Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

sabato 7 maggio 2016

Il vero motivo del suicidio del mondo, senza Nostro Signore, creato dai senza Dio: IL COLLASSO DEL PAPATO CATTOLICO con un nuovo papato satanico, ed invalido, derivante dal dopo Pio XII sino ad oggi con l'apostata Bergoglione...

L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele

 
 Pompei last days museum-online-1500x575

Negli ultimi giorni, su questo sito, sono state pubblicate due traduzioni dello stesso articolo in inglese di Pat Buchanan; la mia nell’ultimo articolo di venerdì e quella di Maurizio Blondet il 3 maggio. Sul mio fb già il 27 scorso c’era la sua traduzione in portoghese, risaltando la rilevanza dello scritto, che descrive l’immane tragedia che vive oggi la civiltà occidentale, un vero suicidio, come è nel titolo del mio articolo. Dicevo, però, che descrivere la situazione per conoscerla meglio è, solo l’inizio di quello a cui si deve mirare per superarla.
Non sembra che fosse questo lo scopo specifico dell’articolo di Buchanan, né del commento su di esso di Blondet, ma era il mio. Credo, infatti, che il Signore permetta tutto questo male per trarre da esso un maggior bene.
Il giorno che le genti delle nazioni ex cristiane capiranno perché sono senza Cristo, potranno capire sia la ragione perché il loro tempo è scaduto (Lc 21, 24), sia quale è la sola via di ritorno alla civiltà.

L’articolo finisce con la seguente frase: “How small, of all that human hearts endure, That part which laws or kings can cause or cure,” wrote Samuel Johnson. Secular conservatives may have remedies for some of America’s maladies. But, as Johnson observed, no secular politics can cure the sickness of the soul of the West — a lost faith that appears irretrievable.  
Nel mio articolo non avevo tradotto il pensiero che Samuel Johnson sintetizza così:  “Quanto piccola è la parte, che leggi o re possono causare o curare, di quel che sopporta il cuore umano,”che continua: «Conservatori secolari possono avere rimedi per alcune delle malattie degli Stati Uniti. Ma, come osserva Johnson, nessuna politica laica è in grado di curare la malattia dell’anima dell’Occidente – una fede perduta che appare irrimediabile
Ricordavo allora che una situazione dimostratasi «irrimediabile» agli occhi umani, a causa del limitato potere delle leggi o dei re, non lo è nel ricorso ai rimedi offerti da Dio. La Religione e la preghiera cattolica si poggia sulla fede nel potere assoluto di Dio, anche attraverso i Suoi segni e Profezie. Così, dopo aver copiato concorde la descrizione del bravo scrittore americano sulla situazione presente di un mondo deliberatamente scristianizzato, che è l’effetto di qualcosa, penso che vada rivolta ogni attenzione alla causa di questo crollo. Sì, perché se la conclusione d’irrimediabilità agli occhi degli uomini quadra nella logica naturale dei fatti, essa non quadra in quella dei disegni sovrannaturali di Dio. In questa luce, se quanto scritto nell’articolo e altre analisi serie dimostra come finisce il mondo senza il Cristianesimo e la Cristianità senza il Vicario di Dio, tale descrizione serve per segnalare quanto è mancato e a cui è imperativo tornare.
Come, però, tale disastro terminale ancora non è a visto di tutti e, quindi, non serve d’avvertimento ai più sull’immane guaio che pende sul mondo. E allora pure i sopravvissuti – di dura cervice – dovranno capire la sua causa, legata al modo corrotto di vivere senza badare alla vita spirituale dell’anima, legata al fine ultimo della vita.

