Prima di porre in evidenza l'attacco del Vescovo modernista Luciano Monari, ci sembra opportuno porre in evidenza la figura di don Luigi villa, affinche' si possa comprendere appieno il suo particolare operato in seno alla Chiesa Cattolica di oggi. Nel nostro Blog, nella parte sinistra, si possono trovare ulteriori scritti di questo zelante Sacerdote che da tantissimi anni combatte le infiltrazioni massoniche, quindi diaboliche, nella Chiesa Cattolica, si potra' notare che nell'attacco ridicolo di questo modernista Vescovo non si entri mai nei meriti delle denuncie di Luigi Villa. Per quanto riguarda le figure dei pontefici che Lui Villa analizza con coraggio invitiamo il lettori aleggere i suoi scritti per potersi rendere conto dell'indegnita' di questi pontificati, personalmente parlai con don Luigi e lui mi disse che tutto cio' che scrive è suffragato da certissime prove se no lui niente pubblica. Nella certezza che don Luigi continuera' nel suo operato, nonostante questo vile attacco, riproponiamo la sua particolare vicenda umana e di fede nella Vera Chiesa Cattolica, non quella fondata dai nemici del Signore durante il pessimo Concilio Vaticano II:
a cura dell’Ing. Franco Adessa:
Su richiesta di molte persone
dall’Italia e dall’estero, e dopo più di vent’anni
di collaborazione con questo coraggioso Sacerdote,
ho deciso di scrivere questa
breve biografia di Don Luigi Villa,
perché ritengo non sia più possibile tacere sulla
indescrivibile e interminabile persecuzione
subìta da questo anziano, fedele e
incorruttibile Ministro di Dio!
Padre Pio chiamò Don Luigi e lo fece entrare nella sua cella. Qui, rispose alle sue 12 domande e gli parlò per oltre una mezz’ora, dandogli un incarico: dedicare tutta la sua vita per difendere Chiesa di Cristo dall’opera della Massoneria, soprattutto quella ecclesiastica.
Tutta la nostra completa solidarietà a don Luigi Villa, perseguitato ancor oggi, sebbene ultranovantenne, perché continua a denunciare pubblicamente, con pubblicazioni di rigorosa ricerca ed analisi teologica, la verità sul concilio e sui “papi” conciliari. Lo s-vescovo conciliare Monari lo attacca con una virulenza incredibile, che pare davvero indotta da una forma di terrore per un’opera che dà ancora sempre più fastidio ai servi dell’ideologia conciliare. L’opera di ricercatore dei mali interni della Chiesa fu assegnata a don Villa direttamente da Padre Pio. La storia, anche attuale, fatta di persecuzione e demonizzazione di quest’uomo di Dio, perpetrata con argomentazioni da “Gran Maestro di Loggia”, dimostra come la perseveranza nella lotta per la Verità subisca le invettive e l’odio di coloro che hanno tradito Gesù Cristo, il Santo Vangelo e Santa Madre Chiesa per preferire le sirene del “Principe di questo mondo”. Conoscendo don Luigi Villa e tutto quello che ha passato per rimanere fedele a Cristo, non crediamo si faccia intimidire da un Monari qualsiasi…(n.d.r.)
MUNARI: “DON VILLA: SI E’ PERSA LA MISURA”
(red.) E’ dura la presa di posizione del vescovo di Brescia monsignor Luciano Monari sull’attività editoriale di “Chiesa viva” diretta da don Luigi Villa (
www.chiesaviva.com ), sacerdote residente nella diocesi di Brescia e che da anni diffonde
“falsità sulle figure di pontefici come Paolo VI e Giovanni Paolo II”.Don Villa, che si è autonominato “grande inquisitore”, nei suoi scritti attacca anche il Vaticano II e altri ecclesiastici.
Sulle pagine del settimanale diocesano di Brescia, “Lavoce del popolo”, monsignor Monari è intervenuto con una lettera aperta nella quale stigmatizza il comportamento del sacerdote.
“Ho già dichiarato”, scrive Monari, “che la diocesi di Brescia non ha e non vuole avere nulla a che fare con le immondezze e le falsità che vengono scritte. Don Villa si è autonominato grande inquisitore, difensore della fede contro il Concilio Vaticano II che, secondo lui, è eretico e costituisce il vero pericolo della fede oggi; contro Paolo VI che ha deformato la Chiesa (Gesù Cristo deve essersi dimenticato della promessa di indefettibilità che aveva fatto); contro Giovanni Paolo II che si è mosso sulla stessa linea; contro innumerevoli ecclesiastici che sarebbero in realtà massoni, quinta colonna infiltrata nella Chiesa per distruggerla dall’interno e così via”.
