impostore Giovanni XXIII ed il suo pessimo successore Montini con i nemici della Santa Chiesa, quindi di Dio, ma il nostro Blog come anche altri siti trattano del problema massonico e comunista in combutta con i traditori della fede conciliari, basterebbe ascoltare la dotta conferenza di Carlo Alberto Agnoli per comprendere a che stato di corruzione sono giunti i riformatori conciliari, per quanto mi riguarda la cosiddetta vacanza Papale parte dall’impostore Giovanni XXIII che in combutta con i poteri luciferi di questo mondo ha indetto il 1° concilio della satanica e falsa chiesa conciliare basti pensare che questo personaggio si è affibbiato il nome di un anti papa. Tutto il discorso, per la dimostrazione della eresia formale, girerebbe intorno alla dimostrazione della cosiddetta “pertinacia” riguardo agli attuali abusivi occupanti della Santa Sede con una dichiarazione di condanna pubblica della Chiesa a queste persone. Ora come si può ancora attendere tale dichiarazione di condanna in quando i posti di governo sono occupati da eretici della stessa combriccola di Bergoglio? I condannati possono forse condannare un condannato? Questa procedura è sacrosanta ma non risulta applicabile ai giorni d’oggi in quanto chi dovrebbe formulare canonicamente questa presunta condanna è a sua volta condannato in quanto modernista e poi quale codice di diritto canonico si userebbe per tale procedura quello nullo conciliare o quello lecito di Benedetto XV del 1917?. La pertinacia, quindi la formalità nell’eresia, è abbastanza evidente, oggettiva, in quanto questi signori professano le stesse eresie da oltre 50 anni e il pensare che non sappiano appieno cosa stanno facendo è assurdo ed un insulto all’intelligenza, un conto è il proferire un eresia per breve tempo e poi smetterla ma un altro conto è passare 50 anni a proferire le stesse cose senza un barlume di ravvedimento. Il Signore ha detto “dalle loro opere li riconoscerete” e non “ dalla loro coscienza li riconoscerete”, e perché questo? Perché il potere li leggere le coscienze viene da Dio e non dagli uomini neanche se fossero validi Consacrati della Chiesa cattolica. Ebbene noi tradizionali, questi apostati conciliari, li abbiamo riconosciuti, la cosiddetta Chiesa Conciliare non è la Chiesa di Nostro Signore e i Consacrati ed i Sacramenti ivi amministrati non vengono da Dio ma dal suo acerrimo nemico, SATANA.
San Roberto Bellarmino: “Per quanto gli uomini non siano in grado o capaci di leggere i cuori, allorché testimoniassero che qualcuno sia eretico per virtù delle sue opere esterne essi allora lo giudicherebbero eretico puro e semplice, condannandolo come tale.”
La stessa Tesi afferma, giustamente, che in questi personaggi non opererebbe la Vera Missio e Sessio della Chiesa Cattolica ma una “Missio e Sessio” diabolica quindi e mi ripeto come uno che ha in se la “Missio e la Sessio” del diavolo possa ricevere da Dio l’autorità di parlare ed a governare a nome Suo, al contrario si può ben dire che il Signore permetta tale mostruosità a causa dei nostri peccati come un solenne castigo:
Nel 1523 Adriano VI disse pubblicamente, in riferimento alla avvenuta scissione protestante:
“Noi riconosciamo liberamente che Dio ha permesso questa persecuzione della chiesa a causa dei peccati degli uomini e particolarmente dei sacerdoti e dei prelati. La mano di Dio, infatti, non si è ritirata, egli potrebbe salvarci, ma il peccato ci separa da Lui e gli impedisce di ascoltarci. Tutta la Sacra scrittura ci insegna che gli errori del popolo hanno la loro sorgente negli errori del clero …Sappiamo che, da molti anni, anche nella Santa Sede sono stati commessi molti abomini: traffico di cose sacre, trasgressione dei Comandamenti in tale misura che tutto si è trasformato in scandalo. Non ci si può meravigliare che la malattia sia scesa dalla testa alle membra, dai papi ai prelati. Noi tutti, prelati ed ecclesiastici ci siamo sviati dalla via della giustizia. Da molto tempo nessuno fa più il bene. Per questo tutti noi dobbiamo onorare Dio e umiliarci davanti a Lui. Ciascuno di noi deve esaminarsi e vedere in che cosa è caduto molto più severamente di quanto non lo sarà da Dio nel giorno della Sua ira. Noi ci consideriamo tanto più impegnati a farlo perché il mondo intero ha sete di riforma.” (discorso di Adriano VI ai delegati della Dieta imperiale, dopo la scissione protestante nel 1523)
Tutti noi dovremmo fare un serio esame di coscienza per vedere se in qualche modo abbiamo contribuito al generarsi del solenne castigo che è stato il Conciliabolo Vaticano II indetto e perpetrato negli anni da impostori che occupano a sbaffo le Sacre mura del Vaticano.