http://www.younetspiegalevele.info/wp-content/uploads/2016/05/2-7.jpg

Così, una volta intesa la causa del flagello meritato, allo stesso tempo potrà essere intesa la necessità vitale della fede e dell’amore di Dio e del prossimo che funestamente mancarono. Sarà la presa di coscienza, nell’afflizione della tragedia, per riparare il danno che un modo infedele di vivere ha provocato; il castigo per capire a cosa ricorrere per riparare e riprendere la dritta via del ritorno all’amore di Dio nella Chiesa che Lo rappresenta nel Suo Vicario.
Infatti, il gran segno dello scadere del tempo delle nazioni è l’accoglienza degli anticristi in Vaticano; abominio nel Luogo Santo!
Un bravo scrittore come Maurizio Blondet, che vuole a suo modo essere fedele alla religione della sua gioventù, prende in parte coscienza del male presente, facendo a meno del fatto che Gesù istituì la Chiesa per essere rappresentato nel mondo dal Papa che indichi la via di conversione.
Purtroppo sono in molti a ritenere normale vedere come Vicario di Cristo quell’infedele che non sa quanto solo Putin capisce, per difendere per la salvezza della civiltà, che è secondo Blondet: “l’adesione a un codice morale quotidiano, a dogmi esigenti fondati nella storia del popolo, la rinuncia all’edonismo microscopico e pullulante; la fine della vacanza dell’edonismo dozzinale e  standard a cui  le masse atomizzate  europee si credono (son fatte credere) “liberate”, emancipate dai “dogmi e tabù”. E’ comicamente sintomatica, per contro, l’adorazione che i gestori intellettuali del progressismo terminale – da  Pannella a  Bertinotti, da Eugenio Scalfari all’intero corpo dei giornalisti ‘de sinistra’  – tributano a “Francesco”,  come lo chiamano affettuosi: proprio mentre – con l’alta gerarchia clericale – questo  è impegnato freneticamente a diroccare l’edificio che ha creato la civiltà, la moralità civile, la cultura, i nobili costumi (la Cavalleria) oggi stracciati e calpestati, a smontare la Chiesa de-sacramentalizzandola, per farla diventare un’ausiliaria della religione generica adatta al governo unico mondiale – questi miscredenti smarriti, adoranti, aspettano da ‘Francesco’ una via d’uscita al capolinea in cui si sono  cacciati.  Son diventati clericali, ad ogni occasione citano le frasi di “Francesco”: ovviamente le più anticristiane, tipo “chi sono io per giudicare?”. Bevono da lui il loro nuovo catechismo, che li conferma nella “fede” laica. Che buffo e triste spettacolo.  Mortuario anche questo.”
Dopo questa descrizione di una situazione allucinante si potrebbe aspettare una conclusione più consona al titolo: «senza Cristo»…

 Ma come si può riconoscere la presenza di un vicario di Cristo con Cristo assente? Solo se è per esimersi di fronte alla verità di tale vacanza, vero tabù per tanti, come Blondet, che confessa ben altro: “Ma ciò non esime noi – i quattro gatti cattolici rimasti – da chinarci sull’ultima parola di Buchanan.  “Irrecuperabile”. Anche noi, che “crediamo” di aver fede, siamo feriti dalla temperie, dal Satana collettivo che infuria sull’Occidente come leone ruggente. Non basta riconoscere che ci vuole la fede cristiana per mantenere e ricostruire la civiltà; la fede, bisogna averla, viverla. Lo facciamo davvero, noi che andiamo a Messa? Le protezioni soprannaturali diroccate dalla Gerarchia traditrice, c’erano nella liturgia, ci lascia esposti al leone ruggente. La nostra fede è davvero più che una briciola?”
Blondet ha appena descritto il traditore «leone ruggente», ma quel tabu insuperabile lo porta a limitarsi ai piccoli deviatelli che ha conosciuto, come il “tradizionalista”suo avversario che “si è svestito della sua “fede cattolica” come fosse un abito… che dico, un abito? Come fosse una maschera di carnevale, un naso finto di cartapesta applicato sul volto con l’elastico,  di cui s’è liberato senza difficoltà alcuna per andare a inseguire un po’ di sesso, un piacere di cui doveva pur sapere – pieno com’è di dottrina – che  inganna e non dura, di cui si pentirà presto. Il suo vero volto era dunque questo, l’edonismo dozzinale e standard; e la fede in Cristo, solo il suo costume carnevalesco, il suo naso di cartapesta.” (vedi foto)
Pensa ancora Blondet al «suo papa», il traditore «leone ruggente» come somma minaccia alla Fede? Non sembra che ciò lo preoccupi più di tanto! “Anche la mia – la mia personale – è forse un naso di cartapesta. È posticcia e superficiale come un costume di carnevale. Lo so. Sono anch’io della generazione infettata. Mi guardi la Vergine santa, perché posso fare lo stesso, e anche peggio. Io credo – anzi- so – che questa generazione  che s’è emancipata farà la fine di tutte le civiltà che si “liberarono”: sarà spazzata via dal mondo, perché ne è diventata un peso inutile. So  –  più che credere so – che l’uomo è fatto per servire Dio, e quando cessa, viene sostituito. La Chiesa è diroccata e senza rifugio, siamo rimasti quattro gatti e la nostra fede non è minimamente sufficiente per affrontare i tempi, la crisi epocale e il Leone ruggente.”

