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domenica 7 febbraio 2016

Domínica in Quinquagésima - Santa Messa "Non Una Cum" gli apostati Vaticanosecondisti...

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  EPISTOLA
Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Corínthios, I, 13, 1-13 


Fratres: Si línguis hóminum loquar, et angelórum, caritátem áutem non hábeam, factus sum velut æs sonans, aut cymbalum tínniens. Et si habúero prophetíam, et nóverim mystéria ómnia et omnem sciéntiam: et si habúero omnem fidem ita ut montes tránsferam, caritátem áutem non habúero, nihil sum. Et si distribúero in cibos páuperum omnes facultátes meas, et si tradídero corpus meum, ita ut árdeam, caritátem áutem non habúero, nihil mihi prodest. Cáritas pátiens est, benígna est. Cáritas non æmulátur, non agit pérperam, non inflátur, non est ambitiósa, non quærit quæ sua sunt, non irritátur, non cógitat malum, non gáudet super iniquitáte, congáudet áutem veritáti: ómnia suffert, ómnia credit, ómnia sperat, ómnia sústinet. Cáritas núnquam éxcidit: sive prophetíæ evacuabúntur, sive línguæ cessábunt, sive sciéntia destruétur. Ex parte enim cognóscimus, ex parte prophetámus. Cum áutem vénerit quod perféctum est, evacuábitur quod ex parte est. Cum essem párvulus, loquébar ut párvulus, sapiébam ut párvulus, cogitábam ut párvulus. Quando áutem factus sum vir, evacuávi quæ erant parvúli. Vidémus nunc per spéculum in ænígmate: tunc áutem fácie ad fáciem. Nunc cognósco ex parte: tunc áutem cognóscam sicut et cógnitus sum. Nunc áutem manent, fides, spes, cáritas, tria hæc: máior áutem horum est cáritas.
M. - Deo grátias.

Fratelli: se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
M. - Deo grátias. 
GRADUALE  

Ps. 76, 15 et 16 - Tu es Deus, qui facis mirabília solus: notam fecísti in géntibus virtútem tuam. Liberásti in bráchio tuo pópulum tuum, fílios Israël et Ióseph.
Sal. 76, 15 e 16 - Tu sei Dio, il solo che operi meraviglie: hai fatto conoscere tra le genti la tua potenza. Liberasti con la tua forza il tuo popolo, i figli di Israele e di Giuseppe.

TRÀCTUS


Ps. 99, 1-2 - Iubiláte Deo, omnis terra: servíte Dómino in lætítia. Intráte in conspéctu eius, in exsultatióne: scitóte, quod Dóminus ipse est Deus. Ipse fecit nos, et non ipsi nos: nos áutem pópulus eius, et oves páscuæ eius.
Sal. 99, 1-2 - Acclama a Dio, o terra tutta: servite il Signore in letizia. Entrate alla sua presenza con esultanza: sappiate che il Signore è Dio. Egli stesso ci ha fatti, e non noi stessi: noi siamo il suo popolo e il suo gregge.

EVANGÉLIUM

Sequéntia S. Evangélii secundum Lucam, 18, 31-43 


In illo témpore: Assúmpsit Iesus duódecim, et ait illis: Ecce ascéndimus Ierosólymam, et comsummabúntur ómnia, quæ scripta sunt per prophétas de Fílio hóminis. Tradétur enim géntibus, et illudétur, et flagellábitur, et conspuétur: et póstquam flagelláverint, occídent eum, et tértia die resúrget. Et ipsi nihil horum intellexérunt, et erat verbum istud abscónditum ab eis, et non intelligébant quæ dicebántur. Factum est áutem, cum appropinquáret Iéricho, cæcus quídam sedébat secus viam, mendícans. Et cum audíret turbam prætereúntem, interrogábat quid hoc esset. Dixérunt áutem ei, quod Iesus Nazarénus transíret. Et clamávit, dicens: Iesu, fili David, miserére mei. Et qui præíbant, increpábant eum ut tacéret. Ipse vero multo magis clamábat: Fili David, miserére mei. Stans áutem Iesus iússit illum addúci ad se. Et, cum appropinquásset, interrogávit illum, dicens: Quid tibi vis fáciam? At ille dixit: Dómine, ut vídeam. Et Iesus dixit illi: Réspice, fides tua te salvum fecit. Et conféstim vidit et sequebátur illum: magníficans Deum. Et omnis plebs ut vidit, dedit láudem Deo.
M. - Laus tibi Christe.

In quel tempo: prese con sé i Dodici e disse loro: "Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà. Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà". Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto. Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: "Passa Gesù il Nazareno!". Allora incominciò a gridare: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!". Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!". Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: "Che vuoi che io faccia per te?". Egli rispose: "Signore, che io riabbia la vista". E Gesù gli disse: "Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato". Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
M. - Laus tibi Christe. 

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