Sono anche ben cosciente che questa soluzione, di difesa della fede, sedevacantista implica la problematica della lecita elezione di un nuovo Pontefice integralmente cattolico, ma questo non credo sia un mio problema, io mi fermo all’oggettività e lascio la risposta a tale quesito ad altri più dotti di me intanto negare l’oggettività rimane un assurdità e pur di dire che su quella sedia ci sia uno vestito di bianco si va' avanti con arzigogolamenti teologici che in 50 anni hanno prodotto solo confusione, l’unico soggetto atto all’interpretazione della oggettività rimane il magistero infallibile della chiesa se no faremo la fine dei protestanti dove ogni uno può dire la sua.
Intanto faccio notare che lo stesso Monsignor Guerard De Lauriers pensava che canonicamente la soluzione è irrisolvibile e anche accettando, secondo la Sua tesi, la lecita “materialita” nell’elezione dei modernisti Vaticanosecondisti. Difatti per la deposizione di Bergoglione bisognerebbe far partire l’iter canonico dell’ammonizione per poi, se il soggetto insiste, la totale deposizione dall’ufficio del Papato, da parte dei Cardinali e Vescovi residenti, in quanto diverrebbe un eretico pertinace e quindi fuori della Chiesa Cattolica:
INTERVISTA A MONS GUERARD DE LAURIERS
Sodalitium N. 13 – Maggio 1987
11) Sodalitium: Come prospettate l'ulteriore svolgimento di questa crisi spaventosa?
Mons. G.: Svolgimento ulteriore, soluzione... della "crisi": vale a dire della vacanza formale della Sede Apostolica?
Si designa comunemente con la locuzione: "crisi della Chiesa" lo stato di privazione nella quale si trova la Chiesa militante [vale a dire il Corpo Mistico di Cristo sussistente in terra, il quale non è la "chiesa ufficiale" in quanto tale]. Questo stato di privazione ha una causa "per accidens", per rimozione della causa propria. Questa causa "per accidens" è la vacanza formale della Sede Apostolica, almeno a partire dal 7 XII 1965.
Come può cessare questa “vacanza”? Il processo normale, canonico, è ben noto. Ciò che resta di Autorità nella Chiesa militante, se il Papa cade nell'eresia o lo scisma, è la persona morale [designata qui sotto con M] che costituisce l'insieme gerarchizzato dei Vescovi residenziali professanti [quindi, integralmente la Fede cattolica. Questa persona morale M deve rivolgere al "papa" [ex-Papa] una ingiunzione; e deve convocare il Conclave, il che assicura, almeno in potenza, la Successione Apostolica, considerando quest'ultima dal punto di vista formaliter. [È quanto accade quando muore il Papa: in particolare quando il Conclave, debitamente convocato, deve essere differito per cause estrinseche]. Se il "papa" persiste nel suo errore, ipso facto è fuori dalla Chiesa, e non è più papa in nessun senso, neppure materialiter. Se il "papa" abiura il suo errore, spetta al Conclave "decidere" l'alternativa: o questo "papa" pentito ritorna Papa formaliter: oppure, conformemente alla bolla di Paolo IV, questo "papa" ha alienato in se stesso, a causa dell'eresia, l'attitudine a diventare Papa formaliter che gli aveva conferito.
Davanti alla chiesa, il fatto di essere regolarmente eletto da un Conclave valido. La Chiesa non giudica mai il Papa. Ma spetta alla Chiesa [Conclave convocato da M] decidere se, si o no, esiste nel "papa" pentito "riviviscenza canonica" dell'attitudine ecclesiale ad essere Papa. Così la Chiesa giudica nel "papa" solo di ciò che, in quest'ultimo, spetta formalmente alla Chiesa.
