BUM! Ebbene sì, ci possono essere cattivi papi, anzi. Ma nell’esercizio del loro ufficio saranno come ortodossi e cattolici come qualsiasi altro. Cristo ha promesso tanto: “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).
martedì 12 luglio 2016
"Francesco non è un cattivo cattolico. E’ un non-cattolico. Questo è il punto cruciale".
Traduzione di Pietro Ferrari
Un’obiezione
molto comune che si sente quando si parla di sedevacantismo con quelle
anime sfortunate che ancora credono Jorge Bergoglio ( “Francesco”) sia
il Papa della Chiesa cattolica, è: “Ma ci sono sempre stati cattivi
papi!” Essi non colgono la differenza tra, da un lato tra cattolici che
conducono vite immorali ed eretici.
Francesco non è un cattivo cattolico. E’ un non-cattolico. Questo è il
punto cruciale. Pertanto, dire che abbiamo avuto cattivi papi in passato
ma che erano ancora validi Papi, è del tutto fuori luogo. Un uomo che
professa tutta la Fede Cattolica, non importa quanto malvagio possa
essere, rimane un membro della Chiesa cattolica. Anche se lui odia Dio.
Anche se egli sia un assassino. Anche se egli è un sodomita.
Dio non voglia, naturalmente! Un uomo così, se non si pente, avrà una
eternità di sofferenza all’inferno. La sua appartenenza alla Chiesa non
gli gioverà; la sua fede, del tutto morta perché senza la carità, non lo
salverà. La sua conoscenza della vera fede si limiterà ad aggiungere
pene alla sua miseria nell’inferno perché avrà peccato con piena
conoscenza del peccato dei suoi atti.
Sì, tutto questo è vero. Ma un tale uomo, se eletto al papato, sarebbe
ancora un Papa valido, perché ciò che mantiene un uomo nell’ essere
validamente eletto al papato non è una mancanza di santità, ma la
professione di eresia (tra le altre cose). In altre parole, ciò che gli
impedisce di essere un Papa valido non è la commissione di peccati
contro la morale (altrimenti nessuno potrebbe essere Papa, visto che
siamo tutti peccatori), non importa quanti o quanto gravi, ma la
commissione dei peccati contro la Fede .
Questo è l’insegnamento cattolico non controverso. Papa Pio XII l’ha
messo ben a fuoco quando ha insegnato autoritativamente nella sua bella
enciclica sulla Chiesa:
In realtà solo quelli devono essere inclusi come membri della Chiesa
che sono stati battezzati e professano la vera fede, e che non sono
stati così sfortunati da separare se stessi da l’unità del corpo, o sono
stati esclusi dalla legittima autorità per gravi errori commessi ….
Né si deve immaginare che il Corpo della Chiesa, solo perché porta il
nome di Cristo, si componga durante i giorni del suo pellegrinaggio
terreno solo dei membri cospicui per la loro santità, o che consista
solo di coloro che Dio ha predestinato alla felicità eterna. E’ grazie
alla misericordia infinita del Salvatore quel luogo è consentito in suo
Corpo mistico qui sotto per coloro che, di vecchio, Egli non ha escluso
dal banchetto. Non ogni peccato, per quanto grave possa essere, come la
sua natura va a recidere un uomo dal Corpo della Chiesa, così come lo
scisma o eresia o apostasia. Gli uomini possono perdere la carità e la
grazia divina per il peccato, divenendo così incapaci di merito
soprannaturale, e tuttavia non essere privati di tutta la vita se sono
in possesso della fede e della speranza cristiana, e se, illuminati
dall’alto, sono stimolati dalle sollecitazioni interne dello Spirito
Santo per salutare timore e vengono spostati alla preghiera e la
penitenza per i loro peccati. (Pio XII, Enciclica Mystici corporis, nn 22-23).
Notate bene, signore e signori: Gli unici peccati che per loro stessa
natura recidono un uomo dalla Chiesa, Corpo mistico di Cristo, sono i
peccati di scisma, l’eresia, l’apostasia E ciò significa che questi
peccati sono tali che chi li commette si rende un non cattolico. Un
eretico, dopo tutto, professa una religione diversa da quella cattolica,
e quindi non può essere un membro della Chiesa, perché non si può
essere un cattolico e un non cattolico, allo stesso tempo. (Lo stesso
vale, a maggior ragione, per un apostata. Scisma è leggermente diverso,
ma questa questione non è importante qui.)
Pertanto,
un scismatico, un eretico, o un apostata non può essere un Papa valido,
perché questo vorrebbe dire che un uomo che non è un membro del Corpo
Mistico può tuttavia essere il capo di quel corpo mistico, che è una
contraddizione.