“È difficile comprendere un tale livore”, aggiunge il vescovo di Brescia. “Don Villa penserà forse di essere mosso da zelo apostolico, di essere un nuovo Finees che trafigge gli empi nell’atto stesso della loro idolatria. La realtà è purtroppo diversa. Scriveva San Giacomo: “Chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità. Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica; perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni specie di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera”.
“Don Villa pensa che la fedeltà consista nel ripetere le medesime parole sempre uguali”, aggiunge il vescovo Monari. “Il che sarebbe vero se il mondo fosse fermo e statico e ogni parola avesse sempre nel tempo il medesimo significato. Ma il tempo passa, le lingue cambiano, cambiano anche gli usi delle parole e bisogna essere attenti (e intelligenti) per imparare a esprimere il medesimo atto di intelligenza con le parole corrette in un nuovo contesto di vita. Questa situazione può piacere o no ma è di fatto quella in cui viviamo; e, tra parentesi, è quella in cui il Signore ci ha messo a vivere”.
“Lo sforzo che il Concilio ha iniziato”, spiega il vescovo di Brescia, “è proprio quello di annunciare il Vangelo oggi; il medesimo Vangelo di sempre (non ce ne sono due o tanti), ma in modo che l’uomo che vive oggi e pensa oggi e parla oggi possa capirlo”.
“Paolo VI è stato non solo un grande Papa, ma un grande credente”, continua il vescovo. “Basterebbe leggere la sua professione di fede e il suo testamento spirituale per capire di che pasta era fatto. Così come basta leggere i testi di don Villa per capire di che pasta è fatto.
“Paolo VI”, prosegue la lettera di Monari, “è stato un autentico cristiano che ha conosciuto alcuni (pochi) momenti di successo senza lasciarsi esaltare; che, senza lasciarsi avvilire, ha portato la croce (pesante) subendo accuse, critiche, scherni. E da parte di persone che non valevano il suo dito mignolo. Il mondo contemporaneo è così: offre a tutti, intelligenti o stupidi, onesti o malvagi, sinceri o menzogneri, la possibilità di mettere in pubblico le proprie idee (o il proprio vuoto di idee); e offre a tutti, quali che siano le loro idee, un momento di notorietà. Non perché le idee siano intelligenti, ma perché sono strane. Per di più sembra diffondersi il gusto di infangare ogni cosa bella; probabilmente perché, notava Manzoni, quando si accusano gli altri ci si illude di essere, per ciò stesso, dalla parte buona”.
“Che ci siano anticlericali che sputano offese da ogni parte, lo mettiamo in conto”, prosegue Monari, “ma che sia un prete a farlo, che un prete prenda gusto a infangare papi come Paolo VI e Giovanni Paolo II, che lo faccia con libelli che propagano accuse su tutto e su tutti, questo crea disorientamento. Perché questo modo di fare? L’unica risposta che mi sembra di poter dare è quella che ho accennato sopra. Don Villa è convinto che il Concilio Ecumenico Vaticano II abbia rovinato la Chiesa e ritiene di essere lui il nobile cavaliere errante che il Signore ha chiamato per riportare la Chiesa sulla via della verità”.
“In realtà”, conclude il vescovo di Brescia, “il Concilio è stato un dono grande di Dio e come tale deve imparare a vederlo ogni credente. In quella assise più di 2300 Vescovi di tutta la Chiesa cattolica, attorno al Papa, hanno deciso il cammino della Chiesa sottoscrivendo alla quasi unanimità tutti i documenti. Bisogna davvero avere un’alta coscienza di sé per pensare di vedere meglio di tutti e di rappresentare meglio l’impulso dello Spirito Santo”. Fonte: Brescia Oggi 8/09/2011
Lettera aperta a Monari, vescovo o panettiere?
Nella foto in basso Bresciaoggi.it del 12/07/2011 ritrae il vescovo di Brescia che ha attaccato violentemente don Villa perché dice la Verità sul Conciliabolo Vaticano II e sui “papi conciliari” mentre si cimenta come panettiere. Se da un lato il vescovo di Verona si cimenta con il vino Recioto, quello di Brescia si cimenta coi panini… Farà tutto parte della “nuova evangelizzazione”? (n.d.r.)
di
Luciano Gallina
Eccellenza Reverendissima,
Vi scrivo in riferimento alla Vostra presa di posizione riguardante “Chiesa Viva” diretta da Don Luigi Villa e in modo particolare l’ultimo numero della rivista, che tratta la vita e le opere di Paolo VI.
