V DOMENICA DI PASQUA DOMINÍCA QUINTA POST PASCHA - Santa Messa "Non Una Cum" gli apostati vaticanosecondisti...
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EPISTOLA
Léctio Epístolae B. Iacóbi Ap., 1,22-27
Caríssimi: Estóte factóres verbi, et non auditóres tantum: fallente
vosmetípsos. Quia si quis audíto rest verbi, et non factor: hic
comparábitur viro consideránti vultum nativitátis suae in spéculo:
considerávit enim se, et ábiit, et statim oblítus est, qualis fúerit.
Qui autem perspéxerit in legem perféctam libertátis, et permánserit
in ea, non audítor obliviósus factus, sed factor óperis: hic beátus
in facto suo erit. Si quis autem putat se religiósum esse, non
refraénans linguam suam, sed sedúcens cor suum, huius vana est
relígio. Relígio munda, et immaculáta apud Deum et Patrem, haec est:
Visitáre pupíllos, et víduas in tribulatióne eórum, et immaculátum
se custodíre ab hoc saéculo.
M. - Deo grátias.
Caríssimi: Mettete in pratica la parola di Dio, non vi limitate ad
ascoltarla, ingannando voi stessi. Perché chi ascolta la parola e
non la mette in pratica è simile ad un uomo che guarda in uno
specchio il suo volto e, dopo essersi mirato, se ne va e lo
dimentica subito. Chi invece, avendo considerato attentamente la
legge perfetta della libertà, e avendo perseverato nel mirarla, ne è
divenuto, non uditore immemore, ma praticante: costui sarà beato nel
suo operare. Se uno ritiene di essere religioso e non tiene a freno
la sua lingua, illude se stesso, e la sua religione è vana. La
religione pura e immacolata agli occhi di Dio Padre consiste in
questo: nel visitare gli orfani e le vedove nelle loro
tribolazioni,e nel non lasciarsi contaminare dal mondo.
M. - Deo grátias.
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia.
Surréxit Christus, et illúxit nobis, quos redémit sánguine suo.
Allelúia. Io. 16, 28 - Exívi a Patre, et veni in mundum:
íterum relínquo mundum, et vado ad Patrem. Allelúia.
Allelúia, allelúia.
Il Cristo è risuscitato e ha fatto sorgere la sua luce su di noi,
che siamo redenti dal suo sangue. Allelúia. Giovanni, 16, 28 - Uscii
dal Padre e venni nel mondo: ora lascio il mondo e ritorno al Padre.
Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Ioánnem, 16, 23-30
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Amen, amen, dico vobis:
Si quid petiéritis Patrem in nómine meo, dabit vobis. Usque modo non
petístis quidquam in nómine meo: Pétite, et accipiétis, ut gáudium
vestrum sit plenum. Haec in provérbiis locútus sum vobis. Venit
hora, cum iam non in provérbiis lóquar vobis, sed palam de Patre
annuntiábo vobis. In illo die in nómine meo petétis: et non dico
vobis, quia ego rogábo Patrem de vobis: ipse enim Pater amat vos,
quia vos me amástis, et credidístis, quia ego a Deo exívi. Exívi a
Patre, et veni in mundum: íterum relínquo mundum, et vado ad Patrem.
Dícunt ei discípuli eius: Ecce nunc palam lóqueris, et provérbium
nullum dicis.
Nunc scimus, quia scis ómnia, et non opus est tibi ut quis te
intérroget: in hoc crédimus, quia a Deo exísti.
M. - Laus tibi Christe.
In quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli: In verità, in verità vi
dico: qualunque cosa domanderete al Padre nel mio nome, ve la
concederà. Fino
adesso non avete chiesto nulla nel mio nome: chiedete, e otterrete,
affinché il vostro gaudio sia completo. Vi ho detto queste cose per
mezzo di parabole. Ma viene il tempo che non vi parlerò piú per
mezzo di parabole, ma vi parlerò apertamente del Padre. In quel
giorno chiederete nel mio nome, e non vi dico che io pregherò il
Padre per voi: poiché lo stesso Padre vi ama perché avete amato me e
avete creduto che sono uscito da Dio. Uscii dal Padre e venni nel
mondo: ed ora lascio il mondo e torno al Padre. Gli dicono i suoi
discepoli: Ecco che ora parli chiaramente e senza parabole. Adesso
conosciamo che tu sai tutto, e non hai bisogno che alcuno ti
interroghi: per questo crediamo che tu sei venuto da Dio.
M. - Laus tibi Christe.
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