martedì 25 ottobre 2016
"La dottrina protestante consiste nel profanare la Sacra Scrittura, nel seminare incredulità e immoralità, nel distruggere i Sacramenti e la Chiesa di Gesù Cristo, nel ricondurre il mondo allo stato del paganesimo".
Segnalazione del Centro Studi Federici
E’
stato ristampato il volumetto “I protestanti distruttori della religione
cristiana”, del padre passionista Luigi di San Carlo, edito nel 1931.
Per
gentile concessione dell’editore, pubblichiamo la lettera che il card.
Camillo Laurenti, Prefetto della S. Congregazione dei Riti, indirizzò
all’Autore.
P. Luigi di S. Carlo, I protestanti distruttori della religione cristiana, Amicizia Cristiana 2016, pag. 88, euro 9,00. Ordini: edizioniamiciziacristiana@yahoo.it
Lettera di Sua Eminenza il Cardinale Camillo Laurenti
Prefetto della Santa Congregazione dei Riti
Roma, 14 aprile 1931
Reverendo P. L.,
Saluto
con piacere il suo piccolo ma vigoroso opuscolo, che reca un notevole
contributo alla difesa della nostra santa fede cattolica attualmente
cosi insidiata in Italia dai Protestanti. La schiettezza della fede che
l’eresia non arrivò mai a contaminare nella massa del nostro buon
popolo, è, tra i molti doni che Dio ci ha fatto, il tesoro più prezioso e
il vanto più glorioso di nostra gente. Collocata da Dio nel bel mezzo
d’Italia, la Sede di Pietro, centro di unità nella Chiesa, qui più che
altrove irradiò la luce del suo magistero e mantenne salda la fede della
nazione.
Questa
fede che suscitò nel nostro popolo tanto eroismo di santità, dai
martiri dei primi secoli ai mistici, ai Dottori, ai missionari del medio
evo fino ai contemporanei Don Bosco, Contardo Ferrini, Gabriele
dell’Addolorata, questa fede è il succo vitale della nostra anima, è il
germe per cui non è ancora del tutto inaridita la nostra vita
spirituale.
Il
fulcro della nostra storia è la Chiesa Cattolica, per la cui opera non
fummo del tutto travolti nell’invasione barbarica al cadere dell’Impero
Romano, fummo preservati dal giogo islamico nel Medio Evo e dalla peste
dell’eresia all’aprirsi dell’epoca moderna. Perfino l’antica storia di
Roma convergeva inconsapevolmente, come a meta ignota, alle glorie della
futura Chiesa. È il pensiero che da San Leone Magno tolse Dante quando
di Roma e dell’Impero
Romano cantava:
La quale e il quale a voler dir lo vero
Fur stabiliti per lo loco santo
U’ siede il Successor del maggior Piero.
(Inferno, canto II)
Ed ora
che avviene? Contro questa fede cattolica, che fu il nostro conforto
nei secoli di sventura, l’ispiratrice della nostra gloria, e il santo
legame spirituale che sempre ci unì in Gesù Cristo anche quando eravamo
politicamente divisi, si sferra adesso una offensiva, più rumorosa, è
vero, che efficace, ma con caratteri così perfidi che meriterebbero le
parole santamente sdegnose di Gesù Cristo contro i seminatori di
scandali e i seduttori di anime. È un vero e grande oltraggio che ci si
fa.
Il
primo oltraggio è contro la verità, contro la vera e santa fede
cattolica, nobile retaggio della nazione. Rapire anche un’anima sola
alla Santa Madre Chiesa è innanzi a Dio un male senza misura.
Il
secondo oltraggio è contro la nostra civiltà, tutta penetrata nel
pensiero, nell’arte, nella tradizione, nel costume dal soffio animatore
della fede cattolica; civiltà che nella storia dello spirito toccò
culmini altissimi e tracciò linee di luce che ancora illuminano il
mondo.