Premetto, che il giudizio sulla vita e le opere delle persone spetta SOLO a Dio, io mi limito in questo caso come in altri ad analizzare i FATTI. Mi spiego: per me mezzo bicchier d’acqua, è mezzo bicchiere e basta. Il mezzo vuoto o il mezzo pieno è solo opinabile e non cambia la quantità d’acqua presente. Come una persona alta 1,80 metri non è alta o bassa, è alta 1,80.
Nel numero di Chiesa Viva, Don Villa ribadisce dei FATTI che se non si vogliono vedere o si vogliono sminuire per della bassa convenienza è bene dichiararlo subito. Vorrei mettere il punto su alcuni fatti della vita di Paolo VI e su alcune conseguenze che ci portiamo appresso, certo Paolo VI non può essere e non è il SOLO COLPEVOLE delle situazioni che ci troviamo a vivere negli ultimi 50 anni.
Croce e delizia della situazione attuale è il famigerato Concilio Vaticano II, inizio per POCHI delle disgrazie attuali e per molti fonte di grandi grazie.
Ma dove sono le grazie? Se il Vaticano II, fosse la strategia commerciale di una ditta definire il Vaticano II un flop sarebbe un eufemismo. Se prima del Concilio 100 persone andavano in chiesa ora saranno 20, quindi meno 80%. Per non parlare delle vocazioni, dei preti che hanno lasciato la veste subito dopo il Concilio.
Ora il clero si preoccupa di festeggiare il ramadan. Notizia di questi giorni riguardante la Francia: “
Sebbene il 64 per cento della popolazione francese (41.6 milioni di persone, su 65 milioni di abitanti) si definisce cattolico romano, solo il 4.5 per cento (circa un milione e 900mila persone) sono cattolici praticanti, secondo l’Istituto francese della Pubblica opinione (Ifop). Sempre nel campo dei paragoni, il 75 per cento (4 milioni e mezzo) dei circa 6 milioni di musulmani nord-africani e sub-sahariani in Francia si identifica come “credenti”, e il 41 per cento (circa due milioni e mezzo) sostiene di essere “praticante”.”
La Francia, che prima della rivoluzione francese era il baluardo e il re era il primo difensore del cattolicesimo e del Papa.
Il Don Camillo di Guareschi, chiamava i comunisti i senza Dio, ora i comunisti si chiamano (pro tempore) Partito Democratico, ma sono sempre comunisti e sono scomunicati insieme ai catto-comunisti, anche se tanti non lo vogliono vedere.
Ora in questi giorni ho visto due fatti “strani” i senza Dio vanno a braccetto con i preti, si sono convertiti? Non credo, forse i “preti” sono un po’ meno preti e un po’ più rossi, quindi purtroppo scomunicati.
Primo: una sezione del Partito Democratico di Sesto S. Giovanni è intitolata a: David Maria Turoldo.
Secondo: “don” Antonio Mazzi, sale sul palcoscenico della Festa nazionale (ex unità) del Partito Democratico, a Pesaro e alla fine riceve un grande applauso. Vi immaginate Don Camillo alla festa dell’unità di Brescello?
Il Concilio Vaticano II, che come ben sapete non ha NESSUNA valenza teologica, ma è stato voluto “SOLO” per modificare la Liturgia, che da RINNOVO DEL SACRIFICIO (NON CRUENTO) DI CRISTO, è diventata alla luterana maniera “ricordo dell’ultima cena”. Non dimentichiamoci, che Lutero (ci sono le prove) si trova all’inferno, ma notizia di questi giorni il Vaticano fa comunella con i luterani.
I Cardinali Bacci e Ottaviani, inviarono a Paolo VI una lettera con
esame critico del «Novus Ordo Missæ».
Non potrà Eccellenza, non rimanere “sorpreso” dal vedere il feretro di Paolo VI senza il crocifisso. Mi direte che essendo morto non poteva mettere il crocifisso sulla propria bara, vero. Però come mai NESSUNO si è accorto di tale svista, considerando che TUTTI i feretri hanno come TOTAZIONE BASE il Crocifisso.
