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martedì 16 febbraio 2016

VADE RETRO RAVASI, FALSO APOSTOLO DI NOSTRO SIGNORE ED AUTENTICO APOSTOLO DI SATANA...

Nelle loro riunioni, che chiamano con il nome di Aeropaghi, [i SATANASSI MASSONI] Cavalieri Kadosh esordiscono con un grido d'odio contro il Dio dei cristiani e brandiscono un pugnale. Il presidente recita poi l'Orazione a Lucifero. Il testo attualmente in uso di questa preghiera è opera dell'anarchico Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865). Eccolo:«Vieni, Lucifero, vieni! Oh, calunniato dai preti e dai re! Vieni; noi ti abbracciamo e ti stringiamo sul nostro petto! È da molto tempo che ti conosciamo e che tu ci conosci. Le tue opere, oh benedetto del nostro cuore, non sono sempre belle e buone agli occhi del volgare ignorante; ma solo esse danno un senso all'Universo e gli impediscono di essere assurdo. Tu solo animi e fecondi il lavoro. Tu solo nobiliti la ricchezza e sei l'essenza dell'autorità; metti il sigillo alla virtù [...]. E tu, Adonai, dio maledetto, vattene; noi ti rinneghiamo! Il primo dovere dell'uomo intelligente e libero è quello di cacciarti dal suo spirito e dalla sua coscienza; perché sei essenzialmente ostile alla nostra natura, e non riconosciamo in alcun modo la tua autorità. Arriviamo alla scienza malgrado te, al benessere malgrado te, alla società malgrado te; ciascuno dei nostri progressi è una vittoria nella quale schiacciamo la tua divinità. Spirito bugiardo, dio imbecille, il tuo regno è finito; cerca tra le bestie altre vittime. Eccoti spodestato e spezzatoIl tuo nome, per così tanto tempo l'ultima parola dello scienziato, la sanzione del giudice, la forza del prìncipe, la speranza del povero, il rifugio del colpevole che si pente, ebbene, questo nome incomunicabile, Padre Eterno, Adonai o Yahwéh, oramai destinato al disprezzo e all'anatema, sarà schernito tra gli uomini! Perché Dio significa stupidità e vigliaccheria; Dio equivale ad ipocrisia e menzogna; Dio è tirannide e miseria; Dio è il male [...]. Fintanto che l’umanità si inchinerà davanti al tuo altare, sarà schiava dei re e dei preti, sarà riprovata; finché un uomo, nel tuo esecrabile nome, riceverà il giuramento di un altro uomo, la società sarà fondata sullo spergiuro, la pace e l’amore saranno banditi tra i mortali [...]. Dio, vattene! Perché, fin da oggi, liberati dal tuo timore e divenuti saggi, giuriamo, con la mano alzata verso il tuo cielo, che non sei altro che il tiranno della nostra ragione e lo spettro della nostra coscienza»! Poi gli adepti si prosternano davanti al Baphomet, l'idolo dalla testa di capra che adoravano i Templari. Quando si legge questa invocazione a Satana pronunciata dai Cavalieri Kadosch, si comprende la specie di stupida ferocia con cui la Massoneria, diretta dalle retro-Logge, perseguita le opere cattoliche
Chi siano in verità i massoni anche le pietre ne sono a conoscenza ma per gli apostati falsi consacrati e apostoli di satana non conta niente, si sbeffeggiano delle numerosissime condanne della vera Santa Chiesa e continuano inpunemente ad appoggiare le loggie sataniche massoniche, subito sotto si può leggere il blasfemo articolo del fasullo Ravasi su tale setta demoniaca:
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Tanto per rinfrescarci la memoria, dopo aver letto le cialtronerie di Ravasi, leggiamo la condanna della setta blafema e satanica denominata MASSONERIA:

Nel 1738 la Massoneria venne colpita dalla scomunica di Clemente XII, contenuta nella lettera In eminenti apostolatus specula.