Il
terzo oltraggio è nel momento storico prescelto per l’acuirsi di questa
offensiva. È vero che da tempo, specialmente la setta metodista medita e
lavora pel disgregamento religioso del nostro popolo. Ma è dopo i Patti
Lateranensi felicemente conchiusi che l’eresia ha raddoppiato i suoi
sforzi. Perché? – Credo per combattere volutamente e deliberatamente i
salutari effetti che quella pacificazione era destinata a produrre.
Il
Papa, pur salvando con nobile intransigenza quello che era essenziale
alla sua santa e intangibile libertà di Capo della Chiesa Universale,
aveva fatto verso l’Italia un gesto di magnifica grandezza e generosità.
Alla espansione del suo cuore paterno aveva subito risposto il popolo
d’Italia, anzi il mondo, con una fiamma di entusiasmo, con un palpito di
anime che prometteva un’era nuova di rinascita spirituale. E così
doveva essere. Ma un nemico occulto era in agguato, e si sforzò che così
non fosse, con un conato che Dio renderà vano. E fra le forze
mobilitate al tristo disegno, ci fu quella dell’eresia. Bieco attentato
alla grandezza spirituale e anche materiale d’Italia, in un momento
culminante della sua storia!
Cresce
l’oltraggio se si considerano i mezzi e l’origine dello sforzo
protestante. Il mezzo è l’oro straniero che passa spesso per le mani di
miserabili apostati per mercanteggiare le anime, specialmente sulla fame
che nell’attuale crisi mondiale colpisce anche da noi le classi più
povere. È il prezzo del tradimento che gronda sangue come quello di
Giuda.
Io so
che ai loro fini questi tristi mercanti di anime amano il chiasso per
attirare d’oltre oceano il danaro finanziatore del loro orribile
traffico, né io vorrei amplificare i loro pretesi successi. Ma nemmeno
tacere noi dobbiamo, sia a santa protesta dell’oltraggiato onore di
Santa Chiesa, sia a difesa degli inermi e degli incauti. E il suo libra,
caro P. L., parla chiaro e forte. Combattiamo la nostra santa
battaglia, veramente pro aris et focis, perché difendendo la nostra
santissima fede, difendiamo pure la nostra patria e le nostre famiglie.
Mentre
il protestantesimo dappertutto o si dissolve in un razionalismo
incredulo, o cerca invano brancicando nel buio un punto d’appoggio che
fa salvi dall’abisso, mentre i migliori fra i protestanti sentono una
segreta nostalgia verso il centro donde si allontanarono i loro padri e
al quale forse torneranno con letizia i loro figli, è tristo che proprio
a noi popolo primogenito della Chiesa si faccia il turpe invito ad
abbandonare la casa del Padre. Non troveremmo che un deserto, ove
morremmo di fame spirituale. Dio ci preserverà da tanto male; e noi lo
preghiamo che tutti gli erranti, che tutti i popoli ritornino, uniti con
noi, al centro di verità, che è la Santa Chiesa Cattolica, unica e vera
Sposa di Gesù Cristo.
Io intanto benedico il suo libro e prego il Signore a renderlo fecondo di bene. Tanti ossequi.
Suo Dev.mo
Camillo Card. Laurenti
Dalla quarta di copertina
La
dottrina protestante consiste nel profanare la Sacra Scrittura, nel
seminare incredulità e immoralità, nel distruggere i Sacramenti e la
Chiesa di Gesù Cristo, nel ricondurre il mondo allo stato del
paganesimo.
O
disgraziati seguaci di Lutero, di Calvino e di Enrico VIII, aprite gli
occhi e vedete in quali abissi vi hanno gettato pei loro visi i pretesi
riformatori; e rientrate in quella Chiesa da cui usciste per inganno, e
che sola è l’arca della salvezza per le anime vostre.
E voi,
o Cattolici, istruitevi meglio nella vostra fede, per rendervi più
fermi in essa e per sapere vittoriosamente resistere ai lupi che vengono
per rapirvela.
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