Perché Paolo VI depose la Tiara? Come ben sapete al momento dell’incoronazione il del Papa si usava pronunciare le seguenti parole:
Accipe thiaram tribus coronis ornatam, et scias te esse Patrem Principum et Regum, Rectorem Orbis, in terra Vicarium Salvatoris Nostri Jesu Christi, cui est honor et gloria in sæcula sæculorum.
Oggi a chi dobbiamo obbedire? Ai superiori, quali superiori?
Benedetto XVI con il “motu proprio” dice che su richiesta dei fedeli, può essere Celebrata la S. Messa con il Rito di San Pio V (RITO MAI ABOLITO). In un paese della Diocesi di Treviso i parrocchiani in occasione del 60° anniversario di ordinazione sacerdotale del parroco, pensano di far celebrare una Messa in Latino al parroco in ricordo dell’ordinazione. Il tutto arriva alle orecchie della Curia che vieta la S. Messa. A chi dovrebbe obbedire il parroco? E se il parroco deve obbedienza al proprio vescovo, perché il vescovo non deve obbedienza al Papa?
Io povero peccatore a chi devo obbedire? A Dio, al Papa, al Vescovo, al Sacerdote? I latini dicevano:
UBI MAIOR MINOR CESSAT.
Questa frase è sempre valida, o è valida SOLO quando il MINOR gradisce le decisioni del MAIOR?
una domanda?
RispondiEliminaDa dove sbuca fuori questa presunta storia dell'incontro con p. Pio?
Perché non se ne è saputo nulla per anni?
Perchè parli di "presunta storia"?
RispondiEliminaSe ti apri il file "Chi è Don Luigi Villa" trovi la testimonianza diretta dell'Ing. Franco Adessa, portavoce ufficiale di Don Luigi Villa. Non ti basta come fonte?... Costui è il custode, il depositario ed il divulgatore personale delle vicende della vita di Don Luigi. Una persona che mette in ballo il proprio nome e cognome, è attendibile. Se non credi altrettanto, mettiti in contatto con lui.
Saluti.
Sapete che nella diocesi di Brescia è stata soppressa la prima comunione a sei anni (età stabilita dal sommo pontefice e Vicario di Cristo San Pio X nel decreto "Quam Singulari Christus Amore")? Ora il tutto è stato spostato all'età di 11/12 anni (quindi di ben sei anni)in un nuovo sacramento-ammucchata chiamato "iniziazione cristiana" in cui i fanciulli ricevono sia cresima che comunione... A che scopo privare i fanciulli della Santa Comunione? Tutti sappiamo la dispersione della fede che, purtroppo caratterizza gli adolescenti dopo la cresima (frutto di una catechizzazione ridicola che è fondata su tutto tranne che sulla dottrina cattolica), quindi questi fanciulli continuaerano a comunicarsi?
RispondiEliminaSapete che il vescovo di Brescia mons. Monari intende celebrare un sinodo nella diocesi di Brescia che è volto allo smantellamento del sistema parrocchiale per sperimentare un nuovo sistema di unità pastorali? Si dice che tutto ciò è una conseguenza del calo drammatico delle vocazioni del seminario diocesano (che quest'anno cambia sede visto che quella tradizionale, costruita per ospitare seicento seminaristi, ne ospita soltanto poche decine). Per forza che le vocazioni calano...qui i preti crescono con il mito di Paolo VI! Il Vescovo a detto inoltre che i fedelisi dovranno abituare a nuove figure pastorali diverse da quelle tradizionali, quindi più laici e meno sacerdoti! Che si stiano abbattendo le parrocchie per preparare la strada alle sessantottine "comunità della parola" (che ormai sono difussissime nelle chiese cattoliche nord-europee)?
RispondiEliminaIn linea con i suoi colleghi austriaci.
RispondiEliminaApostati!
CVCRCI
Non si vorrebbe dare eco a certi toni sgradevoli e gratuiti, nemmeno con il replicare loro. Anche perché la verità storica su Paolo VI e Giovanni Paolo II ha da temere da quanto scritto sul vostro sito. Fateci attenzione: lo indica la vostra stessa ragione sociale. Il motivo che mi porta a intervenire brevemente è uno solo: testimoniare affetto, stima e ancora affetto alla persona del nostro vescovo, Luciano Monari. Il modo con cui replicate al suo intervento non va al di là dell’offesa. Un po’ poco. Ma forse è il vostro modo di rendere omaggio all’adagio della scolastica: operari sequitur esse. Cordialmente. R.Rossi
RispondiEliminaInfatti l'agire segue l'essere cosa che per lei ed i modernisti ormai no vale più visto che siete nel concetto contrario che è il motto della perversa filosofia diabolica che ha rovesciato il retto ragionare.
