Colui che ormai non vive più secondo la carne ma è guidato dallo Spirito di Dio, poiché prende il nome di figlio di Dio e diviene conforme all'immagine del Figlio unigenito, viene detto spirituale.
Come in un occhio sano vi è la capacità di vedere, così nell'anima che ha questa purezza vi è la forza operante dello Spirito. Come il pensiero della nostra mente ora resta inespresso nell'intimo del cuore, ora invece si esprime con la parola, così lo Spirito Santo ora attesta nell'intimo al nostro spirito e grida nei nostri cuori: «Abbà, Padre» (Gal 4, 6), ora invece parla per noi, come dice la Scrittura: Non siete voi che parlate, ma parla in voi lo Spirito del Padre (cfr. Mt 10, 20). Inoltre lo Spirito distribuendo a tutti i suoi carismi è il Tutto che si trova in tutte le parti. Tutti infatti siamo membra gli uni degli altri, e abbiamo doni diversi secondo la grazia di Dio comunicata a noi. Per questo «non può l'occhio dire alla mano: Non ho bisogno di te; né la testa ai piedi: Non ho bisogno di voi» (1 Cor 12, 21). Tutte le membra insieme completano il corpo di Cristo nell'unità dello Spirito e secondo i carismi si rendono, come è necessario, utili le une alle altre. Dio infatti ha disposto le membra nel corpo, ciascuna di esse secondo il suo volere. Le parti dunque sono piene di sollecitudine vicendevole, secondo la spirituale comunione dell'amore. Perciò «se un membro soffre, tutte le altre membra soffrono insieme; e, se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui» (1 Cor 12, 26). E come le parti sono nel tutto, così noi siamo ognuno nello Spirito, poiché tutti in un solo corpo siamo stati battezzati nell'unico Spirito.
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