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venerdì 4 marzo 2016

"Ecco un abominio spirituale al quale corrisponde la più vasta desolazione terrena: voler che quest’invasione continui ancora con una «successione canonica» di Bergoglio"...

L’ORA DEL COMPLOTTO CONTROLA SEDE DELLA VERITÀ È NEL «SEGRETO»

 L’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

In foto Roncalli e la Cia

http://vaticanocattolico.com/immagini/articoli/giovanni-xxiii/angelo-roncalli-con-dei-radicali.png

Adesso non ci sono più dubbi: l’anno in cui il »Terzo Segreto di Fatima» sarebbe più chiaro fu segnato dalla Madonna stessa e annotato dalla veggente Lucia; risulta dalle sue memorie da poco pubblicate. Sono nelle pagine in cui Lucia parla della sua angosciosa riluttanza a scrivere la terza parte del «Segreto». Ho già scritto a proposito, così come Antonio Socci, che ritiene sia la parte mancante del »terzo Segreto pubblicato nel 2000, insomma il tale «quarto segreto»!
Il libro in questione «Um Caminho sob o Olhar de Maria» (Un Cammino Sotto lo sguardo di Maria), Biografia di Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato, pubblicato dal Carmelo de Coimbra. con l’imprimatur del 23 Agosto 2013, attinge alle lettere di suor Lucia e al Diario inedito intitolato “Il mio cammino”. In questa narrazione impressionante suor Lucia racconta di come superò il terrore che le impediva di scrivere il Terzo Segreto, e in questo modo aggiunge la questione della data.
Vediamo allora il testo che ci interessa nel libro in questione, che era documentazione inedita della Suora insieme ad alcuna corrispondenza, di cui la mia, citata in nota (p. 201). Lo dico qui poiché nella stessa lettera vi è la questione che interesserà riguardo alla data decisiva 1960.
Segue la traduzione della parte inedita del libro riguardante la difficoltà della Veggente di Fatima a scrivere la terza parte del «Segreto», come le era stato ordinato dal suo Vescovo. (p. 266): « Verso le 16 del 3 gennaio 1944, nella cappella del convento, davanti al tabernacolo, Lucia chiese a Gesù di farle conoscere la sua Volontà: “sento allora che una mano amica, affettuosa e materna mi tocca la spalla”. E’ “la Madre del Cielo” che le dice:

– «Não temas, quis Deus provar a tua obediência, Fé e humildade, está em paz e escreve o que te mandam, não porém o que te é dado entender do seu significado. Depois de escrito, encerra–o num envelope, fecha-o e lacra-o e escreve por fora, que só pode ser aberto em 1960, pelo Sr. Cardeal Patriarca de Lisboa ou pelo Sr. Bispo de Leiria».
(“Non temere, Dio ha voluto provare la tua obbedienza, fede e umiltà, stai in pace e scrivi quello che ti comandano, non però quello che ti è dato di capire del suo significato. Dopo la scrittura, mettilo in una busta, lo chiude e sigilla e scrive fuori, che può essere aperto solo nel 1960 dal Signore Cardinale Patriarca di Lisbona o dal Vescovo di Leiria.”)
«Subito dopo – dice suor Lucia – “ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce che è Dio e in Lui ho visto e udito: la punta della lancia come fiamma che si stacca, tocca l’asse della terra ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano e trascinano con sé in un turbine, case e persone in un numero che non si può contare, è la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L’odio, l’ambizione, provocano la guerra distruttrice. Dopo ho sentito nel palpitare accelerato del cuore e nel mio spirito una voce leggera che diceva: ‘nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità  il Cielo!’