RispondiEliminaPoi nessuno ha offeso il vescovo semmai è il vescovo che ha callunniato Don Villa e su Paolo Vi e Giovanni Paolo II ha ragione i fatti dimostrano i loro pontificati riunioni sincretiche, baci di corano, antropocentrismo e molto altro ancora se può di mostrare il contrario lo faccia ed impari un pò di scolastica così attraverso la filosofia perenne tornerà alla retta ragione.
Se si riferisce all'apostata, bè secondo la nuova teologia nessuno è apostata quindi non sarebbe un'offesa secondo la sana dottrina sarebbe la verità.
Agere sequitur Esse e per fortuna ancora qualcuno lo fa!
E per sua informazione è la Verità!
Ci provi.
Infine le ricordo che la filosofia perenne quella del dottore angelico al quale lei dovrebbe essere grato è quella ufficiale della Chiesa!
Obbedisca.
Ci provi.
CVCRCI
Vile, modernista, vescovo o panettiere... mah... Questo le pare un linguaggio rispettoso?
RispondiEliminaNel caso l'intenzione fosse di far uso dell'ironia - sarebbe già molto! - mi permetto di consigliare un ripasso delle figure retoriche.
Vorrei da ultimo farle notare che la filosofia è anzitutto oggetto di ragione critica e non d'obbedienza. Scusi se dicendo questo la tutbo. Avendolo un po' studiato, ho ben presente che il grande Tommaso d'Aquino e ha definito la filosofia quale "universalis dubitatio de veritate".
Ci pensi.
Ci provi.
R.Rossi
Vedo però che lei ha molto apprezzato il mio stile, devo dire che il suo modo di eprimersi, visto che ha un po' studiato non è del tutto chiaro segno evidente di una deriva filosofica, la filosofia è ricerca della Verità e la Verità è adeguatio rei et intellectus.
RispondiEliminaIn realtà la frase dice "ita etiam ad eam pertinet universalis dubitatio de veritate" e dobbiamo notare.
1)Pertinet non est. (so che per voi est, subsistit tutto è un po' uguale ma..)
Cioè a questa scienza (ista scentia) appartiene etiam, anche, il dubbio sulle verità universali.
2) Trattasi del commento al terzo libro della Metafisica di Aristotele appunto sulle "aporie"
3) E' una definizione metodologica sull'indagine metafisica infatti nel commento alle Sentenze (lib. III, dist. 17, q. 1, art. 4.) Tommaso dice:“dubitatio
primo et principaliter significat motum rationis super utraque parte contradictionis cum
formidine determinandi" e non potrebbe essere altrimenti, il dubbio è un metodo per risolvere le difficoltà ecc.
3)Quando parlo di filosofia intendo quella "prima" cioè la metafisica e la metafisica è definita come "Metaphysica considerat ens et ea quae consequuntur ipsum" o "studio dell'ente in quanto ente" che è una definizione che ha il maggior consenso.
Ma devo ammettere che purtroppo non sono preparato in retorica, devo dire che preferisco la Fede quella Cattolica, definire qualcuno modernista significa avere rispetto e usare carità perchè dire la Verità è già usare Carità, altrimenti San Pio X (conosce?)sarebbe stato poco rispettoso!
Se lei mette in dubbio l'agere sequitur esse è evidente che è un modernista, nulla di irriverente, anzi credo che lei ne dovrebbe andare fiero altrimenti questa piccola polemica non avrebbe luogo.
Ma l'agere...è soprattutto un assioma metafisico, appunto, che si scontra con la filosofia idealistica di Cartesio and Co.(del cogito)
Devo anche dire che la pochezza dei nostri pastori viene per forza essere appellata in questi modi, come è possibile ancora non vedere lo stato penoso in cui versa la Chiesa?
I fatti di ogni giorno danno torto alla "chiesa conciliare" ed i suoi seguaci.
Riguardo all'obbedienza io mi riferisco alla Chiesa la quale insegna che attraverso la scolastica e San Tommaso c'è la giusta strada per arrivare a Dio nella Fede Cattolica, cosa, evidente, che lei non ha fatto!
Se lei non ammette che prima che una crisi di Fede c'è una deriva filosofica, lei è inocorreggibile.
Grazie
Sempre suo in Cristo
CVCRCI
scusate c'è un "essere" di troppo per forza appellata.