Come si vede, vi è una «fede» che ritiene possibile che a un chierico portando nel cuore il piano di cambiare la fede, eletto da un conclave, riceva direttamente da Dio l’autorità divina. Dalla verità, sempre insegnata dalla Chiesa, di questa concessione immediata da Dio della Sua autorità al Papa eletto, non si può inferire che Dio semplicemente permetta la valida elezione di un deviato. In tal caso Dio avrebbe ignorato l’intenzione di questo chierico, possibilissimo per i cardinali, ingannati da un modernista occulto – come accade nell’elezione di Roncalli; impossibile nella mente divina. Un chierigo non vuole confermare il Vangelo, che papa sarebbe e per quale chiesa? Una che resta guidata da qualche leone ruggente travestito da pastore?
La questione sospesa è solo quella del tempo d’ogni fedele per identificarsi nella visibilità della vera Chiesa. Infatti, tra tutti quelli impegnati al limite delle proprie possibilità a restare uniti al Corpo Mistico di Cristo, diverso è stato il tempo per riconoscere che ciò non è disgiunto dalla testimonianza della Sua vera autorità e dottrina. Chi dice di voler appartenere alla Chiesa, ma riconosce in essa due dottrine, a quale chiesa allude? Parimenti, chi dice di appartenere alla Chiesa della continuità del Magistero risalente direttamente alla Parola di Cristo, ma accetta «papi» promotori di un «magistero» in rottura con la Tradizione, a quale chiesa aderisce?
La sola logica coerenza dottrinale sta nel riconoscere la Chiesa nella missione affidatale da Dio. Il contrario è pensare che il Signore possa essere in una chiesa che vada contro la Sua Parola. Il Magistero non è già stato chiaro su tale contraddizione? La materia fu trattata dal Papa Paolo IV e confermata da San Pio V, cioè che un conclave che ha eletto papa un chierico che era, pur se solo dopo comprovato, un deviato dalla Fede, va considerato nullo. È materia della più rilevante gravità per la continuazione del Papato cattolico e perciò per la difesa della Fede.

Infatti, l’elezione di uno come Roncalli, che voleva cambiare la Chiesa col «concilio» ordinatogli a questo fine dalla sinagoga e dalla loggia, come comprovato dai fatti, fu e continua a essere rovinosa per la Chiesa e per il mondo. Fino a quando? Fino a che questa perfidia non sarà testimoniata e condannata. Altrimenti, si continua a vivere la blasfemia della sua elevazione agli altari, con tutte le sue conseguenze! Si, perché, il contrario di considerare nullo tale conclave, come prescrive la Bolla, significa moltiplicare l’apostasia di quelli che credono nella menzogna di una chiesa in cui l’elezione di un anticristo, sterminatore delle difese dottrinali, come Roncalli e successori, sia «volontà di Dio»; bestemmia matrice di apostasie.
Si pensi solo a questo: perfino il «catechismo conciliare» riconosce che «la massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo… prova finale per i fedeli della Chiesa», eppure ancora oggi tanti cosi detti tradizionalisti vogliono negare la grande impostura a cui attribuiscono «legittimità canonica»! Con ciò offuscano la tremenda implicazione di accettare che conclavi elettori di simulacri papali, autori della demolizione ecclesiale, siano legittimi capi della Chiesa. Ignorano che il potere ricevuto dal Papa procede immediatamente da Dio, non dai cardinali? In tale modo imputano a Dio l’abbaglio di questi, come se il potere offerto da un conclave a un modernista massone, intento a cambiare la Chiesa, venisse da Dio! Può il cattolico credere che Dio volesse o ignorasse l’empia intenzione nel cuore del deviato eletto? idea blasfema come quella atea: se Dio non può impedire il male non ha potere; se ha potere ma non lo usa non è buono; ergo, non c’è Dio! Ciò rende l’idea della falsità che alleggia sulla terra con una «chiesa» non più apostolica ma di successione «conclavisata». Così, pure in ambienti per bene è diffuso il credo sofistico che Dio non abbia solo permesso, per nostro castigo, ma accreditato falsari nella Sede della verità per impartire errori e dannazione! A ciò siamo arrivati!
Non può sorprendere allora di trovarci di fronte a tanti fatti rispecchianti disprezzo per la verità e pure per gli avvisi della Profezia di Fatima, «segno di contraddizione dei nostri tempi», per cui si può credere che la generale alienazione rispetto alla gravità profetica di Fatima sia il termine adatto per descrivere il degrado attuale manifestatosi con la generale apostasia.

