DOMÍNICA X POST PENTECOSTEN Santa Messa "Non Una Cum" gli apostati vaticanosecondisti...
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EPISTOLA
Léctio Epístolæ
B. Pauli Ap. ad Corínthios, I, 12, 2-11
Fratres: Scitis quóniam cum gentis essétis, ad simulácra muta prout
ducebámini eúntes.
Ideo notum vobis fácio, quod nemo in Spíritu Dei loquens, dicit anáthema
Iesu.
Et nemo potest dícere, Dóminus Iesus, nisi in Spíritu Sancto. Divisiónes
vero gratiárum sunt, idem autem Spíritus. Et divisiónes ministratiónum
sunt, idem autem Dóminus. Et divisiónes operatiónum sunt, idem vero
Deus, qui operátur ómnia in ómnibus. Unicuíque autem datur manifestátio
Spíritus ad utilitátem. Alii quidem per Spíritum datur sermo sapiéntiæ:
álii autem sermo sciéntiæ secúndum eúmdem Spíritum: álteri fides in
eódem Spíritu: álii grátia sanitátum in uno Spíritu: álii operátio
virtútum, álii prophetía, álii discrétio spirítuum, álii génera
linguárum, álii impertrátio sermónum. Hæc autem ómnia operátur unus
atque idem Spíritus, dívidens síngulis prout vult.
M. - Deo grátias.
Fratelli: Sapete che
quando eravate pagani, eravate trascinati verso i muti idoli. Perciò io
vi avverto che nessuno, che parli per lo Spirito di Dio, dice:
Maledizione a Gesú. E nessuno può dire: Signore Gesú, se non dallo
Spirito Santo. Vi sono bensí diversità di carismi, ma lo Spirito è uno
solo. E vi sono diversità di ministeri, ma non v’è che un solo Signore.
E vi è anche diversità di operazioni, ma non v’è che un solo Dio, che
opera tutto in tutti. Infatti a ciascuno è concessa la manifestazione
dello Spirito a fini utili. Dallo Spirito, ad uno è concessa la parola
della sapienza, a un altro la parola della scienza sempre dal medesimo
Spirito, a un altro la fede nello stesso Spirito, a un altro il dono
delle guarigioni nell’unico Spirito, a un altro il dono di operare
miracoli, a un altro la profezia, a un altro il discernimento degli
spiriti, a un altro ogni genere di lingue, a un altro l’interpretazione
delle lingue. Ma tutto questo è il medesimo e unico Spirito che lo
opera, dando a ciascuno secondo che gli piace.
M. - Deo grátias.
GRADUALE
Ps.
16, 8 et 2 - Custódi me, Dómine, ut pupíllam óculi: sub umbra alárum
tuárum prótege me. De vultu tuo iudícium meum pródeat: óculi tui vídeant
æquitátem.
Sal.
16, 8 e 2 - Custodiscimi, o Signore, come la pupilla dell’occhio:
proteggimi sotto l’ombra delle tue ali. Venga da Te proclamato il mio
diritto: poiché i tuoi occhi vedono l’equità.
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia.
Ps.
64, 2 - Te decet hymnus, Deus, in Sion: et tibi reddétur votum in
Ierúsalem. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Sal.
64, 2 - A Te, o Dio, si addice l’inno in Sion: a Te si sciolga il voto
in Gerusalemme. Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia S.
Evangélii secundum Lucam, 18, 9-14
In illo témpore: Dixit
Iesus ad quosdam qui in se confidébant tamquam iusti, et aspernabántur
céteros, parábolam istam: Duo hómines ascendérunt in templum ut orárent:
unus pharisǽus, et alter publicánus. Pharisǽus stans, hæc apud se orábat:
Deus, grátias ago tibi, quia non sum sicut céteri hóminum: raptóres,
iniústi, adúlteri: velut étiam hic publicánus. Ieiúno bis in sábbato:
décimas do ómnium, quæ possídeo. Et publicánus a longe stans nolébat nec
óculos ad cælum leváre: sed percutiébat pectus suum, dicens: Deus,
propítius esto mihi peccatóri.
Dico vobis: descéndit hic iustificátus in domum suam ab illo: quia omnis
qui se exáltat, humiliábitur: et qui se humíliat, exaltábitur.
M. - Laus tibi Christe.
In quel tempo: Ad
alcuni che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri, Gesú disse
questa parabola: Due uomini salirono al tempio per pregare: uno era
fariseo, l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava cosí
entro di sé: Signore, Ti ringrazio perché non sono come gli altri
uomini, ladri, ingiusti, adulteri, o come anche questo pubblicano. Io
digiuno due volte il sabato e dò le decime di tutto quello che posseggo.
E il pubblicano, stando lontano, non osava neppure levare lo sguardo in
alto, ma si percuoteva il petto, dicendo: O Dio, sii clemente con me
peccatore. Orbene, io vi dico che questi ritornò a casa sua giustificato
a preferenza dell’altro, poiché chi si esalta verrà umiliato e chi si
umilia verrà esalato.
M. - Lode a Te, o Cristo.
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