RispondiEliminaA Brescia, vista l'invasione di popoli molteplici, la chiesa modernista si adegua con un ecumenismo tipico: adeguamento delle sacralità cattoliche alle altre religioni, così come gli esempi molteplici da Roma. Dunque un religioso sacerdote ancora ostinatamente solo cattolico, disturba le voci osannanti delle masse preparate ai giubilei di massoni ed affiliati.Don Villa è come la voce scomoda del profeta che annuncia sventure e penitenza al mondo moderno.Ma la sua voce, fortemente analitica e mai contrastata nei fatti che declama
RispondiEliminasi alza ancor più come tuono.Mardunolbo
vorrei rispondere al Dr. Monari
RispondiEliminaEgregio Dr: Monari (vescovo), vorrei darle un mio parere, non si faccia chiamare piu' Vescovo, e questo vale per la maggior parte di colore che si fanno chiamare con questo titolo, in quanto il titolo (e non aggettivo)di Vescovo spetta ai successori del collegio Apostolico, e non ai successori del collegio demoniaco. Se con il Concilio Vaticano II e le sue riforme post-conciliari volevate inventare un'altra chiesa non c'era bisogno di fare una rivoluzione dentro la Chiesa Cattolica Apostolica, bastava andarsene con i protestanti o con gli atei. La Chiesa Cattolica ce l'ha lasciata Gesu' 2000 anni fa' e tutti i concilii l'han lasciata immutata fin dai primi secoli. E non raccontate piu' favole che queste cose non le sapete, perche' allora bisogna che vi ristudiate tutta la teologia, " ma questo a voi non serve che lo dico" tanto avete scelto altre cose " il modernismo ed il liberismo". Ristudiatevi tutto il concilio di Trento - solo quello Vi mette fuori dalla Chiesa Cattolica. Noi se Dio vuole stiamo cercando con il Suo aiuto di fare dei piccoli passi per la chiesa di sempre. I Padri Conciliari nel 500 lasciarono dei paletti fissi e chi li avrebbe superati (parla della S.Messa ) si sarebbe reso eretico ed avrebbe commesso un sacrilegio. Noi Preghiamo il Signore per tutta la Chiesa, in quanto la Chiesa e' una sola quella salvifica, tutte le altre (del vogliamoci bene) sono false come erano falsi i dei romani - greci o il Faraone. ora rifletti se e' giusto che porti la croce pettorale e l'anello oppure devi inginocchiarti davanti a Dio chiedere perdono sia tu che tutti quelli come te e cambiare nel segno del vero Dio Trinitario e tutta la Chiesa Cattolica.
RispondiEliminaAnonimo, ti do' un consiglio, prima di parlare di Chiesa, ristudiati 5000 o 6000 testi, ritorna ai primi secoli, forse pian piano potresti capire.Chissa?
RispondiEliminaCaro Monari, disorientamento al popolo di Dio, lo ha inflitto per 40 anni il Vaticano II e non Don luigi Villa, e ti ricordo che la chiesa come dici deve seguire i tempi perche' bisogna capire, questo non e' vero perche tu sa che la chiesa Nostro Signore ce l'ha data e deve restare immutabile in tutto, e quando dico tutto e' tutto, riesci a capire? sforza le meningi. Ma non ti accorgi che avete svuotato chiese e seminari? Ma il popolo di dio quando non avra' piu' pastori cattolici ci segura'. Datti e datevi una risposta se ci riuscite.
RispondiEliminaAd Anonimo del 13-9. Visto che siamo ancora liberi di esprimere un giudizio, sentiamo il dovere di farlo, sopratutto se e' un giudizio che potrebbe far riflettere. Io obbedisco soltanto al Santo Padre, "successore di Pietro" quando parla ex Cattedra. Rifletti ancora, il Vaticano II e' stato solo pastorale e di aggiornamento, anche se per voi e' stato un concilio superdogmatico,"vorrei sapere dove e' un dogma" che mi obbliga come cattolico ad obbedire senza se e senza ma. La Chiesa Cattolica non ha due entita' che la governano, Nostro Signore ha dato la guida a Pietro e non agli Apostoli. Sarebbe ora che ve lo imprimiate nel cervello. Venti Concilii in duemila anni hanno lasciato la chiesa immutabile e immutabile deve restare, altrimenti diventa (e' ormai da 50 anni) un altra cosa che a me non interessa piu' perche' io seguo le Leggi di Cristo se quelle della chiesa non sono conformi e non il contrario.
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