«Questa parola ‘Cielo’ riempì il mio cuore di pace e felicità, in tal modo che, quasi senza rendermi conto, continuai a ripetermi per molto tempo: il cielo, il cielo!”. Così le viene data la forza per scrivere il Terzo Segreto senza difficoltà il 3 gennaio 1944, in ginocchio e sul letto che le serviva da tavola (O Meu Caminho, I, p. 158 – 160.) Quindi, qui c’è quanto è nella visione del Segreto pubblicato nel 2000, dove vi è l’Angelo con la spada di fuoco che invoca per tre volte – Penitenza!; è la profezia di un’immane sciagura per il mondo della grande apostasia in speciale modo ecumenista, poiché contrario al dogma di una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica.
E segue la prova apocalittica al termine della quale – la Madonna stessa disse a Fatima – “il mio Cuore Immacolato trionferà”. Il testo inedito è davvero molto importante per chiarire, sia le difficoltà incontrate da Lucia di scrivere sul «terzo castigo» (allora condizionale e perciò da tenere in segreto) – sia la visione dell’eccidio papale, con la conferma che è stata la Madonna stessa a dire quando l’esito di tale flagello sarebbe “più chiaro”. Fissando la data del 1960 per la sua apertura; proprio quando Giovanni 23 lo ha censurato e fatto archiviare, è come se volesse dare un segno inoppugnabile dei nuovi tempi di avversione ai richiami divini alla conversione e penitenza!
La mia certezza sull’autenticità della visione simbolica pubblicata nel 2000 si basa proprio su quella «liquidazione» condizionale del Papato custode della verità, più chiara in quella data. Si tratta ormai di un fatto storico, data la presenza massonica di Giovanni 23 in quella Sede. Più chiaro di così! Ed è veramente una realtà macroscopica quella del Papato cattolico «liquidato» con tutto il suo entourage fedele, da spari e «frecce» (che rende chiaro trattarsi di morte simbolica); «rimossi» con l’assalto armato per far subentrare un «nuovo papato conciliare», quello dei contraffattori modernisti della Tradizione.
Per vedere tale realtà, ormai, non c´è bisogno della visione profetica di Fatima: è nei fatti che dimostrano l’attacco interno alla Fede dei novatori ecumenisti elevati in alta Sede santa! Ciò è velato solo a chi non vuol vedere la rovina degli attuali «falsi cristi in Vaticano», più chiara dal 1960 quando fu eletto Roncalli, il modernista e pro-massone col compito di massonizzare la Chiesa, come infatti è successo.
Il disastro era già stato descritto nell’intervista di Suor Lucia a Padre Fuentes (dicembre 1957), ma, guarda caso, anch’essa fatta censurare dai nuovi poteri. La vastità della rovina si riconosce dalla manipolazione della Verità nella sua stessa Sede terrena, istituita per confermarLa, ma che è stata alterata subdolamente dal Vaticano 2. Tra queste verità c’era il «Segreto di Fatima» per richiamare il mondo alla conversione e alla penitenza, censurato per allontanare tale «profezia di sventura», divenuta sempre più vera  da allora.
A proposito del 1960, la Suora mi ha risposto in quella lettera menzionata prima (24 giugno 1987) e segnata in nota (p. 201)nella nuova biografia documentata di Suor Lucia. In essa Suor Lucia risponde ripetendo la mia domanda: “L’anno 1960, cruciale nella vita della Chiesa e del mondo, da fatti ancora invisibili, era previsto come tempo per la conoscenza di Segreto, ma come la Divina Misericordia ha fatto conoscere a Suor Lucia questa data? La Suora risponde: “Il come della conoscenza di questa data io non sono autorizzata a spiegarlo qui, ma si tenga in mente che l’autorizzazione concessa perché la Chiesa potesse aprire la mia lettera non era un ordine affinché la pubblicasse”.
Sembra impossibile conciliare ciò con quanto detto nel 2000: Se fu Lucia a stabilire l’anno 1960 per l’apertura della terza parte del Segreto, come poteva riferirsi a un’autorizzazione a se stessa e poi ad un altro ordine e autorizzazione concessa alla Chiesa? E pretendono che si creda che questa data, che tenne sospesa l’attenzione della Cristianità e del mondo per oltre mezzo secolo, non sia legata al periodo profetizzato dal Segreto, ma prodotto di una semplice intuizione del Veggente?

