DOMINÍCA TÉRTIA POST PASCHA - Santa Messa "Non Una Cum" gli impostori modernisti vaticanosecondisti...
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EPISTOLA
Léctio Epístolæ B. Petri Ap., I, 2, 11-19
Caríssimi: Obsecro vos tamquam ádvenas, et peregrínos abstinére
vos a carnálibus desidériis, quæ mílitant advérsus ánimam,
conversatiónem vestram inter gentes habéntes bonam: ut in eo, quod
detréctant de vobis tamquam de malefactóribus, ex bonis opéribus vos
considerántes, gloríficent Deum in die visitatiónis. Subiécti ígitur
estóte omni humánæ creatúræ propter Deum: sive regi, quasi præcellénti:
sive dúcibus, tamquam ab eo missis ad vindíctam malefactórum, láudem
vero bonórum: quia sic est volúntas Dei, ut benefaciéntes obmutéscere
faciátis imprudéntium hóminum ignorántiam: quasi líberi, et non quasi
velámen habéntes malítiæ libertátem, sed sicut servi Dei. Omnes honoráte:
fraternitátem dilígite: Deum timéte: regem honorificáte. Servi, súbditi
estóte in omni timóre dóminis, non tantum bonis, et modéstis, sed etiam
dyscolis. Hæc est enim grátia: in Christo Iesu Dómino nostro.
M. - Deo grátias.
Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai
desideri della carne che fanno guerra all'anima. La vostra condotta tra
i pagani sia irreprensibile, perché mentre vi calunniano come
malfattori, al vedere le vostre buone opere giungano a glorificare Dio
nel giorno del giudizio. State sottomessi ad ogni istituzione umana per
amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai
suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni. Perché questa
è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca
all'ignoranza degli stolti. Comportatevi come uomini liberi, non
servendovi della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come
servitori di Dio. Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio,
onorate il re. Domestici, state soggetti con profondo rispetto ai vostri
padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli difficili. È
una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo
ingiustamente.
M. - Deo grátias.
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia.Ps. 110, 9 - Redemptiónem misit Dóminus pópulo suo.
Allelúia. Luc. 24, 46 - Oportébat pati Christum, et resúrgere a
mórtuis: et ita intráre in glóriam suam.
Allelúia.
Allelúia, allelúia.
Sal. 110, 9 - Il Signore mandò la redenzione al suo pòpolo. Allelúia.
Luca 24, 46 - Bisognava che Cristo soffrisse e risorgesse dalla morte,
ed entrasse cosí nella sua gloria.
Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Ioánnem, 16, 16-22
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Módicum, et iam non
vidébitis me: et íterum módicum, et vidébitis me: quia vado ad Patrem.
Dixérunt ergo ex discípulis eius ad ínvicem: Quid est hoc, quod
dicit nobis: Módicum, et non vidébitis me: et íterum módicum, et
vidébitis me: et quia vado ad Patrem? Dicébant ergo, quid est hoc, quod
dicit: Módicum? nescímus quid lóquitur.
Cognóvit autem Iesus, quia volébant eum interrogáre, et dixit eis: De
hoc quæritis inter vos, quia dixi: Módicum, et non vidébitis me: et
íterum módicum, et vidébitis me. Amen, amen, dico vobis: quia plorábitis,
et flébitis vos, mundus autem gaudébit: vos autem contristabímini, sed
tristítia vestra vertétur in gáudium. Múlier cum parit, tristítiam habet,
quia venit hora eius: cum autem pepérerit púerum, iam non méminit
pressúræ propter gáudium, quia natus est homo in mundum. Et vos ígitur
nunc quidem tristítiam habétis, íterum autem vidébo vos, et gaudébit cor
vestrum: et gáudium vestrum nemo tollet a vobis.
M. - Laus tibi Christe.
In
quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli: Ancora un poco e non mi
vedrete; un pò ancora e mi vedrete". Dissero allora alcuni dei suoi
discepoli tra loro: "Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non
mi vedrete, e un pò ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al
Padre?". Dicevano perciò: "Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla?
Non comprendiamo quello che vuol dire". Gesù capì che volevano
interrogarlo e disse loro: "Andate indagando tra voi perché ho detto:
Ancora un poco e non mi vedrete e un pò ancora e mi vedrete? In verità,
in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si
rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in
gioia. La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua
ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più
dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche
voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore
si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia.
M. - Laus tibi Christe.
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