La Catholic Encyclopedia, compilata durante il regno di Papa San Pio X,
afferma molto chiaramente: “Certo, l’elezione di un eretico, scismatico,
o femmina sarebbe nulla” (alla voce “elezioni papali”).
Per apprezzare quanto sia importante e seria questa differenza è tra
l’essere cattivi cattolici e non cattolici, diamo uno sguardo ad uno dei
Papi cattolici assolutamente più immorali della storia: Papa Giovanni
XII (regnato 955-963). Il principe Ottaviano (il suo nome di nascita)
aveva solo 16 anni quando eletto, ed era un reprobo morale completo:
”Nulla nella sua vita lo ha reso idoneo per questo ufficio, raramente è
stato visto in chiesa. I suoi giorni e le notti trascorse in compagnia
di giovani uomini e di donne malfamate, nei piaceri della tavola e del
divertimento e della caccia, o in ancora più peccaminosi piaceri
sensuali. Si racconta che a volte, nel bel mezzo della baldoria
dissoluta, il principe era stato visto bere alla salute del diavolo.
Cresciuto alla sede pontificia, Ottaviano ha cambiato il suo nome e
prese il nome di Giovanni XII. E ‘stato il primo papa in tal modo ad
assumere un nuovo nome. Ma la sua nuova dignità ha portato alcun
cambiamento nella sua morale, e semplicemente aggiunto la colpa di
sacrilegio.
La provvidenza divina, che veglia sulla Chiesa, ha miracolosamente
preservato il deposito della fede, di cui questo giovane voluttuario era
il guardiano. La vita di questo Papa è stata uno scandalo mostruoso, ma
nel suo ufficio è stata impeccabile. Non possiamo sufficientemente
ammirare questo prodigio. Non vi è un eretico o scismatico che non ha
cercato di legittimare la propria condotta dogmaticamente: Fozio ha
cercato di giustificare il suo orgoglio, Lutero sue passioni sensuali,
Calvino la sua crudeltà fredda. Né Sergio III, né Giovanni XII, né
Benedetto IX, né Alessandro VI, sommi pontefici, definitori della fede,
certi di essere ascoltati e obbediti da tutta la Chiesa, hanno
pronunciato, dall’alto del loro pulpito apostolico, una sola parola che
potrebbe essere un’approvazione dei loro disturbi.
A volte Giovanni XII è diventato anche il difensore dell’ordine sociale minacciato e della vita religiosa esposta al pericolo.”
(Ap Fernand Mourret, una storia della Chiesa Cattolica, Vol 2 [St. Louis, MO: Herder Book Co., 1946]…, Pp 510-511)
BUM! Ebbene sì, ci possono essere cattivi papi, anzi. Ma nell’esercizio del loro ufficio saranno come ortodossi e cattolici come qualsiasi altro. Cristo ha promesso tanto: “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).
BUM! Ebbene sì, ci possono essere cattivi papi, anzi. Ma nell’esercizio del loro ufficio saranno come ortodossi e cattolici come qualsiasi altro. Cristo ha promesso tanto: “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).
A
differenza di quanto molti “tradizionalisti” di primo piano sono stati a
declamare per decenni, la Chiesa non è garantita di avere un Papa in
ogni momento; ma quando lei ne ha uno, è garantito che ne abbia uno che è
cattolico. Questo è evidente anche perché il Papa è il principio di
unità nella Chiesa e la regola prossima della fede; egli è il garante
dell’ortodossia e per lui tutto deve presentare come condizione della
loro salvezza (vedi Denz. 469). L’idea che un eretico potrebbe essere
Papa avrebbe gettato tutto questo completamente fuori sincrono.
Alla luce di tutto quanto precede, bisogna prendere in considerazione
queste belle citazioni riguardanti l’autorità e l’infallibilità
garantita del Pontificato Romano:
“La vigilanza e la sollecitudine pastorale del Romano Pontefice …
secondo i doveri del suo ufficio, sono principalmente e, soprattutto, si
manifestano nel mantenere e conservare l’unità e l’integrità della fede
cattolica, senza la quale è impossibile piacere a Dio.. “
(Papa Benedetto XIV, Costituzione Apostolica Pastoralis Romani
Pontificis, 30 Marzo 1741, estratto da Insegnamenti papali: La Chiesa, p
31).
“La Santa Sede Apostolica e il Romano Pontefice hanno il primato in
tutto il mondo. Il Romano Pontefice è il successore del beato Pietro,
Principe degli Apostoli, vero Vicario di Cristo, Capo di tutta la
Chiesa, Padre e Maestro di tutti i cristiani. “
(Papa Benedetto XIV, Costituzione Apostolica Etsi Pastoralis, 26 maggio 1742; estratto da Insegnamenti papali: La Chiesa, p 32)
“A soli pastori è stato dato ogni potere di insegnare, di giudicare, di
dirigere, ai fedeli è stato imposto il dovere di seguire i loro
pastori, di presentarsi con docilità al loro giudizio, e di lasciarsi
governare, correttamente, e guidati da loro in via della salvezza.