Se questa memoria della Veggente conferma che fu la Madonna stessa a profetizzare la data, che rimaneva segreta perché la profezia era condizionata dalla frase: «se faranno quel che vi dirò», cioè la consacrazione della Russia nel modo richiesto al Papa, tutto sarebbe diverso. Ad ogni modo, non è possibile modificare i fatti storici accaduti in questo periodo.
La consacrazione richiesta della Russia non fu compiuta dai Papi di Fatima. Ed ecco che tutto nella Chiesa fu alterato dagli anticristi d’assalto in Vaticano e non c’è dubbio che queste mutazioni nel mondo cattolico provocarono un cambiamento radicale nella società umana; un degrado osservato in tutta la terra; una mutazione che, dopo aver aperto le porte della Chiesa al mondo, ha provocato in esso un degrado sociale inaudito sul modo di pensare e di vivere.
Poiché è sempre il mondo spirituale a guidare il sociale, è impossibile non domandare quale evento avessi scosso la solidità della Chiesa? Chi rifiutasse la causa del tremore conciliare, dovrebbe spiegare per quale clamorosa coincidenza proprio allora iniziò la scristianizzazione del mondo e l’apostasia universale. Un teologo scrive: “Si può affermare senza dover fornire prove che la causa di tutta la crisi della Chiesa è il Vaticano due (allora convocato). Spetta a chi negasse tale causa efficiente del disastro ecclesiale fornire la prova che non lo fu. Ma per essere credibile dovrebbe allora rivelare quale altro evento ha superato il Vaticano 2º con conseguenze così terribili, divenute già più chiare nel 1960, come previsto dalla data del «Terzo Segreto»”. Infatti, il desolante evento che precedette questo corso devastante fu l’elezione di Giovanni 23 e il rifiuto di pubblicare il Segreto della Madre celeste per la salvezza dei figli.”

Come si può capire, se alla terza parte del Messaggio di Fatima mancasse una datazione, la sua natura profetica nell’indicare la minaccia attuale alla Fede sarebbe, se possibile, neutralizzata. Come credere allora che il 1960 fosse data ideata da Lucia, come vuole il Vaticano? Se lo fosse, come è stato possibile che nel 1959 il Vescovo di Leiria-Fatima, mons. Venancio, si sia diretto a tutti i vescovi del mondo per la preparazione alla pubblicazione del «Segreto» con la manifestazione pubblica di una novena universale?
Già altre volte e ad altri prelati, Lucia non aveva giustificato la data del 1960 come voluta da Nostra Signora?
Il mondo cattolico ha avuto nel 2000 la visione del Vicario di Cristo, rappresentante di Dio nel mondo, “liquidato” insieme al suo seguito fedele. Eppure, non si vuole legare tale visione profetica alla realtà – ormai storica – dell’assenza di un vero Papa cattolico, continuatore di 260 Papi e 20 Concili ecumenici. Si preferisce accettare come papa chi corrompe la santa Dottrina, e isolare i cattolici cosiddetti sedevacantisti, che vedono il risultato di questa vacanza mortale.
Allora, chi ama veramente il Romano Pontefice? colui che vuol «vedere» al suo posto un deviato che s’inventa una falsa continuità nella Parola di Cristo, o il cattolico consapevole che questa Sede non può essere alterata da simulacri papali che non confessano, ma rompono la continuità della Fede? Eccola ricordata dalla Madonna di Fatima : ‘nel tempo, una sola Fede, un solo Battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità il Cielo!’