https://againstfreemasonry.files.wordpress.com/2013/01/pope_clement_xii.jpgEcco il testo dell’enciclica: ‘A tutti i fedeli, Salute e Apostolica Benedizione. Posti per volere della Clemenza Divina, benché indegni, nell’eminente Sede dell’Apostolato, onde adempiere al debito della Pastorale provvidenza affidato a Noi, con assidua diligenza e con premura, per quanto Ci è concesso dal Cielo, abbiamo rivolto il pensiero a quelle cose per mezzo delle quali – chiuso l’adito agli errori ed ai vizi – si conservi principalmente l’integrità della Religione Ortodossa, e in questi tempi difficilissimi vengano allontanati da tutto il mondo Cattolico i pericoli dei disordini. Già per la stessa pubblica fama Ci è noto che si estendono in ogni direzione, e di giorno in giorno si avvalorano, alcune Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Conventicole o Aggregazioni comunemente chiamate dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con altre denominazioni chiamate a seconda della varietà delle lingue, nelle quali con stretta e segreta alleanza, secondo loro Leggi e Statuti, si uniscono tra di loro uomini di qualunque religione e setta, contenti di una certa affettata apparenza di naturale onestà. Tali Società, con stretto giuramento preso sulle Sacre Scritture, e con esagerazione di gravi pene, sono obbligate a mantenere un inviolabile silenzio intorno alle cose che esse compiono segretamente. Ma essendo natura del delitto il manifestarsi da se stesso e generare il rumore che lo denuncia, ne deriva che le predette Società o Conventicole hanno prodotto tale sospetto nelle menti dei fedeli, secondo il quale per gli uomini onesti e prudenti l’iscriversi a quelle Aggregazioni è lo stesso che macchiarsi dell’infamia di malvagità e di perversione: se non operassero iniquamente, non odierebbero tanto decisamente la luce.

Tale fama è cresciuta in modo così considerevole, che dette Società sono già state proscritte dai Principi secolari in molti Paesi come nemiche dei Regni, e sono state provvidamente eliminate. Noi pertanto, meditando sui gravissimi danni che per lo più tali Società o conventicole recano non solo alla tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla salute spirituale delle anime, in quanto non si accordano in alcun modo ne con le Leggi Civili ne con quelle Canoniche; ammaestrati dalle Divine parole di vigilare giorno e notte, come servo fedele e prudente preposto alla famiglia del Signore, affinché questa razza di uomini non saccheggi la casa come ladri, ne come le volpi rovini la Vigna; affinché, cioè, non corrompa i cuori dei semplici né ferisca occultamente gl’innocenti; allo scopo di chiudere la strada che, se aperta, potrebbe impunemente consentire dei delitti; per altri giusti e razionali motivi a Noi noti, con il consiglio di alcuni Venerabili Nostri Fratelli Cardinali della Santa Romana Chiesa, e ancora motu proprio, con sicura scienza, matura deliberazione e con la pienezza della Nostra Apostolica potestà, decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con qualunque altro nome chiamate. Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, sia Laici, sia Chierici, tanto Secolari quanto Regolari, ancorché degni di speciale ed individuale menzione e citazione, che nessuno ardisca o presuma sotto qualunque pretesto o apparenza di istituire, propagare o favorire le predette Società dei Liberi Muratori o des Francs Maçons o altrimenti denominate; di ospitarle e nasconderle nelle proprie case o altrove; di iscriversi ed aggregarsi ad esse; di procurare loro mezzi, facoltà o possibilità di convocarsi in qualche luogo; di somministrare loro qualche cosa od anche di prestare in qualunque modo consiglio, aiuto o favore, palesemente o in segreto, direttamente o indirettamente, in proprio o per altri, nonché di esortare, indurre, provocare o persuadere altri ad iscriversi o ad intervenire a simili Società, o in qualunque modo a giovare e a favorire le medesime. 

Anzi, ognuno deve assolutamente astenersi dalle dette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole, sotto pena di scomunica per tutti i contravventori, come sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all’infuori del Romano Pontefice pro tempore. Vogliamo inoltre e comandiamo che tanto i Vescovi, i Prelati Superiori e gli altri Ordinari dei luoghi, quanto gl’Inquisitori dell’eretica malvagità deputati in qualsiasi luogo, procedano e facciano inquisizione contro i trasgressori di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, e che reprimano e puniscano i medesimi con le stesse pene con le quali colpiscono i sospetti di eresia. Pertanto concediamo e attribuiamo libera facoltà ad essi, e a ciascuno di essi, di procedere e di inquisire contro i suddetti trasgressori, e di imprigionarli e punirli con le debite pene, invocando anche, se sarà necessario, l’aiuto del braccio secolare. Vogliamo poi che alle copie della presente, ancorché stampate, sottoscritte di mano di qualche pubblico Notaio e munite del sigillo di persona costituita in dignità Ecclesiastica, sia prestata la stessa fede che si presterebbe alla Lettera se fosse esibita o mostrata nell’originale. A nessuno dunque, assolutamente, sia permesso violare, o con temerario ardimento contraddire questa pagina della Nostra dichiarazione, condanna, comandamento, proibizione ed interdizione. Se qualcuno osasse tanto, sappia che incorrerà nello sdegno di Dio Onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.


[Traduzione del testo integralmente trascritto da Benedetto XIV nella bolla Providas Romanorum, del 18-3-1751, in Tutte le encicliche e i principali documenti pontifici emanati dal 1740. 250 anni di storia visti dalla Santa Sede. Volume I. Benedetto XIV {1740-1758), a cura di Ugo Bellocchi, Libreria Editrice Vaticana, Roma 1993, pp. 289-291].

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