Veniamo alla testimonianza conclusiva di Blondet: «Però, posso testimoniare una cosa. Verissima. In questi tempi, con “questa”  Chiesa  in dissoluzione, con un cattolicesimo che ha rinunciato alla missione e preti che insegnano la “pastorale ecumenica” – ci son giovani che vengono chiamati. Vengono scelti ad uno ad uno, ricevono chiamate attraverso incontri e messaggi che è impossibile raccontare – perché sono inequivocabilmente soprannaturali.  Ne ho conosciuto, nell’ultimo anno, almeno tre. Erano giovani perduti,  immischiati nei piaceri standard; giovani a cui nessuno ha mai parlato della fede (salvo un vecchia nonna) specificamente cattolica. Eppure,  dopo aver risposto alla chiamata, all’incontro con una persona mai più incontrata, essi riscoprono tutto: intendo tutto il cattolicesimo. Tradizionale, tomistico, liturgico e gregoriano, quello abbandonato dalla Chiesa gerarchica. Sono cattolici integrali. Uno di questi chiamati  m’è venuto a trovare  qualche settimana fa, adesso, sposato e con figli,  insegna (insegna!)  Tommaso d’Aquino, la  philosophia perennis, in una università spagnola: con santa faccia tosta e vera dottrina. La dottrina che chi l’ha chiamato,  gli deve aver insegnato.  Io ho un briciolino di fede, che non resisterà alla persecuzione. Ma vedo che Cristo sta chiamando uno per uno quelli che la ricostruiranno, in un futuro molto prossimo che io non vedrò; sta arruolando i commandos, i martiri gloriosi, gli eroi virili – e qualche amazzone ferocissima –  dell’ultima battaglia. Quindi, sono sereno. Ci sarà una civiltà, anche nel domani che non vedrò, dopo la catastrofe. I cristiani saranno forti allora. Ci sarà un impero cristiano, come dicono alcune profezie (forse Fatima?) non una repubblica. Un impero santo.»  (Fonte:http://www.maurizioblondet.it/senza-cristo-crolla-la-civilta-solo-putin-lha-capito/)
Dice il Signore agli increduli del suo tempo: “Questa generazione perversa pretende un segno, ma l’unico segno che le verrà dato sarà quello di Giona. Perché, come Giona fu un segno per i Niniviti, così il Figlio dell’uomo sarà un segno per questa generazione. La regina del Mezzodì si leverà nel giudizio contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dalle più lontane terre per udire la sapienza di Salomone. Ed ecco qui uno che è più di Salomone. I Niniviti sorgeranno nel giorno del giudizio a condannare questa generazione perché fecero penitenza alla predicazione di Giona. Ed ecco qui Uno che è più di Giona».

Qualcuno, di fronte al collasso presente, preferisce rifarsi alle proprie intuizioni che a un chiaro segno divino come quello di Fatima. Ma chi può dubitare che l’Autore di tale evento sia proprio il Signore! Ora, quanto successo prima nei confronti della Sua Profezia, «segno di contraddizione», determinò il secondo tempo, chiamato «conciliare»; inesorabile conseguenza della svista dei Papi verso il messaggio profetico di Fatima. Le parole di Gesù a suor Lucia lo annunciò: “Fai sapere ai miei ministri che siccome essi seguirono l’esempio del Re di Francia nel ritardare l’esecuzione della mia domanda, lo seguiranno nella di­sgrazia…” annunciando le conseguenze della cecità che portò alla disgrazia di una chiesa acefala. In breve: per non aver accolto dovutamente la richiesta di Fatima, il Papato cattolico si meritò il collasso: un nuovo «papato» contraffatto, diretto a infondere una falsa «coscienza ecclesiale»! La presenza del Papato svanì e il mondo rimase senza la guida di Cristo attraverso il Suo Vicario.
Questo è il «collasso» a capo di tutti gli altri in questo mondo scristianizzato!
Per aver voluto ignorarlo, l’attuale generazione, su cui già incombe un orribile terzo castigo, ne dovrà rispondere. Nel presente stato delle cose, pare sia solo la rovina a poter aprire gli occhi alle genti a fin di rendere attuabile l’azione fedele per supplicare al Cielo il ritorno del Santo Padre, vero Vicario di Dio. Solo così si potrà meritare il promesso nella santa profezia maternale: “Alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.”

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.