Il Segreto di Fatima conferma l’assalto alla Sede morto Pio XII (IITs 2, 3-4)
Negli anni successivi, basta conoscere certi documenti per sapere che quanto i vescovi fedeli seguivano e richiesero al concilio è stato non solo ignorato ma invertito. Un esempio si ha ancora leggendo il libro menzionato nell’articolo precedente, cioè lo studio che ricorda i VOTA dei vescovi pubblicato sul «Coetus Internationalis Patrum» e il Vaticano 2 di Philippe ROY-LYSENCOURT. Si tratta dei «Vota» preconciliari dei principali vescovi del futuro «Coetus», richiesto da Roma a tutti i vescovi, per orientare i lavori del Concilio che era in preparazione.
Leggendo qualcosa di quello di Mons. Geraldo de Proença Sigaud, molto simile a quello di Mons. Antonio de Castro Mayer, il cui latino, tradotto, indica in sintesi le idee, indicazioni e richieste al futuro Concilio per quel momento storico critico. Infatti, l’interesse dello studio è di far conoscere i problemi e la situazione della Chiesa e della Cristianità alla fine degli anni Cinquanta, che i più lucidi presuli chiedevano di affrontare per migliorare la vita spirituale e quindi civile dei popoli. C’era la domanda di consacrazione della Russia richiesta a Fatima. Ma la risposta data al Vaticano 2, sia sulle deviazioni filosofiche, morali, liturgiche, è stata solo in senso progressista ed ecumenista. E, come si sa, pure quei vescovi furono emarginati quali «profeti di disgrazie»!
Una delle disgrazie «profetizzate»! era quella riguardante la propaganda dell’immoralità e di ogni male sociale, per esempio attraverso il cinema; oggi esso guida nel senso opposto alla «Propaganda Fidei»! RADIO SPADA ha pubblicato: “Perché il cinema non è cristiano (e meno che mai cattolico!» di Piergiulio Pinna, che illustra il caso tal caso del cinema che “irrompe nella storia dell’umanità nell’ultima parte del XIX secolo, imponendosi definitivamente in quello che a tutti gli effetti, con buona pace del pregiudizio storiografico illuministico anti-medioevale, può essere considerato il secolo finora più buio della storia, il XX.” Per concludere stando i fedeli a destarsi “dal torpore di una contemporaneità che dietro la maschera ridente della laicità, esibita in ogni sfera dell’agire umano – sia esso politico, educativo o artistico –  nasconde il volto iniquo, di ora in ora più visibile, del male assoluto.”
Siamo allora, non c’è come sfuggire, alla visione cruciale del «Terzo Segreto» fatta vedere dalla Madre di Dio e nostra: tutto in questa modernità opera per il peggiore adulterio religioso che è l’apostasia dalla Verità – per la quale Gesù Cristo ha sofferto la sua Passione. Si spara contro quanto rappresenta la Verità ed è stato confermato dal Magistero papale; sparano – dall’interno della stessa Chiesa –  frecce col veleno delle eresie per uccidere quanto rimane fermo nella difesa del Chiesa.
Il colmo di quest’adulterio è promuovere dall’interno e in nome dello stesso Papato (che non c’è più) la sua apertura a tale mondo e la «liquidazione» della TRADITIO!
Ecco un abominio spirituale al quale corrisponde la più vasta desolazione terrena: voler che quest’invasione continui ancora con una «successione canonica» di Bergoglio; è voler da demolizione venuta e continuata da «alto loco» da tutto quanto difende una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica.!

Quanti tuttora si affannano a far riconoscere gli anticristi in Vaticano, che demolirono e continuano a demolire la Fede, come insostituibili a causa di una loro «legittimità canonica», possono non essere visti come portatori di idee contrarie al bene della Chiesa e alla volontà del Signore? Ciò significa professare una fede malata in una Chiesa paralitica, incapace di liberarsi dagli invasori clericali che La strangolano! Finiscono per credere e voler far credere che i segni dei disegni divini per il nostro tempo, come La Salette e Fatima, siano un perditempo!
Riconoscessero almeno l’evento iniziale dello spaventoso massacro spirituale che viviamo nella Chiesa e nel mondo … più chiaro nel 1960, conforme la visione di Fatima. Essa solo conferma la tremenda realtà dell’elezione di un deviato che portò alla grande apostasia. Che altro se non il primo dei conclavi nulli ed esecrabili per aver eletto dei demolitori modernisti e massonici della Chiesa e del Papato? Come si può insistere per la loro continuazione materiale indefinita! Di fronte a tanta pertinacia clericale e indifferenza generale, saranno i mari, le montagne, le pietre a urlare (Lc 19, 40); manca solo la prova tellurica finale per ultimare tanta desolazione spirituale! Che Dio ci aiuti

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