Questo processo canonico non può evidentemente svolgersi, che se la persona morale M è una realtà. Ora, attualmente, i soli Vescovi di cui si sia sicuri che fanno parte della Chiesa militante [Corpo Mistico di Cristo, sussistente in terra] sono coloro i quali "procedono" da Mons. Ngo Dinh Thuc [cf 9 II]: in effetti, essi sono unanimi (alcuni di essi sono ancora timidi, e persino reticenti, quando si tratta di proclamare pubblicamente quanto, adesso, affermano [infine] privatamente), [al contrario di Mons. Lefebvre e di Mons. de Castro Mayer] nell'affermare la vacanza almeno formale della Sede Apostolica. Ma la mia opinione personale è: che, innanzitutto, l'insieme del "Vescovi-Thuc" non è gerarchizzabile né di diritto, né di fatto; che, secondariamente, questo insieme espressamente ordinato alla Missino, ed estraneo alla Sessio, è metafisicamente e giuridicamente inabile a costituire la persona morale M.
Ho designato sotto il nome di conclavismo l'opinione e la tendenza contraria, che rigetto assolutamente.
In mancanza di M, non esiste una soluzione "canonica"!
Gesù solo rimetterà la Chiesa in ordine, nel e col Trionfo di Sua Madre. Sarà allora evidente per tutti che la salvezza sarà venuta dall'Alto.
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San Roberto Bellarmino: “Un papa chiaramente eretico cesserebbe d’essere sia papa che testa della Chiesa, proprio come egli cesserebbe d’essere Cristiano e membro della Chiesa: egli potrebbe quindi essere processato e sì punito dalla Chiesa. Questo è l’insegnamento di tutti gli antichi Padri, i quali istruiscono che gli eretici manifesti perdono immediatamente ogni giurisdizione.”
San Roberto Bellarmino: “Chi non è Cristiano non è membro della Chiesa – ed un eretico manifesto non è un Cristiano, come insegnano chiaramente San Cipriano, Sant’Atanasio, Sant’Agostino, San Girolamo e molti altri: l’eretico manifesto non può perciò essere papa.”
Papa Pio XII, “Mystici corporis Christi”, 29 Giugno 1943: “Poiché non ogni delitto commesso, per quanto grave, come invece lo scisma, l’eresia o l’apostasia, è tale che di sua natura separi l’uomo dal Corpo della Chiesa.”
Papa Innocenzo III, “Eius Esempio”, 18 Dicembre 1208: “Crediamo nei nostri cuori e confessiamo con le nostre bocche Una sola Chiesa, non quella degli eretici, ma la Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica, fuori della quale noi crediamo che nessuno sia salvato.”
Come si fa dunque a discernere la persona eretica?
San Roberto Bellarmino: “Per quanto gli uomini non siano in grado o capaci di leggere i cuori, allorché testimoniassero che qualcuno sia eretico per virtù delle sue opere esterne essi allora lo giudicherebbero eretico puro e semplice, condannandolo come tale.”
Con questo breve scritto cerco di chiarire la posizione del sottoscritto sulla questione della vacanza della Santa Sede e dello stato di privazione in cui si trova, dalla metà del secolo scorso, dalla chiusura del concilio Vaticano II, la Chiesa cattolica. Prima di passare alla risposta all’articolo di Carlo di Pietro ci tengo inoltre a ribadire che in me non ci è mai stata l’intenzione di accomunare la mia personale posizione con quella di Carlo di Pietro, quindi Carlo stia in pace nessuno ha voluto metterlo in difficoltà rispetto all’Istituto Mater Boni Consilii probabilmente tutto nasce da un fraintendimento, ma comunque il tutto può essere di stimolo per poter discutere da cattolici del problema “dell’ora presente” senza sbranarci.
Tenendo presente la "risposta" indirizzatami dal sito di Radio Spada…
Lettera sul Papato materiale agli stimati amici di NON POSSUMUS
Con l'enciclica "Pascendi Dominicis Gregis", del 1907, Papa San Pio X denunciò - più di un secolo orsono - la diffusa presenza nella Chiesa dell'eresia modernista con cui molti chierici (tra cui cardinali vescovi e teologi) facevano propria la visione della filosofia moderna e delle moderne scienze ad esse sottomettendo la Santissima Fede in Cristo e nella Chiesa e facendo dipendere da esse l'intendimento delle Sacre Scritture.
Ciò portò-nella sostanza-questi chierici a rinnegare la Fede cattolica, distorcendo le Sacre Scritture, disprezzando l'Insegnamento Infallibile, ribellandosi con ostinazione e astuzia alla Cattedra di S. Pietro.