Quindi, è una necessità assoluta per i semplici fedeli di presentare
nella mente e nel cuore obbedienza per i propri pastori, e per questi
ultimi di presentare con loro alla testa e al Supremo Pastore “.
(Papa Leone XIII, Lettera Epistola Tua al Cardinale Guibert, 17 giugno 1885, estratto da insegnamenti papali: La Chiesa, p 263)
“Inoltre, si dichiara, proclamiamo, definiamo che è assolutamente
necessario per la salvezza di ogni creatura umana sia soggetta al Romano
Pontefice”.
(Papa Bonifacio VIII, Bolla Unam Sanctam, 18 novembre 1302)
“… Lo strumento forte ed efficace della salvezza non è altro che il pontificato romano.” (Papa Leone XIII, Allocuzione del 20 febbraio 1903, estratto da Insegnamenti papali: La Chiesa, p 353).
Che cosa? Non avete sentito queste cose ultimamente dal vostro giornale
preferito rresistenzial-tradizionalista, blog o sacerdote? Penso di no.
Provate ad applicare le dichiarazioni di cui sopra al “Vaticano II ed
ai suoi “Papi”, e vi renderete conto ben presto che non è possibile.
Francesco, anche nei suoi atti ufficiali, è “lo strumento forte ed
efficace di salvezza”? Se c’à qualcosa in cui è forte ed efficace è nel
causare dannazione.
Date una buona occhiata anche l’insegnamento dogmatica del Concilio
Vaticano sulla connessione tra il Papato e la vera fede, una connessione
che non è meramente incidentale, ma essenziale e necessaria:
Per soddisfare questo compito pastorale, i nostri predecessori hanno
dato sempre instancabile attenzione affinché la dottrina salvifica di
Cristo fosse diffusa tra tutti i popoli della terra, e con la stessa
cura che hanno guardato, ovunque è stata ricevuta, ne è stato conservata
il suono e puro.
I
Romani Pontefici, inoltre, a seconda che la condizione dei tempi e
degli affari hanno consigliato, a volte di convocare Concili ecumenici
per esaminando il parere della Chiesa diffusa in tutto il mondo; a volte
da particolari sinodi, a volte impiegando altri aiuti che la
Provvidenza divina ha loro concesso in dotazione, hanno definito che le
questioni devono essere tenute, che con l’aiuto di Dio, essi hanno
riconosciuto come in accordo con la Sacra Scrittura e la tradizione
apostolica. Infatti, lo Spirito Santo non è stato promesso ai successori
di Pietro per rivelare nuove dottrine, ma per poter custodire
santamente la rivelazione trasmessa attraverso gli apostoli e il
deposito della fede. Infatti, tutti i padri venerabili hanno abbracciato
la loro dottrina apostolica, ben sapendo che la Sede di S. Pietro resta
sempre intatta da qualsiasi errore, per la promessa divina di nostro
Signore il Salvatore ha fatto al capo dei suoi discepoli: “io ho pregato
per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, che sei una volta
convertito, conferma i tuoi fratelli” [Luca 22:32].
(Concilio Vaticano I, Costituzione dogmatica Pastor Aeternus, n 4,.. Denz 1836.
Papa Pio IX ci ricorda una volta di più:
Ora si sa bene che i nemici più letali della religione cattolica hanno
sempre condotto una guerra feroce, ma senza successo, contro questa
Cattedra [di Pietro]; essi non sono affatto ignari del fatto che la
religione in sé non può mai vacillare e cadere mentre questa Cattedra
rimane intatta, la sedia che poggia sulla roccia, che le porte
orgogliose dell’inferno non possono rovesciare e in cui vi è l’intera e
perfetta solidità della religione cristiana.
(Papa Pio IX, enciclica Inter Multiplices, n. 7)
Ma la presunta “Cattedra di San Pietro” nel Vaticano II ha vacillato ed
è caduta e quindi, non può essere la vera e genuina Cattedra di San
Pietro.
Dov’è, dunque, è il vero Papa? Noi non sappiamo. Per quanto ne sappiamo,
non abbiamo un Papa. La sede di Pietro è stata sia vacante o impedita
dal 1958. E ‘sicuramente non validamente occupato dai impostori della
Chiesa del Vaticano II (Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I,
Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco).
Ma tenete a mente: se la Chiesa non può sempre avere un Papa, ESSa avrà
sempre la vera fede. E per questo solo motivo sappiamo che la setta
sorta dal “Concilio Vaticano II” non può essere la Chiesa cattolica di
Nostro Signore Gesù Cristo.
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