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sabato 8 gennaio 2011
Quali frutti dal Concilio Vaticano II? La perdita della fede nei Sacerdoti e nei fedeli...
Messa di mezzanotte celebrata dall’abbé Frederic Lefevre, parroco di Bachinchove, nel Nord della Francia, durante la messa della veglia natalizia.
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[...] qual conto avranno da dare a Dio i sacerdoti che con poca riverenza celebrano questo gran sacrificio. [...] dov'è la devozione e la riverenza in tanti sacerdoti che dicono messa? Questa, che è l'azione (come abbiam detto) la più eccelsa e sacrosanta, onde dice il concilio di Trento, che bisogna fare con la maggior devozione interna ed esterna [...] quest'azione, dico, è la più strapazzata dalla maggior parte dei sacerdoti. Certamente che maggiore attenzione essi porrebbero nel far una parte in commedia, che non mettono nel celebrare la messa; giungendo alcuni a dirla in meno spazio d'un quarto d'ora; il che non può scusarsi da colpa mortale [...] poiché in tanto breve tempo non può ella celebrarsi senza un grave strapazzo delle parole e delle cerimonie, e senza mancare gravemente alla riverenza e gravità richiesta da un tanto sacrificio, ed inoltre senza un grave scandalo dei secolari. Parlando di questo punto, ci vorrebbero lacrime, ma lacrime di sangue. Poveri sacerdoti nel giorno del giudizio, che celebrano così! E poveri vescovi che li ammettono a celebrare, poiché essi, come avvertono comunemente i dottori, ed è certo dal Concilio Tridentino, son tenuti con obbligo stretto a proibire la celebrazione a tali sacerdoti che [celebrano] la messa con tale irriverenza, chiamata empietà dal concilio, [...] Quindi i vescovi, per adempiere il precetto del concilio [...] sono obbligati a vigilare continuamente, ed informarsi del come si celebrano le messe nelle loro diocesi, e sospendere dalla celebrazione coloro che dicono la messa senza la conveniente attenzione e gravità. E questa obbligazione dei vescovi non è solo verso i sacerdoti secolari, ma anche verso i religiosi, poiché nel suddetto decreto del concilio i vescovi in ciò son destinati delegati aposlolici [...] Ma con tutto ciò fa compassione (diciam così) il vedere lo strapazzo che fanno ordinariamente i sacerdoti di Gesù Cristo nel celebrare questo gran mistero. E quello che fa più meraviglia, è che si vedono anche religiosi di ordini osservanti e riformati, celebrare le messe in modo che darebbero scandalo anche ai turchi e agli idolatri. E' vero che il sacrificio dell'altare basta a placare Dio per tutti i peccati del mondo; ma come può placarlo per le ingiurie che gli fanno i sacerdoti nello stesso tempo che glielo offrono? poiché, celebrando con tanto poca riverenza, dal canto loro gli recano più di disonore che onore. [...] È reo l'eretico che non crede la presenza reale di Gesù Cristo nella messa; ma è più reo chi la crede e non le usa rispetto; e di più si fa causa, come si fa il sacerdote che celebra con poca riverenza, che gli astanti perdano il concetto e la venerazione che si deve alla maestà d'un sì gran sacrificio. Il popolo dei giudei ebbe inizialmente una gran venerazione per Gesù Cristo; ma quando poi lo vide disprezzato dai sacerdoti, ne perdette in tutto la stima: e così al presente i popoli nel veder la messa trattata con tanta negligenza e indevozione dai sacerdoti, ne perdono la venerazione. Siccome una messa celebrata con devozione infonde devozione anche agli altri; così al contrario, l'irriverenza del sacerdote diminuisce la venerazione ed anche la fede negli astanti. Come può l'indevozione del sacerdote, che è il ministro di questo sacrificio e il depositario del corpo di Gesù Cristo, ispirare agli altri sentimenti di devozione e di rispetto? Qual concetto può infondere negli altri, della santità e maestà d'un tanto mistero, quel sacerdote che ne dimostra più disprezzo che venerazione?
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January 06th, 2011 | Categoria: "Antidoti" di Rino Cammilleri
RispondiEliminaScrive Giancarlo Perna sul «Il Giornale» del 6 gennaio 2011: «Nel predicare un’accoglienza senza contraccambio e nella timidezza con cui difende le proprie ragioni la Chiesa di Roma è –al pari della sinistra- tra i massimi responsabili del crescente relativismo europeo. Si inalbera per la contraccezione, fa qualche storia se tolgono il crocifisso a scuola ma se ammazzano un prete in Turchia il papa è il primo a dire che è un caso isolato. Così dà l’alibi al silenzio dei governi Ue, entusiasti di fare gli gnorri. Se va bene a lui, figurati a noi. Mi ha colpito l’atteggiamento del Vaticano di fronte alla conversione cattolica del giornalista Magdi Allam. Costui, islamico, ha creduto profondamente al passo. Ha aggiunto al suo nome arabo quello di “Cristiano” e ha fondato un partito, Protagonisti per l’Europa Cristiana, con l’idea di dare battaglia all’integralismo musulmano. Appena visto che faceva sul serio, il pontefice –che pure lo aveva battezzato in San Pietro- ha fatto capire che Cristiano si agitava per conto suo senza l’appoggio della Chiesa. Ergo, la Santa Sede non vuole campioni della fede, preferisce il profilo basso. Perché meravigliarsi se poi l’Europa fa le tre scimmiette quando i suoi tradizionali correligionari sono trucidati nel vasto mondo?».
Il Papa e vescovi (molti) non si muovono, favoriscono il sincretismo stile "Assisi"omaggiano lobbies ebraiche con epiteto di fratelli maggiori, e,solo da poco, qualche belato in lamento dei cristiani massacrati..Fa nulla,come si puo' leggere(questo e' un solo esempio di due molto recenti,quasi contemporanei) si stanno muovendo e svegliando fior di laici e si cominciano a capire molte cose e ci si comincia ad interrogare molto!
E mentre G.Perna come altri commentatori laici cominciano a chiedersi dove sia il Papa e dove la Chiesa di fronte alle persecuzioni reiterate di cattolici e dove sia la voce del papa, ora possiamo rispondere noi con la tranquiillita'della nostra coscienza di cattolici che seguono LA CHIESA, non l'apostasia odierna.
RispondiEliminaIl Papa ed il Vaticano, segreteria di Stato in primis, sono intenti a bastonare i cattolici veri che intendono seguire i dettami della chiesa di sempre...Do' solo due esempi recenti : Assisi (perfetto stile d'apostasia verso il sincretismo) e l'ultima decisione di rifiutare la moratoria chiesta dai vescovi giapponesi di sospendere per cinque anni l'infiltrazione della setta eretica neocatecumenale in Giappone.(ag Zenit, 7 gennaio 2010) Bene, vi sono abbastanza indizi, reiterati nel tempo e tutti della stessa linea, che ci indicano la realta' dell'apostasia ai vertici della Chiesa, predetta dalla Madonna a Fatima. Madonna carissima, aiutaci Tu, guidaci in questi tempi dove siamo, privati da ogni guida! Illumina quei sacerdoti e vescovi che ancora hanno il senso cristiano perche' possiamo sentire la loro voce sempre ed essere sorretti nel nostro cammino. Amen.